Riformare il Ruolo del Papa? Forse è Utile, ma il Problema è la Mente di Bergoglio.
24 Gennaio 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno portare alla vostra attenzione questo articolo, pubblicato qualche mese fa da Il Sismografo, prima che cessasse l’attività, e che contiene elementi di riflessione interessanti. C’è da dire però che l’aspetto istituzionale del papato copre solo un parte del problema: era eguale, con i pontefici precedenti Bergoglio, che però sono stati ben attenti a non esaltarne gli aspetti arbitrari o autocratici. Le caratteristiche psicologiche, temperamentali e i disequilibri evidenti nel comportamento giocano un ruolo centrale in ciò che stiamo vedendo. Buona lettura e condivisione.
§§§
Non è in discussione il primato del Successore di Pietro, la sua missione e il suo ministero. Ciò che va riformato è l’esercizio del potere del Pontefice che non può più essere assoluto e per tutta la vita. E’ questa la vera grande riforma.
(L.B., R.C. – a cura Redazione “Il sismografo”) Il modo, lo stile e i metodi – nonché il discorso narrativo – con cui Papa Bergoglio ha esercitato il suo supremo ministero di Pastore universale, in quanto Vescovo di Roma e Successore dell’Apostolo Pietro, hanno evidenziato che un uomo solo al comando nella Chiesa di Cristo – per di più sovrano assoluto vita natural durante – è una forma di governo ormai gravemente inadeguata, carente e rischiosa. Questa è una storia che si trascina da decenni e che il cardinale Bergoglio sottolineò molto negli incontri pre-Conclave del marzo 2013.
Ora però con Papa Francesco questa crisi si è seriamente acuita e gli eccessi e arbitrarietà hanno raggiunto limiti intollerabili che danneggiano la credibilità e l’autorevolezza della Santa Sede.
È vero che questa materia è molto delicata e complessa e tecnicamente non facile da seguire. Il dovere di semplificare però, senza schematismi pressapochisti, obbliga ad essere il più chiaro possibile.
Quindi diciamo subito che non è in discussione la natura e la missione del Successore di colui al quale Cristo affidò il timone della sua Chiesa.
Il punto è un altro: fino a quando, nel XXI secolo e ancora dopo, il governo dell’assemblea dei fedeli cattolici composto da quasi un miliardo e 400 milioni di persone – l’ormai famoso “santo e fedele Popolo di Dio” – potrà essere affidato ad una unica persona senza il cui consenso non si muove una sola foglia? Perché ogni decisione, importante e dirimente, viene affidata al segreto più ermetico possibile senza vera trasparenza al punto di non disporre quasi mai neanche di briciole di verità?
La questione appare ancora più delicata se si aggiungono a questi interrogativi altri riguardanti la senilità, stadio naturale della vita, insidiosa per le forze fisiche nonché mentali. Perché trattare queste questioni con il solito pudore ipocrita o negli angoli dei corridoi o tramite account intestati a nome di fantasia?
I guasti di questa forma e modalità di governo assoluto vita naturale durante si sono visti in questi quasi 11 anni del pontificato di Papa Bergoglio.
Ora occorre interrogarsi sul come si governa la Chiesa e fino a quando?
Come il Pontefice esercita il potere e fino a quando lo esercita, sono due questioni di grande rilevanza che sono state evidenziate da Papa Francesco, involontariamente.
Nessun si aspettava dall’eletto Papa Bergoglio un pontificato progressista come ha ripetuto fino alla nausea la corte dei carrieristi e la corte dei giornalisti. Padre Bergoglio non è mai stato parte del clero progressista né argentino né latinoamericano, anzi. Padre Bergoglio è entrato nella gerarchia episcopale perché lo ha voluto e protetto fino alla fine il cardinale dell’America Latina più reazionario di sempre, Antonio Quarracino, dal quale noi abbiamo sentito dire che “mons. Oscar Romero era un mezzo cretino succube di gesuiti decentrati e comunisti salvadoregni”.
Papa Francesco ha rinnovato involontariamente l’urgente bisogno di riformare l’esercizio del potere del Papa, del primato pietrino, la concezione del suo servizio alla Chiesa in quanto “servo dei servi”.
Papa Francesco avrà il merito, con il suo modo di fare il Papa, di aver suonato il campanello d’allarme per il futuro della Chiesa e per il prossimo Conclave.
Papa Francesco in questi quasi undici anni di pontificato ha commesso molti errori, come tutti i Papi, ma un suo specifico modo di essere lo ha impantanato in errori gravissimi come la poca trasparenza, l’opacità autoritaria e una relazione disinvolta con la verità.
Il prossimo Vescovo di Roma dovrebbe essere, un uomo di legge; un pastore capace di leggere il mondo e l’intera umanità – e il suo tempo – con categorie del pensiero religioso e spirituale; un pensatore capace di setacciare con la fede le realtà e le sfide socioeconomiche e politiche-geostrategiche e non il contrario.
§§§
Aiutate Stilum Curiae
IBAN: IT79N0 200805319000400690898
BIC/SWIFT: UNCRITM1E35
§§§
Condividi i miei articoli:
Tag: figura, papa, riforma, ruolo, sismografo
Categoria: Generale
Il problema non è riformare il Papato in senso democratico magari per frantumarne la coesione, ma vigilare su chi entra nella Chiesa e chi c’è ora all’interno. Essa ha bisogno di un repulisti memorabile, a cominciare dagli scranni più alti.
Una signora cattolica, molto seguita su YouTube, in un suo recente post, riguardo alla figura del Papa ebbe a dire le seguenti parole: “anche se il papa fosse il demonio incarnato, dobbiamo obbedirgli, perché attraverso di lui passa la parola di Cristo”. Devo commentare?
“Sovrano è chi dichiara lo stato di eccezione”. Questa celebre frase di Carl Schmidt credo valga a spiegare la fallibilità delle istituzioni umane che, del resto è connessa alla stessa natura umana, corrotta dal peccato originale e suscettibile alle tentazioni. Perchè questa premessa? Perchè se anche il papato fosse sostituito da un “consiglio dei saggi” di 100 elementi, -non diciamo cardinali, apriamoci a qualsiasi riforma- nulla osta, su un piano meramente umano, che 99 di essi possano promuovere errori e tradimenti. Del resto Cristo è salito in croce anche per un voto a maggioranza nel quale il popolo si espresse per la liberazione di Barabba. PS Giusto interrogarsi sul papa, ma più necessario interrogarsi circa la propria coscienza, tenendo conto che la priorità è salvare la propria anima.
Ottimo commento, che condivido.
Alcuni matti o matte hanno detto che prima di ogni riforma esteriore bisogna riformare se stessi.
Il fumo di Satana di cui parlava Paolo VI si è materializzato:Bergoglio
Avendo ostinatamente e colpevolmente rifiutato Giovanni XXIII (e i suoi successori) di rendere pubblico il Terzo Segreto di Fatima, e sviato più e più volte la VALIDA Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, possiamo ben vedere nel 2024 i risultati. Benedetto XVI Papa regnante, costretto in prigionia per 10 anni. Al suo posto un antipapa, tra l’altro privo di Ordinazione Diaconale, eletto dalla massoneria, e una gerarchia parimenti colonizzata dai massoni. E in base alla profezia di Marie Julie Jahenny, a Bergoglio dovrà succedere un altro antipapa. Pertanto non c’è da riformare il papato, ma è ormai inevitabile che grano e zizzania nella gerarchia della Chiesa giungano a maturazione per essere falciati durante la grande tribolazione dei 10 Segreti di Medjugorje, sempre più vicini.
Ma l’idea che il Papa sia sostenuto dallo Spirito Santo non appartiene più alla prospettiva di fede cattolica?
Qui si sta usando Francesco, dando per assodato che sia il Papa, e contestando le sue “intemperanze” per proporre un papato che, anche se sostenuto dallo Spirito Santo, deve essere governato da qualcun altro…
Ma non è più semplice, dal punto di vista della fede, liberarsi di un Papa che non è tale e lasciare intatto il Papato con la sua infallibilità ex cathedra, in ambito di fede e morale?
Questo lo possono capire i cattolici!
Ma pseudo intellettuali, “professoroni”, mestieranti non ci possono arrivare, la loro saccente incompetenza che riempie del tutto la loro testa, non c’è spazio per altro
Da un malato psichiatrico non ci si può aspettare diversamente.
Caso mai fa scandalo che altri come un mediocre Zuppi cerchi di farsi largo appoggiando l’eresia che, come uno tsunam, sta investendo la Chiesa.
COSA SONO DISPOSTI A FARE I MEDIOCRI PER EMERGERE!!!
Come quel francescano (si vede solo il deterano coperto dal saio francescano) che si prostra alla pachamama.
Come quell’altro mediocre di cantalamessa che lamenta che la Chiesa ha dato troppa importanza alla MADONNA.
Certo perchè lutero (o l’utero? visti i tempi d’oggi) era stato fatto entrare in pompa magna in Vaticano.
Premiato con la papalina cardinalizia!
E sono profondamente rattristato perchè tante volte è stato ospite di un mio familiare. Era molto meglio il compianto Padre Amorth, che ho conosciuto personalmente perchè era molto amico di mio fratello. E quanto ci manca in questo momento!
Io caro bergoglio, neanche se mi prometesse tutto l’ro del mondo, sono disposto a seguirla nei suoi deliri.
Certo quando morirà, caro beroglio, (e spero presto) tutto il Vaticano dovrà essere benedetto e riconsacrato. Magari con l’intervento di qualche esorcista.
L’unica è leggere questa specie di articolo in un senso antifrastico. Lo scopo infatti é palesemente teso a soddisfare pruriti modernisti prodromici alle prossime azioni dell’Anticristo. Grazie a Dio queste sono le ultime gocce di inchiostro -a base zolfo- su carta igienica che nessun vero cattolico rimpiangerà.
Una scossa tellurica, neanche di magnitudo 10, poteva più smuovere quei diabolici pennini votati solo a oscillare in sincronia con i segni dei tempi.
Il Papa non dev’essere “riformato “, deve essere Legittimo!!! Le anomalie, gli autoritarismi, le forzature, i deragliamenti e tutto l’abominevole resto, collegati a questo pseudo papato, sono consequenziali alla sua illegittimità… Continuare a non prendere atto di questo significa collaborare al picconamento della Chiesa voluto e perseguito dall’ antipapa, fino al suo completo sgretolamento, che vorrebbe ridurre la Chiesa ad un Ente, ad una qualsiasi Azienda, sponsorizzata magari da un brand internazionale, con finanziatori, acquirenti, quote maggioritarie e dirigenti delocalizzati! Il vero dramma è l’esatto contrario, e risiede nella disobbedienza e nell’allontanamento dal Signore, nella Persona del Suo Vicario sulla Terra, e quindi dalla Sua Santa Chiesa, avvenuta nel tempo sia da parte della stessa Gerarchia Ecclesiastica che di tutto il Popolo di fedeli. Ritornare a Cristo è la Nostra Unica Salvezza!!!
In tutta onestà, mi pare che la moda di fare riforme abbia decisamente stancato. Di solito si cambiano le norme quando non si vogliono cambiare le persone; che invece è quello che serve.
Il Sismografo ha descritto una situazione senza affrontare la cause che l’hanno generata. Bergoglio pur rappresentando un salto di qualità come il passaggio da Voltaire a Robespierre, trae le sue argomentazioni dalla interpretazione estremizzata dei documenti del CVII. Voler cambiare le regole del papato mi ricorda le continue riforme costituzionali della nostra Repubblica. La crisi di oggi è nel vizio d’origine nell’ errore ontologico di voler far dialogare il Corpo mistico di Cristo col Mondo che lo ha sempre rifiutato fino a crocifiggerlo. Bergoglio sta facendo emergere la crisi di fede che da più di mezzo secolo affligge la Chiesa.
Inoltre non coglie l’evidenza che Bergoglio non manifestando quasi mai di professare la Fede cattolica non è mai stato papa.
Y dónde se deja la asistencia del Espíritu Santo, prometida por el Señor a San Pedro y sus sucesores en la Cátedra Romana? Esto es falta de FE. Ratzinger y Bergoglio, dos caras de la misma moneda. Nefastos ambos, y seguramente ambos antipapas y anticristos, el primero desde luego desde su “renuncia” el 11 de febrero de 2013. HOMINES PER SACRA IMMUTARI FAS EST, NON SACRA PER HOMINES.
Quindi, se non è un Superman (?) nutrito esclusivamente d’ambrosia o di haoman, meglio pensionarlo come si fa per gli emeriti?
Sismografo non ci mancherai
Giratela come vi pare; ma qui si tratta di porcherie belle e buone. E dietro c’è altro che demenza senile…