L’Insopportabile, Falsa, Cancel Culture di Certa Chiesa. Luca Del Pozzo.
7 Aprile 2023
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, Luca Del Pozzo, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sull’ennesimo esempio di sottomissione culturale (e spirituale) dei vertici della Chiesa al pensiero dominante, quello voluto e propagandato dai Padroni del Mondo. Buona lettura, e condivisione.
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Di segnali che da qualche fessura il fumo del politicamente corretto fosse entrato anche nel tempio di Dio ne erano già arrivati parecchi, e non da ieri.
Basti pensare, per dirne uno, a come nel discorso pubblico ecclesiale un giorno sì e l’altro pure viene (mal)trattato il tema, pure importante, dell’ecologia, con accentuazioni non di rado in sintonia più con il mainstream ambientalista di rito gretino, marcato da un retroterra fortemente paganeggiante, che espressione di una genuina visione cattolica (laddove per cattolica s’intende ovviamente la visione secondo cui, innanzitutto, il creato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il creato, e tutto il resto a seguire).
Se però, ed è questa la novità, anche la chiesa cede all’avanzata della cancel culture cosiddetta, bè Huston abbiamo un problema.
E neanche piccolo. E’ di qualche giorno fa la pubblicazione di una nota congiunta da parte dei dicasteri per la Cultura e l’Educazione e per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, avente per oggetto la cosiddetta “Dottrina della scoperta”.
In estrema sintesi, si tratta della dottrina giurisprudenziale, elaborata nell’Ottocento dai tribunali dei diversi paesi, che legittimava l’esproprio, bonario o tramite conquista, delle terre dei popoli indigeni da parte dei coloni che quelle terre le scoprivano.
Ebbene siccome secondo alcuni studiosi alla base di quella teoria vi sarebbero documenti papali, la nota ha voluto precisare senza mezzi termini che la succitata dottrina “non fa parte dell’insegnamento della Chiesa”.
Dov’è il problema? Il problema non tanto è il rigetto in sé della dottrina, quanto le considerazioni al contorno.
Considerazioni che sembrano risentire, neanche troppo velatamente, di certi stereotipi della “leggenda nera” – ossia della (falsa) ricostruzione della storia delle missioni in America, frutto della propaganda anti-cattolica elaborata a tavolino dagli ambienti protestanti anglofoni – col rischio di avallare la condanna senza appello, la cancellazione, appunto, di una storia giudicata a posteriori disdicevole in quanto espressione di una mentalità colonizzatrice.
Insomma, la questione avrebbe forse meritato un supplemento di indagine e riflessione posto che, ad esempio, i popoli precolombiani “colonizzati” in particolare dalla Spagna, tanto civili erano da praticare cosucce tipo sacrifici umani, incesto, cannibalismo, eccetera.
Anche per questo lascia oltremodo perplessi – ciò che rappresenta l’altro aspetto, forse ancor più problematico del primo – quando il documento in scia ad una frase di Francesco dice sostanzialmente che tutte le culture sono uguali.
Non scherziamo.
Un conto è affermare il sacrosanto principio che nessuno può esercitare violenza su un altro, singolo o gruppo o popolo che sia; tutt’altra faccenda è dire che tutte le culture si equivalgono.
Se si parte dal presupposto, che in ambito cattolico dovrebbe essere scontato ma che a quanto pare scontato non è, che ciò che definisce una cultura è il rispetto per la dignità della persona derivante dalla sua natura, si fa fatica anche solo a definire cultura, e men che meno civiltà, il modo di vivere di certi popoli del passato (e del presente, anche).
Ma soprattutto basta con questa continua autoflagellazione della chiesa e dell’Occidente.
Luca Del Pozzo
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Tag: cancel culture, chiesa, del pozzo
Categoria: Generale