Siero: Pfizer a Processo in USA, ViroStar Pagate da BigPharma. Arrendersi All’Evidenza.

5 Dicembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il nostro Arrendersi All’Evidenza offre alla vostra attenzione questa notizia, commentata. La fotografia è a commento e integrazione dell’articolo: quei personaggi sono gli stessi che hanno incitato milioni di persone – e non demordono…- a iniettarsi una sostanza sperimentale e pericolosa. Buona lettura e diffusione.

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PFIZER CITATA IN GIUDIZIO

La denuncia è pesante: “Pfizer ha intenzionalmente travisato l’efficacia del siero antiCovid-19”.

Dopo tutti questi mesi a parlare di efficacia dei vaccini mi è capitato di rileggere un articolo del 2021 nel quale il Dr. Richard Fleming (cardiologo con quattro lauree) spiegava in che cosa consista l’efficacia e spiegava altresì che il “vaccino” anti-Covid, autorizzato EUA (emergency use authorisation) di efficacia (nel ridurre i casi di Covid) statisticamente non ne aveva.

Viceversa l’efficacia asserita, sbandierata dai mezzi di informazione, era del 95% e su questa fideistica “verità scientifica” si è costruito il castello che ha condotto all’introduzione dei famigerati green pass. Questo dato è stato determinato come rapporto tra il numero di persone vaccinate che hanno contratto il Covid rispetto al numero di non vaccinati che hanno contratto il Covid.

Nel trial di Pfizer, nei due mesi successivi alla somministrazione (due mesi -non invernali- che poi hanno garantito ai sierati sei mesi di green pass: davvero scientifico!), 8 vaccinati e 162 non vaccinati risultarono contagiati e questo portò (8/162=0,05) alla nozione di un 95% cioè (1-0,05) x100, di riduzione del rischio e perciò di “efficacia” dell’inoculo nell’evitare l’infezione da Covid-19.

La chiave di lettura di questo assunto teorico è la positività o la negatività al test PCR, ovvero indipendentemente dai sintomi a definire lo status di contagiato è solo il tampone. In realtà la lista dei sintomi è comune a qualsiasi infezione (in questi giorni lo vediamo proprio bene), mentre il PCR dice (con un certo margine di errore) se hai proprio quella. Il PCR non è un oracolo, per cui ci sono anche quelli che risultano positivi e non lo sono e quelli che non risultano positivi pur essendolo.    

Pfizer presentò nei trial questi dati: 17403 vaccinati non furono positivi al Covid e 17349 non-vaccinati non furono positivi al Covid. Pertanto lo 0,05% dei vaccinati (8 su 17411) e lo 0,93% (162 su 17511) risultarono positivi. Dati per affidabili i dati, nella popolazione osservata la riduzione reale del rischio di contrarre il Covid è dello 0,93-0,05=0,88%, cifra che suona ben differente dall’asserito 95%.

Chi analizza statisticamente questi numeri capisce che il vantare un 95% di successo invece di una effettiva riduzione del rischio dello 0,88% sa un po’ di propaganda. Non è vero che l’inoculo abbia un’efficacia del 95% e chi si è inoculato, booster compresi, lo sa bene. Era stata presentata la RRR (relative risk reduction) invece della ARR (absolute risk reduction): non un dettaglio statistico.

Le pubblicazioni della FDA (non del bollettino di qualche novacs) stabiliscono che la RRR (relative risk reduction) è ingannevole ed influenza in modo indebito le scelte del consumatore. E che dire del fatto che i dati disponibili non andassero oltre i due mesi di storia? Con quale scientificità si è detto che la protezione sarebbe durata oltre?

Questa cosa nel Texas ha recentemente portato Pfizer a rispondere esattamente di comunicazione ingannevole e fuorviante, in violazione del “Deceptive Trade Practices Act.” previsto da quello Stato americano.

Senza trascurare l’ulteriore leggerezza: non è mai stato dimostrato che chi è vaccinato non potesse trasmettere il virus

https://expose-news.com/2022/10/12/get-vaccinated-for-others-was-always-a-lie/

Anche su Stilum Curiae se ne era già trattato: https://www.marcotosatti.com/2023/11/16/lema-sapeva-e-lo-ha-detto-che-il-siero-non-fermava-il-contagio-del-covid-vi-hanno-ingannati/                  

Però il messaggio fatto passare, un tantino scorretto, era che chi si vaccinava proteggeva gli altri. Tutti ora sanno che i vaccinati si sono contagiati tanto quanto gli altri, anzi con cariche virali più alte e cascandoci più volte dei non vaccinati. Dai dati di mortalità con Covid si evince che purtroppo anche la mortalità tra i non vaccinati non è inferiore.

Il cosiddetto vaccino è un prodotto fallito? Lasciamolo dire ai dati, non senza tacere il tentativo di intimidire, silenziare e colpevolizzare chiunque abbia provato a riferirli. La citazione in giudizio del Texas nomina anche queste azioni.   

Chi sarà stato sin qui a fare disinformazione? Chi ha ragionato in scienza e coscienza o chi è stato sponsorizzato per indirizzare il “ragionamento scientifico”?  

Poi si può passare al livello politico, che ha permesso l’introduzione di decreti legge basati su questa scienza prezzolata che hanno comportato (e stanno tuttora continuando a farlo) cospicui investimenti di soldi pubblici in una certa direzione.  

Vedremo come va a finire nel Texas, senza trascurare i proverbi della nonna: le bugie hanno le gambe corte.       
AAE

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6 commenti

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    E quante cose ancora emergeranno!

    E’ noto che il processo deputato alla manifattura dei vakkini è cambiato dopo aver ottenuto l’autorizzazione del prodotto attraverso quello che non si usa più.
    Con il nuovo metodo fa capolino un ulteriore problema: la possibile contaminazione del contenuto della fiala con considerevoli quantità di dsDNA, eccedente i limiti ammessi dalle linee guida internazionali.

    Il DNA plasmidico di per sé stesso non sarebbe un pericolo insormontabile, perché verrebbe distrutto dagli enzimi deputati a farlo. Non così se questo DNA è incapsulato in una struttura che lo difende (i nanolipidi).
    Il nuovo metodo ha surclassato il precedente per esigenze di produttività, velocizzando il processo, e quindi per poter reggere alle richieste del mercato.
    Non è un banale problema di qualità e di purezza, perché espone chi riceve l’inoculo a rischi di genotossicità che sono propri del DNA.

    Un vakkino a mRNA (RNA modificato) non contiene un classico RNA, che tra le sue peculiarità ha quello di un’emivita abbastanza breve; tuttavia anche quello modificato è offerto come struttura transitoria (anche se ora si sa che resta nell’organismo anche fino a tre mesi).

    Il DNA è più stabile del RNA ed è più insidioso perché può essere assai più facilmente implicato nei rischi di una modifica del genoma! Per tale motivo è temuta la sua presenza e la si tollera in quantità bassissima, superata la quale il vakkino è contaminato da un quid che fa assumere al siero caratteristiche da terapia genica (non dichiarata agli “informati”).

    Non bastasse il rischio in sé, nel caso specifico esso è di molto acuito dalla compresenza dei nanolipidi cationici (fungono da “trasfectant medium”), che contribuiscono a stabilizzarlo e a farlo arrivare anche dove sarebbe meglio che non vada. Il design formulativo del vakkino prevede gli LNP per l’mRNA, ma non certo per stabilizzare un contaminante di DNA!!

    Scenario tutt’altro che improbabile: gli LNP si accumulano negli organi riproduttivi (nelle ovaie) e si portano dietro del DNA che resta lì, a contatto con la prima trasmissione della vita. Tutto regolare o sentite qualche brivido di freddo?

  • Nicola ha detto:

    Aggiornamento sulla censura in rete. È stato demonetizzato l’ultimo video del Canale Vanilla Magazine dal titolo GLI STXPRX DI MASSA NELLA GERMANIA CONQUISTATA. Il video tratta degli stxprx di massa dei soldati sovietici verso le donne tedesche quando sono entrati nella Germania nazista. La motivazione è IL TEMA È CONTROVERSO quindi la censura quando troverà argomenti ” sgraditi ” in rete , interverrà con la motivazione che L’ARGOMENTO È CONTROVERSO. non dico altro.

  • Nonsondegno ha detto:

    Ma che c’entrano le foto di Bassetti e Company com l’articolo?

    Carissimo evidenza,

    Benvenuto ma si sveglia tardi. Per il banalissimo colesterolo (e lipobay ne ha seccati parecchi) le statistiche sembrano le medesime. Dei medicinali prescritti (statine) alcuni effetti collaterali come dolori ai muscoli si conoscono : altri no. Immagino che lei e’ un medico: beh benvenuto!

    Per i vaccini c’era l’urgenza..quindi aspetto la corte del Texas e tutto, intanto continuate a seguire LE LINEE guida per tutte le malattie (wall street non c’,entra?)

  • federico ha detto:

    Egr. Dr Tosatti, non ritiene anche Lei che i preziosi contributi del nostro attento e documentato Arrendersi all’Evidenza in argomento, andrebbero valorizzati e sottoposti all’attenzione delle procure della repubblica del nostro paese? Abbiamo bisogno di infrangere il muro di omertà che sovrasta questo paese, non solo su questo argomento. Qualcuno potrebbe obiettare, che anche da quelle parti sono parti di un sistema perverso. Già, ma spero – oltre che nell’Onnipotente Giudice dei giudici – anche in un giudice a Berlino. Cordialità.

    • Adriana 1 ha detto:

      Tosatti,
      mi associo, di tutto cuore e… di testa!
      Immagino che l’impresa sarà difficile, dato che alcune “autorevoli”, o meglio: “autoritarie” facce, non compaiono, qui, tra i ritratti di famiglia, che spero divengano presto “denominate”- in blocco con quello di Kissinger- come gli “Antenati” tout court, appese con cura e solenne riguardo alle pareti di qualche lussuoso e polveroso castello Rotschildiano… Dorian Gray non sempre funziona…
      Io sono una schiappa in matematica e conteggi, ma a verificare, qua, il “pap’occhio” ci sono arrivata…quindi,
      devo supporre che l’ineffabile filantropa plurimiliardaria, Ursula, e il suo ineffabile marito filantropo siano più schiappe di me?…o che neppure l’amico Bill sappia fare i conti?