Umiliante Cacciata di Gaenswein? Può Essere, Conoscendo Bergoglio.
3 Giugno 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ieri il quotidiano Die Welt pubblicava la notizia secondo cui Georg Gänswein, segretario di papa Benedetto XVI, sarebbe rimandato nella sua diocesi originaria nel sud-ovest della Germania senza alcun incarico o ruolo particolare. Qui sotto trovate, nella nostra traduzione, un articolo della Catholic News Agency (CNA) che tratta dell’argomento. Subito sotto quello che scrive Vik van Brantegem su Korazym.org…E poi qualche riga di commento da parte nostra…
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Secondo un giornale tedesco, Papa Francesco ha ordinato all’arcivescovo Georg Gänswein di lasciare il Vaticano e tornare in Germania entro la fine di giugno. Al segretario privato di lunga data di Papa Benedetto XVI è stato detto di tornare nella sua diocesi natale di Friburgo, nel sud-ovest della Germania, ma non gli è stato assegnato alcun ruolo o incarico, ha riferito venerdì il quotidiano Welt.
Secondo CNA Deutsch, l’agenzia partner di CNA in lingua tedesca, il rapporto afferma che Papa Francesco ha informato il 66enne Gänswein della sua decisione durante un’udienza privata il 19 maggio. Al momento della pubblicazione, Gänswein non aveva risposto a una richiesta di CNA Deutsch e il Vaticano non ha rilasciato alcuna comunicazione in merito.
Il futuro ruolo del segretario del defunto Benedetto è stato per mesi oggetto di voci e pettegolezzi a Roma e nella Chiesa tedesca. Tra le speculazioni precedenti c’era l’affermazione che Gänswein avrebbe ricoperto il ruolo di ambasciatore papale in Costa Rica.
L’eloquente prelato parla correntemente diverse lingue, tra cui il tedesco e l’italiano. Secondo il resoconto dei media tedeschi, Papa Francesco “ha fatto riferimento alla consuetudine secondo cui gli ex segretari privati dei papi defunti non sono rimasti a Roma”.
Gänswein, a lungo segretario di Benedetto, è stato anche prefetto della Casa Pontificia sia per Benedetto che per il suo successore, Papa Francesco, fino al febbraio 2020. Originario della regione tedesca della Foresta Nera, il figlio di un fabbro è stato ordinato sacerdote nel 1984 dall’arcivescovo Oskar Saier a Friburgo e ha conseguito un dottorato in diritto canonico presso l’Università Ludwig-Maximilian di Monaco. Gänswein è atteso in Germania alla fine di questa settimana: Domenica 4 giugno presiederà la Messa in occasione del pellegrinaggio annuale al monastero cistercense di Stiepel, vicino a Bochum, nella Germania occidentale.
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Secondo l’edizione elettronica del quotidiano tedesco Die Welt, in una “cronaca dell’umiliazione” a firma di Lucas Wiegelmann di oggi [QUI] che «a cinque mesi dalla morte di Benedetto, il tempo della bontà è finito a Roma»: «Papa Francesco ha deciso: Gänswein deve lasciare Roma entro quattro settimane e senza incarico».
Scrive Die Welt: «Dalla morte di Benedetto XVI I cattolici di tutto il mondo stanno speculando: che ne sarà del suo confidente, l’Arcivescovo tedesco Georg Gänswein? Ora Papa Francesco ha deciso: Gänswein deve lasciare Roma entro quattro settimane – senza incarico. Cronaca dell’umiliazione.
Ancora anni dopo le sue spettacolari dimissioni da Papa, Benedetto XVI era felice di come il suo successore Francesco trattava Mons. Gänswein in modo gentile. «Grazie prima di tutto, Santo Padre», ha detto una volta Benedetto XVI in un discorso del 2016. «Fin dal primo momento della tua elezione, in ogni momento della mia vita qui, la tua bontà mi impressione, mi tocca davvero nel profondo. Più che i Giardini Vaticani con la loro bellezza, la tua bontà è dove vivo: mi sento protetto». Ma ora, a cinque mesi dalla morte di Benedetto, il tempo della bontà è finito a Roma.
Secondo Die Welt Mons. Gänswein tornerà nella sua diocesi natale di Freiburg, in Baviera, entro il 1° luglio prossimo. Un portavoce dell’Arcidiocesi di Freiburg ha dichiarato che la Curia arcivescovile non commenta la notizia.
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Sarà vero, non sarà vero? Il reale problema però è che questa notizia, oltre a essere plausibile, non sorprenderebbe nessuno, se trovasse conferma nei fatti. Chiunque abbia seguito il comportamento immorale, vendicativo, e impulsivo di Jorge Mario Bergoglio non si sorprende. Georg Gaenswein sta – per usare un understatement – antipatico dal Pontefice regnante, che già lo aveva esautorato nei fatti dal ruolo di prefetto della Casa Pontificia, dicendogli chiaramente che non lo voleva più vedere in giro nei Sacri Palazzi. Poi ci sono state le dichiarazioni post mortem di Benedetto, fra cui l’affermazione che Traditionis Custodes aveva spezzato il cuore al papa emerito, e così via. Scherzando – ma mica tanto…- in passato ho paragonato papa Bergoglio alla regina di Cuori di Alice, la cui frase ricorrente era: la sentenza prima, il processo dopo; e un’altra ancora: off with their heads! Tagliategli la testa!. Ma la misericordia? Ah, quella va bene ma per gli Zanchetta, gli Inzoli, i Rupnik, i James Martin e via gayfriendlyneggiando…
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Tag: die welt, friburgo, GAENSWEIN
Categoria: Generale
Meglio per lui.
Fra i soldati è famoso il detto: “Dietro i cannoni, davanti ai muli, lontano dai capi”.
Non conosco perfettamente la situazione,ma un pochino di Misericordia….
Ricordo quanto aveva detto Vigano’ a proposito del Mons. in questione, cioe’ che Ratzinger lo aveva definito “Gestapo”, come se fosse una sorta di carceriere…nemmeno lui e’ un personaggio trasparente.
Quanto a Bergoglio, mi sembra sempre di piu’ come Stalin: fa pulizia di tutto e tutti quelli che non gli servono piu’.
It seems like the Vatican deep-Church/state is trying to hide Georg Gaenswein from spilling the beans on the murder of Pope Benedict XVI.
https://maryrefugeofholylove.files.wordpress.com/2023/04/private-revelation-posthumous-testimony-of-pope-benedict-xvi-in-february-2023.pdf
A parte l’ingiustizia di una tale decisione, segno della follia bergogliana, non era stato annunciato che Gaenswein sarebbe stato trasferito in Costa Rica?
Ma cosa mi dici mai ! Ha conseguito un dottorato in diritto canonico ?
Ma non si parlava oggi della cacciata di tutti i membri della corte di cassazione vaticana per sostituirli con Zuppi & soci, che sembra non siano competenti in diritto canonico ?
…ma la vera domanda e’: perche’ questo impellente bisogno di sostituzione di quanti abbiano un minimo di conoscenza del diritto canonico?
Non sara’ che Don Minutella ha proprio ragione?
Perche’ non smentirlo pubblicamente altrimenti!
Sarebbe molto piu’ efficace e definitivo piuttosto che accumulargli scomuniche per toglierlo definitivamente di mezzo decidersi a rispondere ai famosi dubia dei cardinali e a smentire le confessioni di Danneels!
Quello che Bergoglio teme e’ la possibilita’ che il dissenso trovi un coordinamento. Una guida. Un çapo. Sa che Ganswein potrebbe diventare quel capo. E quindi cerca di prevenire il temuto attacco.
Finche” i polli di Renzo si beccano tra loro , Bergoglio puo’ dormire sonni tranquillì.
Gaesnwein capo? Quante cose non sai ……
Forse dovreste anche conoscer Ganswein….Ma ciò che ci incuriosirebbe e capire come mai i be due non si sono subito
trovati in sintonia . Sarebbero stayy tu o no una coppia quasi perfetta ..,.
A Bergoglio piacciono le donne. Questo è poco ma sicuro.
… lavato le vesti nel …
Non ho ben capito perché il dottor Tosatti parli di atteggiamento vendicativo. Di cosa dovrebbe vendicarsi Francesco? Quali malefatte ha commesso Gaesnwein per stimolare la sete di vendetta?
Infatti non si tratta di vendetta . GG è personaggino pericolosetto è inaffidabile . Se lo è solo tolto dai piedi . Amen
Il dottor Tosatti parla di approccio immorale e vendicativo. Poi se per tenere buono uno pericoloso la tecnica migliore sia cacciarlo e fargli fare una figuraccia, francamente non lo so….
Con il casotto combinato con Sarah era il minimo che prima lo esautorassero e poi lo rispedissero in Germania. Detto questo: a parte il fatto che George andrà a insegnare a Friburgo, ‘ndo sta scritto che doveva rimanere a Roma o avere ruoli particolari? E poi…..che competenze ha padre George?
Serena, ne è passato di tempo dal libro del Card. Sarah.
Sarà arrabbiato per altro, più recentemente.
Tutto fa brodo, se non sei nel cerchio magico.
Don Georg non avrà probabilmente incarichi per altre ragioni , caro Tosatti . Meglio se ne torni buono buono in Allemagna a scrivere le sue memorie . Se ha ancora memoria …
Oddio! Non è che Ganswein sia proprio un angioletto …
Guardando all’uomo Jorge Mario, bisogna osservarlo con gli occhi di Dio e non con i nostri.
Che sguardo ha Dio? Misericordioso.
In Cielo c’è festa per un peccatore pentito, quindi -con tanta pazienza- Dio coltiva la possibilità di festeggiare.
Dal nostro punto di vista sarebbe importante essere in festa perchè siamo già di casa e non irati come il fratello maggiore per (l’eventuale) festa di chi ritorna.
E poi, la festa che c’è già in Cielo tra i beati, può riguardare anche chi in terra si accosti con vesti adeguate: le vesti delle opere giuste (Ap 19,8), dato che la “fede” non è una teoria teologica, ma va praticata.
Rallegriamoci ed esultiamo vestendo di bisso, le opere di giustizia dei santi. Beati coloro che sono invitati al banchetto di nozze, indossando vesti adeguate.
La Sposa dell’agnello è “plurale”: un popolo, appunto.
La tristezza deve prenderci per chi di tutto questo fa solo potere, ruolo, arbitrio, assenza di diritto, assenza di fede, ingiustizia, abuso… E’ la tristezza del Cielo.
Ma i beati non devono scadere nella maldicenza.
Devono pregare. Dio è paziente e attende.
Gesù chiamò ancora “amico” quel Giuda già traditore.
L’avrebbe ancora salvato, se glielo avesse chiesto.
Il figliol prodigo torna e il Padre gli corre incontro.
Il problema è avere la veste adeguata.
L’invito al banchetto è universale, ma gli “imbucati”, senza l’abito adatto, sono cacciati fuori.
Forse da Dio severo giudice? No: da chi ha fatto il furbo e glieLo dice in faccia, non avendo altro da dirGli.
Pensiamo alla festa che ci sarebbe in Cielo se Jorge Mario, un uomo, rivestisse la veste bianca la vesta nel sangue dell’Agnello. Non arrabbiamoci per quel che fa o non fa, ma rattristiamoci se a noi non basta essere beati, anche quano fossimo perseguitati, e vogliamo giudicare al posto Dio, che porta ancora pazienza.