Mastro Titta. Codice Cionci, In Difesa dell’Autore.

23 Gennaio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Mastro Titta da vero amico si lancia in una veemente difesa di Andrea Cionci e della sua opera. Buona lettura.

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MASTRO TITTA: CODICE CIONCI

Psicopatico, feccia del mondo delle lettere, prostituta del mondo delle lettere, pazzo, immorale, diabolico, romanziere alla Dan Brown, giallista, massone, agente della Cia, incompetente,  ateo, pagano, imbecille, spregevole, diffamatore, calunniatore, sprovveduto, cretino, fallito, venale, fantasioso, idraulico, scemo del villaggio, improvvisato, leguleio, complottista, creatore di scandalo, ignorante,  bugiardo, in malafede, superbo, plagiatore, ingannatore, coglione, profittatore, piduista, Cionci ciancia, Cioncio, Cioncino, scrittorucolo, idiota, fanatico, bigotto, mistificatore, screditato, falso, mago Silvan, guru, vitello d’oro, capo-setta, falsario, puerile, contorto, protervo, perverso, ebete, asino, dinosauro, inaffidabile, apprendista di Fusaro, papolatra, modernista conservatore, infantile, illuso, personaggio caratteristico, strumento del male, scrivano di don Minutella, sconosciuto, circonciglione (neologismo imperfetto, diciamo).

Con opportuni aggiustamenti lessicali questo baedeker dell’oltraggio colto per baronesse ottuagenarie – ricorda il Piccolo libro degli insulti di Papa Francesco  ai cattolici, opera di un ignoto amanuense il quale, dopo l’operazione al tunnel carpale, ha smesso di annotare epiteti per sfinimento – potrebbe essere un omaggio proprio a Francis il papa parlante, per sdebitarsi dell’“usata ineffabil cortesia” che egli riserva al piccolo resto. Potremmo titolare l’opera Codice Cionci. Sottotitolo “Come procacciarsi querele e vivere sub Petro”. Molto sub. Quasi snorkeling alla ricerca del relitto delle rovine dell’Atlantide cattolica.

Passi che papa Francesco e Selvaggia Lucarelli abbiano il vezzo della maldicenza velenosa e pubblica – poi ci scappano i morti come De Donno, come la signora Pedretti o l’animaccia de li cattolici, ma nessuna correlazione – e sia una strategia di marketing di successo, però scopiazzarli male mi sembra eccessivo.

Andrea Cionci papa non è, né presidente e men che meno Klaus Schwab, il dominus della bocciofila per miliardari al quale “chiamatemi Francesco” ha scritto una letterina  quasi natalizia che gronda logorrea vacua e lecchinaggio sadomasochista, chiedendo fratellanza, pace, uguaglianza e possibilmente un trenino.

Colpiscono tre cose nel Codice Cionci: la levatura culturale degli autori – professori, intellettuali ed esperti in questa o quella materia oscura – riflessa nella ricercatezza del vituperio; la bava sanguigna alla bocca a testimoniare un giudizio sereno stoicamente scevro da passioni umane e denso di pietas per i cari inferiori; e il bersaglio: un povero cronista sino a pochi anni fa semi sconosciuto.

Essendo costoro per la gran parte personaggi critici con la massoneria, i poteri forti, il Nuovo Ordine Mondiale, l’infiltrazione del modernismo nella Chiesa, balza all’occhio l’ardore mistico col quale prima individuano e poi abbattono a cannonate la blatta sotto il frigorifero. Cioè non senza avergli prima strillato in faccia che è una blatta schifosa.

In pochi mesi riferendosi all’ignoto cronista siamo passati da “Carneade, chi era costui?” a “Cionci Anticristo”. Da paria a Emmanuel Goldstein: carriera fulminante.

Si può dissentire dalla tesi di Cionci e dagli argomenti che porta a sostegno – numerosi come le stelle del firmamento, alcuni ottimi, altri discreti, altri opinabili. Il tempo dirà, senza fretta, come al solito.

Si possono anche contestare il metodo e il merito, a patto di farlo partendo dall’oggetto. È vero che Cionci non appartiene al gotha culturale cattoqualcosista – ormai è impossibile definirsi cattocattolici e basta: mai come per i cattolici la necessità di un aggettivo ha significato la perdita della verità originale – fieramente impegnato a combattere a chiacchiere il lato oscuro, ma bisogna sempre concedere una via d’uscita all’avversario, viceversa si può incappare in spiacevoli effetti paradosso: più gli si dà contro, più persone si convincono che abbia ragione. Siccome far sbranare Cionci dai gattini nel Colosseo è persino più complicato che ammettere che Bergoglio potrebbe non essere il papa, giù insulti. L’invettiva è un genere letterario a sé.

Cionci sostiene due cose molto semplici e molto contrarie a qualsiasi speculazione ludica: Benedetto XVI non ha mai abdicato, Bergoglio è un antipapa. La conclusione la tiro io: la collocazione naturale del Vanto Padre sarebbe nel Tevere, vivo o morto.

Le tesi di Cionci sono roba medievale, in senso proprio. Mentre Fernandez scrive degli amplessi di una minorenne con Gesù Cristo e Bergoglio non è abbastanza papa per giudicare ma lo è quanto basta da promuovere Fernandez alla dottrina della fede,  capita che i laudatores di Cionci diano alle stampe titoli accattivanti come “Impiego della pietra arenaria nelle losanghe della cristologia nel secolo XIV”.

Qui forse casca l’asino, perché l’abietto Cionci vende qualche decina di migliaia di copie più di quelle che gli compra la vecchia zia grazie ad un titolo più maneggevole: questo fatto urta la sensibilità dei laudatores trasformandoli in camalli genovesi. Qualcuno di costoro ha scritto di Fernandez che è un laido suino, un deviato mentale con gravissime turbe? Non mi risulta. Di e su Cionci, si può dire tutto.

La questione sul tavolo sarebbe evocativa di dispute agostiniane, con veduta sul simbolismo esoterico e rosa-crociano che Bergoglio saccheggia a mani basse nelle sue manifestazioni pubbliche. Invece tutto finisce in una squallida rissa da bar, tutti contro uno. Come diceva mio nonno con una battuta fulminante: lui me le ha suonate, ma io gliene ho dette.

Chiunque può dire la qualunque nel merito, e meglio di Cionci: benissimo, allora perché non dirlo, e perché non Cionci? O perché non avere la libertà di confrontarsi civilmente: qui Cionci sbaglia, là esagera, su questo ha ragione? Comunque la si pensi, è un peccato ridurre cose tanto rilevanti ad un combattimento fra mastini messicani.

Il vostro parlare sia sì sì, no no: il resto viene da Bergoglio. “Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?”, diceva un tale. Tutto nella vita umana è incertezza e scoperta, estasi e orrore, meraviglia e pietà.

C’è un’ultima cosa, e su questa mi è difficile fare dell’ironia: lo stesso malanimo, la stessa violenza riservata a chi non ha voluto farsi benedire con l’atto d’amore, a chi ha manifestato perplessità sul sostegno allo zelante tappo ebreo nazista che succhia armi e miliardi, a chi ha osato dimessamente far notare che a Gaza è in corso un genocidio, si rovescia ora su Cionci che, a torto o a ragione, sostiene tesi contrarie alle nostre idee o persino alla verità delle cose.

Si attacca l’avversario per distruggerlo, tacciandolo di malafede e oscuri progetti, se non di essere al soldo dei famigerati “poteri forti”, di essere un Gate-keeper, di fare il gioco del nemico.

In altre parole la forza sottostante il green pass, la censura e la demonizzazione del pensiero differente, scorre potente anche in chi combatte queste atrocità. All’egoico osservante Bergoglio, il quale a Che tempo che fa parlando dell’Atto di Dolore lo ha definito “un’espressione letteraria” (lui non “merita castighi”: quando pecca, rattrista il cuore di Dio…ti piace peccare facile), critiche felpate. A Cionci, botte da orbi.

Chi segue personalità più o meno afflitte dallo stesso morbo di Burioni declinato in progetti spirituali, culturali o politici, inconsciamente subisce lo stesso demone loico che possiede Draghi, Biden, Zelensky e Netanyahu, Schwab e Von der Leyen, solo più straccione, fanfarone e impotente. Non la pensi come me, devi morire.

Non si può pensare che Bergoglio e Von der Leyen siano due personaggi pasoliniani (Salò o le 120 giornate di Sodoma) senza tirare le debite conseguenze. Come non si può criticare i metodi da Gestapo del potere e usarli contro chi non ci piace o pensiamo abbia torto.

Intanto Bergoglio, vero uomo e vero papa, scrive lettere a Santa Klaus Schwab (a proposito: cognome da Anitra WC), benedice coppie di pederasti e svuota l’inferno: operazione sensata. Di questo passo il regno ctonio sembrerà molto presto la metropolitana di Tokyo la mattina, e lui rischia di non trovare posto.

Inciso finale: sono molto persuaso della tesi di Cionci e degli argomenti che porta – per quanto incredibili, non si possono seppellire sotto gli insulti – ma sono ancora più persuaso del fatto che fermarsi sulla soglia della verità senza entrare è pari alla menzogna. Che può essere raffinata e intellettualmente ben costruita, ma menzogna rimane.

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56 commenti

  • Terminus ha detto:

    A l’attention de ceux qui justifient Benoît XVI et ses défenseurs.
    Pour qu’ils puissent aisément distinguer les faux prophètes et les faussaires de Dieu.

    Dans la foi catholique et dans la Sainte Eglise catholique, c’est la Sainte Écriture, la Révélation, qui est le fondement pérenne et la justification de tout ce qui fait la foi en Jésus-Christ.
    Ce dogme ne fait que relever de la logique et de la raison. Si l’Eglise catholique romaine permettait soudainement de modifier la Sainte Ecriture ou de l’ignorer au profit de quelconques passions humaines, elle cesserait instantanément d’être celle que le Seigneur Jésus-Christ a instituée. Celui qui n’accepte pas ce dogme est donc déjà en dehors de la Sainte Eglise catholique romaine.

    Il est dès lors étonnant que les DÉTRACTEURS de la thèse du pape écarté et donc empêché ne font pas du tout référence à la sainte Écriture et ne s’en réclament pas pour justifier leur opposition à cette thèse.
    Et c’est ce qui les confond, c’est ce qui révèle la fausseté de ce qu’ils affirment parce qu’ils refusent délibéremment de confronter leurs affirmations aux passages de la Sainte Écriture qui traitent du sujet.
    De la sorte, on peut en déduire que leur objectif est de masquer la vérité et la réalité.

    Il n’est pourtant pas difficile en nos temps de constater une probable corrélation entre les actuelles dérives dans l’Église catholique romaine et la parole du Seigneur Jésus-Christ dans l’Evangile de Saint Mathieu 24/15-18:
    ”Lors donc que vous VERREZ (cela saute aux yeux) l’abomination de la désolation, DONT A PARLÉ LE PROPHÈTE DANIEL, installée DANS LE SAINT LIEU – que le lecteur comprenne ! – alors, …. ”
    Et il ne doit pas être très difficile pour des auteurs certainement plus intelligents que Tucho de vérifier la réalité de cette probable corrélation en relisant dans la Sainte Écriture les passages principaux qui traitent MANIFESTEMENT de l’émergence d’un personnage impie dont ils décrivent ses oeuvres de destruction de la Sainte Eglise instituée par le Seigneur Jésus-Christ :

    1) dans le livre du prophète Daniel (Ancien Testament) : chapitre 7, verset 25 – chapitre 8, versets 10-11-12 – chapitre 9, versets 26-27 – chapitre 11, verset 31,
    2) dans la deuxième épitre de St Paul aux thessanoliciens : chapitre 2, versets 2-3-4-5-6-7-8-9-10,
    3) dans la vision Apocalyptique de St Jean : chapitre 13, versets 11-12-13-14-15-16-17-18 – chapitre 17, versets 9-10-11 – chapitre 16, versets 13-14 – chapitre 19, verset 20.

    Voici l’exemple d’un auteur qui émet des supputations erronées parce qu’il omet de s’appuyer sur la Sainte Ecriture, ce qui permet de mettre sa crédibilité en doute :
    https://www.aldomariavalli.it/2024/01/23/il-nuovo-libro-di-massimo-viglione-papa-eretico-rinuncia-sede-vacante-lo-scisma-di-fatto-e-lora-delle-scelte/
    Extrait :
    ”Mais là où mon opinion sur sa personne devient honnêtement dure – et j’aborde la question en profondeur dans la dernière partie du livre – c’est précisément en ce qui concerne sa vision philosophique basée sur un hégélianisme dialectique et théologique clairement influencé par les implications modernistes typiques de théologie allemande pré- et post-conciliaire, qui l’a amené à prendre la décision la plus importante de sa longue vie au service de l’Église, à savoir le renoncement au pontificat, d’une manière théologiquement, canoniquement inacceptable et, que personne ne considère, humainement. Non seulement cela : mais ce qui l’a fait persister dans cette erreur jusqu’au jour de sa mort, enrichissant l’erreur elle-même de ces nombreux « gâchis » que nous connaissons tous et qui n’ont certainement pas été faits et répétés jusqu’à la fin juste pour « distraction ». Je dis que Benoît XVI/Joseph Aloysius Ratzinger a choisi cette manière de renoncer délibérément et dans un but très précis – qui n’est absolument pas celui crié par ANDREA CIONCI – mais un autre, d’une signification théologique immensément plus élevée et plus dévastatrice.”

    De tels propos ressemblent plutôt aux élucubrations et aux pirouettes du clown Tucho. Mais surtout cela devrait nous faire réaliser que nous nous rapprochons de plus en plus du Jour du Seigneur

  • Giuseppe ha detto:

    Siamo a posto, c’è cascato pure Mastro Titta.

  • Roberto P. ha detto:

    Articolo scritto in modo splendido…e la forma, in questo caso, è anche sostanza.

  • Louis ha detto:

    MASTRO TITTA : CODE CIONCI

    Mastro Titta, le 23 janvier 2024, sur le blog de Marco Tosatti
    Source : https://www.marcotosatti.com/2024/01/23/mastro-titta-codice-cionci-in-difesa-dellautore/
    Traduction : Louis Lurton

    Psychopathe, ordure du monde des lettres, prostituée du monde des lettres, fou, immoral, diabolique, romancier à la Dan Brown, conteur de romans policiers, franc-maçon, agent de la CIA, incompétent, athée, païen, imbécile, méprisable, calomniateur, calomniateur, paumé, crétin, failli, vénal, imaginatif, plombier, idiot du village, improvisateur, débauché, comploteur, faiseur de scandales, ignorant, menteur, de mauvaise foi, arrogant, plagiaire, trompeur, con, profiteur, appartenant à la Loge P2, Cionci ciancia, Cioncio, Cioncino, écrivassier, imbécile, fanatique, bigot, mystificateur, discrédité, faux, magicien Silvan, gourou, veau d’or, chef de secte, faussaire, puéril, tordu, vaniteux, pervers, stupide, âne, dinosaure, indigne de confiance, apprenti de Fusaro, papolâtre, moderniste conservateur, puéril, illusionné, personnage caractéristique, instrument du mal, scribe de Don Minutella, inconnu, ‘circonciglione’ (néologisme imparfait, disons-le).
    Avec les ajustements lexicaux appropriés, ce travel guide de l’indignation cultivée pour baronnes octogénaires – rappellez-vous du Petit livre des insultes du Pape François aux catholiques, d’un secrétaire inconnu qui, après une opération du canal carpien, a cessé de noter des épithètes par épuisement – pourrait être un hommage à François le pape bavard lui-même, pour rembourser la ” courtoisie ineffable usée ” qu’il réserve au petit reste. Nous pourrions intituler l’ouvrage Codice Cionci. Sous-titre : “Comment déposer plainte et vivre sub Petro”. Très sub. Quasiment de la plongée en apnée à la recherche de l’épave des ruines de l’Atlantide catholique.
    Passe que le pape François et Selvaggia Lucarelli aient l’habitude de calomnier publiquement et de manière venimeuse – puis il y a des morts comme De Donno, comme Mme Pedretti ou la petite âme des catholiques, mais sans aucune corrélation – et qu’il s’agisse d’une stratégie marketing réussie, mais les copier de manière erronée me semblerait excessif.
    Andrea Cionci n’est pas pape, pas plus que président et encore moins Klaus Schwab, le dominus du club de bowling des milliardaires à qui “appelez-moi François” a écrit une lettre de quasi-Noël dégoulinante de logorrhée vide et de léchage sadomasochiste, demandant fraternité, paix, égalité et possiblement un train.
    Trois choses frappent dans Code Cionci : la stature culturelle des auteurs – professeurs, intellectuels et experts de tel ou tel sujet obscur – reflétée dans le raffinement de la vitupération ; la bave sanglante à la bouche témoignant d’un jugement serein stoïquement dépourvu de passions humaines et dense de pietas pour les chers inférieurs ; et la cible : un pauvre chroniqueur semi-inconnu jusqu’à il y a quelques années.
    Etant donné qu’ils sont pour la plupart critiques à l’égard de la franc-maçonnerie, des pouvoirs forts, du Nouvel Ordre Mondial et de l’infiltration du modernisme dans l’Eglise, l’ardeur mystique avec laquelle ils ciblent d’abord puis ensuite abattent au canon le cafard qui se trouve sous le réfrigérateur est frappante. Non sans lui avoir d’abord crié au visage qu’il s’agit d’un sale cafard.
    En quelques mois, à propos du journaliste inconnu, on est passé de “Carnéade, qui est celui-là ?” à “Cionci Antéchrist”. Du paria à Emmanuel Goldstein : une carrière fulgurante.
    On peut ne pas être d’accord avec la thèse de Cionci et les arguments qu’il apporte pour la soutenir – aussi nombreux que les étoiles du firmament, certains excellents, d’autres discrets, d’autres encore discutables. L’avenir le dira, sans précipitation, comme d’habitude.
    On peut aussi contester la méthode et le mérite, à condition de le faire à partir de l’objet. Il est vrai que Cionci n’appartient pas au gotha culturel catho-catholique – il est désormais impossible de se dire catholique et c’est tout : jamais, chez les catholiques, le besoin d’un adjectif n’a signifié la perte de la vérité originelle – fièrement engagée à combattre le côté obscur par des ragots, mais il faut toujours laisser une porte de sortie à l’adversaire, sous peine d’effets paradoxaux désagréables : plus on va contre lui, plus les gens sont convaincus qu’il a raison. Comme il est encore plus compliqué de faire massacrer Cionci par des chatons dans le Colisée que d’admettre que Bergoglio n’est peut-être pas le pape, baissez les insultes. L’invective est un genre littéraire en soi.
    Cionci soutient deux choses très simples et très contraires à toute spéculation ludique : Benoît XVI n’a jamais abdiqué, Bergoglio est un antipape. J’en tire la conclusion : la place naturelle du Saint-Père serait dans le Tibre, mort ou vif.
    Les thèses de Cionci sont médiévales, au sens propre du terme. Alors que Fernandez écrit sur les embrassades d’une mineure avec Jésus-Christ, et que Bergoglio n’est pas assez pape pour juger, mais assez pour promouvoir Fernandez à la doctrine de la foi, il se trouve que les laudatores de Cionci donnent à la presse des titres accrocheurs comme “Utilisation du grès dans les losanges de la christologie du XIVe siècle”.
    C’est peut-être là que le bât blesse, car l’abject Cionci vend quelques dizaines de milliers d’exemplaires de plus que ce que lui achète sa vieille tante grâce à un titre plus facile manipuler : ce fait touche la corde sensible des laudatores, qui se transforment en manutentionnaires génois. L’un d’entre eux a-t-il écrit à propos de Fernandez qu’il s’agissait d’un porc pervers, d’un déviant mental atteint de troubles très graves ? Pas à ma connaissance. De et sur Cionci, on peut tout dire.
    La question sur la table serait évocatrice de disputes augustiniennes, en vue du symbolisme ésotérique et rosicrucien que Bergoglio pille à pleines mains dans ses démonstrations publiques. Au lieu de cela, tout se termine par une sordide bagarre de bar, tous contre un. Comme le disait mon grand-père avec une boutade fulminante : il m’a passé une raclée, mais je lui en ai rendu une.
    N’importe qui peut dire n’importe quoi sur le fond, et mieux que Cionci : très bien, alors pourquoi ne pas le dire, et pourquoi pas Cionci ? Ou pourquoi ne pas avoir la liberté de se confronter civilement : ici Cionci a tort, là il exagère, là il a raison ? Quoi qu’il en soit, il est dommage de réduire des choses aussi pertinentes à une bagarre entre mastiffs mexicains.
    Que votre discours soit oui oui, non non : le reste vient de Bergoglio. “Si j’ai dit du mal, montre-moi où est le mal ; mais si j’ai dit du bien, pourquoi me frappes-tu?” a dit un homme. Tout dans la vie humaine est incertitude et découverte, extase et horreur, émerveillement et pitié.
    Il y a une dernière chose, et il m’est difficile d’être ironique à ce sujet : la même méchanceté, la même violence réservée à ceux qui ne voulaient pas être bénis avec l’acte d’amour, à ceux qui exprimaient leur perplexité à l’idée de soutenir le zélé bouchon juif nazi qui aspire armes et milliards, à ceux qui ont osé vaguement signaler qu’un génocide se déroulait à Gaza, se déverse maintenant sur Cionci qui, à tort ou à raison, s’oppose à nos idées ou même à la vérité des choses.
    On attaque l’adversaire pour le détruire, en l’accusant de mauvaise foi et de sombres desseins, quand ce n’est pas d’être à la solde des fameux “pouvoirs forts”, d’être un Gate-keeper, de faire le jeu de l’ennemi.
    En d’autres termes, la force qui sous-tend le green pass, la censure et la diabolisation de la pensée différente, circule puissamment même chez ceux qui combattent ces atrocités. Pour l’égocentrique Bergoglio, qui, dans l’émission Che tempo che fa, en parlant de l’Acte de Douleur, l’a défini comme “une expression littéraire” (lui ne “mérite pas de châtiment” : quand on pèche, on attriste le cœur de Dieu… ça plaît de pécher facile), molle critique. À Cionci, une volée.
    Celui qui suit des personnalités plus ou moins affligées de la même maladie que Burioni déclinée en projets spirituels, culturels ou politiques, souffre inconsciemment du même démon détestable qui possède Draghi, Biden, Zelensky et Netanyahu, Schwab et Von der Leyen, mais en plus loqueteux, fanfaron et impuissant. Si tu ne penses pas comme moi, tu dois mourir.
    On ne peut pas penser que Bergoglio et Von der Leyen soient deux personnages pasoliniens (Salò ou les 120 jours de Sodome) sans en tirer de petites conséquences. De même qu’on ne peut critiquer les méthodes gestapistes du pouvoir et les utiliser contre ceux que l’on n’aime pas ou que l’on pense être dans l’erreur.
    Pendant ce temps, Bergoglio, vrai homme et vrai pape, écrit des lettres à Saint Klaus Schwab (soit dit en passant : le nom de famille de Anitra WC), bénit les couples pédérastes et vide l’enfer : une opération sensée. À ce rythme, le royaume chthonien ressemblera bientôt au métro de Tokyo le matin, et il risque de ne pas y trouver de place assise.
    Dernière remarque : je suis très convaincu par la thèse de Cionci et les arguments qu’il apporte – pour incroyables qu’ils soient, ils ne peuvent être enterrés sous les insultes – mais je suis encore plus convaincu du fait que s’arrêter au seuil de la vérité sans y entrer équivaut à mentir. Qui peut être raffiné et intellectuellement bien construit, mais le mensonge reste.

    • Tamina ha detto:

      “Santa Klaus Schwab” est un jeu de mots, car “Santa Claus” est l’équivalent du Père Noël.

  • Antonio de Felip ha detto:

    “Francis papa parlante”; “Il vostro parlare sia sì sì no no, il resto viene da Bergoglio”, Formidabili battute. Citando il copyright, le userò anch’io.

  • graziamaria ha detto:

    Grazie dottor Tosatti per aver ospitato questo interessante articolo sul suo blog
    Mastro Titta rimane uno dei pochi che in questo momento storico ha il coraggio di indagare la Magna Quaestio e il preziosissimo lavoro fatto dal dottor Cionci.

    • Lucia Buttaro ha detto:

      Caro Tosatti, a che gioco giochiamo?
      Ho scritto che Cionci è un maleducato opportunista menzognero viscido che passa le giornate a ordinare, perseguitare, calunniare e offendere con insulti personali Cardinali Vescovi Sacerdoti fedeli giornalisti in combutta con atei che hanno un solo scopo: appropriarsi del potere ecclesiastico demolendo la gerarchia ecclesiastica.
      Perché non hai pubblicato il mio commento?
      Vuoi fare passare per vittima il carnefice della Chiesa Cattolica ?
      A quale scopo?
      Per conto di chi lavori Tosatti?
      Manipoli esalti abbassi a seconda delle istruzioni che ricevi da chi?
      Poveraccio!
      Tu non sei un giornalista né un Cattolico sei un povero servo di Satana che agisce e si muove nell’interesse dei nemici della Chiesa Cattolica!
      Vai a quel paese!

      • costantino ha detto:

        Complimenti! lei trasuda amore cristiano e vera misericordia da tutte le parole utilizzate! Questo sì che è vero parlare da figli di Dio: ma quale dio ???

  • Rocky ha detto:

    Grande Mastro Titta, finalmente il velo si squarcia e si riconosce la fondatezza della tesi di Cionci. Che Bergoglio non sia papa ci sono ben pochi dubbi!

  • Giov ha detto:

    I codardi si sfogano a insultare chi non ha potere su di loro, perché repressi e piegati davanti al potente.

    In ogni caso, che bella penna Mastro Titta!

  • Terminus ha detto:

    Une conclusion qui devrait interpeller beaucoup de gens :

    ”Dernier aparté : je suis très convaincu de la thèse de Cionci et des arguments qu’il apporte – aussi incroyables soient-ils, ils ne peuvent être enterrés sous des insultes – mais je suis encore plus convaincu du fait que s’arrêter au seuil de la vérité sans y entrer équivaut à un mensonge. Ce qui est peut-être raffiné et intellectuellement bien construit, mais cela reste un mensonge.”

  • Sergio ha detto:

    Parole sante, ci vuole tanto!!

  • giovanni ha detto:

    Ho una mezza idea sulla situazione e la espongo sinteticamente sostanziandola al massimo : siamo all’epilogo della crisi della Chiesa cominciata col modernismo oltre un secolo fa’. Il ” di bianco vestito ” e’ il frutto ultimo. Riguardo all’elezione, secondo me’, e’ andata cosi’: i modernisti, in grembiule e senza, partecipanti all’ agape elettiva pensavano di fregare lo Spirito Santo, proponendo il nostro. Lo Spirito Santo li aspettava al varco e non appena eletto costui, si e’ messo a lavorare, sottraendogli l’ossigeno, con cio’ portando a galla i privi di fede che in qualche maniera si erano infiltrati e favorivano nuove infiltrazioni. Suggerisco aspettare con pazienza, vigilando con fermezza, la fine dell’opera.

  • Tina Sofia ha detto:

    E che dire?
    Mastro Titta sei tutti noi! (che abbiamo il debole per la Verità).

    • Maria Paola ha detto:

      Grande Mastro Titta, brillante e graffiante come sempre! Grazie per questa appassionata e umoristica apologia del dottor Cionci e del suo poderoso lavoro, avversato praticamente dal mondo intero e grazie a Tosatti per la pubblicazione! A dirla tutta, di Cionci un giorno leggeremo sui libri di storia mentre i suoi calunniatori saranno polvere, sarà questa la giustizia umana e divina. Come è noto, la via della menzogna, del compromesso e della complice ignavia è una bella e spaziosa autostrada tutta in discesa. Molto facile prenderla e campare tranquilli, la domanda è: “dove conduce?”

  • Grazie! ha detto:

    Grazie Mastro Titta e grazie a Marco Tosatti.
    Sono convinta che papa San Giovanni Paolo II vi sorride e vi benedice come quella volta in aereo, perché sapeva che in futuro ci sarebbe stato bisogno di giornalisti coraggiosi, pronti a rischiare tutto per amore della VERITÀ e della Chiesa di Gesù Cristo.

    L’importante che piano piano i vescovi, i sacerdoti e i fedeli comprendano che:
    1️⃣ Bergoglio è un antipapa privo del. Munus Petrino, e capo di un’antichiesa massonica.
    https://youtu.be/_Shymb7J6ZI?si=h9Rl6aGV-aQOa_zH

    2️⃣ Benedetto XVI essendo rimasto papa fino la morte è rimasto anche il capo della vera Chiesa di Cristo.
    https://youtu.be/jdHXf5jUV1M?si=mATyF0J1DjADL9uN

    3️⃣ E pertanto SCISMATICI sono i battezzati che ricusano ostinatamente di sottostare ai legittimi Pastori, (Benedetto XVI e il suo legittimo Successore non ancora eletto) e perciò sono separati dalla Chiesa…. perché, per vile interesse, scelgono di restare nella setta massonica dell’antipapa prolgbt, pur con piena avvertenza e deliberato consenso.
    Catechismo Spio X n. 225 – 230 https://www.museosanpiox.it/sanpiox/catechismomaggiore/cma1.html

    4️⃣ Ma i veri cardinali, vescovi e sacerdoti CRISTIANI sono i veri Pastori che riconoscono Benedetto XVI quale unico e legittimo papa stabilito da Cristo, eleggono il suo legittimo successore.
    (vedi risoluzione proposta alla fine del video) :
    https://youtu.be/_Shymb7J6ZI?si=h9Rl6aGV-aQOa_zH

    5️⃣ E sopratutto, fedeli alla profezia del 1999 sulla futura chiesa Spirituale dell’allora card. Ratzinger, escono dalle strutture occupate per dare il Pane della Vita ad una moltitudine di fedeli da troppo tempo privati del S Sacrificio e dei SACRAMENTI.
    Appello ai Sacerdoti figli prediletti di Maria

    https://youtu.be/W2OroxyP3Qo?si=1tCcmTZsakzHOSeP

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      …caro dott. Tosatti, spesso i miei post sono censurati: lo so sono poveri di contenuto ma sarebbe giusto che non passino il suo vaglio solo i peggiori.
      Grazie.
      Questo è quello cassato:
      👆
      Cara E.A., insieme a GRAZIE!, Milly, Angela P., senza nulla levare agli altri bravi amici, avete saputo dire due parole speciali per accompagnare le giuste affermazioni del nostro decollatore pontificio. Anche il ns. Enrico N. conferma, insomma sa, che ferire con le labbra non solo fa un po’ male ma a volte sostituisce quelle motivazioni che non conviene palesare. Grazie caro amico.
      Vorrei quindi evidenziare quel che dicevo prima… che le ragazze sopracitate hanno saputo in più sottolineare una cosa così importante da essere essenziale a tutti noi in Cristo: la ricerca e la difesa della verità in ogni dove e in ogni uomo, perchè Egli è la Verità, grazie a Questa si vive e occorre renderLe onore, anche in chi in qualche modo La serve, simpatico o scomodo o meno.
      E questa ricerca quindi rende grazie a M.Titta che ci ricorda che “fermarsi sulla soglia della verità senza entrare è pari alla menzogna”.
      Con la mente alle accuse formulate e dai testimoni “ascoltati” da un Sinedrio di 2000 anni fa, si deve ammettere che la menzogna per “amor di giustizia”, come dice Titta sia certamente un frutto sempre più abbondante in questi tempi, ma ricordo che rappresenta un aspetto antico della natura umana e del Nemico di questa; menzogna che ancora oggi si usa distruggere un antagonista o una persona scomoda, prima offendendola nella sua dignità poi con scuse pretestuose la elimina, piuttosto che dimostrare (per il bene comune e non per gioco) abbia commesso errori logici o morali. Nella storia succede che chi usa questa arma illecita, scopra però i suoi stessi limiti appalesandoli in quello che, non sono solo antipatie o sentimentali incompatibilità personali e senza logica come per Cionci, ma di fatto, vogliono coscientemente colpire la persona deleggittimandola o calunniandola, affinchè sia inficiata anche con la sua opera intellettuale e la sua vita sociale. Ciò succede aldilà del rispetto che esige ogni persona di questo mondo, il che basterebbe per sconfessare molta intelligencija proprio sulla religione scelta senza ratio e senza fede.

      Come ha ben detto GRAZIE! l’atto di generosità di Tosatti è piaciuto ai “ricercatori della Verità”: il nostro padron di casa ha dimostrato liberalità e onestà intellettuale vs. Cionci e anche vs. l’articolista dalla scure facile, il quale ovviamente occorreva “tenerselo buono”. Vero è che il virus benefico che alligna nel cuore, venne dal contatto, dal contagio direi, di Giovanni Paolo II e può essere che in fondo abbia contagiato anche tutta l’opera giornalistica di Tosatti. Ricordiamo che seppe sconfessare i piani e i trucchetti di Bergoglio sul primo Sinodo sulla Famiglia e lo svergognò di fronte a tutti i partecipanti. Sarebbe bello sentire dal dott. Tosatti, dalle sue veritiere parole, qualcosa su quello che successe e che ci faccia capire ancora di più chi è sempre stato Bergoglio.

  • Andrea Cionci ha detto:

    Il bello è che dice, “sai ti insultano i bergogliani”. Macché! In confronto quelli sono amiconi. L’odio puro dalla parte di chi non può vedere Bergoglio. Grazie Mastro Titta.

    • 🙂 ha detto:

      …diciamo che i bergogliani non ti insultano troppo perché sei innocuo. Gli antibergogliani invece ti temono perché nella gara a chi la spara più grossa potresti sbancare il tavolo…..

    • E.A. ha detto:

      Caro dott Cionci, i “ bergogliani” diciamo che per ora mantengono un profilo basso, perché sono egregiamente rappresentati dagli “antibergogliani” !!!

    • Massimo trevia ha detto:

      Caro Cionci,anche io la ringrazio e attendo con impazienza l’esito della raccolta di firme in cui c’e’ anche la mia.La ringrazio anche per avermi fornito le motivazioni razionali,”canoniche” nel senso del diritto e poi la mafia di S.Gallo ecc.che non conoscevo e che ho aggiunto alla mia percezione praticamente quasi istantanea (me lo sono letto nel pensiero) che Bergoglio era solo “uno vestito da papa”! E non prego granche’…e nel mio piccolo combatto da appena fu eletto il falso papa,incavolandomi spesso.”udite,udite o rustici…..attenti…..non fiatate!” Forse per capire e’meglio essere un po’ rustici,e siccome so che Lei e’ anche un baritono e la ho cantata anche io essendolo(basso-baritono),non si addolori troppo del giudizio dei professoroni ,che molti rustici invece capiscono molto meglio! Infatti io che lo sononun po’ e vivo in campagna quella percezione la ho avuta appunto dopo credo 1-2 secondi quando lo vidi appena eletto.

      E

    • costantino ha detto:

      Grazie Grandissimo dott. Cionci! non si rattristi per tanti seminatori di odio: agli una cum sono rivolte le parole di Gesù del Vangelo di oggi (Mt. 13, 1-23): Perchè a voi è dato conoscere i misteri del cielo; agli estranei no …. perchè si tratta di gente che guarda e non vede, ascolta e non ode nè intende. Così si adempie il vaticinio di Isaia: “Ascolterete e non intenderete, fisserete con lo sguardo e non vedrete. Poichè a questo popolo il cuore è divenuto insensibile e si sono chiusi gli occhi perchè non accada ad esso di vedere, nè di udire, nè di commuoversi, nè di convertirsi, nè di essere guariti”.
      Il tempo le darà ogni ragione e ogni onore!

  • Roberto ha detto:

    Uno dei fattori che contibuiscono a dare credibilità, se non alla tesi, per lo meno alla persona di Cionci, è proprio quella litania interminabile di insulti e sberleffi davvero poco professionali e ancor meno caritatevoli. Per lo meno, per me è stato così: ho aspettato per mesi che “venisse fatto a pezzi” da gente che ci mettesse faccia, competenza, ed eloquenza. Non è mai successo.

    I vari “intellettuali” che in questi mesi e anni hanno fatto orecchie da mercante, se credono in scienza e coscienza che la sua tesi sia bislacca e/o pericolosa, dovrebbero avere il coraggio di affrontarlo a viso aperto in un vero dibattito faccia a faccia, opportunamente registrato e diffuso in rete, invece di nascondarsi dietro video/post/libri/mezze parole, sorrisetti tra gente della propria parrocchia e insulti

    E se non lo fanno, non sono di certo meno colpevoli di chi propala la tesi che pretendono confutare.

    • 🙂 ha detto:

      A questo punto si potrebbe pensare che Cionci si autoinsulta proprio per acquisire punti

  • Enrico Nippo ha detto:

    Effettivamente, l’elenco degli insulti all’indirizzo di Cionci è davvero straripante. D’altra parte l’insulto costituisce un sfogo immediato che precede le motivazioni o addirittura le sostituisce. D i questi tempi, poi, l’insulto dilaga per ogni dove, a testimonianza di una diffusissima aridità interiore che forse non ha precedenti.

    Sennonché, come scrive Mastro Titta: “Tutto nella vita umana è incertezza e scoperta, estasi e orrore, meraviglia e pietà”, una constatazione impietosa che illustra l’attuale baraonda planetaria nel cui vortice l’attendibilità o meno del “Codice Ratzinger” riveste un’importanza del tutto marginale.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Effettivamente, l’elenco degli insulti all’indirizzo di Cionci è davvero straripante. D’altra parte l’insulto costituisce un sfogo immediato che precede le motivazioni o addirittura le sostituisce. D i questi tempi, poi, l’insulto dilaga per ogni dove, a testimonianza di una diffusissima aridità interiore che forse non ha precedenti.

    Sennonché, come scrive Mastro Titta: “Tutto nella vita umana è incertezza e scoperta, estasi e orrore, meraviglia e pietà”, una constatazione impietosa che illustra l’attuale baraonda planetaria nel cui vortice l’attendibilità o meno del “Codice Ratzinger” riveste un’importanza del tutto marginale.

  • Don abbondio ha detto:

    Emmanuel Goldstein ? Chi era costui ???

  • Milly ha detto:

    Grazie Mastro Titta di questa coraggiosa (visto l’andazzo) presa di posizione sull’argomento della Sede impedita di Andrea Cionci. Questa inchiesta è stata una scrematura per constatare chi sta nella verità e chi no! Si potrebbe non essere d’accordo con Cionci ma perché non sedersi a un tavolo ed esaminare insieme i pro e i contro sull’argomento “sede impedita”?
    Tutto questo astio a parer mio è sospetto, spropositato e ingiustificato!

  • E.A. ha detto:

    Non posso che concordare con quanto chiaramente esposto da Mastro Titta, prendendo atto che le stesse obbrobriose tecniche, così spesso utilizzate da un “certo Potere” per nascondere o mistificare verità lampanti e sconvolgenti, siano poi le stesse utilizzate da tanti, che a questo sistema si sono ribellati e che più o meno apertamente hanno combattuto, lasciando così emergere una triste realtà, in cui la verità va ricercata e difesa solo se utile e vantaggiosa a se stessi o ai propri interessi, o quando non interferisca con questi, o necessiti di atti di coraggio superiori a pronunciamenti o a posizionamenti ritenuti pur sempre “accettabili”!

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Cara E.A., insieme a GRAZIE!, Milly, Angela P., senza nulla levare agli altri bravi amici, avete saputo dire due parole speciali per accompagnare le giuste affermazioni del nostro decollatore pontificio. Anche il ns. Enrico N. conferma, insomma sa, che ferire con le labbra non solo fa un po’ male ma a volte sostituisce quelle motivazioni che non conviene palesare. Grazie caro amico.
      Vorrei quindi evidenziare quel che dicevo prima… che le ragazze sopracitate hanno saputo in più sottolineare una cosa così importante da essere essenziale a tutti noi in Cristo: la ricerca e la difesa della verità in ogni dove e in ogni uomo, perchè Egli è la Verità, grazie a Questa si vive e occorre renderLe onore, anche in chi in qualche modo La serve, simpatico o scomodo o meno.
      E questa ricerca quindi rende grazie a M.Titta che ci ricorda che “fermarsi sulla soglia della verità senza entrare è pari alla menzogna”.
      Con la mente alle accuse formulate e dai testimoni “ascoltati” da un Sinedrio di 2000 anni fa, si deve ammettere che la menzogna per “amor di giustizia”, come dice Titta sia certamente un frutto sempre più abbondante in questi tempi, ma ricordo che rappresenta un aspetto antico della natura umana e del Nemico di questa; menzogna che ancora oggi si usa distruggere un antagonista o una persona scomoda, prima offendendola nella sua dignità poi con scuse pretestuose la elimina, piuttosto che dimostrare (per il bene comune e non per gioco) abbia commesso errori logici o morali. Nella storia succede che chi usa questa arma illecita, scopra però i suoi stessi limiti appalesandoli in quello che, non sono solo antipatie o sentimentali incompatibilità personali e senza logica come per Cionci, ma di fatto, vogliono coscientemente colpire la persona deleggittimandola o calunniandola, affinchè sia inficiata anche con la sua opera intellettuale e la sua vita sociale. Ciò succede aldilà del rispetto che esige ogni persona di questo mondo, il che basterebbe per sconfessare molta intelligencija proprio sulla religione scelta senza ratio e senza fede.

      Come ha ben detto GRAZIE! l’atto di generosità di Tosatti è piaciuto ai “ricercatori della Verità”: il nostro padron di casa ha dimostrato liberalità e onestà intellettuale vs. Cionci e anche vs. l’articolista dalla scure facile, il quale ovviamente occorreva “tenerselo buono”. Vero è che il virus benefico che alligna nel cuore, venne dal contatto, dal contagio direi, di Giovanni Paolo II e può essere che in fondo abbia contagiato anche tutta l’opera giornalistica di Tosatti. Ricordiamo che seppe sconfessare i piani e i trucchetti di Bergoglio sul primo Sinodo sulla Famiglia e lo svergognò di fronte a tutti i partecipanti. Sarebbe bello sentire dal dott. Tosatti, dalle sue veritiere parole, qualcosa su quello che successe e che ci faccia capire ancora di più chi è sempre stato Bergoglio.

      • E.A. ha detto:

        Cara SIGNORA DI TUTTI I POPOLI un grazie di cuore a lei….” la ricerca e la difesa della verità in ogni dove e in ogni uomo, perché Egli è la Verità, grazie a Questa si vive…” con queste parole ha detto tutto… incasellare la Verita’ in piccoli schemi umani, o cercare di adattarla alle proprie “ convenienze”, risulta oltretutto impossibile, o fatica inutile… la Verità è il Bene di ciascuno, di tutti…!!! Un caloroso abbraccio.

  • Angela Piampiani ha detto:

    Mastro Titta è stato uno dei pochissimi che ha sempre dimostrato una grande apertura mentale ed una lodevole onestà intellettuale nei confronti dell’encomiabile lavoro di inchiesta condotto dal Dottor Andrea Cionci sulla MAGNA QUAESTIO, cioè la non abdicazione di Benedetto XVI e la sede totalmente impedita in cui egli è stato relegato dal frettoloso conclave del 2013 convocato a Papa non morto né regolarmente abdicatario. Questa è la dimostrazione che usando il LOGOS, il ragionamento, si può giungere a fare convergere punti di vista non necessariamente identici verso un obiettivo comune, e cioè l’affermazione della Verità, che è il risultato di un pensiero libero dai lacci delle ideologie e dei miopi interessi di parte. Quindi ancora grazie all’ironia pungente di Mastro Titta e al Dottor Tosatti per aver ospitato questo pregevole articolo sul suo blog.

  • Dino Brighenti ha detto:

    MANCA LA REAZIONE FISICA

  • ORGANUM ha detto:

    Ai mesti “intellettuali” cattolici,ai vari “don Z”, e a coloro che,cristianamente,tanto amano Francesco,ben si addicono i versi di Goethe:
    Il volpino della nostra scuderia
    vuol sempre accompagnarci;
    ma l’alto risonare dei suoi latrati
    dimostra solo che cavalchiamo.

  • 🙂 ha detto:

    Suvvia…Cionci ha trovato un modo per guadagnarsi da vivere standosene seduto alla scrivania, mentre se facesse lo storico dell’arte morirebbe di fame o farebbe la guida turistica al Colosseo sotto la pioggia o il sole cocente. Se anche si becca qualche insulto, che problema c’è? 😅

    • Stefano ha detto:

      Ok, aggiungiamo anche questo Suo commento alla lista d’insulti con cui si apriva l’articolo. Morto di fame, sia pure potenziale, ancora mancava.

  • Giuseppina ha detto:

    Grazie Dott. Tosatti per aver pubblicato l’ articolo di mastro Titta in difesa del codice Ratzinger e dell’ autore Andrea Cionci! Grande Mastro Titta

  • Maurizio ha detto:

    Bellissimo atto di onestà intellettuale contro “i sapienti” di ogni epoca che , a suon di insulti, impediscono anche solo l’ascolto di nuove idee divenendo essi stessi difensori del “demonio”

    Grazie!

  • Giorgio Agnelli ha detto:

    Ariel non stinge ma si tinge (pagina sponsorizzata)

  • Topo gigio ha detto:

    Scusate tanto : immaginate che un “forestu” cioè un abitante del vasto mondo fuori dalla cinta muraria di Genova medievale legga l’articolo di mastro Titta. Dovremmo fornirgli un vocabolario adeguato per spiegare chi siano o meglio chi fossero i camalli genovesi. Ovvero gli scaricatori del porto avvezzi ad un linguaggio semplice ma chiaro, talvolta scurrile.

  • Stefano ha detto:

    Un plauso a Marco Tosatti perché sta dando (anche se minimo) spazio all’analisi di quello che Cionci sostiene (sebbene da tempo immemore non gli consenta di intervenire con articoli su Stilum Curiae…). Credo che la tesi di Cionci sia molto solida, perché se si considera tutto ciò che Benedetto XVI ha messo in atto da quell’undici febbraio 2013, e queste azioni si valutano utilizzando l’Istituto Canonistico della Sede Impedita, si trovano concordanze a ripetizione. D’altra parte: quale Papa sotto minaccia di morte, di scisma, o di ritorsioni geo-politiche, potrebbe mai inviare una lettera aperta al Corriere della Sera dal titolo “Da domani io successore di Pietro comunico di essere in Sede impedita”? Proprio per la natura stessa di questo Istituto Canonico, il Papa risulta ipso facto prigioniero e impossibilitato nel governo pratico della Chiesa (ministerium), tuttavia in pieno possesso del munus che è esclusivo dono di Dio. Esattamente ciò che è accaduto dalla data 11/2/2013.

    • 🙂 ha detto:

      Quale papa in sede impedita pubblica un testo sugli abusi chiamando il presunto usurpatore “Papa Francesco” e approvando i suoi atti di governo in materia?

      • Stefano ha detto:

        Caro utente “faccina”, se un Papa è in sede impedita (ovviamente non per sua volontà), sarà così difficile capire che i suoi interventi verso il mondo esterno vengono attentamente vagliati e modificati? Se tu fossi minimamente preparato in materia, sapresti che Vittorio Messori ha testimoniato come Benedetto XVI vivesse del tutto avulso dalla vita reale, confinato in una vera e propria prigione.

        • kalinka ha detto:

          Si va bene Vittorio Messori può dire quello che vuole. Benedetto aveva corrispondenza con chi voleva e ha fatto pubblicare degli interventi dove chiamava Bergoglio “Papa Francesco”, elogiandolo per le norme emanate (che sarebbero invalide se non fosse il Papa). Sono usciti anche libri terminati da lui o con sue interviste fatte dopo la rinuncia. Capisco che dovete difendere la vostra “tesi” – anche perché se Bergoglio fosse un vero papa col cavolo che potreste chiamarlo eretico – ma non per questo potete fare la selezione di quello che vi piace, scartando quello che dimostra come le vostre teorie siano solo delle grossolane fantasie per gente senza cervello. Ne dovete mangiare di pastasciutta per inventarvi un complotto che non sappia di romanzetto thriller.

      • Corrado Bassanese ha detto:

        Appunto: un Papa in sede impedita-

    • Maria ha detto:

      Ufficio Canonistico della Sede Impedita?? Cos’è una nuova trovata cionciana???

      • Stefano ha detto:

        Maria, purtroppo denoti una cultura scarsa. Un istituto giuridico è l’insieme delle norme che regolano una determinata fattispecie. Traduco che altrimenti ti sei già persa: l’Istituto della Sede Impedita nel Codice di Diritto Canonico, è l’insieme di tutti i canoni e i commi relativi alla fattispecie della Sede Impedita.

        • Roberto P. ha detto:

          Mitico Stefano!!

        • kalinka ha detto:

          Egregio Stefano, se con “istituto canonistico” vuole indicare un “istituto giuridico” e non una “istituzione”, deve usare il minuscolo. Impari ad esprimersi in modo appropriato. Anzi non si esprima proprio che forse è meglio: sciocchezze se ne sentono già troppe.

          • Stefano ha detto:

            A volte è preferibile utilizzare le maiuscole nei post su internet, dato che per brevità dei messaggi non sarebbe possibile far risaltare un concetto. Infatti per chi legge senza pregiudizi (non è il tuo caso perché schiumi faziosità ad ogni riga) i miei interventi sono sintetici e facilmente accessibili.
            Ti devo una risposta anche su Benedetto XVI e Messori: i due erano legati da profonda stima e amicizia, perciò se il giornalista ci dice che Ratzinger era recluso e impedito sia nel ricevere informazioni, e soprattutto nel potersi esprimere verso il mondo esterno, bisogna dare totale credito a Messori. Invece a te non risponderò più perché sei aggressivo e maleducato, tipico di chi è fazioso e non sa argomentare.

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        “Nuova trovata cionciana”.
        Basterebbe la risposta secca di Stefano per farla arrossire, non tanto per la sua ignoranza in materia, ma per la sua spavalda autodenuncia, purtroppo non per umilità o per coscienza dei limiti della propria istruzione.
        Anche lei Maria (con il nome più bello del mondo… che dovrebbe onorare!) dimostra che Cionci, bello o brutto, simpatico o antipatico, ha ancora ragione aldilà di quanto espone nel suo “codice”. Anzi rende il suo lavoro più nobile, se non vero.
        Il suo sfregio Maria sta nella ” nuova trovata cionciana”. Offendere è facile, io lo so, sono a volte colpevole in questo campo, che non è mancanza di istruzione per chi usa la lingua come una spada: è carenza di cultura umana e -per chi dice di credere- è mancanza di carità.
        Dica a Mastro Titta di aggiungere la nuova accezione all’elenco.

        • kalinka ha detto:

          Il fatto che uno abbia parlato di “trovata cionciana” sarebbe la dimostrazione della correttezza delle “tesi” di Andrea Cionci? Roba da matti.