Fatima. La Russia, Nikola Tesla, le Scie Chimiche e…molto altro. Sergio Russo.
19 Dicembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Sergio Russo, che molti di voi che seguono il nostro sito conoscono, offre alla vostra attenzione quest riflessioni sul terzo Segreto di Fatima, e i suoi collegamenti con l’attualità. Buona lettura e condivisione.
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ANCORA SUL TERZO SEGRETO DI FATIMA
La Russia, Nikola Tesla, le scie chimiche e… molto altro! (1)
Ho potuto constatare – con mia grande soddisfazione – che i due precedenti articoli, dedicati anch’essi al Segreto di Fatima, hanno trovato un interesse vivissimo presso i lettori di Stilum Curiae(qui e qui) e quindi, ancora una volta, propongo una serie di nuovi articoli i quali, se non posso certo dire che contengano tematiche inedite, presentano tuttavia degli aspetti, ancora inerenti al “Terzo” Segreto di Fatima, pressoché sconosciuti al grande pubblico, e persino a molti di coloro che s’interessano di tali tematiche escatologiche.
Questi contenuti, che qui riporto assieme ad alcune mie personali riflessioni, oltreché a varie conferme di mistici, sono dunque tratti e poi ordinatamente esposti, per affinità di argomento, dal sito di Daniela Giarla, www.divinavoluntas.net, recentemente riproposti pure da Fra’ Pietro Pedalino, nel suo sito www.tempidimaria.com, ma che comunque entrambi si rifanno ad un ulteriore sito, specifico su Fatima, il cui prezioso materiale – ahimè – è divenuto oggi irreperibile.
Dunque, l’articolo in questione è intitolato “L’esorcista padre Malachi Martin conosceva integralmente il III segreto di Fatima” ed è la trascrizione integrale dell’intervento della giornalista Suzanne Pearson, che ella tenne ad una Conferenza su Fatima, svoltasi in Canada l’11 Settembre 2013.
Procedo quindi con ordine: innanzitutto, chi era padre Malachi Martin?
«Era un sacerdote cattolico: nato in Irlanda nel 1921, entrò nell’ordine dei Gesuiti nel ‘39, fu poi ordinato sacerdote nel ’54, ed in seguito nominato consigliere teologico del cardinal Bea, prima del Concilio Vaticano II.
Padre Martin ebbe diversi incarichi da parte di Giovanni XXIII e di Paolo VI, col permesso del quale lasciò i Gesuiti nel 1964, divenendo un sacerdote secolare al di fuori delle normali strutture diocesane. La sua lettera di autorizzazione da parte di Paolo VI fu accettata dal cardinale Terence Cooke, allorquando padre Martin si trasferì a New York. Dal 1966 fino alla sua morte, avvenuta nel 1999, Padre Martin scrisse ben 17 libri, la maggior parte dei quali relativi alla Chiesa Cattolica e ai suoi problemi più assillanti. Nel corso della sua vita padre Martin celebrò ogni giorno la Messa tradizionale in latino.
So bene – è Suzanne che parla – che la figura di Malachi Martin è alquanto controversa e, anche se non sono nella posizione di confermare o smentire alcunché a riguardo di queste voci, sfido uno qualsiasi dei suoi critici a ottenere i suoi stessi risultati, in termini di conversione e di evangelizzazione. Moltissime persone hanno affermato d’essere state convertite alla fede cattolica da padre Martin, e non solo cristiani, ma anche gente proveniente da altre religioni, e persino atei conclamati. Grazie ai suoi sforzi, molti cattolici che avevano perso la propria fede sono tornati ad essere praticanti, e tanti che conoscevano unicamente la nuova liturgia, grazie a lui, hanno scoperto la Messa tradizionale in latino. Io conosco personalmente alcune persone newyorkesi che hanno ricevuto il suo aiuto e i suoi consigli.
Padre Malachi incoraggiava le anime turbate a parlargli dei loro problemi, rendendosi disponibile ad incontrarli di persona o al telefono. La sua attività evangelica procedeva inoltre attraverso diverse sue interviste, particolarmente interessanti, avvenute durante il famoso programma radiofonico Art Bell.
L’importanza di padre Malachi Martin, per le vicende di Fatima, ruota attorno alla sua affermazione di aver letto il Terzo Segreto, cosa di cui non ne fece mai mistero. Alcuni hanno affermato che si trattava solo di una sparata tipica degli irlandesi, cioè in sostanza, che si fosse inventato un po’ tutto… Tuttavia, proprio un articolo uscito l’estate scorsa, pare invece confermare la versione di Padre Martin.
Durante la nostra prima conversazione telefonica gli dissi che sembrava come se lui conoscesse il testo del Terzo Segreto, e Padre Martin me lo confermò. Quando c’incontrammo, la settimana seguente, alludendo al suo scetticismo in merito al movimento carismatico, gli chiesi scherzosamente: “è stato lo Spirito Santo a rivelarle il Terzo Segreto?” E lui mi rispose tranquillamente: “no, mi venne mostrata una copia del Terzo Segreto quando papa Giovanni XXIII aprì la busta di Suor Lucia, cercando consiglio presso un ristretto gruppo di cardinali, nel 1960. Uno di quei cardinali era Agostino Bea di cui, all’epoca, ero assistente personale.”»
Adesso invece, lasciamo che sia la stessa giornalista, Suzanne Pearson, a presentarsi da sé: «Mi chiamo Suzanne Pearson, e sono appassionata e devota al messaggio di Fatima sin da quando ero studentessa alle superiori. Negli anni ‘90 conobbi padre Malachi Martin, il quale aveva affermato pubblicamente di aver letto il testo del Terzo Segreto di Fatima e dunque ho voluto appunto portare la testimonianza del padre Martin, all’attenzione di questa conferenza organizzata dal Centro di Fatima, come a tutti gli importanti studiosi di Apparizioni Mariane riuniti oggi in questo consesso. Il mio discorso ha per titolo: Gli indizi indicati da Padre Malachi Martin sui contenuti del Terzo Segreto di Fatima.
Nei quattro anni precedenti la sua morte, che avvenne nel ‘99, ho avuto il privilegio di conoscere personalmente padre Malachi Martin e, avendo letto alcune delle sue interviste e dei suoi libri, cercai il suo consiglio in merito ai tanti, desolanti, cambiamenti intervenuti nel santissimo Sacrificio della Messa. Egli si rivelò quindi per me una formidabile guida spirituale e, durante i quattro anni seguenti, potei parlare spesso con lui di Fatima e del Terzo Segreto.
E dunque ringrazio ancora padre Gruner, e tutti voi del Centro di Fatima, per avermi concesso questa meravigliosa opportunità.
Cuore immacolato di Maria, prega per noi!»
L’importanza – imprescindibile! – di Fatima, per la Chiesa e per il mondo intero.
«Fatima… L’evento più importante della Chiesa nel terzo millennio! Il Terzo Segreto: una profezia da prendere o lasciare e, purtroppo, abbiamo scelto di “lasciarla”, per così dire, e i castighi, cioè i nostri peggiori incubi, moltiplicati per mille, incombono oggi su tutti noi.
A questo proposito, padre Malachi riteneva che Fatima fosse l’evento più importante del XX secolo e che, il portare a termine le sue richieste, fosse il compito più urgente in assoluto per la Chiesa e per il mondo in generale.
Io avevo già notato, ascoltando le sue interviste, che quando parlava di Fatima egli lo faceva con quell’autorità, che soltanto chi ha letto i suoi contenuti più segreti, poteva avere.»
L’apostasia nella Chiesa.
«Una volta gli chiesi se il Terzo Segreto riguardasse effettivamente l’apostasia della Chiesa. Una simile deduzione si basava su alcuni articoli che avevo letto in merito a Fatima, tra gli anni ‘70 e ‘80, oltre che sui ragionamenti e le conclusioni di padre Michel de la Sainte Trinitè, nella sua monumentale opera Tutta la verità su Fatima, e cioè che i castighi materiali erano già stati predetti nella seconda parte del segreto, mentre il Terzo Segreto prediceva un castigo di tipo spirituale.
Con mia sorpresa, padre Malachi mi rispose così: “l’apostasia nella Chiesa fa da sfondo, o meglio, da contesto nel quale si inserisce il Terzo Segreto. L’apostasia sta cominciando, ma vi sono ancora castighi materiali ben precisi, predetti nel Segreto, e sono terribili.” Oltre a ciò aggiunse ancora che:“… castighi spirituali facevano parte della punizione che Dio avrebbe inflitto all’umanità, se la richiesta della Madonna non fosse stata eseguita.»
Quel famoso testo di 26 righe.
«Mi parlò poi dello scambio che ebbe, a suo tempo, col cardinale Bea, dopo che quest’ultimo si era incontrato con papa Giovanni XXIII per parlare dei contenuti del Terzo Segreto. Ecco quali furono le sue parole: “Il Cardinale Bea uscì da quell’incontro pallido in volto. ‘Che cosa c’è, eminenza’, gli chiesi. E lui mi rispose: ‘abbiamo appena ucciso un miliardo di persone. Guarda qui’, e mi dette un foglio di carta contenente un testo scritto su 26 righe, che lessi in pochi istanti. Sin da quel momento, ogni singola parola di quel testo rimase scolpita nella mia mente per sempre, e non potrò mai più dimenticarla.”»
E questa è certamente la testimonianza più decisiva, a favore del vero testo del Terzo Segreto, quello, diciamo così, “introvabile”: il testo della spiegazione della grandiosa visione di Fatima, posto che invece, il testo della descrizione di quella medesima visione, fu reso pubblico proprio a Fatima, il 26 giugno 2000, per volontà di san Giovanni Paolo II.
Ma che correlazione intercorrerà mai fra lo scienziato Nikola Tesla e il Messaggio di Fatima?…
Come alcuni di voi ben sanno fu proprio «… Nikola Tesla a scoprire l’energia scalare nel 1889. Nato in Croazia da genitori Serbi, divenne cittadino degli Stati Uniti nel 1891. Lavorò per Thomas Edison e ricevette un sostegno economico addirittura da J.P. Morgan. Tuttavia, nel 1904, quando annunciò d’aver scoperto un metodo per trasmettere energia senza fili, per mezzo delle onde scalari, egli perse l’aiuto dei suoi sostenitori, che ritenevano impossibile trarre profitto da un’energia gratuita ed illimitata…
Tesla aveva infatti affermato che quest’energia era disponibile ovunque, sulla terra, e in quantità illimitate. Essa avrebbe potuto alimentare tutte le macchine del pianeta, senza più bisogno di carbone, petrolio, gas o di qualsiasi altro combustibile fossile. Ovviamente, le lobby del petrolio e delle banche non potevano accettare una cosa simile, e Tesla fu abbandonato da tutti. Morì senza un soldo nel 1943. Dopo la sua morte, l’FBI confiscò i suoi studi e le sue ricerche e, ad oggi, invece di renderle pubbliche, esse sono state classificate dal governo e usate – questo sì – per fini militari.
C’è tuttavia un aspetto ancor più pericoloso della minaccia nucleare, ed è legato al fatto che la Russia è leader mondiale nello sviluppo delle armi ad energia scalare. Alla sua morte, la maggior parte dei documenti di Tesla vennero spediti in Jugoslavia, ed essi caddero facilmente nelle mani dei sovietici. Mentre la maggior parte delle università occidentali ignorava le ricerche di Tesla, a causa della loro implicita minaccia ai grandi potentati d’affari legati al petrolio, le università dell’Unione Sovietica viceversa, e dei suoi paesi satelliti ne fecero tesoro, usando appunto la tecnologia di Tesla per incrementare la superiorità militare sovietica.
Nel gennaio 1960, Nikita Kruscev annunciò che la Russia aveva sviluppato una nuova, potentissima arma, capace di spazzar via tutta la vita sulla terra, se usata senza freni. Alcuni ricercatori ritengono che i sovietici abbiano cominciato ad usare quest’arma già agli inizi degli anni ’60, per attaccare bersagli militari americani e alterare le condizioni meteorologiche nel nostro paese [gli Stati Uniti]. L’Occidente, che si era sbarazzato delle scoperte di Tesla, si trovò impreparato per cui, mentre la Russia continuava a migliorare le proprie capacità militari, l’intero sistema difensivo americano brancolava nel buio per cercare di trovare un rimedio. L’arma scalare più semplice che si conosca è il cosiddetto interferometro longitudinale, o Tesla Howitzer.»
… Perché “qualcosa del genere” è contenuta nel Terzo Segreto!
«Padre Malachi Martin, accennando ancora a riguardo del Terzo Segreto – è sempre Suzanne Pearson che ci riferisce questo, per sua diretta esperienza – mi parlò un giorno dell’esistenza di una nuova forma di energia, assolutamente economica e disponibile su larga scala. Così economica che avrebbe potuto soddisfare il fabbisogno energetico di ogni singolo uomo, donna e bambino su questa terra, se fosse stata usata dalle persone giuste. Tuttavia così non era, perché una tale energia era caduta nelle mani di coloro che desideravano usarla per distruggere.
Gli chiesi se non stesse parlando degli Stati Uniti, e Padre Martin mi rispose: “no, l’America è malvagia e siamo sicuramente colpevoli di tanti peccati, ma non siamo così malvagi, almeno non al punto da uccidere deliberatamente un miliardo di persone. Noi non faremmo una cosa del genere, maloro sì.” Gli chiesi chi intendesse per “loro”, ma non volle dirmelo.
Una rivelazione che mi fece Padre Malachi, ancora in seguito, in merito a tale nuova forma di energia, che sarebbe stata usata per uccidere un miliardo di persone, sembra corroborare questa tesi. Egli ribadì che questa energia era assolutamente economica e capace di migliorare le condizioni di vita di tutti gli esseri umani. Purtroppo però, essa viene usata per sviluppare armi dalla potenza distruttiva apocalittica. E, anche se il padre non entrò mai nei dettagli di questo nuovo tipo di energia, l’energia scalare appunto, sembra un plausibile candidato.
L’energia scalare si basa sulla scoperta di un nuovo tipo d’onda elettromagnetica che esiste nel vuoto dello spazio. Queste onde elettromagnetiche longitudinali viaggiano nel tempo, che può essere a sua volta compresso in energia, per mezzo dello stesso fattore, cioè la radice della velocità della luce, per cui la materia si comprime in energia. Grazie a questa scoperta è possibile scatenare il tremendo potere compresso nel tempo.
Nel suo sito internet, Tom Bearden ha affermato che è come mettere una ruota a pale in un fiume: l’energia acquisita è del tutto pulita e soprattutto gratuita, perché il fiume scorrerà sia che si decida di sfruttarne l’energia sia che lo si lasci in pace.
Nel 1908, Tesla scoprì che con quest’interferometro poteva unire due o più onde scalari in onde, o raggi più potenti, i quali – fusi assieme – potevano portare, o meglio “trasferire”, una quantità enorme di energia. Questi raggi concentrati potevano essere diretti su un qualsiasi bersaglio al mondo, in acqua come in cielo, che viene distrutto dal violento impulso elettromagnetico che lo colpisce. Questi raggi possono essere inviati anche attraverso la terra per scatenare terremoti e far eruttare vulcani… quindi, oltre ad essere mortali, le armi scalari possono celarsi dietro a cataclismi naturali [vi ricorda niente questo?], portando le popolazioni bersaglio di queste catastrofi a ritenere che siano di origine naturale, laddove si tratta solamente di un’arma ideata dall’uomo.
Gli impulsi scalari sono inoltre in grado di produrre tempeste dalla forza inaudita, trasformandosi in uragani e tornado che possono essere diretti a devastare qualsiasi località sulla terra. Allo stesso tempo possono impedire la pioggia e causare desertificazioni e carestie [anche ciò vi dice nulla?].»
Sergio Russo
(1/4 continua…)
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Giovanni XXIII nel 1960 disse che il testo del Terzo segreto doveva essere gettato nel punto più profondo dell’archivio Vaticano, per non uscirne mai più. Non la volontà della Madonna contava, cioè di rivelare il Terzo segreto al mondo, ma la sua personale perciò decise di aprire il Concilio. Inoltre la cifra dei morti è da rettificare. Infatti nel 1960 il mondo contava 3 miliardi di abitanti, perciò il cardinale Bea disse che sarebbe morto 1 miliardo di persone per il castigo (vale a dire 1/3). Oggi con 8 miliardi di persone, i morti saranno quasi 3 miliardi.
Tesla, nessuno sa con certezza che fine abbia fatto, idem per Ettore Majorana!
Per ora siamo ad haarp. Comunque conosco padre Malachia Martin e so bene che ha detto di un pontefice futuro