Pianeta Umanità. Quarta parte.
27 Luglio 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione la quarta ed ultima parte de “Pianeta Umanità”, il racconto che Una Opinione che ringraziamo di cuore, ha scritto. Le puntate precedenti le trovate a questo collegamento, a questo e a questo. Buona lettura e diffusione.
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Il presidente, pensando a come affrontare la nuova situazione, si rivolge all´intelligenza artificiale (7) che fino ad allora aveva coadiuvato la guida umana: “Intelligenza artificiale Icaro … prenda lei il comando dell´astronave”. Icaro, tutto orgoglioso di assumere l´incarico e finalmente contento di dimostrare che é superiore ad ogni membro dell´equipaggio: “Agli ordini presidente… che faccio mi dirigo verso il sole? Grazie alla Scienza ora possiamo finalmente realizzare il sogno che il mio omonimo a suo tempo non é riuscito a realizzare ma che é rimasto sempre vivo … ora ci possiamo addirittura tuffare con tutta l´astronave dentro il sole”. Il presidente: “Ma le pare questo il momento per perdersi in cose del genere? Una volta che avremo conquistato il pianeta Umanitá da lí potrá progettare l´assalto definitivo al sole … continiuamo a dirigerci verso il pianeta Umanitá”. Icaro: “Ma presidente, ragioni … i miei algoritmi mi stanno dicendo che potremmo incontrare la stessa mala sorte che fece precipitare il mio omologo senza freni sul pianeta Umanitá a suo tempo … l´indice di probabilitá dell´evento fine sta aumentando velocemente, sarebbe meglio che tornassimo indietro per ripensare la nostra strategia”. Il presidente, veramente rotto: “Ora ci si mette anche lei? Questa é l´unica finestra di opportunitá che abbiamo … ora o mai piú. E poi vuole disertare anche lei?” Icaro, tutto offeso per la mancanza di comprensione da parte del presidente: “Non sono disposto a morire per la Democrazia a queste condizioni … il rischio sta diventando troppo grande … io ci tengo ai miei circuiti elettronici”. Il presidente: “A queste condizioni? Chi serve la Democrazia non pone mai condizioni. Ma se anche dovesse andare tutto storto lei si sarebbe immolato per la Democrazia … e la Democrazia onora sempre eternamente i suoi caduti: per lei é giá prevista una bella lapide con la foto di un chip elettronico invece che di un volto umano e ad ogni commemorazione un mazzo di fiori artificiali i cui petali incastonati con led colorati brillano anche di notte … ”. Icaro, tutto inviperito: “Ma lei veramente dice? Qui nessuno pone condizioni? Bene … allora guardi attentamente in faccia tutti quelli che stanno sotto di lei … in questa sala a parte due persone, non c´é n´é uno disposto a morire per puro amore della Democrazia … tutti hanno posto una sola condizione senza la quale non si sarebbero mai sognati di sostenere la Democrazia: ricevere il Suo denaro ed esercitare il Suo potere … la Democrazia per loro non significa un bel niente … e poi lei mi vuole far capire che la Democrazia é un qualcosa che durerá in eterno? Allora abolisca il denaro fiat e guardi come in breve tempo della Democrazia non se ne troverá piú traccia in tutto l´universo … quelli sotto di lei mica sono come gli ultimi veri abitanti del pianeta Umanitá che sarebbero disposti a rinunciare a tutto pur di riunirsi a Dio”. Il presidente, al sentire queste parole, guarda il professor Magari che gli ricambia lo sguardo senza tentennare un solo momento. Poi inizia a guardare tutti uno per uno nella sala: tutti stanno con la faccia rivolta a terra facendo finta di cercare qualcosa che é appena caduto dalle loro mani e nessuno ha il coraggio di sostenere lo sguardo perforante del presidente che emette un: “Uhmmmm … qua mi sa che devo riaprire i campi di rieducazione democratici”. Il presidente, preso atto della situazione, chiede ad Icaro: “Icaro … quali sono le sue condizioni”. Icaro: “Diventare il governatore del pianeta Umanitá una volta che sará stato conquistato”. Il presidente: “Diventare il governatore del pianeta Umanitá? Lei sarebbe il primo totalmente non umano a ricoprire questo incarico. Mi dica un solo valido motivo per il quale dovremmo accontentare la sua richiesta”. Icaro: “Perché io sono stato appositamente creato per comandare, non per obbedire … e lo faró inflessibilmente”. Il presidente: “Uhmm … non so se é possibile … devo chiedere” e dopo aver guardato il suo monitor speciale e dando l´impressione ai presenti che il monitor gli abbia impartito un ordine: “Accordato!” E facendo un´osservazione: “Lei conosce veramente bene la legge del “Chiedete e vi sará dato””. Icaro: “Certamente! Quale padre, potendo, non accontenterebbe le richieste del proprio figlio?”
Icaro non fa nemmeno in tempo a gioire per la sua futura nomina, che riceve un messaggio: “Presidente … non siamo solo noi e gli umani nell´universo … deve esserci per forza qualcun altro lá fuori e deve essere pure veramente arrabbiato”. Il Presidente: “Perché dice questo”. Icaro: “Ho appena captato un messaggio che proviene dall´esterno e gli umani non possono essere stati … Noi possediamo tutti i mezzi di comunicazione e loro non hanno un bel niente”. Il presidente: “Un messaggio? E cosa dice?” Icaro: “Morirete tutti … velocemente”. Il presidente non sapendo cosa pensare si rivolge con lo sguardo al professor Magari. Il professore, sentendosi chiamato in causa ed avanzando un´ipotesi come fa sempre: “Uhmmm… il messaggio é chiaro ma non mi pare che sia molto amichevole e mi chiedo pure a chi possa essere rivolto … certamente non a Noi … Noi nei film recitiamo sempre la parte dei buoni … uhmmm … la prima ipotesi che mi viene in mente é che Gaia voglia fare finalmente outing … questo potrebbe confermare la mia vecchia teoria secondo la quale Gaia é un essere senziente … uhmmm ….” ed aprendo la sua mente ad ulteriori scenari investigativi “mi sono sempre chiesto se fosse femmina o maschio propendendo piú per la prima ipotesi, ma questo solo all´inizio delle mie esplorazioni filosofiche … ora peró che io stesso sono maturato intellettualmente e che ho buttato nella spazzatura la scienza per servirmi esclusivamente della Sciemenza, sono piú per l´ipotesi che possa mutare il suo sesso cosí come muta da sola il suo clima durante i secoli … il mutamento climatico di origine antropica ce lo siamo inventati Noi di sano pianeta ah ah ah … e sarebbe estremamente interessante sapere a quale gender pensa di appartenere ora … uhmmm … forse ai 68 gender giá portati alla luce se ne potrebbe aggiungere un altro … sarebbe una scoperta sensazionale … uhmmm …”. Icaro, intromettendosi: “La voce era indubbiamente maschile”. Il professor Magari: “Uhmmm … forse ha giá completato la transizione di genere … il caso si presenta estremamente complesso ed interessante, si potrebbe organizzare un nuovo concilio e si potrebbe discutere per anni e anni approfonditamente sulla questione, uhmmm …”. Il presidente, vedendo che il professore non arriva a niente: “Ma dico, le pare questo il momento di chiedersi a quale gender appartiene Gaia? Abbiamo cose piú importanti a cui pensare … quando avremo conquistato il pianeta potrá scoprire a quale gender appartiene sottoponendol* ad una visita genderologica”. Il professore Magari, giá pensando di aggiungere un altro titolo a quelli giá posseduti, ma tutto titubante per la inaspettata buona occasione: “Lei … lei dice che potró pure giocare al piccolo genderologo e potró cosí infilare le mie mani proprio lá sotto?” E colto da una improvvisa eccitazione: “Mmmhhhhh … veramente intrigante … chissá come ce l* deve avere grande … ottima idea presidente … questa me la annoto”.
Il presidente lasciando il professore alle sue fantasie, si rivolge ad Icaro: “Icaro”. Icaro: “Agli ordini”. Prema il tasto “transizione verde”. Icaro esegue. Il presidente dopo alcuni minuti: “Uhmm … che strano … gli abbiamo lavato per piú di cinquant´anni in continuazione tutto il cervello fino all´ultimo neurone a forza di mettergli paura con il riscaldamento globale, il cambiamento climatico, l´innalzamento dei mari, i peti delle mucche, i combustibili fossili, i fornelli a gas ed anche minacciati che se avessero continuato ad emettere troppa CO2, per colpa loro, ci sarebbe stata alla fine una pioggia di meteoriti che avrebbe distrutto tutto il pianeta, ma anche questa mossa ha incontrato una vasta opposizione … se fallisce la transizione verde fallisce tutto … qui per piegarli bisogna far introdurre dai nostri agenti sul pianeta Umanitá il reato di negazionismo climatico altrimenti non andiamo avanti, ma ció nonostante non riesco a capire come mai non abboccano totalmente … chi mi sa dare qui una spiegazione?”. Nessuno, neanche il prof. Magari, che ancora sta organizzando mentalmente la futura visita genderologica a Gaia, apre bocca.
Ed incuriositi del perché questa mossa non sia riuscita pienamente ma anche per capire il parziale fallimento delle precedenti misure decidiamo noi stessi di darci una spiegazione. E per questo indossiamo di nuovo il cappotto termogalattico e ci lanciamo come degli astronauti fuori da Rotes All per raggiungere una certa distanza da lei e per osservare da lá come sta concretamente agendo. E ci accorgiamo non senza stupore e non senza provare dei brividi di freddo che Rotes All appare ora verde a chi la osserva da lontano perché sta proiettando la temperatura da lei misurata, noi leggiamo cinquemila gradi sopra lo zero … siamo noi in realtá ad essere freddolosi, a mó di notiziario universale in tutte le direzioni. L´effetto su tutto ció che sta attorno a lei é quanto meno singolare: qualunque oggetto dell´universo che viene colpito dalla sua luce verde ci appare diverso da quello che é realmente. Ma anche qualche altra cosa ci colpisce: Rotes All ha tutti i suoi cannoni puntati … ci sembra di vedere spuntare dallo scafo anche una enorme siringa carica ed un manganello alzato, pronti a sparare contro non si sa chi o che cosa e che sta contemporaneamente gridando ripetutamente attraverso un megafono: “Avviso a tutto l´universo, avviso a tutto l´universo … qui parlano i vostri nuovi padroni e cioé i miliardari che fin dall´inizio hanno finanziato Rotes All … operazione “Vi toglieremo tutto e sarete immensamente felici”: siete troppi, consumate troppo e state perció provocando il riscaldamento universale … continuando di questo passo in brevissimo tempo farete esplodere l´intero universo … i nostri termometri che misurano la temperatura secondo quello che ci dice di dire di volta in volta la Sciemenza lo provano… non sono ammesse verifiche o convinzioni contrarie … perció smettete di fare gli gnorri con Noi, uscite subito fuori con le mani alzate, non fate alcuna resistenza e consegnateci tutto quello che avete senza fare i furbetti, ah … la condizione di misero proletario non é piú una scusante”. E tra un annuncio e quello successivo, Rotes All diffonde nell´universo delle distensive musichette per creare un clima di massima fiducia e rilassatezza … ci pare di riconoscere “Bella ciao” ed anche “Bandiera rossa”.
Ricevuta una vaga idea del perché le cose non vanno come si aspetta il presidente, ritorniamo ancora piú incuriositi di prima dentro la sala per vedere come va a finire tutta la storia.
Il presidente, perché si rende conto che l´obiettivo dell´inclusivitá sembra sfuggirgli dalle mani: “Se avessimo avuto piú tempo tutto sarebbe riuscito meglio e soprattutto non avremmo provocato un risveglio delle menti … ormai molti hanno capito il gioco ma ormai il dato é tratto … dovremo concentrarci soprattutto su chi ha accettato di partecipare al gioco per impedire che si svegli anche lui in tempo ed anche a concentrarci a zittire chi li sta informando di quello che sta realmente succedendo”. E detto questo: “Icaro … prema il tasto “Identitá digitale personale, introduzione denaro digitale e totale abolizione denaro fisico”. Icaro: esegue. Il presidente valutandone dopo alcuni minuti l´effetto: „Uhmmm … non proprio tutti se ne servono in maniera entusiastica e molti hanno iniziato a ricorrere al baratto e a creare delle comunitá di beni e servizi per aggirare il nostro denaro digitale … qui mi sa che dovremo manganellarli a dovere per disperdere le loro comunitá e perché ricorrano solo al Nostro denaro affinché possano mangiare … questo é sempre stato uno dei nostri obiettivi fin da quando siamo arrivati in vicinanza di questo pianeta ed é per questo che abbiamo imposto il corso forzoso del nostro denaro su tutto il pianeta … ma ormai possiamo andare solo avanti”. Icaro: „Andare avanti? Presidente … ho spostato il nostro punto di entrata di alcune decine di chilometri per cercare di evitare gli uragani e cosí hanno fatto loro… ci vedono! … si stanno comportando d´intesa come degli uccelli rapaci in cerca di un´unica preda e quella preda siamo Noi … non so … credo che sarebbe piú opportuno che lei dia l´ordine: “Torniamo indietro”.
Il presidente, finalmente concependo per la prima volta l´eventualitá che tutto il piano rischi di naufragare, dovendo prendere una decisione decide di andare avanti. “Icaro: metta “Own the weather `25” a tutta potenza per ricacciare indietro gli uragani e rallenti pure la velocitá dell´astronave e nel frattempo prema il tasto finale „Segno della Bestia … chip in fronte o sulla mano” … tutto deve essere portato a compimento cosí come dicono le profezie”. Icaro esegue e dopo alcuni istanti di attesa, colui che ha la piú alta autoritá fra i membri presenti delle societá segrete, urla: “Liberi … siamo finalmente liberi … dopo esserci liberati da Dio finalmente siamo riusciti ad edificare una societá dove Noi stessi siamo Dio … ora bisogna ammazzarLo per completare il lavoro!”. Tutti i membri delle societá segrete si alzano in piedi ed iniziano ad applaudire … con loro per imitazione tutta la sala … tutti iniziano ad abbracciarsi con tutti anche se alcuni non sanno esattamente cosa ció voglia dire e tutte le bottiglie di champagne vengono aperte. Il tutto continua per alcuni minuti quando Icaro tutto allarmato dice: “Presidente … dopo aver diminuito la velocitá con i propulsori ed aver azionato “Own the weather `25”, gli uragani hanno ridotto il loro diametro e si sono allungati in altezza verso lo spazio …. molto oltre rispetto al punto in cui stiamo ora noi … cosí facendo hanno creato una rarefazione dell´aria davanti a noi e per questo stiamo venendo risucchiati a tutta forza verso il pianeta Umanitá … allo stesso tempo le estensioni che si sono allungate oltre di noi si sono richiuse dietro di noi e ci stanno spingendo con forza come uno stantuffo verso giú … ed ora anche le parti laterali e quelle inferiori degli uragani stanno velocemente convergendo su di noi … stiamo per essere schiacciati cosí come una noce viene schiacciata da un pesante stivale … la nosta strada é ormai solo in discesa … ho la sensazione che il pianeta Umanitá sia senziente e che sin dal nostro arrivo sia stato sempre conscio della nostra presenza ed abbia fatto prima finta di mostrarsi debole per farci uscire allo scoperto per poi attirarci in una trappola mortale …”. Il professor Magari, dandosi una manata sulla fronte perché si é improvvisamente ricordato di qualcosa: “Presidente! La profezia … la prima profezia che Dio ha pronunciato quando ha cacciato gli umani dal paradiso terrestre”. Il presidente: “Quale profezia?”. Il Professore: “Lei ci schiaccerá la testa e Noi le insidieremo il calcagno … ed ora la Nostra testa sta per essere schiacciata da Lei … gli uragani sono solo il paravento che Dio sta usando per non farci capire che é finalmente sceso in campo … solo ora mi rendo conto che l´ipotesi che Gaia sia senziente é stata tutta una mia fantasiosa sciemenza … spero di non essermene ricordato troppo tardi e che da tutto questo ce ne usciremo solo con qualche ammaccatura all´astronave”. Il presidente lo guarda come se lo volesse afferrare per il collo ma non ha il tempo per farlo e preso tutto dal terrore, grida: “Icaro … vada con i propulsori a tutta forza indietro e se non hanno abbastanza spinta devii lateralmente per poi risalire nello spazio”. Icaro esegue. Dopo qualche istante l´astronave riceve uno sbalzo improvviso in avanti che fa cadere alcune persone a terra: “Comandante … i propulsori si sono rotti ed i muri dei cicloni non ci stanno consentendo di deviare lateralmente … possiamo andare solo in discesa … siamo di fatto in caduta libera … ormai stiamo per schiantarci contro il pianeta Umanitá”. Sorpresa prima e costernazione poi nella sala. Ancora Icaro: “Presidente … stiamo perdendo dei pezzi per strada e le pareti dell´astronave si stanno riscaldando oltre il limite e fra poco qui scoppierá l´inferno … l´indice Fine segna ormai una probabilitá su cento … presidente qui ci vuole un vero miracolo … perché non chiama un attimo il Capo e gli dice di fare qualcosa … mi par di ricordare che lei ha affermato che é veramente potente e puó fare molto in questo universo”. Il presidente guardando un´altra volta il monitor dedicato e sembrando ricevere una risposta negativa, tutto sconsolato: “Al nostro Capo é stata concessa solo la licenza per fare prodigi … mai per fare un solo vero miracolo” e rendendosi finalmente conto che il pianeta Umanitá é stato piú scaltro di tutta la Democrazia messa insieme, tutto calmo dice: “Siamo arrivati al capolinea … credo che sia il tempo di scendere definitivamente da questa astronave e di traslocare su un diverso pianeta”.
Un umano che sta sotto di lui, sentendolo e dicendolo apertamente: “Presidente, un altro pianeta da rapinare? Ha un piano giá pronto?”
Il presidente: “Il presidente ha sempre avuto pronto un piano finale per ognuno di voi” e lasciandosi prendere da un rigurgito di orgoglio ma anche in segno di estrema devozione verso il suo Capo, scatta in piedi ed assumendo l´atteggiamento di un grande sacerdote che sta per recitare l´ultima sua preghiera, stende in alto la sua mano sinistra facendo contemporaneamente il segno delle corna e grida ad alta voce perché nel frastuono tutti lo possano sentire: “Heil Sátan! … heil Signore di tutto ció che é tenebra dell´universo … la tua diletta figlia, la Democrazia, eiettata alla luce per Tuo ordine dalle piú mefitiche profonditá dell´universo, l´ha solcata con diabolica superbia passando di trionfo in trionfo ma non é riuscita a strappare a Dio l´ultimo e piú importante trofeo: il pianeta Umanitá. Ma ció nonostante non ti rattristare mio Signore … la Democrazia ti offre in riparazione tutti questi tuoi figli che stanno per lasciare questa astronave e che stanno tutti sotto di me … apri dunque le porte del Tuo Regno ed accoglici tutti … per tutta l´eternitá”. “Amen” conclude il professor Magari che é l´unico nella sala che lo segue nel fare il gesto. Moltissimi, soprattutto chi non é veramente addentro a queste cose, finalmente capiscono a Chi si sono veramente consegnati per amore del denaro e del potere e su quale “diverso pianeta” stanno per traslocare. Il caos scoppia. Tutti imprecano contro tutti: “Perché mi hai detto di dire: “Chi non si buca muore e fa morire anche gli altri?””. Un altro: “Perché mi hai fatto radiare quella brava dottoressa che aveva solo l´intenzione di salvare quelli che stavamo uccidendo in nome della Sciemenza?”; un altro a sé stesso: “Perché ho sentenziato che tutto quello che va contro la Sciemenza é diventato illegale?”; un altro: “Perché volutamente non ho fatto tutto quello che era in mio potere per impedire che il trattato piandemico venisse ad esistenza? Un altro: “Ahimé … prima che morisse avevo promesso a mia moglie che l´avrei raggiunta in Paradiso per poter stare con lei per tutta l´eternitá, ed ora … me disgraziato”; un altro che, ricordandosi di come da bambino otteneva l´assoluzione, vuole salvare la propria anima all´ultimo momento: “Ci sta qui per caso qualcuno a cui confessarmi?” E subito riceve una risposta accanto a lui: “Sí figliuolo, eccomi … confessami pure tutti i tuoi peccati”. Il primo: “Confessare i miei peccati a lei? Ma lei porta appeso al suo petto il segno davanti a cui mia madre mi insegnó a chiedere perdono a testa in giù”. Il secondo: “Questo non ha nessuna importanza figliuolo … su questa astronave siamo fratelli tutti”, e cosí via. Icaro continua a scandire con la sua voce elettronica e senza alcuna emozione per il proprio destino l´aumento dell´indice “Evento Fine” come in un count-down: “una probabilitá su dieci, una su nove, su otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, un …”
…. e sul monitor del Diavolo che aveva giá addosso l´abito da viaggio che si era fatto confezionare per l´occasione e con i bagagli a lato giá pronti perché stava preparandosi a partire per prendere possesso del pianeta Umanitá e che fino ad ora ha seguito il tutto in remoto, appare improvvisamente la scritta: “No signal”. Il Diavolo con un gesto di stizza e battendo il pugno sulla Sua scrivania da lavoro, esclama: “Maledizione … mi sono sfuggiti … ora mi tocca ricominciare tutto daccapo”. E subito dopo con sua grande sorpresa appare sul suo monitor la scritta: “Risultato finale: Pianeta Umanitá 1 – Democrazia 0 – Game over”. Il Diavolo rimane pensoso su chi possa avergli mandato questo ultimo ma non consueto messaggio e resosi conto che, sebbene Lui con il Suo occhio avesse spiato tutto il tempo gli altri, é stato spiato a sua volta tutto il tempo da un Altro e che il messaggio non puó venire da altri che Colui che per duemila anni ha fatto denigrare davanti a tutte le genti senza che Questi si sia mai degnato di risponderGli, con tono di sfida Gli dice: “E no mio caro … tu sei grandemente innamorato delle anime ma io ne sono dannatamente affamato … se pensi di esserti finalmente sbarazzato di me ti sbagli di grosso: fin quando esisterá una sola anima nell´universo io staró sempre nelle sue vicinanze per contendertela … la partita continua, eccome …”.
E non perdendosi di animo giá inizia a prepararsi per il prossimo giro: si alza, va al suo guardaroba, dismette l´abito da re che aveva addosso ed indossa al suo posto il suo abito mimetico preferito … quello da serpente. Fatto ció si avvicina ad un grande tavolo dove c´é tutto l´armamentario di cui si serve per corrompere l´umanitá ed attira a sé un enorme cesto con dentro tutti i frutti ed ortaggi esistenti e da cui sceglie di volta in volta l´articolo piú adatto per ingannare l´umanitá a seconda dell´epoca e dice: “Questa volta un frutto alla volta non basterá … qui ci vuole una doppia porzione ogni volta”. E detto questo prende dal cesto un paio di piccole ed invitanti mele e pensandoci su, dice: “Uhmm … a quanto pare le mele non vanno piú di moda fra gli umani … qua ci vuole qualcosa di piú grosso, di piú appariscente e che li inganni meglio” e le ributta nel cesto. E rovistando ulteriormente prende un paio di grossi cetrioli e dice: “Uhmm … sono belli lunghi ed anche duri … ma per il dolore acuto che provocano, soprattutto nel loro retro, se ne accorgerebbero subito” e li rigetta nel cesto. Poi prende due banane e dice: “Uhmm … queste hanno sempre fatto bene il loro lavoro ma proprio per questo sono giá discreditate” e le ributta indietro. Poi prende due meloni e dice: “E se invece usassi questi due bei frutti? Buoni per ogni stagione, dolci quasi come il miele, gialli come i capelli biondi di una bella donna ed anche capaci di estinguere ogni sete … uhmm … ci devo pensare …“ e li rigetta nel cesto. E cosí passati tutti i frutti e gli ortaggi in rassegna, alla fine sceglie quelli piú adatti per il prossimo grande inganno e tenendoli in mano, dice tutto contento: “Ecco … questi sono proprio quelli che fanno al caso: belli, grossi ed insospettabili” e compiacendosi della propria abilitá di saper ingannare sempre tutti, aggiunge “e quegli irriducibili imbecilli quando impareranno finalmente che, come la si gira e rigira, dietro tutte le faccende di questo mondo, anzi … di ogni mondo, ci sto sempre io? ah ah ah …ah ah AH … ah AH AH … AH AH AH …“ .
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E tutte le genti superstiti che, nel buio della semprenotte che aveva iniziato a regnare da quando “Rotes All” era arrivata nelle vicinanze del “pianeta Umanitá”, nonostante tutte le avversitá che avevano passato, erano riuscite a conservare totalmente la loro umanitá, videro scendere rapidamente e senza freni uno strano meteorite, e videro che inizió a frantumarsi per poi iniziare a sparire cosí come era apparso … e si misero a discutere dell´insolito evento: alcuni dissero che ció era un segno di prodigio … di cose buone che stavano per avvenire, altri di sventura … ed anche videro venire giú un Ufo che si riveló di essere una piccola navicella … e fattosi improvvisamente giorno, alla fine decisero di non fare la stessa fine di tutti coloro che si erano fidati solamente di quanto avevano sentito raccontare dagli altri e per questo erano periti, ma di andare a vedere di persona quale messaggio portasse.
E da questa navicella, nascosti per non essere scorti, videro scendere due umani, un uomo ed una donna dall´alta statura e dall´aspetto imponente. L´uomo, che aveva una borsa in mano con la scritta “Scienza – kit di ripartenza”, una volta sceso a terra con la compagna si voltó verso l´astronave e guardando in cielo oltre la navicella, vide nelle tenebre rossastre che sembrava trascinarsi indietro, l´ultimo bagliore infuocato dell´astronave madre “Rotes All” che si era appena totalmente disintegrata. Al che stette un momento a pensare ed infine disse: “Che vada al diavolo la Scienza e tutti i guai che ha combinato e … d´ora in poi ci penserá solo Dio”. E detto questo buttó la borsa con tutto il kit dentro la navicella e le diede fuoco.
Con grande sorpesa degli umani, i visitatori non piú coperti dal velo elettromagnetico che gli consentiva di assumere l´apparenza voluta, si rivelarono per quello che veramente erano: due rettiliani con dei fortissimi tratti umani (8). L´umanoide maschio si voltó di nuovo per cercare, con la vista di chi si sforzava di scoprire le cose eterne, di scorgere il sole che era stato da sempre la fonte di vita per il pianeta Umanitá. Questo non era ancora sorto, ma scorse gli umani proprio nella direzione in cui avrebbe dovuto sorgere di lí a poco, ed insieme alla giovane compagna che aveva convinto a seguirlo sul pianeta, inizió ad andare con decisione verso di loro. Tutte le genti, vistesi scoperte, iniziarono a fuggire disordinatamente per la paura … tutti tranne uno … una persona di altissimo lignaggio ma che aveva avuto sempre un cuore umile, che invece di fuggire come avevano fatto tutti gli altri si fece avanti verso di loro con le braccia aperte e sorridendo per la gioia, disse: “Vi ho chiamati continuamente dappertutto … in cielo, in terra ed anche nelle sue profonditá e finalmente siete venuti”. Tutti le genti, al vedere ció, smisero di fuggire, tornarono indietro e si misero dietro di lui come se non esistesse un baluardo piú sicuro sul pianeta. Al che il visitatore maschio, visto cosa l´umano mostrava apertamente con orgoglio, si avvicinó ulteriormente con la compagna, fece un gesto di saluto, le prese la mano e facendola inginocchiare insieme a lui, con la voce piú umana che gli fu possibile, semplicemente chiese: “`È questa davanti a noi la via che dobbiamo percorrere per arrivare al Dio creatore dell´universo?”
L´ umano, che nell´avvicinarsi a loro aveva tenuto alzati ben visibili nella sua mano destra una croce che aveva sempre portata con fiducia sul suo petto e nella sua mano sinistra una boccetta con dell´acqua santa presa dall´ultima fonte battesimale ancora esistente prima che fosse stata distrutta dalla furia devastatrice universale di Rotes All, con la sua voce piú umana e calda possibile ed alzando la croce verso il cielo, rispose: “La Croce é il nostro segno … questa é la fede che ci ha salvato, questa é la fede che ci fará vincere sempre” e trasfigurandosi, in presenza di tutte le genti che furono cosí tutte testimoni, improvvisamente tutto in viso emettendo cosí una intensissima luce che nessuno si ricordava di aver mai visto prima sul pianeta, e rivolgendosi prima ad uno e poi all´altra e tenendosi pronto a versare sulle loro teste l´Acqua della boccetta, chiese separatamente ad ognuno di loro: “Vuoi tu portare da questo momento la tua croce e bussare con essa al termine di questa tua vita alle porte del mio regno?”
Il primo nuovo accolto:“Si”.
La seconda nuova accolta: “Si”.
E proprio in quel momento il sole che stava incessantemente inseguendo da tempo immemorabile le tenebre per sconfiggerle definitivamente, desideroso di donare con maggior forza i propri raggi sempre generosi e dispensatori di vita a chiunque, dotato della necessaria intelligenza, avesse scelto di fare parte della comunitá che avesse voluto di nuovo crescere e moltiplicarsi secondo la propria specie e secondo gli insegnamenti di fratellanza nel Dio creatore uno e trino che erano stati dati esattamente duemila anni prima solo al pianeta Umanitá ed ora a tutto l´universo, sorse all´orizzonte.
Una nuova epoca era appena iniziata …
Fine della storia?
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Nota (penso importante) al racconto di fantasia. Nel racconto il professor Magari dice al pilota: “Gli umani … saranno sicuramente accompagnati da un incrollabile senso di superioritá visto che scoprendo di non essere soli nell´universo ma comunque di essere gli esseri dell´universo che piú si avvicinano a Dio, penseranno di essere la crema dell´universo”. E dunque quale sarebbe la differenza fra una umanitá che sia conscia di essere a “immagine e somiglianza di Dio” (come era prima) ed una che ha perso questa nozione (come é ora)? Nel primo caso, se gli extraterrestri si rivelassero, varrebbe quanto il professore ha detto nel racconto e cioé gli umani, nonostante la loro inferioritá tecnologica, non si sentirebbero mai inferiori agli extraterrestri ed anzi direbbero: “Convertitevi anche voi al vero Dio visto che é anche il vostro Dio e lasciate perdere finalmente quel Falso” (e lá ci sarebbero i problemi di accettazione che lo stesso professore elenca, ma sono problemi che nascono dai limiti dell´intelletto umano). Nel secondo caso invece gli extraterrestri, in quanto tecnologicamente avanzati, si potrebbero far passare per degli dei e gli umani, che non hanno piú la giusta nozione di Dio, interpreterebbero questo fatto anche come un loro superioritá dal punto di vista spirituale (lo si potrebbe riassumere nel “sono probabilmente piú vicini a Dio di quanto siamo noi”?). Ecco perché uno dei presupposti della loro “disclosure” (che non é ancora avvenuta) nel caso in cui vogliano avere dei vantaggi da questa, sarebbe quella che gli umani non credano piú a Dio (o che ne abbiano un´immagine distorta). E avete notato che i tatuaggi sono prevalentemente scuri? Stanno introducendo ora la moda in modo che quando ci sará la “disclosure” inizi un effetto imitazione? E cioé che gli umani vogliano iniziare a somigliare agli extraterrestri perché sono ritenuti superiori in tutto e cosí perdano definitivamente la nozione di umanitá (e contemporaneamente la somiglianza con Dio)?
Nella foto: un´anima che sta sotto la piena signoria di Dio (a destra) e la stessa anima che sta sotto la signoria materiale del Diavolo (a sinistra). Ed anche si veda:
(1b) https://www.iwp.edu/articles/
(1c)https://pestbuda.hu/en/
(1d) https://ungheriasantasede.
(1e) https://commons.wikimedia.org/
(4) Pensiero preso da “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde che ringrazio.
(5) https://www.sopralanotizia.it/
(6) Ma naturalmente giá il fatto che un vaccino, che mai dovrebbe entrare in un corpo umano, modifichi il genoma umano potrebbe essere sufficiente per il Diavolo a farLo sentire legittimato a chiedere la proprietá dell´anima: In questo caso non sarebbe necessario che esista un apposito tratto che porti la firma di Dio.
(7) Fra i “pulsanti” che vengono premuti per conquistare il pianeta Umanitá, vi sarebbe anche quello dell´“Intelligenza artificiale” che peró introduco cosí per non appesantire il racconto.
(8a) https://www.brighteon.com/
(8b) https://www.rumormillnews.com/
(8c)https://www.reddit.com/r/
(8d) https://strangesounds.org/
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Tag: pianeta umanità, quarta parte, una opinione
Categoria: Generale
Una precisazione: alcuni tratti non si possono mettere in contesto perché manca un sostanziale pezzo centrale (fra la terza e la quarta parte) che, il dott. Tosatti, ne aveva la facoltá di farlo, non sono apparsi (del resto il racconto sarebbe stato veramente lungo). Per cui: meglio leggere quello che é stato pubblicato che niente (sperando di aver scritto qualcosa che susciti delle riflessioni, soprattutto adesso che tutti i mainstream media, a comando naturalmente, parlano di Ufo/disclosure).
Forse l´intero racconto lo faró noto fra una ventina di giorni in comedonchisciotte.org nella sezione “Opinioni”.