Suicidio assistito…della civiltà! Preti per il suicidio? Leggano il catechismo.
6 Settembre 2023
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo commento, apparso sul profilo Facebook de Il Pensiero Cattolico, che ringraziamo di cuore. Buona lettura e condivisione.
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Suicidio assistito…della civiltà!
di don Salvatore Vitiello
Teologo
La presenza e l’irricevibile intervento di don Giulio Mignani, della diocesi di La Spezia, a Torino, in occasione della presentazione delle firme a sostegno della proposta di legge popolare per il suicidio assistito, è la chiara dimostrazione dello stato di totale disorientamento in cui versa certo Clero cattolico.
Innanzitutto il confratello ci tiene a distinguere che è “presente all’evento come cittadino” e poi come sacerdote, incarnando quella separazione tra fede e ragione, denunciata da San Giovanni Paolo II nell’Enciclica Fides et Ratio, ed oggi drammaticamente diffusa, anche nella gerarchia ecclesiastica.
Diceva Chesterton: “Quando entro in chiesa mi tolgo il cappello, non la testa!”. Tale distinzione fu quella che portò molti cattolici (democratici) a votare a favore del divorzio e dell’aborto, con il falso ragionamento: “Io non sono d’accordo, ma non posso impedire ad altri di farlo”; come se un male potesse avere eccezioni o dipendere dalla valutazione del soggetto, con la complicità anche economica dello Stato, quindi di tutti.
Posto che sul tema della vita basterebbe il retto uso di ragione e che senza la fede cristiana, la sofferenza non può che apparire un “non senso”, sfugge totalmente ai più il fatto che lo Stato non possa mai essere complice del male, né garantire che esso venga compiuto impunemente.
L’ormai desueta tattica del “caso pietoso” ha fatto il suo tempo!
La vera questione, se non si fosse ancora compreso, è la sopravvivenza della stessa civiltà occidentale, storicamente motore del benessere e dello sviluppo di cui siamo tutti beneficiari.
Se non esiste più il vero ed il falso, il bene ed il male, se tutto deve essere sottoposto al “discernimento situazionale” allora, dobbiamo ammetterlo, siamo tutti caduti nell’utilitarismo di J. Bentham (1832), per il quale è bene ciò che è utile.
E, prima o poi, tutti saremo inutili (alcuni già lo sembrano!) e quindi saremo considerati un male da eliminare. Siamo certi che sia davvero ciò che vogliamo? Una Società malthusiana nella quale ciò o chi non è utile viene eliminato, con il suo stesso consenso, perché convinto sia il proprio bene e quello della società?
Il don Mignani, con un impeto giustificabile solo dall’emozione effimera suscitata da un microfono ed una telecamera, giunge ad affermare: “Sono qui per rappresentare il mondo della Chiesa” (Sic!).
No, caro confratello! Tu non rappresenti affatto la Chiesa, come nessuno la potrebbe rappresentare, contraddicendo la ragione umana e la verità rivelata! La Chiesa sa benissimo che: «Qualunque ne siano i motivi e i mezzi, l’eutanasia diretta […] è moralmente inaccettabile. Così un’azione oppure un’omissione che, da sé o intenzionalmente, provoca la morte allo scopo di porre fine al dolore, costituisce un’uccisione gravemente contraria alla dignità della persona umana e al rispetto del Dio vivente, suo Creatore.
L’errore di giudizio, nel quale si può essere incorsi in buona fede, non muta la natura di quest’atto omicida, sempre da condannare e da escludere» (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2277). Tu rappresenti al massimo te stesso ed i poveri parrocchiani che hai indotto a firmare, ma non usare il santo nome della Chiesa, la Sposa di Cristo, per sostenere battaglie di morte e di inciviltà, che contraddicono venti secoli di Cristianesimo, di dottrina cattolica e di santità vissuta. Verrebbe da chiedersi cosa ne pensa il tuo Vescovo (epískopos), chiamato a sorvegliare, anche su quanto il clero fa e dice pubblicamente.
Emerge, in dolorosi esempi come questo, la desolante povertà della formazione del clero degli ultimi decenni e la consapevolezza della pervasività del mondo anche nella Chiesa. Papa Francesco ammonisce sempre contro la “mondanizzazione”, che evidentemente non riguarda solo il tipo di auto o di orologio che possediamo, ma, molto più gravemente, il pensiero che abbiamo adottato, i criteri che utilizziamo per valutare tutto.
Le derive eutanasiche, per quanto da frenare a livello legislativo con tutte le forze a disposizione, dipendono dall’abbandono dell’uso retto della ragione, dall’irrilevanza culturale del cattolicesimo e dalla pervasività di una mentalità utilitaristica.
Solo una enorme urgente operazione culturale, che parta dal basso ed incontri (se Dio vorrà) qualche aiuto dall’alto, potrà prima frenare la deriva e poi invertire la rotta.
“Il mondo ha bisogno di più Europa” ha detto Papa Francesco a Lisbona.
Il mondo ha bisogno della Civiltà occidentale nata dal Cristianesimo, di più vita, non di più morte!
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Tag: pensiero cattolico, suicidio assistito, vitellio
Categoria: Generale
x Adriana1- h6.36
È risaputo che oltre alla ‘materia grave’ (il delitto), per configurarsi il peccato grave che manda all’inferno occorre la ‘piena avvertenza’ e il ‘deliberato consenso’. Per questo ho parlato di stupidità.
Alcuni hanno un pericoloso atteggiamento di sfida verso Dio e le sue leggi, e ciò è satanico. Per esempio, era così quel vecchio regista, del quale ho dimenticato il nome, che si è
lanciato giù dalla finestra dell’ospedale per ribellione verso i sanitari che gli avevano negato iniziative eutanasiche. Ma pure lui, quanto fosse pienamente consapevole, al di là dello stile, lo sa solo Dio!
Non ho pensato minimamente a Vittorio Gassman del quale mi reputo ammiratrice. L’elegante italiano, la scelta indovinata dell’aggettivo e una vasta conoscenza di sinonimi, oggi che si parla un italiano povero e farcito di americanismi, me lo fanno rimpiangere. Poi qualunque cosa abbia detto da giovane, so per certo che da anziano recitava il rosario quotidianamente e da malato andava sempre a Medjugorje. Potrebbe essere davvero in Paradiso.
Meno male!!! Il regista era Monicelli, l’ultimo ribelle. Se penso alla sua età e al suo gesto mi si stringe il cuore, una fine da stoico.
Cara Maria,
veda… non so se il povero Vittorio sia stato a Medjugorie.
In fase di depressione bipolare, si era anche rivolto ad Alessandro Jodorowskji…quando si sta male si cerca rimedio in qualunque cosa. ( L’ho conosciuto di persona e, con lui, anche il suo compagno di accademia Tino Buazzelli al corrente della sua fragilità interiore, assai contrastante con la sua facciata “eroica”).
Quanto al suicidio di Monicelli, che, con pertinace pazienza “antiburocratica” riuscì a togliere di nascosto le viti che garantivano i vetri bloccati della finestra d’ospedale, non posso che dolermene, ma devo anche ammirarlo.
” Libertà va cercando ch’è si cara, come sa chi per lei vita rifiuta ” ( Dante, Div.Commedia, Purg.I, vv.70-72 ).
Come scrive Myamoto Musashi:” tutti sono capaci di uccidere, perfino i vecchi e le donne… però bisogna capire il perchè e il come che fanno la differenza tra il comportamento loro e quello di un autentico samurai “. Il suicidio, lo sappiamo, equivale ad uccidere se stessi…Dante, che non era certo un burocrate dello spirito, fa di Catone l’Uticense il guardiano del Purgatorio ammirando in lui sia la eroica ricerca della libertà politica , sia di quella spirituale, visto che la tirannia,- compresa la tirannia democratico-buonista- possiede la sciagurata facoltà di trasformare un uomo in un infelice,
inconsapevole, succube totale.
Che nostra civiltà si stia suicidando è acclarato fatto… su presunta assistenza nutriamo seri dubbi!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Personalmente affronterò la mia fine per come Cristo vorrà che sia. Metto in guardia dal solito sistema, trito e ritrito, di suscitare pietà per poi, usando Overton, trasformarlo in un mattatoio di massa. Gli ispiratori occulti non provano pietà per nessuno, pertanto l’ operazione è malefica.
Tosatti,
ricorda la sua e nostra battaglia per Charlie Gard? Un dolore che sembra di ieri e si rinnova oggi. Anche allora, se non erro, il Vescovo cattolico dell’UK si appiattì di fronte ad
una sentenza di morte energicamente voluta da una donna giudice. Di più… nel suo religiosissimo protocollo il Vescovo ritenne giusto punire quel povero prete che aveva osato dare al bimbo l’estrema unzione bypassando audacemente sia la Comunione che la Cresima…Oggi si ripresenta il caso tedesco della giovane che deve esser convinta a farsi suicidare…Un problema di Costituzione, di coscienza o di costi?
““Il mondo ha bisogno di più Europa” ha detto Papa Francesco a Lisbona….ll mondo ha bisogno della Civiltà occidentale nata dal Cristianesimo, di più vita, non di più morte!” : a mio modesto, modestissimo aviso, qui c’è un erroe, un equivoco di fondo, ed è il fatto di attribuire a questi due signori autorità in fatto di religione, almeno nei nostri conronti; saranno sì ecclersiastici,ma occupanti abusivi delle sedi un tempo cattoliche, ed ora tutto fuorché tali; nel nostro mondo attuale c’è, evidente, una nuova forma di cesatropapismo, purtroppo stavolta di origine ed ispirazione luciferina : il Male si è annidato in tutti i centri di potere (ovvio, siamo nell’ultima battaglia del diavolo, come diceva il Reverendo Paul Kramer nel suo libro “The last devil’s battle”), politici ed ecclesiastici, e da lì halanciato il suo attacco a Cristo, alla Chiesa Cattolica bimillenaria, agli Stati dell’Occidente euroatlantico (un tempo Mondo Libero, in opposizione all’impero comunista, ed oggi sempre più aviati verso una dittatura satanica al 100%), in definitiva all’umanità intera. Con false emergenze, create da lorsignori, si vuole imporre una drastica riduzione delle libertà individuali e collettive, oltre che della popolazione mondiale, per schiavizzare e controllare meglio i sopravvissuti (secondo quallche farneticante plurimiliardario americano le persione da eliminare sarebbero almeno 5 miliardi ! altro che Shoah!, e hanno avuto il coraggio di chiamarli “mangiatori inutili !)
Prima di scrivere bisognerebbe leggere. Una semplice ricerca su google avrebbe portato gli autori dell’articolo della Verita’ e di quello doverosamente indignato che dovremmo commentare a scoprire che il Vescovo della Spezia, da cui dipende la Parrocchia di Bonassola di cui era parroco Giulio Mignani , ha gia’ sospeso a divinis il nostro. Ci sono due articoli della Nazione che riferiscono delle attuali attivita’ di questo signore , appoggiato sia da un’esponente del movimento 5 stelle sia da una istituzione che credevo fosse ormai scomparsa dalle nostre citta’ : la casa del popolo !
Solo nel Mistero della Croce di Cristo ricaviamo la risposta da dare ai sofferenti e i disperati di questo nostro mondo preda dell’insignificanza. Lo dimenticheranno anche gli stessi preti? l’insignificanza ha coinvolto anche loro?
Gentile Gianpiero,
premetto che per me l’argomento è forse il più scabroso che si possa immaginare e mi lascia sospeso in un disagio interiore piuttosto pesante.
La vita può presentare, come effetti presenta tutt’altro che di rado, condizioni di vita che annientano la dignità umana, di fronte alle quale quali non è sufficiente rispondere teoricamente ripetendo “a tavolino” la Dottrina.
Nelle situazioni terrificanti occorre trovarcisi, prima di assumere una posizione – teorica – intransigente.
Trovarcisi, dico, tanto in prima persona quanto come familiare della persona che si trova in una condizione penosa e – mi vengono i brividi solo a pensarlo – in preda a dolori insopportabili.
Qui si tratta di essere umani e non del Cristo.
Carissimo testardo, ma è dottrina o realtà che la sofferenza è passeggera? Bisogna esercitare la virtù della speranza pensando alla gioia del paradiso e i preti non lo devono domenticare.
San Francesco d’Assisi soleva ripetere: “Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto” Forse a lui veggente Gesù aveva fatto conoscere un po’ del suo destino.
Nel frattempo nessuno vieta di consolare in tutti i modi i sofferenti. Anzi è dovere: assistenza, sedativi e, perché no, tanta preghiera. Anche Gesù pregò con angoscia che gli venisse risparmiato il calice del dolore, ma dovette attendere la gioia della risurrezione.
Una suora anziana era angosciata dall’idea della morte dopo avere visto soffrire una consorella. Pregava tutti i giorni con insistenza e una certa angoscia. Non ci crederà se le dico che è morta addormentandosi come un angioletto. È stata ascoltata, è stata graziata. Anche le angosce si vincono con la preghiera filiale e corretta
Sa perché dico corretta? Perché un’amica di mia sorella che era stata maleducata con i genitori ancora vivi, quando ha imparato a pregare parlava a Dio allo stesso modo che ai genitori, bistrattandolo…..
Gentilissima,
nutro il massimo rispetto per i casi personali, che però restano un’eccezione di fronte all’immensità delle sofferenze che non godono della grazia necessaria alla sopportazione, visto che tale grazia resta un mistero poiché è un dono che Dio fa a chi vuole, quindi non a tutti. Anche gli esempi dei santi canonizzati restano eccezioni.
Sottolineo: la grazie della fede, della preghiera e della sopportazione del dolore, Dio non le concede a tutti: già su questo ci sarebbe da discutere parecchio.
Enrico caro,
allora perchè non aggiungere a questo bailamme di “ricerca della sofferenza cristiana” la rivelazione, fatta a suo tempo in TV, dal non troppo “osservante”
Vittorio Gasmann…Rol lo aveva rassicurato che sarebbe morto tranquillamente nel sonno ( senza soffrire )…e così fu.
Il fatto è che è troppo facile inquadrare le questioni a colpi di Dottrina.
Questo corrisponde alla Dottrina? Allora va bene.
Quest’altro non corrisponde alla Dottrina? Allora va male.
Soltanto che tra la Dottrina e l’Umanità c’è un abisso di Mistero.
E ci sono di quelli che riducono il Mistero a 2+2=4
“Nel sonno senza soffrire..”
Ma lo sanno che esiste l’inferno eterno? CI credano o non ci credano? I preti dovrebbero saperlo e ricordarcelo. Chi per stupidità non cade nell’inferno, dovrà attraversare il purgatorio.
Il quinto è un comandamento di Dio e non ammette eccezioni. La vita appartiene a Dio creatore. I sofferenti vanno assistiti e leniti con tutti i mezzi, non eliminati.
Poi pensano stupidamente che l’eutanasia non sia dolorosa.
“…. chi, per stupidità, non cade nell’Inferno ” ?
Sta affermando che all’Inferno ci vanno solo gli intelligentoni e al Purgatorio tutti quelli del “6–“?
Solo il Diavolo sa perchè lei aspiri a condannare all’Inferno il povero Vittorio Gasmann! Io, al contrario, lo manderei in Paradiso per l’opera buona da lui realizzata come protagonista straordinario della Commedia all’italiana che- come quella antica- ” Risu emendat mores “, serve a correggere i “cattivi” costumi attraverso la risata, ossia: mettendoli alla berlina fa riflettere il pubblico sui propri atteggiamenti viziosi.