Bergogliez e Fernandez: Confessate, il Vero Papa è Tucho…Mastro Titta.

6 Gennaio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici di Stilum curiae, il nostro Mastro Titta festeggia l’Epifania con queste riflessioni che mi hanno provocato, lo ammetto, una tristissima ilarità. Buona lettura e condivisione.

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MASTRO TITTA: FERRAGNEZ, FERNANDEZ, BERGOGLIEZ. DITE LA VERITÀ: IL VERO PAPA È TUCHO?

 

La prendo larga ma arrivo, perché a volte la strada conta quanto la meta.

In attesa di vedere Tucho a Muschio Selvaggio, il video podcast di Fedez, a spiegare cosa non abbiamo capito di Fiducia Supplicans – eppure scrive così tanto – El Jefe si intrattiene con Unicoop Firenze e la Fondazione “Il Cuore si Scioglie”. La beneficenza è di marca, come insegna il caso Ferragni-Balocco.

A proposito: qualcuno ha fatto un’inchiesta o lanciato una raccolta fondi per il Santa Margherita, l’ospedale che ha in cura i bambini col cancro buggerati dalle due aziende in questione? Mica una cattiva idea, e tuttavia nel regno degli ultrasensibili ecoansiosi e inclusivi non ci ha pensato nessuno, o per lo meno nulla si è saputo. Perché in fondo dei marmocchi cancerosi poco cale.

Torniamo alle lodevoli organizzazioni benefiche dal papa: le udienze dedicate si pagano. Anche le benedizioni si aiutano con le offerte, specie quelle eterodosse: secondo voi quanto manca perché Elton John e consorte con figlio comprato, sfilino davanti al papa per un gesto benedicente? Pensate che sia gratis? Che Stallone prenda a pugni Bergoglio (per finta, maledetto cialtrone) perché passava di lì? La pubblicità è l’anima del commercio, la Chiesa di oggi il commercio dell’anima: è una partnership win-win.

Provate voi con le vostre raccolte fondi silenziose per aiutare amici e amiche che hanno perso il lavoro per il green pass a pagare le bollette. Provate a farvi ricevere da Francesco, e fatemi sapere. Oggi la carità equa, solidale e sostenibile è roba da multinazionali o colossi della GdO. Per voi poveri pezzenti la beneficienza è un lusso sfrenato: sia perché non avete i piccioli per voi stessi, sia perché farlo sapere, magari ottenendo l’imprimatur di Santa Smaschilizzata Chiesa, costa un botto.

Francesco è un brand: quanto manca perché la Gillette reclamizzi le sue lamette col faccione perfettamente rasato di Bergoglio, magari in mezzo ai barboni sotto il colonnato del Bernini – “barboni sotto la finestra? Rasare subito”, decoro perdiana: e il barbiere fu, uno dei primi provvedimenti concreti del nostro.

E anche le docce, brutti puzzoni, che i vostri miasmi arrivano al naso sensibilissimo del papa, specie nella canicola estiva. Provate voi a ragionare con Scalfari di Spinoza ed essere investiti da certe zaffate stile bus Atac col climatizzatore morto ad agosto.

Ogni brand che si rispetti ha bisogno di una squadra di creativi, influencer e copy writer: per esempio il mentalista Tornielli, il copy Tucho Besame Mucho, anonimi che mettano cuoricini ai sederi delle modelle brasiliane per conto di Bergoglio – a disdoro delle modelle argentine, che pure abbondano.

Il piatto, come sappiamo, piange: 8×1000 in picchiata, pandemia, chiese vuote, operazioni finanziarie da palazzinari russi a Londra e investimenti nel petrolio africano con l’Obolo di S. Pietro diciamo non azzeccatissime, ed eccoci ad affittare la Cappella Sistina alla Porsche o ingaggiare la Ferragni – vedi a volte il caso – per promuovere i Musei Vaticani (o almeno così narrano le malelingue).

La verità? Nella società liquida profetizzata da Baumann un barbudo come Gesù, che dice fai questo e non quello altrimenti ti incenerisco personalmente nella Geenna, non venderebbe nemmeno un pistacchio. O almeno questo pensano gli oculati gestori dell’istituzione ecclesiale cattolica: il Vangelo non è un distillato di verità, e poi i distillati sono monopolio di Stato.

C’è un bisogno disperato di nuovo che faccia fare cassa alimentando una macchina dai costi ormai fuori controllo. C’è bisogno di ultime versioni-truffa molto meglio delle precedenti: la paccottiglia che ci rifilano a prezzi esorbitanti serve a poco e invecchia male.

Stallone, Elton John e l’Unicoop Firenze non pagherebbero un centesimo per un vecchio intronato che parla di salvezza dell’anima, peccato, inferno e paradiso. Un vecchio intronato che parla della pace come Miss Universo, magari trans, che “è cresciuto guardando Rocky” – ipse dixit – e benedice coppie gaie piace e convince. Muove soldi.

Qui entra in scena Tucho, il ghost-writer, il papa occulto. Casomai ce ne fosse bisogno, il periodare vagulo e torrentizio del nostro certifica che sia lui la mente e il braccio dietro le dirompenti esortazioni ed encicliche di Bergoglio.

Il problema – e qui scatta la sostanziale equivalenza dell’influencer di borsette e pandori Ferragni e l’influecer di poveri e transessuali Bergoglio – è l’esercito di gnomi di cui si avvale Babbo Natale. Invenzione, guarda caso, della Coca-Cola.

Qualcuno potrebbe dire: visto che il mazzo se lo fanno gli gnomi, tanto vale che uno gnomo prenda il posto di Babbo Natale. In altre parole: perché mi devo tenere la copia Bergoglio (ho-ho-ho) quando posso avere l’originale Tucho?

Andiamo verso la fine di testimonial e influencer. Segni di questa inversione di tendenza ci sono già: gli operai di Poltrone&Sofà che fanno i divani di qualità proprio per te. Simpatici Youtuber ingaggiati per narrazioni innovative da grandi marchi. I cosiddetti fuffaguru, dei signori nessuno che promettono ad altri signori nessuno ricchezze sfrenate senza competenze, senza lavorare e senza investimenti e macinano milioni. La gente normale – gli gnomi – in tempo di crisi costa meno e vende tanto. La macchina non si deve fermare, altrimenti casca a pezzi.

Fuori Bergoglio e dentro Tucho Ferragnez. In attesa del passo falso – che so: un papa che si sposa con il suo concubino – che inevitabilmente arriva. Nel plauso generale? Forse no, perché quando non vendi più, gli sponsor ti scaricano come una vecchia scarpa.

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9 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Ma a chi può giovare tanta umiliazione “abscondita”? si chiede Gulisano…e si risponde
    : a quei preti e a quelle suore che vogliono che l’inversione praticata divenga la Legge nella Casa del Grande Fratello, ( non più Padre ).
    Di fronte a questi “flessibili” Ipocriti, padre Charamsa, seppure NON simpaticissimo, può aspirare al ruolo di un novello Santo Stefano.

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Sembra una idiozia ma intanto Fernandez e ‘ cardinale. Ed in età papabile. E forse considerando le imbarcate di gente e soprattutto la qualità dei cardinali in concistoro, e poi il fatto che JB ha la mannaia facile , Come Enrico VIII con le sue mogli, il suddetto Tucho, potrebbe avere un peso non so se non da poco… o da molto. Papa no, ma quasi, visto che tali personaggi si prendono molto sul serio, magari gli scappa un ” tu fai il Papa ma sulla dottrina decido io… ” . Il che , mettere nella stessa frase, non di significato negativo, dottrina cattolica e Victor Fernandez e un impresa ardua, anzi ciclopica.

  • Adriana 1 ha detto:

    Bergoglio ha sbagliato… per troppa affezione. Non doveva affidarsi alla Agenzia pubblicitaria di Fernandez (Tucho /bacio), bensì all’Agenzia londinese Andrew Nurberg, specialista nel lanciare scrittori e autori di Fiction. Segua la strada dell’ orbato padre Cecchettin nella sua scalata per diventare, lui, il Caro- Lider- antipatriarcato…Sappiamo già che i Gesuiti sono esperti speculatori in London-city… Con questo piccolo cambiamento, vedrà che successo!

  • ELLEVI ha detto:

    Sempre divertente Mastro Titta!

  • Stefano ha detto:

    Un’ accozzaglia di pagliacci, corrotti e pervertiti fin nel midollo osseo, che si fanno le leggi ad personam molto probabilmente per auto assolversi..come nel caso di questa “fiducia supplicans “. Questo sono bergoglio, fernandez e sodali. E stendiamo un velo pietoso
    sui loro sostenitori che di tanto in tanto si esibiscono anche qui su questo blog con le loro “dotte elucubrazioni ” che altro non sono che uno sterile e inconcludente cianciare.

  • mariano ha detto:

    è solo sarcasmo ? purtroppo no!

  • Milly ha detto:

    Mastro Titta non sbaglia mai un colpo!

  • nuccioviglietti ha detto:

    A grandi passi verso… er monnezza!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Marco Matteucci ha detto:

    1. Stessa provenienza: Buenos Aires
    2. Stessa congrega: Gesuiti
    3. Stessa croce pettorale: Rosacroce
    4. Stessa dottrina: Massonica
    5. Stesso maestro: satana

    LE 2 BRACCIA DELL’ANTICRISTO?
    … PUÒ ESSERE!