Ritorno alle origini. Punto di vista cattolico sugli inizi. Radiospada.

12 Settembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo, e volentieri pubblichiamo questa segnalazione editoriale. Buona lettura e condivisione.

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Volentieri presentiamo ai lettori Ritorno alle origini – Un punto di vista cattolico sugli inizi – Vol. I – Principii e tracollo del darwinismo, realizzato in collaborazione con il Kolbe Center for the Study of Creation e il supporto di Stefano Dal Lago. Alleghiamo di seguito la nota editoriale, per illustrare il volume.

Il libro è in offerta speciale fino al 12 settembre con due opzioni: OFFERTA 1: Ritorno alle origini + Il Darwinismo: un mito tenace smentito dalla scienza di Dominique Tassot al prezzo di 33 Euro (anziché 38 Euro) + spese di spedizione (da scegliere); OFFERTA 2: solo Ritorno alle origini al prezzo di 22 Euro (anziché 25 Euro) + spese di spedizione (da scegliere). Per aderire bisogna ordinare tramite Whatsapp (3662949035) o Telegram (@edizioniRS) o email (edizioniradiospada@gmail.com), e NON direttamente sull’ecommerce.

Le opzioni di spedizione sono: spedizione non tracciabile (non possiamo sapere dalle poste dove il libro si trova) da 2 €, spedizione tracciabile (piego libri raccomandato) da 5 €, il corriere da 9 € o il servizio di contrassegno, ossia di pagamento alla consegna, da 12 € (per il contrassegno: in caso il vettore non vi trovi c’è una salata penale a carico del destinatario; dunque va scelto solo se si è pienamente reperibili).

I metodi di pagamento sono illustrati a questo link https://www.edizioniradiospada.com/pagamenti-e-spedizioni.html, ma per chi ha bisogno di un ausilio ci sono i contatti indicati sopra. Per gli acquirenti internazionali: vi invitiamo a contattarci via email o Whatsapp per elaborare un’offerta personalizzata.

Nota delle Edizioni Radio Spada

«Tutti i manuali di scienza per le scuole partono da una premessa (o addirittura da una vecchia mitologia) scientista, cioè dalla convinzione che la scienza sia in grado di dare una risposta a tutti i problemi. In tal modo si nega o si nasconde che la scienza si aggira nel mistero e che ogni sua scoperta apre un nuovo mistero»[1]. Questo affermava il prof. Sermonti – genetista ed antievoluzionista convinto – in un’intervista ad Avvenire nell’anno 2000.

Ebbene: la questione rimane intatta e da essa, con rinnovata potenza, scaturisce l’esigenza di guardare, sotto una luce diversa, a tante «verità» che negli ultimi secoli sono state gabellate con disinvoltura come irrinunciabili dogmi. Anche per questa ragione le Edizioni Radio Spada hanno accolto volentieri la proposta di pubblicare in italiano l’opera che qui presentiamo: con la legittimità che è riconosciuta alla discussione sulle materie libere e nell’intento di fotografare lo stato di un dibattito che da lungo tempo attraversa il mondo della cultura cattolica, offriamo ai lettori una nuova gamma di materiali sull’argomento antievoluzionista, andando felicemente ad aggiungerli a quelli che già arricchiscono Il Darwinismo: un mito tenace smentito dalla scienza (Dominique Tassot, traduzione di Roberto Bonato, Edizioni Radio Spada, 2023).

Nota correttamente Stefano Dal Lago: «Fornire un contributo al ripristino dei fondamenti del senso comune è lo scopo che si prefigge la serie di documentari intitolata Ritorno alle origini (titolo originale Foundations Restored), prodotta dal Kolbe Center for the Study of Creation e dalla Restoring Truth Ministries. L’opera si articola in 13 episodi, per un totale di più di 18 ore di video, coprendo tematiche chiave nel campo della biologia e della paleontologia, della cosmologia e della geologia, della storia, della filosofia e della teologia. Nei filmati, esperti dei diversi settori passano in rassegna in modo chiaro e comprensibile i dogmi della vulgata comunicativa, smontandone progressivamente i capisaldi per riportare all’attenzione di istituzioni, studiosi e famiglie un patrimonio di nozioni corroborate dai più moderni metodi di indagine scientifica»[2].

Nel corso tanto del primo quanto del secondo volume si ritroveranno, a vario titolo, i nomi degli autori che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: Hugh Owen e John Wynne (intellettuali cattolici e produttori esecutivi), Wolfgang Smith, Ph.D (matematico, fisico e filosofo), John Sanford, Ph.D (genetista), Thomas Seiler, Ph.D (fisico), James P. McCullough, M.D. (patologo), Kevin Mark, D.M.D. (divulgatore), Pamela Acker (biologo molecolare), Rachel Jones (ingegnere geofisico e geospaziale), Pedro Aguado (ingegnere), Bernie Webb (intellettuale cattolico convertito), don Chad Ripperger, Ph.D (prete e psicologo), Padre Victor P. Warkulwiz, M.S.S. (prete e fisico), don Thomas Hickey, Padre Shannon Collins, MSJB, don Kevin S. Barrett, con il contributo di Keith e Zac Jones[3].

In questo primo volume, dopo un iniziale capitolo introduttivo, si passa ad un secondo dedicato a inquadrare la «versione cartesiano-darwinista», ovvero «perché il darwinismo è molto più di un errore sul piano scientifico», si passa poi al terzo, che volge lo «sguardo alla testimonianza della Sacra Scrittura e della Tradizione» e a un quarto relativo «all’insegnamento del Magistero sulle origini». Da lì si parte per analizzare i problemi della nota teoria con il quinto, intitolato «Il crollo delle icone evoluzioniste», il sesto sul «fallimento del meccanismo darwinista», infine il settimo riguardante l’evoluzione dell’uomo, ossia «la caduta dell’ultima icona».

È dunque ad una serie di schemi preconcetti – spesso diffusi come mantra sui media – che queste pagine si propongono come valida alternativa. Annota ancora Dal Lago, sul tema: «Il pregiudizio antimetafisico legittima la chiusura a priori di fronte ai problemi scottanti posti dalle scoperte più recenti e inibisce il confronto tra le diverse posizioni non solo sul piano dei risultati, ma anche su quello metodologico ed epistemologico. Non di rado, inoltre, suscita atteggiamenti persecutori e l’esclusione dal pubblico dibattito delle voci tese a ribadire l’irriducibilità dei fenomeni agli asfittici schemi correnti»[4].

Il terreno che i due volumi di Ritorno alle origini attraversano è, come il lettore noterà, affascinante e complesso. Del resto in questo campo non è difficile eccedere in un verso o nell’altro, cadere in uno sterile e paradossale letteralismo biblico, o in un liberalismo interpretativo che lascia ben poco spazio al senso dei testi. Questa opera va dunque nettamente distinta dal cosiddetto creazionismo protestante che è inficiato in radice dagli errori di quelle sette. Ed è proprio dalla confusione tra grazia e natura, causalità prima e seconda, e da quella dei rapporti tra Dio e l’uomo che nascono i principali problemi di quel mondo.

L’uomo, sottratto alla Chiesa gerarchica di istituzione divina che lo aiuti nella corretta interpretazione, cadrà facilmente nei due estremi menzionati: da un lato un impossibile letteralismo, dall’altro le più sfrenate e illogiche fantasie nella comprensione della Scrittura.

Con prudenza Padre E. Tintori OFM nelle sue note a La Sacra Bibbia (imprimatur 1945)[5] chiarisce: «La Sacra Scrittura enumera le fasi principali attraverso le quali passò l’esecuzione del divino disegno della creazione e le circoscrive nell’ambito di sei giorni. Ma non sappiamo se quell’ordine e quella durata sono riferiti secondo la realtà storica e cronologica, oppure secondo un piano ideale e didattico. Che gli eventi qui enumerati si siano realmente compiuti a uno a uno non è dubbio, perché ogni essere deve veramente a Dio la sua esistenza. Ma che siano succeduti proprio con l’ordine e nel tempo qui segnati non possiamo dirlo. Perciò, qualunque teoria o ipotesi della scienza sulla formazione del mondo fisico può ammettersi, purché riconosca Dio autore primo ed ordinatore dell’Universo». L’espressione «qualunque teoria o ipotesi della scienza» non va ovviamente intesa, a differenza di ciò che molti ritengono, come «qualunque a prescindere dal Magistero». Esiste dunque una libertà (che i protestanti non hanno o di cui abusano) ma non è, e non può essere, una libertà assoluta. La possibilità del dibattito, giusto per fare un esempio, si estende all’interpretazione larga della parola giorno in Genesi[6], ma non al cosiddetto poligenismo[7].

Vi sono poi ulteriori problemi che, nel creazionismo protestante, minano gravemente la solidità dottrinale di ciò che propone, pensiamo – come accennato – alla confusione tra grazia e natura, causalità prima e seconda che li porta, per esempio, ad escludere la morte o la sofferenza degli animali prima del peccato originale.

La presenza di un certo male nella creazione è una possibilità di cui San Tommaso ha discusso largamente. «Ciò che è necessario esiste sempre. Ma nessun essere corruttibile esiste sempre. Se dunque la divina provvidenza richiedesse che tutto fosse necessario, ne seguirebbe che nelle cose non c’è nulla di corruttibile: e di conseguenza niente di generabile. Quindi si toglierebbe all’universo tutto il genere degli esseri corruttibili e generabili. Il che pregiudica la perfezione dell’universo»[8], scrive l’Angelico. Che chiarisce: «Il governo divino con il quale Dio opera nell’universo non esclude l’operazione delle cause seconde […]. Ora, il difetto negli effetti può provenire da un difetto nella causa seconda, senza che ci sia nessun difetto nella causa prima. […] Dunque nelle cose compiute e governate da Dio può capitare una mancanza e un male per una deficienza delle cause seconde, sebbene in Dio stesso non ci sia nessun difetto»[9]. E ancora: «Se da certe parti dell’universo si togliesse il male, ne scapiterebbe molto la perfezione di esso, la cui bellezza nasce dall’insieme ordinato di cose buone e cattive, poiché il male deriva dalla deficienza di certi beni, e tuttavia da esso, per la provvidenza di chi governa, derivano altri beni: come le pause del silenzio rendono soave la melodia del canto»[10].

Conclude dunque l’Aquinate: «Ciò serve a confutare l’errore di certuni i quali, riscontrando nel mondo il verificarsi del male, affermavano che Dio non esiste. Boezio infatti riferisce questa domanda di un Filosofo: “Se Dio esiste, di dove viene il male?”. Invece bisognerebbe fare questo ragionamento: “Se c’è il male, Dio esiste”. Infatti il male non ci sarebbe se non esistesse l’ordine del bene, la cui privazione costituisce il male. Ma tale ordine non esisterebbe, se non esistesse Dio. Quanto abbiamo detto qui sopra toglie anche l’occasione di cadere nell’errore di coloro che negavano l’estensione della divina provvidenza fino ai corpi corruttibili, mossi dal fatto che in essi riscontravano il verificarsi di molti mali»[11].

Si vuole infine rifuggire dalla stortura, tipicamente riscontrabile nel campo del creazionismo protestante, di una sorta di scientismo di ritorno. Gli argomenti di origine tecno-scientifica, lungi dall’essere collocati nella gerarchia della conoscenza al loro posto, finiscono per diventare temi primari, irrinunciabili e, se non onnipresenti, largamente invadenti, con la conseguenza di vedere l’apologia della religione quasi trasformata in un manuale di biologia, di geologia o di fisica. «Come si vadia al cielo e non come vadia il cielo» è lo scopo della Scrittura, ricordava – con gran ragione – il Cardinal Baronio: lo si tenga sempre presente per evitare imprudenze.

Con questo spirito, le Edizioni Radio Spada consegnano al pubblico la presente opera, nella speranza che tutti ne traggano profitto, sotto la protezione della Sedes Sapientiae, Maria Santissima.

>>> Ritorno alle origini – Un punto di vista cattolico sugli inizi – Vol. I – Principii e tracollo del darwinismo <<<


[1] (Giuseppe Sermonti e) L. Dell’Aglio, Manuali? Ciò che manca è il metodoAvvenire, 18 agosto 2000.

[2] Dalla Presentazione alla traduzione italiana di Ritorno alle origini. Stefano Dal Lago – trascrittore e traduttore degli abbondanti testi del documentario – ha reso possibile l’arrivo in Italia del materiale da cui è nato questo libro (prima parte) e da cui nascerà il prossimo (seconda parte).

[3] Informazioni da: https://foundationsrestored.com/.

[4] Ibidem.

[5] San Paolo, Milano, pp. 16-17.

[6] Dichiarazione sul carattere storico dei primi tre capitoli della Genesi, della Pontificia Commissione Biblica, 30 giugno 1909.

[7] Pio XII, Humani generis, 12 agosto 1950.

[8] Summa Contra Gentiles, Libro III, cap. 72.

[9] Ivi, cap. 71.

[10] Ibidem.

[11] Ibidem.

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13 commenti

  • andreottiano ha detto:

    L’evoluzionismo è una vecchia teoria scientifica, che le successive acquisizioni hanno destituito di fondamento.

    E’ un po’ come dire che l’aborto non uccide una persona, ma un grumo di cellule: potevano dirlo finché non si conoscevano le tecniche ecografiche e non erano disponibili le immagini delle reazioni del feto alla sua aggressione.

    Ormai di molta scienza conosciamo l’incoscienza… Sarebbe scientifica l’Aifa dando l’approvazione alla pillola abortiva Ru486 aggirando persino i dettami della legge 194?

    Anche Darwin di scienza ne fa poca, ma di ideologia (materialista) è un capofila. Imbarazza persino la pretesa di attribuire al caso il formarsi di strutture raffinatissime e complicatissime, già a livello del flagello che permette il movimento dei batteri.

    Abbiamo già imparato da valenti scienziati del calibro dei Bassetti e dei Burioni che la (loro) verità assoluta, retribuita dagli sponsor, vale più della fatica di mille pazienti studi raccogliendo dati e verificando eventuali sorprese dalle attese.

    La fede certamente aiuta un cristiano a far buon uso della conoscenza, ma non è necessario essere credenti per comprendere quanto sia falsa la teoria dell’evoluzionismo. Poi è vero che questa teoria possa essere utile per altro.

    Un po’ come la pandemia e i vaccini, supportati da una narrazione scientista a vantaggio di chi spinge per certe idee di uomo e di società.

    Dall’homo homini lupus al transumano, per il cornuto ogni scusa è buona per odiare l’umano.

    • ex : ha detto:

      «E’ un po’ come dire che l’aborto non uccide una persona, ma un grumo di cellule: potevano dirlo finché non si conoscevano le tecniche ecografiche e non erano disponibili le immagini delle reazioni del feto alla sua aggressione»

      No, no!… Lo dicono ancora! «Il Parlamento Europeo ha approvato una proposta di regolamento che equipara gli embrioni umani a cellule e tessuti, definendoli “sostanze di origine umana”» (https://lanuovabq.it/it/feti-equiparati-a-sangue-e-cellule-la-ue-apre-al-commercio)

      E’ questo il bello (ossia il brutto). Un tempo i despoti diffondevano le menzogne confidando nella non conoscenza della verità, che essi avevano cura di soffocare, da parte del popolo. Oggi se ne fregano se la gente (almeno chi lo vuole) conosca o meno la verità, e che mostri le prove più evidenti di essa. Anzi sembra che godano ancor più quando, di fronte alla verità pubblicamente svelata loro continuano a sostenere la menzogna, e, peggio, a portare criminali conseguenze concrete a tale menzogna.

      Così con i feti…

      Così con il Covid (numerosi studi scientifici e statistici dimostrano che… ma loro… – https://www.brigataperladifesadellovvio.com/blog/le-persone-vaccinate-hanno-piu-probabilita-di-essere-infettate-rispetto-a-quelle-non-vaccinate-lo-dice-uno-studio)…

      Così con l’emergenza climatica («1600 Scienziati dichiarano:” Non c’è nessuna emergenza climatica”» – 1600 Scienziati dichiarano:” – https://www.marcotosatti.com/2023/09/13/1600-scienziati-dichiarano-non-ce-nessuna-emergenza-climatica/)…

      Cosi col Deposito della fede, che non è più l’unica fonte che vivifica il Cristianesimo (Cattolicesimo), data per sempre, “da custodire e tramandare immutato come ricevuto”; ma c’è un «secondo, unico carisma [che] Oggi solo Papa Francesco lo possiede»; e «se mi dite che alcuni vescovi hanno un dono speciale dello Spirito Santo per giudicare la dottrina del Santo Padre, entreremo in un circolo vizioso […] e questo sarebbe eresia e scisma”» – (https://www.marcotosatti.com/2023/09/13/bergoglio-e-fernandez-ogni-stalin-ha-il-suo-beria-anche-piu-di-uno/)

      Così con… cosicon… così con…

      Siamo sicuri che i regimi di Hitler e Stalin fossero peggiori di quello odierno? Loro perseguitavano e destinavano alla morte (fisica) i loro oppositori, gli altri li lasciavano in pace. Oggi? Non alla morte fisica (almeno non in modo apparente, al netto di strani “suicidi”), sono condannati gli oppositori, ma a quella civile, ben peggiore perchè non istantanea ma dura tutta una vita. E gli altri? Il popolo? non viene affatto lasciato in pace, perfino i lobotomizzati che li seguono: li chiude in casa, mette la museruola, toglie loro i figli, toglie il lavoro, li impoverisce…

      NO?!

      • miserere mei ha detto:

        Animo caro Ex! Sursum corda!

        Siamo sicuri che i regimi di Hitler e Stalin fossero peggiori di quello odierno?
        Anche se hanno modificato le forme dell’efferatezza dei loro delitti personalmente non ne sono affatto sicuro e mi tengo il dubbio.

        Oggi tuttavia celebriamo la festa della santa croce, per mezzo della quale sono state cacciate le tenebre ed è ritornata la luce. La croce innalza e insieme al Crocifisso, possiamo essere innalzati e sublimati anche noi. Infatti ci distacchiamo dalla terra del peccato e saliamo verso le altezze (dall’Ufficio delle letture).

        È tale e tanta la ricchezza della croce che chi la possiede ha un vero tesoro. E la chiamo giustamente così, perché di nome e di fatto è il più prezioso di tutti i beni. È in essa che risiede tutta la nostra salvezza. Essa è il mezzo e la via per il ritorno allo stato originale.

        Se non ci fosse la croce, la morte non sarebbe stata vinta, l’inferno non sarebbe stato spogliato. È dunque la croce una risorsa veramente stupenda e impareggiabile, perché, per suo mezzo, abbiamo conseguito molti beni, tanto più numerosi quanto più grande ne è il merito, dovuto però in massima parte ai miracoli e alla passione del Cristo. È preziosa poi la croce perché è insieme patibolo e trofeo di Dio.

        Patibolo per la sua volontaria morte su di essa.
        Trofeo perché con essa fu vinto il diavolo e col diavolo fu sconfitta la morte. Inoltre la potenza dell’inferno venne fiaccata, e così la croce è diventata la salvezza comune di tutto l’universo.
        La croce è gloria di Cristo, esaltazione di Cristo.

        Vedi dunque che la croce è gloria ed esaltazione di Cristo.

        I servi del nemico queste cose le sanno bene: per questo sono così rabbiosi. Giocano sapendo di avere già perso. Si beano di far perdere qualcun altro con loro.

    • Nonsondegno ha detto:

      Prima che un uomo scrivesse un libro ridicolo, in terza elementare si insegnava che la razza umana e’ una. Ora perché esistono le etnie? (Non le razze, infatti un nero e una bianca son fertili)? Perché l’evoluzione, seppur lentissima, modifica le etnie. Così 8000 anni fa in nord Europa una mutazione genetica permise ai bianchi la digeribilità del latte, affatto naturale per homo sapienza, per 190.000 anni non pastore. E via cantando. Non direi che l evoluzione e’ tutta una cavolata. Neanderthal il vero europeo , a cui non appartiene lo scrittore sopra, era predisposto per l’era glaciale. Con l olocene noi sapiens abbiamo prevalso . Il nostro fisico (africano) come la Enogu e altre cose ci hanno svantaggiati. Poi ci siamo “schiariti” per sintetizzare la vitamina D. Evoluzione?

  • miserere mei ha detto:

    Polemiche a parte sulle varie simpatie e antipatie per questo e quello, è oltremodo meritorio il coraggio di mettere in discussione l’evoluzionismo, forse il più insidioso degli pseudodogmi scientisti.

    Recitando il Credo il fedele afferma tutt’altro, anche se poi a scuola (purtroppo anche in quelle cattoliche) ai suoi figli raccontano le favole darwiniane, permettendosi (anche nelle scuole cattoliche) di ritenere una favoletta la Bibbia.

    Al fondo del mistero della divina creazione c’è l’origine non divina del male. C’è anche la questione della distinzione tra l’uomo e le bestie dalle quali altrimenti discenderemmo, anche se il peccato ha certamente imbestialito l’umanità.

  • il Matto ha detto:

    Ho dimenticato di sottolineare:

    “Troppe anomalie, troppa chiacchiera, troppi antagonismi”.

    Insomma una distrazione generale dall’UNUM EST NECESSARIUM.

    Quell’UNUM che va cercato dentro di sé, nell’assenza delle anomalie, delle chiacchiere e degli antagonismi. Perciò nel SILENTIUM.

  • Adriana 1 ha detto:

    Tutto,
    che strano inquadramento per le squadre e sottosquadre cattoliche!
    Strane anche le infondate e maligne supposizioni.
    Certamente non siamo più ai ” Sotterranei del Vaticano ” di gidiana memoria, siamo piuttosto allo smarrimento di fronte ad un sistema Onlus, strettamente imparentato con il WEF, intento ad improvvisare una narrazione evangelica compiacente per i signori del mondo allo scopo principale di evitare un nuovo blocco negli scambi finanziari.
    Per me, a sottolinearlo con evidenza pubblicitaria è stato il pollice di Bergoglio levato in segno di trionfo e di complicità con
    Andrès Serrano ( scultore-fotografo ), autore noto per il famigerato
    ” Piss Christ “.
    Forse è il caso di distinguere tra il messaggio del Vaticano e quello della Chiesa e forse ciò che manca al “sacro pueblo” è proprio il senso del Sacro.

  • alessio ha detto:

    Caro tutto langue , credo che
    gli altri ,come me , scrivano
    quando hanno qualcosa da
    comunicare sennò fanno altro, all’ incontrario
    dell’ irriducibile di Santa Marta
    che tutti i giorni ci attacca in modo rancoroso ;
    d’altronde il proverbio dice
    che la madre della guerra è
    sempre incinta ,e noi
    tradizionalisti che ne siamo vittime non ci siamo
    giocati la Messa Tridentina ,
    ma un usurpatore con
    inganno si è insediato e
    ce l’ha vietata dicendo che
    siamo estremisti ; ma com’è
    possibile ?
    A noi ex della nuova messa riformata di
    Paolo VI ,la Messa Tridentina
    ce l’ha ridata Papa Benedetto ,
    mentre a Santa Marta se
    tolgono le porte e mettono i
    cancelli ne possono fare una
    galera ,come ai tempi di San PioV ,elargitore della Messa Antica , visto i tanti indagati
    della cerchia papale in loschi traffici , e che
    sono abilissimi a spendere le
    offerte dei fedeli per produrre prima un
    film su Elton John ,poi investire
    in armi , e soprattutto nella
    famosa compravendita del
    palazzo di lusso a Londra ,
    quando l’intermediario gli disse: ce l’ho io l’affarone
    per voi ! E loro ci sono cascati
    con tutta la scarpa , quindi
    ad occhio e croce la
    Chiesa di Cristo , che non è di
    bergoglio , ci ha rimesso
    tre o quattrocento milioni di
    Euro .
    Se lei , vuole più persone su
    questo blog , le ricordo che
    nelle botti piccole sta il
    vino buono , però a me risulta
    invece che sia più seguito di
    Avvenire , Osservatore Romano
    e forse Vatican News messi
    insieme .

  • Tutto langue ha detto:

    Tutto langue ormai in terra cattolica. I tradizionalisti si sono giocati il vetus per colpa delle solite conventicole di talebani che vagheggiano impossibili ritorni al sillabo, al tomismo integrale, al papa re e al sacro romano impero. I siti internet a sfondo tradizionalista sono sempre meno partecipati: la gente passa, legge, e alza le spalle. Anche qui, in Stilum Curiae, i tempi delle decine di commenti e dei confronti dialettici sono un lontano ricordo: solo i post del matto fanno registrare qualche decina di commenti, due terzi dei quali scritti dal matto stesso e il restante terzo dalla sua spalla femminile e qualche avventore di fortuna. C’è aria di sbaraccamento, aria di fine giochi, e anche un po’ di noia. Forse il colpo di (dis)grazia è stato assestato dalla saga pandemica, che ha visto la chiesa cattolica distinguersi per conformismo e vigliaccheria: sospensione del rito, sostituzione dell’acqua santa con gli igienizzatori, imposizione della punturina burionian-bassettiana all’interno delle mura vaticane e sua viva raccomandazione urbi et orbi. Sono davvero molti i fedeli che si sono disaffezionati. L’impressione generale è che di questa chiesa, ma anche delle sue fronde interne ed esterne (tfp, fsppx, opusdei, ecc.) non ci si possa più fidare. Troppe anomalie, troppa chiacchiera, troppi antagonismi. Di questo passo, temo, non si farà bon fine. Saluti a tutti.

    • il Matto ha detto:

      Come si dice: “mettere il dito sulla piaga”.

      Ottimo, impietoso riassunto della situazione.

      C’è un parossistico proiettarsi sull’esteriorità in caccia del nemico, e si dimentica che il primo nemico lo si ha dentro se stessi. E si da per scontato si stia senz’altro dalla parte della verità e si sia già convertiti perché si sa spaccare il capello in quattro sulla dottrina e sul diritto canonico.

      Ci si illude che in questo modo si possa combinare qualcosa di buono.

      Ma io sono matto …

    • Stefano ha detto:

      Ciò che langue, in verità, sono bergoglio e i suoi seguaci. Langue la loro “filosofia “, langue la loro “dottrina “, langue il loro modo di “agire”. La gente, che non è scema, ormai da un pezzo, ha capito chi sono queste persone. All’apparenza sorridenti e “gioviali”, e tali descritti dalla stampa amica
      …ma nella realtà rancorosi, malfidenti ( e maldicenti), vendicativi e cattivi. A loro supporto, l’ho già detto altre volte, rimane una sempre più ristretta cerchia di estremisti di sinistra e delle lobby gay. Destinata inesorabilmente ad assottigliarsi ulteriormente nell’immediato futuro. È bergoglio che langue. Langue la sua credibilità…langue la sua autorevolezza . Perché ha fallito. Perché È un fallito.