Rimpiangere Sharon. E Begin, e Rabin, e Perez…
13 Ottobre 2023
Pubblicato da Marco Tosatti
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, è raro che ci troviamo in sintonia con il direttore de Il fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ma di tanto in tanto accade. Offriamo alla vostra attenzione, ringraziandolo per la cortesia, il suo editoriale di oggi. Buona lettura e condivisione.
§§§
Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Per dire quanto questa guerra sfugga ai cori da curve ultrà, basta un fatto: dopo le speranze accese dagli accordi di Oslo del 1993 e dalla storica decisione di Ariel Sharon di ritirare le truppe e i coloni (con la forza) da Gaza nel 2005, tutto precipitò a fine anno quando questi fu abbattuto da un ictus. È un paradosso, ma è così. La pace fra ebrei e palestinesi è morta nella culla insieme al più falco dei falchi israeliani: l’eroe indisciplinato delle guerre dei Sei Giorni (1967) e del Kippur (’73); il ministro della Difesa che nell’82 invase il Libano e non fermò il massacro di palestinesi perpetrato dai falangisti cristiano-maroniti a Sabra e Chatila; il capo della destra Likud che nel 2000 passeggiò con la scorta armata sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, scatenando la seconda Intifada. Solo un premier come lui poteva far digerire a Israele l’addio a Gaza. Così come solo il falco Begin, nel 1978, poteva far ingoiare la pace a Camp David con l’Egitto di Sadat.
Begin e Sharon erano due ex militari con le mani insanguinate, ma anche un cervello fuori dal comune. E, quando la Storia chiamò, seppero diventare statisti: guardare oltre l’oggi pensando alle generazioni future. L’uno chiuse il fronte egiziano, pronto alla pace anche con Giordania, Siria e Libano se i tre vicini avessero voluto. L’altro mosse i primi passi per chiudere il fronte palestinese, sposando la linea che Rabin (altro ex generale, ucciso nel ’95 da un ebreo fanatico) e Peres (senza passato militare, sempre sospettato di mollezza) avevano tracciato a Oslo con Arafat: due popoli, due Stati. Non lo fece per buonismo, ma per lungimiranza: presto i palestinesi – in Israele e nei territori occupati – avrebbero superato gli ebrei; e l’occupazione militare non poteva durare in eterno senza minare la sicurezza, anzi la sopravvivenza dello Stato. Mentre lasciava Gaza, Sharon abbandonò anche il Likud per fondare il partito centrista Kadima (“Avanti”), a cui subito aderì l’ex avversario laburista Peres, che di lì a poco divenne capo dello Stato. Poi l’ictus di Sharon spezzò la strana coppia – pugno di ferro e guanto di velluto – che avrebbe accompagnato Israele nella traversata nel deserto. E poco dopo iniziò l’èra Netanyahu, il leader del Likud divenuto premier nel ’96 contestando gli accordi di Oslo, tornato al governo con Sharon, per poi dimettersi da ministro in polemica proprio sul ritiro da Gaza. Dal 2009, salvo brevi intervalli, questo politicante ottuso e corrotto ha governato Israele con la destra più becera, illudendo se stesso e i suoi di poter vivere spensieratamente a prescindere dalla questione palestinese. Sabato la ferocia di Hamas ha presentato il conto a un Paese che da un bel po’ non ha più statisti ed è costretto a rimpiangere Ariel Sharon.
§§§
Aiutate Stilum Curiae
IBAN
IT79N0200805319000400690898
BIC/SWIFT
UNCRITM1E35
§§§
Condividi i miei articoli:
Tag: gaza, hamas, netanyahu, sharon, travaglio
Categoria: Generale
Vorrei segnalare questo post in “X/Twitter”:
https://twitter.com/LaurenWitzkeDE/status/1713344613409313003?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1713344613409313003%7Ctwgr%5Eaae06b8a6560be56c6c70919610a19fa9a70aa10%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.rumormillnews.com%2Fcgi-bin%2Fforum.cgi%3Fread%3D230807 (parlato in inglese)
in cui si afferma che il primo ministro Netanyahu avrebbe dato l´ordine all´esercito israeliano di non intervenire per sette ore.
Del resto al minuto 0:43 si vede in che modo era assicurata la frontiera con Gaza. Impossibile passarla senza volere che la si passasse in questo modo (e questo addiritura in piú punti – o è mancata la corrente elettrica come a Maui?)
E che dire del fatto che Israele afferma che non ha visto venire l´attacco di Hamas e che ora sa bene dove colpirla in Palestina? Prima non lo sapeva e ora sa esattamente dove sono nascosti?
https://www.caitlinjohnst.one/p/israeli-intelligence-suddenly-knows (in inglese)
Se ció fosse vero qui non si tratta di “failure” dell´intelligence oppure di una organizzazione che Israele ha prima favorito e poi è sfuggita di mano, ma si tratterebbe della dimostrazione che Hamas e Israele (e qui intendo i vertici – ed esprimendo tutta la solidarietà al popolo israeliano ma anche palestinese) sono piú intimi di quanto si voglia far credere.
Consiglio a tutti questo video, spiega la storia di israele
https://odysee.com/@MatteoGracisOfficial:c/palestina-capire-il-torto-(di-paolo:a
Che non ci siano colombe da ambo le parti è un dato di fatto, ma è un dato di fatto anche la storia, questa grande dimenticata. E in un Paese ammalato di memoria corta non c’è da stupirsi. 135 d.C.: l’imperatore romano Marco Aurelio cambia il nome di Giudea in Palestina. La Palestina era abitata da gente di stirpe ebraica. Quindici secoli dopo, 1516: le truppe ottomane di Costantinopoli irrompono nella zona e così si insediano gli arabi. È tanto difficile riconoscere che sul territorio si sono insediati prima gli ebrei? Quindi dove sarebbe l’occupazione? Altra cosa sono certi metodi e azioni …
Mara…” nel 1516 le truppe ottomane ecc ecc….”
Appunto Mara, nel 1516….e anticamente il norditalia era la
” Gallia Cisalpina” abitata da tribù celtiche, i cosidetti Galli e il Sud italia era in gran parte colonizzato da popolazioni di stirpe ellenica… e poi venneri romani…
E quindi Mara, che famo? Annettiamo il norditalia alla Francia sloggiandone la popolazione e con procedimento analogo regaliamo il Sud alla Grecia?
il nemico del mio nemico e’ mio amico !!
Quanto deve Bibi a Yoni?
Quanto deve Benjamin Netanyahu all’eroica fine del fratello maggiore Yonatan- colpito dagli Ugandesi mentre portava in salvo gli ostaggi ebrei e israeliani, strappandoli alla sicura morte ad Entebbe ( 1976 )?
I misteri dell’esistenza: le brutte speculazioni su una bella morte.
Mah! Anche travaglio ha riconosciuto anni fa che brunetta aveva fatto ” cose meritevoli” in passato. Travaglio ,come molti moralisti del piffero, dopo molti anni dalla morte dell avversario esprime un ” Fanta giudizio storico ” senza avere la capacità dello storico. Tra vent’anni, se Iran bombarderà Israele, sentiremo il Travaglio originale , o la sua copia carbone, rimpiangere lo stesso Netanyahu come statista visto che aveva previsto e lottato contro l atomica iraniana.
Intanto ora lo definisce ottuso e corrotto.
Travaglio e questo , e ce ne sono tanti come lui. Moralisti del piffero.
Come non essere d’accordo? Mi piacerebbe leggere l’opinione del generale Laporta in proposito