Forse un segno della croce poteva anche farlo, no?

25 Settembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, nihil de mortuis nisi bonum, ma mentre è in corso la beatificazione su tutti i giornali e TV mainstream di Giorgio Napolitano, non posso non chiedermi che cosa ci faceva il pontefice regnante nella camera ardente, senza farsi nemmeno un segno di croce davanti al feretro. Di un battezzato nella religione cattolica, non di un seguace di religioni diverse. Un amico fedele di Stilum Curiae, Giovanni Formicola, commentava così per un gruppo di amici la scomparsa di quel personaggio politico segnato da molte ambiguità, oltre che da un’eleganza ricercata che ne faceva oggetto di battute umoristiche anche all’interno del mondo di sinistra. (Mi ricordo una vignetta di Cipputi che diceva, in un fase di dibattito interno nei rapporti con Craxi e i socialisti: “ecco a cosa serviva l’elegante Napolitano…”. Ora lo sappiamo.).  Vi consigliamo anche di sentire quello che dice Capezzone in questo video. Buona lettura e condivisione.

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«[…] verità da ristabilire è quella relativa al punto cui era giunto il rapporto tra Solgenitsyn e lo Stato sovietico. Nessuno può negare che lo scrittore […] avesse finito per assumere un atteggiamento di “sfida” allo Stato sovietico e alle sue leggi, di totale contrapposizione, anche nella pratica, alle istituzioni, che egli non solo criticava ma si rifiutava ormai di riconoscere in qualsiasi modo. Non c’è dubbio che questo atteggiamento — al di là delle stesse tesi ideologiche e dei già aberranti giudizi politici — di Solgenitsyn, avesse suscitato larghissima riprovazione nell’URSS. Che questa ormai aperta, estrema “incompatibilità” sia stata sciolta dalle autorità sovietiche non con un’incriminazione di Solgenitsyn, ma con la sua espulsione, può essere considerato più o meno “positivo”; qualcuno può giudicarla obiettivamente, come l’ha giudicata, la “soluzione migliore” […] nessun contributo danno […] le rappresentazioni unilaterali e tendenziose della realtà dell’URSS, le accuse arbitrarie, i tentativi di negare l’immensa portata liberatrice della Rivoluzione d’ottobre, lo straordinario bilancio di trasformazioni e di successi del regime socialista, tutto quel che di nuovo sì è delineato nella vita sovietica a partire dal XX Congresso del PCUS. È questa negazione, fattasi via via sempre più cieca, che ha segnato la condanna di un’opera come quella di Solgenitsyn […]. Non possono, più in generale, inserirsi in una ricerca onesta e fruttuosa le tendenze, che sull’onda dell’ultimo libro di Solgenitsyn [Arcipelago Gulag] si vanno diffondendo, ad attribuire sommariamente a Lenin la responsabilità delle deformazioni e dei guasti della politica staliniana […]. Del tutto fuorvianti, infine — oltre che manifestamente contrarie agli interessi supremi della pace — vanno considerate le posizioni dì quanti vorrebbero “imporre” una “liberalizzazione” all’interno dell’URSS subordinando in modo inammissibile lo sviluppo del processo di distensione a non si sa quali mutamenti del regime politico e dell’ordinamento giuridico sovietico» 

(Giorgio Napolitano*).
*Anche il misericordioso Signore ha rinviato il più possibile il momento di trovarselo personalmente davanti. E in questo momento non vorrei essere nei suoi panni di comunista già quando il Muro era in piedi e la polizia politica sparava a chiunque avesse la “pretesa” di fuggire verso un po’ di libertà, impedendo persino i soccorsi se fosse solo ferito, lasciandolo morire agonizzante; di plauditore dei carri armati che schiacciavano il popolo magiaro e dell’espulsione di Solgenitsyn; di assassino, in concorso con Fini, la magistratura e il padre, di Eluana Englaro, rifiutandosi di promulgare il decreto del governo che avrebbe impedito la sua uccisione per fame e sete; di radicaloide di risulta, abortista, eutanasista, genderista, etc.; di “ammirato” da parte di JMB.
E spero che Mattarella non muoia nei prossimi trenta-quarant’anni, così mi risparmio l’ennesima celebrazione a reti unificate.
Giovanni Formicola

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25 commenti

  • Karola ha detto:

    Buonasera dottore, Bergoglio non si fa il segno della croce ma è da dieci anni che Le fa il segno del dito medio…..

  • Massimo trevia ha detto:

    Non poteva:e’un massone!

  • Bernardo ha detto:

    Ma …..come chiedere il segno della Croce in mezzo a due potenti esponenti della massoneria?
    Magari il segno di un compasso o non so quale saluti si usi nelle sette sataniche. Dovete chiedere agli esperti.

  • Simona ha detto:

    Postura i adatta ad un Papa

  • Simona ha detto:

    Se il capo della cristianità cattolica non ritiene di fare il Segno distintivo che dovrebbe distinguerci da tutti gli altri e annoverarci tra gli orgogliosi testimoni della Fede…beh se non tutto, almeno tanto è perduto.
    D’altro canto non si può cavar sangue dalle rape: che cosa ci si poteva aspettare da un uomo che rimane stravaccato davanti al Santissimo senza pensare minimamente di inginocchiarsi, mentre si butta ai piedi di un capo di stato per chiedere la pace, dimentico dei problemi fisici che accampava come scusa per la postura adatto ad un Papa? Ormai lo ignoro per evitare ulcere…

  • Paul Mayer ha detto:

    Mi consenta, io al contrario di lei – per il bene della patria – auspico la rapidissima dipartita di Mattarella, specie dopo tutto il male che ha fatto ai miei connazionali!

  • Fabio ha detto:

    Il comportamento di bergoglio potrebbe stupire se fosse papa. Ma essendo stato messo lì dalla mafia di San Gallo per eseguire il compito a lui affidato dai potentati transnazionali apolidi, si trova a proprio agio fra atei comunisti e massoni come una mozzarella nel suo latticello

    • Maria Cristina ha detto:

      Ma infatti ; e perche’ avrebbe dovuto benedire un fratello di loggia? Fra illuminati questo non si usa.
      Perche’ ci stupiamo ? Dopo tredici anni dovremmo aver capito di che pasta e’ fatto Bergoglio. Chi non l’ ha ancora capito e pensa che sia il papa , e’ “de coccio”.

  • luca antonio ha detto:

    Napolitano mi ricorda Talleyrand.
    Il “diavolo zoppo” era abilissimo nel restare a galla, avido di prebende, lussi e onori ma sempre con signorilità, ma comunque amava la Francia al disopra di ogni trucco politico. Anche Napolitano era abile, signorile, avido, e amava profondamente …la Francia , tanto da arrivare a danneggiare gravemente l’Italia con la vile guerra alla Libia per far contento Sarkozy.
    Ma poi, per dimostrare che era ancora più di cuore di Talleyrand, ha accontentato anche i mercati con il colpo di Stato montiano, dopo aver fatto felici i radical chic permettendo che si ammazzasse Eluana Englaro. Insomma un grande cuore e mi hanno addolorato molto gli assordanti fischi che si beccava da vivo e, ho visto, anche da morto;
    con il Bergy, accomunato al defunto nella badoglità, che non ha perso l’ennesima occasione per fare la sua solita, penosa, figura di scodinzolante servo del Potere.

  • andreottiano ha detto:

    Non lo fa per rispetto ai non credenti… cioè a se stesso?

  • Étienne ha detto:

    Vorrei ricordare il tremendo ruolo che ebbe Giorgio Napolitano nel costringere l’Italia ad accodarsi agli USA, alla Francia e alla NATO per far guerra alla Libia. Cancellato a suon di bombe quel Paese africano, iniziava la presente fase della tragica crisi dei migranti. Morti che si aggiungono a morti. Quando Francesco aprirà gli occhi sulle cause prime e vere dei mali che deplora? E quando li aprirà su quei suoi amici che tanta parte hanno avuto nel generarli?

  • stefano raimondo ha detto:

    Poteva completare il dittico criminale e andare anche alle esequie di Messina Denaro.

    • gaetano2 ha detto:

      Andiamoci piano. Se è vero quanto riportato dalla stampa e cioè che avrebbe detto che non voleva “funerali da una Chiesa corrotta”, dimostrava di avere rispetto della vera Chiesa che è sempre incorrotta. E tutto ciò a differenza dei tanti pseudo intellettuali e pseudo clero incapaci di distinguere un vero papa da un impostore, tanto per loro sarebbe lo stesso

  • Adriana 1 ha detto:

    Ai tempi dell’elezione ricordo “voci” argentine che testimoniavano come egli amasse distinguersi dagli altri presbiteri con il suo rifiuto di inchinarsi davanti al SS. Sacramento e di farsi il segno della croce…perciò: nessuna meraviglia.

  • Acido_Prussico ha detto:

    Il Giorgio Religioso visita il catafalco del Giorgio Laico.

    “Querido. Non faccio il segno della croce per non ostentare il mio “potere” e per rispettare la tua laicità.
    Non preoccuparti per la tua sorte: Dio accoglie “todos, todos, todos..”.
    Buon viaggio, caro Giorgio. Non ti accompagno perché quaggiù fino al 2030 ho ancora molti impegni nella mia agenda”.

  • Stefano ha detto:

    Ad di là del Segno di Croce che sicuramente poteva e doveva essere fatto senza alcun problema e soprattutto senza nessun complesso di inferiorità del tipo ” per non offendere la sensibilità altrui” come nella “benedizione silenziosa” ai giornalisti di inizio ” pontificato “… impossibile non notare la totale diversità di atteggiamento tra la morte di Napolitano e quella di Papa Benedetto. Per il primo si reca alla camera ardente. Per il secondo invece no. Anzi, quel mercoledì in cui la salma del Papa è esposta in basilica, non annulla nemmeno l’udienza generale. Pronuncia l’omelia funebre ( il funerale lo celebra il card. Decano) in modo frettoloso e freddo, anzi gelido. E subito dopo la Messa si ritira subito in modo frettoloso. (Pare che solamente dopo molte insistenze del suo entourage, si convinca a benedire la bara a beneficio delle telecamere)…. Quel giorno l’Italia decreta ( giustamente) lutto nazionale. Il vaticano no, pare per esplicito ordine del monarca assoluto che torna parzialmente sui suoi passi concedendo mezza giornata, solo dopo le numerosissime defezioni e proteste di gran parte degli impiegati e funzionari di curia. Chissà che il suddetto monarca non decreti invece lutto nazionale nel suo stato il giorno delle esequie del presidente emerito…chissà…🤔🤔🤥🤥🤡🤡

  • giovanni ha detto:

    Evidentemente vi e’ ” fratellanza ” ……ma non in Cristo.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    I Gesuiti hanno questa caratteristica: di adulare i nemici del Cristo. La Bibbia Mini Illustrata – Testo Ufficiale Conferenza Episcopale Italiana PIEMME, curata da esperti della Compagni di Gesù, con l’imprimatur di Carlo M. Martini, Cardinale Arcivescovo, ha perduto per la strada parte degli scritti biblici ed evangelici. Ad esempio, sulla Trasfigurazione, hanno eliminato il 10-13, in cui Cristo affermava che Elia (che diceva sempre che sarebbe ritornato prima del Cristo) era già venuto, non lo avevano riconosciuto e ne avevano fatto ciò che avevano voluto. Da ciò i discepoli avevano capito che il Cristo si riferiva a Giovanni Battista.
    L’argomento è chiaro. O stai con noi, o sei perduto… Non hai altre vite da sperimentare per evolverti, o per affossarti spiritualmente… Mi sembra che sia stato Giustiniano a fare cancellare dai Vangeli e dalle Sacre Scritture qualsiasi riferimento a ciò che erroneamente viene definita “reincarnazione” di un individuo. La personalità, abbandonando il corpo, non si reincarna. Resterebbe nei piani più sottili, in attesa che qualcuno se l’assuma. L’Essere spirituale riprende, quindi, diversi corpi umani di cui è degno, fino al termine della sua evoluzione, che terminerà con la fine delle incarnazioni. Così ho letto.
    Perché i Gesuiti cancellano parti di una Bibbia così ben confezionata, con foto ed altro? Segreto…
    L’effetto negativo che ha causato in noi Bergoglio, andando a dare un riconoscimento fraterno ad un nemico della Chiesa Cattolica e dei suoi dogmi ci fa chiedere: lo avrebbe fatto anche per Stalin, Mao, Lenin, Pol Pot e Hitler? Da un Gesuita possiamo aspettarci di tutto e il contrario di tutto. Prima o poi Bergoglio andrà dove è finalmente giunto quel nostro politico, “sughero” galleggiante, adattato per tutte le stagioni, che ci ha lasciato. E adesso non è più niente… E se Bergoglio temesse per la sua stessa dipartita ne avrebbe ben donde

  • piero laporta ha detto:

    Asinus asinum fricat
    Mi tranquillizza che il Sicario di Cristo non segnandosi, abbia segnato la propria e la di lui sorte.

  • Margotti ha detto:

    Si, JMB lo accetta così com’è, li accetta così come sono, non vuole mica correre il rischio di convertirli. Non sia mai!
    E allora, massima discrezione, non sia mai che un segno di croce possa offendere qualcuno dei parenti! Non sia mai!
    Li accetta tutti così come sono, anche i migranti, non sia mai che qualche giovanotto musulmano diventi cristiano. Non sia mai!
    Mi verrebbe da chiedere cosa si insegni e cosa si sia insegnato nei seminari negli ultimi decenni, perché se l’impensabile si avvera, come si è avverato con questo ultimo Papa, qualche domanda bisognerebbe porsela.

  • Dino Brighenti ha detto:

    Fra non credenti non usa basta la presenza.

  • gaetano2 ha detto:

    “Forse un segno della croce poteva anche farlo, no? ”

    No!
    Non è cristiano, rende culto a divinità pagane perfino pubblicamente. Quindi perchè dovrebbe farlo?

    Il problema è costituito da coloro che definendosi “cattolici” (mestireranti del clero alto e basso e sedicenti “intellettuali” in prima fila) lo considerano papa, nonostante l’accoglione faccia di tutto per screditare il Papato!

  • nipass39 ha detto:

    Cosa c’è da commentare?
    Parlano i fatti!
    Per il vescovo vestito di bianco i “bulli” da omaggiare sono i vari Pannella, Bonino, Napolitano e compagnia briscola (atei, massoni e anticlericali).
    Ai fedeli cattolici (sacerdoti, suore, laici affiliati alle varie organizzazioni “clericali”) pesci in faccia e restrizioni.