Insostenibile Leggerezza di Fiducia Supplicans. Dolore Acuto ma Prevedibile. Lazzaretti.

29 Dicembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Giovanni Lazzaretti, cher ingraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un evento che sta suscitando reazioni profonde nel corpo ecclesiale. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

26 dicembre 2023, Santo Stefano // 27 dicembre 2023, San Giovanni Evangelista

 

Samizdat dal paesello

Un dolore acuto, ma prevedibile

 

Il 3,4,5 agosto 2023 avevo scritto un Taglio Laser intitolato “Con serenità, teniamo in libreria il catechismo del 1997”. Un testo di 10 pagine che mia moglie aveva definito “pesante”. Ed era pesante, effettivamente, non tanto per la lunghezza (abbastanza usuale per i miei scritti), ma perché era infarcito di riferimenti a testi del passato che lo rendevano non scorrevole.

Ricevute alcune mail di commento al testo, mi decisi a scrivere un secondo testo, un Samizdat ferragostano (17,18 agosto 2013) intitolato “Conoscerlo, amarlo, servirlo”: 3 pagine e mezzo che riassumevano e schematizzavano il testo precedente. Inaspettatamente arrivarono ancora più mail, nonché un intervento di Andrea Cionci che attaccava il testo punto per punto(1).

 

MA COSA DICEVO IN SINTESI?

Ma cosa dicevano in estrema sintesi quei due articoli? Faccio un’ulteriore schematizzazione, rimandando ai due testi già citati per i dettagli.

  • Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo, servirlo e goderlo per sempre in Paradiso.
  • La via ordinaria per conoscerlo, amarlo, servirlo è la Chiesa Cattolica.
  • La Chiesa Cattolica esiste se esiste il Papa, o quanto meno un’elezione del Papa in corso.
  • Con la “rinuncia”(2) di Benedetto XVI siamo entrati in un evento unico nella storia della Chiesa.
  • È possibile che la “ingravescente aetate” di Benedetto XVI sia stata generata da uno scoglio posto da altri e da lui assolutamente non gestibile(3).
  • In questo caso la sua rinuncia sarebbe invalida, e quindi la successiva elezione di Papa Francesco sarebbe irregolare.
  • [A] Scelgo di accettare l’elezione anche se fosse irregolare.
  • [B] Scelgo di amare Papa Francesco.
  • Papa Francesco, per sua pubblica affermazione, non ha mai compreso la dottrina dei “princìpi non negoziabili”. Questo fatto provoca inevitabilmente sue affermazioni ambigue e/o erronee.
  • Lascio questa questione molto grave alle cure di Gesù Cristo verso il suo Vicario.
  • Attacco invece esplicitamente il cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, come già lo attaccai nel 2014 da semplice Vescovo. Se Papa Francesco afferma semplicemente di non aver compreso la dottrina dei “princìpi non negoziabili”, il cardinale Fernández ha sul tema un caos mentale completo(4).
  • Avendo i vertici della Chiesa un problema dottrinale importante, diventa decisivo ancorarsi al Catechismo della Chiesa Cattolica del 1997 (1997! un articolo del Catechismo è già stato cambiato, quello sulla pena di morte).
  • Nel 1997 San Giovanni Paolo II mise un punto fermo, dopo 5 anni di verifica della prima versione a stampa del 1992. Quel punto fermo è un atto solenne: non è pensabile avere un Catechismo eternamente “in prova” : sarà il Catechismo del 1997 a giudicare gli atti magisteriali successivi.

I punti che ho marcato con [A] e [B] mi creano problemi di contestazione, e li vado a dettagliare meglio.

 

SCELGO DI ACCETTARE L’ELEZIONE ANCHE SE FOSSE IRREGOLARE

Perché scelgo di accettare l’elezione anche se fosse irregolare? Per un misto di “umiltà” e di “superbia”, probabilmente.

Don Milani scrive questo passaggio.

«Sa come disse il buon vecchio pievano di Signa quando andò in udienza dal Papa? “Santità, la mi faccia un crocione, perché laggiù a Signa ho fatto da Vescovo e da Papa”. Tutti noi poveri preti di campagna potremmo dir lo stesso.»

Mettiamoci nell’ottica del passato, quando i mezzi di comunicazione erano ridotti e le encicliche o quant’altro arrivavano ai fedeli solo rimasticate dal parroco del luogo.

Il Papa fino a 200 anni fa non sapevi neanche che faccia avesse e mai sentivi la sua voce.

Quindi è possibile percorrere il cammino verso il Paradiso con una dottrina tramandata, senza bisogno di sapere cosa dice oggi il Papa. È sufficiente che il Papa esista.

«Siamo nella Chiesa apposta per sentirci serrare dalle sue rotaie che ci impediscano di deviare tanto in fuori che in dentro. Queste rotaie […sono] nel Catechismo diocesano e per portarsele in casa bastano 75 lire. Dopo di che sai preciso cosa puoi dire e cosa no.»

È ancora don Milani. Io faccio la stessa cosa. Mi porto in casa il Catechismo della Chiesa Cattolica del 1997, e queste sono le rotaie che impediscono di deviare.

Abbastanza “umile” da pensare che posso camminare verso il Paradiso da semplice parrocchiano di paese. Abbastanza “superbo” da ritenere di avere in casa un libro che giudica i passaggi futuri della Chiesa.

La “qualità” dell’elezione di Papa Francesco mi diventa quindi insignificante. È irregolare? Pazienza, vado avanti lo stesso.

 

SCELGO DI AMARE PAPA FRANCESCO

Scelgo di amare Papa Francesco, e qui ho visto che sorge una sorta di cattiva interpretazione basata sulla cattiva comprensione della parola “amare”.

Gesù comanda di amare i nemici, quindi l’amore non ha nulla che assomigli a uno sdilinquimento emotivo.

Amare è essere fedeli, volere il bene di una persona, pregare per lui, non augurargli mai il male, eccetera. Un forte atto di volontà, che non contempla necessariamente l’essere amato a propria volta.

Amo Papa Francesco.

E, al contempo, metto tra parentesi la sua dottrina quando inevitabilmente deraglia, mancandole un punto fondamentale per sua stessa affermazione: princìpi non negoziabili, ossia assoluti morali, ossia diritto naturale, ossia Dottrina Sociale della Chiesa, ossia…

 

UN DOLORE ACUTO, MA PREVEDIBILE

Così, quando il 18 dicembre scorso esce la “Fiducia supplicans, sul senso pastorale delle benedizioni” firmata dal cardinale Fernández e controfirmata da Papa Francesco, cosa volete che faccia? Soffro un dolore acuto. Ma, al contempo, non provo nessuno stupore, perché era esattamente ciò che prevedevo dal 2014(5).

Nella presentazione si legge questa frase.

«Tale riflessione teologica, basata sulla visione pastorale di Papa Francesco, implica un vero sviluppo rispetto a quanto è stato detto sulle benedizioni nel Magistero e nei testi ufficiali della Chiesa. Questo rende ragione del fatto che il testo abbia assunto la tipologia di “Dichiarazione”.

Ed è proprio in tale contesto che si può comprendere la possibilità di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso, senza convalidare ufficialmente il loro status o modificare in alcun modo l’insegnamento perenne della Chiesa sul matrimonio.

La presente Dichiarazione vuole essere anche un omaggio al Popolo fedele di Dio, che adora il Signore con tanti gesti di profonda fiducia nella sua misericordia e che con questo atteggiamento viene costantemente a chiedere alla madre Chiesa una benedizione.»

È quindi una “dichiarazione autocefala”, perché si basa esclusivamente su citazioni di Papa Francesco(6) e quindi si basa esclusivamente su colui che non comprende gli assoluti morali.

Vediamo cosa dice il Catechismo del 1997.

2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.

Se le persone omosessuali sono chiamate alla castità(7), posso e devo certamente benedirle come singoli, ma non posso benedirle in quanto coppia. Se lo faccio, mi metto in contrasto col Catechismo e creo caos mentale nei fedeli.

Sulle coppie in situazioni irregolari, che dire? Teniamo in mente che Gesù è piuttosto chiaro, tanto chiaro da disorientare gli apostoli.

«Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.»

«Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

In una società ipersessualizzata l’avanzare della Chiesa non può che essere un ritorno alla purezza delle origini. Un ritorno faticoso, che fa a pugni con la leggerezza della “Fiducia supplicans”, testo che semplicemente si adatta al mondo.

 

L’ARTE DI SGANCIARSI DALLA TRADIZIONE

È bene richiamare i passaggi che portano all’evento attuale.

Il 22 febbraio 2021 la Congregazione per la Dottrina della Fede pubblica il “Responsum ad dubium” circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso. DAL QUESITO PROPOSTO: La Chiesa dispone del potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso sesso? SI RISPONDE: Negativamente.

Al Responsum segue una nota esplicativa che si chiude così.

«Per i suddetti motivi, la Chiesa non dispone, né può disporre, del potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso nel senso sopra inteso. Il Sommo Pontefice Francesco, nel corso di un’Udienza concessa al sottoscritto Segretario di questa Congregazione, è stato informato e ha dato il suo assenso alla pubblicazione del suddetto Responsum ad dubium, con annessa Nota esplicativa.

Dato a Roma, dalla Sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 22 febbraio 2021, Festa della Cattedra di San Pietro, Apostolo. Luis F. Card. Ladaria, S.I. Prefetto // Giacomo Morandi Arcivescovo tit. di Cerveteri, Segretario»

Non posso riportare l’intera nota esplicativa, ma ne trascrivo il punto chiave. Le Benedizioni fanno parte dei Sacramentali, per cui…

«Per essere coerenti con la natura dei sacramentali, quando si invoca una benedizione su alcune relazioni umane occorre – oltre alla retta intenzione di coloro che ne partecipano – che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore.»

«Sono quindi compatibili con l’essenza della benedizione impartita dalla Chiesa solo quelle realtà che sono di per sé ordinate a servire quei disegni.»

«Per tale motivo, non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso.»

Chiarificazione secondo retta dottrina, visto che cita testi precedenti della Congregazione e soprattutto cita il Catechismo.

La Congregazione per la Dottrina della Fede chiude qui la sua opera meritoria.

Il 10 gennaio 2022 l’arcivescovo Morandi cessa la sua funzione di segretario della Congregazione e viene nominato vescovo di Reggio Emilia – Guastalla.

Il 14 febbraio 2022 papa Francesco riforma la struttura della Congregazione (motu proprio “Fidem servare”) suddividendola in due sezioni (dottrinale e disciplinare), ciascuna delle quali dispone di un segretario e di un capo ufficio.

Il 19 marzo 2022 la costituzione apostolica “Praedicate evangelium” cambia il nome della Congregazione in “Dicastero per la Dottrina della Fede”.

Il 1 luglio 2023 il Papa accoglie le dimissioni del card. Ladaria e lo sostituisce con il futuro card. Fernández.

L’11 luglio 2023 il Papa risponde ai Dubia dei cardinali Burke e Brandmuller.

Il 25 settembre 2023 il card. Fernández chiede al Papa di poter utilizzare brani della sua risposta ai Dubia, per chiarire i dubbi che pervengono al Dicastero.

Il 18 dicembre 2023 esce la “Fiducia supplicans” che cita il Responsum del 22 febbraio 2021, ma lo cita allo scopo di contraddirlo.

«Il suddetto Responsum ha suscitato non poche e diverse reazioni: alcuni hanno accolto con plauso la chiarezza di questo documento e la sua coerenza con il costante insegnamento della Chiesa; altri non hanno condiviso la risposta negativa al quesito o non l’hanno ritenuta sufficientemente chiara nella sua formulazione e nelle motivazioni addotte nell’annessa Nota esplicativa.

Per venire incontro, con carità fraterna, a questi ultimi, appare opportuno riprendere il tema ed offrire una visione che componga in coerenza gli aspetti dottrinali con quelli pastorali, perché “ogni insegnamento della dottrina deve situarsi nell’atteggiamento evangelizzatore che risvegli l’adesione del cuore con la vicinanza, l’amore e la testimonianza”».

Papa Francesco, che diede l’assenso al Responsum del 2021, dà l’assenso anche alla sua contraddizione nella “Fiducia supplicans”.

E quindi la “Fiducia supplicans” è un documento perfettamente “autocefalo”, partorito senza alcun aggancio al Catechismo e alla Tradizione, nonché in contraddizione con un atto del medesimo Dicastero (ex Congregazione) scritto non nella preistoria, ma meno di 3 anni prima.

 

UN SACRAMENTO, TUTTI I SACRAMENTI(8)

Siamo abituati a dire che dal costato di Cristo sgorgano sangue e acqua, ossia l’Eucarestia e il Battesimo. Ma dal costato di Cristo sgorgano tutti i 7 Sacramenti, che sono un tutto unico. Venir meno a uno solo dei 7 Sacramenti è venir meno a tutti gli altri in contemporanea.

Niente di diverso dai Comandamenti, secondo le parole della Lettera di Giacomo: «chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere.»

  • Se tutti i Sacramenti sono sgorgati dal sangue ed acqua usciti dal costato di Cristo in croce, trafitto ed ucciso per noi e per la nostra salvezza,
  • se per la nostra salvezza ci ha dato il Pane e il Vino della Santa Eucarestia affinché rimaniamo in Lui e Lui in noi,
  • se ognuno dei Sacramenti altro non serve che a sostenere e a permetterci di vivere al meglio questo unico fondamentale Sacramento che è l’Eucarestia,

allora fare della propria sessualità quel che ci pare e irridere al Sacramento del Matrimonio significa dichiarare che anche gli altri 6 Sacramenti non hanno più motivo di esistere.

E questo è esattamente demolire il Depositum Fidei.

Ovviamente la “Fiducia supplicans” non irride il Sacramento del Matrimonio, anzi sembra sostenerlo e valorizzarlo distinguendolo dalle benedizioni delle “coppie libere”. Ma utilizza la consolidata tecnica dei Radicali: aprire una crepa, dopo di che il crollo viene da sé.

 

UN ATTO DI AMORE

Dal 3 al 6 gennaio 2024 faremo, a Dio piacendo, la sedicesima visita-pellegrinaggio a Roma. Quest’anno siamo un piccolo gruppo di 9 persone e (come da tradizione) chiuderemo il percorso il 6 gennaio in San Pietro per la Messa Papale.

Pensate che sia un piacere per me questo passaggio? No, quest’anno è un passo particolarmente doloroso.

Ma è un atto di amore.

Essere fedeli al Papa, volere il bene del Papa, pregare per il Papa, non augurargli mai il male, eccetera. E al contempo sperare che l’omelia(9) e il successivo Angelus non abbiano punti di attrito col Catechismo del 1997.

Certo, quando c’era Benedetto XVI tutto era più semplice. Ma anche adesso tutto può essere semplice, scegliendo i fondamenti giusti.

 

Giovanni Lazzaretti

giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com

 

 

NOTE

  • 1) L’intervento di Cionci meriterebbe una replica, perché la sua analisi è puntuale e dettagliata. Non si può fare tutto nella vita. Forse un giorno replicherò.
  • 2) Uso volutamente un termine generico, per non imbarcarmi nella distinzione tra Munus e Ministerium. Mi interessa solo il fatto che Benedetto XVI ha messo in campo un evento unico nella storia della Chiesa.
  • 3) Da nOmismatico ho immaginato un attacco di una “entità esterna” che avrebbe bloccato i pagamenti della Chiesa se Benedetto XVI non si dimetteva. Immaginazione pura da parte mia, ma ragionamento non illogico.
  • 4) Vedere i dettagli nel Taglio Laser “Con serenità, teniamo in libreria il catechismo del 1997”, pagine 5,6,7.
  • 5) In realtà nel 2014 speravo che Papa Francesco approfittasse della presenza del Papa Emerito per studiare e comprendere i princìpi non negoziabili. Non lo ha fatto. Inoltre nel 2014 non immaginavo certo che gli scassatissimi ragionamenti dell’allora Vescovo Fernández diventassero gli scassatissimi ragionamenti del capo del “Dicastero per la Dottrina della Fede”.
  • 6) C’è una citazione di Benedetto XVI, ma assolutamente “di striscio”, marginale. Ci sono citazioni del De Benedictionibus promulgato nel 1985 da San Giovanni Paolo II, ma non riguardano minimamente il punto chiave della questione: benedizione di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso.
  • 7) La chiamata alla castità è universale, non riguarda solo le persone con tendenze omosessuali.
  • 8) In debito con Vittoria Carini per questo passaggio.
  • 9) Nel 2020 ad esempio ci fu una bella omelia sull’Adorazione. Nel 2021 e 2022 andammo in estate, e quindi niente Messa dell’Epifania. Nel 2023 ci fu il funerale di Benedetto XVI il 5 gennaio e saltammo la Messa Papale del 6 gennaio. Riprendiamo i contatti col Papa a 4 anni di distanza. A Dio piacendo, ça va sans dire.

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10 commenti

  • unaopinione ha detto:

    Caro dott. Tosatti, se cambia il precedente post con questo.

    In riferimento al post di “JSPH”. Un link è questo: https://www.fromrome.info/2023/12/28/argentina-lighting-from-heaven-proves-bergoglio-was-validly-elected-on-jan-30-2023/ (in inglese)
    Secondo l´interpretazione di padre Brugnolo questo fatto, e io sono d´accordo con lui, è una manifestazione divina. Per padre Brugnolo è inoltre prova che papa Francesco sia stato almeno fino al momento in cui si è verificato il fulmine validamente Papa e che questa nomina sia il risultato di una elezione tenutasi il 30 gennaio 2023 in un hotel di Roma fra tutti i fedeli che si ritenevano titolati ad eleggerlo:
    https://www.chiesaromana.info/index.php/2023/01/23/assemblea-per-eleggere-il-successore-di-papa-benedetto-xvi/
    Il tutto, sempre secondo padre Brugnolo, verrebbe corroborato dal fatto che la croce che sarebbe apparsa in cielo durante la funzione funebre di Papa Benedetto XVI avvenuta in data 6 gennaio 2023, anche qui, se vero, sono d´accordo con padre Brugnolo che siamo in presenza di un segno mandato dal Cielo, sarebbe apparsa nella direzione in cui si trova l´hotel sopraddetto, confermando ulteriormente la legittimitá della successione di papa Francesco quale Papa legittimo.
    Orbene … se tutti i fatti sopra sono realmente avvenuti io do personalmente tutta un´altra spiegazione di cosa Dio abbia voluto dire all´umanitá mandando questi due segni.
    E questo perché la croce sembra essere apparsa in direzione del Belvedere del Gianicolo e non in direzione dell´hotel sopraccitato (e che mi pare che sia in direzione di Villa Doria Panphilj). Per cui non vedo nessuna correlazione con l´elezione tenutasi in data 30 gennaio 2023. Perció io interpreto l´avvenuto piú come un messaggio con il quale Dio ha confermato al mondo che Papa Benedetto è stato vero Papa fino alla sua morte anziché una dichiarazione che considera papa Francesco quale legittimo successore di Papa Benedetto (ma si veda anche sotto).
    https://twitter.com/AnttoCh92/status/1611314100700692482 (foto della croce in cielo)
    Inoltre non mi pare possibile, ma certamente io ragiono da umano, che Dio abbia potuto considerare per un solo momento Papa chi, secondo me, sapeva che lo avrebbe offeso nella sua qualità di “Uno e Trino”, ha offeso Gesú, la Madonna ed Altri. Figuriamoci anche per un anno.
    E per quanto riguarda il fulmine? Il fatto che Dio abbia scelto proprio una statua che si trova in Argentina, ma soprattutto la scelta del giorno che coincide con quello della nascita di Jorge M. Bergoglio rende chiaro anche a me il fatto che il messaggio è stato indirizzato proprio a J.M.Bergoglio come persona (se fosse stato invece indirizzato all´Istituzione che rappresenta, credo avrebbe scelto la statua di San Pietro nella Cittá del Vaticano). E secondo me padre Brugnolo dice correttamente che Dio è dispiaciuto (“dipleasure”) di “Fiducia Supplicans”; ma a differenza del padre ritengo che il messaggio che Dio ha voluto mandare a M. J. Bergoglio non è stato: “Da oggi non sei piú Papa”, ma è stato: “Con questo atto (“Fiduciae Supplicans”) hai superato il limite … da oggi non ti sará piú permesso di usare la figura di papa per avanzare i tuoi piani … la gente da oggi in poi inizierà a vederti per quello che sei …”. La prova che io adduco? Il rifiuto che si sta estendendo sempre di piú contro papa Francesco che è iniziato proprio il giorno dopo con la pubblicazione di “Fiducia Supplicans” … Dio ha tolto il velo agli occhi di molte anime che hanno potuto finalmente vedere distintamente davanti a loro quale era l´orrore delle parole dietro a cui erano fino ad allora andate. Ora i globalisti dovranno in qualche modo correre ai ripari (e i mezzi giá li hanno).
    Inoltre credo che il “messaggio” che è caduto sulla statua di S. Pietro in Argentina ha anche un altro destinatario: il cardinale Victor Emanuel Fernández … anche lui argentino. E mi ricordo a proposito che una volta la Madonna disse in una apparizione (cito come mi ricordo): “Quando si supera il limite Dio infine colpisce”.
    Ecco … secondo me Dio è irato e non poco in questo momento. Se fossi nei panni di quelle due eccellentissime persone, uscendo dai luoghi chiusi, guarderei sempre prima in Cielo per vedere se vi sta qualche nuovola sospetta. E questo perché, visto come Dio ha iniziato a trattare le cose, puó facilmente succedere questo:
    https://www.dailymail.co.uk/video/news/video-3061275/Video-Horrifying-moment-woman-killed-lightning-Colombia-beach.html (a cielo sereno?)
    Cosí potrebbe anche valere per coloro che legittimano J. M. Bergoglio come Papa e non si limitano solo a pregare per la sua anima (augurandogli con amore tutto il bene che Dio, secondo i Propri dettami e non del Suo Oppositore, gli possa concedere). Quanto descritto nello scritto di Maria Valtorta subito dopo la morte di Gesú sulla Croce cosí mi lascia pensare (Vol X – 605.23).

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Cartoline di auguri dal Mondo Nuovo.

    Prosperità.
    https://www.maurizioblondet.it/israele-e-entrata-in-terminator-mode/
    -Quattro miliardi di persone dipendono dai combustibili fossili per il loro cibo-
    -Senza di essi moriranno di fame 4 miliardi di persone-

    Pace.
    https://www.ilsole24ore.com/art/monito-generale-usa-possibile-guerra-stati-uniti-cina-2025-AEwT2ScC

    Amore.
    https://www.maurizioblondet.it/ieri-mio-figlio-in-terza-media-ha-avuto-una-lezione-di-due-ore-con-una-rappresentante-lgbt-che-ha-raccontato-alla-classe-quanto-sia-bello-lamore-fluido-e-li-ha-invitati-a-partecipare-al-prossimo/
    https://twitter.com/obianuju/status/1582005713161039872
    https://lanuovabq.it/it/dipinti-shock-alleuroparlamento-segni-dellodio-verso-i-bambini
    https://twitter.com/fratotolo2/status/1665666816843169793
    https://www.renovatio21.com/manifestazione-pubblica-degli-zoofili-in-germania/

    Ricordi di un Mondo Piccolo e di uomini grandi.
    https://www.eletteedeletti.it/rappresentazioni/obbedienza-cieca-pronta-assoluta-8/
    Senza riferimenti personali. Pur di non accettare compromessi, Guareschi conobbe il lager nazista e le patrie galere, l’emarginazione e poi la damnatio memoriae: oggi userebbe senza misericordia pennino e bastone con i trinariciuti devoti.

  • Jsph ha detto:

    Domenica 17 dicembre 2023, un fulmine ha letteralmente polverizzato la chiave e l’aureola della statua di San Pietro, posta sulla facciata del Santuario della Madonna del Rosario di San Nicolas, a nord di Buenos Aires, Argentina.

    Il Santuario di San Nicolas, a pochi chilometri da Buenos Aires, è la città di cui Bergoglio fu vescovo per tanto tempo.

    L’’evento si è verificato proprio il 17/12/23 giorno del compleanno di Jorge Mario Bergoglio e giorno precedente alla pubblicazione della dichiarazione “Fiducia Supplicans” (18/12/23) che apre alle benedizioni per le coppie gay.
    E’ un segno che viene dal Cielo?

    Leggere per credere:
    Buenos Aires: fulmine su aureola e chiavi di San Pietro. Bergoglio al capolinea? (romait.it)

  • Arianna ha detto:

    Veramente bergy ha esplicitamente e sempre rifiutato di essere il vicario di Cristo.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Sostanzialmente, ECCELLENTE. Ringrazio l’autore.

    Ciò che rende acuta la sofferenza, per quel che mi riguarda, è l’affronto a Cristo, lo smacco al Creatore di entità gravissima, la volontà – non più dissimulata – di perdere le anime dei Pastori e delle greggi.

    Consola sapere che per ogni tentativo di inabissare la Barca di Pietro, Cristo risponderà inevitabilmente con lo sgridare i venti e il mare…e col chiederci: “perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”…

    Colui a cui il vento e il mare obbediscono renda obbedienti anche noi, così che ciò che chiediamo non ci sia più oltre negato!

  • Milly ha detto:

    Tutto o quasi condivisibile quello che lei afferma; mi rincresce solo la citazione dell’assai controverso Don Milani!

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Ma Milly carissima, che stimo e che leggo, ultimamente preoccupandomi, non crede che Cionci sia ben più pericoloso da leggere che don Milani, di cui l’autore propone solo alcuni pensieri esemplificativi?

      Mi chiedo come una buona persona come lei, devota e umile, per quel che mi è dato capire da qui, si sia potuta lasciar sedurre da chi campa sulla propria fantasia e commercia alla maniera di Dan Brown e, come lui, non è cattolico!

      Mia cara Milly, non si lasci ingannare! La verità non è mai coercitiva, non fa guadagnare soldi né fama e non è mai a maggioranza…

      Fraternamente.

      • Milly ha detto:

        Caro Occhi Aperti rispondo volentieri al suo commento. Per quello che riguarda il mio pensiero su Don Milani riconosco che alcuni suoi scritti siano stati rivoluzionari e giusti, soprattutto per quello che riguardava l’istruzione scolastica degli anni ’60, es. “La lettera a una professoressa ” ha sicuramente messo a fuoco un sistema di apprendimento basato su presupposti sbagliati e ingiusti. Ma poi c’è stato dell’altro ed è proprio quel “dell’altro” che mi ha lasciata perplessa, a incominciare da quando appella la Chiesa Cattolica “La Ditta”.
        Don Ernesto Balducci scrisse che Milani «portava con sé i segni del silenzio espiatorio, i segni di una stagione in cui forse bisogna smettere di parlare molto di Dio e delle cose di Dio e bisogna operare giustizia» . Le ho riportato solo alcune delle perplessità che mi hanno colpito, per brevità sorvolo sul resto delle stesse.
        Per quello che riguarda Andrea Cionci e il suo libro Codice Ratzinger l’ho acquistato e letto dalla prima all’ultima pagina.
        Capisco un po’ di Diritto perché la mia tesi di laurea verteva proprio sul Diritto Canonico e guarda caso il libro di Cionci tratta in massima parte di questioni giuridiche inerenti il Magisteto della Chiesa.
        Io non so se lei ha letto il Codice Ratzinger ma la pregherei vivamente di non cadere nel dileggio di un autore e di un’opera così ben documentata. Poi sa, il futuro potrebbe aprire tanti scenari di cui adesso non siamo a conoscenza che potrebbero rafforzarci o indebolirci sul nostro attuale pensiero.

        • OCCHI APERTI! ha detto:

          Su don Milani non mi deve convincere, Milly carissima, su Cionci, invece, proprio non può… Nè posso io tacere l’inganno che si cela; per amore a Dio, alla Chiesa e alle anime.

          Chissà se ha mai letto i commenti del carissimo DON PIETRO PAOLO…quanto si è speso…quanto ha tentato di avvertire del pericolo…
          Eppure, a un non cattolico che ha trovato la gallina dalle uova d’oro si crede, a un povero sacerdote veramente fedele no. Capitò lo stesso ad Adamo ed Eva…scelsero la convincente, ragionevole, carismatica voce del serpente.

          Ad ognuno, poi – e ci mancherebbe! – le proprie scelte. Le mie restano saldamente ancorate a nostra Santa Madre Chiesa e ai Suoi Pastori fedeli, non a sette emergenti.

          Un caro ricordo nella preghiera, Milly carissima. E grazie.

          Buon Natale e un Santo 2024, foriero di ogni grazia!