Perché la Moda dei Presepi “Diversi”. Rifiuto del Cristo. Matteo Castagna.
23 Dicembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Matteo Castagna, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul Presepe, e le derive ideologiche attuali. Buona lettura e condivisione.
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di Matteo Castagna
Esattamente 800 anni fa, nel 1223, San Francesco d’Assisi fece il primo presepe della storia, a Greccio. Il fine era la celebrazione esteriore della grazia interiore del Verbo fattosi carne, per indicarci la Via della salvezza eterna. Le utilità spirituali sono la memoria dei fatti, la meditazione sui grandi misteri di quei giorni, la preghiera e la gioia per la prima venuta del Salvatore, ovvero del Messia, nelle forme predette dalle profezie. Ricordiamo che il motivo della ribellione di Lucifero fu, proprio, la mancata accettazione della natività del Signore. Lo scopo della redenzione del mondo non era nei pensieri dell’Angelo più bello, intelligente e forte del Paradiso, che fu scaraventato negli abissi infernali, assieme agli altri angeli che condividevano la sua vile ribellione a Dio.
Coldiretti stima che l’albero di Natale naturale, nel 2023, illumina le case di 3,5 milioni di persone e che, in tutto, sarà presente nell’ 86% delle famiglie. Supera il Presepe, che sarà presente nelle case del 55% degli italiani. Il sorpasso dell’albero è dovuto a diversi fattori, tra cui la secolarizzazione e il drastico allontanamento dalla Fede di tante persone. Dagli anni 68’/70′ circa, si osserva il tentativo “sistemico” graduale di <<laicizzare>> il Natale, che è, invece, prettamente una festività religiosa cristiana, che ha preso il posto della festa pagana del Sol Invictus. Il consumismo sul modello americano e altri ritualismi sono di matrice protestante. Hanno, in gran parte, soppiantato il ricordo della venuta della Seconda Persona della Santissima Trinità, nella consapevolezza o nell’inconscio della gente. L’ateismo militante ha trovato terreno fertile nel nichilismo generale di questo mondo decadente e transumano.
Da almeno un decennio, però, questa subdola “sostituzione” si è trasformata in odio, tanto che, secondo qualche ameno analista, Gesù Bambino, nel Presepio, infastidirebbe bambini e genitori di altre religioni. Niente di più falso. A prescindere dal fatto che l’accettazione dei nostri usi, costumi e tradizioni dovrebbe far parte del cosiddetto percorso di integrazione, va detto chiaramente che alla stragrande maggioranza di chi professa altre religioni non interessa alcunché dei nostri simboli, che, al massimo considerano ornamenti o opere d’arte della religione che si trova in Italia. Alla nota mostra dei Presepi, presso l’Arena di Verona, si possono vedere entrare persone di qualsiasi credo, tra cui arabi e indiani, per ammirare i tanti manufatti, con protagonista Gesù Bambino.
Semmai, l’inclusività paradossale è un problema degli “anticristi” nostrani, che giungono a inverosimili follie, in nome di un “rispetto” non richiesto né necessario. Perché, con la scusa di “rispettare” l’uomo, si vuole offendere, accantonare, minimizzare, annullare Gesù Cristo. Lo scopo sembrerebbe, proprio, questo ignobile atto blasfemo di apostasia.
Si dovrebbero chiedere spiegazioni alla diocesi di riferimento di Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino, ove, nella chiesa dei S.S. Pietro e Paolo è stato allestito un Presepe Lgbtq con “due mamme”. San Giuseppe è stato, addirittura, rimosso. “ProVita & Famiglia” ha già raccolto, ad oggi, quasi 18.000 firme di protesta, in collaborazione con tante Associazioni come il Circolo Christus Rex e singole persone Tutto ciò fa andare la mente alla Bibbia, quando parla di colui che rinunciò all’Eden pur di non vedere Dio nascere uomo sulla Terra, dal grembo dell’Immacolata Concezione, per la nostra redenzione.
Puzza di zolfo la decisione delle maestre della scuola “Edmondo De Amicis” di Agna, in provincia di Padova, di modificare le canzoni della recita di Natale per non offendere gli alunni di altre religioni. Lodevole la reazione rabbiosa dei genitori. Il Giornale del 21 dicembre riporta che “le maestre hanno puntato maldestramente all’inclusione”, ma l’unico risultato che hanno ottenuto è stato una valanga di contestazioni e defezioni di bambini che non parteciperanno per “motivi di principio”, che sembrano più che legittimi.
Nel testo del canto intitolato “Un dono, un regalo” (testo e musica di José Angel Ramirez) vengono fatte delle correzioni a penna: 1) “I doni sono cose che Dio ci dà con piacere” diventa: “I doni sono cose che TUTTI RICEVIAMO con piacere. 2) “Una cometa birichina dalla culla salta giù annunciare vuole alla terra che sta per nascere Gesù” viene trasformata in “Una cometa birichina dalla culla salta giù annunciarSI vuole alla terra E DALL’ALTO FA CUCU’ “. 3) Verso oriente sveglia i magi e fra le stelle gira lassù dove gli angeli preparano il Natale di Gesù viene storpiato, sempre a mano, con penna nera, in : “Verso oriente sveglia i magi e fra le stelle gira lassù. TUTTE INSIEME preparano UNA FESTA NEL CIELO BLU”. 4) “Là sul tetto della capanna lei sorride e guarda in giù, vede angeli e bambini felici giocare con Gesù” è tristemente manipolato in “Là sul tetto la capanna CON GRANDE SORRISO ABBASSA LA TESTA, GUARDA CONTENTA TUTTI I BAMBINI FELICI E FARE FESTA”.
Certamente tutto questo è paradossale, pazzesco, assurdo, ma è il mondo reale, che vuole uccidere e cremare la Santissima Trinità per disperderne le ceneri in mare (non inquinano…), autoproclamarsi Dio ed essere venerato come tale. Il filosofo Aldous Huxley (1894 – 1963), negli anni ’30 del secolo scorso, si chiedeva come reagiremmo ad un mondo così. Probabilmente come il selvaggio, un curioso simil-Tarzan imbevuto di Shakespeare che si ritrova dantescamente nella selva oscura del Mondo Nuovo: l’esasperazione della distopia sopprimerà la nostra umanità nichilista e atea, riducendoci a sorridenti consumatori inebetiti.
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Tag: avellino, castagna, due mamme, presepe
Categoria: Generale
Tranquilli che se l’attuale amministrazione resta ( e mi auguro vivamente di no) tra un paio d’anni un “presepe” così sarà allestito direttamente in piazza San Pietro, con la benedizione personale ovviamente del corrotto biancovestito che all’uopo provvederà a far creare dal suo fido cagnolin…pardon prefetto fernandez una specifica dichiarazione ad hoc per l’ accettazione di questo tipo di “natività”. …..E mentre non risulta alcun serio provvedimento da parte dell’ arcivescovo di Napoli, c’è da scommettere che il responsabile di questa genialata, già noto da anni alle cronache per le sue buffonate egocentriche a favore di gay e depravati, sarà inserito per volere bergogliano in persona nelle liste dei futuri candidati all’episcopato, non prima di esser stato convocato in vaticano NON per essere redarguito, no!… ma per predicare davanti al suo amico rintronato in carrozzella e sodali gli esercizi spirituali.
Errata corrige: vescovo di Avellino, non di Napoli…
Certamente tutto questo è paradossale, pazzesco, assurdo, ma normale nella Chiesa di Bergoglio…
Lo famo strano!… mosche cerebrali!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Caro Direttore; confido che i miei commenti vengano pubblicati, perché ho grande stima nella Sua correttezza sia deontologica che morale!
🎄 SANTO NATALE! 💫
Questi sono i pastori di cui la Chiesa avrebbe tanto bisogno e che invece punisce, allontana e deride. Mentre premia e protegge quelli che prendono Dio con la loro satanica perversione.
…
🎄🎗️🎁 SANTO NATALE A TUTTI 🔔🎀⭐
VIVA CRISTO RE! 👑
Grazie Padre Alessandro, questa sua bellissima riflessione sulla predicazione di San Bernardo da Chiaravalle su Cristo “Balsamo e Medicina” che unge, lenisce e cura tutte le nostre sofferenze, mi ha fatto letteralmente accapponare la pelle. Lo sa che spesso quando ascolto le sue catechesi mi scappa da piangere di gioia. Che il nostro Unico e Vero Dio che si fa piccolo e nasce in un’umile mangiatoia per la nostra salvezza, La Benedica e la Protegga, Santo Natale a Lei, a tutti i Sacerdoti del Sodalizio Mariano e a tutto il Piccolo Resto.
CONDIVIDETELA, CONDIVIDETELA, CONDIVIDETELA!
RAI 1 . Ore 16 di oggi. Programma A SUA IMMAGINE.
Cosa sarebbe lecito aspettarsi il 23 Dicembre ?
Una lezione sui profeti , per esempio. Oppure una visita alla Basilica della Natività a Betlemme. Oppure , meno costoso per mamma RAI, una visita ai presepi della capitale. Oppure un discorso ecumenico sui canti natalizi , per esempio sulle colinde rumene.
Niente di natalizio : intervista a un cugino di Alberto Sordi , commemorato a 20 anni dalla morte.
Ma che c’ entra Sordi col santo Natale ?
Buon Natale al cato Marco Tosatti e a tutti voi, cari smici/che del blog
Secondo me questa storia del presepio con due mamme l’hanno messa in circolo apposta per distrarre dalla cosa davvero grave che viene, non da un prete fuori di testa, ma dal dicastero per la Dottrina della fede.
È il Dicastero stesso che sta sognando l’ideologia LGBT.
Il vescovo che critica il presepio e non dice nulla del Documento vaticano è ipoctita e ridicolo.
Giusto in tempo per Natale l’ansa e televideo ci
danno notizia che i tombaroli di stato stanziati
a Pompei ,hanno fortunatamente ritrovato una
specie di presepe con idoletti pagani , che non
sono così innocui come vogliono farci credere .
Immagino invece che per pasqua il pontificio
consiglio della cultura finanzi un documentario
che racconti come non ci siano prove della
Resurrezione di Cristo in quanto a quei tempi
non erano stati ancora inventati cineprese ,
registratori e mangianastri e facendo temere
che questo sia il miglior mondo possibile.
Gentile Tosatti,
sul Presepe attuale, secondo le convenzioni sociali in vigore, ho già commentato traendo spunto da una comunicazione del Web. Speriamo che qualcuno la legga per rendersi conto della falsa libertà di cui sembriamo tutti schiavi,
(Tradizionalisti “moderati” o moderati Progressisti che qui
trovano spazio per dire la loro).
Francesco attuò una specie di Rivoluzione allestendo un Presepe vivente, e diede così la stura ad una serie infinita di capolavori d’arte
( gli ottimi frutti)…
Oggi, nelle alte sfere, si cerca vanamente una nuova “narrazione” capace di dare una inedita linfa al mistero della “congiunzione” tra il divino e l’ umano. Sfugge il senso dell’avvenimento. Lo si ritiene anzi, dai più, un pericolo da strumentalizzare o da obnubilare, dimenticando che la nascita-ogni nascita- è di per sé un miracolo, così come ogni morte, del resto.
Ben venga se, per accettarne il mistero e per esprimerlo, la liturgia antica ce ne offre le parole,
l’ iconografia e la musica, tutte sublimi perchè tutte strappate dai nostri dolenti, poveri cuori umani.
Dum medium silentium tenerent omnia
Et nox in suo cursu medium iter haberet
Omnipotens sermo tuus, Domine,
De coelis a regalibus sedibus venit.
(Introitus. Dominica infra octavam).
Nell’anno 325 d.C., a Costantinopoli, veniva pronunciato dall’imperatore Costantino il famoso “Discorso all’assemblea dei santi” in cui viene letta per la prima volta in senso cristiano la quarta egogla di Virgilio, pervasa di aspettative profetiche: “INCIPE, PARVE PUER: QUI NON RISERE PARENTI”(v.62).
È questo un momento in cui paganesimo e cristianesimo non furono mai dogmaticamente tanto vicini.
Nella mai spenta speranza che ogni umano si possa contemplare riflesso negli occhi di un bambino, auguro a tutti i figli del Dio la grazia del piacere e della bellezza della PAX.
Egloga!
Quello che un cittadino italiano qualsiasi dovrebbe chiedersi e’ quale preparazione abbiano queste maestre che sono incaricate di insegnare ai nostri piccoli. Tanto per fare un esempio, il riscaldamento climatico che abbiamo spesso discusso su STILUM CURIAE (e che molti scienziati contestano) viene spacciato da alcune maestre di mia conoscenza quasi come verità di fede. Così un piccolo cresce con l’idea sbagliata che , sciogliendosi i ghiacci dell’Artide e dell’Antartide il mare ricoprirà molte zone dell’Italia e arriverà a far scomparire molte città.
Ora, che sia necessario un buon senso collettivo nell’uso dell’energia e’ un discorso, che si insinui nei piccoli un catastrofismo acefalo è un altro.
La maestra per il piccolo e’ la sua autorità di riferimento e usare questa autorità per manipolare il piccolo è un altra cosa .
Il solito don Pupazzo dalla stola arcobaleno che rappresenta la Sacra Famiglia in formato Qeer….ed è un prete, un parroco…
Il Bambinello messo al mondo da una Madre ( La Madonna! ) lesbica…Intanto un infame impostore siede sul seggio di Pietro promulgando l’ altrettanto infame ” Fiducia supplicans ” .
I Vescovi italiani tacciono! Tutti!
SI, non c’ è più dubbio, questi sono i tempi dell’ Anticristo.
Caro Gladio,
ma perchè attribuirgli un titolo tanto onorifico?
Ben differente era l’Anticristo di Benson,
( e non solo di lui ): giovane, piacevole, dotato di una innata simpatia, di diplomazia e di un accattivante carisma…
Il povero Bergoglio, la ciliegina sulla torta Sacher, è niente altro che l’epigono dei suoi predecessori conciliaristi da cui egli emerge solamente per il suo clamoroso, ma rozzo modo di interpretare i precedenti insegnamenti che erano stati presentati al rallenty, in maniera apparentemente più soft, ma non per questo meno decisionalmente modernista.
Carissima Adriana, innanzi tutto confesso la mia ignoranza per non aver ancora letto ” Il padrone del mondo ” di Benson.
In compenso ho letto ” il racconto dell’ Anticristo” di Solovev e, a quanto mi par di capire, i ritratti che ne fanno i due autori
( dell’ Anticristo ), pressapoco coincidono : un giovane dall’ aspetto piacevole ,dalla brillante intelligenza e dall’ eloquio accattivante ; un grande ” seduttore” di masse, dunque , dotato di quelle qualità esteriori che mancano del tutto al
” povero” Bergoglio ( che tanto ” povero” non è ). A mio avviso Adriana, lei lo sta sottovalutando, c’ è un elemento che accomuna gli Anticristi di Benson e Solovev con Bergoglio ed è il potere di seduzione . Bergoglio non seduce per dialettica , bell’aspetto o intelligenza, no, Bergoglio seduce con la frode iniettando in quasi ogni suo pronunciamento quella piccola goccia di veleno, quasi impercettibile, ma che ha portato, col tempo all’assuefazione delle menti che ormai non sono più in grado di resistergli,tranne poche eccezzioni.
Un’ ultima cosa, Adriana, io non accomunerei assolutamente
questo squallido soggetto con i Papi postconciliari suoi predecessori, Papi che il CVII l’ hanno subito e sono stati costretti, a volte, a pervenire a compromessi, ma, mi creda, erano tutti Papi santi; basta leggere ad esempio l’ enciclica
” Humanae Vitae ” di Paolo VI per rendersi conto dell’ abisso che la separa da ” Amoris Laetitiae” a motivo della quale il povero Pontefice fu subissato dalle contumelie, dalla derisione e dallo scherno della stampa di sinistra di allora.
Quanto a Giovanni Paolo II ricordo i suoi interventi a favore della famiglia; e dovette subire l’ affronto di assistere al primo Gay Pride della storia italiana organizzato proprio a Roma e proprio nell’ Anno Santo ( 2000 ) per scherno e dileggio ad un Papa già malato. E che dire di Benedetto XVI che , trovandosi messo all’ angolo da poteri criminali, con una geniale mossa è riuscito a svincolarsi rimanendo Papa e facendo emergere agli occhi del mondo intero, quella chiesa satanica, che sino ad ora era rimasta nell’ombra.
No, caro GLADIO, non è così come scrivi tu, a mio modo di vedere. I tempi evolutivi sono lenti ed impercettibili e quella che a tanti fedeli tradizionalisti appare oggi, come sempre per loro, una vittoria scontata, forti anche di certe parole messe in bocca a Gesù, in realtà non è ancora una vittoria. È una lotta. E ciò sta scritto nei vangeli “canonici” stessi. Verranno falsi Cristi, cioè anticristi. Non credeteci. Il guaio è che fin sul nascere la vicenda gesuana è lavoro di molteplici e diversi semi: Cristo qua, Cristo là. Questo quello vero, l’altro invece è falso e via discorrendo. Fino a quando il Cristo verrà, troverà ancora la fede sulla Terra? Anche questa domanda è foriera di un tragico destino. Non dell’unico cristianesimo, che non è mai esistito, ma semplicemente del solo cristianesimo che vincerà, semmai uno vincerà! Semmai una dottrina religiosa vincerà! Attribuire, come fai tu, tanta potenza sovversiva (ma certo non tale) ad un solo uomo di fede, anche se come papa, che comunque è lì non in virtù propria, è un grave errore di conoscenza delle vicende storiche e di visioni future. Tu scrivi:”Bergoglio seduce con la frode iniettando in quasi ogni suo pronunciamento quella piccola goccia di veleno, quasi impercettibile, ma che ha portato, col tempo all’assuefazione delle menti che ormai non sono più in grado di resistergli,tranne poche eccezzioni.”
Neppure il Satana biblico riveste tale potenza, ma semplicemente una funzione per incarico di EL YHWH SADDAY. Nella sua lettera “Laudate Deum”, Francesco scrive al n°23 tra virgolette: “a coloro che detengono la conoscenza e soprattutto il potere economico per sfruttarla un dominio impressionante sull’insieme del genere umano….”. I soggetti che danno tale potere sono, per il papa, le ‘capacità ampliate dalla tecnologia’.
Ma si capisce bene, poi, nel virgolettato, che queste ‘capacità’ altri non sono che i detentori della conoscenza, cioè gli scienziati, che il potere economico cerca di fagocitare. Non è difficile capire che qui il papa accoglie il pensiero di certe menti come Yuval Noah Harari, 21 Lezioni per il XXI secolo e Shoshana Zuboff, Il Capitalismo della sorveglianza, ecc…
Ecco: il potere della mente, del pensiero umano. Questo grande valore tutto umano. Differisce dall’oro, da ogni Tesoro del Tempio che deve essere investito. E forse anche il termine di Protagora, il famoso “crematon” allude al valore del pensiero, più che al potere dell’oro. E se prevalesse il potere delle menti, dotate di pietas umana, Natura adiuvante?