Come forse ricorderai, S.T. era affetta da una rara malattia mitocondriale, tuttavia era pienamente cosciente e in grado di comunicare.
Assieme alla sua famiglia, da oltre sei mesi aveva ingaggiato una dura battaglia legale con il servizio sanitario inglese, per ottenere il permesso di recarsi all’estero (Canada) al fine di sperimentare un trattamento sanitario che le avrebbe potuto salvare la vita.
Niente di più normale, legittimo e, anzi, doveroso.
Cosa è accaduto però?
Che il Servizio sanitario inglese l’ha definita come una persona “delirante”, in ragione del fatto che S.T. si era opposta alla diagnosi formulata dai medici, secondo la quale, essendo la sua condizione oramai senza speranza, lei avrebbe presto dovuto intraprendere un percorso di fine vita.
Ne è sorta una disputa legale sciolta in malo modo dalla giudice Roberts, la quale in una sentenza ha dichiarato che S.T. non aveva la capacità di prendere decisioni simili, contro il parere di due psichiatri che avevano visitato la giovane donna.
Ebbene, S.T. è purtroppo venuta meno la scorsa settimana, ma la battaglia legale non è di certo finita qui.
Nella giornata di domani si terrà infatti un’importante udienza presso la Court of Protection per chiedere l’abolizione delle restrizioni dovute alla denuncia (tra i quali l’utilizzo dell’acronimo S.T. per identificare la giovane) e venga concesso ai genitori di S.T. il diritto di raccontare la loro storia.
Non so se ti rendi pienamente conto…
Ad oggi di S.T. non deve essere conosciuto nulla, tant’è che sui media della sua storia si sa pochissimo in realtà.
Pensa che i genitori hanno dovuto lottare persino per raccogliere i fondi per pagare il suo funerale!
Il Regno Unito sta diventando un postribolo di odiatori seriali dell’uomo e della sua dignità, un luogo triste, desolante, alienante. Tra gay pride, eutanasia, aborto, nichilismo, sta correndo velocemente verso il baratro. D’altronde, quando si disconosce Dio, l’uomo diventa un contenitore vuoto che ogni filibustiere può decidere di riempire a piacimento.
Caro Tosatti, certi nostri condizionamenti sono duri a morire.
I vincitori non soltanto hanno sempre ragione: per auto-definizione sono sempre “i buoni”.
Piccolo (9000 battute) gioiello di sintesi.
https://www.gianlucamarletta.it/wordpress/2018/04/ideologia-britannica/
E qualche esempio pratico.
https://www.avvenire.it/agora/pagine/fame-a-dublino-il-genocidio-negato
https://www.storiauniversale.it/l-uso-politico-delle-carestie-da-parte-degli-inglesi.htm
https://www.centrostudilaruna.it/mozzare-le-mani-ai-naufraghi.html
https://www.ricognizioni.it/americani-inglesi-quei-bravi-ragazzi-che-grondano-umanita-da-ogni-artiglio/
https://www.huffingtonpost.it/esteri/2018/02/21/news/alfie_puo_morire_il_giudice_dice_no_ai_genitori_che_volevano_portarlo_in_italia_per_le_cure-5343010/
https://expose-news.com/2023/01/21/nhs-staff-told-to-kill-patients-for-covid/
https://www.fondazionesancarlo.it/recensione/per-una-storia-delleugenetica/
-Non è un caso se proprio in Inghilterra nel 1912 si tenne il primo congresso internazionale di eugenetica, presieduto da Leonard Darwin, figlio del naturalista Charles.
La presenza al congresso di numerose delegazioni straniere, compresa una piuttosto folta proveniente dall’Italia, basterebbe a dimostrare che già all’epoca la disciplina aveva conosciuto un’ampia diffusione a livello internazionale. Se nell’immaginario collettivo essa resta prevalentemente associata alla Germania nazista, non si deve dimenticare che, ben prima dell’avvento di Hitler al potere, molti Stati americani avevano varato leggi sulla sterilizzazione dei tarati. In Europa il primo paese a legalizzare la sterilizzazione a fini eugenetici fu nel 1928 il cantone svizzero del Vaud. Le proposte degli eugenisti, dunque, trovarono ascolto non solo tra gli ambienti conservatori, ma anche tra quelli progressisti: in Svezia, i principi eugenetici divennero parte integrante della politica socialdemocratica e del modello di Welfare State propugnato dai coniugi Gunnar e Alva Myrdal, entrambi premi Nobel, rispettivamente per l’economia e per la pace. Tra il 1935 e il 1975 nel paese scandinavo furono eseguite più di 60.000 sterilizzazioni, come hanno documentato le ricerche condotte da due studiosi italiani, Piero Colla e Luca Dotti.-
-La tesi del volume è che la diversità degli intenti sia solo apparente: anche l’eugenetica odierna pretende di «razionalizzare il fenomeno naturale delle nascite» e, ove possibile, si arroga il diritto di eliminare le vite ritenute indegne di essere vissute, per riprendere il titolo del celebre scritto che nel 1920 due studiosi tedeschi, il giurista Karl Binding e lo psichiatra Alfred Hoche, dedicarono al tema dell’eutanasia.-
Riassumendo: Malthus, 1766-1834, Galton, 1822-1911, Hitler, 1889-1945.
Per non cascare dalla padella eugenista nella brace manichea. https://it.wikipedia.org/wiki/Eugenetica_e_altri_malanni
https://www.tempi.it/per-luniversita-di-bristol-esiste-un-modo-semplice-per-sconfiggere-la-fame-in-africa-non-far-bere-i-poveri/
-Spiegare la strana duplice personalità del mondo britannico – non a caso Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde è stato scritto dallo scozzese Robert L. Stevenson – non è facile. Forse conta molto la combinazione fra cristianesimo protestante progressivamente maggioritario e carattere insulare-commerciale. L’interpretazione soggettiva delle verità di fede si è combinata con le esigenze del business commerciale: un’isola prospera solo se commercia con vicini e lontani o se li domina. Gli interessi commerciali hanno bisogno della massima elasticità dei princìpi, ma anche di solide giustificazioni ideologiche che li legittimino universalmente. I britannici sono filantropi e attivisti dei diritti umani a motivo della loro storia cristiana, sono cinici malthusiani eugenisti e manipolatori senza scrupoli della sostanza umana in nome delle esigenze del business. Ma in un’Europa sempre meno cristiana, Mr. Hyde prende facilmente il sopravvento sul dottor Jekyll.-
In un mondo/sistema costruito per adorare Mammona, l’Anticristo prende inevitabilmente il sopravvento su Cristo.
Purtroppo succede anche in Italia. Non mi dilungo in particolari, ma posso testimoniare che alle persone di una certa età certi interventi necessari vengono continuamente rinviati nella speranza che nel frattempo l’interessato renda l’anima a Dio. In una struttura di eccellenza, ai vertici di un reparto di vitale importanza per certi pazienti, si trova una persona laureata a Londra in Healt Economics (economia sanitaria) . Tale facoltà è ora presente anche in alcune università italiane, come La Sapienza di Roma e l’Università di Bologna ed ha come scopo quello di creare figure professionali atte a valutare caso per caso costi e benefici di determinati interventi . Come se la vita di una persona avesse un valore valutabile in Euro e per effetto di una laurea a qualcuno venisse assegnato il diritto di decidere se e quando una persona deve morire, privandola del necessario sostegno di determinate cure o dell’impianto di determinati dispositivi come ad esempio un pace maker…..
Una vergogna!!!!!
La giudice…sarà mica quella di Charlie Gard?