Al Caos e Ritorno. Marionette a Hiroshima e Altrove. Benedetta De Vito.

24 Maggio 2023 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione questo commento su quello che si vede alla TV, quello che ci vogliono far vedere, e quello – molto – che ci vogliono nascondere. Buona lettura e diffusione.

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Avanti, c’è posto, vengano, vengano pure avanti, signore e signori, i posti in piedi non mancano al Teatro dei Bocconi, dove s’accendono le luci sui vostri cari burattini in ghingheri sempre a svolazzare tra vertici, incontri, summit, eventi e abboccamenti, G1-2-3-4 e F16 e mai un giorno che stiano a lavorare (un verbo di cui non conoscono  nemmeno il significato) alla scrivania, ma sempre in movimento come ce li figurano sul piccolo malefico schermo che proietta, notte e giorno, lo spettacolo quotidiano delle marionette. Avanti, entrate al Teatro Bocconi, per una speciale puntata chiamata “Al caos e ritorno”. Tutti insieme caoticamente…

Si sieda chi può, dunque, gli altri s’appoggino pure alle pareti sì da consentir l’entrata a chi preme la fuori. E ora, avanti, andiamo a cominciare: entrano le due prim’attrici, di rosa cipria abbigliate (dal medesimo stilista come s’evince dal taglio dei panni. Insieme, allacciate in rosa, si inchinano davanti al monumento delle vittime della bomba atomica.

Oh che belline, quanta pia serietà in quegli occhiolini! Meritano proprio un bell’applauso. Avanti, che aspettate? E un lungo battimani dei bocconi (anti, che fa rima con migranti e fa molto, in delizia di participio presente, poesia in forma di rosa). Chi alza la mano? Dì un poco bambino e gli viene dato un microfono. Come ti chiami? “Mi chiamo Gigino e volevo dire che a scuola ho studiato che la bomba atomica l’hanno buttata gli americani che sono gli alleati delle due prime attrici vestite di rosa, sì sì quelli che le abbracciano!”.

Un trapestio in sala e una corsa ad afferrare il microfono. “Avanti, avanti andiamo avanti, ammirate la bellezza della miss Cristina Laurentina, una splendida drag queen per deliziarvi. Battete le mani, avanti. Ma non ci sono applausi. E Gigino piange: “Zia Betta è brutto, mi fa paura!”.

“Portate via il disturbatore e si proceda. Ma Gigino, svelto svelto, striscia tra piedi e poltrone riesce a fuggire e, quatto quatto si apposta proprio sotto il palco e chissà che cosa combinerà… Intanto lo spettacolo continua. Entra di nuovo la prim’attrice in visita agli alluvionati. Risuona la voce del presentatore: “Vestita di verde, no, macché, mica verde speranza! Qui si tratta dell’europeissimo verde vipera, la green (grim, cioè trista) economia che porterà morte e disperazione.”

Occhi basiti s’incrociano: “Oh che sta dicendo?” Il presentatore s’accorge di aver schiacciato per sbaglio il tasto del traduttore V. e: “Guardate, bellina, come fa un buffetto al caro nonnino, piena di pietas filiale…”.

Tutti, abbagliati da cotanta portentosa interpretazione non ricordano nemmeno che, per gli alluvionati, appena una passeggiatina della prima attrice, mentre per il naufrago dei “migranti” (in rosa poesia) si mosse tutta la compagnia del Bocconi, compreso il capocomico che vive sull’Olimpo. E, i bocconi (anti) tutti ad applaudire dimentichi anche del fatto che non uno dei tanti “giornalanti” (cioè le comparse della gran messinscena) si è posto il problema di fare, che so, due domande a quanti regolano le acque lì dove l’acqua ha ucciso e distrutto.

Né, e ora usciamo dal teatro perché la faccenda è troppo seria per consegnarla a codesti figuranti, si dono domandati il perché delle strane manovre nella diga di Ridracoli. Niente, zitti e mosca. Se fosse vivo mio padre che le dighe le progettava e sapeva tutto del ciclo dell’acqua in Italia, chiederei a lui lumi, ma così come stanno le cose, chiedo ad altri (più esperti di me) di studiare le carte, di fare un’inchiesta perché il Signore, e lo so e basta, come per la psicopandemia, non c’entra un bel nulla, con buonapace dell’ateo signor Achille Occhetto.

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2 commenti

  • nuccioviglietti ha detto:

    Quando Potere in preda a massima confusione tende divenire oltremodo spudorato. No altrimenti spiegabile esecrabile idea yankee di organizzare un G7 nientepopodimenoche… ad Hiroshima!… che è imperitura testimone globale di loro intrinseca totale scelleratezza… specie di peccato originale che mai potrà essere dimenticato emendato perdonato!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

    • Chedisastro ha detto:

      Giusto, giusto, gattomatto ma non troppo! Lacrime di insaziabili coccodrilli, spudorate facce toste in vomitevole tenuta di angioletti.