Non piange più nessuno. La sconsolata riflessione di un prete.

22 Agosto 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici  e nemici di Stilum Curiae, abbiamo ricevuto da mons. Ics questa lettera, che offriamo alla vostra attenzione. Buona lettura e diffusione.

§§§

Caro Tosatti, ho ricevuto da un caro amico sacerdote che vuole comprensibilmente esser ignorato, questa sua riflessione. L’ ho trovata talmente bella, talmente vera e scritta con adeguato sdegno che credo meriti di esser pubblicata.

 

NON PIANGE PIU’ NESSUNO

Non piange più nessuno.
Se non ci sono più preti non piange quasi più nessuno. È questa la triste constatazione che ci tocca fare.
Assistiamo alla più grande crisi sacerdotale della storia della Chiesa, intere terre in Europa sono ormai senza sacerdote e tutto tace. Non sentirete nemmeno un vescovo gridare all’allarme, piangere con i suoi fedeli, domandare a tutti una grande preghiera per le vocazioni sacerdotali; intimare un digiuno e una grande supplica perché il Signore abbia pietà del suo popolo.
Sentirete, questo sì, vescovi e responsabili di curia descrivere i numeri di questo calo vertiginoso di presenza dei preti nella Chiesa, li sentirete elencare i dati pacatamente, troppo pacatamente, in modo distaccato, come se fosse una situazione da accettare così com’è, anzi la chance per una nuova Chiesa più di popolo.

Nella nostra terra italiana, terra di antica cristianità, assisteremo in questi prossimi anni alla scomparsa delle parrocchie, allo stravolgimento, impensabile fino a qualche anno fa, della struttura più semplice del Cattolicesimo, di quella trama di comunità parrocchiali dove la vita cristiana era naturale per tutti… ma l’assoluta maggioranza dei cattolici impegnati farà finta di niente, perché i pastori hanno già fatto così.
È un “cataclisma”, un “terremoto”… ma nessuno piange, si fa finta di niente.
Si fa finta di niente, perché bisogna che la favola della primavera del Concilio continui. Ci si sottrae a qualsiasi verifica storica, si nega l’evidenza di una crisi senza precedenti.

E si prepara un futuro che ci sembra poco cattolico.
Sì, perché si parla di “ristrutturare” l’assetto delle comunità cristiane, di fare spazio ai laici (come se in questi anni non ne avessero avuto a sufficienza), si inventa un nuovo genere di fedeli cristiani che diventeranno gli addetti delle parrocchie, che di fatto sostituiranno i preti. Fedeli laici “clericalizzati”, un nuovo genere di preti che terranno le chiese… e nell’attesa di una qualche messa predicheranno loro, come cristiani adulti, il Verbo di verità…

…ma nessuno piange, nessuno prega gridando a Dio.
Forse non gridano perché da anni qualcuno ha preparato questo terremoto nella Chiesa.
Hanno svilito il sacerdozio cattolico, trasformando i preti da uomini di Dio ad operatori sociali delle comunità. Hanno ridotto loro il breviario e la preghiera, gli hanno imposto un abito secolare per essere come tutti, gli hanno detto di aggiornarsi perché il mondo andava avanti… e gli hanno detto di non esagerare la propria importanza, ma di condividere il proprio compito con i fedeli, con tutti.
E come colpo di grazia gli hanno dato una messa che è diventata la prova generale del cataclisma nella Chiesa: non più preghiera profonda, non più adorazione di Dio presente, non più unione intima al sacrificio propiziatorio di Cristo in Croce, ma cena santa della comunità. Tutta incentrata sull’uomo e non su Dio, tutta un parlare estenuante per fare catechesi e comunità. Una messa che è tutto un andirivieni di laici sull’altare, prova generale di quell’andirivieni di signori e signore che saranno le nostre ex parrocchie senza prete.
E con la messa “mondana”, hanno inculcato la dottrina del sacerdozio universale dei fedeli… stravolgendone il significato. I battezzati sono un popolo sacerdotale in quanto devono offrire se stessi in sacrificio, in unione con Cristo crocifisso, offrire tutta la loro vita con Gesù. I fedeli devono santificarsi: questo è il sacerdozio universale dei battezzati. Ma i fedeli non partecipano al sacerdozio ordinato che è di altra natura, che conforma a Cristo sacerdote. E’ attraverso il sacramento dell’Ordine che Cristo si rende presente nella grazia dei sacramenti. Se non ci fossero più preti sarebbero finite sia la Chiesa che la grazia dei sacramenti.

Martin Lutero e il Protestantesimo fecero proprio così: distrussero il sacerdozio cattolico dicendo che tutti sono sacerdoti: sottolineando appunto il sacerdozio universale, il laicato.
Nella pratica della ristrutturazione delle parrocchie forse si finirà così: diverso sarebbe stato affrontare questa crisi con nel cuore e nella mente un’alta stima del sacramento dell’ordine, sapendo che il prete è uno dei doni più grandi per la Chiesa e per il popolo tutto; ma così non è: si affronterà questa crisi dopo anni di protestantizzazione e di relativizzazione del compito dei preti. Si affronterà questa crisi dopo anni di confusione totale nella vita del clero; dopo anni di disabitudine alla messa quotidiana e alla dottrina cattolica: così i fedeli faranno senza il prete, anzi già fanno senza. E quando un prete arriverà, non sapranno più che farsene, abituati a credere che il Signore li salva senza di loro e i loro sacramenti.
A noi sembra ingiusto far finta di niente.

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11 commenti

  • frate ha detto:

    Grazie per questa bellissima, vera , cattolica, attuale, riflessione – appello.

  • Stefano ha detto:

    Ma noi che qui leggiamo stiamo pregando ogni giorno per le vocazioni? Questa è la cosa principale che possiamo fare.

  • Ugo Bertolami ha detto:

    Non è vero che nessuno piange. Se Dio chiama i pochi è per non condannare poi quelli che Lui sa che tradiranno. Dio nella Storia ha permesso qualche volta che si raggiungesse il fondo per far capire che la barca di Pietro è lui a condurla e non gli uomini. Per questi ultimi tempi l’ha affidata a Maria Regina della Chiesa.
    Fiducia in Dio non lacrime.

  • Marco l'altro ha detto:

    Nessuno piange
    Un anziono religioso allora ,ai tempi del concilio , giovane sacerdote entusiata di una nuova primavera della chiesa, alla drammatica realtà del crollo delle vocazioni e chiusura dei seminari mi rispose che è un processo di PPURIFICAZIONE che solo chi ha una vera vocazione arriva al sacerdozio.
    Infatti in Irlanda a forza di purificazione non avra più sacerdoti nel prossimo futuro. SIC mons.fisichella.

  • gladio ha detto:

    Un bel dipinto a tinte fosche, non c’è che dire ( che riflette comunque la drammatica realtà)…
    Ad ogni modo ci sia di conforto sapere che in mezzo a tutte queste macerie “Papa” Francesco sta lavorando ad una ” Laudato si” 2.;
    Che si estinguano pure i sacerdoti ma che si salvini almeno i ghiacciai !…

  • Franz ha detto:

    Il Signore Dio non lo permetterà. Sembrerà dal momento che tutto sembra seguire l ideologia massonica del relativismo, del secolarismo, ma qando tutto sembrerà personal piccola vera santa Chiesa risorgerà attraverso il Piano della Santissima Trinità che porterà al Trionfo il Cuore Immacolato di Maria. Esiste un sogno profetico di san Giovanni Bosco che parla di quando avverrà questa tanto attesa ” iride di pace…”

  • Franz ha detto:

    Il Signore Dio non lo permetterà. Sembrerà dal momento che tutto sembra seguire l ideologia massonica del relativismo, del secolarismo, ma qando tutto sembrerà personal piccola vera santa Chiesa risorgerà attraverso il Piano della Santissima Trinità che porterà al Trionfo il Cuore Immacolato di Maria. San Giovanni Bosco profetizzò attraverso il sogno dei 2 pleniluni che “l iride di pace inizierà bprima che avvenga il doppio plenilunio….” Quindi dovremo soffrire e pregare fino a maggio 2026

  • Mimma ha detto:

    A me viene da piangere solo leggendo questa bellissima lettera.
    Ma , a parte che mi darebbero subito l’epiteto sprezzante di emotiva, come si dice, sono lacrime di coccodrillo, perché ormai è tardi.
    Tardi in tutte le maniere.
    La desacralizzazione del sacerdozio è avvenuta e avviene infatti con il pieno consenso dei sacerdoti stessi, vecchi e giovani.
    Io, che son vecchia, tante volte ho contrastato preti che durante quegli incontri inutili zeppi di razionalismo protestante, coi fedeli, pomposamente definiti ” letture bibliche ” si proclamavano con orgoglio ” come tutti gli altri uomini “.
    Ma , padre, dicevo, ( perché padri preferisco chiamarli, all’antica, e non don , che viene da Dominus, al quale non somigliano per niente affatto ) abbia pazienza; le sue mani, le vostre mani non sono come quelle di mio marito o di mio fratello… e loro che sì, beh, tolto quello…
    Tolto quello?
    Tolto cioè l’essenziale…?!
    Per poco non ho causato la bocciatura di un seminarista che avendo chiesto il mio parere di catechista e ingenuamente confidatosi col suo tutore , si è sentito rispondere che ero persona inaffidabile in quanto arretrata e ignorante. Che stesse alla larga se voleva superare gli esami. Ora é Sacerdote di Cristo.
    Di che marca, facile da intuire.
    Capito, cari amici che vi sentite cattolici?
    Del resto, come ci si può definire più ancora cattolici se ci siamo combinati come nell’antico Senato Romano :
    Quot capita, tot sententiae ?

  • FRANJO ha detto:

    Ci sarà sempre chi dirà che, per ovviare a questa desolazione, occorrono ulteriori, massicce dosi di modernismo, di “aggiornamento”, di “inclusivita’”, e di tutto il repertorio completo di parole “talismano”. Solo lo schieramento in battaglia delle potenze celesti, guidate dalla Regina delle Vittorie, con il piccolo contributo di chi tiene accesa la fiammella della fedeltà, potrà sbaragliare il campo avverso.
    L’alba è ormai vicina. Sursum corda!

  • E.A. ha detto:

    Caro mons.ICS, qui le uniche lacrime da versare da parte dei laici e del Clero, sarebbero quelle di Pietro, dopo aver rinnegato per tre volte Nostro Signore! Allo stato attuale, in cui il Signore è stato sostituito da idoli ed è stato rimosso e disconosciuto il Suo Vicario sulla Terra, perché troppo ingombrante e di intralcio, proprio come Nostro Signore, le lacrime, amaramente versate, dovrebbero servire soltanto per chiedere Perdono al Signore, e che, nella Sua Infinita Bontà, ci ridoni un legittimo Papa e sacerdoti santi, che in primis gli obbediscano!

  • Rosario ha detto:

    L,ultima volta.che sfidai il Signore pensando :” Signore non mi sorprende più nulla, tutto è prevedibile e previsto, sono così di pietra da non riuscire più a piangere davanti a niente. L aridita mi ha divorato e neanche questo mi commuove”. La mattina dopo mia moglie m ha trovato alle 5 di mattina che piangevo come un vitello sul divano in esito a un sogno cosi pieno di simboli , significati e lezioni che ancora oggi a distanza di anni non credo di averne capito interamente tutte le sfumature. Ritengo solo che a confessarmi in sogno ci fosse il beato Tomaselli che allora non conoscevo. 4 mesi dopo aspettavamo un bambino, 8 mesi dopo ci sposavamo in chiesa cattolica con rito bizantino. Problemi di lacrime non è ho piu. Il Signore soccorrerà il suo popolo .