Un Agente di Polizia Coraggioso Perseguitato per la Verità. Benedetta De Vito.

14 Dicembre 2023 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione questa intervista a un agente di polizia, coraggioso, che si batte per far emergere la verità – almeno limitatamente al suo settore di attività – sulla più colossale truffa criminale messa in atto negli ultimi anni. Posso solo aggiungere, a quanto scrive Benedetta, il commento di un amico, dirigente di P.S.: “lo riconosceranno fra cinquanta anni….”. Buona lettura e condivisione.

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Ogni giorno, quando pigro il dopopranzo scolora nella sera, io, forte del mio topolino, vado su un certo sito facebook (pur non avendo una casina mia dentro la Meta) e scorro, con il cuore nella strozza, i visi e i sorrisi dei morti da malore improvviso del giorno. E mi vengono incontro mamme, figlioli, nonni e nel dolore di città, paesi, paesini, campagne, monti, non leggo mai, neppure il dubbio che la correlazione con il siero genico chiamato vaccino, ci sia eccome e che la strage, perché di strage vera e propria si tratta, sia conseguenza di un obbligo anticostituzionale che ha seminato dolore e morte. E tener conto delle cifre è impossibile, primo perché in Italia non si fa tale triste conto da un anno e secondo perché le morti da malore improvviso vengono derubricate come “naturali”. Sì sì, certo…

Ma le eccezioni, per fortuna, ci sono. E per questo, tornata cronista, ho telefonato ad Antonio Porto, poliziotto, segretario dell’Osa, che da tempo attende dai superiori i dati delle morti improvvise in Polizia. Mi racconta di come, fin da subito, ha deciso di non vaccinarsi. Come lui, circa 9 mila uomini della forze di polizia e di come, scrivendo la verità,  che cioè il siero era sperimentale e conteneva dei lipidi pericolosi – è cominciato il suo “calvario” in divisa.

Il primo procedimento disciplinare è frutto di un’intervista e gli “regala” 3 mesi di sospensione. Il secondo provvedimento viene dalla pagina facebook del sindacato dove vengono evidenziati 41 post sgraditi. Risultato? Altri sei mesi di sospensione, con il 50 per cento dello stipendio. E qui Antonio apre una parentesi tonda e scendiamo con la sua voce d’un gradino e aprite bene le orecchie.

“I poliziotti della banda della Uno Bianca hanno ricevuto, proprio come me, il decurtamento del 50 per cento dello stipendio fino a quando la condanna non è diventata definitiva”, spiega il segretario dell’Osa. Sì, avete sentito bene, dire la verità è un’attività criminale come rapinare e uccidere. Un sospiro e avanti perché Antonio ha subito un terzo procedimento , la “deplorazione”. Significa, in breve, che non ha fatto tesoro dei provvedimenti disciplinari precedenti e che è stato recidivo. “Avevo scritto che in provincia di Caserta c’erano state in un sol giorno ben cinque morti da malore improvviso”. Perbaccolina, che cosa gravissima! Multato. Ah, la multa l’ha già pagata…

Infine mi regala una buona notizia: La denuncia presentata da lui alla Procura di Roma contro Magrini e Speranza non è stata ancora archiviata. “C’è stata la richiesta di archiviazione, ma i nostri avvocati stanno scrivendo le note di opposizione all’archiviazione”.

E quindi la partita è ancora aperta. Grazie Antonio, avanti, non molliamo.

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4 commenti

  • Mimma ha detto:

    Onore ad Antonio Porto !
    Ora che è ben vivo e col sangue pulito, sebbene amareggiato.
    L’onore postumo, quasi sempre ipocrita, non serve a nessuno.
    Continui a combattere con determinazione.
    Le auguro ogni bene, con l’aiuto di Dio.

  • stilumcuriale emerito quello vero ha detto:

    Francamente sono felice di avere un’attesa statistica di vita di pochi, pochissimi anni perchè di questo mondo basato sulle carte bollate non ne posso più. E più il tempo passa , sempre peggio sarà. Sembra che la stupidità umana sia come l’entropia dell’universo: in continuo aumento. Di App in App l’inesistente intelligente artificiale miete vittime fra la gente priva di intelligenza naturale, che per sapere se c’è il sole o sta piovendo non guarda fuori dalla finestra ma accende lo Smart fon. Ad meliora!!!

  • giovanni ha detto:

    Il coraggio, in questo pavido paese, viene sistematicamente e ripeto, sistematicamente schiacciato con ogni metodo. Hanno paura possa essere contagioso ed infettare altri in maniera tale da produrne l’implosione. Ma il coraggio della
    verita’ e’ insopprimibile e, prima o dopo, ci si dovra’ fare i conti. Antonio Porto e gli altri novemila sono persone che onorano la divisa che indossano. Sono dotati di virtu’ da prendere quale esempio . E’ con queste persone che puo’ alimentarsi la speranza di cambiamento in questo disastrato paese.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Ottimo scriverne! Siano portati alla conoscenza di tutti fatti come questo!
    Visibilità ai veritieri coraggiosi e alla verità colpevole di essere…vera…!

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