Buon Natale da Papa Balocco. Mastro Titta.
26 Dicembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum curiae, il nostro Mastro Titta oggi si occupa della più recente sciagura in cui il regime del pontefice regnante ha trovato manifestazione, cioè la dichiarazione di Tucho Fernandez. Buona lettura e condivisione.
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MASTRO TITTA: BUON NATALE, CON PAPA BALOCCO
Francamente, mia cara, me ne infischio. Questo il primo pensiero leggendo Fiducia Supplì, il primo documento canonico armato di piede di porco redatto da Tucho Besame Mucho e approvato dallo Shogun che presiede l’assemblea.
Come le palle di riso fritto ripiene di ragù che addenti a Roma: addenti il riso e dentro ci trovi la sorpresa. Che sorpresa non è: sai benissimo che il ripieno c’è, ed è avversario, eretico. O forse solo come le palle dell’albero e dei chierici: ornamentali.
Confesso di capire poco lo stupore, e ancor meno le polemiche sull’argomento benedizioni omoerotiche. Meno ancora, se possibile, le analisi. Tutta Italia conciona della truffa di Cara Ferragni – un pandoro 9 euro, mi domando perché non 10: perché porsi limiti? – ripieno di beneficenza farlocca. Nessuno o quasi, in ambito cattolico, mette in discussione alla radice papa Balocco che truffa i cattolici e smantella la Chiesa. Si discutono gli argomenti, non l’autore.
Il risultato plastico è sotto gli occhi di tutti. Hanno un bel dissociarsi le Conferenze Episcopali africane, kazake, polacche: vanno esattamente nella direzione propiziata da Bergoglio. Tante chiese pulviscolari, insignificanti nella loro territorialità. È la Chiesa sinodale, protestante, nella migliore delle ipotesi autocefala, o microcefala se preferite.
Si stabilisce il precedente: le chiese locali danno il “follow” a Roma o lo tolgono. La Chiesa non è social, è synodal.
Bergoglio ha vinto: il rispetto filiale del papa e il disprezzo della dottrina sotto una nuvola di dotte discettazioni – e la sorpresa pelosa per gli atti sgangherati di questo signore – hanno distrutto la Chiesa. Fate i buoni: buon Natale da papa Balocco.
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Tag: mastro titta, papa balocco
Categoria: Generale
“Il pontefice attuale Non è Papa” afferma Andrea Cionci ed io incomincio a crederlo davvero. Ci ostiniamo a chiamarlo Papa, o al massimo lo definiamo “eretico” ma per qualche misterioso motivo rifuggiamo dal pensarlo Non Papa. L’albero si vede dai frutti e i frutti attuali non sono di natura eretica ma di “natura inquietante e spaventevole”
I nostri chierici non vedono l’ora di andare in pensione per uscire indenni dalle grinfie di Bergoglio non preoccupandosi minimamente del fatto che noi fedeli in pensione non ci andiamo mai e siamo costretti a barcamenarci, ognuno come meglio può, in questa tragica situazione a cui nessuno riesce a porre rimedio.
Santificarsi ed evangelizzare, tutto il resto sono chiacchiere inutili.
E’ così, caro Giovanni.
Convertirsi per convertire!
Obbedire per essere obbediti!
Servire per regnare! Servire…
Santificarsi per santificare!
“Dio servito per primo”!
Bergoglio non ha affatto vinto, perché non è il Papa il capo dei capi, ma Gesù. Il Papa è solo un servo inutile a cui è stato affidato molto. Può fare dei danni, ma quando nessuno se lo aspetta, tornerà il padrone.
È solo questione di fede
Concordo.
Caro Mastro Titta, anche stavolta ha centrato il problema, o come si suol dire ha messo il dito nella piaga! Cambierei solo la conclusione, non è Bergoglio a vincere, ma sono i Cattolici, i tanti Cattolici ad aver, per ora, perso… su tutti i fronti!!!
Cosa potevamo aspettarci da un Pontefice che ha portato nei giardini del Vaticano un idolo, il Pachamama da adorare.
Ormai non c’è da aspettare altro che le donne ordinate come sacerdoti.
Ma una domanda ce la dobbiamo porre: dove sono spariti tutti i Vescovi e i Cardinali Italiani, hanno forse perso la testa e non si ricordano più quello che ha insegnato nostro Signore quando e6 venuto sulla terra per salvarci?
Cara Anna Maria, giusta anche se retorica la tua domanda! Non ho risposta se non che i “nostri” pastori hanno tradito il gregge lasciandolo nelle fauci dei lupi.