Bergoglio e Fernandez, ogni Stalin ha il suo Beria (anche più di uno…)

13 Settembre 2023 Pubblicato da

(Il nuovo stemma di Fernandez. Credit a Messa in Latino)

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, in questi giorni abbiamo letto un paio di notizie che ci sembrano significative. La prima è un’intervista riportata dal National Catholic Register, di cui abbiamo tradotto qualche brano iniziale, che potete trovare qua sotto.

Il prossimo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede ha avvertito che i vescovi – sia quelli “progressisti” che quelli dei “gruppi tradizionalisti” – che pensano di avere un “dono speciale dello Spirito Santo per giudicare la dottrina del Santo Padre” sono sulla strada dell'”eresia” e dello “scisma”.

Rispondendo a una domanda sull’accettazione del magistero di Papa Francesco, il cardinale arcivescovo designato Víctor Manuel Fernández ha detto al corrispondente senior di Register Edward Pentin, in un’intervista esclusiva via e-mail dell’8 settembre, che il Papa non ha solo il dovere di custodire e preservare il deposito “statico” della fede, ma anche un secondo, unico carisma, dato solo a Pietro e ai suoi successori, che è “un dono vivo e attivo”.

 

“Io non ho questo carisma, né voi, né il cardinale [Raymond] Burke. Oggi solo Papa Francesco lo possiede”, ha detto l’arcivescovo Fernández, che questa settimana subentrerà al prefetto spagnolo uscente, il cardinale Luis Ladaria Ferrer, e sarà elevato a cardinale durante un concistoro il 30 settembre. Il cardinale Burke ha recentemente scritto la prefazione di un libro che critica aspramente l’imminente Sinodo sulla sinodalità e ha spesso espresso preoccupazioni su alcuni insegnamenti di questo pontificato.

 

“Ora, se mi dite che alcuni vescovi hanno un dono speciale dello Spirito Santo per giudicare la dottrina del Santo Padre, entreremo in un circolo vizioso (in cui chiunque può affermare di avere la vera dottrina) e questo sarebbe eresia e scisma”, ha detto.

La seconda invece riguarda un buon vescovo, Joseph Strickland, fedele alla Chiesa e alla sua dottrina, e spesso critico di alcune scelte – in particolare sul Sinodo sullo Sinodalità, che già detto così fa alzare le sopracciglia, se non ridere, del Pontefice regnante. E su cui sta per cadere la misericordiosa mannaia, secondo The Pillar. Non fatevi trarre in inganno dagli “altri problemi” della diocesi: valgono solo (vedi Zanchetta…) se sei antipatico al Papa autocrate…

 

Sabato, nel corso di un incontro, Papa Francesco ha discusso con i funzionari vaticani la prospettiva di chiedere le dimissioni del vescovo Joseph Strickland della diocesi di Tyler, in Texas.

Il Papa ha incontrato il 9 settembre l’arcivescovo Robert Prevost, OSA, capo del Dicastero per i Vescovi, e l’arcivescovo Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti – entrambi cardinali eletti.

 Diverse fonti vicine al dicastero hanno riferito a The Pillar che i prelati presenteranno al Papa i risultati di una visita apostolica alla diocesi di Stickland, condotta all’inizio dell’anno, e le successive azioni pubbliche del vescovo, che è emerso come un critico esplicito del Santo Padre.

“La situazione del vescovo Strickland è all’ordine del giorno”, ha dichiarato a Il Pilastro un alto funzionario vicino al dicastero, “e ci si aspetta che il Santo Padre chieda le sue dimissioni – questa sarà certamente la raccomandazione che gli verrà rivolta”.

Pur notando che l’udienza papale non riguardava esclusivamente il vescovo di Tyler, che in passato ha accusato il Papa di avere un “programma [per] minare il Deposito della Fede”, il funzionario ha detto che il caso di Strickland sarebbe stato il “punto principale di discussione”.

“Ci sono due aspetti”, ha detto il funzionario, “c’è la questione dello scandalo pubblico per tutti questi commenti sul Papa e sul Sinodo, ma ci sono anche problemi reali nella diocesi. Questi sono stati l’obiettivo della visita; ci sono preoccupazioni nella diocesi riguardo alla governance, alle questioni finanziarie, alla prudenza di base”.

Il funzionario ha previsto che è improbabile che il Papa decida di deporre Strickland come vescovo della sua diocesi, un atto canonicamente raro, ma ha detto a Il Pilastro che a Papa Francesco sarebbe consigliato di incoraggiare il vescovo a dimettersi.

“Il consenso nel dicastero è che gli verrà chiesto di considerare le dimissioni”, ha detto il funzionario. “Questa è stata la sostanza della discussione tra i membri”.

“A seconda di come il vescovo risponderà, la forza di questo incoraggiamento potrebbe essere aumentata”, ha detto il funzionario, citando il caso del vescovo Richard Stika, che ha annunciato le sue dimissioni da vescovo di Knoxville, Tenn, all’inizio di quest’anno dopo essere stato informato di non avere più la fiducia né della Santa Sede né del suo stesso clero.

Che ne dite? Bell’atmosfera, no? Mala tempora currunt, et peiora parantur…ma il dialogo, la sinodalità, la parresia, la franchezza nei rapporti? Ah, ma quella è roba per uffici stampa e giornali amici…

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43 commenti

  • Un invito ha detto:

    Un invito a leggere , tutti quanti , laici e sacerdoti, un blog di area gesuitica Asianews.
    Si troveranno alcune chicche interessanti : la commemorazione del metropolita Nicodim morto in Vaticano tra le braccia di papa Luciani. Lo accompagnava nella visita il suo segretario , attuale Patriarca Kirill. E in un altro articolo si descrive la riduzione allo stato laicale dei sacerdoti che si proclamano contrari alla guerra sostenuta da Kirill…..

  • Mimma ha detto:

    Tutto questo, temo, é minaccioso anche per i semplici fedeli.
    Cioè per noi.
    Chiuderanno blog come questo e ci tapperanno la bocca, pena la scomunica.
    A quel punto, se campo, voglio vedere chi avrà il coraggio non dico di abbaiare, ma di guaiolare.
    Saremo una muta di cani muti.
    E il Signore ci vomiterà dalla sua bocca…

    • gaetano2 ha detto:

      Per sbaglio è finito sotto, lo ricopio qui.

      “…Chiuderanno blog come questo e ci tapperanno la bocca, pena la scomunica. A quel punto, se campo, voglio vedere chi avrà il coraggio non dico di abbaiare, ma di guaiolare. Saremo una muta di cani muti” Sono loro ad aver paura, sanno che il legno delle loro bare c’è già, e il loro tempo è limitato. Come il nostro. Ma loro dovranno rispondere di quello che stanno consapevolmente attuando. A noi basta dire la verità. Le scomuniche di falsi papi, vescovi o cardinali non sono valide. E più di qualcuno sta mostrando che non possono niente. I problemi ci sono solo per la viltà di molti o per la loro dabbenaggine. In fin dei conti non ci vuol molto per capire che un accoglione, che rende culto a idoli satanici, e i suoi accoliti non sono nemmeno cristiani.

      • Teo ha detto:

        Dici bene Gaetano. La chiesa primitiva era antiecumenica.. i ssnti martiri dei primi secoli non si prosternavano agli idoli : distruggevanno i loro templi..

  • gaetano2 ha detto:

    Tutto ‘sto circo pur di non riconoscere che l’accoglione non è papa!

    • E.A. ha detto:

      @Gaetano2. Proprio così, un unico grosso circo, dove prelati ed alto clero hanno preferito piantare le tende, per essere ammaestrati come si fa con le tigri e i leoni nelle gabbie! Che il Signore li illumini e venga presto in nostro aiuto!

  • don alessio ha detto:

    L’autorità del Papa è conferita da Dio ed è assoluta. Ovviamente i protestanti non lo accettano e si inventano paragoni con i dittatori novecenteschi. Però l’aspetto tragicomico è che prima si critica il Papa per aver detto al Prefetto Tucho di non essere troppo severo e poi lo si critica perché il prefetto ha osato dire l’ovvio e cioè che il magistero del Papa prevale sulle opinioni di qualsiasi vescovo o cardinale. Ci vedo un contraddizione un po’ maoista in questo approccio, altro che Stalin 🙂

    • gaetano2 ha detto:

      “che il magistero del Papa prevale sulle opinioni di qualsiasi vescovo o cardinale” è ovvio, ma si riferisce ad un falso papa satanista che rende pubblico culto a idoli satanici ecc…
      Solo i presbiteri e l’alto clero non se ne accorge o non se ne vuole accorgere

      • Nonsondegno ha detto:

        E dove sarebbe il vero papa? Nessuno ne reclama la funzione. Nemmeno Mons Vigano’. Rimane il conclave di fra Bugnolo in cui venne rieletto: Bergoglio.

        • gaetano2 ha detto:

          “E dove sarebbe il vero papa?…”
          Se prima non si vuole capire che un NON Vicario di NSGC, accoglione, che rende culto a idoli satanici non solo non è papa ma non è neppure cristiano, non si può risolvere, a mio parere (in questo caso è solo una opinione), le questioni che ne conseguono.

    • Federico ha detto:

      Facciamo finta che non abbia fatto chiudere le chiese, che non abbia detto che il vaxxino tossico era un dovere e un atto d’amore (sic!), che non abbia detto alla mamma di quel disabile “ci vedremo all’inferno” (video visibile ancora sul web), che non abbia detto a pubblici peccatori contro natura che è Dio a volerli in quella condizione, che non bisogna adoperarsi per le conversioni, che bisogna tutelare i “matrimoni” (!) tra persone dello stesso sesso, senza contare le espressioni irripetibili riguardanti la Santissima Vergine e Nostro Signore… Risparmiateci almeno le raccomandazioni del tipo: “anche se avesse contraddetto tutto il Vangelo, il papa non può sbagliare”. Si vede che non conoscete neppure l’origine e il fondamento dell’autorità papale, che, è bene ribadirlo, non è un potere assoluto ma derivato, e finalizzato.

      • Otty ha detto:

        Invece è assoluta perché nessuna autorità umana può sindacarla o toglierla. Studi!

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          Studi lei. È assoluta sotto l’aspetto giuridico, non certo sotto quello dottrinale o morale. Il papa non è al di sopra della Parola di Dio è della Tradizione.

        • gaetano2 ha detto:

          “Invece è assoluta perché…” è la chiesa degli “squilibrati” dell’accoglione

        • Federico ha detto:

          Anzitutto dalle sue parole e dal tono di questo commento si capisce chiaramente il livello di chi scrive; si comprende altresì qual’è il grado di pervertimento delle parole del Vangelo da parte di certi individui, i quali considerano il potere di Bergoglio assoluto e senza limiti. Le estreme conseguenze di tale pervertimento (che, è bene ribadirlo, non hanno base dottrinale, anzi si oppongono ad essa) possono condurre in questo modo a giustificare i peggiori abomini; infatti, una volta affermato il potere totalmente illimitato di un uomo, rendendolo autonomo persino dal Vangelo e dalla tradizione della Chiesa (come questo elegante soggetto vorrebbe sostenere), diventerebbe ipso iure insindacabile persino l’omicidio, la bestemmia, il latrocinio e la menzogna, dal momento che nessuno può denunciare o contestare. Attenzione: questa infatti è la pretesa arrogante dell’anticristo che vorrebbe usurpare il potere assoluto di Dio, arrivando a pretendere di sostituire le sue leggi eterne; di certo Nostro Signore ha inteso conferire a Pietro il potere finalizzato però alla custodia della sua parola di salvezza, e alla tutela del suo gregge. Per questa chiarissima ragione si tratta di un potere oggettivamente limitato e spiritualmente orientato: tale potere può addirittura venir meno per particolari motivi; quindi è il lettore saccente che avrebbe bisogno di studiare. Con urgenza.

  • Giampiero ha detto:

    E allora, secondo il cardinale intervistato il papa ha il dovere di custodire e preservare il deposito “statico” della dottrina della fede. E qui ci siamo. Ma, aggiunge il cardinale, ha anche un dono vivo e attivo. E anche qui ci siamo. Dobbiamo ora valutare se questa vitalità del papa regnante si attivi e si dispieghi nello SVILUPPO o nel CONTRASTO col deposito “statico” che c’è stato consegnato. Il papa non ha il dono di inventarsela una nuova dottrina ma quello di farla progredire nella comprensione, senza intaccarne il senso originario.
    Ora, il papa sa o dovrebbe sapere che l’infallibilitá e l’indefettibilitá sono una prerogativa della Chiesa in primis , e che lo stesso carisma papale è a servizio di Essa. Chi si pone al suo seguito è, o dovrebbe essere in grado di percepire possibili discrepanze micro o macroscopiche col depositum fidei qualora si determinassero. Il sensus fidei dello stesso popolo di Dio ne costituirebbe una sorta di campanello d’allarme. Parlo di evenienze ovviamente, ma qualche avvisaglia sta sotto gli occhi di tutti.

    • don alessio ha detto:

      Forse non ha capito: non deve “valutare”, deve “accogliere con assenso della volontà e dell’intelletto” come la legge della Chiesa impone. E’ il Papa che valuta, noi Lei o io.

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        Certo. Credere obbedire combattere. Mi pare che non.lo dicesse un cattolico..

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Per cui secondo il suo ragionamento, caro don Alessio, anche l’eresia di Papa Giovanno XXII, riguardanti, se non sbaglio, la visione beatifica, era infallibile. Secondo i suoi ragionamenti i laici e gli ecclesiastici che si opposero, costringendo Giovanni XXII a ritrattare, erano degli eretici scismatici. Lei usa il diritto canonico contro la Sacra Scrittura, che è Rivelazione di Dio all’uomo, e contro il Magistero della Chiesa che è opera dello Spirito Santo. Oltre che contro la Chiesa stessa, che rimane il Corpo di cui Cristo è il Capo. Stia attento a quello che afferma e come lo fa, strumentalizzando l’autorità che l’ordine le conferisce. Se veramente le è stata conferita. Le consiglio anche di ricordare, prima di parlare, quello che affermò il primo Papa della Chiesa : a Chi si deve, prima che ad ogni uomo, obbedienza. Le parole rivolte al Sinedrio da San Pietro, che applicò a sé stesso, sono normative per qualsiasi Papa. E pure per qualsiasi cristiano.

        • Otty ha detto:

          Non era un’eresia perché la questione è stata definita dal successore. Inoltre non sostenne proprio un bel nulla ma dispose che la questione fosse studiata. Lasci la storia a chi.la conosce

      • Adriana 1 ha detto:

        Don Alessio,
        ringrazi Gregorio VII e il suo ” dictatus papae ” ( 1075 ), perchè nei Vangeli nulla si dice di un Papa-Re , né di principi, né di sudditi della Chiesa ( laici od ecclesiastici ) schierati per ordini e per gradi.

  • ELLEVI ha detto:

    commenti?

  • Giovanni ha detto:

    Tucho besame mucho ha mollato una slurpata da manuale al ” di bianco vestito “, ponendolo sul trono del carisma. Come abbia maturato questa convinzione, è ignoto. La lettura della realtà, pare, non gli si attagli. Probabilmente la nomina a breve ha effetti distopici sulla capacità di giudizio. Per quanto riguarda la fede…………..allargo le braccia sconsolato. Mo’ lo mettono pure a guardia della Dottrina. Non ci facciamo mancare nulla.

  • Franco ha detto:

    Tutto questo appare sempre più lontano dalla Chiesa Cattolica come noi l’abbiamo sempre conosciuta e amata. Evoca sinistri fantasmi dal sapore di regime totalitario della peggior specie .

  • Acido_Prussico ha detto:

    Il paragone con Beria non è “andato a genio” a Tucho e al suo “Jefe”.

    “Beria fu processato in un “tribunale speciale” senza difesa e senza diritto di appello. Fu condannato a morte e, secondo le dichiarazioni successive di Moskalenko, Beria implorò in ginocchio di avere pietà. Tuttavia, lui e gli altri sei imputati furono immediatamente giustiziati con un proiettile alla testa il 23 dicembre 1953. Il boia era il generale Batitsky, che esplose un colpo preciso alla fronte di Beria.

    … diverse donne si sottoposero agli abusi di Beria in cambio di favori, come l’assicurazione della loro libertà o della libertà di una persona cara detenuta dal governo sovietico. Uno di questi casi è quello della famosa attrice sovietica Tatiana Okunevskaya, che Beria portò nella sua residenza con il pretesto di esibirsi in un numero per il Politburo; invece Beria la portò nella sua dacia, dove le promise che avrebbe liberato il padre e la nonna dalla prigione se si fosse sottoposta alle sue violenze sessuali, e poi la violentò dicendole che “che tu urli o no, non ha importanza”.
    (https://es.wikipedia.org/wiki/Lavrenti_Beria)

  • Ira Divina ha detto:

    È LA FINE DELLA DOTTRINA CATTOLICA…..
    Una nomina al bacio!

    Cosa sta succedendo alla Chiesa cattolica?
    Dall’elezione di Bergoglio è un susseguirsi di processi volti al cambiamento della dottrina e del diritto ecclesiastico. Con la nomina poi del nuovo prefetto del dicastero della dottrina della fede, Victor Manuel Fernandez, Vescovo De La Plata in Argentina, è stata messa la pietra tombale.
    Il personaggio è l’avamposto di Bergoglio per dare l’ultimo colpo di grazia alla Chiesa di Cristo. Victor Fernandez è il consigliere più ascoltato da Francesco, dietro ai sinodi, alle encicliche ed esortazioni apostoliche c’è la sua penna. Fernandez ritiene che la Chiesa cattolica è arretrata di secoli e non a passo con lo spirito del tempo e che questo non la fa essere piacente al mondo contemporaneo. Ma Cristo ci ha messo in guardia da questo modo di pensare “siete nel mondo, ma non siete del mondo” e il vero cristiano testimonia il Vangelo e non è interessato a compiacere il mondo. “Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo (Gv 15,19)” le parole di Gesu’ ci ricordano ancora di stare attenti ai cattivi maestri che si vestono da agnelli e invece sono lupi rapaci, a loro non interessa la salvezza delle pecore, ma vogliono precipitarle agli inferi.
    Sono ribelli a Dio e amano così tanto il mondo che per esso si vendono l’anima al diavolo e del mondo accolgono ogni perversione, ma non solo, vogliono portare la dissacrazione nel tempio di Dio.
    I vari articoli che ho letto lo presentano come amico di merenda di Bergoglio già da lunga data e sembrerebbe che la sua nomina alla dottrina della Fede debba segnare la fine della dottrina cattolica, cioè la fine del deposito della fede pastorale, morale, liturgica e sacramentale di sempre.
    La sua specialità è l’aver scritto un libro sul bacio, forse dopo averne fatto abbondante esperienza.
    Il modo di procedere camaleontico di Bergoglio è lo stesso del “Tucho” l’esperto di baci, che ha dichiarato: “a salvarci è una persona non una dottrina!”. Ma quella persona, e credo che si riferisca a Cristo, ci ha annunciato il Vangelo, che è una dottrina. “Francesco ” lo ha nominato Prefetto della DDF (Dicastero Dottrina della Fede), cioè garante dell’ortodossia cattolica. Stamo freschi! Direbbero a Roma. Questo personaggio di ortodossia non ne sa proprio nulla e la sua missione, ricevuta da Bergoglio, è quella proprio di fare a pezzi la dottrina e sostituirla con nuovi orientamenti pastorali, morali, sacramentali e liturgici. Sentono che il tempo si fa breve e i Caudilli (dittatori in italiano) della rivoluzione nella Chiesa cattolica si fanno più pressanti.
    La Madonna a La Salette ha rivelato: “Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo”e questi due ci stanno spalancando le porte dell’inferno!

    • don alessio ha detto:

      Guardi, io credo che lei non sappia come funziona la Chiesa. Il Papa non ha alcun bisogno di un prefetto compiacente perché non è il prefetto che avalla e conferma quello che potrebbe dire il Papa ma è l’esatto opposto. E nemmeno è detto che il prefetto della esprimersi, perché se non è debitamente autorizzato il Prefetto deve farsi i fatti suoi. E nemmeno è detto che debba esserci un prefetto e un Sant’uffizio che dir si voglia.
      E’ un problema serio se a parlare di fine della dottrina cattolica sono soggetti che non conoscono nemmeno come funziona la gerarchia ecclesiastica (che è proprio una questione, anzitutto, dottrinale).

      • gaetano2 ha detto:

        “…Chiuderanno blog come questo e ci tapperanno la bocca, pena la scomunica.
        A quel punto, se campo, voglio vedere chi avrà il coraggio non dico di abbaiare, ma di guaiolare.
        Saremo una muta di cani muti”

        Sono loro ad aver paura, sanno che il legno delle loro bare c’è già, e il loro tempo è limitato. Come il nostro. Ma loro dovranno rispondere di quello che stanno consapevolmente attuando.
        A noi basta dire la verità. Le scomuniche di falsi papi, vescovi o cardinali non sono valide.
        E più di qualcuno sta mostrando che non possono niente. I problemi ci sono solo per la viltà di molti o per la loro dabbenaggine. In fin dei conti non ci vuol molto per capire che un accoglione, che rende culto a idoli satanici, e i suoi accoliti
        non sono nemmeno cristiani.

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        Insomma, per lei il papa è un tiranno che decide a seconda di come si alza al mattino..

      • Ira Divina ha detto:

        Don Alessio io conosco bene come funzionavano le cose nella chiesa cattolica di ieri e come funzionano in quella di oggi!
        Ieri il Papa e il prefetto della CDF erano impegnati a garantire l’ortodossia cattolica, oggi chi è sul Soglio di Pietro è impegnato a smantellarla e ha scelto il personaggio adatto per farlo. A scaricabarili e silenzi siamo fin troppo abituati. Peccato che non ci sarà un nuovo Congar che pisci sul portone del nuovo DDF per dire tutto il proprio disappunto per quello che faranno.

    • stefano raimondo ha detto:

      Il fatto è che lo stesso Bergoglio è un servo di poteri più grandi. Non credo che Bergoglio prima di diventare Papa avesse il precipuo scopo di scardinare la dottrina cattolica; certamente non è mai stato uno con la schiena dritta, ma non è neanche il diavolo. Questa persona si è trovata a capo (diciamo a capo) di una struttura, la Chiesa Cattolica appunto, ormai asservita a poteri ben più grandi, che ne delimitano l’azione già a priori. Decurtare la dottrina, indebolendo la cattolicità, è una parte funzionale del gioco: la Chiesa non deve più costituire un ostacolo. Bergoglio è soltanto una misera pedina (intendiamoci, ciò non lo assolve davanti a Dio: anche un uomo non colto e senza gli attributi alla lunga deve accorgersi di ciò che sta facendo).

  • Davide Scarano ha detto:

    Invito tutti a riflettere sul nuovo stemma del prefetto. In breve: il cappello, attributo eminentemente umano, sopra la croce di Cristo ed il soffio dello spirito santo? La Fede ed i suoi attributi chiusi in un cerchio? Mah, forse guardiamo troppo e male..

    • don alessio ha detto:

      Io invito lei a riflettere sul fatto che gli stemmi vescovili e cardinalizi hanno praticamente tutti il “cappello” (dicesi saturno) sopra la croce e quelli papali spesso non hanno nemmeno la croce: guardi lo stemma di san Pio X ad esempio.
      Quindi cortesemente, se ha delle critiche sensate le faccia e saranno apprezzate, ma eviti certe corbellerie.

  • Brontolo ha detto:

    Mi sembrava che ciascun battezzato , ovvero ciascuna persona che fa parte del Corpo di Cristo , abbia il compito di difendere la fede , nel modo in cui gli e’ possibile.
    Secondo la logica del neo cardinale ad ogni cambiar di papa potrebbe essere cambiata la dottrina.
    Siamo proprio sicuri

    • don alessio ha detto:

      In effetti esiste una componente della dottrina immodificabile e una componente che può essere modificata (cioè sviluppata e precisata). E’ da duemila annetti che accade e non se lo è inventato né papa Bergoglio né il prefetto Tucho.
      Peraltro il diritto canonico vieta di mettere in discussione il magistero Papale anche non infallibile, che deve essere invece accolto con assenso dell’intelletto e della volontà.
      I chierici, quindi anche i vari Burke, Strickland, etc, addirittura si impegnano con giuramento quando professano la formula dell’atto di fede ricevendo l’ordine sacro.

      • Giovanni ha detto:

        Ah, ecco perché ha potuto fare propaganda sui vaccini, tanto bisogna accettare con intelletto ( ? ) e volontà.

  • E.A. ha detto:

    Niente di nuovo sotto il sole… o nessun copione che non si fosse già visto o sentito… nel senso che mons. Strickland, molto probabilmente, toglierà il disturbo, magari scusandosi per aver fatto troppo chiasso… gli altri Vescovi, a questi soliti toni tanto minacciosi, quanto “burleschi” ( considerando la provenienza), riabbasseranno la testa e dopo il “cosiddetto “ sinodo, qualcuno, alzando educatamente il ditino, esporrà i propri “dubia”, pago di questo, continuerà a rivolgersi, sempre al “ cosiddetto “, con Papa di qui, e Pontefice di là, che sa tanto di “ lupo ululi’, castello ulula’ “! Fino a quando sarà il Signore a porre fine a questo Abominio ed all’ignavia, alla codardia, alla tiepidezza, di cui tale Abominio si è servito!