Fiducia Supplicans: dal Corpo di Cristo alla Pu**ana di Babilonia. Quarracino.

27 Dicembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo commento di José Arturo Quarracino, che ringraziamo di cuore. Buona lettura e condivisione.

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Fiducia supplicans: dal Corpo di Cristo alla Puttana di Babilonia

Con l’ultima Dichiarazione sulle benedizioni omosessuali – promulgata il 18 dicembre dal sempre più ridicolo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ma proveniente dalla mente di Bergoglio – il pontefice argentino ha smesso di essere il pastore del gregge di Cristo (Gv 21,15-17), per diventare, nel giro di pochissimi giorni, un seminatore di zizzania tra il popolo fedele di Dio, provocando una reazione molto forte, nel giro di pochi giorni, un seminatore di zizzania tra il popolo fedele di Dio, provocando una reazione molto forte e un ripudio molto deciso da parte di un gran numero di vescovi di tutto il mondo contro la sua intenzione di normalizzare e legalizzare l’omosessualità all’interno della comunità cristiana.

Come è noto, lunedì 18 dicembre il Dicastero [contro la] Dottrina della Fede ha pubblicato la Dichiarazione Fiducia supplicans sul significato pastorale delle benedizioni, con l’obiettivo di giustificare le benedizioni per le coppie che vivono in situazione irregolare e per le coppie omosessuali [homoafectivas, brillante invenzione terminologica del prefetto argentino besuqueiro]. Naturalmente, il suddetto documento è stato avallato da don Jorge Mario Bergoglio, vescovo di Roma, che in realtà è l’ispiratore e il promotore del testo, dal momento che il cardinale a capo del Dicastero che lo sigla è solo e unicamente incaricato di mettere per iscritto i capricci pseudo-rivoluzionari papali per giustificare il suo “magistero attuale”,

al di sopra e al di là della Rivelazione divina, in particolare il bimillenario Magistero pontificio precedente a Bergoglio[1].
Come era solito fare nelle interviste “informali” con Eugenio Scalfari, il pontefice argentino fa firmare o mette in bocca a terzi affermazioni e concetti che non può in alcun modo esprimere direttamente. È ricorso alla stessa manovra con cui ha squalificato l’evangelizzazione dell’America portata avanti dalla Spagna a partire dalla fine del XV secolo, usando come portavoce due vili cardinali della Curia romana – Michel Czerny SJ, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, e José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione – che hanno emesso un documento – SENZA FIRMA – per affermare che “La ‘Dottrina della Scoperta’ non fa parte dell’insegnamento della Chiesa cattolica”[2].

Naturalmente, i media internazionali mainstream, al servizio della plutocrazia globalista imperante, hanno diffuso la notizia con grandi titoli e lodi, commentandola come l’ennesimo passo dell’attuale pontefice per modernizzare la Chiesa e allinearla alla “cultura” dominante.

Ma come afferma giustamente il cardinale Gerhard L. Müller, la posizione pro-omosessuali del documento presenta un’affermazione inedita nell’insegnamento della Chiesa cattolica, poiché afferma che è possibile per un sacerdote benedire, non liturgicamente ma privatamente, le coppie che vivono la sessualità al di fuori del matrimonio, comprese le coppie dello stesso sesso, solo ed esclusivamente sulla base di quello che il prefetto del Dicastero chiama “il magistero pastorale” di Papa Francesco. Il problema è che questa definizione totalmente innovativa va oltre il contenuto della Rivelazione biblica, della Tradizione e del Magistero, motivo per cui “non è possibile trovare alcun testo biblico o dei Padri o Dottori della Chiesa o precedenti documenti del Magistero a sostegno delle conclusioni della Dichiarazione” di Tucho-Bergoglio.
E come afferma l’arcivescovo Carlo Maria Vigano, con questa vergognosa Dichiarazione Bergoglio e i suoi funzionari pongono la Chiesa nel ruolo di “concubina del Nuovo Ordine Mondiale”, a immagine e somiglianza della prostituta di Babilonia presente nel Libro dell’Apocalisse (capitoli 17-21).

Ma oltre ai due prelati, già nella prima settimana voci autorevoli e notevoli si sono espresse in modo notevole e molto fondato sulle incongruenze, gli errori, le interpretazioni e le giustificazioni deliranti e le affermazioni quasi eretiche che caratterizzano il testo, volte a giustificare l’ingiustificabile: usare il Potere di benedire che appartiene esclusivamente a Dio – e che nella Sua infinita misericordia Egli riversa sulle cose buone della Creazione attraverso i sacerdoti a Lui consacrati – per “benedire” cose e persone che con le loro azioni agiscono in contrasto con il Piano divino di salvezza. Il cardinale Gerhard Ludwig Müller[3], l’arcivescovo Carlo Maria Viganò[4], monsignor Athanasius Schneider[5] e la filosofa Luisella Scrosati[6] hanno evidenziato non solo la mancanza di supporto biblico, dottrinale, esegetico e teologico del documento in questione, ma anche il grave danno pastorale che esso provocherà se applicato da sacerdoti e chierici.

Ma la Dichiarazione per le coppie omosessuali non è stata squalificata solo a livello dottrinale e teologico, ma anche a livello strettamente episcopale e pastorale, non solo da singoli vescovi e sacerdoti, ma anche da interi episcopati nazionali, a partire dalle Conferenze episcopali di Malawi, Zambia, Nigeria, Ghana, Ruanda, Camerun, Polonia, Arcidiocesi di Astana (Kazakistan), Arcidiocesi di Astana (Kazakistan), Arcidiocesi di Kirghizistan,

I vescovi statunitensi Joseph Edward Strickland e Charles Chaput, la “Confraternita del clero cattolico” britannica, la “Confraternita del clero cattolico” americana (500 membri del clero), la “Confraternita australiana del clero cattolico”, la Fraternità sacerdotale di San Pio X (FSSPX), la Chiesa greco-cattolica dell’Ucraina, ecc.

In America Latina è noto il pronunciamento a favore della Conferenza episcopale messicana, il sorprendente rifiuto del cardinale arcivescovo di Montevideo (Uruguay), Daniel Fernando Sturla Berhouet. Nel caso particolare dell’Argentina, non un solo vescovo si è espresso sulla Dichiarazione, né a favore né contro, con l’eccezione dell’arcivescovo emerito argentino Héctor Rubén Aguer.

Insomma: la Chiesa cattolica delle periferie del mondo si è espressa a favore della sua fedeltà alla Parola di Dio, contro la legalizzazione e l’integrazione dell’omosessualità nella vita della Chiesa, promossa dal pontefice che tanto elogia, a parole, il cattolicesimo delle periferie. Vox populi vox Dei, dice un vecchio proverbio latino. Il Vescovo di Roma farebbe bene ad ascoltare questa voce, invece di seguire la strada degli episcopati opulenti e plutocratici, come quelli tedeschi e americani, che vivono con le spalle voltate a Dio e alla rivelazione divina.

Sicuramente fiducioso che in tutti gli anni di pontificato Bergoglio non avesse incontrato grandi opposizioni alle sue misure “rivoluzionarie”, il Vescovo di Roma credeva che questa Dichiarazione sarebbe stata accolta come altri documenti “pontifici”, senza grandi resistenze al riconoscimento dell’omosessualità all’interno della Chiesa. Ma, come dice un apoftegma spagnolo, don Jorge Mario si è “dato la zappa sui piedi”, “mettendo così la Dichiarazione nel suo cappello”. E in un atto imbarazzante, il pontefice ha dovuto pubblicamente appoggiare e sostenere don Tucho e il suo segretario del Dicastero, monsignor Armando Matteo, pubblicando foto che ritraevano i tre prelati come la versione vaticana della famosa serie americana dei Tre Marmittoni[7].

Il Vescovo di Roma si percepiva e crede tuttora che tutto ciò che fa e dice abbia l’avallo divino, non solo nel suo compito di custode della fede e del gregge di Cristo, ma anche come capo dello Stato Vaticano [8]. Egli si percepisce come i faraoni egiziani. In questa trance, ha dimenticato ciò che ha spesso proclamato – “la realtà è superiore all’idea” – per aggrapparsi all’illusione che il delirio dell’autopercezione sia superiore alla realtà.

Nella sua opera di “buffone del Consiglio per il capitalismo inclusivo” (Baronessa Lynn Forester de Rotschild dixit)[9], il pontefice argentino ha dimenticato un’antichissima massima della prassi politica, umanistica e cristiana: “non è l’orgoglio che domina, ma l’umiltà che governa”.

José Arturo Quarracino

26 dicembre 2023

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[1] “[…] tu tarea implica además un especial cuidado para verificar que los documentos del propio Dicasterio [para la Doctrina de la Fe] y de los demás tengan un adecuado sustento teológico, sean coherentes con el rico humus de la enseñanza perenne de la Iglesia y a la vez acojan el Magisterio reciente [el de Bergoglio]”, en Carta del Papa Francisco al nuevo Prefecto de la Fe, 1 de julio de 2023.

[2] Nota conjunta sobre la “Doctrina del descubrimiento” del Dicasterio para la Cultura y la Educación y el Dicasterio para el Servicio del Desarrollo Humano Integral, n. 6, Ciudad del Vaticano, 30 de marzo de 2023, en https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/03/30/0238/00515.html#es.

[8] Ver Sandro Magister, Francisco rey por mandato divino. Lo que ningún Papa se había atrevido a decir antes que él, en https://gloria.tv/post/WQLYzJPHd4j36f8iFrqbmnBBD

[9] En Lady de Rothschild’s road to the Vatican

: “There are many efforts to make capitalism inclusive and sustainable, but what we have been missing is a moral base for the movement – the poetry to the prose of our action”, […]. “The guidance of Pope Francis provides that poetry to the movement, but humanity’s need to be responsible to each other is inspired by the social teachings of all faiths”.

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14 commenti

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Sarebbe bello che qualcuno proponesse delle messe di espiazione (?) del tipo di quelle dopo la profanazione. Pubblicamente non sarà sicuramente possibile… . Ma qui verrebbe a cadere l’ ” unum” con JB e quindi JB sarebbe eretico e scismatico ergo la Chiesa Cattolica sta vivendo uno scisma ( tedesco) ed una eresia vaticana nella figura del vescovo di Roma e non del vicario di Cristo titolo che JB ha rifiutato e quindi forse l attuale eresia non intacca l infallibilità papale. Forse sto dicendo un mucchio di stupidate… Ma temo le prossime mosse eterodirette di JB.

  • Adriana 1 ha detto:

    Niente di strano…Tucho/Bacio, Zuppi e Bergoglio per
    questo Natale si sono impegnati in coro a cantare:
    “CUCU'”.

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Peccato. Poteva inaugurarla con le nuove benedizioni. Sex toys al posto delle bomboniere.
    https://www.nicolaporro.it/un-pene-sopra-notre-dame-la-rivelazione-su-brigitte-macron/
    Sarà per la prossima volta e prossima visita del successore di Bergoglio.

    Lo scenario. Volenti o nolenti, noi tutti siamo figli di quella civiltà cristiana che adesso è più morta che moribonda.
    Attorno al letto di morte ci sono il dottor Giuda, che la sta avvelenando un’iniezione di misericordia dopo l’altra, e i soliti piccoli rinnegati che ballano dalla gioia. Mentre chi avrebbe l’autorità e il dovere di sbatterli fuori a calci en las mejillas del amor gira la testa. O la nasconde nel portafogli come nasconde la coscienza dietro la parola tabù.
    Ultim’ora: lo scisma c’è già, e non da oggi. Oggi i matricidi sono usciti in massa a mo’ di colonia di scarafaggi.
    Resta solo da chiedersi se si può stare, non dico in comunione, ma nella stessa stanza con chi vuol uccidere tua madre.

    Perciò. Se ci sarà un successore di Benedetto XVI benissimo. Altrimenti ognuno per sé e il Grande Architetto per tutti.
    Buona festa della Madre di Dio e buon 2024.

    • E.A. ha detto:

      Sottoscrivo ogni parola, e Ringrazio il Signore per metterci accanto fratelli come Fantasma, ed altri valorosi combattenti di questo blog, rimasti fedeli al Papa BXVI ed alla Santa Chiesa Cattolica, in questa ultima e decisiva Battaglia!!! Ricambio sentitamente gli auguri!

    • Adelý ha detto:

      Ricambio gli auguri.
      Certo, lo scisma c’è ma gli scimatici è la cosca mafiosa di JMB.

      • Fantasma di Flambeau ha detto:

        Lei tocca un punto molto delicato. Anzi, il più delicato in assoluto. Che sia per causa di eresia, questioni giurisdizionali o elezioni contestate, uno scisma avviene sempre tra cristiani. Cioè tra credenti -o almeno professanti- la fede in Gesù Cristo Figlio di Dio, Seconda Persona della Trinità, incarnato, morto e risorto il terzo giorno, unico Redentore del genere umano. Dopo la pachamama e Abu Dhabi il termine più semplicemente fotografico sarebbe “apostasia”. Se non ci fosse un altro serissimo dubbio: che tutti costoro in realtà non siano mai stati cristiani. Perché non ci si sveglia dall’oggi al domani idolatri e panteisti. Come si potrebbe chiamare la religione di chi si traveste per ingannare e sopprimere l’immagine e somiglianza di Dio?

        • E.A. ha detto:

          A mio modesto avviso, è avvenuta, a partire dal Conclave 2013, la “separazione “, una “scissio”, da parte di coloro che si sono ribellati al Santo Padre BXVI, quindi a NSGC , nella persona del Suo Vicario sulla Terra, forzandolo alla rinuncia, e accettando per “buona” la sua uscita di scena, nonostante gli inequivocabili segnali che lo indicavano essere sempre rimasto l’unico legittimo Papa, ed anche alla luce di un’invalida rinuncia, emerso ed accuratamente studiato in tutte le sfaccettature e forma!!! In pratica la “chiesa ribelle”, fino ad allora impercettibile alla vista di tanti, si distacca dalla Santa Chiesa, con un atto volontario, programmato ed illegittimo a livello Canonico, con l’elezione di un proprio Capo e la formulazione di un “nuovo decalogo” , un “nuovo magistero “, contro e contrari alla Parola del Signore!!! La Santa Chiesa, Rimasta in Unione a Papa BXVI, non si è Mai scissa, separata da Cristo! Il Signore Sta ancora Offrendo ai Suoi Figli la Possibilità e la Libertà di scegliere da che parte stare… in un profondo ed implorato discernimento personale e perseverando nella fede, che ritengo un’Altra Sua Grande Grazia, prima del Suo Intervento Finale!!!

          • Fantasma di Flambeau ha detto:

            Giusto ed escatologico. Una “separazione” che è il disvelamento necessario di una realtà che era solo fittizia. In questo senso diventa quasi secondario che Benedetto XVI fosse consapevole -come ben più di tre indizi lasciano intendere- oppure sia stato agito da Qualcosa di più grande. Il risultato della sua azione è comunque provvidenziale (senza virgolette): una Pietra lanciata nell’acqua stagnante perché la luce mostrasse la marcescenza che c’era sotto. Onde apocalittiche che si espandono e prima o poi costringeranno ad un esame di coscienza doloroso e una scelta di campo netta. Rinnovo gli auguri e la ringrazio ancora delle belle parole. Vorrei davvero meritarle.

  • gladio ha detto:

    La smettessero una buona volta di frignare tutti questi Vescovi…se siamo a questo punto è anche causa loro che continuano a considerare questo soggetto legittimo Papa. Cari Vescovi : le vostre lacrime di coccodrillo non risolveranno assolutamente nulla, anzi , andrà sempre peggio…
    Il duo Tucho-Bergoglio lascerà ” calmare le acque ” per poi intraprendere altre ” gloriose ” imprese. Fino ad ora per demolire la Chiesa hanno usato il piccone, da qui in avanti sanno di poter usare i Caterpillar e la dinamite, grazie anche
    alla complice ottusità dell’ episcopato

  • giovanni ha detto:

    ” Nella sua opera di “buffone del Consiglio per il capitalismo inclusivo” (Baronessa Lynn Forester de Rotschild dixit)[9], il pontefice argentino ha dimenticato un’antichissima massima della prassi politica, umanistica e cristiana: “non è l’orgoglio che domina, ma l’umiltà che governa”. E’ proprio quello il problema : mancano ambedue i pilastri…… e non solo nel di bianco vestito…………

  • unaopinione ha detto:

    “ …il Vescovo di Roma credeva che questa Dichiarazione sarebbe stata accolta come altri documenti “pontifici”, senza grandi resistenze …”
    Mi immagino a questo punto che le cose andranno cosí:
    fra poco tempo leveranno di mezzo papa Francesco, ora che ha affermato qualcosa (era uno dei suoi ultimi atti previsti della sua scellerata missione?) che non é certamente difendibile perché ha fatto formare un fronte di opposizione che prima non esisteva e che certamente ingrosserà le proprie file se papa Francesco dovesse rimanere al suo posto (tra le altre affermazioni di papa Francesco per esempio è risaltata ai miei occhi la frase: “Così noi per Dio siamo più importanti di tutti i peccati che noi possiamo fare, perché Lui è padre, è madre, è amore puro, Lui ci ha benedetto per sempre. E non smetterà mai di benedirci” (da articolo di padre Tullio Rotondo). Questa affermazione puó facilmente assumere un senso perverso in quanto giustificherebbe, p.e. la benedizione ed il lasciapassare di gente come il commissario Borrell e i suoi altolocati amici atlantisti, europeisti, ecc. e che sta recentemente proponendo che ”l’UE dovrebbe mobilitare le proprie risorse … per impedire alla Russia di vincere in Ucraina.” (notizia da articolo di maurizioblondet.com). Forse vuole, dopo gli ucraini, iniziare il genocidio degli europei? – lo stesso Blondet si chiede: “Con quali uomini Borrell vorrebbe fare la guerra alla Russia?“). Quindi mi immagino che gli stessi globalisti che lo hanno messo lá non lo ritengono ulteriormente spendibile se la resistenza aumenterá (e cioé morirà/sará dichiarato morto? cadrá malato? si dará alla fuga?).
    E al suo posto, proprio per far tacere questo fronte, iniziando dagli arcivescovi e vescovi africani (e cioè quelli che si stanno agitando di piú), fará eleggere un papa africano … sí, uno piú vicino (geograficamente ed etnicamente) a loro che a me.
    E questo perché:
    – una volta fatta una simile affermazione il suo successore (che naturalmente sará “non Papa” come papa Francesco) difficilmente potrá tornare indietro (ammesso che non sia uno che intenda imboccare la stessa strada di papa Francesco; del che ne dubito);
    – poi perché é africano … come fanno dei prelati africani a criticare proprio uno cosí vicino a loro? Siamo tutti paesani, o no? E poi sarebbe quasi una mancanza di patriottismo continentale (che lá ha ancora un valore);
    ed in piú si aggiunge per tutti i cristiani europei, asiatici, americani, sudamericani, oceanici, che se lo criticano nel merito perché mette in cattiva luce Dio (Trinitario), Gesú, la Madonna o perché cita a sproposito la “misericordia” (quella formato suo personale che peró fa passare come quella di Dio) saranno tacciati dai MSM, che sono agenti loro stessi ma su altro fronte nel portare avanti l´agenda globalista, di aperto razzismo contro il papa africano pur di chiudere in qualche maniera la bocca dei suoi critici.
    Ma spero, come spesso succede, di sbagliarmi.
    Nota: “Papa Francesco afferma in tale catechesi : “È Dio che benedice. Nelle prime pagine della Bibbia è un continuo ripetersi di benedizioni. Dio benedice, ma anche gli uomini benedicono, e presto si scopre che la benedizione possiede una forza speciale, che accompagna per tutta la vita chi la riceve, e dispone il cuore dell’uomo a lasciarsi cambiare da Dio […].” (sempre da padre Tullio Rotondo).
    E no … chi riceve la benedizione personale (o di coppia) dispone il proprio cuore a rimanere cosí come è, anzi a migliorarsi/impegnarsi maggiormente in quello che sta facendo e mai ad impegnarsi per diventare qualcosa che la contraddice (mi pare che un tale ultimo atto si possa chiamare esortazione/incoraggiamento a cambiare) … se la persona è giusta, la bendizione di Dio l´aiuta a diventare piú/rimanere giusta, e questo mi pare che Gesú abbia fatto ogni volta che è entrato in casa di persone osservanti la Legge, quindi che avevano comportamenti approvati da Dio (e non perché era semplicemente uno dei tanti discendenti di Abramo, contraddicendo cosí l´affermazione di papa Francesco secondo cui “noi per Dio siamo più importanti di tutti i peccati); se la persona è ingiusta, e qua se c´è benedizione non viene certamente da Dio, a diventare piú/rimanere ingiusta … questa è la vera “forza speciale” della benedizione. La benedizione è quindi un´approvazione di quello che si sta facendo, buono o cattivo che sia (per cui mi chiedo che cosa avesse inteso papa Francesco con tale attributo).
    Come ben si capisce papa Francesco si sta costruendo una religione tutta sua … pardon … quella che i globalisti gli stanno dicendo di costruire:
    https://www.thetruthseeker.co.uk/?p=278825 (in inglese – non so se la notizia è vera ma se lo fosse, allora papa Francesco sta gettando le basi per negare la divinità di Gesú).

    • unaopinione ha detto:

      Riferendomi alle due ultime righe: il che potrebbe voler dire che l´Anticristo sta giá su questa terra e che il suo avvento non sia molto lontano.

    • Adelý ha detto:

      Ma certamente, lui odia Gesù.
      Sono anni che finge, non so se lo vorranno all’inferno.
      Sia lodato Gesù Cristo e Maria.