Bergoglio è Cattolico? “Profetateci Illusioni…”. Carlo Maria Viganò.
11 Dicembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo testo dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Buona lettura e condivisione.
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“Aspicite nobis illusiones”
Arcivescovo Carlo Maria Viganò
Alla Conferenza Online organizzata
dal Prof. Edmund Mazza (USA)
“Is the Pope Catholic?”
9 Dicembre 2023
Qui dicunt videntibus: «Nolite videre»
et aspicientibus: «Nolite aspicere nobis ea, quae recta sunt;
loquimini nobis placentia, aspicite nobis illusiones».
Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni»
e ai profeti: «Non fateci profezie sincere,
diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!»
Is 30, 10
Premessa
Questa conferenza online organizzata dal Professor Edmund Mazza ha come tema un argomento che solo recentemente sta diventando di pubblico dominio, dopo oltre dieci anni di orrori peggiori di quelli cui abbiamo assistito negli ultimi sessant’anni, ma perfettamente coerenti con le basi filosofiche e teologiche poste alla crisi presente dal Concilio Vaticano II. Il Papa è cattolico? Una domanda di questo genere in altri tempi sarebbe suonata quasi come una bestemmia, tanto era radicato nei fedeli il rispetto e l’amore per il Romano Pontefice, considerato come dolce Cristo in terra. Chi mai, all’epoca di Pio XII, avrebbe osato metterne in discussione l’autorità morale e magisteriale? E d’altra parte, per quale motivo i fedeli avrebbero dovuto esprimere dissenso nei confronti di un Papa, dal momento che la sua voce era espressione di una ininterrotta continuità con i suoi Predecessori e con il divino Maestro? Sentire oggi parlare Jorge Mario Bergoglio e confrontare le sue parole con quelle del Pastor angelicus ci fa comprendere l’abisso che separa un Papa dalla sua grottesca parodia, il baratro che divide il Vicario di Cristo dalla simia Pontificis. L’autorità ieratica di tutti i Papi da San Pietro a Pio XII, intimamente vincolata alla divina autorità di Cristo Sommo ed Eterno Sacerdote, si è pervertita in arrogante autoritarismo e in tirannide; il senso di appartenenza all’Ordine Sacro dei chierici e dei Prelati si è corrotto in clericalismo; la fissa immutabilità della Verità rivelata, fondata sull’immutabilità perfetta di Dio – e addirittura di quella naturalmente conoscibile mediante la ragione – ha ceduto alla rivoluzione permanente e al caos, alla provvisorietà del Loquimini nobis placentia (Is 30, 10), all’arbitrarietà dell’opinabile: aspicite nobis illusiones (ibid.).
Dissonanza cognitiva
Ma come dinanzi alle morti improvvise di milioni di persone nel mondo dopo la criminale campagna di inoculazione a seguito della frode psicopandemica vi sono persone che ancora rifiutano di riconoscere il rapporto di causalità tra la somministrazione del siero genico sperimentale e lo sterminio di massa progettato e dichiarato dall’élite; così in ambito ecclesiale dinanzi alla devastazione causata dalla rivoluzione conciliare e dalla cosiddetta riforma liturgica vi sono ancora coloro che non vogliono ammettere il rapporto di causalità tra l’azione meno criminale di quegli esperti e consultori – notoriamente modernisti ben prima del Vaticano II e come tali giustamente condannati dal Sant’Uffizio o considerati con sospetto dai Vescovi – che hanno usato nientemeno che un Concilio Ecumenico come prestigioso palcoscenico sul quale recitare la pièce falsa e menzognera del dialogo con il mondo, dell’ecumenismo, della democratizzazione e parlamentarizzazione della Chiesa, con l’avvallo dei «Papi del Concilio». Giustamente quell’assise venne definita dai suoi stessi artefici «il 1789 della Chiesa». Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non mancarono di sottolineare come i principi rivoluzionari e massonici – liberté, égalité, fraternité – potessero in qualche modo essere condivisi e fatti propri dal Cattolicesimo, a partire dall’accettazione, anzi dalla convinta promozione della laicità dello Stato e dalla cancellazione sostanziale della divina e universale Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo.
Se avrete la pazienza di seguirmi in questa mia disamina, vedrete che la Regalità sociale di Cristo è la pietra dello scandalo, sulla quale si schiantano indistintamente tutti i complici del piano anticristico del Nuovo Ordine Mondiale.
Il rapporto di causalità
La vexata quæstio – “Bergoglio è cattolico?” – viene affrontata da più parti secondo criteri differenti e partendo da diverse eredità culturali: quella tradizionale e scolastica, quella moderata e conciliare – potremmo dire montiniana – e quella che ondeggia per così dire tra le due sponde riconoscendo Bergoglio come Papa pur essendo da lui, de facto, canonicamente indipendente. Ma dobbiamo riconoscere che oggi è possibile condividere con sacerdoti e fedeli la sensazione di grave malessere e di grande scandalo per la ingombrante presenza del Gesuita Argentino. Oggi possiamo chiederci se Bergoglio è cattolico, ed è già un buon punto di partenza, perché la sua eterogeneità al Papato è ormai palese e percepita tanto dai semplici fedeli quanto da larga parte del Clero e persino da certe frange dei media. La Gerarchia si limita a dar prova di pavidità o di complicità col tiranno, e le poche voci discordanti non osano trarre le necessarie conseguenze dinanzi alle eresie e agli spropositi dell’inquilino di Santa Marta. Perché costoro dissentono da lui, ma non dal Vaticano II; né vogliono riconoscere che proprio da quel Concilio è derivato quel processo rivoluzionario che ha permesso a una persona come Jorge Mario di entrare nella Compagnia di Gesù, di essere ordinato, di diventare Vescovo, creato Cardinale e infine di entrare in Conclave per uscirne «papa». Criticare Bergoglio si può, a patto che non si critichi l’idolo conciliare, l’intoccabile feticcio dei montiniani che oggi, paragonati agli orrori del Gesuita Argentino, sembrano paladini dell’ortodossia cattolica.
E qui veniamo al punctum dolens, ossia alla grande contraddizione che accomuna i fautori del Vaticano II ai suoi storici oppositori – la Fraternità San Pio X in primis – nel voler procedere ad una valutazione di fatti oggettivamente straordinari, ricorrendo a norme ordinarie. Come ho più volte ribadito, mi pare che certuni abbiano più a cuore la dottrina del Papato che la salvezza delle anime, sicché si trovano a preferire di esser governati da un papa eretico e apostata piuttosto di riconoscere che un eretico o un apostata non può essere a capo della Chiesa a cui, in quanto tale, non appartiene. Da qui i distinguo sull’eresia formale e materiale, che non impediscono minimamente l’azione distruttrice di Bergoglio. L’obiezione che l’accusa di eresia o di apostasia del «regnante Pontefice» possa causare divisione e scandalo è smentita dall’evidenza della divisione e dello scandalo già ampiamente in atto nel corpo ecclesiale proprio a causa della sua eresia e apostasia, che è per così dire la punta dell’iceberg di una ben peggiore e diffusissima crisi della Gerarchia e del Clero iniziata sessant’anni fa e oggi giunta quasi al suo apice.
Un unico piano eversivo
Poche settimane fa è stato arrestato per pedofilia e pedopornografia un importante collaboratore di Hillary Clinton e di John Podesta: mi riferisco a Slade Sohmer, legato al mondo di Broadway e al cinema, che si era adoperato nell’azione di debunking del tristemente noto Pizzagate, ossia della rete di turpi complicità e orrendi crimini su minori che ruota attorno al deep state internazionale. Abbiamo saputo che certamente Jeffrey Epstein e molto probabilmente Gislaine Maxwell erano membri del Mossad israeliano. Questo ci fa capire che i famosi viaggi di tantissimi personaggi noti sull’isola di Epstein servivano a raccogliere prove della loro colpevolezza negli efferati delitti rituali sui minori per poterli ricattare. E se dinanzi agli eccidi di massa dei civili nella Striscia di Gaza i capi di Stato e di governo del mondo occidentale non osano fiatare, è lecito supporre che tale atteggiamento sia dovuto ai corposi dossier e ai filmati in possesso dei servizi israeliani. Lo stesso deve essere accaduto con la preparazione della falsa emergenza pandemica, replicata pedissequamente in tutti gli stati membri del World Economic Forum e dell’ONU, ma anche con la farsa della crisi ucraina (non dimentichiamo che dinanzi a Gaza ci sono giacimenti di metano che fanno gola proprio in un momento in cui le forniture di gas dalla Russia sono state impedite mediante le sanzioni, a tutto vantaggio delle multinazionali e dei fondi di investimento cui appartengono). Ma se questo ricatto nei confronti dei potenti del mondo costituisce l’elemento unificante del progetto eversivo globalista, non possiamo non pensare che il ruolo indispensabile ricoperto dalla Chiesa Cattolica sia stato in qualche modo forzato non solo dalla nomina di Bergoglio quale emissario dei nemici della Chiesa posto al suo vertice, ma anche dagli scandali sessuali e finanziari che solo parzialmente sono emersi sul conto di molti Prelati esponenti della deep church. Come possiamo pensare che una persona come McCarrick, che entrava alla Casa Bianca senza bisogno di farsi annunciare e che ha continuato a seguire gli affari diplomatici del Vaticano in Cina anche dopo che era stato accusato di essere un predatore seriale, non godesse di appoggi da parte di quei potenti, che con lui condividevano i più turpi vizi e i delitti più esecrandi? Dobbiamo forse pensare che il sodalizio tra il deep state e la deep church si sia limitato a complicità nelle speculazioni finanziarie, quando un pedofilo come Slade Sohmer collaborava con i Clinton e con Obama, implicati nel Pizzagate? O che i numerosi voli di Bill Gates sull’isola di Epstein, assieme a quelli di attori, regnanti, politici, banchieri e VIP non abbiano nulla a che vedere con la rete di complicità della lavender mafia?
Dalle mail trapelate nel caso Wikileaks, sappiamo che John Podesta si stava occupando per conto della Clinton e di Obama – e dell’élite globalista in generale – di promuovere in seno alla Chiesa quella rivoluzione colorata che avrebbe dovuto estromettere Benedetto XVI dal Papato, far eleggere un Papa ultraprogressista e modificare sostanzialmente il Magistero cattolico facendogli accogliere le istanze dell’Agenda 2030: parità di genere, introduzione della teoria gender e della dottrina LGBTQ+, democratizzazione del governo della Chiesa, collaborazione al progetto neomalthusiano del Great Reset, cooperazione in tema di immigrazionismo, cancel culture. Mi pare evidente che questo progetto eversivo abbia trovato perfetta realizzazione nella nomina di Bergoglio – e dico nomina volutamente – e che sia confermata dalla sua ininterrotta linea di governo e di magistero sia pubblico che privato in questo infaustissimo decennio. Un’azione che ha infatti realizzato i desiderata – o meglio, i mandata – gli ordini dell’élite, punto per punto, e in modo talmente preciso da risultare inequivocabile: parità di genere con l’apertura a ruoli di governo e di ministero alle donne; legittimazione morale della sodomia e del gender con l’ammissione di sodomiti e transessuali al ruolo di padrini e testimoni di nozze; finta democratizzazione, sul modello delle oligarchie nella sfera civile, mediante la sinodalità; accoglimento delle istanze pseudoambientaliste con un drastico ridimensionamento della condanna dell’aborto, dell’eutanasia, della manipolazione genetica tramite il sovvertimento della Pontificia Accademia per la Vita; la campagna di accoglienza degli immigrati clandestini, in nome di una ineluttabilità del meticciato non scevra da interessi economici; cancel culture con la denigrazione della storia della Chiesa e la falsificazione delle Sacre Scritture. È anzi sempre la contropartita economica, a ben vedere, quel che lega i membri della deep church e quelli del deep state, ai quali l’élite ha corrisposto il pretium sanguinis del loro tradimento con sponsorizzazioni e finanziamenti. Mi chiedo se i grotteschi tentativi di rivalutare Giuda da parte di Bergoglio non tradiscano l’istintiva simpatia di un traditore nei confronti dell’Iscariota, mercator pessimus.
Torniamo dunque al pretium sanguinis, il pagamento dei servigi resi da persone ricattate non solo da chi ne conosce i più sconcertanti ed oscuri segreti, ma anche da chi li condivide, mentre ricopre ruoli analoghi in altre nazioni, al Parlamento Europeo, nell’ONU, alla Banca Mondiale o in altre istituzioni internazionali. Immaginate se Trudeau osasse ipotizzare di dissociarsi da certe questioni – ad esempio il silenzio sui crimini di guerra di Netanyahu a Gaza – disobbedendo così agli ordini che gli sono stati impartiti. Ancor prima che la notizia arrivi ai media sarebbero i suoi omologhi in Gran Bretagna, in Australia, in Nuova Zelanda, negli Stati Uniti, in Francia, in Olanda, in Belgio e Dio solo sa dove, a far pressioni su di lui perché taccia, ben sapendo che il Mossad non esiterebbe un istante a trascinare nello scandalo – e in galera – non solo Trudeau (sul quale pendono accuse per stupro di minore, per ora ferme in qualche Procura), ma anche quei membri dell’élite pedofila internazionale che hanno sullo stesso Justin Trudeau le prove di altri reati. Per questo era necessario che la corruzione fosse endemica al sistema, perché vi si potesse incistare il cancro globalista.
E sarebbe stolto o irresponsabile chi credesse che da questo ricatto sia esente la gerarchia bergogliana, che sappiamo essere invece ampiamente coinvolta nei medesimi vizi, con la protezione dello stesso Bergoglio. D’altra parte, quale credibilità può avere il Gesuita Argentino, quando nel caso di McCarrick egli ha avocato a sé come res judicata la condanna senza processo di uno dei più potenti Cardinali degli ultimi cinquant’anni, evitando l’escussione di testimoni che avrebbero potuto fare i nomi dei suoi complici, oggi promossi ai vertici della Chiesa o delle istituzioni pubbliche? Credete che sia stato possibile perpetrare impunemente la frode elettorale per estromettere Donald Trump dalla Casa Bianca e che non siano riusciti a fare altrettanto al Conclave, tenendo conto di quanto sia compromessa la maggioranza del Collegio cardinalizio? Il fatto che la frode sia pubblica e tuttora impunita è casomai un’aggravante data dall’arroganza di credersi onnipotenti e invincibili.
Il caso del Papa eretico tra ipotesi astratta e realtà concreta
Quando San Roberto Bellarmino ipotizzò, come caso di scuola, l’eresia del Romano Pontefice, egli si immaginò un Papa che, convinto di rimanere cattolico, aderisse materialmente o formalmente a una specifica eresia, in un contesto generale in cui il corpo sociale ed ecclesiale fossero cattolici. Egli non poteva nemmeno immaginare che un emissario della Massoneria potesse giungere a farsi eleggere Papa allo scopo di demolire la Chiesa dall’interno, usurpando e abusando del potere del Papato stesso. E non poteva nemmeno immaginare che questo Papa avrebbe superato l’eresia per approdare all’apostasia. Nessun Dottore della Chiesa ha mai contemplato il caso di un Papa apostata, né di un’elezione falsata e manipolata da poteri dichiaratamente nemici di Cristo, perché un’enormità del genere può accadere solo in un contesto unico e straordinario come quello della persecuzione finale predetto dal Profeta Daniele e descritto da San Paolo. Il monito Cum videritis abominationem desolationis (…) va inteso per tale proprio per la sua assoluta unicità e per il fatto che tutti vedranno compiersi – chi con orrore, chi con satanica soddisfazione – l’abominazione della desolazione stante nel luogo santo: qui legit intelligat.
I Cattolici sono scandalizzati dal silenzio pavido di Cardinali e Vescovi per la stessa ragione per cui i cittadini sono sconvolti dalla complicità dei politici, dei medici, dei giornalisti, dei magistrati, delle forze dell’ordine nel tradimento del patto sociale. Essi hanno compreso che è l’intero sistema ad essere ostaggio del nemico, e che è inutile sperare di ottenere giustizia e verità da chi asseconda il colpo di stato globale, sia esso nel mondo civile o in quello ecclesiastico. L’operazione eversiva è talmente efficiente e organizzata da mostrare inequivocabilmente l’opera di un’intelligenza luciferina che va ben aldilà delle presunte astuzie di Klaus Schwab o di un Rockefeller. Ecco perché il «problema Bergoglio» non può essere risolto secondo le vie ordinarie: nessuna società può sopravvivere alla totale corruzione dell’Autorità che la governa, e la Chiesa non fa differenza, quando i suoi membri – e soprattutto i suoi Pastori – si rifiutano di riconoscere le cause di questa corruzione dottrinale, morale e spirituale e si limitano a deplorare gli eccessi di questo o di quel discorso di Bergoglio, senza comprendere di aver dinanzi l’homo iniquus et dolosus del Salmo 42; iniquus per gli scopi che si prefigge, dolosus per i mezzi che adotta. Discettare di eresia formale nel caso di Bergoglio è come accusare di peculato i criminali che stanno uccidendo milioni di persone con sieri letali, aria e acqua avvelenate, cibi nocivi o artificiali, carestie e pestilenze pianificate, sterilità indotta e morte (fisica o civile) imposta per legge. Siamo oltre l’eresia come siamo oltre i normali reati di cui si può accusare un capo di Stato, con l’aggravante che il colpevole sa (o spera) di potersi salvare dalla condanna perché i suoi principali accusatori lo riconoscono come Sommo Pontefice, in quanto tale esente da qualsiasi tribunale umano. Prima Sedes a nemine judicatur. Proprio su questo confidava chi lo ha fatto eleggere Papa, dimenticando però un piccolo dettaglio: l’intenzione di nuocere alla Chiesa agendo per conto di un potere nemico non è compatibile con l’assunzione ACCEPTATION del Papato, e vi è quindi un vizio di consenso dato dalla volontà – confermato dalle parole e dai fatti di questi ultimi dieci anni – di voler agire in fraudem legis, aggirando la legge canonica e dissimulando le proprie intenzioni sin dalla prima apparizione sulla Loggia vaticana. Ripeto: non si tratta di un Papa che aderisce a un’eresia specifica (cosa che peraltro Bergoglio ha fatto ripetutamente), ma di un personaggio mandato in Conclave con l’ordine di rivoluzionare la Chiesa dall’alto della Cattedra di Pietro. E ancora: egli non ha assunto il Papato senza riserve per poi lasciarsi solo successivamente persuadere da cattivi consiglieri ad agire in modo discutibile. È evidente invece la premeditazione, confermata sia dalla corrispondenza della sua azione agli ordini della deep church impartiti già sotto il Pontificato di Benedetto XVI – congiurati della Mafia di San Gallo o del Patto delle Catacombe, poco importa – sia dai ripetuti incontri del Gesuita Argentino con esponenti dell’élite globalista e dei potentati finanziari mondiali sotto gli occhi di tutti.
Il vizio di consenso
È plausibile che la Rinunzia, per le criticità magistralmente evidenziate dal prof. Enrico Maria Radaelli, abbia determinato una situazione precedente di irregolarità canonica tale da invalidarla e rendere nulla, con essa, anche l’elezione del Successore di Benedetto XVI, a prescindere dal fatto che sia stato eletto Bergoglio o un novello Pio X. Ma anche se Benedetto XVI avesse legittimamente abdicato – pur consapevole del rischio di rendere materialmente possibile l’elezione del Gesuita Argentino – è l’intenzione dolosa di abusare dell’autorità e del potere del Papato, assumendolo con l’inganno, che rende reale il vitium consensus e fa di Bergoglio un usurpatore del Soglio di Pietro. Il consenso e l’appoggio al Gesuita Argentino provengono significativamente dall’ala ultraprogressista e filoereticale che ne ha sponsorizzato l’elezione: tutti membri notori della deep church e contigui alla lobby omosessuale e pedofila del deep state.
Se vi è chi si ostina a guardare il dito di chi denuncia questo colpo di stato e non la luna dell’evidente congruenza di Bergoglio con esso, noi non possiamo comportarci come se ci trovassimo a risolvere un quesito di Diritto Canonico: il Signore è oltraggiato, la Chiesa è umiliata e le anime sono perdute a causa del permanere sul Soglio di un usurpatore, la cui azione di governo e di magistero può esser giudicata alla luce delle parole di Nostro Signore:
Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere (Mt 7, 15-20).
Avete sentito bene: un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni, il che significa che l’ininterrotto comportamento di Bergoglio – prima, durante e dopo la sua elezione – vale da solo come prova della sua intrinseca iniquità.
Possiamo dunque essere moralmente certi che l’inquilino di Santa Marta sia un falso profeta? La mia risposta è: Sì. Siamo dunque autorizzati in coscienza a revocare la nostra obbedienza a chi, presentandosi come Papa, agisce in realtà come il biblico cinghiale nella Vigna del Signore, o come il mercenario, qui non est pastor, cujus non sunt oves propriæ (Gv 10, 12), et non pertinet ad eum de ovibus (ibid., 13)? Sì. Quello che non possiamo fare perché non ne abbiamo l’autorità, è di dichiarare ufficialmente che Jorge Mario Bergoglio non è Papa. La terribile empasse nella quale ci troviamo rende impossibile qualsiasi umana soluzione.
Il nostro compito non dev’essere quello di cimentarci in astratte speculazioni da canonisti, ma di resistere con tutte le nostre forze – e con l’aiuto della Grazia di Dio – all’azione esplicitamente distruttrice del Gesuita Argentino, rifiutando con coraggio e determinazione qualsiasi collaborazione anche indiretta con lui e con i suoi complici.
Il rifiuto della Regalità dell’Uomo-Dio
Il male di questo mondo è intrinsecamente connesso al rifiuto di riconoscere che tanto nello Stato quanto nella Chiesa l’autorità vicaria di chi governa emana direttamente dall’unione ipostatica, ossia dall’unione di divinità e umanità in Nostro Signore Gesù Cristo, Re e Pontefice. L’odio dei malvagi contro Cristo Re nasce nell’eternità dei tempi, quando la Santissima Trinità mise alla prova Lucifero e questi comprese che avrebbe dovuto adorare e obbedire all’Uomo-Dio, che avrebbe dovuto riconoscerLo come Re e Signore nonostante l’umiliazione di aver assunto un corpo umano e l’infamia del supplizio della Croce. Fu allora che Lucifero gridò il suo Non serviam.
Quel grido di ribellione che valse l’eterna dannazione di una parte degli spiriti angelici lo ritroviamo nelle vesti stracciate di Caifa, nelle manovre dei sommi sacerdoti e degli scribi del popolo per mandare a morte il Messia promesso, reo di non essersi prestato alle mire di potere del Sinedrio. Lo ritroviamo nel delirio teologico del Sionismo, che sin dal Congresso di Basilea del 1897 si pose come una sorta di Vaticano II dell’Ebraismo, sostituendo la figura di un Messia personale con l’avvento dello Stato di Israele. Quel Concilio ebraico sancì la divinizzazione dello Stato e la sua indipendenza – premessa della tirannide – dalla volontà divina. Non diversamente agirono i membri del Sinedrio modernista, quando, in nome della laicità dello Stato e della libertà religiosa, calpestarono la dottrina della Regalità sociale di Cristo appena proclamata da Pio XI. Il Non serviam aveva già riecheggiato nella Germania dell’eresiarca Lutero e nell’Inghilterra di Enrico VIII con il rifiuto dell’autorità del Vicario di Cristo, e di nuovo era risuonato arrogante nella Francia rivoluzionaria, con la Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, e ancora con il Liberalismo, che sottrae alla Signoria di Dio non solo il dominio delle nazioni, ma anche il primato della morale sulle regole dell’economia. Ritroviamo il Non serviam nel materialismo ateo del Comunismo, falso contraltare del Liberalismo che lo ha voluto e foraggiato per distruggere con la lotta di classe il tessuto sociale. E oggi questo grido infernale risuona con gli orrori dell’aborto, dell’eutanasia, della transizione di genere e dell’ingegneria genetica, il cui unico scopo è quello di cancellare ogni traccia di divino nell’uomo e nella Creazione e di spezzare con il legame tra l’uomo e Dio compiutosi nell’Incarnazione.
Finché non riconosceremo l’ineluttabilità della vittoria dell’Uomo-Dio come Re e Signore universale, e quella della Vergine Madre di Dio come Regina e Signora per Grazia; finché le nazioni e i popoli non piegheranno il ginocchio all’unico Salvatore e Redentore del genere umano; finché la società e la Chiesa saranno ostaggio dei nemici di Cristo Re e della Sua augustissima Madre, non potremo sperare nella fine di questa dolorosissima prova, perché non avremo compiuto la necessaria scelta di campo che il Signore attende da noi per renderci partecipi del Suo totale e definitivo trionfo su Satana. Non illudiamoci: chi si ostina a leggere con occhi umani la situazione presente espone non solo se stesso ma l’intera umanità al proseguire e all’aggravarsi di questa situazione: La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti (Ef 6, 12).
Conclusione
Tornino dunque le nazioni un tempo cristiane alla Fede dei loro padri. Riabbraccino l’unità cattolica i dissidenti. Si convertano al Dio vivo e vero i popoli immersi nelle tenebre della superstizione e dell’idolatria. Riconosca il vero Messia il popolo che un tempo fu l’eletto, prendendo le distanze dall’eresia sionista. Si scuotano dal loro torpore i singoli, specialmente quanti sono costituiti in autorità, e riconoscano con fiducia che non vi è potestà se non da Dio, perché questa – e solo questa – è la premessa per la concordia dei popoli, per la giustizia, per la pace. E se in questo generale risveglio delle coscienze mancheranno i Pastori, ricordino costoro le tremende parole del Signore: Se questi taceranno, grideranno le pietre (Lc 19, 40).
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
9 Dicembre 2023
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Tag: cattolico, MAZZA, papa, vigano
Categoria: Generale
At this point, however it seems that the faith of many Catholics will be more badly shaken should Francis turn out to be the true pope. How, it will be asked, could God allow his Church to be ruled by a man whose teachings contradict what Christ taught? Why does God permit the confusion and demoralization that Francis has wrought? Why does Francis bear so much animosity toward good and faithful Catholics like Bishop Strickland?
The possibility that Francis is the pope does far more damage to the credibility of the Church than the possibility that he is not. If Francis continues to introduce novel and divisive changes to Church teachings on an almost weekly basis, then the credibility of the Church and the papacy will decline rapidly. If, on the other hand, he is revealed to be an imposter intent on subverting the Church, then much of the current turmoil would be seen in a new light. It would be seen not as the result of some inherent flaw in the Church, but as the result of a deliberate plot to destroy the Church.
If Francis is actually an enemy of the Church, then it makes sense that he would favor harmful innovations—that he would be open to same-sex blessings, that he would participate in pagan rituals, that he would put the John Paul II Academy for Marriage and the Family in the hands of a man who would not be welcome in the homes of most Catholic families, that he would put another such man in charge of the Dicastery for the Doctrine of the Faith, that he would issue a motu proprio calling for a radical paradigm shift in Catholic theology and on and on. All of these innovations have sown confusion in the Church. But that, it seems, is what they were intended to do.
https://turningpointproject.com/is-francis-a-pope-or-a-pretender/
Se Bergoglio è Papa, la Chiesa non ha nessuna assistenza divina e non c’entra nulla con Dio. Che è quello che ritengono tutti i non cattolici, per cui accettando Bergoglio Papa si è già fuori del cattolicesimo.
Dire “non possiamo fare nulla” è una idiozia e una vigliaccata. Guardate la realtà e non la legge canonica, della quale non frega nulla a Bergoglio e accoliti: la realtà è che Bergoglio è un usurpatore e come tale va denunciato e proclamato al resto del mondo.
Caro Riccardo, Giuda era un apostolo. Tra quelli scelti da Gesù. Non era forse Gesù – che è la Seconda Persona della Santissima Trinità! – assistito dallo Spirito Santo?!
E Lucifero non era forse stato creato da Dio come l’Angelo più bello, la stella del mattino? Eppure apostatò e per libera scelta divenne Satana, mantenendo la sua natura angelica…
E dunque? Dunque a Dio nulla sfugge. Dunque tutto serve a chi ama Dio. Dunque siamo nella prova, e per un motivo ben preciso. È il motivo della prova, in realtà, che si dovrebbe indagare minuziosamente. Dicendo questo mi viene in mente l’esempio di Mons. STRICKLAND a proposito di McCarrick… Ma penso anche a Fatima, La Salette e Le Tre Fontane…
Ah se Giuda non fosse stato apostolo…Ma lo era!!! ….
Ah se Lucifero non fosse stato il Primo fra gli angeli…Ma lo era!!! ….
Preghiamo allora per sollecitare l’intervento di Dio ma, chiaramente, Dio non dorme…ed è sempre con il Suo Popolo fedele – quello che non si è inginocchiato ai tanti Baal di oggi -, a saggiarne la Fede.
Prima del trionfo del Cuore Immacolato, la Purificazione è inevitabile, d’altronde…
Sta anche alle nostre preghiere e penitenze abbreviare quei giorni.
Fraternamente.
Papa S Giovanni Paolo II, attraverso la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis art. 3, IMPONE AI CARDINALI IL DOVERE DI TUTELARE I DIRITTI DELLA SEDE APOSTOLICA, intervenendo come disposto dagli articoli 76 e 77.
ERGO:
Per rimuovere Bergoglio basta anche un solo cardinale di nomina pre 2013 dica semplicemente la VERITÀ: “VERE PAPA MORTUUS EST”.
Perché Mons. Viganò evita di prendere in considerazione QUESTA DOVEROSA RISOLUZIONE CANONICA IMPOSTA DA PAPA s Giovanni Paolo II, negandone l’esistenza❓
E poi, perché ne demolisce la figura affermando che
L’autorità Divina di tutti i papi da Pio XII IN poi, si è PERVERTITA IN ARROGANTE AUTORITARISMO E IN TIRANNIDE ?
Mettendo così sullo stesso piano il vicario di Satana Bergoglio con i legittimi vicari di Cristo concilio e post concilio, compreso papa S. GPII?
Ma La Madonna così si è espressa il 17 ottobre 1978 sul
NUOVO PAPA GIOVANNI PAOLO II.
«Sii più fiducioso e sicuro della tua Mamma Celeste: prega, vivi con Lei, non temere mai più.
Ti conduco e ti proteggo, ti sono accanto in ogni momento: da te chiedo silenzio, preghiera efiducia. Ti domando cose piccole e umili,
perché devi camminare sulla strada della piccolezza edelle umiliazioni.
🌟Oggi hai pregato per il nuovo PAPA CHE IL MIO CUORE IMMACOLATO HA OTTENUTO DA GESÙ PER IL
BENE DELLA SUA CHIESA.
_È figlio da Me prediletto, perché si è consacrato al mio Cuore fin dal
principio del suo sacerdozio.
Unisciti, con l’amore e con la preghiera, a tutti i Sacerdoti del mio Movimento, che Io stessaconduco a sempre più GRANDE AMORE AL PAPA e ALLA CHIESA A LUI UNITA.
Voi lo dovete sostenere con la preghiera, il vostro amore, la vostra fedeltà. Lo dovete seguireattuando alla perfezione tutto quanto Egli disporrà per il bene della Chiesa. In questo siate atutti di buon esempio.
_VOI LO DOVETE DIFENDERE nei momenti in cui IL MIO AVVERSARIO SI SCATENERÀ CONTRO DI LUI,
INGANNANDO QUEI MIEI POVERI FIGLI CHE GLI SI OPPORRANNO.
Con il Santo Padre che la Provvidenza oggi vi dona, benedico voi miei figli prediletti di tutto ilmondo, scelti dal mio Cuore Immacolato per il momento del suo GRANDE TRIONFO»
Il est important de réaliser que le soucis principal des évêques et des cardinaux n’est plus la destitution de Bergoglio (qui est âgé, malade, affaibli, …) mais le prochain conclave pour élire son successeur.
Et les interventions de Monseigneur Vigano (vidéos, articles, conférences) sont manifestement de la propagande pour nous tromper et nous faire croire :
1) que Benoît XVI a validement renoncé au ”munus” et au ”ministerium”, selon l’article 332.2 du droit canonique,
2) que le siège pontifical a donc bien été vacant,
3) que le conclave qui s’en est suivi était donc justifié et valide,
4) que l’élection pontificale de Bergoglio est donc bien valide,
5) que les actes posés par Bergoglio en tant que pape sont donc bien valides,
6) que les nominations de cardinaux qu’il a effectuées sont valides et que ces cardinaux sont donc de vrais cardinaux,
7) que le prochain conclave pour l’élection du successeur de Bergoglio serait donc opéré par tous vrais cardinaux et donc incontestablement valide,
8) que le pape élu par ce conclave serait donc un vrai successeur légitime de ses prédécesseurs.
De nombreux éléments peuvent prouver que tout cela est FAUX et que Monseigneur Vigano nous trompent. Il n’est d’ailleurs pas très sûr de lui et ses textes sentent l’enfumage pour masquer la réalité.
Il faut vraiment être débrancher de la réalité pour faire de la sorte abstraction et négation de la Sainte Ecriture ainsi que des manifestations surnaturelles authentiques et certainement bien connues des cardinaux et des évêques.
Et il faut être téméraire pour croire ou faire croire que Dieu Trinité tout puissant va Lui aussi justifier les fourberies diaboliques de Bergoglio et celles de ses protecteurs fallacieux.
Il ne faut pas se tromper de cible (le prochain faux conclave) ni de personnage (le prochain faux pape).
Même si l’Eglise n’a (évidemment) pas voulu reconnaître Garabandal, on pourrait conclure que Garabandal n’est certainement pas plus faux que la hiérarchie ecclésiastique d’aujourd’hui.
Parole de Conchita : ”Peu de temps avant le grand avertissement, il y aura un synode”. (Notons qu’à l’époque de la manifestation, Conchita ne savait pas ce qu’était un synode)
Il est certainement très utile de relire l’Évangile selon saint Luc, chapitre 12, versets 37 à 47 :
Luc 12/37 : ”Heureux les serviteurs que le maître en arrivant trouvera en train de veiller ! EN VÉRITÉ, je vous le dis, il se ceindra, les fera mettre à table et, passant de l’un à l’autre, il les servira.”
Réponse à GLADIO, EA, et GAETANO
Félicitation pour vos commentaires logiques, sincères, sérieux, réalistes, conformes à la réalité et à la vérité .
Si Vigano pouvait être comme vous, cela nous éviterait beaucoup d’ennuis.
Pur condividendo l’analisi della situazione geopolitica rimango però esterrefatto dalla discrezionalità con la quale sua Eccellenza rifiuti un Concilio Ecumenico e , nonostante ciò, continui a considerare papa chi occupa il soglio di Pietro dal 2013. Analisi al quanto schizoide oltre che disinvolta. Il Concilio visto come una sorta di golpe, ma Bergoglio rimane pur sempre un papa legittimo, nonostante ,a suo giudizio, eretico e apostata (un vero ossimoro). Ma quello che più sgomenta a mio giudizio è questo suo sforzo, decisamente mal riuscito, di giustificare la situazione attuale ricorrendo alla Scrittura. Eh no! io dalla Scrittura , parole del Maestro in primis, ricavo ben altre conclusioni, certamente non quelle cui approda l’arcivescovo Viganò .
Sua Eccellenza mantiene inoltre il vezzo di chiamare SODOMIA l’orientamento omosessuale e SODOMITI, sic et simpliciter, gli omosessuali “praticanti”. Ho già scritto in altri miei commenti come questo linguaggio non può non portare acqua (e tal volta con delle ragioni) al mulino di coloro che sono pronti a scovare linguaggi e atteggiamenti di odio nei confronti di qualche categoria più o meno protetta dal politicamente corretto. Non so se sia chiaro a tutti ma qualcuno aspetta con impazienza il “LA” per scatenare una persecuzione sui cristiani, cattolici soprattutto. Non diamo inutili pretesti, e ,soprattutto, non forniamo loro argomenti atti a “giustificare” certi moti di intolleranza. Se una progetto di persecuzione cova da tempo che avvenga a causa di ben altro.
Qualcuno dirà che questa mia critica non è che la logica conseguenza del Concilio che non avrei rifiutato? Bene, trattasi dunque di qualche “frutto del Concilio”.
Caro Giampiero, la persecuzione dei cristiani e’ già in atto da duemila anni, non e’ una novità e ciò non ci esime dal dire sempre la verità, non a ricorrere ad ambigui linguaggi. Sodomia era duemila anni fa, sodomia e’ oggi. Poi, se lei vuol chiamarla diversamente ne ha tutte le facoltà.
Sul discorso, un po’ più serio, della legittimità dell’attuale Papa, qualche dubbio lo si può nutrire, come già ho scritto sull’onda delle affilate dissertazioni del prof. Radaelli circa l’invalidità delle dimissioni di Benedetto XVI.
Caro Margotti, le “affilate dissertazioni” di Radaelli sono il “naturale” prosieguo di una persecuzione nei confronti di Papa BXVI che va piuttosto indietro nel tempo…
Crede forse che piccioni possano misurarsi con le aquile?
Nessun uomo “psichico” può arrivare ad intuire il cuore di Ratzinger Papa, Cardinale, Vescovo, Sacerdote e Uomo…figurarsi poi se si campa su ciò che si scrive…
Radaelli è, come De Mattei, adatto alla mens sedevacantista ottenebrata e ideologizzata, tanto per stare sul generico.
Fraternamente.
Da umile ignorante attendo ancora risposte precise alle svariate proposizioni ereticali del teologo e Papa tedesco, analiticamente esposte dal prof. Radaelli nei suoi ultimi libri; non si va lontano girando attorno ai problemi, anziché vederli e affrontarli ad occhi aperti.
Caro Occhi aperti (o chiusi),
faccia attenzione nell’usare i classici stilemi degli antichi Gnostici, perchè, se numerosi laici, ed anche sacerdoti, lei li incasella nella categoria degli “psichici”, significa -seguendo il suo paragone-, che Ratzinger è un essere “pneumatico”. In questa maniera lei scorda, però, assai poco sportivamente, la terza vastissima categoria degli Ilici ( ottimamente spiegata dal Prof. Mathieu )… considerando che, da un punto di vista completo e non mutilo, nessuno,- nemmeno lei- può asserire con certezza di NON farne parte.
Pare che “le buone intenzioni” che vogliano appoggiarsi su una qualche autorità per sentirsi da essa garantiti, non siano MAI bastanti e sufficienti per considerarsi immune dalla “ilicitità”.
” Forse tu non pensavi ch’io loico/fossi! ” ( Dante, Div. Comm., Canto XXVII, vv. 122-123,-
Consiglieri fraudolenti ).
Il termine sodomia e, conseguentemente, sodomita chi la pratica è Biblico. Mons. Viganò lo usa legittimamente. Pertanto la definizione è veritiera perché si attaglia perfettamente al comportamento. Le persecuzioni poi, scaturiscono dall’odio furibondo verso la Scrittura che l’infernale padrone prova. Pertanto troveranno comunque un motivo per scatenarle. Bisogna rendersi conto che Il livello del confronto è Spirituale e passa attraverso il libero arbitrio personale. Vi sarà una drammatica e , contemporaneamente, sublime vagliatura.
Ottime le riflessioni di Mons.Viganò, anche se effettivamente lascia l’amaro in bocca quel suo “Quello che non possiamo fare perché non ne abbiamo l’autorità, è di dichiarare ufficialmente che Jorge Mario Bergoglio non è Papa“. Ma credo che molti dei suoi critici per questa frase dimentichino della necessità che evidentemente Mons.Viganò ritiene fondata di evitare con una presa di posizione contro la legittimità di Bergoglio un suo provvedimento di scomunica che creerebbe uno scisma nel quale i cattolici verrebbero cacciati dalla Chiesa per consegnarla a chi, appunto, cattolico non è. A quel punto, la Chiesa sarebbero loro, almeno per il “mondo”.
Proclamare la verità non costituisce mai uno scisma!
La verità, per sua natura, non si adatta mai alla menzogna.
@Marzio. Lo scisma “purificatore” all’interno della Chiesa è già avvenuto! Bergoglio, nella sua ineleggibilità ed illegittimità, incarna la parte scismatica, la falsa chiesa che di fatto si è già separata dalla Santa Chiesa Cattolica. Molto più Temibile dunque di una scomunica di un falso Papa sarà farsi trovare al Cospetto Divino dalla parte sbagliata!!! P.S. D’altronde se il cosiddetto papa fosse stato subito rispedito al mittente da una cospicua maggioranza di Cardinali e a seguire di Ecclesiastici, ancora fervidi credenti, le tanto sbandierate false scomuniche non avrebbero avuto possibilità di essere neanche solo menzionate!
LO SPIRITO SANTO INTERVERRA’ PER I SEDICENTI CROCIATI.
BISOGNA ATTENDERE E SPERARE
Suggerisco una strada: indagare sulle dimissioni di Ratzinger ed eventualmente scoprire che non sono mai state date. Seconda strada: tirar fuori il terzo segreto di Fatima. Padre Malachia Martin ci disse qualcosa al riguardo e bisognerebbe analizzare e ripubblicare i suoi libri
Il prof. E.M.Radaelli ha autorevolmente evidenziato negli ultimi suoi libri l’invalidità, a norma del codice di diritto canonico, delle dimissioni di Benedetto XVI, che non poteva scindere il papato in munus e ministerium e, pertanto, e’ rimasto legittimo pontefice sino alla sua morte.
Al professore si risponde che tutto l’episcopato ha accettato, di fatto, Bergoglio come Papa, a seguito del conclave del 2013. Ma mi sa che sia una risposta di comodo.
La radice di tutto questo male è il crollo della civiltà greco-latino-cristiana che serviva da ambiente vitale e da protezione alla vita della Chiesa. Era proprio questa civiltà che rendeva possibile la libertà del Pontefice, condizione di possibilità del suo ministero. Il rapporto tra Chiesa e civiltà cristiana era molto più intimo di quanto s’immagina, le fondamenta della fede conosciute dai più, la frequenza dei sacramenti, l’eucarestia popolare, tuto formava una unità. Da quando è sparita questa civiltà, questa libertà che era l’aria che respirava la Chiesa e la rendeva viva? In altre parole: quando è morta la Chiesa? Sappiamo che risorgerà nel terzo giorno, ma quando è stato il primo?
https://www.settimananews.it/wp-content/uploads/2020/10/vigano-mccarrick.jpg
Dio ci aiuti !
Un grande insieme di affreschi che riprende tutta la Bibbia, come nella Cappella Sistina, luogo di conclave. Una rassegna completa, dall’isola di Epstein ai laboratori, Genesi, Re e Profeti di questo mondo ostile a Dio che sta per affacciarsi alla parete dove c’è il Giudizio Universale.
??
Forse non tutti ricorderanno… già qualche anno fa era emersa la stessa domanda, cruciale e inquietante:
https://m.facebook.com/Newsweek/photos/a.483342436100/10153551416411101/?type=3
Ave Maria, grazie per isegreti e per i castighi di purificazione della Chiesa, che hai nel tuo Cuore Immacolato progettato e chiesto a Dio.
.
On ne peut pas reprocher à Monseigneur Vigano de nous décrire les oeuvres maléfiques qui détruisent l’Eglise et l’humanité. Mais on ne voit pas bien pourquoi il s’obstine à le faire puisqu’il refuse délibérément de considérer :
▪︎ qu’il n’y a pas d’autre façon d’éloigner Bergoglio qu’en reconnaissant l’invalidité du conclave qui l’a élu, comme l’a bien démontré Andrea Cionci,
▪︎ que les cardinaux ne feront rien car ils ont plusieurs raisons qui les retiennent d’agir pour invalider l’élection de Bergoglio,
▪︎ que plusieurs éléments prouvent qu’ils ne veulent pas du tout agir de cette façon,
▪︎ que Bergoglio va rester sur le trône pontifical jusqu’au bout,
▪︎ que le prochain conclave serait donc systématiquement un faux conclave,
▪︎ qu’il n’y a donc plus qu’une grandiose intervention divine qui peut purifier l’Église et la relever de son anéantissement. Cette intervention est d’ailleurs annoncée depuis deux mil ans presque.
Et la conclusion de son exposé montre bien qu’il s’égare dans des considérations qui ne sont pas réalistes, qui font abstraction de la réalité et de la vérité, qui ne sont que des illusions.
Ses exposés ne sont donc plus que du boniment qui ne sert à rien d’autre qu’à nous détourner de la réalité apocalyptique de nos temps contemporains et à nous conduire nulle part.
La vérité, c’est ce que la Sainte Écriture nous a révélé :
2Th 2/7-8 : ”Dès maintenant, oui, le mystère de l’impiété est à l’œuvre. Mais que seulement celui qui le retient soit d’abord écarté. Alors l’Impie se révélera, et le Seigneur le fera disparaître par le souffle de sa bouche, l’anéantira par la manifestation de sa Venue.”
Mais Monseigneur Vigano ne nous en dit rien.
Faut-il croire que ce qu’il écrit dans l’en-tête de son texte le concerne directement ?
”Ils disent aux visionnaires : « Ne voyez pas de visions » et aux prophètes : « Ne nous donnez pas de prophéties sincères, dites-nous des choses agréables, prophétisez-nous des illusions !”
“…qu’il n’y a pas d’autre façon d’éloigner Bergoglio qu’en reconnaissant l’invalidité du conclave qui l’a élu…”
ESATTO!!!
Un sistema di potere fondato sul ricatto e una massa di ricattabili così grossa da travolgere ogni organizzazione umana, anche nella parte rimasta sana.
Frode su frode, menzogna su menzogna: tutto vero.
Benedetto XVI, inviso ai poteri globali ed ultimo ostacolo ai loro deliri, isolato e costretto a fare un passo di lato; tuttavia capace di disporre il necessario per impallinare, canonicamente, chi gli subentra illegittimamente.
Di fronte a palesi ingiustizie stanno tacendo tutti, in tutti gli ambiti: le magistrature, i politici, gli uomini di scienza, i cardinali… Si tace consapevoli dell’Okkupazione e del colpo di stato globale.
Anche la Chiesa cattolica sta vivendo un’okkupazione ed è secondario disquisire se Benedetto si sia fatto da parte liberamente o meno, se il successivo conclave sia stato legittimo o meno, se l’elezione di Francesco sia regolare e persino se nell’attuale pontificato (?) vi sia un’eresia formale, chi la possa stabilire, come la si possa sanzionare etc etc.
Al dunque? La situazione è preternaturale e non verrà risolta attraverso canali umani, fossero anche i più legittimi e teoricamente legittimati a farlo. Attendersi questo tipo di soluzione in questo contesto è illusorio.
Navighiamo e nuotiamo in acque marce e infette: non immaginiamoci qualcosa di pulito e asettico in cui ritagliarci una qualche giustizia che venga da quegli stessi uomini che sin qui hanno dovuto tacere.
Che poi si sia in presenza di un papa, di un papa eretico, di un non papa, di un papa apostata o di un papa con vizio di consenso premeditato, a questo punto fa poca differenza.
La Chiesa sta vivendo un’okkupazione ed è secondario disquisire se Benedetto si sia fatto da parte liberamente o meno, se il successivo conclave sia stato legittimo o meno, se l’elezione di Francesco sia regolare e persino se nell’attuale pontificato (?) vi sia un’eresia formale, chi la possa stabilire, come la si possa sanzionare etc etc.
Possiamo solo comportarci coerentemente con la fede di sempre, vivendo il venerdì santo. Sappiamo per fede che ne seguirà la Pasqua e non è poco!
Beh…adesso abbiamo nuovamente 2 Papi:
papi Gino ( Cecchetti ) e papi Iorge ( Bergoglio ).
SERVE UNA NUOVA CROCIATA
Ottimo intervento di Mons. Viganò, che riesce ad andare al fulcro spirituale e afferma l’evidenza che Bergoglio non è papa.
Però manca di qualsiasi piano per la riconquista e la cacciata dell’usurpatore.
“Quello che non possiamo fare perché non ne abbiamo l’autorità, è di dichiarare ufficialmente che Jorge Mario Bergoglio non è Papa. La terribile empasse nella quale ci troviamo rende impossibile qualsiasi umana soluzione”.
Infatti questa strada è senza via d’uscita: ce lo dobbiamo tenere anche se antipapa. Ma è basata su un falso problema. E’ ancora cercare di inquadrare le cose con soluzioni giuridiche ufficiali, quando la situazione richiede una guerra santa.
Vanno cacciati gli usurpatori. La situazione è troppo grave. Le dichiarazioni ufficiali saranno fatte dopo. Non serve un documento giuridico ufficiale per accertare la verità. Non serve un permesso legale per fare il bene. Ogni azione buona ha il mandato divino.
Una cosa analoga vale per il neo-conclavismo di Cionci: si cerca una soluzione giuridica infattibile e non risolutiva (il cuculo bergogliano non si smuoverà per rispetto del diritto canonico) quando serve la guerra santa.
I problemi sono a monte.
Serve una purificazione anche del tradizionalismo, bisogna ripartire dalla verità divina e dalle cose essenziali.
Bisogna riconoscere che ci sono delle aberrazioni secolari che hanno contribuito al disastro attuale e impediscono di fare azioni risolutive, agendo in modo complementare alla rivoluzione satanica.
I) INCOMPATIBILITA’ METAFISICA
Bisogna partire da un punto fermo: l’incompatibilità metafisica tra papato e non-cattolicità.
-il papato è un ruolo spirituale, la fede cattolica non è opzionale;
un ruolo non può includere la sua negazione: chi opera volontariamente contro la missione del papato sta rifiutando il papato.
-Il papa non cattolico è una assurdità (come il vegano carnivoro o il cerchio quadrato).
-Il ‘papa non cattolico’ è un antipapa.
Bergoglio è evidentemente apostata, non cattolico, quindi non può essere papa. E’ un antipapa.
Dire ad esempio che Bergoglio resta papa perché non è stato ufficialmente dichiarato antipapa è come dire che il leone è in gabbia perché ufficialmente non è stata comunicata la fuga, nonostante il leone sia effettivamente fuori dalla gabbia a fare danni.
Inoltre l’incertezza sul ‘come’ sia uscito dalla gabbia non autorizza a inventarsi che sia ancora in gabbia.
Allo stesso modo, a prescindere dal modo in cui sia divenuto antipapa (conclave inesistente per assenza di sede vacante (sede impedita), conclave invalido, vizio di consenso, decadenza automatica), la sua apostasia è l’evidenza assoluta che è antipapa.
Per i predecessori invece ci sono elementi che portano a credere che siano stati veri papi cattolici ma indegni (strategie errate, casi limite) o impossibilitati a esercitare il potere in modo da contrastare la crisi.
Per loro quindi ci possono essere in buona fede varie posizioni, ma sempre tenendo presente l’incompatibilità metafisica (il papa non cattolico non esiste).
Il giudizio fattuale sui predecessori (papi o antipapi?), esattamente come la spiegazione esatta su ‘come’ Bergoglio sia diventato antipapa, sono secondari rispetto a:
-mantenere la vera dottrina, morale, liturgia.
-capire le vere cause della crisi.
-l’evidenza che Bergoglio è antipapa e il Vaticano è occupato da usurpatori.
-la necessità di cacciare tali usurpatori.
II) LE VERE CAUSE DELLA CRISI
La causa della crisi non è Bergoglio, ma neppure il Concilio Vaticano II.
Questi sono effetti. La causa è (1) l’infiltrazione massonico-satanista iniziata dall’800 e (2) la reazione insufficiente a contrastarla.
Ciò che ha causato la crisi è la stessa cosa che continua a impedirne la soluzione: chi dovrebbe agire (i tradizionalisti) non agisce in modo adeguato.
Questo perché il tradizionalismo è almeno in parte contaminato da aberrazioni secolari, che agiscono in modo complementare al modernismo, rafforzando gli usurpatori.
Le aberrazioni ‘tradizionali’ sono:
-fatalismo/predestinazionismo (gli eventi sono già scritti, deve passare la nottata, bisogna accettare le disgrazie, la crisi è voluta dalla divinità e non bisogna ribellarsi)
-obbedienza assoluta ai superiori (anche nel falso e nel male; include ricatti spirituali: se non obbedisci sei immorale, ribelle, scismatico, vai all’inferno; tu osi giudicare il papa, ti fai la tua chiesa personale)
-pseudomistica della sofferenza e della passività (non difendersi, non combattere il male, dobbiamo solo soffrire e subire in silenzio)
-giuridicismo (idolatria del diritto canonico, livello metafisico e spirituale subordinato a quello giuridico; per fare il bene serve prima un permesso legale; la soluzione deve per forza venire dal diritto canonico e da dichiarazioni ufficiali).
Sono queste aberrazioni che poi producono pseudo-dottrine (possibilità del papa non cattolico) e impediscono la riunificazione delle forze tradizionali (divise in ghetti litigiosi) e la crociata di riconquista.
Il peggiore miasma che appesta le forze tradizionali è però il fatalismo predestinazionista (una mostruosità pagana che produce danni almeno da 1700 anni), che concepisce la crisi come volontà divina inevitabile per far dannare le masse e salvare solo pochissimi eletti, un fato a cui ci si deve solo sottomettere e rassegnare, anche perché se ci si ribella allora ‘è segno che non sei predestinato’.
SMETTELA CON QUESTE IDIOZIE PROVENIENTI DALLA BESTIA!
CHI NON COMBATTE CONTRIBUISCE ALLA CATASTROFE SPIRITUALE.
Non vi importa nulla delle masse di persone che saranno corrotte dalla setta bergogliana? Di tutti i sacrilegi e i delitti?
Ma certo… se siete fatalisti è tutto un teatrino di burattini, la maggioranza è composta da reprobi (predestinati alla dannazione), perché così ‘è piaciuto’ alla divinità. Noi dovremmo solo subire il male, non reagire al fato tragico, sperando di essere tra i pochi eletti. E’ questo il vangelo? SE QUESTA E’ LA VOSTRA IDEA DI VANGELO SIETE UGUALI O PEGGIORI DEI BERGOGLIANI.
SE LA SOLUZIONE E’ LASCIARE FARE IL MALE VOI SIETE I MIGLIORI COMPLICI DEI BERGOGLIANI.
Mons. Viganò nel suo intervento giustamente prende le distanze da questa visione abominevole, incitando il mondo intero a convertirsi, per partecipare alla vittoria divina e alla salvezza offerta a tutti.
Per concludere. La soluzione esiste: cacciare gli usurpatori.
“ma noi dobbiamo obbedire al Papa” NON SI DEVE OBBEDIRE A ORDINI INGIUSTI. E COMUNQUE QUELLO NON E’ IL PAPA.
“ma non è stato processato secondo il diritto canonico, non abbiamo l’autorità per dichiararlo antipapa” CHI SE NE FREGA. LA VERITA’ E’ EVIDENTE E NON SI PUO’ EVITARE DI FARE IL BENE PER SCRUPOLI CANONICI. LA SITUAZIONE E’ GRAVISSIMA. NON SI PUO’ PIU’ CONTARE SULL’APPARATO GIURIDICO PER RISOLVERE LA QUESTIONE, SIAMO IN UNA GUERRA SANTA.
“ma deve passare la nottata, è tutto un destino già scritto, è volontà divina”.
BALLE. IL SIGNORE DEGLI ESERCITI (SANTISSIMA TRINITA’) NON VUOLE L’USURPAZIONE E LA CORRUZIONE MONDIALE, MA LA LIBERAZIONE.
“ma noi dobbiamo solo soffrire, rassegnarci, in silenzio” STIAMO GIA’ SOFFRENDO. DOBBIAMO COMBATTERE IL MALE. IL CRISTIANESIMO NON E’ STOICISMO O MASOCHISMO.
VI HANNO INGANNATO CON DOTTRINE FALSE: IL FATALISMO PREDESTINAZIONISTA E IL COMANDAMENTO DELLA SOFFERENZA.
CONCLUSIONE: se non ci sarà la purificazione del tradizionalismo, la riunificazione delle forze cattoliche e la crociata di riconquista, la situazione andrà sempre peggio.
Sono secoli che si adotta lo stesso veleno (le aberrazioni) come se fosse un farmaco, ed ecco dove siamo adesso.
Gli unici risultati positivi si sono avuti quando la volontà di fare il bene ha avuto la meglio sulle aberrazioni.
Se si continua così si arriverà ai riti pagani la domenica e alla papessa-sciamana. E anche a quel punto diranno ‘deve passare la nottata, dobbiamo rassegnarci’.
E poi ci sarà l’epurazione (ira divina) non solo degli apostati modernisti, ma anche dei tradizionalisti che non hanno voluto combattere, ma si sono prostrati agli idoli di carne (obbedienza ai superiori) di carta (diritto canonico), e ai demoni (divinità della predestinazione, dei della sofferenza).
Serve una crociata di liberazione. + + +
1)“Quello che non possiamo fare perché non ne abbiamo l’autorità, è di dichiarare ufficialmente che Jorge Mario Bergoglio non è Papa.“ Esiste il Diritto Canonico appositamente, per stabilire e dettare le regole ecclesiastiche, affinché siano applicate e rispettate… E la rinuncia di Papa BXVI non è avvenuta a norma canonica! 2) Proclamare la verità effettiva delle cose, non è mai da considerarsi una vana ed illusoria soluzione, prettamente umana, ma un sacrosanto dovere!!! 3) Anche pronunciare una semplice ed inequivocabile frase come “Vere Papa mortuus est “ richiede Fede, Coraggio, Amore per la Verità, e magari proprio da qui potrebbe sbocciare quel risveglio, quella rinascita spirituale, il ripristino del Sacro e dell’Inviolabile, quella tanto agognata presa di coscienza da parte di un’Umanita’ persa e dispersa, bisognosa soltanto di Ritornare al Signore. 4) Per concludere se i Dodici Apostoli avessero atteso anziché lo Spirito Santo, il pronunciamento degli Scribi, dei Farisei e delle Autorità Civili, per proclamare la Resurrezione di NSGC, staremmo ancora ad attendere l’Annuncio di Salvezza… ma i Dodici si sono incamminati per le strade di titolo Mondo a proclamare a tutti gli uomini che Cristo è Risorto, il Signore è Veramente Risorto! Alleluia.
Ottimo intervento E.A.
Mons. Viganò con la sua omelia ci illustra le turpi trame di potenti personaggi per ” satanizzare ” il mondo intero.
Naturalmente il primo ostacolo da rimuovere è la Chiesa Cattolica….ed è stato rimosso, missione compiuta dunque: Un loro fantoccio è stato eletto Papa con la sua brava corte lacchè condiscendenti.
Ciò che stupisce, però, di questa chilometrica omelia è che
essa… finisce nel vuoto …” Quello che non possiamo fare perché non ne abbiamo l’autorità, è di dichiarare ufficialmente che Jorge Mario Bergoglio non è Papa “, afferma monsignore, che tradotto :
” teniamoci Bergoglio stiamocene tutti tranquilli e comodi a recitare le nostre preghierine che tanto non si può fare nulla e poi , comunque c’ è sempre il buon Dio che ci manderà la manna dal cielo ( come se il buon Dio aiutasse i codardi e gli ignavi ).” . Un discorso che sa tanto di studiato appositamente per ingannare i sempliciotti e i gonzi , coprendo, di fatto le spalle a Bergoglio.
Monsignor Viganò: permetta un suggerimento da parte di un povero ignorante in materia come me: guardi che esiste il Codice di Diritto Canonica e la Universi Dominici Gregis e, se ci aggiungiamo anche la volontà e il buon senso il gioco è fatto.
Certo bisogna volerlo…
Réponse à GLADIO, EA, et GAETANO
Félicitation pour vos commentaires logiques, sincères, sérieux, réalistes, conformes à la réalité et à la vérité .
Si Vigano pouvait être comme vous, cela nous éviterait beaucoup d’ennuis.
E.A., GLADIO, immagino che siate dei semplici laici, eppure avete, in modo chiaro e senza indugi, descritto la situazione e indicato le soluzioni (sempre che il CDC abbia valore…). Ma una genia di mestieranti che, probabilmente, si considerano “saputi” non ci arrivano. È solo un caso o c’è dell’altro dietro?
Sul tanto vituperato Concilio Vaticano II, una sola parola del Santo Padre Benedetto XVI:
“Konzils Ungeist”!
Questa sintesi del problema dice tutto a chi vuole intendere, nulla a chi ritiene di aver già inteso, perpetuando errori su errori, disobbedienza a disobbedienza…
Su Francesco: inutile “sinodaleggiare” in proposito!
Piuttosto organizziamoci per “stare in ginocchio”.
Ottima e unica proposta – cui aderisco di tutto cuore e che, anzi, attendevo da tempo – proviene dalla Congregazione di Nostra Signora di Fatima, che ha come assistente spirituale e “uomo di punta” il vescovo SCHNEIDER:
A partire dal 6 gennaio 2024 fino al 7 dicembre 2024 viene indetta una Crociata Universale in onore del Cuore Immacolato di Maria Santissima in cui – chi già non lo facesse – si impegna alla pratica dei primi 5 sabati del mese (Confessione – anche negli otto giorni precedenti – e Comunione nel primo sabato del mese, con l’intenzione di riparare ai 5 principali sacrilegi commessi contro il Cuore Immacolato di Maria, meditazione di almeno 15minuti dei misteri del Rosario per tenere compagnia alla Madonna), alla recita del Santo Rosario quotidiano, a portare lo Scapolare (che, ricordo, va imposto da un sacerdote), a fare una rinuncia/penitenza al giorno.
https://www.livefatima.io/#about-confraternity
Da ultimo:
Il professor Radaelli – come in precedenza De Mattei, per altri versi, ma poi non tanto differenti – da tempo si è squalificato da sé, e pesantemente, impegnandosi a “incastrare” come eresiarca Benedetto XVI, ben prima che divenisse Papa.
Inoltre è ora di considerare, con ogni evidenza, che troppi sedicenti “conservatori”, in larga parte laici, scrivono per denaro, avendo colto nel filone dei “duri e puri” la vena d’oro da sfruttare prima che passi di moda.
Mi sembra proprio il caso di Radaelli, per esempio. Ma la lista è lunga assai.
La Tradizione, quella vera, cattolica di fatto oltre che di nome, di moda non passa e non ha MAI cercato guadagni, pubblico e consensi!
La Tradizione cerca l’onore di Dio e la salvezza delle anime nell’Unico Ovile di Cristo: la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica Romana!
L’unica soluzione alla “terribile empasse” è farci santi, è convertirci, è organizzare crociate di vera preghiera chiedendo umilmente aiuto alla Madre di Dio, la sola che può sconfiggere eresie, apostasie, tranelli diabolici e quant’altro!
Ma si preferisce chiacchierare…già già…la mania dei sinodi…delle tavole rotonde…della burocrazia…di tanta “carta” di tutti i tipi…
“Magistra theologorum” fu detta Sant’Angela da Foligno che nulla aveva studiato di teologia, che in nulla era una sapiente di questo mondo ma che santa e magistra theologorum – dopo la sua conversione – divenne ai piedi della Croce!
Ecco cosa ci dice nel suo Libro (pag. 179-180, Edizioni San Paolo):
“Nessun uomo si salva senza la luce divina, la quale fa sì che uno inizi, progredisca e raggiunga l’apice della perfezione. Perciò, se vuoi cominciare il cammino e desideri questa luce divina, prega.
Se hai già iniziato a progredire e vuoi che in te aumenti la luce, prega.
Se sei, invece, arrivato all’apice della perfezione e vuoi essere illuminato al massimo, per potervi rimanere, prega.
Se vuoi la fede, prega; se vuoi la speranza, prega; se vuoi la carità, prega; se vuoi la povertà, prega; se vuoi l’obbedienza, prega; se vuoi la castità, prega; se vuoi l’umiltà, prega; se vuoi la mansuetudine, prega; se vuoi la fortezza, prega.
Qualsiasi virtù vuoi, prega.
Prega, LEGGENDO IL LIBRO DELLA VITA, vale a dire LA VITA DEL DIO E UOMO GESU’ CRISTO, che fu povertà, dolore, disprezzo e vera obbedienza. Quando sarai entrato nella via del progresso spirituale, molte tribolazioni e tentazioni dei demoni, del mondo e della carne in vario modo ti molesteranno e ti affliggeranno orribilmente; ebbene, SE VUOI VINCERE, PREGA.”
Noi, non solo come singoli ma come Chiesa, soprattutto, NON preghiamo più.
VESCOVI ITALIANI quando, da parte vostra, un esempio di preghiera? Una predica sulla necessità e importanza di pregare? Una catechesi sul modo di confessarsi e comunicarsi?
Quando un richiamo e un esempio trascinatore a fare penitenza come fecero i Niniviti?
Siete troppo impegnati a prender con le mani le anguille…a prendere il toro per le corna…quando non a guardar altrove…e, così distratti, tutti perdete, contribuendo anche voi all’empasse…
Siam tutti gocce d’intelligenza umana, tutti immeritevoli e peccatori ma la preghiera vera, il Santo Rosario detto con fede e cuore, nel rispetto e nell’amore delle Leggi del Signore e della Sua Parola, ci cambia e cambia infallibilmente le carte in tavola!
Coraggio! Ragioniamo per priorità e non di pancia!
Bene, ottima omelia ( a parte che non si capisce bene come si possa dimostrare il vizio di consenso ). Però, Monsignor
Viganò ,converrà sicuramente che, dopo la ” fase esplicativa” dove vengono mostrati i vari aspetti delegittimanti del pontificato bergogliano, è quanto mai urgente, vista la drammaticità della situazione, passare alla ” fase operativa”. Quindi ci aspettiamo a brevissimo, data l’ urgenza imposta dalla situazione, che Lei,monsignore, ci esponga i suoi piani d’ azione concreti oltre che a dichiarare, finalmente, in comunione con chi Lei celebra la S. Messa.
Un intervento da leggere con cura e attenzione dalla prima all’ultima riga, che fa, come sempre, riflettere profondamente.
Mai nella storia della Chiesa si era verificato il dramma di un pontefice eretico ed apostata, di fronte al quale “non vi e’ umana soluzione”, ma dobbiamo “resistere con tutte le nostre forze e la Grazia di Dio”. E bisogna finalmente aprire il vaso di Pandora del CVII, fonte da cui continua a sgorgare acqua torbida e inquinata.
“Mi pare che certuni abbiano più a cuore la dottrina del papato che la salvezza delle anime” e “valutare fatti oggettivamente straordinari ricorrendo a norme ordinarie”, “riconoscere che un eretico o un apostata non può essere a capo della Chiesa, a cui, in quanto tale, non appartiene”. Ce n’è quanto basta per capire che siamo ad un bivio, e non possiamo continuare a fare finta, come si baloccano certi supposti teologi o storici di Lepanto, che la Chiesa abbia vissuto tempi peggiori.