«La Carriera Alias, è una procedura illegale e soprattutto pericolosa per il benessere psico fisico dei ragazzi, che rischiano così di essere indottrinati alla rischiosa bugia che si possa davvero “nascere nel corpo sbagliato”. Adottarla, così come iniziative simili quali bagni o spogliatoi “neutri”, è quindi di una gravità assoluta, come è accaduto negli ultimi mesi all’Istituto Antonio Magarotto di Torino, all’Istituto Amaldi-Sraffa di Orbassano e al Liceo Silvio Pellico-Giuseppe Peano di Cuneo tanto per fare alcuni dei molti esempi sul territorio della regione Piemonte.
L’Alias è un provvedimento a nostro avviso in aperto contrasto con le normative vigenti in campo amministrativo, civile e potenzialmente anche penale e viziato da incompetenza in quanto l’amministrazione scolastica non ha alcun potere di modificare il nome e l’identità sessuale di un individuo.
La carriera alias è inoltre anacronistica se pensiamo che i paesi pionieri nella transizione di genere, come Gran Bretagna, Australia, Svizzera, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda e buona parte degli stati degli Usa stanno facendo marcia indietro sulla transizione di genere, addirittura chiudendo le cliniche come il Tavistock Center di Londra al centro di un pesante scandalo.
E’ solo di qualche mese fa il caso della mamma Jessica Konen, che ha ottenuto un risarcimento di 100.000 dollari dalla scuola Buena Vista Middle School in California per i danni causati alla figlia Alice. O come in Spagna, dove la giovane Susana Domínguez ha denunciato una clinica finanziata con soldi pubblici per averle prescritto ormoni sessuali incrociati a 16 anni e aver eseguito sul suo corpo una isterectomia a 19 anni senza adeguate informazioni su rischi e conseguenze. Come lei sono decine, nel mondo, le cause legali in atto per motivi simili.
Un sentimento diffuso, poiché sono già molte le scuole italiane segnalate dai genitori proprio perché hanno imposto il regolamento sulla Carriera Alias.
Chiediamo che il Governo e Ministero dell’Istruzione blocchino una volta per tutte la Carriera Alias e le derive gender nelle scuole». Così JacopoCoghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
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Unica transizione notata… cervelli espunti da corpi e… mandati in discarica!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Pazzi furiosi! E chi ci rimette sono i nostri figli e nipoti.
Il Piemonte e’ una delle regioni, ahimè, che si dimostra meno cattolica.
Sta molto male in fatto di fede: basti vedere come poche siano le “isole” felici di sana liturgia, dove si tenga la Messa Vetus Ordo in Piemonte.
Non tragga in inganno il fatto che a governarla e’ il centrodestra. Dal punto di vista religioso, in Piemonte il Modernismo ha attecchito in modo impressionante, e dal punto di vista politico il centrodestra attuale si barcamena, ma i poteri che contano sono in mano ai soliti massoni.
Regione grande, fede piccola.