Nessun Atto d’Amore. Vaticano e Campagna Vaccinale, di Ernest Williams.

6 Aprile 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, per la cortesia di Life Site News, che ringraziamo di cuore, pubblichiamo la traduzione italiana di queste riflessioni sulla campagna vaccinale, e la posizione assunta dal Vaticano, Pontefice regnante in primis, sulla questione. Buona lettura, e diffusione. Questo è il collegamento all’articolo in inglese

§§§

 

Autore: Ernest Williams

Festa di Madre Angelica

27 marzo 2023

 

 

Nessun atto di carità

Una riflessione personale sulla promozione della vaccinazione anti-Covid attuata dal Vaticano

 

Il pifferaio magico con la mascherina

 

Un giorno d’inizio marzo, foriero di una splendida primavera,

una visione strana, spaventosa per molti,

apparve nella bella piazza del mio paese.

 

Un “pifferaio magico con la mascherina”, con strani, larghi indumenti intimi,

gambe oscillanti, due piedi danzanti simili a zampe,

suonava una musica assai mesta, seppur terribilmente dolce e ipnotica,

 

e cantava:

“Mettetevi la mascherina, mettetevi la mascherina, state lontano dai vostri familiari!”.

 

La melodia risuonava nel paese, riempiendo di tristezza gli abitanti

che, come pecore da macello, seguivano quella guida dal fascino ipnotico;

presi dalla paura, non fecero attenzione.

 

Intanto il pifferaio seguitava imperterrito,

producendo un suono via via più assordante,

 

finché, con un rabbioso borbottio, esclamò:

“Vaccinatevi, vaccinatevi, per il bene del vostro prossimo o dei vostri familiari”.

 

Ma alcune pecore sagge rimasero indietro, osservando tutto.

Notando la follia, la paura e i dubbi,

avevano capito che non era il caso di seguire quel tipo.

 

Così, restarono ferme, osservando incredule

tanti paesani che, come pecore idiote,

seguivano il pifferaio fino al centro vaccinazioni locale.

Sapevano che la vera saggezza sta nel riflettere,

e non nel seguire ciecamente una folla sconvolta.

 

Il pifferaio con la mascherina aveva fatto il suo gioco,

anche il pastore e il medico locale ci erano cascati,

ma le pecore sagge erano rimaste ferme, rifiutando di farsi domare,

ben consce che la paura e il panico portano fuori strada,

e che, alla fine, solo la vera saggezza illumina e indica la via.

 

Scritta insieme ad AI Anon

 

Nessun atto di carità…

 

“Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni, 13:34-35)

 

Se il comandamento nuovo dato da Gesù a tutti i credenti fosse uno “specchio”, cosa vedremmo guardando la Chiesa a ritroso nel tempo, fino ai primi mesi del 2020, quando la pandemia è scoppiata in modo evidente? Riconosceremmo Colui che ci ha comandato di amarci l’un l’altro? Lo riconosceremmo in mezzo al popolo, mentre insegna e serve un gregge oppresso, aggravato dalla paura e dalla malattia? Udiremmo le parole “Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni e gli altri”? E se le udissimo, cosa vedremmo? Vedremmo all’opera la potenza guaritrice e l’amore dello Spirito Santo, come quando Gesù rispose ai discepoli di Giovanni Battista: “Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete” (Matteo, 11:4)?

 

“I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!” (Matteo 11:5-6)

 

Queste parole profetiche di Nostro Signore riguardano tutti noi che siamo chiamati a professare ed esercitare la vera fede in Lui. Il mondo ha riconosciuto l’autenticità di tali parole?

 

“Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35)

 

Temo che lo “specchio” andrà in frantumi o che chi lo guarda verrà accecato dal dolore. O forse entrambe le cose.

 

Ricorro a questi passi della Scrittura per cercare di capire, alla luce degli avvenimenti verificatisi negli ultimi tre anni, la reazione mostrata dalla Chiesa cattolica, in primis tra i suoi membri, la gerarchia religiosa, le istituzioni cattoliche e tutti i fedeli. Ci siamo amati l’un l’altro? Il comandamento nuovo di Gesù è stato osservato? Il mondo può dire ora, con maggiore convinzione: “Si vede proprio che siete Suoi discepoli!”?

 

In effetti, guardando attraverso la lente di enti secolari internazionali come l’ONU, l’OMS, i governi sovrani, le agenzie sanitarie, l’industria farmaceutica e i media, sembrava che la Chiesa cattolica avesse avuto successo. Secondo dette istituzioni, la vaccinazione era un atto doveroso verso il prossimo, un gesto di carità. La Santa Sede (nonché, va sottolineato, quasi tutti i leader di altre denominazioni cristiane), ha affermato la stessa cosa con un comandamento nuovo del Signore, espresso in forma abbreviata: “Vaccinatevi, per amarvi gli uni e gli altri” (Giovanni 13:34-35).

 

Per riassumere le parole di papa Francesco:

“Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per se stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli”. (Papa Francesco – I vaccini sono un atto d’amore per salvarci insieme – Vatican News, agosto 2022).

 

Tutte queste “autorità competenti” sono favorevoli all’aborto, all’eutanasia, al cambiamento di genere nell’infanzia, a dare agli uomini la possibilità di partorire; ma se sono così in contrasto con tali princìpi morali fondamentali, cosa possono saperne della carità? Perché dovrebbero avere ragione a promuovere una vaccinazione di massa contro il Covid-19 ricorrendo a terapie geniche sperimentali?

 

Ma se voi, come me, non guardavate attraverso la lente di dette istituzioni secolari, avrete visto le cose in modo molto diverso. Avrete visto che la Chiesa ha abbandonato il Vangelo di Gesù Cristo per seguire i dettami dell’OMS e delle autorità sanitarie nazionali schierate sulla stessa linea. Chiese chiuse, sacerdoti con la mascherina, fedeli confinati in casa, costretti a partecipare alle funzioni religiose in diretta streaming. A coloro che stavano per morire in ospedale a causa di un trattamento medico che ora appare sempre più errato, è stato negato il sacramento dell’unzione degli infermi.

 

Avrete visto che le istituzioni cattoliche, comprese le alte sfere della Chiesa, costringevano i fedeli a vaccinarsi con terapie geniche sperimentali a base di mRNA, e che, in alcuni casi, chi si rifiutava di farlo perdeva il lavoro. Cosa vergognosa, molti medici e infermieri cattolici hanno abbandonato l’etica medica e somministrato tali terapie geniche tossiche, anche a bambini che non erano mai stati soggetti a rischio. Sembrava che la Chiesa cattolica avesse abbandonato l’altare del suo Signore e Salvatore Gesù Cristo e stesse servendo l’altare secolare della grande, corrotta industria farmaceutica.

Una volta che la campagna di vaccinazione globale è entrata nel vivo, si è visto che alcune Chiese cattoliche del mondo, tra cui quella di San Pietro a Roma, richiedevano ai fedeli di esibire il Green Pass per partecipare alle funzioni religiose. In quella stessa operazione che rischia di ritorcersi contro la Chiesa, abbiamo assistito tragicamente alla totale incapacità della gerarchia ecclesiastica di riconoscere il danno arrecato ai fedeli dalle terapie sperimentali anti-Covid a base di mRNA. Quest’incapacità è evidente ancor oggi.

 

Andate sulle banche dati online VAERS-USA, EMA Eudra-Vigilance, OMS Vigi-Access, TGA-Australia, UK “Yellow Card” relative agli eventi avversi verificatisi in seguito alla campagna di vaccinazione e cercate sotto “Covid-19 Vaccines”. Già a metà del 2022, tali eventi, in tutto il mondo, superavano gli 11,5 milioni, mentre i decessi erano quasi 75 mila. Queste banche dati mediche sono realizzate su base volontaria e riflettono solo il dieci per cento del quadro reale.

 

La cosa più inquietante è che alcuni famosi genetisti hanno espresso il timore che le sequenze di codici sintetici presenti nelle terapie geniche anti-Covid a base di mRNA non siano conformi alla nostra umanità. A tutt’oggi le aziende farmaceutiche hanno opposto resistenza alle pressioni volte a favorire la completa divulgazione del contenuto delle fiale dei vaccini.

 

“Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi” (1Cor 3:17)

 

Cosa predicherebbe oggi San Paolo su questo danno arrecato all’umanità dei fedeli? Ma Pietro non ha forse parlato…

 

A questo punto, voglio condividere la mia storia…

Alla fine del 2020, avevo già messo da parte un progetto al quale avevo lavorato nei due anni precedenti, mirante a combattere l’inquinamento ambientale provocato dalla plastica: le restrizioni ai viaggi imposte dalle misure anti-Covid ne avevano fortemente complicato lo sviluppo. All’inizio del 2021, allarmato dalla marea crescente di eventi avversi segnalati in seguito alla somministrazione del vaccino anti-Covid, e informato da amici che avevano subìto danni o perso i loro cari dopo la vaccinazione, ho sottoposto le mie preoccupazioni al Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Era inquietante il fatto che la leadership della Chiesa cattolica aveva preso una posizione pubblica così cieca, dichiarando “sicure” le terapie geniche sperimentali a base di mRNA e incoraggiando i fedeli con il motto “vaccinatevi per amore del prossimo”. Altrettanto sconcertante era vedere il Successore di Pietro, di certo non un immunologo competente, trasformare una complessa questione medica in una questione morale, promuovendo detti interventi farmaceutici per i quali non esistevano dati sulla sicurezza a lungo termine. Il Vaticano aveva persino firmato un contratto con la Pfizer per fornire ai membri della curia, ai religiosi, al personale e alle loro famiglie vaccini anti-Covid a base di mRNA. Reduce da tre decenni molto sofferti a causa della tragedia degli abusi sessuali commessi dai chierici, intravedevo già l’inizio di un altro triste capitolo.

 

Il cardinale Turkson, allora prelato di detto Dicastero, sembrava aver compreso le mie preoccupazioni e sapere che alcuni religiosi avevano riscontrato effetti negativi sulla propria salute dopo essersi sottoposti al vaccino Pfizer a base di mRNA, e ha accettato di organizzare un seminario di due giorni per esaminare le preoccupazioni che avevo sollevato, insieme ad altre questioni. La programmazione di detto seminario è stata rinviata tre volte nel corso del 2021, per poi essere fissata ad inizio gennaio 2022. Purtroppo il cardinale, dopo aver consegnato al Papa le sue dimissioni alla fine del 2021, anno di scadenza del suo mandato quinquennale, non è stato reintegrato.

 

Con la nomina del cardinale Czerny a Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ho dovuto ricominciare il dialogo da capo. All’inizio del 2022, pur essendo stanco dopo un anno di sforzi inutili, mi sono sentito spinto a continuare questa “maratona” dopo aver sognato un famoso genetista che sosteneva la campagna per il vaccino anti-Covid in Vaticano. Nell’aprile 2022 sono stato finalmente invitato a presentare una proposta di dialogo che esaminasse le mie preoccupazioni sul vaccino. All’inizio di giugno 2022, con l’aiuto e il sostegno della “Truth for Health Foundation”, composta da importanti medici specialisti statunitensi e da altrettanto autorevoli genetisti e immunologi francesi, è stata presentata una proposta. Il Dicastero, dopo averla esaminata, l’ha accolta con gratitudine, per poi sottoporla all’approvazione delle alte sfere ecclesiastiche.

 

Abbiamo aspettato; Roma è notoriamente lenta. Purtroppo, la proposta di dialogo sul vaccino anti-Covid è stata bloccata, con la scusa, alquanto banale, che il Dicastero non aveva le risorse necessarie per organizzare un dialogo del genere, sebbene ci fossimo offerti di organizzare tutto, anche di sostenere le spese. Evidentemente le argomentazioni utilizzate per convincere la Chiesa a cambiare subito la sua posizione favorevole alle terapie geniche anti-Covid con mRNA erano troppo impegnative per essere respinte, e probabilmente avevano urtato la suscettibilità di non pochi esponenti ecclesiastici. Forse non è sorprendente il fatto che in quel periodo il Vaticano ha continuato a promuovere senza sosta la vaccinazione anti-Covid, ricorrendo a un’altra approvazione pubblicata su Vatican News.

 

Ma io non mi sono arreso. Da giovane ero un corridore di lunga distanza. Escluso dalla società svizzera e impedito di partecipare alla maggior parte delle funzioni cattoliche durante il 2021 e all’inizio del 2022 per essermi rifiutato di sottopormi al vaccino anti-Covid e di esibire il Green Pass, ho voluto ritemprarmi mentalmente facendo corse all’aria aperta per tutto l’inverno e nuotando, di mattina, nel gelido lago di Zurigo. Ma la situazione restava irritante. Questi pastori vogliono davvero bene alle loro pecore? Si preoccupano di loro?

 

Infine, verso la fine del 2022 sono stato informato che la Pontificia Accademia delle Scienze, attualmente diretta dal cardinale Turkson, prevedeva di organizzare nel settembre 2023 una sessione, Lessons Learnt, per esaminare le questioni e le preoccupazioni relative ai vaccini a mRNA. Evidentemente, mentre altre istituzioni ammettono gli errori causati da una risposta “tirannica” al Covid, la Chiesa non ha fretta di ascoltare opinioni contrarie.

 

Ho anche chiesto sostegno ad alcuni cardinali più conservatori. Il cardinale Pell, due mesi prima di morire per insufficienza cardiaca dopo un’operazione, mi aveva detto di essere d’accordo ad avviare in Vaticano un dibattito sui vaccini. Purtroppo ha ricevuto tre dosi di vaccino mRNA, suppongo della Pfizer. Non mi sorprenderebbe se i conseguenti danni al cuore avessero accelerato la sua precoce morte. Non sarebbe l’unico caso.

 

Mi chiedo: quanti altri fedeli, in particolare giovani, subiranno effetti avversi capaci di cambiare la loro vita? Quante altre morti improvvise si verificheranno prima che inizi il dialogo sul vaccino anti-Covid? Il Vaticano arriverà ad ammettere che la vaccinazione anti-Covid non è mai stata un “atto di carità” verso il prossimo, ma piuttosto un’operazione rischiosa per la vita degli individui, costretti a sottoporsi al vaccino? Nonché l’ennesimo insulto alla memoria di bambini innocenti, uccisi nelle malvagie fabbriche di aborti al fine di fornire feti all’industria farmaceutica dei vaccini?

 

Il giorno di Natale mi sono recato con la mia famiglia nel luogo in cui è stato battezzato Gesù, in Giordania, per rinnovare le mie promesse battesimali. È stata una celebrazione spirituale molto profonda della nascita di Cristo, svoltasi proprio nel luogo in cui, quasi duemila anni fa, il cristianesimo ha avuto inizio. Mentre si avvicina il 2030, anno di quel grande anniversario, così significativo per tutti i cristiani, mi chiedo: se oggi San Giovanni fosse vivo e ancora impegnato a battezzare, e venisse avvicinato dai nostri leader religiosi, cosa avrebbe da dire loro? Sappiamo come si è rivolto agli scribi e ai farisei, ai capi religiosi ebrei del tempo di Gesù. (Matteo 3:7-12)

 

Considerate le sempre più evidenti “grinze” nelle spiegazioni ufficiali date sul Covid e la dilagante corruzione sia nei governi che nelle istituzioni, mi chiedo, al termine di questa riflessione personale sulla promozione della vaccinazione anti-Covid attuata dal Vaticano: quando verrà il giorno della resa dei conti, la Santa Sede avrà l’umiltà di inginocchiarsi davanti ai fedeli e chiederà perdono per aver esposto incautamente il gregge affidatole da Gesù con parole sconsiderate, tali da distorcere il comandamento dell’amore e aprire la porta ai lupi? E cosa dire di quei cardinali e vescovi che hanno seguito ciecamente dettami che sapevano essere sbagliati? Di quelli che sono rimasti zitti quando avrebbero dovuto parlare in difesa della verità? Non so davvero come il Signore si comporterà con i pastori, se rimarranno impenitenti. Mi vengono in mente, in proposito, queste parole di Gesù:

 

«E non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo» (Matteo 3:9).

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