P. Martin: il Sacro Cuore di Gesù e Compatibile con il Gay Pride.

7 Giugno 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo apparso su Breitbart, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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Il gesuita padre James Martin ha detto che questo fine settimana la celebrazione del Gay Pride è compatibile con la devozione al Sacro Cuore perché entrambi ci insegnano l’amore di Gesù”.
A giugno i cattolici celebrano il Mese del Sacro Cuore”, scrive padre Martin su Twitter. “Le persone LGBTQ celebrano il #Mese dell’Orgoglio. I cattolici LGBTQ celebrano entrambi. Uno ci mostra come Gesù ama. L’altro ci mostra chi Gesù ci chiama ad amare oggi”.
“Dove sarebbe oggi il Sacro Cuore?”. chiede Martin in un tweet di accompagnamento. “Sarebbe riversato con amore su queste persone che cercano amore e accettazione”.
Sui social media, molti hanno espresso perplessità per l’affermazione del sacerdote, insistendo sul fatto che essere orgogliosi della propria attività omosessuale o della propria identità transgender sembra diametralmente opposto al nucleo della devozione al Sacro Cuore.
La devozione al Sacro Cuore di Gesù è una devozione cattolica incentrata sull’espiazione e la riparazione al Cuore di Gesù per i propri peccati personali e per quelli dell’umanità.
Da parte sua, San Paolo ha messo in guardia da coloro che sono orgogliosi delle cose vergognose che fanno, perché questo li rende “nemici della croce di Cristo”.
Negli anni passati, padre Martin, sostenitore dei diritti LGBTQ, è stato messo sotto tiro dai prelati cattolici per aver affermato un comportamento sessuale immorale piuttosto che chiamare le persone al pentimento e alla conversione. Nel 2018, l’arcivescovo Charles Chaput ha definito padre Martin per aver parlato di “cattolici LGBTQ”, come se le inclinazioni sessuali delle persone determinassero la loro identità come persone”.
Non esiste un ‘cattolico LGBTQ’ o un ‘cattolico transgender’ o un ‘cattolico eterosessuale’, come se i nostri appetiti sessuali definissero chi siamo”, ha detto Chaput, “come se queste denominazioni descrivessero comunità discrete di diversa ma uguale integrità all’interno della vera comunità ecclesiale, il corpo di Gesù Cristo”.
Ciò che la Chiesa ritiene vero sulla sessualità umana “non è una pietra d’inciampo”, ha detto. “È l’unico vero cammino verso la gioia e la completezza”.
Dopo la pubblicazione del libro di padre Martin, Building a Bridge (2017), in cui Martin “chiama la Chiesa a uno spirito di rispetto, compassione e sensibilità nel trattare con le persone con attrazione per lo stesso sesso”, l’arcivescovo Chaput ha rimproverato il sacerdote per non aver chiamato i cattolici gay alla “conversione”, invece di chiedere semplicemente “l’affermazione”.
Ciò che “purtroppo manca al libro di padre Martin”, scrisse Chaput all’epoca, è “un impegno con la sostanza di ciò che divide i cristiani fedeli da coloro che non vedono alcun peccato nelle relazioni attive tra persone dello stesso sesso”.
La critica di Chaput faceva eco ad altre recensioni del libro di padre Martin che sottolineavano la vistosa assenza di qualsiasi chiara dichiarazione sull’etica sessuale cristiana, come se egli ne fosse imbarazzato o semplicemente in disaccordo con ciò che la sua stessa Chiesa insegna sull’omosessualità.

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22 commenti

  • Mimma ha detto:

    La vogliamo smettere di usare parole dolciastre e ambivalenti?
    Gay significa sodomita.
    Sodomia significa praticare sesso contro natura
    Una porcheria . Da vomito.
    Se prima avevo rispetto per queste persone, ora non più.
    Perché si sono fatti arroganti e prevaricatori, diffusori di
    una fetenzia che vogliono insegnare anche ai bambini.
    Ma un mondo in cui si attenta alla innocenza dei piccoli bon può sussistere a lungo. Il Signore è alle porte.
    La misura è stracolma.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Nemmeno lo leggo, figuriamoci; ma voi cambiate il titolo del pezzo, è inaccettabile che bestemmie oscene siano messe accanto al Sacro Cuore facendo sembrare che sia anche solo ipotizzabile una simile vicinanza.
    E poi è ridicolo che si continui ad attribuire la qualifica di padre a quel losco figuro travestito.

  • Massimo trevia ha detto:

    Il Martin pescatore è un uccello che pesca;un sacerdote dovrebbe essere pescatore di uomini ma …..padre Martin e’pescatore di uccelli!Ah,la confusione nella Chiesa….

  • laura cadenasso ha detto:

    Buongiorno caro Marco, le invio una traccia su cui indagare. Questo il personaggio : TIMOTY RADCLIFFE. Personalmente questo nome mi sta sullo stomaco da molti mesi…veda Lei se approfondire o no -censura permettendo- ! Comunque grazie.

  • slave of JMJ ha detto:

    Father Gordon MacRae also wrote about the ails of the “gay pride” problems in America today: https://beyondthesestonewalls.com/posts/origin-by-dan-brown-like-the-da-vinci-code-is-bunk

  • Mara ha detto:

    Cardinale Martin, le auguro prima di tutto la conversione, ma se ciò non dovesse avvenire, la Geenna sarà il naturale epilogo della sua sinora miserrima vita fatta di culto della menzogna e del suo principe.

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Martin non è cardinale ma nell’attuale stravagante andazzo della Chiesa non è detto che presto non sia promosso a questo importante ruolo. E il cardinale Chaput, che si ostina a non vedere che l’eros è l’esatto contrario dell’ amore secondo l’insegnamento che ne da il Signore nella Sacra Bibbia, potrebbe essere retrocesso a sagrestano, a monito di tutti coloro che si ostinano alla “rigidità” voluta da Cristo. D’altra parte, in un’epoca in cui si confonde la necessità di dialogare con il “calare le brache” (azione percepita come più politicamente corretta), chi usa il dialogo per spiegare cosa è peccato più che costruire ponti rompe le scatole. Oltre a rinunciare ad una sicura carriera, e non solo ecclesiastica.

  • Astore ha detto:

    Amare gli omosessuali e odiare il vizio dell’omosessualità: questo è quello che dice la Chiesa.
    Allo stesso modo occorre amare i mafiosi e odiare la mafia.
    Per un cristiano, dire che la devozione al Sacro Cuore è conforme alle manifestazioni dell’orgoglio dei sodomiti di essere tali, è come dire che è conforme all’orgoglio dei mafiosi di appartenere a una certa cosca.
    Il realismo mi sta bene, ma il vero realismo tiene conto di tutta la realtà: che gli omosessuali devono essere amati e aiutati, e che il vizio dell’omosessualità è una perversione danneggia chi ne è schiavo.
    Se per realismo si intende adattare il Vangelo alle mode, si cambia il Vangelo per non cambiare niente, se invece si intende adattare i metodi di evangelizzazione per venire incontro agli uomini, allora cambiano le anime e la società.

    • Federico ha detto:

      Dio ti ha voluto così (Bergoglio a un gay); mi sa che lei si è perso qualcosa….

    • Federico ha detto:

      Intendo dire che quello che dice la chiesa di oggi è molto diverso da quello che insegnava 11 anni fa.

      • Stefano ha detto:

        Sbagliato! La Chiesa dice le stesse cose di 11, 22… 33.. 44 e via discorrendo…anni fa. È bergoglio che dice cose diverse, anche se ovviamente lui sostiene che non è così, confermandosi x ciò che è realmente: un infiltrato arrogante, spocchioso, falso e, soprattutto, bugiardo.

  • Chedisastro ha detto:

    “Se anche un angelo vi annunciasse un Vangelo diverso da quello che vi è stato dato, sia anatema” (Galati 1,6-10)
    Se Martin lo scandaloso non si accorge di bestemmiare, che qualcuno glielo faccia sapere.

  • Chiamatemi Torquemada Me ne farò una ragione ha detto:

    Una cosa sola mi disturba: IL SILENZIO DI BERGOGLIO

  • Giorgio ha detto:

    Mi vergogno di essere cattolico, questi che proclamano bestemmie, perché son bestemmie quello che dicono, che il Sacro Cuore di Gesù Cristo è paragonabile all’amore gay. Spero presto che costoro compreso gesuita padre Martin si ravvedano, ma ho i miei dubbi. Costoro compreso Bergoglio non falso Papa come alcuni dicono , ma il vero Papa di satana si pentono perché l’ora di Dio incombe su questa chiesa cattolica diventata la sinagoga di satana.

  • alessio ha detto:

    Caro Lello , proprio perché il
    Cuore di Gesù è Sacro , non
    va commesso
    nessuno dei
    peccati mortali contrari ai
    dieci Comandamenti , quindi
    evidentemente padre Martin
    non solo si sbaglia ma dice
    eresie , e va ricordato come
    furono punite Sodoma e
    Gomorra , non posso
    pensare a come saranno
    punite le
    nuove Babilonia , che sono
    le nostre città; per esempio
    Roma ,che è sede del cristianesimo , tra pochi
    giorni sarà invasa da gente
    con palloncini colorati che
    vanno a impaurire le vecchiette
    che escono da Messa , e che
    dice il pontefice ? nulla , ma
    in compenso si accanisce
    contro suore , Don Gaenswein
    ed i soliti tradizionalisti ;che
    faccia interviste,tanto non
    sa fare altro.

    • Dove siamo arrivati ha detto:

      Magari, caro Alessio, Roma fosse invasa da palloncini colorati! La invaderanno invece oscene schiere di sodomiti incalliti, fieri e orgogliosi dei loro vomitevoli peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Del quale Dio se ne infischiano altamente e se potessero gli sputerebbero in faccia, atto sostanzialmente già avvenuta col gesto di quel tale che (con motivazioni sue), senza né tanto né quanto, si è denudato a San Pietro sopra l’altare della Confessione.

  • lello ha detto:

    Sono d’accordo con Padre Martin. Proprio perché spiritualmente bisognosi, i LGBTQ sarebbero tra i primi destinatari della grazia del Sacro Cuore di Gesù. E comunque è falso che P. Martin abbia difeso gli atti omosessuali.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Il fatto è, caro Lello, che gli lgpt non si sentono affatto “spiritualmente bisognosi” ma, al contrario, ostentano un “pride” che pretende un riconoscimento di normalità anche, evidentemente, riguardo agli atti omossessuali.

      Per non dire dell’orrore, squallore e perversione dell’utero in affitto col quale pretendono di superare la sterilità cui è destinata l’omosessualità.

      Ho conosciuto e frequentavo, in tempi ovviamente “arretrati”, degli omosessuali simpatici e geniali che però nemmeno lo sognavano il “pride”. Conducevano la vita che conducevano senza ostentazione, meno che mai pensavano di mettere su “famiglia” e godevano del rispetto mio e degli altri.

      Poi il “progresso” …

    • Davide Scarano ha detto:

      Non so se Padre Martin abbia difeso tali atti, sicuramente giustifica i comportamenti, o come direbbe lui, l’essere “LGBT eccetera”. La dottrina cristiana, anzi il Vangelo, afferma “va e non peccare più”. Tutto piuttosto semplice e chiaro.
      PS Per chi crede in Cristo non è possibile la salvezza coniugata al condizionale ma solo con l’indicativo presente, per lo meno al momento della morte.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Caro Lello, nell’omosessualità non c’è nulla di buono: è una tendenza disordinata che porta ad azioni disordinate. Si può essere orgogliosi di essere omosessuali? No. Si può essere orgogliosi di compiere atti omosessuali? Ancor meno. I c.d. gay pride sono nati per affermare l’orgoglio di essere omosessuali e di compiere i relativi atti, che la Chiesa definiva tra i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.
      Secondo lei una manifestazione di questo tipo è un’occasione per chiamare queste persone a conversione oppure per ostentare al mondo il proprio peccato ed esserne fieri?

    • Mara ha detto:

      Ma lei è un troll? Perché ne abbiamo abbastanza già altrove. E comunque la invito a studiare: in primis tutte le forme di intolleranza e odio che questo triste universo, che si fa chiamare lgbt e ogni tanto aggiunge qualche consonante o vocale, ha nei confronti di chi la pensa diversamente da loro e, seppure in modo civile e continuando a rimanere tale dinanzi agli attacchi scomposti, fa delle controproposte. In secundis, documentandosi su quanti soldi vanno a confluire nelle casse di questo mondo, che proprio perché così lautamente finanziato, si permette di comportarsi in modo tanto becero. Sono odiatori seriali, persecutori specializzati, sobillatori di professione. Le potrei citare vari episodi che mi hanno riguardato personalmente. Le dico solo questo: il 15 maggio 2021 alla manifestazione contro l’obbrobrio del ddl Zan in piazza Duomo a Milano, un giovane uomo con tendenze omosessuali, che era alla ricerca di sé stesso e quindi si era accorto della falsità dei gruppi gay di cui era parte decidendo di fuoriuscirne, disse di non aver ricevuto più una telefonata o proposta di uscire insieme dai suoi “amici” omosessuali, e qualcuno lo prese a male parole. E chiudo dandole un numero. Perché dobbiamo essere concreti e non esprimere opinioni personali. Quattro miliardi di dollari: questo è il giro d’affari annuale che gravita in tutto il mondo attorno al pianeta lgbt. Un pianeta che ha deciso di essere così, non è certo nato così, ma qui il discorso si farebbe troppo lungo perché dovremmo scomodare l’antropologia, l’endocrinologia, la sociologia. Legga l’avvocato Amato, che si è visto rigare la macchina dagli “inclusivi”. Inclusivi che hanno inviato un foglio con una persona impiccata a un mio amico. Eccetera eccetera eccetera

    • Grog ha detto:

      Non è vero ciò che scrivi. Se sei d’accordo con le varie manifestazioni lgbtqwertyz…etc automaticamente difendi anche gli atti omosessuali.