Il vero, il bello, il buono (le malefatte del clero modernista). Catholicus.
4 Luglio 2023
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, Catholicus, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni, amare, sullo stato della Chiesa. Buona lettura e condivisione.
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Il vero, il bello, il buono (le malefatte del clero modernista)
Chi, come noi, ha un bel po’ di primavere sulle spalle, sicuramente ricorderà il film di Sergio Leone “Il buono, il brutto e il cattivo”, magistralmente interpretato da Clint Eastwood, Lee Van Cleef ed Eli Wallach. Rimanendo in ambito di trilogie, o trinomi, sappiamo dal catechismo (quello vero, cioè quello di san Pio X) che il diavolo è falso, brutto e cattivo, menzognero ed omicida fin dal principio.
Le due citazioni non sono del tutto sovrapponibili, dato che nell’operato del clero modernista, al potere nella Chiesa di Cristo da oltre sessant’anni, non vi è niente di buono, e quel poco che può apparire tale è solo un mezzo per veicolare eresie, tradimenti e apostasie. Sempre il catechismo di San Pio X insegna che il diavolo distrugge anziché costruire, colmo di un odio inestinguibile contro Dio e gli uomini.
Conseguentemente, coloro che gli si associano, che seguono il suo esempio, diventando suoi seguaci, diventano come lui, menzogneri e omicidi, impegnati a falsificare la dottrina cattolica bimillenaria, a distruggere ciò che di bello e sacro le generazioni precedenti hanno realizzato ad onore e gloria del Signore (le belle cattedrali, i santuari, le basiliche ecc.), odiando in maniera viscerale i pochi, veri cattolici rimasti in circolazione (qui sta la loro cattiveria, che non riescono a dissimulare con il loro falso buonismo ipocrita).
Ecco quindi spiegato l’accostamento del trinomio cinematografico al trinomio ecclesiastico, il secondo di ben maggiore gravità ed ampiezza del primo. Spostandoci quindi all’analisi del comportamento del clero modernista, ribelle e rivoluzionario, che si è impadronito del ponte di comando della barca di Pietro da oltre un sessantennio (e poi di tutte le sedi un tempo cattoliche), non dobbiamo faticare molto per riscontrare in tale comportamento le stesse caratteristiche dell’operato del Principe di questo mondo; come lui, infatti, anche loro, i chierici modernisti, sono nemici del vero, del bello e del buono e diffondono il falso (menzogne a 360°), il brutto (nuovi edifici sacri) e la cattiveria (odio ancestrale, inestinguibile, per la chiesa preconciliare e per tutto ciò che sa di cattolicesimo tradizionale).
Vediamo in dettaglio: 1) il vero : sostituzione della Verità tutta intera con la menzogna, sia in campo dottrinale, che liturgico e pastorale, in ogni ambito, insomma, dove la Verità dovrebbe trionfare sull’opera falsificatoria del Maligno e dei suoi sciagurati collaboratori. Infatti i modernisti, empi e traditori, hanno falsificato la dottrina, rinnegando comandamenti, precetti, virtù cardinali, opere di misericordia spirituale (tutte perfidamente presentate come coercitive della libertà individuale, al solo scopo di legittimare i peccatori impenitenti, accompagnandoli sino alle soglie dell’Inferno…) limitandosi a proclamare le sole opere di misericordia corporale, peraltro presentate in un’ottica di mero umanesimo laico, conformemente al pensiero massonico.
Alcuni esempi, tra gli innumerevoli : il “per tutti” al posto del “pro multis”, durante la consacrazione; il sibilino “subsistit in” di Lumen Gentium 8/b (ecumenismo eretico); il “non abbandonarci alla tentazione” (blasfema alterazione delle stesse parole insegnateci da Gesù Cristo); il “pace in terra agli uomini <che Dio ama>”, anziché “agli uomini <di buona volontà> (ingannevole falsificazione della base stessa del Cristianesimo); il “non sono degno di partecipare <alla tua mensa>”, anziché “non son degno che Tu entri <sotto il mio tetto>”; il Sanctus, dove il Signore è “Dio dell’universo” (espressione massonica), anziché “Dio degli eserciti”; l’effusione “della rugiada”, anziché “dello Spirito”, e così via…, per finire con la riforma liturgica, empia falsificazione, in senso protestante, del sacro rito tridentino, una falsificazione dello spirito della liturgia, dal cristocentrismo all’antropocentrismo, mettendo a centro l’uomo anziché Dio.
Chi diffonde abitualmente la menzogna, alla lunga non riesce a tener testa a chi dice la verità, non potendo rispondere “punto su punto” (come S. Pio X nella lettera del 14 ottobre 1911 al Vescovo di Cremona, mons. Geremia Bonomelli); per tale motivo, volendo attuare il lavaggio del cervello della gente (dei fedeli, nel nostro caso), i propalatori della menzogna debbono cercare di mettere a tacere chi oppone loro la verità tutta intera. 2) Il bello. Non è difficile illustrare questo punto della trattazione in oggetto, basta riportare alla mente dei lettori le orrende, bruttissime chiese costruite dopo il Concilio, quasi una vendetta della gerarchia ribelle modernista contro la bellezza di due millenni di architettura sacra; così come i nostri progenitori, con vera fede, edificarono queste perle di bellezza “ad maiorem Dei gloriam et salus animarum” (non dimentichiamo che erano definite la Bibbia degli analfabeti), analogamente il clero rivoluzionario ha voluto dissacrare, fare in modo che in questi orrendi edifici l’anima non potesse elevarsi al Cielo, a render grazie al suo Dio.
Le chiese moderniste non debbono distinguersi dagli edifici circostanti, questa la regola imposta dai committenti, non deve più esserci il campanile, così le chiese cessano di essere templi eretti a gloria di Dio, diventando più simili a enormi capannoni, multisale per recital, e via dicendo. Di esempi ve ne sono ormai in ogni paese e città; la forma a croce latina è scomparsa da decenni nei nuovi edifici sacri, si è giunti a forme assurde, come nel caso della chiesa cubica di Foligno. Ecco a cosa ha portato la perdita del senso del sacro, sintomo evidente della perdita della fede da parte del clero modernista. L’arte sacra è sempre più folle, incomprensibile, frutto della barbarie modernista, del desiderio di vendetta contro la Chiesa preconciliare, la bellezza delle sue espressioni, la fede e l’amore che trasparivano da quadri, statue, edifici religiosi.
I modernisti dissacrano, profanano, sono sacrileghi; vien da pensare che, oltre ad aver perduto completamente la fede (con il loro antropocentrismo, immanentismo, culto dell’uomo), nutrano un odio profondo contro la vera religione, rappresentata dalla Chiesa preconciliare, e lo sfoghino in questo modo, con queste vendette. Una vendetta, quella del clero modernista, attuata con fredda lucidità e quasi con una punta di sadismo; la vittoria della bruttezza sulla bellezza. Dato questo loro blasfemo modus operandi, non possiamo che concordare con quanto diceva, al tempo della crisi ariana, S. Anastasio “occupano tutte le sedi, ma non hanno più la fede”. La chiesa “cubica” di Foligno, capolavoro di architettura dissacrante https://tuttonellamore.wordpress.com/2016/09/25/brutte-chiese-e-teologia-della-fuffa/ 3) Il buono.
Il clero modernista ha sostituito la bontà evangelica con il buonismo, falso ed ipocrita, intento a confermare i peccatori nei loro peccati, accompagnandoli così fin sulle soglie dell’inferno, convincendoli che il Signore ci accetta tutti così come siamo, che non giudica nessuno, non condanna nessuno, e via dicendo. In tal modo i pochi veri, residui cattolici, che smentiscono questa diabolica versione modernista, esortando i peccatori al pentimento, alla conversione, al ravvedimento operoso ed al cambiamento di vita, vengono dipinti dal clero traditore modernista come rigidi, divisivi, fanatici, non inclusivi, privi della “misericordia a costo zero”… e il gioco è fatto, il male diventa bene, e viceversa, e i buoni vengono dileggiati, derisi, emarginati, perseguitati, espulsi dal corpo ecclesiale. A tal fine, ovviamente, è stato necessario prima impadronirsi del ponte di comando della barca di Pietro, così da poterla dirigere verso il naufragio, con l’inganno e la falsificazione della dottrina, del magistero, della pastorale, di tutto ciò che odorava di sano cattolicesimo tradizionale.
Dietro la facciata ingannatoria del buonismo dei modernisti si cela il loro vero volto, il loro odio ancestrale, viscerale, inestinguibile contro i veri cattolici rimasti in circolazione, che ancora tengono duro (il clero ancora cattolico, però, in massima parte tace, si nasconde, si mimetizza, pavido e insensibile alla sorte cui condanna i fedeli creduloni, lasciandoli senza una vera guida spirituale), cercando di salvare il salvabile, avvisando i fedeli fiduciosi nelle false autorità che li stanno ingannando, manipolando, deviandoli dalla retta via, dal sentiero stretto ed impervio che conduce in Paradiso, per instradarli sulla strada larga e comoda, che però conduce all’abisso infernale. Ecco, contro questi ultimi si dirige tutto l’odio, tutta la cattiveria, tutto il disprezzo di questo clero modernista, in primis delle gerarchie al potere.
Questa perfida cattiveria è la vera cartina di tornasole che rivela l’animo diabolico del clero modernista. Bontà e misericordia del Vaticano modernista: la persecuzione dei Francescani/e dell’Immacolata http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2173_Catholicus_Distruzione_FF-II.html La persecuzione degli ordini religiosi femminili ha recentemente avuto un seguito con le suore di Pienza e quelle di Arlington, in Texas, a dimostrazione che il lupo perde il pelo, ma non il vizio… Concludendo quindi, abbiamo brevemente tratteggiato le virtù negative che caratterizzano l’animus del clero modernista da oltre un sessantennio a questa parte : menzogna, cioè falsità, bruttezza dissacrante e cattiveria gratuita verso i buoni cristiani. Il vero, il bello ed il buono sono stati sostituiti, rimpiazzati dal loro contrario, abilmente e perfidamente, grazie alla conquista ed alla gestione del potere nella Chiesa-istituzione, dall’epoca del nefasto Concilio giovanneo in poi. Non disperiamoci, però, e questo non per incoscienza, per autolesionismo suicida, ma unicamente per la fede, che ci invita a dar credito alla parole di NSGC “Portae inferi non praevalebunt!”, ed a quelle della Sua (e, per grazia Sua, anche nostra) SS.ma Madre, la Beata Sempre Vergine Maria “Alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà”.
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Tag: bello, buono, catholicus, chiesa, vero
Categoria: Generale
“Gesù…ha… detto: “da questo riconosceranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”…
Caro Nico, qui, e mi appello agli esimi esegeti prof. ed intellett. chiedendo umilmente chiarimenti eventuali, esprimo una mia opinione.
E cioè: se quanto citato corrisponde a quanto detto da NSGC, premessa necessaria, perché caro Nico, forse non ci crederai, ma all’epoca non c’erano registratori, l'”amore” di cui sopra è quello tra i discepoli di NSGC.
Ora, invece, dall’opinione passo ad una constatazione e cioè che don Ciccio, adepto di pachamame ed altre divinità sataniche è ovvio che non sia discepolo di NSGC, così come non lo sono i suoi seguaci che lo riconoscono come “papa” anche si tratta di intellettuali, spesso piagnoni o alteri come in possesso di una sapienza eccelsa. Insomma i vari saccenti non possono cambiare niente, non dico delle Scritture ma nemmeno del più semplice catechismo elementare, composto e conforme all’insegnamento della Chiesa (non mi riferisco alla neo chiesa). Rimane da risolvere la questione del registratore.
Comunque io sono uno che ama non sbilanciarsi quindi non mi voglio sbilanciare e dico solo una cosa a Cathlolicus: Bravo!!! (e falli schiattare, con misericordia però, sì proprio quella di don Ciccio)
@ Gaetano2 : grazie, caro amico e fratello in Cristo, il tuo parere mi conforta e mi incoraggia nella mia modesta, umile opera di apostolato informatico, tesa aunicamente “ad mariorem Dei gloriam et salus animorum”, cioè a maggior gloria di Dio e a conquistare a Lui le anime indecise e/o disorientate dalle malefatte e dagli inganni di 60 anni suonati di potere modernista nella Chiesa-istituzione, la cd Chiesa militante; ma la Chiesa purgante, il Purgatorio, e la Chiesa trionfante, il Paradiso con la SS.ma Trinità, la Madonna ed i Santi, questi farabutti di modernisti non la potranno mai ingannare, non la conquisteranno, ne rimarrano esclusi per l’eternità : il oro posto è altrove, in basso, molto in basso, laggù “dove è pianto e stridor di denti” per dirla cn le parole di NSGC. L. J. C.
Quindi VITO, LUDO e GIAMPIERO sono scomunicati?
E da chi?
P.S. Ma perché mi chiama “Nico”?
Veramente, di scomuniche non ho detto niente. Però oggigiorno è alla moda,…
Ebbé, “Nico” lo vedo bene abbinato a seguire “Nippo”, in riferimento a tanti interventi interessanti sui samurai e su quello che io definisco come una “stoicità” giapponese (è solo una definizione mia, niente di più). Ultimamente, però, non ne ho visti , i commenti sono più concentrati su attualità pseudo ecclesiastiche, un po’ squallide. Ma adesso con la scelta del “baciatore”, forse, ci saranno grandi soddisfazioni per tutti
Da parte mia, sono nel più profondo dolore per la confusione creata da questa banda di pirati impadroniti della barca di Pietro e all’arrembaggio di una infinità di anime che si fidano e accolgono per buono ogni assalto e ogni attentato alla loro salvezza eterna. La totale adesione alla nuova formulazione del Padre Nostro con relativo insulto a Nostro Signore ne è un esempio, ma anche la cieca accoglienza di qualsiasi altra novità, che sia la rugiada, gli amati dal Signore, persino la ridicola aggiunta di “sorelle” a fratelli, rispettosissima quota rosa per essere al passo coi tempi e non scontentare gli amanti del politicamente corretto. E che dire dell’orrendo silenzio dei pastori sulle orgogliose e oscene sfilate sodomitiche patrocinate in ogni dove e della conseguente corruzione dei bambini portati in quei luoghi dai loro sciagurati genitori? Roba da fare accapponare la pelle, a ben pensarci. E da ultimo, lette poche ore fa, certe esternazioni di chi dovrà a breve difendere ogni fondamento della nostra Fede: “Ci sono cose che a volte crediamo immutabili e in realtà non lo sono. Il precetto domenicale, ad esempio, non è indispensabile ed è qualcosa che può venire meno”. Impossibile non piangere. Potrei dilungarmi e scrivere un poema sulla catastrofe in atto,ma preferisco rivolgermi alla Madonna Santissima, Auxlium Christianorum e Consolatrix Afflictorum. Sia Lei il nostro soccorso.
Una domanda per i cosiddetti “tradizionalisti”: il Concilio Vaticano II è stato non solo un Concilio ECUMENICO ma ben due papi canonicamente eletti hanno dato il loro placet. Che faceva lo Spirito Santo dal momento in cui affiorò nella mente di Giovanni XXIII l’idea di indire il Concilio, fino alla sua conclusione sotto Paolo VI? Era in ferie? O se era Presente lo è stato con parecchie defaillance? Chiedo lumi a qualche esperto di ecclesiologia o pneumologia.
in realtà i concili veramente ECUMENICI sono terminati il primo millennio. Con lo scisma d’oriente qualsiasi altro concilio venuto dopo non è più stato ecumenico (con la sola parziale eccezione del concilio di firenze, poi però rigettato colpevolmente da buona parte dell’ortodossia).
in quanto non più ecumenici, quindi cattolici (=universali), niente di ciò che è avvenuto dopo lo scisma può ritenersi con sicurezza benedetto o ispirato dallo Spirito, in quanto frutto di divisione mai sanata fra credenti
Saremmo messi proprio male se le cose stessero così. Sarebbe come se lo stesso apporto dello Spirito Santo si fosse frazionato, rendendo così impossibile a qualsiasi chiesa cristiana di riconoscersi come l’unica “vera”, l’unica indefettibile, l’unica veramente al riparo dalle porte degli inferi.
E ancora, che il Concilio di Firenze rappresentasse l’unica tiepida eccezione mi inquieta. Ho salutato il Vaticano II, nella fattispecie la NOSTRA AETATE come provvidenziale rispetto a certe anguste visioni suffragate dal Concilio di Firenze, a mio avviso bisognose di sviluppo. E, come si vede, lo Spirito Santo, Spirito di Verità, ci conduce verso quella pienezza della comprensione che, sia ben chiaro, non prevede verità a tempo determinato ( come oggi assistiamo…).
Io invece concordo con Catholicus…
Catholicus, ho letto gli esempi che lei ha riportato. Sa che è proprio leggendo quei “cadi pratico” (invece che i soliti proclami teorici) che ci si rende conto di quanto poco lei conosca dottrina e tradizione cattolica? Le dico molto francamente: chi ritiene blasfema la modifica alla traduzione della Padre Nostro o al Gloria dimostra di non sapere nulla di duemila anni di esegesi (patristica e scolastica in primis). C’è da avere compassione. Molta compassione.
Per la miseria!
Ma insomma qui non ci si capisce più niente!
Catholicus s’impegna in una dettagliata dimostrazione e Vito lo liquida con due parole.
Evidentemente essi appartengono a due fazioni diverse e avversarie.
E non è che un esempio della divisione in atto.
Si farà mai giorno?
Finchè c’è vita c’è battaglia. Questa, in estrema sintesi, è la condizione umana. Ricordo di aver letto giorni fa quel brano del vangelo in cui Gesù è indicato come “segno di contraddizione, venuto per svelare i pensieri di molti cuori”.
Salve Nippo, purtroppo Catholicus sulle due traduzioni non fa alcuna dimostrazione ma solo affermazioni apodittiche. Bene ha fatto Vito ad affermarne l’infondatezza. Ovvio che se vi fosse disponibilità al confronto le questioni potrebbero essere approfondite, ma Catholicus – come quasi tutti gli utenti di questo blog – non vuole confrontarsi e approfondire, ma solo lanciare invettive contro il Papa e la Chiesa romana. Quindi penso che abbia fatto bene Vito a non perdere troppo tempo. Lei temo sia l’unico a fare eccezione qua dentro, caro Nippo 🙂
Beh, il signor Davide Scarano rileva che gi scontri fanno parte della condizione umana e che Gesù è segno di contraddizione. Sì, ma la rivalità spesso spigolosa (e forse anche abbastanza astiosa) tra i contendenti è davvero molto disdicevole. Come ci si può professare seguaci di Cristo e scagliarsi gli uni contro gli altri magari anche appellandosi alle Scritture? E poi, chi è che può dire con sicumera “io ho capito cosa dice Cristo”?
Gesù è segno di contraddizione, ma ha anche detto: “da questo riconosceranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”. Come la mettiamo?
Insomma, si può discutere senza sentirsi automaticamente dalla parte giusta e puntare il dito verso gli altri? Non è palese che un atteggiamento del genere può soltanto aggravare la già penosa situazione?
La ringrazio per la sua fraterna correzione, caro Vito, …. ma in verità le dirò : preferisco il commento Fra’ Giovanni Maria, che ringrazio di tutto cuore. Pace e bene, mio caro fratello in Cristo…
Temo che la tua preferenza sia irrilevante, caro Catholicus. Le bugie sono bugie a prescindere dai gusti.
Gentile Vito , giorni fa il buon
bergoglio , si è dichiarato
indignato e disgustato per il
rogo del corano in Svezia ;
ma chi è , la guida suprema
dell’Iran ?
Ancora non avete capito che
lui professa un ‘altra religione ,
infatti ci ha vietato la Messa
Tridentina ed ha cambiato
pure il Padre Nostro , ma c’è
chi lo condanna , il Figlio ,
Gesù Cristo , che disse che
chiunque aggiungerà o toglierà
uno iota dalla scrittura sarà
considerato minimo nel
Regno dei Cieli .
Piuttosto mi dispiace per voi
che giustificate tutti i
controsensi di questo pontificato , dalle streghe in
vaticano agli immorali impiegati
nei posti di comando ; se
costoro vi sembrano fini
esegeti ,ebbene , io lo sono
più di loro , seppure nel mio piccolo.
Sta’ scritto infatti nell’Apocalisse: Chi sarà vittorioso erediterà questi beni , io sarò il suo Dio ed egli
sarà mio figlio .
Ma per i vili e gli increduli , gli
abietti e gli omicidi ,gli immorali , i fattucchieri ,gli
idolatri e per tutti i mentitori
è riservato lo stagno ardente
di fuoco 🔥 e di zolfo .
( Apocalisse 21,7).
Se Bergoglio si indignasse e si disgustasse per quanto accade nei Gay Pride comincerebbe solo a recuperare un minimo di decoto.
Grazie. E con parole di Gesù: “Se questo tempo non fosse abbreviato – con l’intervento del primo atto della venuta di Cristo – nessuno si salverebbe. “