Gerusalemme. Quartiere Armeno sotto Attacco. Tensione fra Residenti, Polizia, Coloni Ebrei.

17 Novembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo di Asbarez-Armenian News, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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La polizia di Gerusalemme ha chiesto agli armeni locali di lasciare l’area dei “Giardini armeni” – nota come “Giardino delle mucche” nella Città Vecchia di Gerusalemme – accusandoli di appropriazione indebita di proprietà.

L’allarme è stato lanciato dall’avvocato e attivista locale Daniel Seidemann che, in un post su X, ha anche aggiunto che la comunità armena di Gerusalemme sta resistendo.

Dal 12 novembre, un folto gruppo di armeni di Gerusalemme, in collaborazione con il Patriarcato armeno di Gerusalemme, è in servizio per protestare nell’area del “Giardino delle mucche” e ha sbarrato l’accesso al muro, con auto e recinzioni, per impedire qualsiasi ulteriore costruzione illegale sulla proprietà armena.

Il Patriarca armeno di Gerusalemme, l’arcivescovo Nourhan Manougian, aveva dato in affitto l’area del “Giardino delle mucche” a un imprenditore ebreo per 99 anni. Questa decisione, tuttavia, ha suscitato molto clamore; dopo una lunga battaglia, l’accordo è stato annullato.

Il Movimento per la protezione e la conservazione del quartiere armeno di Gerusalemme ha rilasciato una dichiarazione, secondo la quale c’è una situazione di tensione ai “Giardini armeni”.

È stato notato che intorno alle 16:30 di mercoledì, un convoglio di veicoli presumibilmente appartenenti a coloni ebrei è entrato nel “Giardino delle mucche”, dopo di che i residenti armeni di Gerusalemme si sono riuniti lì e hanno circondato il confine barricato.

La polizia israeliana ha arrestato tre armeni di Gerusalemme, uno dei quali minorenne.

La polizia israeliana ha permesso ad alcuni coloni di rimanere nel “Giardino delle mucche”, il cui obiettivo, secondo la suddetta dichiarazione, è quello di appropriarsi dell’area.

In risposta, i residenti armeni locali hanno formato uno scudo umano e hanno invitato pacificamente a lasciare l’area del “Giardino delle mucche”.

La situazione rimane tesa, aggiunge il comunicato.

Il Patriarcato armeno di Gerusalemme ha avvertito che sta affrontando la “più grande minaccia esistenziale” della sua storia.

In una dichiarazione, il Patriarcato armeno di Gerusalemme ha affermato che il promotore che ha cercato di affittare circa il 25% del quartiere armeno di Gerusalemme ha ignorato una lettera del Patriarcato armeno di Gerusalemme che annullava il controverso accordo immobiliare e ha iniziato i lavori di demolizione, e inoltre la polizia ora chiede che tutti i membri della comunità armena lascino i locali.

Il Patriarcato armeno di Gerusalemme è forse sotto la più grande minaccia esistenziale dei suoi 16 secoli di storia. Questa minaccia esistenziale-territoriale si estende a tutte le comunità cristiane di Gerusalemme.

Invece di fornire una risposta legale all’annullamento, i costruttori che stanno cercando di costruire sul Giardino delle Vacche hanno completamente ignorato gli approcci legali del Patriarcato a questo problema, e hanno invece scelto di usare la provocazione, l’aggressione e altre tattiche vessatorie e incendiarie, tra cui la distruzione di proprietà e l’impiego di istigatori pesantemente armati.

Negli ultimi giorni, la distruzione e la rimozione dell’asfalto sul terreno del Quartiere Armeno sono state effettuate senza i permessi del Comune né dal costruttore né dalla polizia.

Nonostante questo, negli ultimi giorni la polizia ha deciso di chiedere a tutti i membri della comunità armena di lasciare i locali.

“Chiediamo a tutte le comunità cristiane di Gerusalemme di essere al fianco del Patriarcato armeno in questi momenti senza precedenti, poiché questo è un altro chiaro passo verso la messa in pericolo della presenza cristiana a Gerusalemme e in Terra Santa”, ha dichiarato il Patriarcato armeno di Gerusalemme in un comunicato.

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5 commenti

  • Simona ha detto:

    Toh, ma chiediamoci se è meglio essere cristiani in Israele invece che negli stati arabi oppure musulmani..
    Per rimanere agli armeni, quanti profughi hanno dovuto lasciare il nagorno karabak oppure sono stati uccisi? Non metterei sullo stesso piano le tensioni a Gerusalemme e il martirio di un popolo in altri luoghi.

    • Filocalia ha detto:

      Signora, se ne faccia una ragione, i luoghi Santi dei cristiani sono in territorio Palestinese: la Chiesa della Natività a Betlemme, il Santo Sepolcro a Gerusalemme Est. E sono al sicuro.
      Ai cristiani Armeni stanno rubando/occupando dei terreni, e non è l’Autorità Palestinese a compiere questo gesto… quindi o non ha compreso l’articolo o non vuole comprendere.
      Oggi tocca agli Armeni, domani ai restanti Cristiani…con buona pace di tutti i pistolotti che Roma impone da 60 anni sulla storia d’amore con i “fratelli maggiori” (Wojtyla dixit)
      Provi a fare una ricerca veloce e vedere dove si trova la basilica di Notre Dame d’Afrique e fove il Santuario mariano di Harissa (e da chi è visitato…non solo dai cristiani) solo per fare due esempi,
      e vada oltre gettando il cuore, e la fobia, oltre l’ostacolo e legga con i suoi occhi cosa i musulmani credono a proposito della Vergine Maria.
      Pochi cenni, ma potrebbe scoprire che la paura instillata con tanta cura mira a dividere chi potrebbe andare più che serenamente d’accordo.
      (sugli Armeni del Nagorno… veda chi è lo sponsor, anche militare, dell’Azerbaigian e in che mani è l’Armenia stessa, e faccia 2+2)

  • Disincantato ha detto:

    Toh, ma non erano i musulmani i peggiori nemici della cristianità?

    • Milly ha detto:

      In effetti è quello che ci hanno fatto credere. La popolazione mussulmana non ha alcun problema a rapportarsi con i cristiani, sono invece i soliti noti sobillatori che vogliono divisione e caos. Creano e finanziano gruppi estremisti affinché facciano per loro la battaglia sul campo. Lorsignori non si sporcano le mani con il sangue ma con i finanziamenti più che generosi affinché la pace non metta radici!