Dal Fossile non si Esce. La Fisica non la Possiamo Cambiare. Pro Memoria.

9 Gennaio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Pro Memoria, che ringraziamo di cuore. Buona lettura e condivisione.

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«La fisica NON la possiamo CAMBIARE»

 sole e vento … dopo 50 anni di sforzi contano per il 2% del totale

… con le politiche solo verdi, stiamo pagando l’energia troppo rispetto al resto del mondo

… questo aiuta la deindustrializzazione

… difficile stabilire il confine con l’impoverimento

… non possiamo vietare il motore tradizionale, è una questione di libertà

… nemmeno nel lungo termine riusciremo a farne a meno

… Sono proprio i poveri che hanno bisogno di energia a basso costo

… facilmente trasportabile, stoccabile

… Sono i fossili che soddisfano queste esigenze

… eticamente indegno che si vieti agli africani … di costruire centrali a carbone

… quando non hanno l’elettricità per l’acqua potabile o per il frigo

… Senza nucleare non si può ridurre la dipendenza da fossili

… Dobbiamo fare ricerca, pensare alla fusione

… 56 che sono in funzione in Francia

… occorre fare il deposito per le scorie, che stiamo aspettando da oltre 30 anni

… Di petrolio e di gas ce n’è ancora abbastanza?

… Tantissimo, caso mai il problema è fare investimenti per tirarli fuori da sottoterra

… su pressione dell’ambientalismonon li fa e così rafforza il potere delle autocrazie dei fossili

… L’Italia … importa il 90% del petrolio e del gas che consuma, pur avendone tantissimo sottoterra

Questo è il collegamento alla fonte

 

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12 commenti

  • stilumcuriale emerito quello vero ha detto:

    Non so se qualcuno abbia scritto un libro sulla storia del carbone. In ogni caso l’importanza del carbone è diventata enorme dopo l’invenzione della produzione del “gas illuminante” gloria e vanto della fine dell’ottocento e di quasi tutto il novecento e ancora più e ancora prima dall’invenzione del motore a vapore (dovuta a Watt e risalente alla fine del 1700) che rivoluzionò il mondo dei trasporti terrestri dai carretti ai treni, quello dei trasporti marittimi dalla vela al piroscafo, quello della meccanizzazione industriale che si sganciò dalla energia idraulica dell’acqua fluente rendendo possibile la dislocazione delle industrie anche nelle pianure e in luoghi lontani da fiumi e corsi d’acqua. L’uso del carbone per la produzione di energia elettrica è, oggi, una delle tante alternative: non è l’unica, non è la più importante non è insostituibile. E’ soltanto un problema di rapporto costi/benefici. Non è questione per cialtroni incompetenti o da sottoporre a referendum popolari come , disgraziatamente per noi, fu fatto in Italia nel 1987.

  • crisbiagio ha detto:

    Ma la scienzaH sì….

  • nuccioviglietti ha detto:

    E purtroppo ahinoi non si esce neppure… da fossili umani finanziari che da circa tre secoli strozzinano spietatamente questo pianeta!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Daniele ha detto:

    Buongiorno Claudio,
    E tu credi ai dati di Terna ?
    Sai quali sono i costi per produrre fotovoltaico e quanto sia poco affidabile ? Qui da noi in Romagna è da un mese che il sole quasi non si vede … e peggio ancora per produrre con l’eolico e quanto costano gli impianti e soprattutto la manutenzione ?
    Abbiamo e avremo sempre più bisogno di combustibili fossili, ciò non toglie che si possa integrare per chi vuole e può con altre fonti energetiche, sole, vento, acqua, ma saranno sempre una piccolissima parte rispetto al fabbisogno nazionale ! … Unica alternativa reale è il nucleare !

    • crisbiagio ha detto:

      Esatto. Per le conoscenze che abbiamo oggi l’unica alternativa è l’idrogeno, ma a condizione che trovino il sistema di fissarlo in un composto pulviscolare non tossico ne’ pericoloso- tipo detersivo- , allora si potrebbe avere energia per mobilità ed elettricità…

  • Davide Scarano ha detto:

    Gli avvenimenti di questi ultimi anni, diciamo dagli anni ’70 in poi, mostrano che è più semplice ed efficace cambiare il cuore dell’Uomo. Di fronte alle “emozioni”, meglio alla “comunicazione” specie se ben organizzata da chi ne possiede capacità e risorse, anche la realtà diviene una voce tra le altre, spesso più flebile. Questa è la lezione appresa dai totalitarismi del XX secolo e, molto probabilmente, così avverrà per il prossimo, in cui per comprare e per vendere sarà necessario accettare il “marchio della Bestia”, citato nel libro dell’Apocalisse.

  • Claudio Gazzoli ha detto:

    La solita menata del nucleare. Dire che sole e vento contano il 2% del totale è FALSO. Basta controllare i grafici di copertura della domanda di Terna per constatare che
    a fronte di una richiesta totale del 2022 di 312.716 GWh, il fotovoltaico + eolico hanno contribuito per 27.674 + 20.233 = 47907 e cioè il 15,3 % del totale.
    Se poi si considerano tutte le fonti rinnovabili si arriva a circa il 39 % del totale. Questo sta a dimostrare che è possibile, se solo ci fosse la volontà politica di mettere in atto un VERO PIANO NAZIONALE ENERGETICO, arrivare ad una quasi totale autonomia energetica di questo sfortunato paese.

    https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/evoluzione-mercato-elettrico

    • stilumcuriale emerito quello vero ha detto:

      “Hanno contribuito” non significa “potranno contribuire”.
      La domanda di energia è in continuo aumento, ma mentre quella di produzione nucleare apparentemente non ha limiti, quella di produzione eolica e quella fotovoltaica hanno dei limiti. Un po’ di superficie terrestre almeno per abitare o per coltivare patate dovrà rimanere libera. Non possiamo ricoprirla tutta di pannelli solari!!!!!

      • Claudio Gazzoli ha detto:

        Non è vero che la domanda di energia è in continuo aumento. Nel 2011 la richiesta di potenza elettrica nelle ore di punta (attorno alle 14) era di circa 50.000 MW, oggi è di 48.000 MW. E poi basta farsi quattro conti per constatare che non c’azzecca nulla la perdita dei campi di grano o di patate…

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Lei che è tanto bravo ed esperto ce li faccia questi quattro conti. Io li ho fatti a suo tempo e le posso dire che i risultati furono strabilianti. Per esempio, per creare un generatore fotovoltaico di potenza uguale a quella di una centrale nucleare sarebbe stato necessario ricoprire una superficie pari a quella del lago di Como.
          In quanto alla richiesta di energia, le rammento che in MW si misura la potenza, non l’energia. L’energia si misura in MWh . Non si può fare confusione tra velocità e spazio percorso altrimenti ci si becca un 4 in fisica.

          • Claudio Gazzoli ha detto:

            se leggesse meglio noterebbe che ho scritto: “Nel 2011 la richiesta di POTENZA elettrica nelle ore di punta (attorno alle 14) era di circa 50.000 MW….”.
            Infatti stavo proprio per scrivere che le condiderazioni nei riguardi dei problemi energetici dovrebbero essere fatte da che almeno capisce la differenza tra KW e KWh…
            Per quanto riguarda la superficie di fotovoltaico equivalente ad una centrale nucleare, considerato che la sup. del lago di Como è di 146 Kmq mentre quella dell’Italia è di 302.073 Kmq, la eventuale installazione occuperebbe lo 0,0483% del suolo italiano, visto che di Laghi di Como in Italia ce ne entrano 2069.
            Sono stato un fautore delle centrali nucleari fino a Fukuscima… poi, nel 2011, mi sono fatto quattro conti… Oggi sono ancora + convinto, visto che il rendimento dei pannelli f. è quasi raddoppiato in 12 anni, da 12% al 20 %. Certo che il fotovoltaioco va visto in un sistema integrato che comprenda pure, ovviamente, il termoelettrico, ma non i moduli ENEL da 780 MW.
            Se non si avesse il cervello annebbiato dall’ideologia…..