Preghiamo per Bergoglio, non Odiamolo, mai, Qualunque Cosa Faccia. Laporta.
3 Febbraio 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta offre alla vostra attenzione queste riflessioni accorate sullo stato attuale della Chiesa. Buona lettura e meditazione.
§§§
Preghiamo per Bergoglio, non odiamolo, mai, qualunque cosa faccia. Preghiamo per lui. Lo faccio volentieri mentre scrivo. Fa pena come Giuda, oscillante fra l’amicizia di Gesù e le blandizie del Sinedrio; come Bergoglio, vacillante fra l’Eucarestia di Nostro Signore e la carestia dei demoni di Davos. Più grande il potere, più insidiosa la tentazione.
Eucarestia contro carestia, malattia, guerra e morte. Alcuni amici non credenti vanno riflettendo sul caos piovutoci addosso, mentre allontaniamo Cristo.
Napoleone, ateo, sanguinario e tirannico massone, si convertì a Sant’Elena. Scrisse (vado a memoria): «La prova più incontrovertibile dell’esistenza di Dio: nonostante la stupidità e la malvagità degli uomini, l’umanità progredisce incessantemente.»
Incessante guerra strategica fra Eucarestia e carestia. Il vincitore è tuttavia certo, nonostante l’apparente invincibilità del male: Egli vince incessantemente da 2mila anni, non da due giorni.
Una toccante preghiera, forse nata dalle parti di Guadalupe, invoca: «Signore dà pane a chi ha fame; dà fame di Te a chi ha pane.» Sempre Eucarestia contro carestia.
Nostro Signore lasciò libero il traditore apostolo davanti al terribile dilemma: Gesù verso il Golgota, portarvelo o non? Se Giuda fosse rinsavito, la Croce ci sarebbe stata? Non è una domanda senza risposta, perché “nulla è impossibile a Dio”, tranne mentire. Il tradimento di Giuda e quello di Pietro, davanti a Cristo coronato di spine, ammaestrano tutti: «Non traditeMi!»
I modelli comunicativi odierni sembrano vincere sul Vangelo. In realtà, come sempre, è una nostra scelta, più facile di quella di Giuda e di Pietro; un motivo in più per averne pietà.
Davanti alla Croce, nei Suoi occhi, c’era tutta l’umanità, dalla prima coppia uomo-donna, a ognuno di noi, fino all’ultimo nato fra chissà quante migliaia di anni, quando l’umanità avrà conquistato l’Universo intero; c’eravamo tutti, coi demoni esultanti e gli angeli a consolarlo. Egli non ha le pastoie “spazio” e “tempo” a limitarne l’onnipotenza. Egli è prima che tutto fosse.
La nostra apocalisse, quando chiuderemo gli occhi, è un fatto personale fra noi e Lui: ci giudica uno per uno, perché siamo suoi, uno per uno. “Il Regno di Dio è vicino”, incombe su ciascuno di noi; anni, mesi, settimane o giorni, poi inesorabilmente si manifesta: morte, giudizio, Inferno, Paradiso. Senza alternative.
Non dobbiamo dunque avere paura, paradossalmente perché è palpabile l’odio anticattolico che muove la guerra, la politica, l’economia e… numerosi vescovi. Tutto converge nel disperato tentativo di cancellare con le farine di grilli, coi microchip, coi virus, con le bugie un ordine faticosamente costruitosi per duemila anni. Non dobbiamo temere se uno svergognato paragona Gaza all’Olocausto, orinando sulla storia e sulla verità. Un altro Giuda, oscillante fra Costituzione e Davos.
Urliamo la verità dai tetti, nonostante sembri soccombere coi guitti della politica, dell’economia, della corruzione, della pedofilia, delle curie: un’inestricabile mistura, spacciata “per il nostro bene”. Come dubitarne? Il male e il bene camminano strettamente abbracciati; il primo inutilmente preso a soffocare l’altro.
Gesù Cristo è ebreo – fu circonciso e presentato al Tempio, come ogni primogenito ebreo – a ricordarci ancora una volta l’inseparabilità fra il male e il bene. Non di meno l’odio contro gli ebrei è crescente perché la gente di Gaza, le vittime dei vaccini, gli impoveriti dalle banche, la grande maggioranza della gente comune non può distinguere fra ebrei e sionisti. Quest’ultimi disponibili a distruggere il mondo, l’economia e Israele per inseguire i propri incubi. Dodici anni fa, Henry Kissinger vaticinò la scomparsa di Israele. D’altronde non sogni un Nuovo Ordine Mondiale se non disintegri tutte le nazioni. Oggi siamo a un passo, inseguendo le ubbie d’un mondialismo per trasformare la Terra in un lager, dopo aver sterminato 4miliardi di persone, per nutrire le rimanenti con gl’insetti, eccetto la corte di Erode a Davos, cui non mancheranno le genuine leccornie a chilometro zero. È un programma chiaro e dichiarato, come fu il Mein Kampf, un’inezia, questa, rispetto a quello. La politica si genuflette come il mondo – da Londra a Roma, da Mosca a Madrid, fino a Tokio – s’illuse, come d’altronde illustri ebrei, di convivere con Hitler.
Ovvio che gli agricoltori insorgano, che le Salis s’aggrappino all’anarchia se la politica evade; è naturale che la violenza dilaghi se la tivvù s’interessa della pancia della principessa e di Sanremo, se andiamo in guerra contro il nostro interesse nazionale.
In questo turbinio in apparenza senza speranza, occorre rimanere saldi e ricordarci l’ammonimento: «Non abbiate paura». Cristo Vince, certo, ma la battaglia è nostra, senza odio e senza sentimentalismo, il fratello scemo dell’odio: non basta l’amore infatti, occorre anche la ghigliottina di mastro Titta, come oggi con urgenza occorre. www.pierolaporta.it
Gen. D.g.(ris.) Piero Laporta
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Tag: bergoglio, gaza, israele, laporta
Categoria: Generale
Per E.A.
“O felix culpa, quae talem ac tantum meruit habere
Redemptorem”
(“Felice colpa, che meritò di avere uncosì grande
Redendore!”):
così canta lʼExultet nella Santa Notte di Pasqua.
Caro Matto, le mi invita a rispondere alla sua affermazione che se Cristo fosse nato in India sarebbe stato Indu’.
Che dire …. verrebbe da ripetere che quello che esiste esiste e immaginare un altro percorso e’ tutt’al più’ divertissement, esercizio di fantasia, ma le pongo io un’ altra domanda che riguarda piu’ ampiamente il Cristianesimo e la Chiesa : si puo’ negare, aristotelicamente, un’entelechia di questi fenomeni ?.
Credo di no ,-una religione fondata su uno sconfitto e una istituzione che partono osteggiate da tutti, che pure diventano la prima che cambia il mondo e la misura del tempo e della Storia, la seconda l’istituzione più longeva della stessa Storia-.
A questo punto occorrerebbe interrogarsi da cosa sia stata animata e formata questa entelechia; da elementi solo antropologici/sociali/culturali/economici/filosofici/ e quali ?, o si intravede nella trama del tessuto qualcosa di altro non riconducibile solo all’umano e/o al caso ?.
Ricerca ardua ma interessante, per chi abbia l’umilta’ di rimettere il proprio pensare e sentire in un piu’ vasto ambito e ad un ben piu’ alto giudizio.
Cordiali saluti.
L’immaginazione … la fantasia … perciò mi aspetto da lei l’esclusione tassativa dell’ipotesi …
L’entelechia Cristianesimo e Chiesa che lei chiama “fenomeni”, dunque apparizioni? Ma poi: dovrò ricordarle io le contraddizioni di ogni genere che si annidano da sempre in tale entelechia?
Un salutone!
Ma proprio quelle contraddizioni confermano che c’era qualcosa di interno, un DNA sovrannaturale, che ha permesso ad un insignificante cittadino di una remota regione, senza potere mondano alcuno, morto come un delinquente, di fare la Storia e di fondare l’istituzione “umana” piu’ longeva di tutte.
Si narra che Cristina di Svezia si converti’ al cattolicesimo dopo un soggiorno romano; a coloro che le chiedevano il perche’ di tale scelta si narra solesse dire,parafraso, : ho visto talmente tanta corruzione nella chiesa romana che solo un miracoloso aiuto di Dio puo’ continuare a farla esistere.
Ora l’aiuto e’ cessato, e’ finita, ma le domande che le ho posto interrogheranno gli storici per secoli.
Cordialita’.
Luca Antonio,
ben prima di Maria Cristina di Svezia, lo fece dire Boccaccio ad un Giudeo amico carissimo di un Cristiano che desiderava convertirlo. Prima di farsi Cristiano, l’Ebreo volle viaggiare fino a Roma per farsi una esperienza in loco, con orrore del Cristiano che temeva che i costumi- a lui ben noti- della Gerarchia allontanassero per sempre il suo amico dal convertirsi.
Invece, quando tornò a casa, stupì il Cristiano dandogli la medesima risposta, da lei citata. E’ anche vero che Cristina leggeva molto…
“In ogni caso, ci sono buone ragioni per credere che Ponzio Pilato alla fine divenne cristiano. Lo scrittore cristiano del II secolo Tertulliano suggerì in uno dei suoi scritti che subito dopo la crocifissione di Cristo Pilato si convertì al cristianesimo e cercò persino di convincere l’imperatore Tiberio a seguire il suo esempio. Il vescovo Ireneo di Lione scrive di un’icona del Signore dipinta da Ponzio Pilato. Sant’Aurelio Agostino ne parla come un santo in una delle sue prediche. Tutti e tre gli autori sono alla base della tradizione scritta dell’antica Chiesa cristiana”
https://www.ortodossiatorino.net/DocumentiSezDoc.php?cat_id=29&id=9626
@Nippo. Appunto! Anzi anche peggio, perché Pilato non trova in Gesù nessuna colpa, ma sceglie la via, la soluzione per lui, al momento, più comoda, “se ne lava le mani”, non usufruendo di quel “potere “ che lui stesso dichiara di avere e di poter esercitare facendo liberare o Crocifiggere Gesù! Se ne lava le mani per compiacere il popolo (?!), o per non ritrovarselo contro, con tutte le implicazioni del caso?! Non è certo per una scelta democratica, che comunque non potrebbe mai essere giustificata per il solo e semplice motivo di sapere a priori che avrebbe Costato la Vita ad Un Giusto! Ognuno riveste un peso, ha delle responsabilità da assolvere e di cui dare un Giorno conto, nel caso specifico la colpa degli uomini, nella loro collettività, supera quella stessa di Pilato, perché affidano al “potere” giuridico-umano, al suo giudizio ed al suo verdetto, l’Incommensurabile Potere Divino, per poi rendersi in prima persona responsabili, colpevoli della sentenza. Pilato dal canto suo non fa “fruttare” quel seppur “limitato” ed umano potere di cui dispone, anzi se ne libera, momentaneamente, per proteggere se stesso! Ogni giorno ed in ogni istante penso che ciascuno di noi s’imbatta o faccia i conti con il proprio personale “lavarsene le mani”, ed anche Oggi la Storia si ripete!!! Cordialmente.
Lei non tiene conto dei cosiddetti disegni della Provvidenza.
Se Pilato avesse liberato Gesù, oggi noi di che staremmo a parlare?
A mio parere la vicenda di cui stiamo trattando conserva un margine di mistero che non permette di assumere posizioni inconfutabili né contro né a favore di Pilato,
Cordialità.
In base al suo ragionamento dovremmo allora concludere che il Peccato Originale sia stato “Provvidenziale” per il Piano di Salvezza!!! Ma non è così, anzi è l’esatto contrario… ognuno deve assumersi, sempre e comunque, le proprie responsabilità e le proprie colpe. È l’Immenso Amore del Signore poi a Provvedere, ad Accogliere Sempre i Suoi Figli, Disposto Sempre a Perdonare un cuore contrito e a Salvare! Un cordiale saluto.
Nel 1789 la Chiesa cattolica francese, specialmente il basso clero, diede un contributo decisivo alla rivoluzione ebraico-massonica che si concluse con la distruzione dei monasteri e la morte di decine di migliaia di religiosi. Oggi, grazie a certi concetti deliranti (“Gesù ebreo”, “fratelli maggiori”, ecc.), sta avvenendo lo stesso a un livello più profondo.
Gentile Generale, spiace: il mio commento non è contro di lei, che comunque è uno dei nostri ma contro la sua assurda miopia cristiana, direi per sorridere senza volerla offendere… con le stellette.
“Il Regno di Dio è vicino”, incombe su ciascuno di noi; anni, mesi, settimane o giorni, poi inesorabilmente si manifesta: morte, giudizio, Inferno, Paradiso. Senza alternative.”
No, non è questo il Regno di Dio. Un militare, anche quello “tutto d’un pezzo” come lei, d’elite, del ruolo normale, d.o.c, non può pronunciare la frase in epigrafe… dov’è il suo cuore? La frase non quadra proprio perchè Lei rifiuta i sentimenti perchè li ritiene “i fratelli scemi dell’odio” e poi rivela che l’amore cristiano sia un “sentimento”, cui basta aggiungere la morte per decapitazione, la violenza, quando è necessario per salvare questo mondo… No, il regno di cui lei parla è un altro tutto umano, al quale leva ‘per sicurezza’ anche odio e amore, ciò che invece sono i motivi veri delle nostre azioni.
Lei parla di Dio come target strategico, un pezzo di terra per il quale combattere e se necessario morire, ok! ragiona da soldato ma solo per dovere non per libera scelta… ma Dio non è una coordinata geografica, non è un confine: è “Nazione” dove cuori, menti ed anime, storie, vicissitudini e dolori insistono sul terreno spirituale della vita umana alla ricerca diuturna della felicità.
Spiace che il suo articolo sia servito per le disquisizioni che qui si sono fermate alla razza o alla circoncisione di Gesù o alla abluzione delle mani di Pilato. Svilente mezzo per portare acqua al mulino dei soloni di questo blog pronti a far oscillare le lunghe frange nel famoso blog di Tosatti o per chi giustifichi la costante dissacrante volontà di irridere in ogni occasione la Sapienza delle Scritture o la fede delle persone, cincischiando e sproloquiando su ogni “aneto” che si trova sui bordi degli articoli proposti.
Ma la colpa è del suo articolo in cui manca l'”essenza” del Regno dei Cieli: l’Amore: Gesù, your living hope, l’amore per l’essere umano, che non incombe e non obbliga ai suoi precetti, che tutto dona, che tutto spera e lo fa con una dolcezza che dovrebbe sciogliere i cuori più duri, dovrebbe … far ricambiare amore!
Ecco perchè pregare per Bergoglio non può convincere nel contesto dell’articolo, non perchè non sia destinatario della Redenzione e della nostra cooperazione: lo è al pari di tutti noi. Ma perchè non coglie che Bergoglio, nella sua tracotanza deicida, è comunque amato, ispiegabilmente eppure infinitamente. Questo sfugge ai ciechi eruditi della “mentuccia” ma non deve sfuggure a lei. Il regno di Dio non è lì, è già qui operante tra noi, nella persona reale di un Dio-uomo che ci ama soffrendo ancora, ancora e ancora, nella Sua tortura di Cuore non ricambiato ed è tra noi oggi, non solo un inevitabile evento futuro preceduto dal nostro apparecchio alla morte, non è solo inevitabile prossima punizione, l’Inferno o il Premio: è invece essenza d’amore respirabile ora dagli uomini, ogni giorno della loro vita.
Giusto e sentito il commento di E.A. che si è accorta della sua incongruenza “solo tecnica e formale”, Generale, che dimentica che il propellente nel motore dell’orante è sostanza, è amore.
Come E.A. nota, pregare Bergoglio -nuovo Giuda- che lei fa volentieri, come bere un caffè mentre scrive questo povero articolo, non può giustificare un illecito abbinamento a Pietro dei Vangeli. Ma, come già più volte a lei è stato precisato, questo è un esempio non omogeneo: un assassino premeditato contro un pavido uomo che non poteva capire la verità, un traditore per brama di denaro e di potere contro un uomo terrorizzato che rinnegava per paura Chi lo amava. Che esempio inaccettabile generale! Pietro non era ancora Papa, senza quel Munus che lo avrebbe portato alla verità tutta intera e al coraggio consapevole delle proprie azioni! Senza parlare di un altro Pietro che lei, collega spesso al tradimento e alla codardia nelle decisioni: Benedetto vero Vicario di Cristo, mentre ora lei prega, ma in modo sbagliato, per un impostore.
Caro e stimato generale La Porta, sono d’accordo di pregare per Bergoglio, anche se forse è un esercizio disperato, ma in disaccordo sulla sua analisi iniziale: “Fa pena come Giuda, oscillante fra l’amicizia di Gesù e le blandizie del Sinedrio; come Bergoglio, vacillante fra l’Eucarestia di Nostro Signore e la carestia dei demoni di Davos.” No, Bergoglio non è affatto vacillante fra l’Eucarestia e la carestia, almeno a giudicare dalle sue azioni, avendo scelto da sempre il Potere. Il generale Videla quando era in Argentina, così mi raccontano… Davos ora che è stato messo sul trono di Pietro.
Mi sembra che tutto il dibattito su Gesù sviluppato qui sotto non abbia messo in evidenza con chiarezza una verità di fede fondamentale per un cattolico, con l’eccezione del breve intervento di Tosatti… Sintetizzo alcuni Padri della Chiesa e concilii e le conclusioni a cui si giunse nei primi secoli: “Gesù vero Dio e vero uomo. In Lui, natura divina e natura umana senza confusione, commistione ecc” “Natura divina perché seconda persona della Trinità, ovvero il Figlio. Natura umana da Maria Vergine.” Ricevendo la natura umana da Maria, donna sicuramente ebrea, anche Gesù è ebreo, in quanto l’appartenenza alla razza ebraica è stabilita per via materna.
“Il Regno di Dio è vicino”, incombe su ciascuno di noi; anni, mesi, settimane o giorni, poi inesorabilmente si manifesta: morte, giudizio, Inferno, Paradiso. Senza alternative.”
No, non è questo il Regno di Dio. Un militare, anche quello” tutto d’un pezzo” come lei, del ruolo normale, d.o.c, non può pronunciare la frase in epigrafe… dov’è il suo cuore? Ma lei non ha sentimento?… ah già, è il fratello scemo dell’odio… e poi lei ritiene che l’amore cristiano sia un “sentimento”, cui basta aggiungere la morte per decapitazione, quando necessario. No, il regno di cui lei parla è un altro regno tutto umano, al quale leva anche i sentimenti…
Ma che dice?? Lei parla di Dio come un pezzo di territorio per il quale combattere e se necessario morire, solo per dovere non per amore… ma Dio non è terreno geografico: è “Nazione” dove cuori menti ed anime, storie, vicissitudini e dolori insistono sul terreno della vita umana alla ricerca della felicità.
Mi spiace per le disquisizioni che qui si sono fermate alla razza o alla circoncisione di Gesù. Sia per portare acqua al mulino degli sterili soloni di questo blog o giustificare la propria costante dissacrante volontà di irridere in ogni occasione la Sapienza eterna, cincischiando e sproloquiando su ogni “aneto” che si trova sui bordi degli articoli proposti.
Ma questi portatori di vesti con lunghe frange non si avvedono (nè potrebbero avvedersi) che nell’articolo manca l'”essenza” del Regno dei Cieli: l’Amore per l’essere umano, che non incombe e non obbliga ai suoi precetti, che tutto dona, che tutto spera e lo fa con una dolcezza che dovrebbe vincere ogni cuore…dovrebbe.
Ecco perchè pregare per Bergoglio qui non convince, non perchè non sia destinatario della Redenzione, perchè lo è al pari di tutti noi. Ma perchè non coglie che Bergoglio e noi siamo amati, ispiegabilmente e infinitamente… Questo non deve sfuggire agli eruditi della mentuccia, che stancano con la loro erudizione senza Sapienza, che a fine vita, fra poco, non porteranno da nessuna parte. Il regno di Dio è già qui operante tra noi, nella persona reale di un Dio uomo che ci ama molto intensamente ed è tra noi.
Giusto e sentito il commento di E.A. che si è accorta della sua incongruenza “solo tecnica e formale”, nostro Generale, che dimentica che la benzina nel motore dell’orante è l’amore.
Io, come E.A. però non dimentico che pregare per un traditore come Bergoglio, che lei fa volentieri come bere un caffè, mentre scrive questo articolo sconclusionato, significherebbe riconoscere ed amare altri traditori in cui mette poco opportunamente Giuda e insieme spesso, come un disco rotto, Pietro. Ma come già più volte a lei detto, sono esempi non omogenei: un assassino contro un pavido, un traditore per potere contro un traditore terrorizzato. Che esempio low level generale! Pietro non era ancora Papa e senza Munus! e lei, in passato ha voluto persino affiancare al tradimento e alla codardia umane le decisioni di Benedetto vero Papa e vero Vicario di Cristo, mentre ora prega per un impostore.
Spiace, il mio commento non è contro di lei, che comunque è uno dei nostri ma contro la sua miopia cristiana con le stellette.
Tanto per precisare:
“L’uso di lavarsi le mani in un processo aveva, sia presso i Romani che i Giudei, il significato di protesta d’innocenza. Il popolo, con la sua risposta, accettò la responsabilità della sentenza reclamata” (artedossie.it)
Quindi non è che Pilato “se ne è lavato le mani” come per dire “chi se ne frega”, secondo la più diffusa e banale interpretazione.
@Nippo. “ Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti? Gesù gli rispose: tu non avresti alcuna autorita’ su di me , se ciò non ti fosse stato dato dall’alto; perciò chi mi ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa”(Gv19,10-11). Questo è il passo decisivo per inquadrare Pilato e le sue responsabilità! Ed anche la “protesta d’innocenza “ nel lavarsi le mani, acquista un nuovo connotato…diventa qui un gesto puramente simbolico, inefficace, inutile, perché se pur vero che in alcuni casi non sia possibile fare altro, occorre sempre rapportarsi alla propria condizione, al proprio stato di vita, e più si rivestano certi ruoli di potere, più viene da se che tale protesta possa o debba concretizzarsi, o espletarsi in forma il più pragmatica possibile, al fine proprio di valorizzare quel ruolo, quella carica ( politica, civile, giuridica…) che ti è stata Concessa dall’Alto, per cercare in tutti i modi e mezzi a disposizione di far valere una giusta causa…! E Gesù con Quelle Parole sembra chiaro Voglia anche far riflettere bene Pilato prima che prenda qualsiasi decisione, prima di agire… avendo il Signore già letto nel suo cuore! “ Lavarsi le mani” acquista perciò da quel preciso Momento in poi un unico e perenne significato, valore, che oltrepassa il potere giuridico-umano e va a relazionarsi per Sempre con il Potere Divino!
Per me, invece, i passi decisivi sono:
– “ Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa […] Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa».
– “Da quel momento Pilato cercava di liberarlo”;
– “Chi dei due volete che vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!».
Quindi in Gesù Pilato non trova nessuna colpa, chiede che male ha fatto, cercava di liberarlo ed ha subordinato il suo potere alla scelta democratica del popolo.
Il Vangelo va letto TUTTO.
“Che belle parole” diceva un bravo conduttore tv di qualche decennio fa, e mi riferisco sia al post che ad alcuni commenti un po’…originali.
Ma qui dobbiamo intenderci: in soldoni, nessuno odia Bergoglio,vorremmo solamente che togliesse il disturbo per scongiurare altri danni oltre a quelli già fatti non solo in campo ecclesiastico, e che il Generale conosce bene.
Gentile Nippo,
Perché considerare ” contaminazione ” l’appartenenza a una stirpe?
Essa ci colloca nel tempo e nello spazio in modo ordinato e nello stesso tempo multiforme.
Le stirpi sono come le famiglie dei fiori e delle piante: ciascuna col proprio profumo, colore e utilità e tutte facenti parte della flora…
Capisco che cosa vuol dire lei : ma bisogna sempre partite falla duplice natura del Cristo, vero Dio e vero Uomo.
il Verbo Universale è come tale Dio, Figlio di Dio, Creatore delle stirpi e di tutto il creato.
L’Uomo Gesù Cristo è figlio di Maria, principessa della stirpe di Davide, creata solo per essere la Madre Sua.
Persino la diversificazione dei sessi fu stabilita dall’Eterno in vista della Incarnazione.
La Donna doveva portare L’uomo, l’uomo per antonomasia, il nuovo Adamo senza peccato venuto tra gli uomini per riscattarli dal peccato e dalla morte eterna.
Ma questo discorso per essere compreso e condiviso, presuppone la fede, la fede cattolica.
Mi ha molto ferita la definizione di ” setta giudaico Cristiana ” della Religione in cui credo.
Potrei definire ” setta buddista ” quella in cui crede lei….
Gentile Mimma,
l’accezione negativa della parola “setta” risponde ad un volgare luogo comune. Invece:
«sètta s. f. [dal lat. secta, propriam. «séguito», da sectus, part. pass. di sequi «seguire»]. Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica» (Treccani.it).
Perciò il termine è neutro, e la qualità della setta dipende dalle idee che la reggono.
Quindi per “setta giudaico cristiana” intendevo, senza dispregio, un modo di intendere il Cristianesimo che non è certamente quello cattolico, se cattolico significa universale, e dato che l’universalità del Cristianesimo è dovuta a Roma e non a Gerusalemme, come pure al ruolo dei Gentili. Senza Roma e senza i Gentili il Cristianesimo sarebbe rimasta una … setta.
La “contaminazione” riguardo alla stirpe è un dato oggettivo, se è vero che nascendo sulla qualsiasi parte della terra ogni essere umano si porta dietro le conseguenze della caduta originale. Perciò la Vergine (l’Immacolata Concezione!) e il Cristo suo Figlio, anch’egli Agnello senza macchia trascendono ogni stirpe, etnia e razza.
D’altra parte, il Padre/Spirito Santo di Gesù e forse ebreo? Dio è ebreo?
Grazie per l’intervento e buona Domenica!
Gentile Mimma,
l’accezione negativa della parola “setta” risponde ad un volgare luogo comune. Invece:
«sètta s. f. [dal lat. secta, propriam. «séguito», da sectus, part. pass. di sequi «seguire»]. Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica» (Treccani.it).
Perciò il termine è neutro, e la qualità della setta dipende dalle idee che la reggono.
Quindi per “setta giudaico cristiana” intendevo, senza dispregio, un modo di intendere il Cristianesimo che non è certamente quello cattolico, se cattolico significa universale, e dato che l’universalità del Cristianesimo è dovuta a Roma e non a Gerusalemme, come pure al ruolo dei Gentili. Senza Roma e senza i Gentili il Cristianesimo sarebbe rimasta una … setta.
La “contaminazione” riguardo alla stirpe è un dato oggettivo, se è vero che nascendo sulla qualsiasi parte della terra ogni essere umano si porta dietro le conseguenze della caduta originale. Perciò la Vergine (l’Immacolata Concezione!) e il Cristo suo Figlio, anch’egli Agnello senza macchia trascendono ogni stirpe, etnia e razza.
D’altra parte, il Padre/Spirito Santo di Gesù era forse … ebreo? Dio è ebreo?
Grazie per l’intervento e buona Domenica!
Cristo, venendo nel mondo, è senza peccato, ma assume la carne del peccato. Tolta la concupiscenza, Cristo ha vissuto la condizione umana così com’è dopo il peccato originale e lo stesso vale per la Madonna. Altrimenti, non avrebbe senso parlare di Redenzione.
“Tolta la concupiscenza”,
E le pare poco?
La concupiscenza è propria dell’uomo d’ogni stirpe, etnia e razza che si porta dietro le conseguenze del peccato originale.
E su questo non ci piove.
Non mi pare poco, ma mi pare un’idea un pochino strana l’idea di collegare la stirpe al peccato. L’essere suddivisi in popoli non è in sé negativo; lo diventa quando si abusa di questa appartenenza, come avviene con il nazionalismo. Ma questo vale per qualunque realtà creata.
Il Verbo di Dio è universale, in quanto Seconda Persona della Santissima Trinità, ma in quanto uomo è un individuo ben preciso con determinate caratteristiche fisiche, psichiche e appartenente appunto ad un popolo scelto da Dio con una sua storia e una sua cultura. Altrimenti, non avrebbe alcun senso né l’antico Testamento né l’essere nato a Betlemme.
Docetismo ed Ebionismo non sono facce di una medesima medaglia, caro don Ettore?
Gen. La Porta, la esorto umilmente ad ascoltare il sapiente ammonimento di San S Cipriano:
E’ necessario che vi siano le ERESIE, affinchè si conoscano tra voi quelli che sanno resistere (1Cor.11,19).
Con l’eresia si saggiano i FEDELI e si scoprono gli EMPI e così, prima ancora del giudizio finale, anche quaggiù I GIUSTI VENGONO SEPARATI DAI PECCATORI come la pula viene divisa dal grano.
Di questa razza di PECCATORI — ERETICI — SONO QUELLI CHE SENZA ALCUN DIVINO MANDATO, ARBITRARIAMENTE SI METTONO ALLA TESTA DI SEGUACI TEMERARI E “USURPANO” IL NOME DI VESCOVO (di Roma) senza che alcuno abbia loro conferito L’EPISCOPATO (5).
Ad essi lo Spirito Santo dà il nome di TITOLARI DELLA CATTEDRA DI PESTE E LUE DELLA FEDE, bugiardi altoparlanti del SERPENTE, artefici della corruzione della VERITÀ, vomitatori di veleni, i cui discorsi strisciano come scorpioni (Sal.1,1), le cui conversazioni inoculano veleno nei cuori.
11 — Contro di essi leva la sua voce il Signore;
lungi da essi il Signore vuol richiamare il suo popolo sbandato, quando dice:
Non ascoltate i discorsi dei falsi profeti, che son tratti in inganno dalle fantasie del loro spirito.
Parlano, ma non da parte di Dio.
https://cooperatores-veritatis.org/2017/07/28/san-cipriano-origine-delle-eresie-e-degli-scismi-testo-originale/
Visto che i miei accorato appelli di riconoscere il vero papa Benedetto XVI ed eleggere il suo Successore cadono nel vuoto …
Anch’io mi unisco alla Madonna di Guadalupe per gridare al Signore:
” Dacci il Pane Eucaristico quotidiano!
Io credo che S Paolo non si farebbe nessun scrupolo di ripetere anche oggi il suo severo AMMONIMENTO a tutti i vescovi e sacerdoti e fedeli, Gen. La Porta compreso, che si ostinano a riconoscere papa il lupo travestito di bianco e pregano per lui anziché per il gregge da lui dilaniato:
◾Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo.
◾In realtà, però, non ce n’è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
◾Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia ANATEMA!
◾L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia ANATEMA !
https://youtu.be/8PUcgfRkcPM?si=hCYeYyc-RAnOVsl3
Mi permetta solo una piccola postilla: non pregare per l’uno piuttosto che per gli altri ma “pregare per l’uno come per gli altri”, anche sapendo che, se non lo faremo, arriveranno tempi peggiori.
“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, SIA PER TE COME IL PAGANO E IL PUBBLICANO. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.” Mt,18,15ss – Cristo DIO ha dato alla Chiesa di difendersi di chi minaccia la sua esistenza, per il bene dei fedeli e per il bene della persona in gioco. Gesù stesso mette fuori dalla comuità dei salvati chi agisce con cattiveria. ‘E Gesù che lo fa, non un qualsiasi battezato. S.Giovanni nella sua prima lettera parla del peccato dove dice di NON pregare. San Paolo mette nell’inferno chi calpesta il Sangue di Cristo con cui era redento. Eb 10,29 Noi invece siamo i buoni che preghiamo per i scellerati e critichiamo i santi. Abbiamo un problema con il male, e nel nostro caso si tratta di u male demoniaco. ‘E veramente lecito di pregare per chi in nome di Cristo si comporta come il demonio? E solo perché è vestito di bianco applichiamo ancora uno sconto e ancora un’altro? Non è, al contrario, che la colpa è più grave dove è più grande la responsabilità dell’ufficio che uno rappresenta? Prefiriamo di correggere l’autore Divino dei salmi dove condanna i malvagi che di smetterlo con il nostro misericordismo. Invece si, il male esiste, e dobbiamo imitare Gesù nel modo giusto di respingerlo. Come dice l’apostolo? “Siate misericordiosi verso quelli che sono indecisi e salvateli strappandoli dal fuoco; di altri infine abbiate compassione con timore, stando lontani perfino dai vestiti, contaminati dal loro corpo. Di questi, neanche toccate le loro vesti.” Giu 1,22
Grazie Fra Giovanni per aver difeso con molta franchezza la Verità del S Magistero della Chiesa che è sempre bene ricordare agli apostati seguaci di un anticristo che non crede che Gesù è Figlio di Dio:
Prima Lettera di S. Giovanni
🔴 GUARDARSI DAGLI ANTICRISTI
[18] Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire L’ANTICRISTO, di fatto ora molti anticristi sono apparsi.
Da questo conosciamo che è L’ULTIMA ORA.
… [21] Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.
_ [22] CHI È IL MENZOGNERO SE NON COLUI CHE NEGA CHE GESÙ È IL CRISTO ?
L’ANTICRISTO è colui che nega il Padre e il Figlio.
[23] Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
——–
All’inizio di questo video, Bergoglio afferma che il Sangue di Cristo è PAGANO e non DIVINO.
E verso la fine nega l’Immacolata Concezione e quindi la Divinità di Gesù Cristo.
Dunque, di fronte l’evidenza di un JMBERGOGLIO ANTICRISTO TRAVESTITO DA PAPA, TUTTI I I VERI CRISTIANI HANNO IL DOVERE DI RICONOSCERE
BENEDETTO XVI QUALE UNICO E ULTIMO LEGITTIMO VICARIO DI CRISTO, DISSOCIARSI DALLA’ANATEMA JMB ED USCIRE DALLA SUA SETTA LUCIFERO-MASSONICA PRO-LGBT.
Guarda ” 🎬LE ERESIE DI BERGOGLIO MOVIE” su YouTube
https://youtu.be/5fPyn_imYAg
Anch’io prego per bergoglio , affinché si tolga
dai piedi , e mi meraviglia che ci siano persone
vogliono salvare tutti , usando la
letteratura
come l’ Alighieri che nella sua commedia riesce
a mettere in Paradiso tanti ricchi amici suoi ,
mentre il Vangelo ci dice che è più facile
per un cammello passare dalla cruna di
un’ago che un ricco entrare nel Regno
dei Cieli , oppure il tentativo di riabilitare
Napoleone ,che senza parlare del Duca di
Wellington , più grande di lui perché
lo ha battuto e spedito all’isola di Sant’Elena ,
dove non so spiegarmi come abbia potuto
trovare un sacerdote cattolico in punto
di morte pronto a raccogliere il suo
pentimento e la sua confessione
quando era ,credo , il 1820 ,mentre la legge
della riabilitazione dei cattolici in
Inghilterra è del 1929 , e tenuto
conto che quell’ isola è distante
migliaia di km. dall’Africa occidentale .
“Gesù ebreo”: sicuro? Proprio sicuro?
Frase di Occhi Aperti (che saluto):
“l’Inferno (…) è un dogma di fede, una concreta realtà che non fa dipendere la sua esistenza dal nostro credervi o meno”.
Perciò l’enunciazione dogmatica di fede rende ipso facto concreta tale realtà?
Ma se è un dogma di fede, la realtà enunciata è reale per chi vi crede, non anche per chi non vi crede.
(senza alcun intento polemico)
Dicono fosse della stirpe di Davide, andava in sinagoga, difendeva la Legge, Mosè e i profeti…se non lo era fingeva bene.
Nato senza peccato da Donna senza peccato. Dunque senza alcuna contaminazione di stirpe, di etnia, di razza.
Se nasceva in India e andava nel templi indù sarebbe stato un indù?
Stiamo trattando del Verbo Universale, non del capo della setta giudeo-cristiana.
Vero Dio e vero uomo. Nato da una donna, senza peccato ma ebrea. Quindi….
Perdona l’insistenza.
Oltre a “vero Dio e vero uomo” si propone “Dio vero e uomo vero”: non è un gioco di parole e la prospettiva cambia radicalmente.
Ma al di là di questa finezza … gnostica: l’Immacolata Concezione è ebrea?
Però…circonciso.
Rimando a quanto afferma CATTOLICO ieri 3 febbraio nei suoi due commenti.
Per maggior precisione:
Tommaso Didimo (Parabole di Gesù, vangelo apocrifo): I discepoli gli dissero: “È utile o no la circoncisione?” Lui rispose: “Se fosse utile, il loro padre genererebbe figli già circoncisi dalla loro madre. Invece, la vera circoncisione nello spirito è diventata vantaggiosa da ogni punto di vista.”
Che trova conferms in “La circoncisione è quella del cuore, nello spirito” (Romani 2:29).
Come dire: l’irrisolta questione (salvo scomuniche e roghi) dei Vangeli canonici e Vangeli apocrifi.
Caro Enrico,
però, intesa in senso stretto, questa frase paolina escluderebbe le donne dalla compagine dei salvandi.
Alcuni esempi (fatte salve le traduzioni):
Geremia 4,4: Circoncidetevi per il Signore, circoncidete il vostro cuore, UOMINI di Giuda e abitanti di Gerusalemme.
Salmo 119 (118),1-2: Beato l’UOMO di integra condotta, che cammina nella legge del Signore. Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore.
Colossesi 2,9-11: E’ in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. In lui VOI siete stati anche CIRCONCISI, di una circoncisione però NON FATTA DA MANO D’UOMO mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo.
La Scrittura si esprime al maschile, ma è ragionevole pensare che “uomo” e “uomini” indichino l’umanità intera e quindi comprensiva delle donne.
E siccome quella che conta è la circoncisione del cuore e non quella fatta da mano d’uomo, il sesso non c’entra nulla. Come gli uomini, pure le donne debbono “tagliare via” (circoncidere) le impurità dal loro cuore.
Caro Enrico,
ma la donna per Paolo è in subordine all’uomo perchè è nell’uomo che si rivela la gloria di Yeshua. E come la mettiamo con il “Noli me tangere” alla Maddalena, mentre al Gemello-Gemello, ossia Tommaso/Didimo è concesso toccarlo?
Da ultimo: come spieghi il “farsi eunuco” ( che suona assai gnostico )? Come vedi, anche tu, come in realtà fanno tutti, devi ricorrere a spiegazioni personali assai poco apofatiche.
“Se nasceva in India e andava nel templi indù sarebbe stato un indù?”
Se mio nonno aveva le ruote era un carretto 😂, dicevamo da bambini di fronte ad un’ipotesi come la sua caro Matto.
Perdoni la battutaccia ma qui se l’e’ cercata😉.
Cordiali saluti .
Accetto la battuta 😄
ma … vuol rispondere? 😈
NIPPO carissimo, non colgo nessun intento polemico nelle sue osservazioni.
Nè intendo persuadere alcuno di alcunchè quando, a mia volta, osservo che è la concreta realtà – in altre parole, una determinata verità (inerente la fede) – a determinare l’ “enunciazione dogmatica” e non il contrario…
Semplicemente, la verità è: per chi vi aderisce come per chi la nega.
Il povero Pilato di fronte alla Verità non è riuscito a coglierLa. Ciò nonostante, la realtà di Cristo era anche per lui. Era ed è, ora, per tutti noi. Con tutto quel che ne consegue.
Un piatto di funghi velenosi è e resta un piatto di funghi velenosi: il fatto che io li creda porcini, non li rende meno letali.
Dal sito “etimoitaliano”:
L’etimologia della parola dogma ci riporta, senz’altro, al greco antico e precisamente al verbo δοκέω (dokeo) = decido, decreto, stabilisco, formulo un giudizio… da questo verbo il sostantivo δόγμα (dogma) cioè decisione, giudizio, decreto. Il termine dogma, in origine, indicava un principio fondamentale, stabilito con pronunciamento ufficiale di un’autorità ma, comunque, a seguito di una valutazione, di un discernimento intellettuale. Col passare dei secoli, a scapito dell’aspetto decisionale (che contiene anche un aspetto razionale) si è attribuito alla parola dogma l’aspetto assiomatico di verità assoluta, e indiscutibile, ed il termine è riferito principalmente alle “verità di fede”…
Ricambio con fraterno affetto e piacere il suo saluto!
La ringrazio per il riscontro.
Evito di tediarla con una replica, ma su Pilato dissento:
aveva colto eccome! Tanto è vero che “cercava di liberarlo” (Gv. 19, 12).
Poi c’è la moglie di Pilato che dice al marito: “ho sofferto molto in sogno per causa di lui”» (Mt 2,19).
Circa Pilato, insomma, rifiuto completamente l’interpretazione giudeo-cristiana propinata ufficialmente.
Il Vangelo di Giovanni presenta un Pilato tormentato e spaventato da chi ha di fronte. Il “Di dove sei?” vuol dire “Da dove arrivi veramente? Di certo, al governatore non interessava il luogo di provenienza di Gesù, ma era attanagliato dall’inquietudine di fronte al personaggio Gesù. Perciò, non mi pare affatto che i Vangeli nascondano la differenza di atteggiamento tra Pilato e le autorità ebraiche. In forma minore, anche Matteo, con la moglie che manda a dire a Pilato “Non avere a che fare con quel giusto”. La figura di Pilato possiede una grande drammaticità perché si tratta di un uomo intelligente che comprende bene come Gesù gli sia stato consegnato per invidia ed intuisce che dietro questa figura vi sia qualcosa di più. Il suo limite sta nel fatto di essere un funzionario romano, preoccupato più della propria carriera e del mantenimento dell’ordine pubblico che della giustizia.
Per quanto riguarda Maria e Gesù, entrambi senza peccato, appartengono al popolo ebraico per il fatto che in quanto esseri umani nascono da un determinato popolo: l’appartenenza ad una stirpe non è in contrasto con l’essere senza colpa. Cristo è il Verbo di Dio ma incarnato in questo determinato uomo che è Gesù di Nasareth.
Mio simpatico don Ettore,
mi permetta di dissentire … su tutto.
Pilato “preoccupato più della propria carriera e del mantenimento dell’ordine pubblico che della giustizia” è l’interpretazione (inter-pretazione) corrente che – sarò eretico, pazienza – non mi convince neanche un po’. Ci vedo un deleterio sentimento antiromano e progiudaico.
Tra l’altro, non so quanti abbiano meditato sull’INTERA vicenda di Pilato, per di più culminante nel ricorso al suffragio universale per la scelta fra Gesù e Barabba.
Attribuire un’appartenenza etnica a Gesù e Maria è per me inconcepibile. Altra eresia? Non ci posso fare nulla.
Un cordialissimo saluto.
Carissimo Nippo, crede che Pilato battesse la via apofatica? Lo crede un sorta di “grande” precursore dell’apofatismo?
Perché – se ci si riflette bene, in ginocchio – non può sfuggire che certo ritrarsi, non prendere posizioni nette (lavarsene un pò le mani…), non lasciarsi mettere al muro da alcuna verità pensando che tutto sia verità, attenersi a certo minimalismo morale che, tra le altre cose, non contempla istituzioni, strutture, intermediazioni…fornisce la giusta scusa per sbandierare un apofatismo esclusivamente di comodo e di facciata. Ma – e lo scriverei a caratteri cubitali, se non altro in onore di San Giovanni della Croce – nel momento in cui ci si rifiuta, a priori, di sottomettersi alle “interpretazioni” della Chiesa Romana Cattolica, semplicemente si dichiara, senza consapevolezza alcuna, di non sposare affatto la penitenza della ragione, la pentienza della volontà, di cui invece è lastricata la vera via apofatica…
E questo è solo un piccolo esempio, naturalmente.
Si potrebbe proseguire ma neppure io intendo tediarla.
Per “penitenza della volontà”, rinuncio a replicare.
Cordialità
Luca Antonio,
perchè “minimalismo morale”? Non mi pare che Meister Eckhart sia un minimalista. Di “minimalismo morale” si possono tacciare molti Gerarchi e Papi della Chiesa.
Mi dispiace, ma trovo questo articolo condivisibile solo in parte… ed è proprio la parte reale, concreta, oggettiva, che da parte mia, per quel poco che conta, riscuote tutta la condivisione e l’approvazione possibile. L’altra parte, quella su Bergoglio, intanto sembra contraddire la visione così lucida, pragmatica e tanto utile, della prima… poi la ritengo una visione che più che “sedare” gli animi, serva a “sopire “ le coscienze, quelle stesse coscienze che lei giustamente sprona a prendere atto di tante realtà… Si continua erroneamente a parlare di tradimento di Pietro, accostandolo addirittura a quello di Giuda, quando Pietro NON era ancora stato Confermato da Gesù Risorto come Suo Vicario!!! Si insiste sulla preghiera (pur sempre un atto personale e spontaneo), nei confronti di Bergoglio, senza mai sottolineare il fatto BASILARE che egli non è comunque il Legittimo Papa, e questo per una miriade ormai di prove Giuridiche dimostrate/dimostrabili e per un’Intoccabile ed incontrovertibile Certezza di Fede!!! In ultimo emerge come la Volontà del Signore, spesso e purtroppo, venga “piegata” alla misera visione umana… Se si ammette o si Legge la Volontà Divina nella figura di Bergoglio, è mai possibile pensare che Tale Volontà consista nel Volere e nello Scegliere un legittimo Papa Anticristico, ( smentendo addirittura la Parola Stessa!) o piuttosto che Tale Volontà si sia esplicata, manifestata, e concretizzata nella figura di Papa BXVI, Legittimo Vicario di Cristo ( fattosi “imprigionare “ e Mai fuggito per/ pur di Salvare la Chiesa)!!!Colpisce tanto “misericordismo “ unidirezionale, da parte di tanti cattolici, verso Bergoglio, mentre verso la Figura Chiave ( e sottolineo Chiave) di Papa BXVI, emerge spesso un certo astio, disprezzo o totale indifferenza, in un completo rifiuto di Vedere in lui e per mezzo di lui l’attuazione della Volontà Divina, nel Portare a Termine il Piano di Salvezza!!!
In ogni preghiera al nostro angelo custode c’è una richiesta di virtù cardinali: illumina (prudenza), custodisci (giustizia), reggi (fortezza) e governa (temperanza). E’ la pietà di Dio ad averci affidati a un angelo del Cielo, dedicato alla nostra persona.
La prudenza non è un barcamenarsi titubante e pusillanime. Rappresenta invece il vedere con chiarezza, distinguendo il bene e il male, tanto nei mezzi quanti nei fini. Permette il giudizio.
La giustizia è addirittura l’armonia con la volontà di Dio, rendendo a ciascuno il suo. Viene dal Cielo e l’uomo non può darsela senza il sostegno della Grazia. È molto di più della legge umana. La legalità può essere sommamente ingiusta e gli esempi anche recenti si sprecano.
La fortezza regge con perseveranza, saldezza e magnanimità all’insulto e all’aggressione esterni, di chi vorrebbe trascinarci altrove, qualora già non ingannati nel discernimento e nell’ossequio legalistico.
La temperanza sono le redini con cui teniamo a freno le passioni della mente e della carne, che sono gli attacchi interni da fronteggiare, dominandole con l’umiltà è il timor di Dio.
Questa temperie storica, sociale ed ecclesiale configura un feroce attacco da parte delle Potenze dell’aria, strumenti del Principe di questo mondo.
Bergoglio non va odiato per il semplice motivo che Gesù è salito in croce anche per lui e quelli come lui.
Avrebbe potuto evitarlo ricorrendo a legioni di angeli per sbaragliare i poteri terreni che lo crocifissero (il sinedrio, Erode, Pilato, Giuda e la folla sobillata).
Non lo fece e gli angeli li ha dati a noi, per saperci muovere come chi seppe restare con Lui anche sotto la croce.
Con il dono delle virtù teologali possiamo giungere a una sapienza, a un’attesa e a una comunione. Le virtù cardinali aggiungono strumenti indispensabili per mantenersi orientati santamente, che è poi la sola cosa che conti.
In Cielo si festeggia colui che si converte dal suo peccato. I 99 giusti che non ne hanno bisogno entusiasmano di meno, non perché snobbati, ma perché NON esistono, salvo autodefinirsi tali (ciechi).
Generale carissimo, “Cristo vince”, sempre e comunque. Lei lo va ripetendo, meritoriamente, da anni. E’ pura e semplice verità.
Ma la vera questione, che appare in sottofondo al suo stimolante contributo, è:
Cristo, con il Generale Laporta, vince?
Cristo, con Occhi Aperti!, vince o perde? …
Perchè l’Inferno – che lei ben a ragione ha ricordato – è un dogma di fede, una concreta realtà che non fa dipendere la sua esistenza dal nostro credervi o meno, e anche se Cristo vince persino laggiù, è il qui e ora che, con il nostro libero arbitrio, determina – riguardo a noi e, in parte, anche riguardo alla generale condizione della comunità umana – non solo il Christus vincit ma anche il Christus regnat e il Christus imperat!
IN NOI QUANTO REGNA E COMANDA IL CRISTO CHE VINCE?
Domanda ineludibile sulla cui risposta – tutti, ma proprio tutti – ci giochiamo nientepopodimeno che l’eternità, beata o dannata.
Ringrazio e fraternamente saluto.
Stimato Occhi Aperti,
Cristo vince (dunque regna e comanda) nei cuori che Gli si abbandonano. Il Regno di Dio è vicino, ma sono tantissime le cose che abbiamo accanto senza rendercene conto.
C’è chi si autodefinisce cattolico senza poi aderire alla dottrina, pensando di poterla aggirare autopromuovendo una propria sapienza al rango di criterio…
Però la Rivelazione ci ha fatto conoscere di Dio tanto l’amore, quanto la ragione: Dio non è irragionevole.
In Dio c’è armonia perfetta, consegnata anche alla comprensione degli umili, perchè sono i più piccoli a poter accogliere quel che è indigesto ai troppo sapienti.
Cristo vince (tempo presente) perchè in Dio (che è eternità) la Creazione non è mai terminata: non solo ha creato, ma sta creando e creerà. Cristo regna, adesso, qui, nei cuori che scelgono questa sua signoria.
E Cristo comanda, perchè non è venuto ad abolire la legge antica, nemmeno uno iota, ma a darle compimento. Questo è l’oggetto sapienziale della Rivelazione, che ha arricchito le conoscenze antiche dell’elaborazione successiva.
Non sono mai mancate le eresie (il mondo sgomento si ritrovò ariano…) e anche il nostro tempo sta vivendo le sue: Dio provvederà i Sant’Atanasio necessari.
Chi può, chi lo vuole, cerchi di restare ancorato alla Verità, la quale è molto esigente: chiede di combattere, ma non di fare la guerra; parla di spada, ma non di quella che lacera le carni al nemico; parla di pace, ma non come la dà il mondo; parla di misericordia, ma l’inferno c’è (come la libertà di rifiutare la salvezza, bestemmiando lo Spirito Santo); parla di Trinità, ma Dio è Uno in Tre Persone (non sono tre dei che discutono tra loro perchè spesso in disaccordo); parla di amare i nemici, a Giuda lo chiama amico, eppure sarebbe stato meglio per lui se non fosse mai nato.
Dunque la Verità è esigente, proprio come l’Amore vero.
E’ fedele, senza accampare scuse.
E’ tutto un’altra cosa dal melenso cattomondanismo secolarizzante, dal cattomodernismo transumanista, dal cattorelativismo massonicheggiante etc.
Verissimo che la partita è innanzitutto dentro l’anima di ciascuno.
Se poi ci confrontiamo è solo per dire quel che ognuno pensa, sperando che leggendo l’esperienza altrui, chi è fuori strada si corregga (succedeva anche a scuola, durante il compito in classe: bastava un bisbiglio di un amico, un minimo di compensione del prof che fingeva di non sentire e si poteva evitare l’insufficienza).
Per ora non posso che ringraziarla, carissimo RS, e ovviamente concordare su quanto tanto opportunamente mi scrive. Ma mi piacerebbe tornarci su, a Dio piacendo, in un momento di calma, chè ora debbo scappare…
Fraternamente.
“Chi può, chi lo vuole, cerchi di restare ancorato alla Verità, la quale è molto esigente: chiede di combattere, ma non di fare la guerra … … … la Verità è esigente, proprio come l’Amore vero.”
Lei ha descritto, in ottima sintesi, alcune divine, apparenti “contraddizioni”. Un punto fondamentale da meditare da cui poi, una volta accolta la Verità che è Dio, non si può non iniziare a comprendere meglio anche il senso dell’unione ipostatica: la massima divina “contraddizione”.
Senza questa non si darebbe la realtà teandrica in cui siamo consapevolmente immersi, da cristiani cattolici, e chiamati a santità.
Che è, poi, la Perfezione, se non l’unione, in perfetta omeostasi, di singole, irreplicabili caratteristiche, simili e dissimili, e per giunta innumerabili, nel caso di Dio?
Questo, per inesaustivi accenni, eppure essenziali alla nostra maturazione spirituale.
Ora, invece, calco la mano: giacchè Dio, a Santa Giovanna d’Arco, ha proprio chiesto “di fare la guerra”, inviandole – guarda che caso! – San Michele Arcangelo (con Santa Caterina d’Alessandria e Santa Margherita d’Antiochia, sante da conoscere!) per prepararla all’incontro col Delfino di Francia e l’esercito francese!
Una volta superate resistenze e ostacoli che avrebbero fatto desistere chiunque, la Pulzella cioè Giovanna la vergine, fu alla guida del suo battaglione con quella spada che Dio stesso le pose tra le mani (le indicò dove recuperarla) e con cui non uccise alcuno.
Straordinaria vita e straordinarie imprese compì questa poco più che bambina di santi costumi, la quale si adoperò, prima ancora che addestrarsi alla battaglia, alla conversione dei suoi soldati – sventolando la spada scacciava da loro le prostitute e proibiva violenze e razzie inducendo tutti a confessarsi! – e che partiva per la guerra col clero in testa all’esercito, che cantava il “Veni Creator” …
Una Giovanna che portava l’armatura pesantissima come se non avesse fatto altro che quello…e che neppure sapeva cavalcare… eppure poi, quanto seppe infiammare gli animi in groppa al suo corsiero! Ovunque l’avrebbero seguita!
Una guerriera di Dio, con animo di colomba, venduta agli inglesi e uccisa dai francesi…
La Verità! Sì, la Verità… “la Verità è esigente” …perché è “l’Amore vero” …
E poi ancora sì…Fides et Ratio…
E sì…il Fiat Creante, il Fiat Redimente, il Fiat Santificante…
Sì, RS carissimo, l’intelligenza dipende dall’umiltà…
Ora permetta io riscriva, per noi tutti, la sottile domanda…:
IN NOI QUANTO REGNA E COMANDA IL CRISTO CHE VINCE?
Grazie e a presto!
A causa della mia dura cervice il Suo Regno è sovente infiltrato da qualche residuo di idolatria.
Succede quando invece di bearmi della Sua compagnia e di ricercarla, mi rammarico maggiormente di quelli che questa comunione fanno di tutto per disturbarla.
Il Suo Regno smette di essere quello in cui abito ogni volta che sottovaluto la Grazia e la Provvidenza e non ringrazio per tutti i benefici che posso riconoscere quotidianamente.
Il Suo Regno mi diventa estraneo quando ragiono secondo il mondo e, pur pentendomene, i miei propositi di vigilare meglio in futuro non evitano che di quei ragionamenti ci sia l’ennesima “prossima volta”.
Il Suo Regno è tradito da ogni fuga verso una vittoria che sarebbe frutto delle mie rabbie o di sforzi legati a un qualche successo da ascrivere a mio merito.
Ma esiste un merito privo di merito? Esiste un “servo inutile” capace di qualcosa di utile al Suo Regno?
E’ meritorio il non rifiutare la croce, scaricandola il più presto possibile sul ciglio della via… E’ meritorio farsi servi al modo di Maria, oserei dire decisiva, ma conscia dello stupore di un ruolo umanamente impossibile!
E’ meritorio distribuire la Grazia del pane spezzato da Gesù, per sfamare migliaia di persone, in un portentoso non mancarne a nessuno, fino ad avanzarne!
Nei casi in cui il Regno in me è velato da atteggiamenti mondani, non comanda il Cristo che vince.
Ovvero resto ancora tra i perdenti e i perduti.
Ancora posso sperare misericordia, se so distinguere il bene dal male, cercando il primo e prendendo le distanze dal secondo. Anche questo è essere cittadino del Regno: un perdonabile, perchè desidera il perdono, combattendo il proprio peccato.
Fuori dal Regno, dove Cristo non vince, il peccato può addirittura essere dichiarato un diritto, “democraticamente”, perchè la maggioranza ha dichiarato sgradito il Figlio del Re (leggasi parabola).
@R.S.
Non riesco a postarle la risposta al suo importante contributo. E’ da ieri sera che tento… Non era neppure tanto lunga, quindi sono i soliti disguidi tecnici. Me ne spiaccio.
A presto!
@RS
Ho fatto molti tentativi ma vedo che il messaggio a lei destinato non “passa”…
Lascio a sua disposizione, volendo, la mia mail, con la quale potrà contattarmi, da chiedersi al buon Tosatti.
Una buona continuazione.
Nel Vangelo di Tommaso a una domanda che gli chiedeva che cosa pensasse della circoncisione Egli rispose: se fosse utile ci avrebbe creati circoncisi.
Lei che fa? L’anti-canonico o addirittura lo gnostico? 😄
io sono cattolico e non credo che i vangeli siano una verità storica, e pensare che nostro signore fosse circonciso da un lato mi fa piangere e da un lato mi fa ridere per la scemenza quale essa è
Cattolico ? ….Poveri noi !!!!
Caro Cattolico,
eppure, a proposito di Yehoshua, Paolo afferma che è nato da donna,”sotto la Legge”. E la Legge comprendeva la circoncisione. Ma se non crede alla storicità totale o parziale dei Vangeli lei è annoverabile tra i “miticisti” e perciò non crede neppure all’esistenza umana di Gesù.
«io sono cattolico e non credo che i vangeli siano una verità storica»
Come dire: “Io sono matematico e non credo che 2+2 facciano 4”: “Io sono galileiano e non credo che la Terra giri intorno al Sole”. Auguri.
I Vangeli hanno la pretesa di essere, più che una «verità storica», la VERITA’ (cioè la Parola di Dio), e come tale non necessitante dell’aggiunta di alcun aggettivo che la specifichi, trattandosi Essa di un assoluto. Per un Cattolico naturalmente. Chi non lo è può benissimo dire di non crederci senza per questo apparire incoerente.
Bravissimo generale!
Certo preghiamo: l’inferno è una realtà così tremenda da non augurare a nessuno.
Ma una buona volta riconosciamo che, in base al codice di diritto canonico , il conclave da cui è scaturito Bergoglio era illegittimo perciò non è mai stato papa
E riconosciamo finalmente i meriti di BXVI che lo ha scismato fin dall’inizio
Il pregare infatti non esclude anche l’ agire. I grandi santi del passato pregavano E agivano, E parlavano pubblicamente .
La Chiesa ha sempre cercato di preservare il depositum fidei. Se oggi la Rivelazione divina, la dottrina veranda tramandateci attraverso i secoli, e’ attaccata proprio da chi dovrebbe difenderla , noi certo possiamo pregare perche’ i distruttori si convertano, ma dobbiamo anche impedire loro di distruggere. Un incendiario e’ a capo della Chiesa, forse lui crede di essere ispirato dallo Spirito Santo, ma dai frutti si riconosce : i frutti sono sotto gli occhi di tutti. Con l’ ultimo documento Fiducia Supplicans siamo stati a un passo dal perdere l’ Africa, l’ unico continente in cui il cattolicesimo e’ in crescita. C’ e’ mancato poco: bastava che Bergoglio si intestardisse a fare obbedire con la forza anche i vescovi africani. Invece per fortuna ( o per intervento divino) si e’ reso conto che non gli conveniva.
Bisogna pregare e agire , parlare , protestare, minacciare di disobbedire se e’ necessario, come hanno fatto i vescovi africani.