Benedetto XVI, Ultimo Difensore della Civiltà Cattolica. Ettore Gotti Tedeschi.
1 Novembre 2023
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, un amico del nostro sito che era presente a Mantova all’evento legato al pensiero e al magistero di Joseph Ratzinger ci ha inviato la sua sintesi di un intervento che lo ha particolarmente colpito, quello del prof. Gotti Tedeschi. Lo ringraziamo per il lavoro di sintesi. Buona lettura e condivisione.
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Caro Marco, ero presente al Convegno,tenuto a Mantova sabato 21ottobre al Teatro Bibiena, organizzato da Romano Bondavalli, Presidente del Circolo Culturale mantovano Giovannino Guareschi, cui hanno partecipato S.E.R. Card. Gerhard Muller, l’ex Presidente del Senato Marcello Pera, l’ex Presidente IOR Ettore Gotti Tedeschi e in video il Presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Il titolo: “Il pensiero di Joseph Ratzinger e il magistero di Benedetto XVI. Le testimonianze di chi lo ha conosciuto di persona”.
Ho registrato solo parte degli interventi. Ti trascrivo sintesi di quanto ha detto Gotti Tedeschi (che mi ha autorizzato, naturalmente a inviarla a Stilum Curiae). Raramente ho sentito, concentrati in un paio d’ore, quattro interventi di questo livello. Straordinari tutti e quattro gli interventi, quello del Card. Muller e di Marcello Pera, il breve video di Fontana e quello di Gotti Tedeschi, che sintetizzo di seguito. Mi auguro che il dottor Bondavalli pubblichi gli atti del convegno, ne deriverebbe un libretto straordinariamente interessante ed utile per capire cosa sta succedendo in quello che siamo usi definire “Civiltà Cattolica”. Grazie Tuo Marco Antonio
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<Ho conosciuto il Card. Ratzinger nell’ottobre del 2004, parlammo di globalizzazione. Pur essendone io uno studioso da decenni, capii realmente cosa fosse la globalizzazione intendendo le domande del Card.Ratzinger e riflettendo sulle risposte. E questa fu la sua prima Lectio, privata. Le successive furono quale Pontefice grazie al privilegio che mi concesse di poter cercare di servire la Chiesa. Intuii allora che il vero economista può essere solo un Santo. Perché solo un Santo Padre conosce i “veri bisogni dell’uomo”, che vanno soddisfatti. Tanto che mi permisi di proporre Joseph Ratzinger per il premio Nobel, ma Nobel proprio per l’economia. Ma questo mondo, almeno quello che conferisce detto premio, preferisce gratificare chi spiega come affrontare gli effetti,non le cause dei grandi problemi che l’umanità sta sopportando, senza averli neppure ben capiti.
Il pensiero di un Pontefice, che si può intendere nel suo Magistero, si trasforma in impatto sulla stessa Civiltà perché concorre a formarla, confermarla o modificarla. Essendo la Civiltà Occidentale, Cristiana (accettandolo o negandolo è irrilevante), il Magistero di un Pontefice, ha sempre interessato il mondo intero che direttamente o indirettamente beneficia dei valori insiti in detta Civiltà.
Avendo avuto il privilegio di poter proporre alcune riflessioni al SantoPadre nella stesura di Caritas in Veritate, fondamentale Enciclica Sociale sulla Globalizzazione, fui obbligato a riflettere quanto un documento di Magistero debba esser “ nel Tempo “ ma anche necessariamente “ senza Tempo”. Debba cioè essere legata al reale e non astratta, ma debba anche esser riferita a Verità eterne. Lo dimostra il fatto che l’Enciclica uscì ben due anni dopo il tempo previsto (che era il 2007, ai 40anni della Populorum Progressio di Paolo VI, 1967) uscì nel 2009, al fine di poter essere “nel Tempo” essendo nel 2007 scoppiata la crisi finanziaria che impattò il mondo intero. Ciò deve far riflette quanto siano importanti i tempi in cui un Pontefice guida la Chiesa di Cristo. E i Tempi di Benedetto XVI andrebbero compresi con visione naturale e soprannaturale. Son stati i tempi di fallimento di un processo di globalizzazione mal concepito,mal gestito e mal “resettato”, pur di risolvere gli effetti e non affrontare le cause. Un documento papale di magistero deve affrontare le cause dei temi reali, non solo gli effetti. E Papa Ratzinger, tomista- aristotelico, nei suoi documenti parte sempre dalla cause dei problemi che affronta, dando sempre indicazioni non confondenti o interpretabili. Certo non provocando Dubia in chi li legge. Anzi, direi che i messaggi di Caritas in Veritate furono talmente chiar da arrivare persino ad essere considerati una specie di Sillabo del XXI secolo, generando una reazione da taluni punti di vista assimilabile (ho detto “assimilabile “…) al significato della <breccia di Porta Pia> per Pio IX…
Durante il periodo di lockdown per il Covid iniziai a scrivere (con Giovanni Castellini Rinaldi) un libretto che Cantagalli pubblicò poi dopo varie revisioni nel 2022. Lo titolai “Così NON parlò Zarathustra “, parafrasando il capolavoro di Frederic Nietzsche. Ivi, ricordo le profezie avverate di Nietzsche. Per esempio la fine della Civiltà Occidentale proprio perché cristiana e “valle di lacrime”. Atro esempio è la sua profezia sul “superuomo” frutto della simbiosi tra uomo e scienza. Ma la profezia più interessante che qui vorrei ricordare è che – il peccato contro Dio si sarebbe trasformato in peccato contro la Terra. – Lo profetizzò 120 anni fa…
Considero Benedetto XVI l’ultimo grande difensore della “civiltà cattolica”, e condenso questa affermazione in due considerazioni finali su cui riflettere. Prima, conclude Caritas in Veritate, di fatto affermando che le crisi non si risolvono cambiando gli strumenti, ma cambiando il cuore dell’uomo. Seconda (a Lui attribuibile nella parte di Lumen Fidei), dice che la responsabilità di cambiare l cuore dell’uomo è della Chiesa, che ha tre strumenti per farlo: preghiera, magistero e Sacramenti>.
Amen.
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Categoria: Generale
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Papa BXVI, da vero Vicario di Cristo, ha combattuto la sua battaglia fino all’ultimo giorno della sua vita terrena! È rimasto in campo, accerchiato e fatto prigioniero dai nemici, ma non ha consegnato loro le CHIAVI. L’alternativa sarebbe stata quella di farsi ammazzare, ma il Signore non lo ha permesso, perché se fosse avvenuto questo, sarebbero prevalse le Porte degli Inferi all’interno della Santa Chiesa, con l’elezione di un legittimo Papa (apostata) , in un Conclave valido, perché indetto a Papa morto! È chiaro o conviene ancora fare orecchie da mercante?!!!
“Era un uomo e come tale aveva i suoi limiti. Facile giudicare dall’esterno…”
I danni,infatti,vengono dall’interno.
La grandezza di Papa Benedetto XVI è manifesta!
Avrebbe potuto comodamente piegarsi è vivere nell’agio e nel consenso mondano.
Ma da uomo dotato di forza di puro acciaio, nonostante l’infingardaggine dei più, da grande condottiero è riuscito a stanare i nemici da tempo insediatisi all’interno. Ora nessuno può fingere di non sapere, verrà manifestata la viltà e l’ottusità di molti e il valore di altri che tenteranno di fare quel che potranno.
A volte basta anche una firma ad una petizione. (Allusione voluta)
Benedetto XVI ha sempre affermato che che il Vaticano II coincide con la Tradizione e con la Chiesa.
Tuttavia non lo ha mai dimostrato.,teso come fu sempre a promuovere lo stesso Concilio,al quale partecipò come teologo.
In quanto al Papa emerito è un unicum.Una perversione.Un vulnus inaccettabile.Non capisco dove sia la fedeltà alla Tradizione.
Caro Professore, concordo su tutto. Non approvo tuttavia la ritirata di S.S. BXVI. Ha lasciato la Chiesa allo sbando con un branco di lupi, egli, il Pastore.
Era un uomo e come tale aveva i suoi limiti. Facile giudicare dall’esterno…
il dovere è dovere
Ma non si è ritirato, lui era in una condizione che non gli era più permesso di governare per cui si è fatto di lato e ha così permesso alla porcheria che già c’ era all ‘ interno della Chiesa di manifestarsi.
La ” porcheria” , come da lui previsto, si è manifestata, ed anche in maniera plateale; se poi il popolo cattolico dal
” cardinalone ” che è stato, tanto per fare un esempio a caso, nunzio apostoloco a Washinton, al pensionato che aiuta il parroco a gestire l’ oratorio è, o vuole essere così ottuso da non vedere e da non capire…beh…questo ” popolo” ha ciò che merita.
Caro Gotti, tu non ti intendi bene di Tedeschi e te lo dimostro!
Il Cardinale Muller, distingue Benedetto XVI prima da quello “dopo” la sua scelta di denominarsi Papa EMERITO e giudica Ratzinger DECADUTO dal ruolo di Papa proprio dal momento in cui , nonostante il parere contrario di Cardinali Vescovi Teologi che aveva consultato, con OSTINAZIONE ha disobbedito al mandato petrino di origine Divina.
È tutto scritto: richiesta di parere, risposte negative, decisione ribelle di chi si è fatto Dio.
Quindi, quando si è dimesso Benedetto XVI non era più pontefice e non poteva trattenere nessun munus quantunque il diabolico stratagemma l’avesse guidato!
Questa è la ragione per cui Muller Schneider Burke non potranno mai affrontare nel merito la questione della violenza e/i minaccia quale causa delle dimissioni.
Non sono MAI esistite le dimissioni né ha alcun valore la declarazio perché Ratzinger era decaduto, non era più Papa ma si era “manifestato quale VESCOVO VESTITO DI BIANCO.
Le elezioni di Francesco erano inevitabili .
Muller aspetta che altri lo dicano ma nella sostanza lui l’ha detto quando ha affermato: se un Papa contraddice il dogma è DECADUTO!
l’Emerito Papa non esiste perché mina l’Unità della Chiesa Cattolica il primato petrino di istituzione Divina.
Quando la Chiesa Cattolica si pronuncerà sul PAPATO Emerito dovrà dire che Ratzinger è stato il fondamento della falsa Chiesa sinodale.
Muller lo sa così bene che ha finto di scandalizzarsi quando al sinodo sì attribuiva proprio a Ratzinger il nuovo processo sinodale della falsa Chiesa Cattolica TEDESCA/schi o quello che vi pare a voi…
Ma in che lingua scrive, sora Lucia , nel Gramelot di Dario Fo?
In sostanza, lei ha ragione.
Sono d’accordo.
Benedetto XVI concluse così la sua enciclica e oggi è molto più comprensibile quale era il suo cruccio ed ora, negandolo, in quale vicolo cieco ci siamo infilati, accelerando.
-Senza Dio l’uomo NON sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi egli sia.
-Di fronte agli enormi problemi dello sviluppo dei popoli che quasi ci spingono allo sconforto e alla resa, ci viene in aiuto la parola del Signore Gesù Cristo che ci fa CONSAPEVOLI: « Senza di me non potete far nulla » (Gv 15,5) e c’incoraggia: « Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo » (Mt 28,20).
-Paolo VI ci ha ricordato nella Populorum progressio che l’uomo non è in grado di gestire da solo il proprio progresso, perché NON può fondare da sé un VERO umanesimo.
-La maggiore forza a servizio dello sviluppo è quindi un umanesimo cristiano [157], che ravvivi la CARITA’ e si faccia guidare dalla VERITA’, accogliendo l’una e l’altra come DONO permanente di Dio.
-L’umanesimo che esclude Dio è un umanesimo DISUMANO. Solo un umanesimo aperto all’Assoluto può guidarci nella promozione e realizzazione di forme di vita sociale e civile — nell’ambito delle strutture, delle istituzioni, della cultura, dell’ethos — salvaguardandoci dal rischio di cadere PRIGIONIERI DELLE MODE del momento.
-Dio ci dà la forza di lottare e di soffrire per amore del bene comune, perché Egli è il nostro TUTTO, la nostra speranza più grande.
-Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, cristiani mossi dalla consapevolezza che l’amore pieno di verità, caritas in veritate, da cui procede l’autentico sviluppo, non è da noi prodotto ma ci viene donato.
-Lo sviluppo implica attenzione alla vita spirituale, seria considerazione delle esperienze di fiducia in Dio, di fraternità spirituale in Cristo, di affidamento alla Provvidenza e alla Misericordia divine, di amore e di perdono, di rinuncia a se stessi, di accoglienza del prossimo, di giustizia e di pace.
-Tutto ciò è indispensabile per trasformare i « cuori di pietra » in « cuori di carne » (Ez 36,26), così da rendere « divina » e perciò più degna dell’uomo la vita sulla terra.
Tutto questo è dell’uomo, perché l’uomo è soggetto della propria esistenza; ed insieme è di Dio, perché Dio è al principio e alla fine di tutto ciò che vale e redime: « Il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio » (1 Cor 3,22-23).
-L’anelito DEL CRISTIANO è che TUTTA la famiglia umana possa invocare Dio come « Padre nostro! ».
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Verità e Missione, nel nome di Cristo, da cristiani, pagando con la croce la voglia di mondo che tradisce il Signore da dentro la Chiesa.
…….e poi ?
Com’è che ha sfasciato il mandato petrino di origine Divina?
Gotti. Gotti……Gotti. .
Tutto giusto, ora però firmate per mandare a casa l’antipapa e restaurare la Chiesa cattolica. https://www.petizioni.com/riconoscimento_della_sede_impedita_di_benedetto_xvi_e_convocazione_del_conclave
Dott. Cionci, colgo l’ occasione di esprimele tutta la mia stima e soprattutto la mia gratitudine per l’ immane lavoro che sta portando avanti con ammirevole tenacia e dedizione.
Un lavoro che sta svolgendo fra mille difficoltà e che lo fanno bersaglio non solo di odio ma anche di derisione, e proprio dalle persone che più di ogni altre dovrebbero, e rimarco il dovrebbero, sostenerla. Sono sicuro comunque, che lei possa contare sul sostegno del buon Dio nell’ affrontare anche i monenti di scoraggiamento e di frustrazione.
Ancora grazie di tutto, dott. Cioci.
Concordo.
Anch’io
E Papa Diabulus chiese al suo aiutante personale: “Che Santo si festeggia oggi?”.
L´aiutante, avendo una memoria non proprio ferrea, si avvicinò al calendario a fogli giornalieri appeso al muro e vi lesse sopra: “San Quintino”.
Papa Diabolus, con un viso tutto cupo: “San Quintino? Stiamo ancora affaccendati con la tradizione? Leggi bene”.
L´aiutante, sorridendo con malcelata malizia, sollevó la base del foglio del 31 ottobre e leggendo la scritta che vi stava a tergo disse infine: “Oggi si festeggia “Tutti i diavoli””.
Il viso di papa Diabolus si rischiarò in volto e disse: “Oggi è la nostra festa …”
BENEDETYO XVI ULTIMO VERO PAPA!
certo, Ratzinger nei suoi scritti ,non provoca DUBIA ….
Si potrebbe aggiugere a quanto qui sopra scritto, che un pontificato si può connotare secondo sia “nel tempo” o “fuori dal tempo ” ,ma anche in funzione del fatto che generi DUBIA o no. Il Magistero di B XVI NON genera Dubia, quello del successore, genera SOLO dubia e produce una massa di “SCRIBA” dedicati a interpretare e spiegare ciò che ha scritto. Quando invece un magistero deve esser comprensibile a tutti. Preti inclusi… ( i quali sono usi a leggere “bigini” delle Encicliche , non avendo tempo da sprecare con la dottrina , avendo cose ben più serie da fare . Per esempio piantare piantine, fare recupero dei rifluti , ecc.
tutto vero , condivido ogni parola . Chissà però se questo Circolo Guareschi di Mantova volesse anche organizzare la seconda parte di questo Convegno qui citato : ” Come il successore di Benedetto XVI sta invece cercando di distruggere la civiltà cristiana …( e perchè…)
Ottima proposta, don Mariano , e avrebbe probabilmente un effetto mediatico più incisivo