A cosa servono veramente i viaggi papali, oggi? Mastro Titta.

5 Settembre 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Mastro Titta offre alla vostra attenzione un commento sul recentissimo viaggio del Pontefice regnante in Mongolia. Buona lettura e condivisione.

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MASTRO TITTA: A COSA SERVE IL PAPA VIAGGIATORE

 

“Per fare del bene, l’unica cosa che serve è un cuore buono” dice il papa in Mongolia, inaugurando una casa di cura. Tra le righe ha infilato il fatto che non le armi, bensì le cure – incluse quelle sperimentali che fanno crollare a terra i ragazzini? – e l’educazione “integrale” della persona fanno crescere le nazioni. “Integrale”, bio e soprattutto senza olio di palma, suppongo.

Da meccanico della comunicazione, pongo questioni meccaniche. A cosa servono veramente i viaggi papali?

Sono scenografie. Di film, un documentario, di un talk-show. Sono il pulpito dell’Onu, del Congresso, il palazzetto dove Sahdguru a Milano medita con migliaia di persone paganti. Più elaborati e costosi, ma sono quinte teatrali.

Si tuffa un uomo biancovestito nel piatto di lasagne o come un falafel nel latte di yak – intendo la paccottiglia tipica di ogni luogo – e si fa in modo che dica roba.

L’uomo in bianco è l’elemento spurio, la mosca nel brodo. Per quanto minuscolo attrae l’attenzione. Qualsiasi cosa dica sembra degna della massima attenzione. Sono banalità allarmanti, o peggio falsità con la gonartrosi? Chi vuoi che se ne accorga.

“Il papa a casa tua” sarebbe un magnifico slogan. Maometto che va alla montagna. L’antitesi del pellegrinaggio. Dove sei, sei. Il papa ti raggiunge.

Parla ai mongoli, ai nicaraguensi, ai lapponi? No. Va a casa loro – uno vale l’altro, basta che siano appestati da qualche piaga materiale – ma parla con te. Chiunque tu sia, qualunque cosa tu faccia, ovunque ti trovi. Sul divano, sul pitale, in autostrada a cambiare la gomma scoppiata.

Il viaggio in Mongolia ha mosso più persone dei fedeli mongoli, circa 1500. Ma loro sono la quinta del film. Pittoreschi. Sono il vaso Ming nel salotto buono. Il medium è il messaggio, diceva McLuhan. Il papa è il messaggio.

Poi, ma molto dopo, viene il contenuto del messaggio. Quello che il papa dice, che finisce sulle pareti o sul davanzale delle finestre. Fate i buoni, come i biscotti di una nota fabbrica dolciaria. La verità è che quel che resta è l’immagine dondolante, la voce dolciastra leggermente affannata, gli occhi sgranati e quell’aria da bambino decrepito.

Di quello che dice, non solo non resta nulla, ma nulla deve restare. È il papa buono, sorridente come Mike Bongiorno (come scriveva Alessandro Gnocchi) che resta nella memoria. Cos’ha detto? Cos’ha fatto? Non importa.

È il grande spettacolo della comunicazione di massa: alle prime 100 telefonate, una batteria di pentole con fondo acciaio 18/10 in omaggio.

Poi certo: si può sezionare l’idea che per fare del bene basti avere un cuore buono. Dato da chi, perché a lui sì e a me no, se bastino le buone intenzioni di cui sono lastricate le fosse: tutte domande perdute nel vento.

La gente vede Bergoglio in Mongolia, Bergoglio e i Predatori dell’Arca Perduta, Bergoglio nel Tempio Maledetto, e si diverte un mondo. Non sarò certo io a spezzare l’incanto.

 

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12 commenti

  • Mimma ha detto:

    Mastro Titta, che le devo dire?
    Lei supera ogni volta se stesso.
    Ogni aggiunta guasta il suo capolavoro.
    Ma rompa , rompa, rompa, per favore …l’incanto!
    Con ammirazione

  • Acido_Prussico ha detto:

    Profezia o messaggio occulto ai conclavisti?

    Durante il viaggio di ritorno dalla Mongolia, Francesco ha detto:
    “Per quanto riguarda il viaggio in Vietnam, se non ci vado io, ci andrà sicuramente Giovanni XXIV”.

    • E.A. ha detto:

      Si, il meglio di se lo da’ in genere in volo di ritorno, presumo sia una minaccia a tutto il mondo cattolico, ed una rassicurazione a a chi sa lui, considerando che il finto conclave ha già una maggioranza assoluta! Trovo invece molto curioso l’attacco fatto alla NBQ, da parte di mons.Stagliano’, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, il quale ha tacciato la Bussola di eresia, in seguito alll’articolo sul commento al Vangelo di Spadaro. È da rapportare forse alle posizioni assunte dalla Bussola sulla FSSPX?!

    • Serena ha detto:

      La seconda che hai detto.
      Dopo la morte di Ratzinger il programma di Bergoglio ha subito una notevole accelerazione. Vuoi vedere che ha predisposto con cura anche il conclave ?

  • alessio ha detto:

    Per me questi viaggi , che a detta dello stesso pontefice
    non vuole convertire nessuno ,
    sono solo spot dell’ 8X mille ,
    in evidente calo in questa
    gestione .
    Speriamo almeno che la missione di pace del Card.
    Zuppi abbia avuto qualche
    effetto ,sennò la smettano
    di sperperare le offerte dei
    fedeli visto che predicano
    il niente .

  • Davide Scarano ha detto:

    La prima frase dell’articolo, cioè la citazione, vale già l’intero articolo. Se bastasse “unicamente” “il cuore buono”, quintali di carta e capolavori della letteratura sarebbero stati inutilmente stampati e pensatori finissimi, uno fra tutti Joseph Ratzinger, avrebbero trascorso invano la loro vita.

  • E.A. ha detto:

    Anche la scenografia acquista un suo significato ed un suo valore. I viaggi effettuati dai legittimi Papi, funzionali ad annunciare e diffondere il Vangelo nel Mondo, diventavano strumento e veicolo dello Spirito Santo, già attraverso la loro presenza, in quanto Vicari di Cristo, ed ogni paramento sacro, da loro utilizzato, emanava, a sua volta, il profumo del Signore, balsamo per le genti. Cosa può emanare e diffondere un viaggio di un Antipapa, non assistito dallo Spirito Santo, accompagnato, in aggiunta, da una scenografia ( ben evidenziata da Cionci) fatta di Ceri neri (vedi primo viaggio a Fatima), paramenti con serpenti stilizzati, facce di caproni, crocifissi a braccia incrociate ed altro ancora, tutto documentato e ben visibile!!!

  • Acido_Prussico ha detto:

    Caro Mastro o meglio maestro di saporita e veridica ironia.
    Il movimento e il parlare sono i segni della vita.
    Se uno non si muove più e non parla più significa che è immobile, “rigido”. Rigor mortis. Un morto. Un perito.
    Dunque, a cosa servono veramente i viaggi di Bergoglio Piccione Viaggiatore?
    Servono. Servono.
    A lui, all’ambizioso della fama e dell’immortalità, per sentirsi “vivo”, non rigido.
    A noi, perché le Scariche Elettriche del Defibrillatore Esterno da Valigia rilasciano stimoli alle aritmie del nostro “cuore”.

  • ORGANUM ha detto:

    Umberto Eco, con “Fenomenologia di Mike Bongiorno”,non poteva prevedere che il suo libello,un giorno, si sarebbe attagliato perfettamente a un Papa.
    Ne consiglio la rilettura,è perfetto per Bergoglio.

  • Sede occupata ha detto:

    Con il massimo, proprio massimo rispetto per Mastro Titta, non sono d’accordo; non è un soffio di vento che passa e che non lascia nulla. Il soffio di vento è come quello che spirava dolcemente su Trieste mentre, seduto su una panchina del parco, guardavo mio figlio giocare; bella giornata a Trieste, tanti anni fa. Ma la nube di Chernobyl era già sulle nostre teste e noi non ne sapevamo nulla. Bergoglio è un venticello velenoso che ti entra dentro l’anima indifesa a causa di una fede sempre più tiepida, portandoti alla perdizione. La ” madre celeste ” ( vedi podcast di Cionci) non ha nulla di innocuo; si va all’inferno con queste cose.

    • Limbania ha detto:

      Vaghi ricordi di gioventu’. Mi sembra di ricordare che il cardinale arcivescovo avesse affermato che ĺe idee sbàgliate fossero come l’aria, che non si vede ma che si respira.
      Si parla tanto delle polveri sottili che producono l’inquinamento in Val Padana. E che arrecano molto danno ai polmoni.
      I gesuiti sono stati nei secoli maestri di comunicazione. E quindi sanno bene che i viaggi dell’omino biancovestito saranno seguiti da molti giornalisti e bucheranno i teleschermi di molte case. Purtroppo il messaggio veicolato non sembra piu’ essere quello originario di Cristo. Solo quando era ancora un fanciullo Gesu’ si sedette nel tempio a discutere con i sacerdoti… dopo al tempo della sua predicazione, il rapporto mi sembra sia stato piuttosto conflittuale.