Fiducia Supplicans. Otto Bugie e Ipocrisie nel Documento. Araignée du Désert.

27 Dicembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, su segnalazione di un’amica fedele del nostro sito, A.R, che ringraziamo di cuore, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo pubblicato da L’araignée du Désert. Buona lettura e condivisione.

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8 BUGIE E IPOCRISIE NEL DOCUMENTO DEL DICASTERO SULLE BENEDIZIONI PER LE COPPIE GAY
Consultate il documento a questo link.

Bugia n. 1: Questa nuova benedizione non giustifica nulla e non promuove nulla.

“Infatti, queste benedizioni […] non intendono legittimare nulla”. (§ 40)

Promuove implicitamente l’atto omosessuale, l’unione omosessuale come coppia e come Amore (certo incompleto e non voluto dalla Chiesa… ma pur sempre Amore). Poiché nel testo non si parla di benedire le persone omosessuali individualmente, o ciascuna delle due persone che compongono la coppia omosessuale. No. Si parla esplicitamente di “benedizioni di coppie dello stesso sesso” (l’espressione è usata 7 volte).

Bugia n. 2: Questa nuova benedizione non è né sacramentale né liturgica (… cioè non giustifica la situazione delle persone che benedice… con il pretesto che viene definita “non rituale”, “non liturgica”, “improvvisata”, “non ufficiale”, “chiaramente distinta dalla forma del matrimonio”, “su iniziativa di ciascun sacerdote”, e persino “biblica”).

“Va sottolineato che, proprio nel caso del rito del sacramento del matrimonio, non si tratta di una benedizione qualsiasi, ma del gesto riservato al ministro ordinato.” (§ 6)

“Occorre sottolineare che, proprio nel caso del rito del sacramento del matrimonio, non si tratta di una benedizione qualsiasi, ma di un gesto riservato al ministro ordinato, “evitando che queste benedizioni non ritualizzate diventino un atto liturgico o semiliturgico, simile a un sacramento”. (§ 36)

“Non è necessario convertirli in norme. (§ 37)

“Questa benedizione non deve mai essere eseguita contemporaneamente ai riti civili dell’unione, e nemmeno in connessione con essi. Né con paramenti, gesti o parole proprie del matrimonio”. (§ 39)

Quando benedice, in genere non nomina il male (in questo caso perché non lo vede nella pratica omosessuale fedele e rispettosa), e non nomina il cammino di conversione per uscire dall’atto peccaminoso (continenza e separazione dalla coppia). Quindi, in termini pratici, la sua benedizione giustifica l’atto della coppia gay. A prescindere da ciò che si dice.

Bugia n. 3: Questa nuova benedizione non ha valore sacramentale, quindi non ha nulla a che fare con il matrimonio.

“Questa dichiarazione rimane ferma sulla dottrina tradizionale della Chiesa riguardo al matrimonio, non autorizzando alcun tipo di rito liturgico o di benedizione simile a un rito liturgico che potrebbe portare a confusione.” (Introduzione)

“Di conseguenza, sono inammissibili riti e preghiere che possano creare confusione tra ciò che è costitutivo del matrimonio, cioè ‘un’unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta alla generazione di figli’, e ciò che lo contraddice”. Questa convinzione si basa sulla perenne dottrina cattolica del matrimonio. Solo in questo contesto i rapporti sessuali trovano il loro significato naturale, proprio e pienamente umano. La dottrina della Chiesa su questo punto rimane ferma”. (§ 4)

FALSO: È il primo passo. È già un riconoscimento religioso ufficiale e tacito della coppia gay. Il testo ci dice che la benedizione non è un matrimonio, e si dichiara “fermo” su questo punto. Ehm… In termini di intenzioni e fantasie, nelle richieste di coloro che vogliono essere benedetti, così come nella mente del sacerdote che li benedice, sì, è una benedizione coniugale e nuziale, un riconoscimento ecclesiale e una dichiarazione di amore divino. Simbolicamente, è sognato come un matrimonio religioso. Dobbiamo guardare al valore simbolico di una legge o di un rito. Perché è una realtà che, qualche tempo dopo, può divorare il vero sacramento primario che inizialmente pretendeva di pastorizzare e al quale inizialmente pretendeva di rinunciare. In questo caso, Papa Francesco cade nella stessa trappola del sacramentalismo che ha usato per il matrimonio gay.

Per proteggere il matrimonio sacramentale, ha pensato che la concessione delle unioni civili gay sarebbe stata un premio di consolazione e un’efficace tattica diversiva. È la stessa legge! In pratica, l’unione civile è diventata un matrimonio gay! La stessa cosa accadrà con le benedizioni gay: il Papa le concederà alle coppie gay in modo che non debbano toccare il sacramento del matrimonio. È una strategia sbagliata: le coppie benedette vorranno poi che la Chiesa riconosca ufficialmente il loro “amore”, che Dio riconosca il loro “amore” e che i sacerdoti li sposino invece di benedirli semplicemente in modo clandestino. Il sacramentalismo è una terribile tentazione e un peccato.

Bugia n. 4: le benedizioni tradizionali non saranno snaturate dalle nuove benedizioni.

La risposta del Santo Padre a questa domanda si basa sulla “chiarezza di questo documento e la sua coerenza con il costante insegnamento della Chiesa” (§ 3).

“La risposta del Santo Padre sopra citata ci invita anche a fare uno sforzo per sviluppare e arricchire il significato delle benedizioni. Le benedizioni possono essere considerate come uno dei sacramentali più diffusi e in continua evoluzione.” (§ 7 e 8)

 

FALSO. Una benedizione religiosa è sempre personale (in quanto rivolta a singoli individui). Non collettiva. Questa nuova benedizione elimina il carattere intrinsecamente individuale delle benedizioni valide, poiché si rivolge alle coppie. Appoggia gli atti piuttosto che i semplici individui. Li distorce. Di conseguenza, distorce le vere benedizioni religiose.

Bugia n. 5: Questa nuova benedizione non è normativa o ufficiale: è discrezionale e facoltativa.

“Non si deve promuovere né prevedere un rito di benedizione delle coppie in situazione irregolare, ma non si deve nemmeno impedire o proibire la vicinanza della Chiesa a qualsiasi situazione in cui si cerca l’aiuto di Dio con una semplice benedizione.” (§ 38)

“In ogni caso, proprio per evitare qualsiasi forma di confusione o di scandalo, quando la preghiera di benedizione, pur espressa al di fuori dei riti prescritti dai libri liturgici, viene richiesta da una coppia in situazione irregolare, questa benedizione non sarà mai eseguita contemporaneamente ai riti civili dell’unione, e nemmeno in connessione con essi. Né sarà effettuata con i paramenti, i gesti o le parole proprie del matrimonio”. (§ 39)

FALSO: Si tratta di una facoltatività pubblica, massiccia e universale. E convalidata dal Papa e dal Dicastero.

Bugia n. 6: Questa nuova benedizione è biblica e cristologica.

“Questo è anche il concetto di matrimonio proposto dal Vangelo”. (§ 5)

“Nel riflettere sulle benedizioni, raccogliendo diversi punti di vista, dobbiamo lasciarci illuminare soprattutto dalla voce della Sacra Scrittura”. (§ 14)

Non ho mai visto Gesù benedire coppie adultere o gay.

Bugia n. 7: Questa nuova benedizione è un aiuto o una richiesta di aiuto.

“Non dobbiamo né promuovere né prevedere un rituale di benedizione di coppie in situazione irregolare, ma nemmeno impedire o proibire la vicinanza della Chiesa a qualsiasi situazione in cui le persone cercano l’aiuto di Dio attraverso una semplice benedizione. Nella breve preghiera che può precedere questa benedizione spontanea, il ministro ordinato potrebbe chiedere pace, salute, spirito di pazienza, dialogo e aiuto reciproco, ma anche la luce e la forza di Dio per poter compiere pienamente la sua volontà.” (§ 38)

FALSO: Si tratta di una richiesta di garanzia, consenso e adesione. Non di aiuto. Lo stesso vale per i sacerdoti che benedicono le coppie gay. Non vogliono semplicemente aiutare le coppie che benedicono o dare loro la forza divina per separarsi e obbedire alla volontà del Signore. Che ipocrisia… Credono nell'”amore gay” e vogliono addirittura viverlo in prima persona!

Bugia n. 8: Questa nuova benedizione è un modo per dire ai gay che la Chiesa e Dio li amano.

(cfr. i paragrafi di “Cuoricini ovunque”…)

Con queste benedizioni, che non vengono impartite secondo le forme rituali proprie della liturgia, ma piuttosto come espressione del cuore materno della Chiesa” (§ 40), “la Chiesa è così il sacramento dell’amore infinito di Dio”.

“La Chiesa è dunque il sacramento dell’amore infinito di Dio”. (§ 43)

“Ogni benedizione sarà l’occasione per un nuovo annuncio del kerygma, un invito ad avvicinarsi sempre di più all’amore di Cristo. Papa Benedetto XVI ha insegnato: ‘Come Maria, la Chiesa è la mediatrice della benedizione di Dio per il mondo'” (§ 44).

FALSO. Nel documento, da un lato, le coppie gay vengono accomunate alle coppie adultere. Ma l’adulterio è una scelta. Non è una tendenza omosessuale. Grazie all’omofobia. Dall’altro lato, amarci significa nominare il male, chiederci la continenza, ma in cambio ascoltarci, riceverci, offrirci i mezzi di un apostolato del fuoco, e riconoscere pubblicamente di essere omofobici senza ammettere con rancore, umiltà e consapevolezza che finora non ci avete amato. Il Papa non mi ha mai invitato o telefonato

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10 commenti

  • unaopinione ha detto:

    @Rolando
    “E se questa non è una benedizione, …”
    Dal libro “L´Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta – Volume VII – Capitolo 494
    Copio e incollo le parole di Gesú:
    “Alla colpevole indico la via da seguirsi per redimersi. Tornare alla sua casa, umilmente chiedere perdono e ottenerlo con una vita retta. Non cedere più alla carne. Non abusare della bontà divina e della bontà umana per non scontare più duramente di ora la duplice o molteplice colpa. Dio perdona, e perdona perché è la Bontà. Ma l’uomo, per quanto Io abbia detto[135]:
    “Perdona al fratello tuo settanta volte sette”, non sa perdonare due volte.
    Non le do pace e benedizione perché non era in lei quella completa recisione dal suo peccato che è richiesta per esser perdonati.”
    Fonte: http://www.valtortamaria.com/operamaggiore/volume/7/cdxciv-la-donna-adultera-e-lipocrisia-dei-suoi-accusatori-vari-insegnamenti (la parte riportata é quasi in fondo al testo)
    Dal tutto io deduco che Gesú con il suo intervento ha costretto gli accusatori, e questo non per perdonare l´adultera ma per mettere a nudo l´insinceritá dei suoi castigatori, a perdonarla (facendo in modo che rinunciassero alla lapidazione) ma ha fatto presente che la prossima volta non sará perdonata dagli uomini. Ma la benedizione non gliel´ha data perché …Lui stesso non la perdona per quello che ha commesso (e questo per la mancata completa recisione dal peccato della donna ).
    Ma l´intervento di Rolando capita a proposito. E questo perché mi domando: cosa succederebbe oggi, se un gruppo di “osservanti della Legge” per scacciare dalle loro coscienze le proprie colpe inseguissero una adultera per lapidarla ed incontrassero Gesú che li trattiene dal farlo con le stesse argomentazioni di allora? E cioè facendo balenare nei loro cuori l´accusa che sono degli ipocriti/insinceri?
    . qualcuno lancia la prima pietra contro l´adultera e poi, rotte le dighe, tutti gli altri seguirebbero;
    . ognuno butterebbe la propria pietra a terra e, riconoscendo la propria condizione di peccatore, se ne andrebbe via a chiedere chi perdono, almeno mentalmente, alla propria moglie/proprio marito, chi con il proposito di emendarsi per i peccati di altro genere;
    . invece dell´adultera lapiderebbero Gesú pur di non sentirsi dire da Qualcuno di stare in stato di peccato loro stessi, cercando inutilmente di mettere a tacere la propria coscienza.
    Io propendo per la terza ipotesi e questo perché gli uomini/donne di allora sapevano in cosa consistesse il peccato. Oggi invece, anche grazie a papa Francesco, guai a sentirselo dire da qualcuno: lo si lapida subito mentalmente.
    E se esiste una Agenda in proposito, cosa della quale non dubito, servendosi delle principali televisioni e giornali per dare l´apparenza di una lapidazione collettiva condivisa da tutti.

  • Esdra ha detto:

    Dubito che Bergoglio e Tucho si siano messi in trappola senza accorgersene. Lo scopo di Amoris laetitia e Fiducia supplicans è smantellare i Sacramenti, de sacralizzare la Chiesa spezzare la mediazione sacerdotale. Satana non avrebbe potuto scegliere di meglio

  • Adriana 1 ha detto:

    Ma via, che Tuchio/Bacio ha appena scritto alla rivista USA: ” Pylar ” che: ” Le coppie sono benedette. L’unione non è benedetta “…una magnifica supercazzola con scappellamento globalista… Per la chiesa-in- uscita, le coppie sono, restano e devono quindi restare, testimonianza di divisione!!! 😂

    • Rolando ha detto:

      Cara Adriana 1. Da giovane liceale ho appreso questa espressione che cito a memoria: “Nihil tam assurde dici potest quae non dicatur ab aliquo philosophorum”. Ma la divina fantasia ha sempre superato ogni filosofia ed oggi che la filosofia insegue la scienza sperimentale, la divina fantasia fa sforzi olimpici per tener fermo l’Olimpo che da sempre non è mai lo stesso e nello stesso istante-luogo.

      • Adriana 1 ha detto:

        Ronaldo,
        verissimo…ma se i Gesuiti si erano specializzati nelle narrazioni ” ad usum delphini “, ora sfruttano la “riserva mentale” “ad usum nemathelminthum “. Ossia ad uso strettamente personale . 🤣🤣🤣

  • Rolando ha detto:

    In tutto l’articolo ho trovato interessante solo questa affermazione: “Non ho mai visto Gesù benedire coppie adultere o gay.”
    Neppure Gesù ha mai detto e scritto che non lo ha mai fatto!
    Di lui vengono però ricordati due episodi emblematici e significativi.
    Uno nel vangelo di Giovanni. Anzi, inserito in esso tardivamente come testimonia sant’Agostino ed a causa, secondo lui, della sua presunta antichità:”ob vetustatem”. È proprio la superbenedizione dell’adultera. Essa viene strattonata davanti a Gesù da maliziosi fondamentalisti e tradizionalisti della Legge di Mosè proprio per prenderlo in castagna. E ciò che conta e che dovrebbe far pensare è proprio il fatto che Gesù non si lasciò intimidire dall’autorità di Mosè e dai loro feroci paladini ipocriti. Anzi li svergognò… Il testo non dice che Gesù fece un segno di croce sulla donna, né che bene-disse di lei. Fece concretamente molto, molto di più: la salvò dalle mani del GRANDE INQUISITORE CATTOLICO. LE SALVÒ LA VITA FISICA.
    E se questa non è una benedizione, chi scrive può pure fantasticare quello che vuole. La malizia del giudizio umano non ha limiti!
    Il secondo fatto è riportato dal Vangelo di Luca. Il Centurione romano ha in casa un suo “pais” , ragazzo adolescente che è malato. Gesù non indaga a che titolo il Centurione ha con sé questo ragazzo, che non viene chiamato figlio, né cugino, né parente. Gesù è semplicemente pronto ad andarlo a… benedire? No! Di più, molto di più! Ma il Centurione dice: no! non entrare in casa mia! I perché? Tutti quelli che la fantasia benigna o maligna umana della storia vuole! Sta di FATTO, che quando tornò da solo in casa il Centurione trovò il suo “pais”, ragazzo, in piena forma di salutare giovinezza! Benedizione? Molto molto di più: gay o non gay che fosse.
    In dubio libertas in omnibus charitas. La Kàris pindarica della tragica soggettiva convenienza!

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Ecco a voi un estratto gratuito, brevi manu, dalla Nuova Bibbia Queer…

      Cari stilumcuriali cattolici, “ci” mettono sul banco degli imputati i nuovi legislatori che si fanno forti di Giuda Papa.
      Avanti così, ne condivideranno la triste sorte, purtroppo…

      La Verità ha la meglio sull’Amore, sì o no?!

    • Maroun ha detto:

      Ma sei proprio uno sciocco. Il nostro Signore Gesu` Cristo ha salvato la donna adultera si, ma lui stesso e` andato alla croce per lei. Poi lui non ha mai detto nemmeno io ti condanno, vai e continua a peccare, anzi, ha detto letteralmente vai e non peccare piu`, ha salvato la peccatrice ma ha condannato il peccato. Questo e` quello che ha detto Sat`Agostino nei suoi commenti su questo passaggio.
      Poi hai parlato del ragazzo ammalato che il nostro Signore ha guarito senza indagare se fosse gay o no. Ma proprio uno come te poteva mescolare una malattia fisica ( che aveva il ragazzo ) con essere gay ( una scelta peccaminosa personale.
      E tu probabilmente sei uno che crede di essere un buon cristiano? Ami e difende il peccato,…

      • Adelý ha detto:

        Obiezione respinta.
        La falsa chiesa di jmb, ha solo un desiderio, adattarsi al mondo.
        E come ci si può adattare al mondo e servirlo se non in questo stramaledetto periodo , dire che due uomini si possono…ehmm unire in ehmm matrimonio?
        Questo è il messaggio nemmeno tanto nascosto di FS.
        Evidentemente a te va bene pensare che chi non si piega, rifiuta.
        DIO MALEDICE IL PECCATO, NON LO BENEDICE.
        direi che tutto sarebbe risolto se jmb dicesse che quello è un documento SUO, non della CHIESA.
        Ma salviamo il pianeta VERAMENTE.

  • Stella stellina ha detto:

    E’ovvio . Ma non ci si rende conto che l’atto del cardinal Fernandez potrebbe essere , dal punto di vista politico solo un assist ai democratici statunitensi in vista delle prossime elezioni presidenziali.
    Non dobbiamo dimenticare che fu il democratico Obama a introdurre il matrimonio tra persone dello stesso sesso nella legislazione degli Stati Uniti. Nel 2015. Probabilmente. Bisognerebbe controllare la data.