Covid, Clima, Malori. Peso el tacón del buso. Sveglia, bella gente…
26 Luglio 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul mare di menzogne in cui siamo obbligati a sguazzare quotidianamente. Buona lettura e condivisione.
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Mio suocero, buonanima, pur essendo nato a Bergamo, era veneto fin nel midollo e, da buon veneto d’antan, usava molti proverbi, che recitava all’uopo in dialetto, con quel suo sorriso adorabile, occhi di acqua azzurra, ma da venditore di ghiaccio al Polo Nord.
E uno, tra tutti, “peso el tacon del buso” (e spero di averlo scritto giusto, la esse di peso somiglia quasi a una zeta..). Un detto così semplice e pieno di buon senso che calza a pennello tutto ciò che abbiamo vissuto (psicopandemia con prigionia, obbligo di siero genico, grim path) e che stiamo vivendo, ossia follia climatica, emergenza senza emergenza, paura declinata dai buggì (così li chiamo io, facile capire il motivo…) alla televisione per prepararci al “tacon” della “transizione ecologica” (che è solo suono di parole cacofoniche), che sarà mille volte peggio del “buso”. Cioè il caldo che, in estate, abita al suo normale indirizzo.
Peggio il siero genico (tacon) del covid (buso). Infatti la strage da malore improvviso continua, nel silenzio di tutti, in un gelato menefreghismo generale al sapore della paganissima “mors tua via mea”. E a me non servono i dati dell’Istat per sapere che ogni giorno, come sacchi di patate, cadono giovani, giovanissimi e meno giovani e, pur soccorsi, finiscono all’altro mondo e nessuno, nel “mainstream” (ossia la nera corrente) che si domandi come è possibile che, prima del “vax” un morto in spiaggia faceva notizia e batteva le prime pagine e oggi nessuno ne parla e il poveretto viene spazzato via, nascosto e presto dimenticato
E’ successo anche alla mamma di una mia amica. Era in spiaggia con la nipote e il bambino di lei quando, d’un tratto, mamma e figliolino camminavano avanti e non si sono accorti che la nonna era finita in acqua, faccia avanti. Caduta, splash, e via.
Quando sono arrivati i soccorsi, la povera signora era deceduta e così l’ambulanza la ha lasciata in spiaggia. Dove è rimasta fino a sera. In obitorio, la figlia la ha trovata in costume e piena di sabbia. Chissene. Un film dell’orrore. Ma ormai, e quasi stento a crederci, la normalità.
Sì peggio le auto elettriche, la tassa sul consumo di ossigeno, le case verdi e chissà quale altra diavoleria inventata per tormentarci (tacon) del semplice caldo che da sempre e per sempre si chiamerà “caldo estivo”. D’estate fa caldo. Che grande scoperta.
Ieri, salendo dal mare con un gruppo di inglesi, dai a lamentarsi (loro) del caldo e, con occhi iniettati dalla paura (tentacolo del maligno), mi hanno detto il solito ritornello noioso del “climate change”. Allora io ho risposto che fin da piccola (avevo sei anni) abito queste contrade sarde e che da sempre, in luglio e in agosto, fa un gran caldo. E basta leggere Grazia Deledda per scoprire che era così anche ai suoi tempi. Ossia un secolo fa. Poi ho sbuffato e ho detto: “Basta!”. Svoltando a destra, mogi come asinelli, mi hanno salutato a orecchie basse…
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Tag: bdv, clima, covid, de vito, malori
Categoria: Generale
La gaffe del super-potente imbranato.
“Usa, gaffe di Biden: «Oltre 100 americani morti a causa del Covid»
(https://video.corriere.it/esteri/usa-gaffe-biden-oltre-100-americani-morti-causa-covid/db720320-2ba5-11ee-be5d-f6dabb22dd0d)
Tra le tante mistificazioni la più grave riguarda… Dio!
Ci sono casi in cui qualcuno si mette a difendere Dio da quelli che, non avendo capito nulla, lo farebbero passare per cattivo.
Così, per farlo buono a modo loro, lo trasformano in un’idea e soprattutto in un “dio” che non risulta dalla Rivelazione che Egli ha fatto di sé stesso.
Bergoglio e quel tipo di chiesa ne sono l’emblema.
E chi lo dice? Per esempio il vangelo di oggi con Gesù che spiega il parlare in parabola e cita Isaia.
“Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile… perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”
Qui sta il punto: CONVERTIRSI.
Dio è buono e attende la conversione. Non conferma affatto il peccatore nel peccato. Lo ama, ma per cambiarlo e guarirlo.
E se non vuole?
Si separa lui dall’amore e questo non è privo di conseguenze… già in questa vita e anche eterne.
Il dio bergogliano è un ologramma buono per la pubblicità e qualche influencer de noantri.
Il Dio cristiano (che non è uno tra i tanti, che fa media), quello morto in croce e risorto, è del tutto differente da questa robaccia.
Si è fatto pane e si dà in nutrimento, ma non è un drive in con annesso fast food, salsine e insaporitori vari.
Condivido in toto caro fratello (o sorella). Dio è buono e non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Tanto tempo fa, al tempo delle cose normali e della vita con tutte le sue piacevolezze e le sue difficoltà di sempre, sul problema secolare delle troppe tasse, molti se ne uscivano col dire: “Fra un po’ pagheremo pure l’aria che si respira”…Toh, che manco a dirlo, l’ora è arrivata davvero e la tassa sull’ossigeno e e diavolerie peggiori le stanno progettando sul serio e in gran segreto le illustrano, chissà per quali inimmaginabili congiure, persino in certe sacre stanze, avvelenate ormai da terribili solfurei olezzi. Dicono (i congiurati) che bisogna far bello il mondo, splendente e luminoso e per farlo è urgente togliere di mezzo il suo peggior nemico, la causa prima di tutte le brutture e dei massimi disastri, quell’essere, cioè, che il Padreterno creò con così grande allegrezza da farlo a Sua immagine e somiglianza e addirittura poco meno degli angeli. Una rabbia nera per satanasso, una ferocia senza fine. Anzi no, ché arriverà -ed è certo- Chi gli schiaccerà la testa.
Clima… come su onda di successo riportato con Covid19… creare autentico putiferio letteralmente… dal nulla!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Ad un certo punto, bisogna che la zizzania si separi dal grano. Cadranno nella ecotela, tessuta dagli stessi del siero genico. E’ anche una questione di (mancanza) di fede, che illumina i passi e le scelte di chi ancora la conserva.
Un tempo si giurava per il duce. Oggi per chi? E in effetti è difficile dare un nome e un volto a chi sacrifichiamo da tre anni circa. Ma sappiamo che c’è. Non è previsto (ancora) alcun giuramento ma la figura del COMPLICE di costui ,o di costoro ,prende forma in ognuno di noi ( chi più chi meno, certo ) attraverso un auto convincimento indotto con maestria ,fino a renderci disposti a indossare un cilicio e cospargersi il capo di cenere. E a rendere perfetta questa strategia studiata nei meandri oscuri di certa Cupola ecco che puntualmente il supporto proveniente da un’altra di “cupola” non si fa attendere. Che tempistica ragazzi!