“Dio si è fermato a Milano?”. L’incendio, il Crocefisso. Una Opinione, Parte Seconda.

16 Gennaio 2024 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Una Opinione offre alla vostra attenzione la seconda parte del suo racconto “Dio si è fermato a Milano?”. La prima parte la trovate a questo collegamento. Buona lettura e condivisione.

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Tutto pianificato da Dio nei minimi dettagli e nessuna persona coinvolta si è accorta di star lavorando per Lui. E soprattutto nessun morto o ferito: fatto insolito per un incendio di quelle dimensioni. E questo a differenza del Diavolo che per raggiungere i suoi obiettivi si deve inventare un sistema finanziario truffaldino, faticosamente costruito nei secoli e basato sul nulla per pagare tutti i Suoi agenti ormai infiltrati capillarmente nei piú alti posti di governo ed incaricati di ridurre in schiavitú l´umanitá principalmente attraverso la “Democrazia” e le sue pacifiche guerre (ed ultimamente anche attraverso la “piandemie”).

Non so se sono nel giusto ma se mai esistesse a questo punto qualcuno che magari pensa che questa possa essere una interpretazione veritiera e sta pensando di come porre rimedio alla situazione in cui si è messo, dicendo: “Ah … e avessi letto queste parole tre anni fa non avrei dato tutto il sostegno che ho dato finora al sig. Schwab & Co. e anzi mi sarei segretamente opposto al tutto … ma ora è troppo tardi … ho anche il mutuo della mia casa da pagare, l´auto di grossa cilindrata comprata a rate, le vacanze il prossimo anno …”. “Beh, sí …” rispondo io “la cosa non ha molta importanza ormai … in una maniera o nell´altra tutti, senza saperlo, lavoriamo gratuitamente per Dio … anche Giuda Iscariota, se ci si pensa bene, ha lavorato in maniera ineccepibile per Dio … peró un grandissimo errore personale che ha fatto è stato quello, dopo aver accettato le monete del tradimento, di non pentirsi e piuttosto di suicidarsi  … e questo ha cambiato tutto il suo destino”.

Sebbene non si sappia chi dei due coniugi abbia deciso di mettere la Croce nella cassaforte (accettando di fatto il moderno punto di vista che i simboli religiosi non vengano piú esposti o usati come tali ma che devono avere considerazione solo se hanno un valore monetario – una croce come quella, soprattutto di questi tempi, la si dovrebbe portare – certamente nascosta alla vista a causa di possibili scippi – appesa al collo o nel portafoglio/borsetta e non dovrebbe stare chiusa in una cassaforte), l´una ha imparato la lezione (mettendosi subito la Croce al collo e non volendosela piú levare) mentre l´altro rimane ancora scettico, sebbene sia scosso da tutto il fatto (non so … oggi considera la cosa diversamente?).

E se c´è un cosa che per me ha veramente dell´incredibile in questa storia, non è tanto il fatto che la Croce e la bustina di plastica si siano salvati, quanto l´approccio verso questo fatto del Professore … insomma, per me è come se San Tommaso avesse messo le mani nelle ferite di Gesú e ció nonostante abbia continuato a non credere. Forse va citata al riguardo una mia precedente affermazione (che modifico): “Di questi tempi solo chi è disposto a credere all´impossibile puó sperare di credere a Dio”?

Per cui l´ultima domanda seria si impone : “Ma cosa deve fare Dio su questa Terra per convincere gli umani della propria Esistenza?” Non so … del fuoco che piove dal Cielo forse basterá?

Ad ognuno i propri pensieri.

(*) Se si immagina che il tutto sia stato originato da una batteria elettrica di bicicletta difettosa (a questo mi fa pensare la velocitá con cui è partito e si é sviluppato l´incendio nel piano di partenza dell´incendio), si puó ben capire che la responsabilità di tutto il fatto non è di Dio ma del Diavolo (“ma se Dio permette queste cose allora Lui è il responsabile” pensano subito coloro che non hanno ancora capito come vanno fondamentalmente le cose in questo mondo); se questa fosse stata la causa, in realtà è il Diavolo che ha dato agli uomini la scienza per creare quella difettosa tecnologia che sono le batterie al litio e che ha consentito che il tutto avvenisse (al pari p. e. dell´intelligenza artificiale che ci dará tantissimi problemi esistenziali … Dio si è ben guardato dal darcela, pur essendo nella condizione di farlo).

Nota lunga (per chi ha ancora tempo) circa l´attendibilitá del professor Spaggiari: ma naturalmente qualcuno potrá dire: “Ma chi mi assicura che tutto quello che ha detto il Professore è vero? Quale prova puó produrre che la bustina di plastica avvolgeva veramente la Croce quando l´incendio è scoppiato?” La mia risposta è: “Il racconto viene dallo stesso Professore … il quale prima di pronunciare la parola “prodigio”, da uomo di scienza qual´è, sicuramente ha percorso, per sé stesso e per tutti gli increduli del mondo, tutte le vie possibili ed impossibili per non poter dire a sé stesso: “Non puó essere vero quello che ho visto accadere davanti ai miei occhi”. E alla fine lui stesso non è riuscito a trovare un´altra parola al di fuori di: “Prodigio”, cosí piegandosi all´evidenza dei fatti e magari accontentandosi di questa spiegazione per mettere un coperchio sulla pentola in cui bollivano i suoi pensieri impossibili (mia illazione): “Sicuramente deve essere successo qualcosa di cui la scienza non è ancora al corrente” si sará forse detto. Se questa fosse la conclusione a cui è giunto il Professore, che secondo me non è la spiegazione giusta, farebbe comunque emergere un´atteggiamento di buona fede nei confronti dei fatti. Ecco perché Dio ha scelto lui e non altri: perché il professor Spaggiari, da vero uomo di scienza, vagliasse di persona tutte le circostanze e che quindi nessuno si sarebbe preso facilmente il lusso di contraddire le sue conclusioni.

Ma a quanto pare non è cosí: il sito bufale.net vuole la prova che la Croce fosse avvolta in questa bustina di plastica al momento dell´incendio e non potendo il Professore fornirla, giunge ad affermare che per questo motivo non ci si trova di fronte ad un miracolo.

Ma bufale.net, nelle sue argomentazioni mi sembra un poco contraddittorio: da una parte accetta per vera la dichiarazione del Professore secondo cui la Croce era nella cassaforte al momento dell´incendio, ma dall´altra sembra negare che lí dentro potesse mai essere stata avvolta in una bustina di plastica (spiegazione: perché si sarebbe bruciata, imboccando un comportamento del tutto diverso rispetto al professore e cioè di negazione totale di una circostanza testimoniata dal Professore e che è di fondamentale importanza per il significato “ultraterreno” di tutto il fatto). Quindi laddove il sito bufale.net ha potuto affermare che la Croce non si è sciolta perché, secondo il sito (o secondo le perizie eseguite?), le temperature di un incendio (o di quell´incendio?) raggiungono al massimo 660 gradi, non potendo per questo squagliare la Croce, ha accettato la versione del Professore. Laddove peró non aveva alcun argomento con cui controbattere, ha detto un qualcosa che per me equivale a: “Non crediamo alla sua versione, Professore” (e se io fossi stata una persona qualunque che avesse letto solo bufale.net e non si fosse addentrata sulla questione, avrei considerato il professore Spaggiari un inventafavole).

Ma questo va aggiunto: gli oggetti sono stati restituiti ai proprietari degli appartamenti della Torre dei Moro dai vigili del fuoco. E chi si è recato nel proprio appartamento è stato accompagnato dai VV.FF; per cui … la croce con la bustina è stata trovata dai VV.FF? Oppure in presenza dei VV.FF, visto che al Professore non era consentito, sicuramente per motivi di sicurezza, avventurarsi nell´edificio da solo? Se la risposta è SI, tutto questo potrebbe demolire totalmente le argomentazioni di bufale.net

https://www.youtube.com/watch?v=qlh_9cmwer8 (filmato dell´incendio dell´edificio);

https://www.youtube.com/watch?v=IxdJVzf5Q5s (vigili fuoco che riconsegnano oggetti);

E poi … anche la cassaforte si è “liquefatta” (con questo termine credo che si possa intendere sia il fatto che si sia “fortemente deformata”, sia che si sia“fusa”; questo vuol dire che si è fuso/deformato anche l´acciaio che è stato utilizzato per la costruzione della cassaforte in questione – presumo che il Professore avesse comprato una cassaforte di buona qualitá). L´acciaio fonde a 1370 gradi, mentre l´oro 18K a 922 gradi (e non a 1064,8 gradi come afferma bufale.net che peró cita erroneamente la temperatura di fusione dell´oro puro – ha la prova che si trattasse di una Croce 999/1000?). Eppure la Croce è stata trovata “intatta”. E con questo termine io capisco che neanche un suo braccio si è piegato. Quindi sono portato a pensare che la temperatura (che in caso di incendio puó certamente variare nei diversi punti dell´edificio) nell´appartamento del Professore abbia superato i mille gradi (tanto da far crollare il soffitto – e poi le temperature che si raggiungono sono anche in relazione agli oggetti che stanno dentro l´appartamento).  Ed è noto che qualsiasi metallo, prima che raggiunga il punto di fusione inizi ad ammorbidirsi (non so a partire da quali temperature) e a perdere la sua forma orginaria soprattutto se sottoposta a sollecitazioni meccaniche  (se delle temperature inferiori a quelle di fusione hanno deformato l´acciaio cosí è sicuramente avvenuto anche per l´oro 18K che contiene per tre quarti il metallo piú duttile che esista. Per cui secondo me le temperature che hanno interessato la cassaforte e la Croce “devono” essere state molto al di sopra dei dei 660 gradi citati da bufale.net – ma da dove l´ha presa?).  

http://www.limaebulino.it/index_file/punti_fusione.htm (lista fusione metalli e leghe)

Il Professore parla di Croce “sparata”. Questa parola mi fa capire che lo sportello della cassaforte si è aperto (si è aperta prima la serratura o hanno ceduto per prima i cardini della porta?) prima che la cassaforte iniziasse a deformarsi e che la Croce non è caduta ai suoi piedi o vicina ai suoi resti “liquefatti” ma proprio si è allontanata di almeno uno o due metri (questo è quello che evoca nella mente la parola “sparare”; e non so neanche se il muro dove era incassata la cassaforte è crollato oppure è rimasto al suo posto). Quale fenomeno puó provocare un fatto come questo? E poi … ci stavano altri oggetti d´oro nella cassaforte? E perché questi non sono stati trovati “intatti”? Ma poi è forse anche caduto il soffitto sopra la Croce? Se cosí fosse stato, possibile che nessun calcinaccio l´abbia colpita provocando cosí anche una minima deformazione?

https://www.bufale.net/nessun-miracolo-del-crocifisso-dopo-lincendio-di-milano-loro-ha-un-punto-di-fusione-piu-alto/ (la versione dei “fatti” di bufale.net che è apparso il 5.9.21 e cioè solo sette giorni dopo l´incendio).

Ecco perché Dio, secondo me, ha scelto proprio il professor Baggiari. Perché è una notissima persona considerata dalla gente come veritiera e piena di ogni buona fede … anni luce piú avanti dei nostri politici che ogni giorno attraverso i giornali e la televisione ci fanno la morale quando il loro mestiere è quello di mentire serialmente: “Il giorno prima, quando faceva le diagnosi e le operazioni, il Professore era affidabile ed oggi che parla della Croce e della bustina intatta non lo è più?” si chiederà la gente. Ecco (e qui parlo in generale) … in presenza di persone affidabili come questa la gente non crederà, e a ragione, a chi, attraverso delle dimostrazioni incomplete e contraddittorie ma che, secondo me, vestendosi da fact-checking e pur non sapendo come le cose si sono in realtà svolte, si danno la missione di poter spiegare tutto con il solo scopo di darsi  ragione (ammesso che siano fatte in buona fede), e questo anche mettendo in dubbio quanto eventuali testimoni oculari dell´evento affermano, cercando cosí di far passare le proprie parole sempre come l´unica verità ammissibile.

E qui mi chiedo: potrebbe essere che alcune volte il fact-checking venga in realtà condotto con lo scopo di farlo diventare un fact-denying?

https://www.lorenzospaggiari.com (ecco chi è il professor Spaggiari che nell´articolo di bufale.net viene chiamato “un medico … il primario … l´intervistato”).

Concludendo la disamina approssimativa del fatto e tenendo conto anche di quanto scritto all´inizio sono portato a dire: “SI, per me siamo di fronte ad un vero miracolo … Dio, il 29 agosto 2021, si è veramente fermato a Milano … e ha proseguito oltre … e forse nei prossimi giorni si fará anche una fermatina a Davos per ricordare a Lorsignori, anche durante la nuova “scamdemia X”, Chi è che veramente comanda?”.

Ad ognuno di nuovo i propri pensieri.

 

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1 commento

  • miserere mei ha detto:

    A volte mi capita di ripercorrere mentalmente le ore di Gesù dal Getsemani alla morte in croce. Mi succede rileggendo i vangeli, meditando i misteri del dolore del rosario, le stazioni della via Crucis, al momento della consacrazione alla messa, in un tempo di adorazione: in un modo o nell’altro sosto su un dettaglio, su un personaggio, su un atto che è avvenuto in un modo e sarebbe potuto andare altrimenti. In circa sedici ore del 14 nisan di Gesù ci sono decine e decine di temi da sviluppare meditandoli.

    Essere agnelli tra i lupi, senza cedere alla tentazione di farsi lupi, al modo dei lupi. Da agnello si può stare nei pressi della croce in modo adeguato, da lupi no. Il lupo sembra che vinca, ma perde sempre. Stare in silenzio, pregando Dio: è lupo anche chi maledice, minaccia e insulta. L’agnello silenzioso può occuparsi del corpo martoriato del Signore… può usare la mirra, che era nella dote iniziale, fatta non solo d’incenso e d’oro.

    Attorno a una tragica disgrazia, la scena si popola di segni inattesi che generano stupore anche nel dolore.
    Il Signore conceda questo sostare ad occhi ben aperti anche quando li bagna il pianto. Un silenzio di voci inutili perchè l’udito colga la sapienza dei sospiri.
    Vedere e capire il dramma significa che i sensi e il cervello funzionano bene: guardiamoci dal preferire l’ottundimento, o la comodità del volgerci altrove.

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