Iniziative ed Eventi. Segnalazioni del prof. Giovanni Lazzaretti.

22 Gennaio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione queste segnalazioni di iniziative ed eventi del prof. Giovanni lazzaretti. Buona lettura e condivisione.

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INIZIATIVE

[1] CORREGGIO (RE), VENERDI’ 26 GENNAIO 2024, 20.30, GIULIO RAZZOLI, “LA GUERRA E L’EVOLUZIONE DELLE MACCHINE”
Dopo l’apprezzata trilogia sulla Grande Guerra, Giulio Razzoli affronterà il tema dei mezzi bellici e della loro evoluzione nelle due guerre mondiali. La guerra influisce sulla tecnologia, la tecnologia cambia il modo di fare la guerra. Organizzata dal Circolo Frassati

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[2] REGGIO EMILIA, VENERDI’ 26 GENNAIO 2024, 21.00, AMEDEO ORLANDINI, “L’IO IL POTERE LE OPERE”
Conferenza pre-politica in previsione delle elezioni amministrative e europee, a partire dall’intervento di don Giussani all’assemblea della Democrazia Cristiana, Assago 1987.

[3] CREVALCORE (BO), SABATO 27 GENNAIO 2024, 16.00, PRESENTAZIONE DEL LIBRO “QUANDO, NELLE LUNGHE GIORNATE DI PRIGIONIA, PENSAVO A TE…”
Giornata internazionale della memoria incentrata sull’esperienza degli I.M.I. Internati Militari Italiani nei campi nazisti.

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[4] LUCCA, SABATO 27 GENNAIO 2024, 17.00, DUGIN BIANCHI BRADANINI BERTI, “VERSO UN NUOVO MONDO MULTIPOLARE”
Come l’evento che ho diffuso l’11 gennaio, “si tratta di eventi di stampo dichiaratamente revisionista, per non dire negazionista, quanto alle responsabilità russe per la criminale aggressione perpetrata ai danni del popolo ucraino”. Esattamente come i miei articoli di tranquillo democristiano di provincia. Ormai “revisionismo” e “negazionismo” sono l’epiteto minimo per chi desidera semplicemente “ragionare”.

[5] ALBINEA (RE), DOMENICA 28 GENNAIO 2024, 15.00, GIANMARCO LANDI, “COSA NE SARA’ DEI NOSTRI RISPARMI?”
“Quantum financial system (QFS) e futuro finanziario”. Un mondo che non è il mio (io continuo a sognare una aristotelica rete di Camere di Compensazione nazionali), ma sul quale è bene informarsi.
Per iscriversi:
https://forms.gle/qALeSBosVg8pgDSY6

TESTI, NOTE & CONTRIBUTI

[1] MADDALENA
Il 15 gennaio è nata la mia nipotina Maddalena. E’ ancora in neonatologia, l’aspettiamo a casa.

[2] BANCO FARMACEUTICO ANCHE A SAN MARTINO IN RIO, 10 FEBBRAIO 2024
Appello di Federica Codeluppi.

Sto raccogliendo nominativi di volontari disponibili a effettuare turni da un’ora // un’ora e mezza presso le farmacie di San Martino in Rio, che hanno entrambe aderito al Banco Farmaceutico.
La giornata in questione è il 10 febbraio 2024, orario continuato.
Se qualcuno volesse aderire all’iniziativa può trasmettermi nome e fasce orarie preferenziali. Lascio pertanto il mio contatto:
Federica Codeluppi
mail: fedecodi@libero.it
cell: 347-89.39.492

Per informazioni generali sull’iniziativa:
http://www.bancofarmaceutico.org/cosa-facciamo/giornata-raccolta-farmaco

[3] VIDEO DELLA GIORNATA NAZIONALE DI DOTTRINA SOCIALE
I video della giornata nazionale di Dottrina Sociale (Lonigo, 18 novembre 2023) li trovate “spacchettati” qui:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLP0PWMLNR1SAfByG2TzKc2wleOwFOnUbR

[4] MAURO BERTAME’, LETTERA APERTA A PAOLA CORTELLESI
Il “revisionismo” sulle favole è sempre di moda. Ho l’età sufficiente per ricordare il tempo in cui certe femmine “assolvevano” il lupo di Cappuccetto Rosso e si mettevano magliette con la scritta “Dear wolf, rape me” (Caro lupo, violentami). Cambiano i tempi, adesso c’è Paola Cortellesi sulla Biancaneve patriarcale.

Avrei volentieri ignorato il “caso” Biancaneve-Cortellesi, che ritengo l’ennesima scemenza generata dalla bolla surreale in cui galleggiano la “sinistra” i mass media e i cosiddetti intellettuali, quando ho letto per caso la lettera aperta che state per leggere anche voi, e di cui ringrazio di cuore l’autore, che non conosco.
Una volta di più mi chiedo come mai le rivendicazioni paritarie femminili non si esercitino verso professioni onestissime quali il minatore, o lo scaricatore di porto (mio nonno materno lo era, al Molo del Carbone a Genova). Biancaneve avrebbe ben potuto accompagnare quei maschilisti oppressori dei Sette Nani in miniera, no? Invece di svolgere mansioni (onestissime, e importanti, e piene di amore, anche, ma questo alle Cortellesi del nostro pianeta poco interessa…) diverse nella loro casetta. Buona lettura e condivisione.
Marco Tosatti
Lettera aperta a Paola Cortellesi
Mi permetta una riflessione sulle Sue considerazioni inerenti la favola di Biancaneve che a Suo
parere sarebbe sessista in quanto, la bella fanciulla protagonista, avrebbe fatto da colf ai sette
nani.
Innanzi tutto Le faccio notare che fare la colf non è un disonore ma un lavoro dignitoso come tutti
i lavori onesti. Sicuramente non sarà la massima aspirazione professionale per donne e uomini (si
perché vi sono anche molti uomini che svolgono tale mansione) ma non tutte hanno avuto la
fortuna che ha avuto Lei.
La fortuna di nascere bella, di avere un innegabile talento e soprattutto di avere la capacità di
ruffianarsi a destra e a manca (nel Suo caso solo a manca) per ottenere visibilità e successo.
Ma ciò non toglie che chi passa il battitappeto su quel red carpet sul quale sfilano quelle come Lei
agghindate in mises firmatissime e luccicanti di gioielli, svolga un lavoro meno dignitoso.
Ma torniamo a Biancaneve. La fanciulla aveva tutte le caratteristiche per diventare una “Cortellesi
d’Antan”.
Era bellissima ed era pure una principessa, quindi poteva aspirare ad un trampolino di lancio in
società non indifferente. Però a causa di una cattiva matrigna, la nostra Biancaneve si ritrovò
abbandonata in un bosco e ivi rimase viva per miracolo, cioè salvò la pelle solo grazie alla pietà di
un uomo, il guardiacaccia di corte, che disobbedendo agli ordini della sua padrona (la matrigna di
Biancaneve) non uccise la fanciulla.
E già qui, volendo fare l’esegesi della favola in chiave moderna, come ha fatto Lei, potremmo dire
che il femminicidio fu commissionato da una donna ma non ebbe luogo solo grazie al buon cuore
di un maschio.
Ma lei si è guardata bene dall’evidenziare ciò perché questo particolare non è propedeutico (anzi
sconfessa) la narrazione mainstream femminarda (uomo cattivo e violento / donna buona e
indifesa) della quale Lei si è erta a profetessa.
Ma veniamo al nocciolo del “problema” da lei sollevato. È vero che nella favola Biancaneve si
rimbocca le maniche e si occupa delle faccende domestiche per i sette nani, ma lo fa
volontariamente e lo fa perché i sette nani che ogni giorno si rompono la schiena per 14 ore in
miniera, l’hanno amorevolmente ospitata nella loro modesta casetta.
Quello che emerge da questa favola è la storia di una donna che è sfuggita alla furia omicida di
un’altra donna grazie ad un uomo e che è sopravvissuta grazie al buon cuore di altri uomini che la
hanno ospitata disinteressatamente e lei da donna dignitosa ha provveduto ad operarsi per
ricambiare l’ospitalità ricevuta.
Ma forse a Lei (cara Cortellesi) sarebbe piaciuta una Biancaneve che una volta installatasi nella
casetta dei sette nani avesse chiesto la separazione in tribunale e preteso di avere la casa
assegnata e un assegno da parte dei sette nani per il suo mantenimento!
Ma ciò succede nella realtà, non nella favole. Purtroppo!
Mauro Bertamè

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