Mons. Viganò a Certi Cattolici Pro-Siero. Imprudenti! Chi vi Ha (Mal) Consigliato?
23 Novembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, portiamo alla vostra attenzione questo post pubblicato su Twitter dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Vi ricordiamo anche a questo collegamento un articolo pubblicato da Stilum su un argomento analogo. E ripetiamo, come abbiamo già detto più di una volta: ma da buoni cristiani, non sarebbe opportuno che ci sia una qualche forma di richiesta di scusa, verso quanti si sono fidati del loro giudizio, e magari adesso ne patiscono le conseguenze? Buona lettura e condivisione.
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Il 15 Dicembre 2021, quasi due anni fa, il prof. Roberto De Mattei pubblicava su Corrispondenza Romana un articolo della pediatra Gwyneth A. Spaeder con il quale avrebbe voluto confutare le mie dichiarazioni sul “vaccino” per la Covid19, contenute nella lettera che avevo inviato ai Vescovi americani e alla Congregazione per la Dottrina della Fede il 23 Ottobre precedente.
Nella mia lettera scrivevo: “Ogni giorno che passa, migliaia di persone muoiono o rimangono colpite nella salute dall’illusione che i cosiddetti vaccini possano garantire una soluzione all’emergenza pandemica. La Chiesa Cattolica ha il dovere dinanzi a Dio e all’intera umanità di denunciare con la massima fermezza questo tremendo ed orribile crimine, dando indicazioni chiare e prendendo posizione contro chi, nel nome di una pseudoscienza asservita agli interessi delle case farmaceutiche e dell’élite globalista, ha solo intenti di morte” (aldomariavalli.it/2021/10/26/mon).
Replicava la Spaeder: “I cattolici non hanno motivo, tuttavia, di temere la sicurezza, l’efficacia o la moralità dei vaccini COVID a mRNA. Questi vaccini dovrebbero fungere da esempio di come professionisti medici dedicati possono usare i talenti loro dati da Dio per aiutare a porre fine all’immensa sofferenza causata da questo virus” (corrispondenzaromana.it/author/gwyneth ).
Il prof. Massimo Citro della Riva, che aveva risposto a mio nome alla dott.ssa Spaeder in modo scientificamente ineccepibile (aldomariavalli.it/2021/12/28/mon), fu in quell’occasione oggetto di critiche ad personam proprio da parte della velenosa penna di “Emanuele Barbieri” di Corrispondenza Romana (corrispondenzaromana.it/chi-e-il-dott- – poi ritrattando con una nota della Redazione: corrispondenzaromana.it/precisazione-a).
Dopo le ammissioni di Pfizer al Parlamento Europeo, nelle scorse settimane anche l’EMA ha dichiarato ufficialmente che il siero genico sperimentale (i cui bugiardini recentemente aggiornati riportano una lista inquietante di effetti avversi anche gravi e letali) non assicura alcuna protezione dal contagio della Covid19 (x.com/madforfree/sta), smentendo quanto precedentemente affermato dal mainstream e dalla stessa agenzia di stampa di De Mattei.
Non solo: è provato che nei sieri genici imposti dai governi asserviti all’OMS e sponsorizzati dallo stesso Bergoglio – testimonial delle case farmaceutiche – vi è una contaminazione plasmidica con il virus SV40 che secondo alcuni scienziati come il dott. Peter McCullough sarebbe all’origine del turbocancro (cfr. renovatio21.com/la-contaminazi ).
Scrivevo allora a De Mattei: “Quanti hanno dimestichezza e assiduità con i miei scritti sanno bene che non sono solito fare affermazioni indimostrate, né prendere posizioni su temi controversi senza documentarmi approfonditamente”.
Oggi le mie affermazioni di due anni fa sono interamente confermate da fonti ufficiali indiscutibili, mentre le argomentazioni del prof. De Mattei e dei suoi consulenti d’oltreoceano (non immuni da conflitti di interesse, come evidenziato da Jules Gomes: churchmilitant.com/news/article/b) si dimostrano nient’altro che una imbarazzante difesa d’ufficio di BigPharma.
Voglio sperare che l’imprudenza con cui il Direttore di Corrispondenza Romana si è avventurato nella trattazione di temi complessi in ambito scientifico non sia la stessa con cui intende affrontare oggi argomenti in ambito ecclesiastico (corrispondenzaromana.it/i-vescovi-stri), sconfessando con questo i pregi dell’autore di “Concilio Ecumenico Vaticano II. Una storia mai scritta”.
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Tag: de mattei, siero, vaccini, vigano
Categoria: Generale
Caro Mons. Viganò, “non ti curar di loro”… Il de Mattei si tira la zappa sui piedi da solo. Perderà ulteriori lettori e ovviamente credibilità, già dilapidata da tempo. De Mattei in caduta libera: ridotto da luminare a lumicino!
Rimane da chiedersi, per chi ha lavorato in tutti questi anni? Questa crisi della Chiesa almeno un aspetto positivo ce l’ha, smaschera i vari giuda e infiltrati tra gli amanti della Tradizione.
Muy bien dicho, Excelencia.
“…sponsorizzati dallo stesso Bergoglio…”
il povero don Ciccio ha agito in modo tale da far intendere a tutti la sua falsità, come avrebbe potuto mostrarsi più falso?
La responsabilità maggiore è dei preti, anzi dei neo presbiteri della neochiesa che piegandosi alla menzogna hanno fuorviato gli altri. Invece avrebbero dovuto dare l’esempio opponendosi e si sarebbero evitati tante morti e tanti drammi.
Se l’inganno fosse stato piu sottile si sarebbe potuto incolpare l’accoglione. Ma falsità era conclamata, ed evidentissima. Alla miseriKordia era ovvio dovesse seguire l’ammòre per i suoi accoglini. Dispiace molto per coloro che si sono trovati costretti senza vie d’uscita.
Eminenza fa’ benissimo rammentare a costoro delle assolute corbellerie sulle quali pontificavano, senza avere i rudimenti per affermare cio’ che affermavano. Purtroppo per loro, il tempo e’ galantuomo e la verita’ sta prepotentemente emergendo dando ragione alle Sue parole. Resta pero’ l’aver prestato il fianco a simili luciferine politiche che provocano dolore e morte all’umanita’. Cio’, per un Cattolico in buona fede, dovrebbe quanto meno indurlo a chiedere scusa e pentirsi. Tali parole pero’, non sono mai, e sottolineo mai, dette.
In sintesi: “Date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio”. Il progressivo svilimento dell’istruzione e della formazione, specie di quella umanistica, insieme alla caduta degli “assoluti” che hanno accompagnato le generazioni che ci hanno preceduto, hanno trasformato l’Occidente, vieppiù l’Italia, in un gregge in balia del guardiano di turno. Vi è abbastanza su cui interrogarsi e reagire in modo costruttivo, ciascuno nell’ambito delle proprie capacità e dei talenti che ha ricevuto.
Non ho motivo di dubitare che che il De Mattei, con il suo sito corrispondenza banana, sia una longa manus dei poteri atlantico-sionisti negli ingenui ambienti dei cattolici tradizionalisti.
L’articolo del prof.De Mattei, rilanciato da Mons. Vigano’, appare un’ennesima provocazione, ma ad una lettura più attenta, mi chiedo se stavolta sia rivolta ai “soliti noti “, le cui posizioni vengono da lui definite, in un dovuto e rispettoso politically correct, “grossolane e fantasiose “, o piuttosto a coloro che tali posizioni le osteggiano e le negano, al di là di ogni ragionevole dubbio o evidenza! Dico questo per un semplice motivo, il prof.De Mattei fa ricorso al Diritto Canonico, nello specifico al Can.331 per confermare l’Autorita’ Papale, quello stesso Diritto Canonico totalmente e puntualmente ignorato nel Can.332, che stabilisce la validità di una rinuncia al Papato, perno su cui verte l’illegittimita’ dell’attuale cosiddetto papa. Poi menziona, sempre a proposito del Vescovo Strickland,con estrema dovizia, la distinzione tra Potestas Iurisdictionis, “il potere di governare la Chiesa “ e la Potestas Ordinis, “il potere di distribuire i mezzi della grazia divina”, che, come lui afferma, non può togliere al Vescovo Strickland la propria condizione sacramentale di Vescovo! Che strano, sembra proprio voler richiamare l’attenzione alla differenza tra Munus e Ministerium! Un incitamento agli Ecclesiastici dormienti o un’inconscia valorizzazione di quelle posizioni “intellettualmente “ ritenute “grossolane e fantasiose”?!!!
L’inganno, in buona o cattiva fede, dei c.d. “giusti” di cui parla il Vangelo. Oltre a De Mattei inserirei anche padre Livio di Radio Maria, l’ente ecclesiastico del Vaticano che sdogano’ il vaxxino per i cattolici e ovviamente il “Gran Capo” che definì tale siero un vero e proprio “atto d’amore!