Fatima. La Russia, Nikola Tesla, le Scie Chimiche e… Molto Altro! III Parte. Sergio Russo.
30 Dicembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Sergio Russo offre alla vostra attenzione il terzo dei quattro articoli su Fatima e il Terzo Segreto.le due puntate precedenti le trovate a questo collegamento e a questo. Buona lettura e diffusione.
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ANCORA SUL TERZO SEGRETO DI FATIMA
La Russia, Nikola Tesla, le scie chimiche e… molto altro! (3)
Il Terzo Segreto di Fatima andava – va! – assolutamente reso pubblico, costi quel che costi.
«Nel 1960 il Papa aveva l’obbligo di aprire il Segreto, leggerlo e rivelarne i contenuti. Prendere o lasciare. Tuttavia, Giovanni XXIII scelse di “lasciare”, rifiutandosi di prendere una decisione in tal senso, finendo per condannare l’umanità a vivere sin d’allora nel periodo profetizzato dalla Madonna di Fatima.
Il castigo spirituale ha avuto inizio praticamente subito dopo il 1960. Come risultato del rifiuto del Papa, infatti, secondo Padre Martin: “cardinali, vescovi e sacerdoti cominciano a cadere all’inferno come foglie secche.” La fede sta scomparendo dalle nazioni e da interi continenti. Persino molti eletti stanno perdendo la loro fede e la gente che adesso crede, presto potrebbe cadere nella disperazione. La situazione sarà così grave che, se non interverrà la Madonna, nessuno potrà salvarsi.”
Proprio come le parole del Terzo Segreto erano rimaste impresse indelebilmente nella mente di Padre Malachi, anche le mie conversazioni con quest’ultimo rimarranno scolpite per sempre nella mia memoria. Dopo quel giorno, capii che non avrei mai più potuto vivere la mia vita allo stesso modo. Negli anni in cui ebbi modo di conoscere padre Martin, egli approfondì le informazioni che mi aveva dato durante quel nostro primo incontro. Ad esempio, mi disse che in verità potremmo mitigare la severità di alcuni dei castighi del Terzo Segreto, se solo i suoi contenuti fossero conosciuti pubblicamente.
In tal senso mi disse una cosa che mi colpì moltissimo: “Dio tratterrà la sua grazia!”
Un qualcosa che a prima vista può sembrare in contraddizione con l’idea che abbiamo della bontà di Dio, come se stesse sabotando la sua stessa volontà di salvare tutti gli uomini e far conoscere loro la verità… Una specie di circolo vizioso, se vogliamo. Ma quando il Santo Padre si rifiutò di rivelare il segreto di consacrare la Russia, egli rinunciò deliberatamente alle grazie che avrebbe potuto ottenere per sé stesso e per tutta la Chiesa, per mezzo della sua obbedienza, e fu quindi punito per la sua disobbedienza, ottenendo molte meno grazie dei suoi predecessori.
Quando un sacerdote, un vescovo o un cardinale tradiscono Cristo, oppure corrompono la Fede, invalidano una Messa o un Sacramento, dimenticano la loro bella vocazione, o ancora, addirittura si lasciano andare a comportamenti malvagi o perversi, la Chiesa perde una parte considerevole delle grazie a lei concesse dal Signore… Se poi moltiplichiamo tutto questo per le migliaia e migliaia di religiosi che hanno peccato in tal senso sin dal 1960, ebbene le grazie perdute sono quasi incalcolabili, una spirale negativa che continua ad aumentare, perché senza la grazia è sempre più difficile fare del bene ed evitare il male.
Padre Malachi paragonava il flusso di grazia a quello dell’elettricità in una città. Quando c’è unblackout ogni cosa si ferma. Allo stesso modo, dopo la grande disobbedienza del 1960, la Chiesa è stata come svuotata del suo potere: i conventi e i seminari stanno chiudendo; la gente ha smesso di andare in Chiesa; le vocazioni sono crollate e ogni singolo elemento della vita cattolica è andato diminuendo in modo pauroso.
Questa spirale terminerà solamente quando il Santo Padre avrà consacrato la Russia, ma con il vuoto di grazie che si è venuto a creare dopo il 1960, è sempre più difficile riuscire ad ottenere questa consacrazione.
Quando chiesi, per la prima volta, a padre Martin perché Papa Giovanni Paolo II, con tutta la sua devozione alla Madonna, non fosse riuscito a consacrare la Russia, egli mi rispose: “perché non aveva ottenuto la grazia per farlo…”
Il Cardinale Bea aveva parlato della morte di un miliardo di persone, e questo perché papa Giovanni XXIII aveva appena deciso di non pubblicare il Terzo Segreto e di non consacrare la Russia. Chiesi a padre Martin se potesse parlarmi ulteriormente di quei terribili castighi che avrebbero portato addirittura alla morte di un miliardo di persone, e tuttavia mi rispose che prima di leggere il segreto aveva dovuto fare giuramento di non rivelarlo. Egli però, riteneva che il Terzo Segreto avrebbe dovuto essere rivelato al pubblico, e che Nostro Signore e la Madonna volevano che i fedeli lo conoscessero: per questo motivo parlò spesso del Terzo Segreto, in tutti i modi che poteva, senza però mai infrangere il suo voto. Ne faceva una perifrasi, ci girava intorno, dava informazioni sul contesto dei suoi contenuti, senza rivelarne mai il testo.»
Un segno dal cielo?
«Quali saranno le nazioni più colpite? gli chiesi allora, e Padre Martin mi rispose: “alcune nazioni soffriranno più di altre, questo è certo, ma nessuna sarà in grado di sfuggirvi del tutto.”
Alla mia domanda, se fosse possibile sopravvivere a questo castigo, il sacerdote mi rispose “sì”, ma era pensieroso e assorto, come se quello che mi aveva detto fosse uno dei misteri più grandi.
“Quando sapremo che il castigo è imminente?… Tenendo gli occhi bene aperti verso il cielo!”,mi rispose padre Malachi, un’ammonizione che mi avrebbe ripetuto più volte.
In merito a questi avvertimenti, nel 1997 padre Malachi rivelò al giornalista Bernard Janson che, secondo lui, avremmo dovuto tenere gli occhi bene aperti verso il cielo, perché il segno della Madonna sarebbe apparso proprio lì.
Secondo Martin, sarebbe stato uno shock per chiunque [e qui sembra proprio una descrizione dell’Avvertimento, secondo quanto ci hanno rivelato le veggenti di Garabandal], addirittura più per la Chiesa che per i non credenti.
“Tenete gli occhi bene aperti rivolti verso il cielo”, consigliava padre Martin, specialmente durante la prima metà del 1997. Per qualche motivo egli si aspettava di vedere un segno della Madonna, durante quella primavera. Qualcuno gli chiese se poteva essere la cometa Hale Bopp, che era apparsa nei cieli proprio quell’anno, però era un altro il segno che padre Martin stava aspettando, e quando questo non si materializzò per la fine di giugno, mi disse che non sarebbe apparso per molto tempo.
Che tipo di segno stava aspettando padre Martin? Forse la Donna vestita di sole con la luna ai suoi piedi e sulla sua testa una corona di dodici stelle, come si legge nell’Apocalisse? O forse un altro segno che la Madonna stessa aveva inserito nel Terzo Segreto, ma che noi ancora non conosciamo?»
La luce sconosciuta…
«Dopotutto, nel Secondo Segreto di Fatima, la Beata Vergine aveva affermato che ‘una notte illuminata da una luce sconosciuta sarebbe stata il segno che indicava l’inizio della seconda guerra mondiale.’
Paradossalmente, un anno dopo l’invito di padre Malachi Martin a tenere i nostri occhi bene aperti verso il cielo, proprio nell’atmosfera cominciò ad apparire un nuovo fenomeno. Forse non era il segno che si aspettava padre Martin, ma poteva riferirsi a uno dei castighi del Terzo Segreto.»
… Le scie chimiche!
«Nell’estate del ‘98 dissi a padre Martin che, per la prima volta in vita mia, mi sentivo priva di energie e completamente spossata, per la maggior parte del tempo: “non si preoccupi, non è colpa sua. Stanno facendo qualcosa nell’atmosfera. Dobbiamo solo tirare avanti.”
Iniziai ad osservare i cieli, sin da quel giorno, ed effettivamente cominciai a vedere delle strane scie chimiche rilasciate in cielo, da parte di diversi aerei. Queste scie non evaporavano come la normale condensa lasciata dagli aerei di linea, viceversa si allargavano e si combinavano l’una con l’altra, fino a formare una larga rete di nuvole artificiali.
Quest’attività, sporadica all’inizio, cominciò ad accadere con regolarità giorno dopo giorno, creando una vasta foschia biancastra, che nella maggior parte dei giorni occupava interamente il cielo. All’inizio questo fenomeno era facile a vedersi, ma adesso questa foschia così persistente diminuisce la visibilità, e per vedere la rete di scie in cielo bisognerebbe osservarla in volo, al di sopra di quelle nuvole.»
La vigilanza: “Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvo!”
«Il castigo spirituale si è certamente abbattuto sulla Chiesa sin dal 1960, ma questo si accompagnerà a tremendi castighi di tipo materiale, i quali giungeranno quasi senza preavviso, venendo riconosciuti in quanto tali, solamente da coloro che continueranno ad avere il proprio cuore aperto alla vera Fede: soltanto essi riusciranno a prepararsi in tempo per le tribolazioni che seguiranno.»
Il compito del Papa: quello nuovo… che verrà!
«Ogni nuovo Papa che legge il testo del Segreto deve necessariamente confrontarsi con gli orrori degli imminenti castighi promessi dal Cielo [l’avrà letto anche colui che non è papa, ma solamente “un vescovo vestito di bianco”?]. Egli, tuttavia, non può non sentire l’irresistibile forza della richiesta della Madonna di Fatima, che è rivolta unicamente a lui e a nessun altro.
Noi dobbiamo pregare affinché il Papa [ovviamente… quello vero!], una volta sentito questo richiamo, possa fare appello a tutto il suo amore filiale nei confronti della Madre di Dio, come pure a tutte le grazie ed al coraggio acquisiti nel corso dei suoi anni sacerdotali: tutto ciò gli servirà per comprendere la terribile realtà che si cela dietro alla disobbedienza di non aver consacrato la Russia: un atto così semplice in teoria, eppure così difficile da portare a compimento.
Nel suo libro Le chiavi di questo sangue, Malachi Martin afferma che se c’è un elemento che contraddistingue il Terzo Segreto è proprio la Russia. I contenuti del Terzo Segreto hanno motivo di esistere solamente in relazione a quella nazione.»
Conclusione: aperti alla speranza!
«Fortunatamente, la Beata Vergine ci ha detto che alla fine il Suo Cuore Immacolato trionferà, il Santo Padre le consacrerà la Russia, la quale si convertirà, e un periodo di pace verrà concesso al mondo.
Preghiamo la Madonna affinché il Santo Padre [che verrà] ascolti l’appello della Madonna e possa portare al più presto nel mondo il Trionfo della Beata Vergine Maria!»
Sergio Russo
(3/4 continua…)
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Tag: FATIMA, russo, segreto, tesla
Categoria: Generale
Un pensiero su Tesla e la trasmissione di energia senza fili.
Anche riguardo all’uso militare che (si legge nell’articolo) la Russia potrebbe farne. Quello che viene chiamato “L’evento di Tunguska” venne classificato come la “esplosione di un meteoroide di grande massa, o di un nucleo cometario” che avvenne ad una quota di 5-8 km di quota al di sopra della regione chiamata Petrosa di Tunguska situata in una zona del tutto inabitata sita in una remota zona della Siberia, la mattina del 30 Giugno 1908. (Rif. Wikipedia). La esplosione emise una energia tale che il lampo di luce e la luminosità residua furono viste fino a 700 km di distanza. L’energia sotto forma di onde d’urto produsse uno spostamento d’aria che fu rilevato per 7 volte attorno al globo terrestre e un evento sismico con l’epicentro nel punto verticale della esplosione. Il sisma fu registrato da tutti i laboratori nel pianeta. A Londra che era ancora immersa nel buio si dice che la luminosità prodotta era sufficiente a leggere il giornale all’aperto tanta fu la energia luminosa emessa. Non si conosce la vera natura del meteorite o cometa o altro che esplose senza toccare terra. Ma esattamente dal punto della esplosione gli alberi della foresta fuono abbattuti e inceneriti a raggiera per decine di km. Ora, non pochi attribuiscono a Tesla l’evento, che sarebbe stato da lui provocato con un “raggio di energia” proveniente dalla antenna ancora in funzione nell’area di Long Island a New York. Chi afferma che avrebbe potuto trattarsi di un esperimento programmato e messo in atto dall’ Ingegnere Nicholas Tesla si avvale del fatto apparentemente verificato che alcuni giorni prima si nota ancora la sua firma autografa all’Istituto Cartografico di New York. Pare che egli fosse andato a chiedere piantine topografiche di quella area della Siberia per accettarsi che non vi fosse registrata la presenza umana precisamente nell’area in cui avvenne l’evento. L’evento si inserisce nel discorso su Fatima e su Tesla, la cui invenzione avrebbe potuto essere usata in altro modo per trasmettere energia a distanza, o come evento distruttivo. Infatti la energia emessa dalla esplosione fu pari a circa 15 Megaton, (cioè 60 petajoule) corrispondente a ben mille volte la energia della bomba a fissione nucleare che distrusse lsa città di Hiroshima. Se la stessa esplosione fosse avvenuta sopra la verticale dell’India attuale, si possono davvero ipotizza i morti in un miliardo di persone per l’evento immediato e per i successivi cataclismi prodotti.
è credibile tutto questo?
Tutto molto interessante: i libri di p. Martin andrebbero tradotti e, comunque, letti. Dubito comunque che siano le scie chimiche il segno dal cielo. Sulla Russia….leggere anche la “cronaca” della terza guerra mondiale di Alois Irmailer
INTERVISTA A SAN GIOVANNI PAOLO II DURANTE LA SUA VISITA A FULDA (Germania – 1980)
Venne chiesto al Santo Padre: “Che cosa ci può dire riguardo al Terzo Segreto di Fatima? Non avrebbe dovuto essere pubblicato nel 1960?” Papa Giovanni Paolo II rispose: “Vista la serietà dei suoi contenuti, i miei predecessori al soglio pontificio preferirono la soluzione diplomatica del rimandarne la pubblicazione, in modo da non incoraggiare la forza mondiale del Comunismo a fare certe mosse. D’altra parte, per ogni cristiano dovrebbe essere sufficiente il sapere questo: se c’è un messaggio nel quale è scritto che gli oceani inonderanno intere aree della terra, e che milioni di persone perderanno la vita repentinamente, da un minuto all’altro, allora veramente la pubblicazione di un tale messaggio non rappresenta più qualcosa di così desiderabile”.
Il Papa continuò: “Molti desiderano sapere solo per curiosità e per il gusto del sensazionale, ma dimenticano che la conoscenza porta con sé anche la responsabilità. Essi vogliono soltanto accontentare la loro curiosità, e questo è pericoloso se allo stesso tempo non si è disposti a fare nulla, e se si è convinti che sia impossibile fare alcunché contro il male”.
Il Papa a questo punto afferrò il Rosario e disse: “Ecco la medicina contro questo male! Pregate, pregate e non chiedete niente di più. Lasciate tutto il resto alla Madonna!”.
Venne quindi chiesto al Santo Padre: “Che cosa succederà alla Chiesa?” Egli rispose: “Dobbiamo prepararci ad affrontare fra non molto grandi prove, le quali potranno richiedere persino il sacrificio della nostra vita e la nostra totale donazione a Cristo e per Cristo (…). Con la vostra e la mia preghiera sarà possibile mitigare queste tribolazioni, ma non è più possibile evitarle, perché un vero rinnovamento nella Chiesa potrà avvenire solo in questo modo. Quante volte già il rinnovamento della Chiesa è scaturito dal sangue! Neppure questa volta sarà diverso. Dobbiamo essere forti e preparati, confidare in Cristo ed in sua Madre, e recitare molto, molto assiduamente la preghiera del Santo Rosario”.
http://www.itreamoribianchi-araldidelvangelo.com/giovanni-paolo-ii-a-fulda/