La Vergogna di Padre Radcliffe. Agostino Nobile.

16 Ottobre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Agostino Nobile offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un episodio del Sinodo in corso a Roma. Buona lettura e condivisione.

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La vergogna di padre Radcliffe 

Negli ultimi due decenni il teologo Timothy Radcliffe, 77 anni, ha sfidato pubblicamente l’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità. Sul Pilling Report anglicano del 2013, ha scritto che quando si considerano le relazioni omosessuali “non possiamo iniziare con la domanda se sia permesso o proibito! Dobbiamo chiederci cosa significhi e fino a che punto sia eucaristico. Certamente può essere generosa, vulnerabile, tenera, reciproca e non violenta. Quindi, in molti modi, penso che possa essere espressivo del dono di Cristo”. 

Il rispetto per gli omosessuali non si discute e non neghiamo i sentimenti che possono nutrire. Tuttavia, quando Radcliffe cerca di avvalorare il suo commento col “dono di Cristo” stona come un trombone nel Chiaro di Luna di Debussy.  

Ma veniamo alla sua ultima boutade.

L’incipit delle sue riflessioni spirituali, tenute domenica mattina primo ottobre all’assemblea generale del Sinodo dei Vescovi, lasciano di stucco. In particolar modo perché Radcliffe, autore di numerosi libri, è considerato personalità saggia e acculturata. Le sue parole ricalcano alla perfezione l’ignoranza del movimento sorosiano woke, costituito da giovani prezzolati decisi a cancellare i bianchi e la cultura occidentale dalla faccia della Terra. Probabilmente falliranno, ma a loro si sommano gli integralisti musulmani, indù, mondialisti, sinistri e massoni. Ricordiamo che secondo Open Doors nel 2022 i cristiani nel mondo perseguitati per la loro fede sono circa 360 milioni.

Il commento di Radcliffe è stato diffuso da alcuni giornali mainstream e blog cattolici, ma vale la pena riportarlo per chi fosse sfuggito. “Quando il Santo Padre mi ha chiesto di predicare questo ritiro, mi sono sentito molto onorato, ma anche nervoso. Sono profondamente consapevole dei miei limiti personali. Sono anziano – bianco – occidentale – e uomo! Non so che cosa sia peggio! Tutti questi aspetti della mia identità limitano la mia comprensione. Vi chiedo quindi perdono per l’inadeguatezza delle mie parole”. 

Se non è il risultato dell’invecchiamento cellulare, il commento di Radcliffe rappresenta il ritratto del perfido pensiero bergogliano.

Dato che si offende pesantemente la cultura occidentale, ovvero cristiana, rispondiamo brevemente alle bufale sottese nel commento citato che faranno girare nella tomba san Domenico di Guzmán.

Partiamo dal suo vergognarsi di essere uomo. La donna, donando la vita, è l’essere più vicino al divino. È una creatura talmente bella e impossibile farne a meno, non solo per la perpetuazione umana, che l’uomo cristiano per secoli le ha dedicato poesie, libri, musica. Nelle difficoltà si è spaccato la schiena per portare a casa da mangiare, ha lottato, versato sangue, è morto per proteggere la sua famiglia. Se il Nostro domenicano si vergogna di essere nato uomo restano solo tre conclusioni: ignora la bellezza creaturale rappresentata dalla comunione spirituale e carnale dei due sessi, avrebbe preferito nascere donna oppure, dato che condivide le ideologie woke e lgbt, essere abortito.

Radcliffe si vergogna di essere bianco e occidentale. Perché? Avremmo avuto il piacere di conoscere i motivi, ma possiamo immaginare che si riferiva alle violenze che la “razzaccia” ha causato durante i secoli. 

Dato che dell’assunto ho parlato a più riprese, riprendo alcuni passi di un articolo di oltre dieci anni fa, più attuale che mai. L’occidente non è semplicemente una definizione geografica, si fonda sulla cultura greco-romana, nobilitata dal cristianesimo. I diritti umani sono stati redatti per la prima volta su carta dal teologo spagnolo Francisco de Vitoria (1492-1546) a difesa dei nativi americani. Leggendo i quindici punti della sua Carta ci rendiamo conto che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani promulgata nel 1948 ha poco o niente di nuovo. 

La tratta degli schiavi non è il risultato della dottrina cattolica, bensì del protestantesimo, delle massonerie e dei monarchi pseudo-cattolici sordi agli ammonimenti dei papi. 

La boutade sull’uomo bianco del frate britannico è fuori dalla realtà, pretestuosa e pericolosa. Radcliffe è il classico parvenue elevato a saggio che può davvero catalizzare i nemici dell’occidente, che sono già tanti, con conseguenze imprevedibili. Dovrebbe vergognarsi per quanto ha affermato, non per i bianchi occidentali ma per il suo putrido compiacimento anticristiano ostentato davanti al mondo. 

Nella Storia non esiste popolo che non abbia approfittato della sua potenza per assoggettare altri popoli. I cinesi, tanto per fare un esempio, sono stati costretti a edificare la Grande Muraglia di oltre 8.000 chilometri, non per incrementare il turismo, ma per proteggersi dalle feroci tribù nomadi, in special modo dagli Unni. I cinesi, a loro volta, hanno fatto altrettanto con altri popoli. Gli arabi e gli arabizzati, che per secoli hanno martoriato, martirizzato e schiavizzato chiunque non fosse musulmano, europei inclusi, vendevano gli africani agli europei, i quali li spedivano nei campi di cotone. Ma nonostante le angherie, al contrario degli schiavi caduti nelle mani dei musulmani, potevano avere una famiglia e non rischiavano l’evirazione. 

Poveri africani? Non tutti. Le stesse tribù africane catturavano donne e uomini delle tribù rivali più deboli per venderle al migliore offerente. Anche le tribù native americane si scannavano per il controllo delle terre e della selvaggina, magari ostentando gli scalpi dei vinti. E che dire dei sacrifici umani praticati da Aztechi e Maya? Non parliamo delle crudeltà dei giapponesi che, dopo aver azzerato la presenza dei cristiani giapponesi nel ‘600, durante e prima della Seconda guerra mondiale sono stati talmente crudeli che ancora oggi sono odiati dai popoli asiatici che volevano annichilire.  

Nell’America settentrionale, colonizzata dai protestanti, i nativi sono talmente pochi che per vederli, come ha fatto il sottoscritto, è necessario farsi un viaggetto nelle Riserve. Al contrario, nell’America Latina, cattolica, milioni di nativi e meticci sono integrati nella società, attivi in politica governano e legiferano. Se a questi popoli non fosse arrivato il messaggio cristiano, molto probabilmente ancora oggi avremmo scalpi al vento e sacrifici umani. 

I buoni e i cattivi, dunque, esistono in tutte le culture. Tuttavia, solamente Gesù Cristo annuncia le Beatidudini, affermando Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Molto probabilmente il prete che lo ignora o sottovaluta prenota un biglietto prioritario all’inferno, che ci creda o meno. 

Per quanto riguarda i diritti della donna, in nessuna cultura viene rispettata come nel cristianesimo. Il Sati, per esempio, è una pratica indù che costringe le mogli a bruciarsi vive sulle pire funerarie dei mariti defunti. Nonostante sia stato vietato dai colonizzatori britannici, l’obbrobrio sopravvive in molte regioni dell’India. La donna che riesce a scampare l’atroce fine viene ripudiata dalla sua stessa famiglia e obbligata a scappare. Alla morte del marito perde tutti i diritti ed è costretta a rifugiarsi in ghetti privi anche dei servizi più elementari, in città sacre come Vrindavan e Varanasi. L’esercito disperato delle vedove in India si aggira sui quaranta milioni, circa l’otto per cento dell’intera popolazione femminile. Delle donne musulmane nate nei paesi dove vige la sharia dovremmo già saperne abbastanza. 

Basterebbe un minimo di conoscenza storica per distinguere i programmi e le azioni disumane delle massonerie dalla dottrina cattolica. Non è un caso se i burocrati di Bruxelles hanno rifiutato di menzionare le “radici cristiane” nella Costituzione europea. Se è vero che per interessi economici e geopolitici le multinazionali hanno fomentato guerre in varie regioni del mondo, è altrettanto vero che gli autori di questa politica distruttiva di vite rappresentano gli stessi gruppi di potere che hanno ferito a morte l’anima cristiana. Negli ultimi duecento anni l’occidente ha subito una lenta e inarrestabile decadenza culturale e morale progettatata dalle massonerie, costituite prevalentemente da lobbies di radici protestanti ed ebraiche come la B’nai B’rith (Bené Berith). 

Gran parte dei politici eletti per formare i governi hanno metodicamente ingannato i propri elettori per ignavia o più realisticamente perché incapaci di opporsi ai “consigli” delle massonerie. Quindi, quando si parla di guerre e sorprusi non dovremmo puntare il dito contro gli occidentali, bensì contro gli aguzzini che stanno distruggendo l’occidente cristiano attraverso menzogne storiche e  manipolazioni mediatiche.

Ricordiamo Edward Snowden, che nel 2013 ha denunciato la sorveglianza di massa da parte del governo degli Stati Uniti. Pensiamo alla fine che hanno fatto fare a Julian Assange – un vero eroe dimenticato dai giornalisti più codardi della storia – “colpevole” di aver diffuso migliaia di documenti che hanno smascherato le menzogne e i crimini perpetrati dai governi americani in combutta con altri governi, non solo occidentali, all’insaputa dei propri cittadini.

La povertà endemica che affligge i paesi del terzo mondo è causata da diversi fattori, non solo dal cinismo dei governi succubi delle massonerie e dalle lobbies dei multimiliardari. Gli occidentali, al contrario di tutte le culture che si sono susseguite nella storia, sono quelli che più hanno donato ai popoli sfortunati. Di norma i paesi non cristiani più evoluti hanno accolto, almeno in parte, la democrazia e la tecnologia occidentale. 

Paesi come il Buthan, il Nepal, Papua Nuova Guinea, ecc, dove gli occidentali fino al secolo scorso non hanno messo piede, la povertà era e resta drammatica. I paesi musulmani ricchi di petrolio che hanno accolto la tecnologia occidentale in pochi anni hanno migliorato significativamente gli aspetti materiali. Tuttavia, dato che non è contemplato lo stato di diritto la giustizia, per usare un eufemismo, lascia molto a desiderare. Ma non indigniamoci, poiché la stessa strada l’hanno imboccata le democrazie filo massoniche. Invece di utilizzare, come in Arabia Saudita, la spada per decollare e mozzare mani e piedi, ghigliottinano i nostri diritti, la nostra salute, la nostra identità culturale e sessuale. Grazie anche a Bergoglio e a personaggi come Timothy Radcliffe ci eliminano lentamente, senza troppo rumore, col “dono di Cristo”. 

Con le parole e gli atti Bergoglio, Radcliffe & Co. cercano di oscurare una realtà incontrovertibile. Chi nei secoli ha dato la propria vita per elevare spiritualmente e materialmente i poveri del mondo non è hindu, buddista, ebreo, musulmano, massone, bergogliano o lgbt. È colui che veramente rappresenta l’anima dell’occidente, il missionario cattolico.

Agostino Nobile

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5 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    A me pare che questa enfasi di autoumiliazione tocchi i vertici di una superbia luciferina…la più grande tentazione di chi vuole raggiungere ad ogni costo la vetta della santità, ( ed apparire santo tale perfino ai propri occhi).
    Sembra un paradosso, che però appare in tutta la sua evidenza rivelatrice nell’opera teatrale di T. Eliot:
    ” Assassinio nella Cattedrale”…naturalmente, con l’abbellimento di qualche festone arcobaleno, rigorosamente “pol-cor”.

  • Cristina ha detto:

    Grazie per questa stupenda,ispirata analisi che rende onore alla Verità che è Cristo.

  • gladio ha detto:

    Sono anziano – bianco – occidentale – e uomo! Non so che cosa sia peggio! Tutti questi aspetti della mia identità limitano la mia comprensione. Vi chiedo quindi perdono per l’inadeguatezza delle mie parole”. …..
    Che dire, se non sei come il buon Dio ti ha fatto che ci puoi fare? Spararti in testa ? Direi assolutamente di no anche perchè dubito che la pallottola incontrerebbe qualcosa….
    Monsignore, creda a me , quando si fanno certi ragionamenti significa che è ora di ritirarsi, di tirare i remi in barca; si cerchi una buona casa di riposo o un convento in cui trascorrere la vecchiaia, eviterà così di fare danni al prossimo oltre che a rendersi ridicolo davanti al mondo intero.

  • laura cadenasso ha detto:

    LA RINGRAZIO

  • Mimma ha detto:

    Bella e corretta sintesi, dalla quale traspare evidente una realta incontrovertibile : il vero perseguitato, da duemila Anni è Cristo Gesù.
    A Lui gloria onore e potenza nei secoli.