Mons Ics: Dubia ben fondati, rispostine confondenti di papa Bergoglio.
3 Ottobre 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro monsignor Ics si inserisce nella discussione aperta dal Sinodo imminente, e dai Dubia presentati al pontefice regnante da cinque cardinali (e appoggiati probabilmente da parecchi altri…). Buona lettura e condivisione.
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Caro Tosatti.
Mi riferisco a un avvenimento storico che potrebbe cambiare la Chiesa. Potrebbe raggruppare i “santi”, creare speranza, rafforzare il coraggio sopito, svegliare molte coscienze,confermare la fede di molti che stavano dubitando, riarmare la volontà di lottare di chi si sentiva ormai perdente, dare armi a chi aveva paura di questo (diciamo) sistema di guida della chiesa-curia, ecc..
E chissà quanto ancora.
Perciò anzitutto esorto a ringraziare il card. Brandmuller, indomito amico personale di Ratzinger che soffrì non poco per la Sua rinuncia.
Ringraziare il nobile e tenace card. Burke che “ha perso quasi tutto” per non rinunciare alla verità ed alla lotta.
Ringraziare il card. Sarah, apparentemente docile e persino timido, ma esempio di una fede talmente forte da esser in grado di chiamare tutta l’Africa e gran parte del mondo, a riflettere su quanto sta succedendo nella chiesa.
Ringraziare il card. Zen, considerato un eroe in tutta l’Asia e ancor più considerato un eroe nel resto del mondo cosciente,responsabile e pensante.
Ringraziare il card. Sandoval.
Permettetemi di sintetizzare il tutto e trarre conclusioni su quanto è successo che invece, purtroppo, è stato relegato in pagine interne dei giornali senza l’attenzione dovuta.
-Nel settembre 2016 vengono pubblicati i primi DUBIA (che furono firmati anche dal grande card. Caffarra deceduto pochi mesi dopo, anche o soprattutto per le sofferenze per la Chiesa) riferiti alla Enciclica Amoris Laetitia che contraddiceva Veritatis Splendor (di san Giovanni Paolo II, 1993).Questi DUBIA riscossero solo indifferenza arrogante e preparazione di punizioni verso i firmatari e sostenitori.
-Il 10 luglio 2023 vengono inviati questi nuovi DUBIA (cui ci stiamo ora riferendo) in cui viene chiesto semplicemente al Santo Padre 1° di confermare se la Rivelazione va o no reinterpretata secondo i cambiamenti culturali; 2° se la benedizione delle coppie omo concorda con la Rivelazione; 3° se la sinodalità è dimensione costitutiva della Chiesa; 4° se il sacerdozio femminile è confermato; 5° se la Confessione (per ottenere l’Eucarestia) necessita contrizione e impegno a non persistere nel peccato.
Tutte sciocchezzuole no? perché far perder tempo alla Chiesa che deve occuparsi di ONG e crisi climatica?
-24ore dopo, 11 luglio, a tempo sorprendentemente record, vengono fornite risposte (che devono aver impegnato appunto per almeno 23 ore un Team di almeno 3-400 catto-sofisti).Queste risposte son date con una premessa molto caritatevole ed amorosa, cioè con una manifesta dose di ironico arrogante disprezzo verso chi aveva riproposto i DUBIA, ai quali al Papa non rispondeva volentieri, ma in vista del Sinodo lo avrebbe fatto, ma poi basta, chiaro?
Ma quali son state le risposte di fatto? 1° Ma che significa reinterpretare?: Interpretare meglio! 2°Matrimonio indissolubile, certo, ma ma la CaritàPastorale per non respingere ed escludere. Poi spiega che la benedizione è richiesta di aiuto a Dio e il diritto canonico non è tutto….3° Questa rispostina è abile, dice che con questa domanda – DUBIA, viene chiesto al Pontefice di collaborare, pertanto viene riconosciuto di esser sinodali … Non male …4° dobbiamo distinguere tra sacerdozio comune e ministeriale…Comunque non è un Dogma! 5° Su pentimento e proposito di non peccare … andiamo non facciamo i matematici! Il confessionale non è una “dogana”, ci son tanti modi di esprimere il pentimento …volersi confessare può bastare, no? Rispostine deridenti o soddisfacenti? I Cardinali le hanno trovate confondenti.
-Il 22 luglio vengono riproposte le domande in cui si implora il Santo Padre di non dare risposte confondenti, ma per favore, spiegare con un SI o un NO, se 1° la Chiesa può quindi insegnare dottrine contrarie a quelle insegnate in precedenza da Papi o Concili; 2° se benedicendo le coppie omo possa interpretarsi una forma di approvazione …e se un qualsiasi atto sex fuori dal matrimonio sia o no un peccatuccio; 3°Se il Sinodo che si terrà eserciterà Autorità suprema della Chiesa, o no…; 4° …en passant…in futuro la Chiesa potrebbe conferire il sacerdozio alle donne? …magari in futuro; 5° Si deve assolvere in confessione chi si rifiuta di fatto di interrompere le circostanze (“peccaminose”) per cui si confessa?
-Ieri 2 ottobre, pubblicazione. Commenti prevalenti della pubblica opinione corretta e consapevole: <ma che state a farci perder tempo con tutte ste sciocchezze di “beghe” fra preti.., con tutte le cose che dobbiamo fronteggiare …>.
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Categoria: Generale
Stranissimo che quando si tratta di qualche argomento “spinoso” il sito vada puntualmente in tilt.
Birbaccioni di NAPPO e OPPONENTS,
forse non avete capito o non mi sono spiegato:
siccome non sono un esperto di cose chiesastiche, cerco di rifarmi a chi (presumibilmente) può aiutarmi a capirci qualcosa in questo gran casotto.
Ma, come debbo constatare, vedo in giro tanti “sapienti”, tanto preti quanto laici, che si prendono a schiaffi l’un l’altro e rimangono chiusi nel proprio bunker mentale.
Che dovrei fare? Schierarmi con uno dei “sapienti” per rimanere impaniato nel gran casotto?
Non ci penso nemmeno! Mi leggo e medito il Santo Vangelo e chi s’è visto s’è visto.
Está todo claro ahora?
Saludos amigos!
Caro Mons. X,
lei, ne sono certo, è del tutto consapevole della DISINTEGRAZIONE imperante nella Cattolicità.
Le beghe fra preti sono una tristissima realtà che provoca anche le beghe tra fedeli.
Di fatto, tanto fra i preti quanto fra i fedeli ognuno dice la sua e se ne resta nel proprio orticello e, singolo o gruppo che sia, erige la sua “chiesa” particolare.
Dov’è l’INFALLIBILE che sappia dire parole DAVVERO unificanti?
UT UNUM SINT? Quando? Dove?
L’unico che su StilumCuriae scrive cose unificanti edificanti geniali e mai , dico mai, scontate e banali è NIPPO ! W Nippo!
Sembra che vi sia l’intenzione dichiarata di superare tutti i principi e le norme morali subordinandoli alle concrete situazioni personali. Infatti dire che i principi esistono ma se, per ragioni personali, sono violati (anche in materia permanente e grave) divengono impossibili da applicare e dunque prevale la condizione personale.
Ciò è confermato dalla recentissima e permanente autorizzazione ai pubblici concubini, ai divorziati, agli abortisti, ecc. di ricevere il sacramento della Comunione.
Si tratta della più subdola manifestazione del relativismo etico effettivo: le norme eterne ed assolute sono, nella concreta realtà, subordinate alle situazioni personali di peccato grave.
Immaginiamo le conseguenze morali, religiose ma anche civili e penali derivanti dall’applicazione generale di queste tesi: l’individualismo esasperato, l’immortalità, la corruzione, il crimine, la dissoluzione morale degli individui e della società.
Ed è proprio ciò che sta accadendo in realtà.
È spaventoso ciò che Francesco ha dichiarato nelle sue risposte.
Rettifico: il software di scrittura ha erroneamente corretto la parola immoralità in “immortalità”; chiedo scusa.
Tentativi maldestridi stanare la volpe inutili e senza senso.
Troppo furbo l’animale e molto sicuro di sé.
Ormai è tardi per ottenere chiarimenti e per smontare l’enorme cumulo di danni causati alla Chiesa.
La maggior parte l della gente , fedeli o infedeli, lo segue perché è rassicurata nella sua condizione di peccato permanente.
Che cosa c’è di più comodo e gradevole che sentirsi dire che non esistono peccati, che la vita va vissuta secondo i propri desideri e che Dio, ammesso che esista, ama tutti come siamo, sporchi brutti e cattivi?
Bisognerebbe smettere di chiamarlo Santo Padre e di dargli confidenza..
Bisognerebbe che questi cardinali denunciassero con forza le eresie che dice e il gran danno di cui sopra., per mettere in guardia tutti i seguaci di Cristo Gesù.
Poi.
Ignorarlo e pregare.
Soffrire e offrire affinché si vada al più presto verso la catastrofe finale, per avere la rinascita, a Dio piacendo.
L’arte di rispondere senza rispondere!
Ci vuole proprio un grande impegno!
Bisogna sempre dare a ciascuno il suo. A Bergoglio, che ha già risposto che più chiaramente non si può a tutti i dubia.
Se lasci andare per strada un piromane pregiudicato che canta Hell’s on fire con una torcia in mano, e sulla dichiarazione scritta con cui gli chiedi se vuol fare soltanto un barbecue specifica “coi mobili di casa tua”, ti meriti di finire sotto i ponti.
Al neoprefetto alla Dottrina dei Baci, che gli aveva preparato nel cassetto una faq con l’adesivo “Para los viejos molestos”.
Al vero ghostwriter, spirito guida, san Tommaso d’Aquino dei tempi moderni e della chiesa bergogliana: Walter Veltroni.
Che, con due sole parole, ha ottenuto il miracolo di spazzar via tremila anni di ragione, logica e teologia, creando la filosofia geniale che tutto copre, tutto crede, tutto tiene e niente esclude: il Maanchismo.
Esempi espliciti e impliciti conteggiati a volo di gabbiano dall’esercitazione scolastica di Tucho-Jorge.
https://www.marcotosatti.com/2023/10/02/i-nuovi-dubia-cinque-cardinali-tentano-di-ottenere-risposte-chiare-dal-papa/
https://blog.messainlatino.it/2023/10/breaking-news-la-sala-stampa-vaticana.html
1: Divina Rivelazione e [ma-anche] cambiamenti culturali e antropologici.
b) Pertanto, se è vero che la Rivelazione divina è immutabile e sempre vincolante, [1] la Chiesa deve essere umile e riconoscere che non esaurisce mai la sua insondabile ricchezza e ha bisogno di crescere nella sua comprensione.
f) D’altra parte, è vero che il Magistero non è superiore alla Parola di Dio, ma è anche [2] vero che sia i testi della Scrittura sia le testimonianze della Tradizione hanno bisogno di un’interpretazione che permetta di distinguere la loro sostanza perenne dai condizionamenti culturali.
h) (…) Questo può portare, in ultima analisi, [3] a diversi modi di esporre la stessa dottrina, anche se «a quanti sognano una dottrina monolitica difesa da tutti senza sfumature, ciò può sembrare un’imperfetta dispersione. (…) Ogni linea teologica ha i suoi rischi, ma anche [4] le sue opportunità.
2: matrimonio e [ma-anche] benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso.
a) (…) Altre forme [5] di unione lo fanno solo «in modo parziale e analogo» (Amoris laetitia 292), per questo non possono essere chiamate «matrimonio» in senso stretto.
e) (…) Giacché infatti, quando si chiede una benedizione, è [6] una richiesta di aiuto a Dio, una supplica per un modo migliore di vivere, una fiducia in un Padre che può aiutarci a vivere meglio.
g) (…) Il Diritto Canonico non deve e non può coprire tutto, né le Conferenze episcopali possono pretendere di farlo con i loro vari documenti e protocolli, perché la vita della Chiesa e la vita della Chiesa [7] percorre molti canali oltre a quelli normativi.
3: confessione non delegabile e [ma-anche] sinodalità “costitutiva”/Verità da assemblea di condominio.
b) La Chiesa è un «mistero di comunione missionaria», ma questa comunione non è solo affettiva o eterea, ma [8] implica necessariamente una partecipazione reale: che non solo la gerarchia, ma [9] tutto il popolo di Dio, in modi e a livelli diversi, possa far sentire la propria voce e sentirsi parte del cammino della Chiesa.
4: ordinazione sacerdotale riservata agli uomini e [ma-anche] “studi”/lavori in corso per quella femminile.
c) D’altra parte, per essere rigorosi, riconosciamo che una dottrina chiara e autorevole sulla natura esatta di una «dichiarazione definitiva» non è ancora stata sviluppata in modo esaustivo. Non è una definizione dogmatica, [10] eppure deve essere rispettata da tutti. Nessuno può contraddirla pubblicamente, [11] eppure può essere oggetto di studio, come nel caso della validità delle ordinazioni nella Comunione anglicana.
5: contrizione e [ma-anche] “il perdono è un diritto umano”.
a) Il pentimento è necessario per la validità dell’assoluzione sacramentale e implica il proposito di non peccare. Ma [12] qui non c’è matematica, e ancora una volta devo ricordarvi che il confessionale non è una dogana.
b) Ci sono molti modi di esprimere il pentimento. Spesso, nelle persone con un’autostima gravemente ferita, dichiararsi colpevoli è una tortura crudele, ma [13] l’atto stesso di avvicinarsi alla confessione è un’espressione simbolica del pentimento e della ricerca dell’aiuto divino.
Se qualcuno gli facesse la domanda, a caratteri cubitali nella carta d’identità di Pietro, a cui non può rispondere “ma-anche”?
Caro Fantasma, lei sa bene che questo modo di argomentare va avanti da molti anni in vasti settori del “cattolicesimo” progressista italiano (altrove penso anche peggio). Negli anni 70/80 c’era già il ritornello che i rapporti prematrimoniali fossero accettabili qualora vi fosse un progetto di matrimonio. Conosco preti che già 40 anni fa presentavano la castità dei fidanzati come una loro libera scelta e non come un requisito morale importante. Stesse tiritere giustificazioniste riguardo alla contraccezione. E i vari Giannino Piana & C. su cui si si è studiata morale fino agli anni 90 manifestavano questa insofferenza verso norme certe e cercavano in tutti modi di portare verso la morale della situazione. Poi, a livello “pastorale” il discorso si è spostato sulle convivenze, poi sulle unioni omosessuali ecc. La morale della situazione è l’inseguimento del peggio. Di anno in anno si scendono tutti i gradini. Si arriverà a giustificare anche la pedofilia, la zoofilia e qualunque perversione purché diventino socialmente rilevanti e accettate. La morale della situazione altro non è che la prostituzione del contenuto per renderlo “accettabile” a chi in realtà lo rifiuta. È il pastoralismo di cui già si preoccupava e si spaventava il card. Siri durante il Vaticano II. Non conta la verità, ma rendersi piacevoli al mondo. È la stessa cosa che disse il card. Ottaviani, quando Paolo VI ebbe la bella idea di mettere la Segreteria di Stato al di sopra di tutti gli altri organi della Santa Sede: la diplomazia, la politica al di sopra della verità. Ora raccogliamo i frutti.
Tutto vero. Ha presenti “Il tempo delle mele” e “Laguna blu”? Roba che adesso è quasi reazionaria, a livello dello spot della pesca. All’epoca rappresentarono plasticamente l’uno-due che mise ko la morale cattolica che ancora in qualche modo resisteva. Target esplicito (preadolescenti), tema (la “libera” scoperta della sessualità) e successo clamoroso fecero scattare il campanello d’allarme in pochi. E pochissimi, anche tra preti e vescovi, ebbero il coraggio di pigliarsi lo stigma del bigotto riaffermando l’etica sessuale preconsumismo. O del profeta di sventura, ricordando che i Ritorni all’Eden finiscono sempre in peggio-che-bestialità. I soliti noti non si fecero scappare l’occasione per dimostrarsi più liberali dei liberali e più radicali dei radicali. La bandiera bianca, issata col pretesto dell’apertura al mondo, stava già colorandosi dell’intolleranza arcobaleno. Non a caso per l’Humanae Vitae Paolo VI era stato quasi linciato dall’interno della Chiesa e da chi l’aveva fino allora osannato. La china è quella che lei indica e la velocità non può che aumentare, e la “morale della situazione” sta a “fa’ ciò che vuoi” come il demonio sta a Satana.
Dipendesse da me, renderei obbligatorio l’insegnamento del gioco degli scacchi in tutte le scuole e i seminari. Geni sregolati a parte, la prima regola degli scacchi è di non, mai, considerare chi ti sta di fronte un idiota. Col famigerato Sillabo, il Vaticano I, i dogmi dell’Immacolata e dell’infallibilità, la Chiesa aveva fatto un arrocco da manuale sulla Tradizione e sul Papa. E solo così era sopravvissuta a un attacco frontale che era una minaccia esistenziale gravissima. Ma non ci si può illudere che l’avversario non elabori una controstrategia per scardinare l’arrocco. (Mio parere: la porta di tutte le infiltrazioni, in tutti i sensi, è stata la politica dei concordati.) Pio XII si rese conto di quanto fosse a rischio e cercò di rimediare, con l’Assunta, santa Maria Goretti, le associazioni e le adunanze. Troppo tardi. Fattualmente (per evitare polemiche) il Vaticano II si è tradotto nel cedimento della Tradizione. L’ultimo ostacolo allo scacco matto restava il Papa. Appunto.
A meno che. Negli scacchi mettere l’avversario in Zugzwang (tedesco) significa costringerlo a muovere quando ogni mossa gli procurerà comunque un danno. Tipo salire al “soglio” e manifestare la sua natura troppo presto. Cose da Maestri.
Fantasma,
sinceri complimenti. Una domanda : la “sua” natura è riferita a quella dell’intronizzato, oppure a quella del trono, ( con
un richiamo ai famosi- enigmatici- versi con cui Foscolo
elogia Machiavelli che ” temprando lo scettro ai regnatori, gli allor ne sfronda ed alle genti svela di che lagrime grondi e di che sangue ” )?
Era riferita all’intronizzato e agli intronizzatori. Forse i sensi sono entrambi corretti.
O forse ha molto più senso come l’avete intesa te e Foscolo.
Hanno risposto, ebbene m’ero tanto raccomandato, in altro commento, di non produrre la solita crema e d’ usare il ” si si, no no “. Parole al vento, solito linguaggio biforcuto.
Caro Giovanni la sua raccomandazione preziosissima cui nessuno di noi aveva pensato ci ha fatto riflettere a lungo. Sopratutto appunto perché è innovativa originale decisiva e , come dicevo , nessuno aveva mai pensato . Sa perché non l’abbiamo attuata? Perché altrimenti il papa avrebbe subito riconosciuto il suo intuito e avrebbe detto : “ ah, ma questi DUBIA si si,no no , son quelli di Giovanni ! E non si è firmato anche lui ?
Capisce che non potevano scoprirla Giovanni ….
Cari Pietro e Paolo , potevate chiedere prima magari, immodestamente, ci avrei messo anche io la firma per ottenere una risposta degna del si si, no no. Comunque ormai s’e’ capito che qui si risponde alla mascetti. Ah, visto che sembrate bene informati ho una domanda da porvi : a quando la benedizione delle coppie omo ?
Prova
Scrivo per leggere i commenti
Qualcuno ha scritto che Bergoglio e’ il teorico del “SI,ma anche”…..
Della serie: Cattolici, ma non troppo, giusto quel tanto che ci consente di non apparire per quel che siamo.
La verità, caro Mons.X, è ancora più triste! A tanti cattolici non è che non gli importi di queste “beghe fra preti”, anzi proprio da queste “beghe” hanno capito che considerare Bergoglio legittimo Papa faccia comodo a tanti del Clero, e che i pochi che timidamente gli si oppongono forse lo temono, più del Giudizio Divino, non riuscendo a sfoderare il coraggio e l’umiltà di comunicare al Mondo che il vero Papa è morto!
Belle risposte: si ma anche no, no ma anche si.
Non è la prima volta che Bergoglio risponde affermando una cosa e subito dopo l’esatto contrario! Ora tutti rimangono sconcertati, Gli una cun , anche Costanza Miriano, lei e tantissimi commenti di appartenenti al ‘MONADTERO W.F. a cui inizialmente ho partecipato anch’io.
Questo era capitato anche per la comunione ai divorziati risposati dopo ‘amoris letizia:.
Ora però, morto il vero papa il 31 dicembre 2922, l’usurpatore ha messo il turbo e non riesce più a contenersi.
Come mi ha risposto un amico sacerdote rispondendo alle mie perplessità: ” staremo a vedere” sperando che non si continui a tenere le pezze sugli occhi
Ho letto l’art di Lorenzo Bertocchi su La Verità . Mi sbaglio o è un po’ bergogliano a metà ?
Bella domanda , Bertocchi continua a sostenere che un cattolico deve amare il Papa , Non spiega mai se deve anche sempre obbedire al Papa . Peraltro è comprensibie , dirige il Timone …
Ora attendiamo commentini dei vari Tornielli con pseudonimo che spiegheranno che se il papa , impegnato come è con migranti e ecologisti , non può rispondere al primo che gli scrive ? A meno che non si tratti di un ….. o un ……?
Vecchia tecnica….. prima si riafferma la dottrina poi si apre la porta a furia di ma, sebbene, quantunque, non bisogna dimenticare che, ecc.
E tutto ciò che c’è prima della proposizione avversativa diventa strame
Non sarebbe ora di smetterla con le battaglie di retroguardia ed affrontare quella vera e cioè che Ratzinger era in sede impedita e bergoglio non è mai stato papa? Perché non vi decidete a dibattere seriamente l’argomento invece di insultare e schernire Cionci che ci sta spendendo tempo e fatica da tre anni ?
Spiacente pert Cionci ma Ratzinger non poteva essere in sede impedita in quanto manifestamente eretico da prima dell’elezione, che quindi era invalida secondo il diritto canonico e dunque non era papa.
Andiamo bene!
Ancora un’altra tesi.
Confusione in aumento.
Tesi di Nippo :
Solo io so perché Benedetto ha rinunciato ma non ve lo dico …”
E daje Nippo , dicce tu il vero ….
Ma , sebbene, quantunque… hai dimenticato BENCHÉ !!!
Per la verità, se Cionci negli ultimi tre anni non ha trovato di meglio da fare…
E l’impegno di una vita . Peraltro Tornielli ha impiegato gli ultimi 11 anni a esaltare Bergoglio . Viganò ad abbatterlo . Valli a prenderlo in giro . De Mattei non ha ancora deciso , forse aspetta qualcosa . Don Cecotti non gli risparmia nulla . Crepaldi insegna . Gli opusdeisti obbediscono a tutto e ringraziano pure . Don Bux osserva e stiletta ogni tanto se toccano
I Sacramenti. … e dai ! Lascia in pace Cionci la cui idea non è neppure tanto ciancerai
Con tutto il rispetto, a me sembra che il libro di Cionci sia totalmente fuorviante e sbagliato. Ratzinger non è mai stato in sede “impedita” e Bergoglio è papa, purtroppo.
Ancora un’altra tesi.