Spira. Il Vescovo Chiede ai Sacerdoti di Benedire le Unioni Omosessuali in Chiesa.
9 Novembre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre “Tucho” Fernandez dalla Congregazione per la Dottrina della Fede “apre” a trans e omosessuali, che possono essere testimoni di nozze, madrine e padrini, il vescovo di Spira va più oltre, come potete leggere nell’articolo di The Pillar che ringraziamo per la cortesia. La traduzione è nostra. Buona lettura e condivisione.
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Vescovo tedesco chiede ai pastori di benedire le coppie omosessuali
Il vescovo Karl-Heinz Wiesemann ha detto nella lettera del 2 novembre a sacerdoti, diaconi e operatori pastorali laici che le benedizioni – estese anche alle coppie risposate – possono avvenire nelle chiese della diocesi di Speyer.
“La cerimonia deve essere diversa da una cerimonia nuziale in chiesa in termini di parole e segni e deve rafforzare esplicitamente l’amore, l’impegno e la responsabilità reciproca nel rapporto di coppia come atto di benedizione”, ha scritto nella lettera di 1.000 parole.
I media cattolici locali hanno detto che Wiesemann è stato il primo vescovo tedesco a fare un simile appello, anche se altri prelati hanno sottolineato in precedenza che i pastori non dovranno affrontare alcuna sanzione per aver benedetto coppie omosessuali e risposate nelle loro diocesi.
Wiesemann, che guida la diocesi nel sud-ovest della Germania dal 2008, ha detto di aver lanciato l’invito dopo che il 93% dei partecipanti alla controversa “via sinodale” del Paese ha approvato un documento che chiede “cerimonie di benedizione per le coppie che si amano”.
Il testo chiedeva la creazione di una “dispensa” da utilizzare nelle diocesi tedesche che includesse “moduli suggeriti per le celebrazioni di benedizione per varie situazioni di coppia (coppie risposate, coppie dello stesso sesso, coppie dopo il matrimonio civile)”.
Wiesemann ha scritto: “Sia per quanto riguarda i credenti i cui matrimoni si sono sciolti e che si sono risposati, sia soprattutto per quanto riguarda le persone orientate allo stesso sesso, è urgente – soprattutto sullo sfondo di una lunga storia di profonde ferite – una prospettiva diversa per trovare un atteggiamento pastorale ispirato al Vangelo, come molti di voi praticano da tempo”.
“Per questo motivo ho fatto una campagna sinodale per una rivalutazione dell’omosessualità nell’insegnamento della Chiesa e ho anche votato per la possibilità di benedire le cerimonie per le coppie dello stesso sesso. Sono rimasto fedele a questa posizione. Spero che nel percorso del Sinodo globale anche questa pressante questione del nostro tempo possa avere uno sviluppo positivo”.
Una relazione pubblicata il 28 ottobre al termine della prima sessione del Sinodo sulla sinodalità non menzionava le benedizioni per le coppie dello stesso sesso e nemmeno l’acronimo “LGBT”.
Ma Papa Francesco ha affrontato il tema delle benedizioni in una risposta a cinque dubia, o dubbi, posti da cardinali prima dell’assemblea di Roma.
Il Papa ha detto che è una questione di prudenza pastorale “discernere adeguatamente se esistono forme di benedizione, richieste da una o più persone, che non trasmettano una concezione errata del matrimonio”.
“Le decisioni che possono rientrare nella prudenza pastorale in alcune circostanze non devono essere trasformate in una norma”, ha scritto. “In altre parole, non è opportuno che una diocesi, una conferenza episcopale o qualsiasi altra struttura ecclesiale autorizzi costantemente e ufficialmente procedure o regole per ogni tipo di relazione”.
La Germania non è l’unico Paese in cui i vescovi hanno incoraggiato le benedizioni tra persone dello stesso sesso. I vescovi fiamminghi del vicino Belgio hanno autorizzato un testo che consente la benedizione rituale delle coppie dello stesso sesso nel settembre 2022.
Sebbene il Dicastero per la Dottrina della Fede abbia affermato nel 2021 che la Chiesa non ha il potere di offrire benedizioni liturgiche per le unioni omosessuali, il Vaticano non ha risposto pubblicamente al passo dei vescovi fiamminghi.
Nella sua lettera, il vescovo Wiesemann ha detto che: “Nessuno è obbligato a tenere tali benedizioni, ma la mia richiesta significa anche che nessuno che effettua tali benedizioni deve temere sanzioni”.
“Al contrario, per me è importante dare a questi credenti un segno chiaro della vicinanza di Dio nella comunità della Chiesa. Può darsi che l’ambiente domestico (eventualmente anche con la benedizione dell’appartamento condiviso) sia più adatto per ricevere una benedizione. La cerimonia di benedizione può svolgersi anche in chiesa o in un altro luogo adatto”.
Il vescovo 63enne ha detto che fino a quando la Conferenza episcopale tedesca non avrà completato l’opuscolo, i pastori dovranno fare riferimento a una pubblicazione di 52 pagine intitolata “La celebrazione delle benedizioni per le coppie”, prodotta dall’AFK, un’associazione per l’educazione familiare e la cura pastorale.
Più di mezzo milione di cattolici ha formalmente lasciato la Chiesa in Germania nel 2022, la cifra annuale più alta mai registrata.
Secondo la Conferenza episcopale tedesca, la diocesi di Speyer serve 465.776 cattolici, 19.000 dei quali (4,1%) frequentano le messe.
Nel 2022 la diocesi ha registrato 3.047 battesimi, 3.384 prime comunioni, 2.134 cresime, 730 matrimoni e 6.324 funerali. Inoltre, 11.859 persone hanno lasciato la Chiesa, mentre 34 hanno aderito e 112 sono tornate formalmente.
Wiesemann ha promesso di rispettare le coscienze dei pastori che si oppongono alle benedizioni. Ma ha chiesto loro di indirizzare le coppie all’ufficio diocesano, che le metterà in contatto con un altro pastore nella loro regione.
Ha chiesto ai pastori disposti a offrire benedizioni al di fuori delle loro aree di cura pastorale di contattare l’ufficio in modo da creare e distribuire un elenco.
“Le preghiere di benedizione di molte coppie rivelano un profondo desiderio di poter vivere la propria vita insieme sotto la protezione e la guida di Dio”, ha scritto.
“Ciò che è evidente qui è un desiderio di Dio che va oltre i confini che sono stati tracciati finora. Questo va preso sul serio e indica la promessa biblica della presenza di Dio ovunque ci sia bontà e amore”.
E ha aggiunto: “Con la possibilità di benedire le celebrazioni, vogliamo rendere giustizia sia alla misericordia di Dio che alla situazione delle persone”.
“Affrontiamo questo percorso insieme e rimaniamo in dialogo”.
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Tag: nozze gay, omosessuali, spira, vescovo
Categoria: Generale
Siamo alle solite lezioni di tenebra tedesche, ormai ampiamente eretiche.
Considerato il valore teologico della benedizione nella prospettiva vetero e neotestamentaria, se è teologicamente accettabile e corretta la benedizione di una coppia gay, allora deve essere accettabile teologicamente anche il matrimonio omosessuale in chiesa: tutti e due questi aspetti sono collegati.Credo che molti ecclesiastici oggi stiano sfidando la pazienza di Dio ( la logica teologica sicuramente).
Il matrimonio in chiesa sarà la richiesta successiva. La politica di questi sporcaccioni e delle lobby che si celano dietro è procedere x gradi. Lo avevano profeticamente visto e previsto i Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI qualora si fosse aperto qualche spiraglio alla galassia di questa perversione. E infatti già ci sono preti…e vescovi…che più o meno lo sussurrano sommessamente: dipendesse da loro, celebrerebbero subitamente il ” matrimonio ” tra depravati in chiesa. Ripeto, è solo questione di tempo. Oggi la “benedizione”…domani il “matrimonio”.
Da un articolo de “Il Pensiero Cattolico”, che dedico in particolare a tutti i SACERDOTI:
“Nostro Signore Gesù e la sua Santissima Madre, attraverso le visioni e le rivelazioni private concesse a Santa Veronica Giuliani nelle sue estasi mistiche, ci mostrano quanto siano gravi e penose per il nostro divin Salvatore, le colpe commesse dai consacrati. Moltissimi sacerdoti, religiosi, religiose, confessori e sacri ministri, VANNO purtroppo ALL’INFERNO per i loro abominevoli peccati. Essi commettono sacrilegi, profanazioni, consacrano il Corpo e il Sangue di Cristo trattandolo come se ne fossero i padroni, prendendolo e tenendolo in mano non per glorificarlo, ma per oltraggiarlo vergognosamente, calpestandolo, ferendolo e flagellandolo ancora crudelmente, disprezzando la Sua Divina Maestà e il Suo Supremo Santo Sacrificio d’Amore.
Questi sacerdoti per di più tradiscono la loro sacra missione di predicare il Vangelo e di essere buoni pastori e guide spirituali, CORROMPENDO E DISTORCENDO la Verità rivelata e la dottrina cattolica, ed in tal modo SVIANDO ed INGANNANDO i fedeli ad essi affidati, allontanandoli dalla via della grazia, della virtù e della santificazione, dal Paradiso, ed inducendoli, invece, sulla strada della perdizione.
Santa Veronica Giuliani ci mostra…la necessità grandissima di PREGARE INCESSANTEMENTE PER la santità di tutti I SACERDOTI e i religiosi, in particolare di coloro che offendono maggiormente Dio, per la salvezza delle loro anime e di quelle affidate alla loro guida, perché comprendano le loro colpe e si convertano. Bisogna altresì offrire sacrifici in espiazione dei loro peccati, per riparare al male da essi compiuto, così da offrire anche consolazione al nostro Amabile Signore Gesù e contrastare l’opera del demonio. Il diavolo, infatti, sempre tenta i consacrati enormemente più delle persone comuni, proprio perché sa che corrompendoli potrà arrecare un danno smisuratamente maggiore alle anime ed al progetto salvifico di Dio.
Riportiamo alcuni estratti dal diario della Santa mistica:
“Questa notte, dopo lungo travaglio, ho avuto il raccoglimento nel quale il Signore mi ha fatto vedere una moltitudine di Sacerdoti, tutti con abito sacerdotale; ma anche, nel medesimo punto, mi ha fatto comprendere che, fra essi, vi sono molti Giuda e suoi nemici: […]. In un subito, una parte di essi sono divenuti come mostri infernali e peggio che gli stessi demoni. A questa vista così spaventevole il Signore, da capo a piedi tutto grondava Sangue; ed, in questo punto, mi ha comunicato che quel Sangue che Lui versava, glielo facevano versare i peccati e sacrilegi che commettevano detti Sacerdoti, ed erano come tante spade e pugnali, come tante ferite e colpi verso Sua Divina Maestà. E mi fece vedere quel suo preziosissimo Sangue scorrere come un fiume per terra, acciocché io vedessi la poca stima e poco conto che ne faceva chi aveva potestà di tenerlo nelle medesime mani ed anche riceverlo indegnamente, come facevano tutti quei tali che Egli mi faceva vedere. Io gli domandai se mi volesse fare intendere chi erano, ma Egli mi disse: “No, questi non si sapranno sino al dì del Giudizio. Già sono tutti condannati al fuoco eterno”. lo risposi: “Sia fatta la vostra santa volontà! Ma ditemi, Signore, Voi non m’avete eletta per mezzana fra Voi e i peccatori. Ora io eccomi pronta anche a dare la vita e il sangue, per la gloria vostra e per salute di queste anime”. II Signore mi disse: “Si, tutto è vero; ma ora, per questi tali, non vi è nessun rimedio, perché di continuo, mi calpestano e mi flagellano”. Cosi dicendo, volto tutto severo, ha detto: “Ite, maledidetti!”. Oh, Dio! In un subito, li ho veduti sparire come densissimo fumo. Quelli, invece, che erano restati con la veste sacerdotale, il Signore li ha benedetti, e li ha confermati padroni del suo Corpo e del suo Sangue (D 1,926).
Una volta il Signore mi fece comprendere quanto gli dispiacciono le offese che gli recano i religiosi ed, in particolare, quelli che si fanno padroni del suo Santissimo Corpo e Sangue, cioè i Sacerdoti. “QUESTI TALI -cosi mi disse il Signore- SONO CAGIONE DI TIRARE AL PRECIPIZIO TUTTO IL MONDO, perché si servono di me, mi prendono, mi tengono nelle loro mani, non per magnificarmi, ma per farmi ogni ignominia ed oltraggio”. Poi mi disse: “Mira”. In un subito mi fece vedere, tutti quei tali divenuti più spaventevoli degli stessi demoni: “Non posso fare Grazie a questi; no, no, no!”. E, di nuovo, li scacciò da Sé, con la maledizione (D II, 9).
Mentre raccomandavo a Dio i bisogni presenti, mi parve d’intendere che Egli era molto offeso, a causa dei “Giuda” che lo tradiscono, ogni mattina, sul santo Altare. Iniziai, allora, ad offrirgli preghiere, a domandargli perdono delle mie colpe e delle mie ingratitudini, supplicandolo, per amor mio, di non castigarli; mi esibii a patire tormenti e pene, in penitenza dei miei peccati e di quelli altrui; gli chiesi anime, tutte le anime e dicevo: “Dio mio, Voi che siete tutto amore e carità; fatemi questa Grazia, deponete il castigo e perdonateci! Io mi esibisco a patire pene e tormenti per vostro amore”. Detto ciò, capii che mi avrebbe fatto la Grazia, ma solo per quella volta. Allora, subito replicai: “Dio mio, questa Grazia la vorrei per sempre!”, ma Egli cosi rispose: “Per adesso te la concedo ma per sempre, no!”. Il Signore era davvero offeso (cf. D III, 74).
Una mattina, facendo la Comunione spirituale provai lo stesso effetto della Comunione sacramentale e fui rapita in estasi. Ricordo che Iddio mi raccomandò, in modo speciale, tutti i Sacerdoti, ma SOPRATTUTTO QUELLI CHE STANNO IN DISGRAZIA DI DIO, poiché quanti, oh, quanti ve ne sono! In un’estasi, Maria SS.ma mi disse: “Figlia, vi sono cristiani che vivono come le bestie: non vi è più Fede nei fedeli. Vivene come se lddio non esistesse e mio Figlio sta col flagello in mano per punirli. Oh quanti Sacerdoti, poi, e quanti Religiosi e Religiose offendono Dio! Tutti costoro calpestano i Sacramenti, disprezzano il Preziosissimo Sangue di Gesù e lo tengono sotto i loro piedi. Questi infettano le Comunità, le città intere, sono come appestati, hanno il nome di cristiani, ma sono peggio dei demoni”. …
Maria SS.ma a S. Veronica: “Figlia, sappi che ora nel mondo è venuto un vivere tale che pochi si salveranno. Tutti offendono Dio, tutti sono contrari alla legge di Dio, ma quello che più dispiace a Dio è il peccato, specie quello commesso nelle comunità e dai Sacerdoti che, ogni mattina, consacrano indegnissimamente. Quanti, oh quanti vanno giù all’inferno. Figlia, Iddio vuole che tu patisca e preghi per tutti costoro”.
Maria SS.ma a S. Veronica: “Figlia, voglio che tu descriva i sette luoghi, più penosi, che stanno nell’inferno, per chi sono. Il primo è il luogo ove sta incatenato Lucifero, e con esso vi è Giuda che gli fa da sedia, e vi sono tutti quelli che sono stati seguaci di Giuda. Il secondo è il luogo ove stanno tutti i Sacerdoti ei Prelati di Santa Chiesa, poiché essendo stati elevati in dignità ed onori hanno pervertito maggiormente la Fede, calpestando il Sangue di Gesù Cristo, mio Figlio, con tanti enormi peccati. Nel terzo luogo che tu vedesti, vi stanno tutte le anime dei Religiosi e delle Religiose. Nel quarto vi vanno tutti i confessori, PER AVER INGANNATO LE ANIME, LORO PENITENTI. Nel quinto, vi stanno tutte le anime dei giudici e dei governatori della giustizia. Il sesto luogo, invece, è quello destinato a tutti i Superiori e alle Superiore della Religione. Nel settimo, infine, vi stanno tutti quelli che hanno voluto vivere di propria volontà e che hanno commesso ogni sorta di peccati, specie i peccati carnali” (DIV 744)
Maria SS.ma a S. Veronica: “In un rapimento, fosti portata nell’inferno per subire nuove pene e, nel tuo arrivo, vedesti che precipitavano in esso tante e tante anime, ed ognuna aveva il suo luogo di tormento. Ti fu fatto conoscere che queste anime erano di varie Nazioni, di tutte le sorte di stati, cioè di cristiani e d’infedeli, di Religiose e di Sacerdoti. Proprio i Sacerdoti stanno più vicini a Lucifero, e patiscono cosi tanto che mente umana non può comprenderlo. All’arrivo di queste anime, tutto l’inferno si mette in festa e, in un istante, partecipano di tutte le pene dei dannati, offendendo Dio.”
https://www.ilpensierocattolico.it/index.php?/entry/306-santa-veronica-giuliani-e-la-preghiera-per-i-sacerdoti-peccatori/&tab=comments#comment-332
Isaia 5,20-21
“GUAI a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro.
GUAI a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti”. …
Guai a coloro che corrompono, chiamando Misericordia divina l’Implacabilità satanica che invece ben contraddistingue coloro che scientemente mirano a perder le anime, sovvertendo la Chiesa di Cristo, non dal di fuori ma dall’interno!
Discepoli di Giuda: “non praevalebunt”!
Associo qui – non a caso – alcuni pensieri del Gen. LA PORTA, dal suo ultimo articolo, scomodo, urticante, coraggioso e che strappa quella ridicola foglia di fico…:
“L’obiettivo dell’invasione è proprio l’Italia, non l’Europa, non la Germania, né la Francia, non altri, solo l’Italia, perché distruggere l’Italia e con essa il Vaticano potrebbe dare un colpo mortale, nelle intenzioni del World Economic Found, alla chiesa cattolica. Distruggere i Cristianesimo, riporta il mondo pagano a galla e stratifica la società in dominanti e dominati”.
A causa della perversione di coloro che furon chiamati a vita d’elezione, a causa di quel terzo di stelle oggi decaduto, messosi al posto di Dio e fattosi consapevolmente nemico della Sposa di Cristo, il castigo è ormai sulla soglia…altro che conclave…
Come dice il realistico e saggio LA PORTA: “è in gioco la sopravvivenza, la nostra, non quella di Gaza”…
Ciò che decide Bergoglio non ci concerne, non è per i cattolici veri, va diretto a coloro che vogliono restare nella deriva contro Dio.
L’obbedienza la facciamo a Dio non a un apostata. Ecco il parere di una religiosa vera:
<>
Proprio così è un mercante anticristo di basso profilo.
Questa persona è ipso iure e ipso facto scomunicato, sulla base delle norme essenziali del Cristianesimo.
Chi lo segue o l’appoggia segue il medesimo destino.
Mi dispiace ma si sbaglia.
Se non si applica per altri non si applica nemmeno per questo vescovo. Come direbbe l’altro “l’importante è mantenere la fede”. Questa parrocchia si dirà cattolica, un altra che sosterrà il contrario si dirà cattolica, ed io da parte mia mi dichiarò cattolico e faremmo tutti parte della grande famiglia cattolica. E tutto questo con la benedizione del Papa.
È lei che è in grave errore; non sono né io né lei né Bergoglio né il vescovo che stabilisce le regole del Cristianesimo. Questa è per l’appunto una religione “rivelata”. Se non si capisce tale aspetto fondamentale si è già fuori della Chiesa.