Eucarestia in Ginocchio, sulla Lingua. Ricevere la Vita. Benedetta De Vito.
23 Gennaio 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste sensazioni provate nel suo ritorno a Roma, alla messa a Santa Caterina, Rione Trevi, via di Magnanapoli. Buona lettura e condivisione.
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Ho ritrovato sui miei passi leggeri la strada, per dir così, di casa e, quando il mattino è appena sbocciato nei radiosi colori che tingono il cielo di pennellate azzurre, la devozione mi conduce nella bella chiesa bianca di Santa Caterina a Magnanapoli, come tanti anni orsono.
Salite le scale, poiché i portoni sono lasciati aperti, si entra – senza entrare – nell’oro splendente che dentro brilla come riflesso dello Spirito Santo che lì abita. Infatti, nel salire su per Via Panisperna, ecco che una colombina bianca si è posata ai miei piedi, è rimasta lì finché i miei passi non l’hanno raggiunta, ed è poi volata via accompagnandomi alla meta.
Ci sono le lodi, la Santa Messa e poi l’Adorazione eucaristica e tutto accompagnato dalle angeliche voci delle suore, americane e indonesiane, che si alternano alle chitarre. Mi siedo al mio solito banco sotto lo sguardo dei tre Arcangeli e dolcissimo sembra osservarmi San Raffaele, taumaturgo, che ho incontrato nell’oasi milanese (una chiesa a lui intitolata) che si trova dietro al Duomo e dove ho incontrato una suora-fatina di nome Graziosa… E allora, dai, Benedetta, giungi al punto.
E ci arrivo, ma a modo mio, andando e girando e scodinzolando per le mie vie tra Roma e Milano.
Ma ecco, arrivo arrivo, e vorrei partire da un commento che ho letto giorni fa su Gloria tv, che mi ha illuminata d’un tratto come un faro nel buio del mare.
Ecco sì ho letto, ma non riesco più a ritrovarlo, che il termine greco per ricevere l’Eucarestia (sulla lingua nel vetus ordo) era il verbo che s’usava per indicare il gesto tenero che fa mamma uccella con i suoi piccolini, quando su loro si posa ed essi aprono i beccucci per ricevere il nutrimento.
Sì, sì, sì, è proprio così, quando mi reco alle Messe della gioia splendente (nella cappellina di Santa Caterina che s’apre, piccola e raccolta, su Via Urbana), e m’inginocchio alla balaustra aprendo le labbra per ricevere la Santa Particola, io mi sento proprio come un pulcino che prende la vita!
Non così nelle chiese del novus ordo che pure mi concedono la grazia di ricevere sulla lingua l’Ostia.
Ma lì, alta sulle mie gambe, mi par d’essere pari a pari con il sacerdote, una signora di una certa età, io, e non sento la grazia che in ginocchio m’invade. Eccomi arrivata al punto e, graziosamente, saluto tutti nella sera che pian piano scende vestita di velluto scuro…
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Tag: bdv, benedetta, santa caterina
Categoria: Generale
Cara Benedetta,,
Non sa che è GRANDE VERITÀ liturgica che L’EUCARISTIA è INVALIDA se celebrata in unione con un eretico che non è il Papa, bensì il capo della setta Massonica PRO-LGBT?
Verità ribadita da Papa S GIOVANNI PAOLO II in ECCLESIA DE EUCARISTIA N39.
E da Ratzinger in IL. PRIMATO DEL SUCCESSORE DI PIETRO n. 11 15.
O questi papi valgono zero?
Inoltre papa Pio IX in QUARTUS SUPRA e Benedetto XIV in EX QUO PRIMUM N. 23 VIETANO SEVERAMENTE ai Sacerdoti di citare il nome di un “ERETICO” nel momento solenne del S SACRIFICIO, perché è sacrilegio.
Dunque se afferrare la s Eucaristia con le mani e in piedi è PROFANAZIONE AL S CORPO DI CRISTO….
Partecipare al S Sacrificio offerto in comunione con l’antipapa eretico È PARTECIPARE AD UN SACRILEGIO BEN PIÙ GRAVE A DIO.
Ascolti perfavore questo breve video-appello e mi dica cosa ne pensa, grazie:
Appello ai Sacerdoti figli prediletti di Maria
https://youtu.be/W2OroxyP3Qo?si=1tCcmTZsakzHOSeP
“…non così nelle chiese del novus ordo…”
Comunque nella mia chiesa, da questa estate è stato introdotto l’inginocchiatoio, quindi si riceve l’ostia in bocca e in ginocchio. E la Messa è novus ordo.
Recentemente (ero in Sicilia) ho avuto l’opportunità di prendere l’Eucarestia in ginocchio e sulla lingua: l’ho fatto convintamente. Ma da quando prendo l’Eucarestia sulla mano, ho una nuova fantastica occasione: l’Eucarestia è veramente il corpo di Cristo: così, prima di assumerla, la guardo, la guardo intensamente perché lì in mano ho Nostro Signore: e io posso guardarlo.
Recita una preghiera: Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento.
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