In Difesa della Santa Messa Cattolica.
31 Marzo 2023
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro blog offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla messa, e in particolare sulla messa antica, di cui tanto si sta parlando in questi giorni, grazie anche all’iniziativa dele affissioni tutt’intorno al Vaticano, e di cui potete avere un’idea grazie a questo aggiornamento di Messa in Latino. Buona lettura e diffusione.
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Difendiamo la Santa Messa cattolica!
Abbiamo visto, in un nostro precedente articolo, come l’azione di autodemolizione della Chiesa Cattolica ad opera della sua stessa gerarchia (iniziatasi a partire dal Concilio Vaticano II e dai papi conciliari, e poi proseguita con i papi post-conciliari e la gerarchia pressoché unanime) abbia riguardato tutti gli aspetti della Chiesa-istituzione, e cioè le basi dottrinali, gli strumenti operativi (liturgia, sacramenti, sacramentali, arte ed architettura sacra) e gli obiettivi pastorali (missione evangelizzatrice, salus animarum, conquista di anime a Cristo).
(http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4808_Catholicus_Autodemolizione_della_Chiesa.html e
https://www.stilumcuriae.com/autodemolizione-della-chiesa-cattolica-ad-opera-della-gerarchia-catholicus)
Adesso, alla luce dei recenti, reiterati attacchi alla santa Messa cattolica, impropriamente definita “messa antica”, sentiamo l’obbligo di scendere in campo a difesa della liturgia che ha formato intere schiere di santi, missionari, martiri della fede, costruttori di basiliche e cattedrali, evangelizzatori di interi popoli e continenti. Sentiamo il dovere, noi che siamo nati cattolici, che siamo stati battezzati cattolici, e che tali vogliamo rimanere fino al nostro ultimo giorno (come disse il Cardinale Ottaviani durante il Concilio Vaticano II), sentiamo il dovere, dicevamo, di difendere con tutte le nostre forze la Santa Messa cattolica (quella tridentina, di san Pio V, per intenderci) dagli assalti e dalle “ostili insidie” dei servi del Nemico di Cristo, infiltratisi nella Chiesa Cattolica fino a prenderne il controllo, da alcuni decenni a questa parte.
Gli ultimi, forsennati attacchi alla messa tridentina (l’unica, sola forma della liturgia cattolica bimillenaria) che le sono stati portati recentemente (Traditionis Custodes, Desiderio Desideravi, Rescritto-Roche) ci impongono l’obbligo di passare al contrattacco, testimoniando e dimostrando la nostra fedeltà alla vera liturgia cattolica, memori del famoso motto luterano “cambiata la Messa, cambiata la religione” e dell’antico adagio “lex credendi, lex orandi”.
Da rito cristocentrico, qual era prima della rivoluzione a firma Montini-Bugnini, la Santa Messa si è poi trasformata in un ibrido rito cattoprotestante, poco cattolico e molto protestante, antropocentrico e dissacrante, secondo lo stile luterano, con innegabili segni di assimilazione delle caratteristiche rivoluzionarie protestanti : abbandono della talare, dell’altare (sostituito da un tavolo da refettorio), delle balaustre, degli inginocchiatoi, del pulpito, dei confessionali, della celebrazione agli altari laterali, della forma a croce latina dei nuovi edifici sacri, dei campanili; senza considerare, poi, l’abbandono della lingua latina, vero segno dell’universalità della Chiesa di Cristo, dal forte potere esorcistico, passo necessario per manipolare e falsificare sacra scrittura e canone liturgico : il “pro multis” della consacrazione, sostituito dal “per tutti”, il Gloria ed il Pater Noster, recentemente modificati in senso modernista, il Sanctus, dove il “Dio degli eserciti” è stato sostituito dal massonico “Dio dell’universo”; il “Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum”, sostituito dal protestante “non son degno di partecipare alla Tua mensa”; infine, l’abbandono del giuramento antimodernista, della preghiera a San Michele Arcangelo e delle altre preci leonine e l’abbandono della lettura dall’Inicpit del Vangelo di San Giovanni al termine della celebrazione.
Secondo una recente dichiarazione di un alto prelato la messa antica dovrebbe essere vietata “perché la teologia della Chiesa è cambiata” ( (http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2023/03/il-card-roche-afferma-che-la-messa.html); non serve nemmeno commentare una simile assurdità, che cozza contro il buonsenso di ogni semplice cattolico, che sa bene che compito della Chiesa di Cristo è trasmettere intatta la Buona Novella da una generazione alla successiva, fino alla fine dei tempi, senza cambiare un solo iota. In proposito, ci torna alla memoria il coraggioso libello “Agli assassini della liturgia”, redatto all’epoca della riforma liturgica da Monsignor Domenico Celada
(https://www.radiospada.org/2016/11/guelfismo-nero-agli-assassini-della-liturgia/), che purtroppo pagò a caro prezzo il suo coraggio, rimosso dal suo incarico e rimasto senza mezzi di sostentamento (in breve tempo si ammalò, passando a miglior vita…); ancora, poi, ricordiamo la Bolla “Qui Primum Tempore”, di San Pio V, dove si legge “…stabiliamo e comandiamo, sotto pena della Nostra indignazione, che a questo Nostro Messale, recentemente pubblicato, nulla mai possa venir aggiunto, detratto, cambiato…..nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro documento…… che se qualcuno avrà l’audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell’indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo.
Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno quattordici di luglio, nell’anno mille cinquecento settanta, quinto del Nostro Pontificato.”
(http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/2010/07/s-pio-v-bolla-quo-primum-tempore.html).
A questo punto vorremmo inserire un personale “amarcord”, un breve ripasso della Santa Messa cattolica secondo il rito tridentino, tratto dall’ “Ordinario del Santo Sacrificio della Messa”, pregevole libriccino pubblicato da Salpan Editore (acronimo dell’editore salentino Professor Salvatore Panzica) :
Introibo ad Altare Dei – Confiteor – Kyrie – Gloria – Epistola – Sancti evangelii – Omelia – Credo – Offertorium – Orate Frates – Praefatio – Sanctus – Consacratio – Pater Noster – Agnus Dei – Domine, non sum dignus – Communio – Post communio – Domine, vobiscum – Ite missa est – Incipit Sancti Evangelii secundum Joànnem (…et Verbum cari factum est…) – Deo Gratias !
In questo rito i fedeli ascoltan, contemplano, adorano, ringraziano, mentre il sacerdote celebrante, nella sua veste di Alter Christus, pone in atto il rinnovamento incruento del Sacrificio della Croce compiuto da Cristo al fine di riconciliare l’umanità peccatrice con il Padre Celeste, compito che gli uomini da soli non avrebbero mai potuto assolvere, essendo segnati dal Peccato Originale.
Cosa avviene invece nella semplice memoria dell’Ultima Cena, il rivoluzionario rito liturgico di Annibale Bugnini, affiancato, per volontà di Montini, da sei pastori protestanti, al fine di rendere il nuovo rito quanto più possibile gradito al mondo protestante ? Lì il sacerdote rinuncia alla sua funzione di alter Christus per ridursi a semplice presidente di assemblea (quasi si trattasse di un’assemblea condominiale) ed a celebrare è l’assemblea tutta, cioè i fedeli, in perfetto stile protestante, volge le spalle a Cristo (il tabernacolo talvolta è addirittura relegato in una nicchia laterale, nascosto agli sguardi dei fedeli), si esibisce in una specie di recital, antropocentrico al 100%, spesso a carattere sociopolitico, quando non è un vero e proprio comizio di stampo social comunista, oppure filo Lgbt (vedi veglie contro l’omofobia…); musica assordante di chitarre e bonghi, canti a squarciagola come nelle funzioni dei pastori protestanti (chi non ricorda simili scene presenti in tanti film western?), talvolta si giunge fino a rasentare il ridicolo, come nella foto sotto :
Un significativo confronto tra la sacralità della messa V.O.
e la sceneggiata (per usare un eufemismo) della messa N.O.
A conferma di come la caduta dei sacerdoti sia vissuta con estremo dolore dalla Madre di Nostro Signore Gesù Cristo, che è anche Madre della Chiesa, riportiamo nuovamente, da un nostro vecchio articolo, il colloquio che , Padre Augustin Fuentes ebbe con Suor Lucia di Fatima nel convento di Coimbra, in Portogallo, il 26 dicembre 1957. In quell’occasione, la veggente gli riferì le seguenti parole :
“Padre, il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Beata Vergine … fa di tutto per avere la meglio sulle anime consacrate a Dio, perché sa che in questo modo, le anime dei fedeli, lasciate senza guida, cadranno più facilmente nelle sue mani. […] Ciò che offende soprattutto il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore di Gesù è la caduta delle anime dei religiosi e dei sacerdoti. Il diavolo sa che per ogni religioso o sacerdote che rinnega la sua santa vocazione, molte anime sono trascinate all’inferno… Per questo il diavolo brama di impossessarsi delle anime consacrate. Cerca in ogni modo di corromperle, per addormentare le anime dei fedeli e condurle alla peggiore impenitenza. Ella (la Madonna) ha detto a me ed ai miei cugini, che il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri …”
(http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3340_Catholicus_Ultima_chiamata_per_il_Paradiso_II.html)
Concludendo, quindi, non ci rimane altro da fare che rivolgerci con cuore sincero ed affranto alla nostra Madre Celeste affinché provveda a risanare la Santa Chiesa del Suo Divin Figlio, di modo che riprenda il suo ruolo di “mater et magistra” di tutte le genti, sino ai confini della terra.
Maria, Auxílium Christianórum, ora pro nobis
Catholicus
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Tag: catholicus, messa antica
Categoria: Generale
Io mi soffermerei su un aspetto più pregnante: quanti sacerdoti, durante l’Elevazione, pronunciano le formule in modo veloce e poco sentito. Quanti non si inginocchiano più tra la Consacrazione del Pane e del Vino (ora va di moda un banale inchino). Quanti parlano di opere di misericordia corporale privandole della trascendenza che dovrebbe animarle e omettono a piè pari le opere di misericordia spirituale. Quanti pronunciano omelie inconsistenti. Quanti non fanno neanche un cenno storico agli autori delle letture e non li inquadrano nel contesto in cui sono state scritte. Quanti scelgono solo una lettura e la commentano a modo loro e lasciano perdere le altre. Quanti lasciano all’improvvisazione l’animazione delle liturgie. Quanti fanno eseguire concerti di musica non sacra nelle chiese. Quanti non richiamano chi non ha un abbigliamento consono, compresi gli scout, spesso a Messa con pantaloncini corti come se fossero in uscita. Non c’è più il senso di rispetto del sacro, questo è il vero punctum dolens.
Concordo pienamente con lei, Mara; infatti unoo dei punti essenziali delle iatruzioni date dalla massoneria au koro infiktrati nel corpus ecclesiale (orincipalmente ai piani alti, ma anche ad iniziare dal basso) è ed è stato la dissacrazine, la perdita del senso del sacro, l’immanenza a scapito della trascendenza; ne è un lampante esempio l’orrenda bruttezza delle chiese moderniste, postconciliari (cfr la chiesa cubica si San Paolo Apostolo a Foligno, opera di quel tal Fuksas, le chiese di Giovanni Michelucci: sull’A1 a Firrenze e a Longarone. ecc). Inoltre una piccolo dettaglio: citando i passi del Vangelo, i preti non dicono più “dal Vangelo di San Marco, di san Matteo, ecc.”, ma solo di Marco, i Matteo, ecc; ancor di più grave è l’offesa alla Madonna : 2Una doi noi, una semplice ragazzotta di camoagna”, secondo don Tonino Bello, e poi adirata contro Dio Padre, sotto la Croce, secondo Bergoglio, per il quale attribuiore a Maroia SS.ma i titoli di sorredentrice, Mediatrice e Avvocata è roba da “tonteros”…basta così, altrimenti devo prendere un suppplemento di pillone anti ipertensive…eh eh
Sempre che Lei sia l’Equesfidus di qualche giorno fa. Stiamo ancora aspettando che lei si scusi per le menzogne che ha scritto sulla storia della comunione. Ha citato falsamente diversi documenti ecclesiastici, perfino un decreto del concilio di Trento, per avallare la sua tesi sbagliata che purtroppo ha propagato anche su altri siti. Chieda scusa ai lettori e non scriva più bugie da quattro soldi.
Madre Santa prega per noi e per la nostra Chiesa!
Comunque, dott. Tosatti, tra troll che cercano di far passare tutti i cattolici legati alla Messa apostolica come dei sostenitori di don Minutella o degli scismatici che farneticano di “Bergoglio antipapa” e gente che ripropone a caso pezzi di articoli o commenti di altri utenti, non si capisce più nulla; penso che l’obiettivo di costoro sia far passare tutti i cattolici che ancora desiderano essere tali come dei pazzi che odiano Francesco, così da dare lo sturo a nuove restrizioni (dato che questo blog è molto letto anche a Roma, che io sappia…).
Caro, vorrei tranquillizzarla: una persona normodotata e di media sensibilità non distingue tra proclami minutelliani e anatemi non minutelliani, specialmente quelli pieni di panzane come quelli di uno che conosciamo bene….😅😅😅 Creo che il problema sia tra voi apocalittici di scuole diverse…..🙏🙏🙏🙏 😘😘😘
Ma lei, a parte le faccine che argomenti porta?
Crede davvero di rappresentare le persone di media sensibilità? Magari quelle che non vanno più a Messa, per la crescente perdita di credibilità del celebrante e del rito, cambiato senza posa
Sono anch’io dell’idea, se questi sono i frutti del Concilio, e del Novus Ordo c’è da porsi qualche domanda
Ora mi aspetto le reazioni scomposte dei pasdaran della Messa rivoluzionaria a quanto scritto sopra, esattamente quando si parla della Comunione sulla mano.
Comunque, c’è poco da dire: Roche ha ammesso che la teologia, dopo il Concilio Vaticano II (di natura pastorale, qualunque cosa voglia dire, e non dottrinale, è bene ribadirlo), è cambiata; questo vuol dire solo una cosa: o Roche è un eretico, o la liturgia rivoluzionaria del ’69 risponde ad una teologia che non è quella cattolica. Ricordo a tutti, infatti, che l’idea che i dogmi possano “evolversi” è stata esplicitamente condannata da San Pio X e che la Santa Dottrina, rifacendosi all’Eterno (in sé immutabile dunque) non può cambiare nel corso nel tempo; dunque, ciò che viene dopo non può abrogare o modificare ciò che viene prima.
Detto questo, dico a tutti di prepararsi: segni preoccupanti sembrano indicare nuove, e più feroci, persecuzioni da parte del Soglio pontificio e dei suoi funzionari. Quando sarà il momento, sarà un dovere morale per ciascuno di noi fare la sua parte per il Ripristino della Santa Messa apostolica (da alcuni erroneamente detta “Messa in latino”).
Se lei e qualcun altro la smetteste di chiamare la Messa tridentina apostolica e cattolica, come se le Messe celebrate in altri riti non lo fossero, forse troverebbe molte persone che perorerebbero il ripristino del cosiddetto V.O.
Ricordo che ha detto più volte, che bene ha fatto il papa a cancellare la Messa di S. Pio V.
Rinnovo la domanda: bisogna obbedire al papa quando dice che ci vogliono le unioni civili per gli omosessuali?
Ma la smetta una volta per sempre…mi dà l’impressione di essere davanti ad un adoloscente non cresciuto, cavilloso e polemico… Le unioni civili – meglio chiamarle incivili- non sono competenza della Chiesa… Per la loro regolamentazione?, ognuno può pensarla come vuole…in ogni caso perorare la regolamentazione non significa accettarle nella sostanza ma evitare la legge della giungla
Anche lei, che è un sacerdote, risponde con insulti? Questo non aumenta la sua credibilità, già bassa stando a diversi commenti.
Ero rimasto alla competenza del papa in materia di morale e le unioni omosessuali sono morale eccome!
“Stare con il papa” significa questo?
Sarà mia premura ricordare la sua risposta, quando attaccherà il venerando rito di S. Pio V o tratterà i fedeli che vi assistono come anime nere
Anche lei, che è un sacerdote, risponde con insulti? Questo non aumenta la sua credibilità, già bassa stando a diversi commenti.
Ero rimasto alla competenza del papa in materia di morale e le unioni omosessuali sono morale eccome!
“Stare con il papa” significa questo?
Sarà mia premura ricordare la sua risposta, quando attaccherà il venerando rito di S. Pio V o tratterà i fedeli che vi assistono come anime nere
Quindi anche il divorzio civile non è competenza della Chiesa (anche se ne parla il Catechismo della Chiesa Cattolica), “ognuno può dire quello che vuole”!
Lo stesso Catechismo che dice che gli omosessuali sono chiamati alla castità, ma non a non contrarre unioni civili, per cui anche il papa può dire quel che vuole. Punto di vista nuovo e interessante
Giovanotto, perché te la prendi tanto per le unioni civili e non protesti contro il matrimonio civile, che forse è la vera causa della decadenza della famiglia, chiedendone l’abolizione?
Vedo che l’età avanzata (ma non veneranda) non ti ha dato saggezza. E’ questo che vi insegna il Concilio e che predicano alle Messe Novus Ordo?
Ed è vero quel che dice Don Z che saresti un gesuita? Strano che sulla questione non rispondi
oltre ad essere cavilloso è anche permaloso e questi non sono insulti ma quanto si evince dai suoi continui interventi. Ha solo da lamentarsi… sia piuttosto propositivo e costruttivo
Prendo atto che ai cattolici tradizionali di può anche dare dell’adolescente non cresciuto, mentre a chi assiste a celebrazioni con canti bambineschi no.
Essere propositivi e costruttivi significa seguire il papa quando dice che sono necessarie le unioni civili omosessuali?
Altra sua caratteristica: ossessivo
Lei invece è un grande esempio per i fedeli e per la pace nella Chiesa
A coloro che criticano ingiustamente i legittimi papi post concilio come San Giovanni Paolo II, chiedo cortesemente di meditare su cosa cosa dice la Madonnna ai sacerdoti Suoi figli prediletti, il giorno prima che mons. Lefebvre, con arbitraria ordinazione episcopale senza il consenso del papa, aprisse nella Chiesa Cattolica uno SCISMA doloroso.
Ma allora… non era che l’inizio:
29 giugno 1988. Solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo.
Con la fede di Pietro.
«Figli prediletti, illuminate la terra con la luce di Cristo.
Figli prediletti, portate gli uomini a Cristo con la fede di Pietro.
Solo su Pietro, Cristo ha fondato la sua Chiesa.
Solo per Pietro, Gesù ha pregato perché la sua fede restasse sempre integra.
Solo a Pietro, il Signore ha affidato il compito di confermare nella fede i fratelli.
Oggi celebrate la solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo, in questo anno mariano a Me consacrato.
Come Mamma addolorata e preoccupata vi invito tutti a guardare oggi al successore di Pietro, al Papa Giovanni Paolo secondo.
È il mio Papa.
È il Papa da Me formato nel profondo del mio Cuore Immacolato.
È il Papa della mia grande luce, in questi tempi della più grande oscurità.
Con la fede di Pietro Egli illumina la terra e conferma tutta la Chiesa nella Verità.
Il Papa oggi, come un nuovo Pietro, riafferma la fede totale in Cristo figlio di Dio e, come un nuovo Paolo, va in tutte le parti del mondo a proclamare con coraggio il suo Vangelo di salvezza.
Sostenete il Papa con la vostra filiale unità.
Pregate per Lui, soffrite con Lui, amatelo, circondatelo di una forza potente di ubbidienza umile e coraggiosa.
◾Il cuore del Papa oggi sanguina a causa DI UN VESCOVO della santa Chiesa di Dio (mons Lefebvre) CHE, CON UNA ARBITRARIA ORDINAZIONE EPISCOPALE FATTA CONTRO IL SUO VOLERE, APRE NELLA CHIESA CATTOLICA UNO “SCISMA” DOLOROSO.
MA NON È CHE L’INIZIO.
Infatti molti Vescovi ormai non sono più uniti con il Papa e percorrono un cammino opposto a quello da Lui indicato.
È QUESTA UNA DIVISIONE PIÙ GRANDE E PIÙ PERICOLOSA, ANCHE SE NON È ANCORA VISIBILE, che addolora e fa sanguinare il mio Cuore di Mamma e fa quasi cadere il mio Papa sotto il peso di una Croce troppo pesante.
Io vi ho preparati perché possiate aiutarlo a portare la sua grande Croce.
🌟 Per questo è giunta l’ora in cui deve apparire, in tutta la sua forza ed il suo splendore, il grande ESERCITO che in questi anni, nel silenzio e nel nascondimento, mi sono formato in ogni parte del mondo, con il mio Movimento Sacerdotale Mariano, per la difesa e per il forte sostegno del Papa. (LEGITTIMO)
Così incomincia a delinearsi chiaro il disegno del piccolo gregge, che rimarrà fedele a Cristo ed alla sua Chiesa, tutto custodito nel giardino del mio Cuore Immacolato».
A fronte di tanti argomenti si commentano da sole certe repliche sulla falsariga de “il papa ha la facoltà (?) di cambiare la Messa, quindi tutto bene”, ovvero “gli Apostoli non celebravano in latino e non amministravano la Comunione sulla mano”.
A propositbkjo di Mons. Celada, ricordo un sacerdote tradizionale, che non se la prendeva certo con l’intoccabile Concilio, che passò anche lui a miglior vita essendo costretto a vivere in un edificio abbandonato, dove gli pioveva pure in testa. Davvero si può definire “alter Christus”, avendo imitato il suo Signore perfino nella povertà della Grotta. Un sacerdote di grande umiltà e dignità, come ne sono rimasti davvero pochi.
“musica assordante di chitarre e bonghi, canti a squarciagola come nelle funzioni dei pastori protestanti (chi non ricorda simili scljene presenti in tanti film western?)”
La colorita metafora western ricorre nel descrivere certa Chiesa, in particolare il saloon dove la fa da padrone la protervia e volano cazzotti (spero solo verbali) sugli astanti. Meno male che non siamo in Texas, dove si porta ancora la pistola.
Chissà se la gerarchia ancora dotata di senso comune si deciderà a lasciarci assssistere in pace alla Messa di sempre, ovvero si realizzerà quanto previsto da Mons. Viganò, che è un pagliaccio e non predilige certo asseriti toni scandalistici ed afferma che la repressione della fede e della liturgia raggiungerà livelli parossistici, appunto da film western
Questo commento mio di qualche giorno fa, spammato dal solito disturbato non c’entra nulla con l’articolo
In effetti per duplicare un tuo intervento bisogna proprio essere disturbati… 😅😅😅 Scherzo Forum lo sai che mi sei simpatico 😍😍😍😘😘😘😅😅
Che fa, si mette anche lei con quel demente? Ma non vi rendete conto di quanto siete ridicoli?
Penso che l’autore abbia ragione, le catacombe però non sono una scelta ma una situazione di fatto: la Chiesa emargina al punto che persino tra queste pagine sedicenti preti, sostituendosi all’Onnipotente scrivono che sei dannato, perfino celebrare la Messa è proibito perché è ritenuta dannosa non si capisce bene a chi e a cosa.
Quanto all’evangelizzare i lontani neppure richiede sforzo, le chiese tradizionali si riempiono sempre più, almeno fino a quando non le chiudono: come è avvenuto in Molise con i Francescani dell’Immacolata, che facevano il tutto esaurito lasciando vuote le parrocchie riformate.
Con buona pace di chi nega l’evidenza lasciando le pecore alla mercè dei lupi
Cari sacerdoti, rendetevi conto che la messa Vetus Ordo non si può salvare restando nella cattedra massonica dell’antipapa eretico JMB, contro quella del legittimo Pietro che voi non volete riconoscere, ma continuare a criticare e disprezzare pubblicamente.
La messa la può salvare solo quel PICCOLO GREGGE rimasto unito al Vicario di Cristo Benedetto-XVI e che, sottomesso al suo magistero primaziale, magnificamente espresso nella lettera apostolica SUMMORUM PONTIFICUM, celebra la Messa VO nelle case dei fedeli.
Piccolo resto cattolico formato dai fedeli e soprattutto da quei sacerdoti che la Madonna sta oggi radunando nel CENACOLO del Suo Cuore Immacolato per invocare su di loro una una seconda PENTECOSTE.
Perché la Chiesa potrà essere rinnovata solo dalla forza dell’amore sacerdotale.
Queste sono le ore decisive della battaglia e del trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Ma il segno della Sua vittoria siete Voi cari Sacerdoti consacrati a Maria, che Lei sta radunando nella Chiesa santa e povera di cui Lei è Madre.
Sul matrimonio come cappio al collo c’è stato un malinteso: il teologo domenicano si riferiva al matrimonio civile che contempla il divorzio, per di più a condizioni pesantissime per l’uomo.
Per tale ragione ha scritto che la dispensa dal matrimonio civile è un diritto, ma la gerarchia non la concede, forse (e magari senza forse) preferisce che i fedeli si dannino nel concubinato piuttosto che mettere in discussione un Concordato, che fu redatto quando il divorzio non c’era.
Altrove esistono patti prematrimoniali, diritto di famiglia adattato alle esigenze cattoliche (covenant marriage) ma qui impera il femminismo, nelle istituzioni e nella Chiesa.
Anche il Concordato sarà salvo ma non rimarrano cattolici in Italia, vuoi per collasso demografico (fine dei matrimoni religiosi prevista nel 2031, ma “fa niente”) vuoi per allontanamento dalla Chiesa: sopravvivono per ora i matrimoni civili, divenuti la metà del totale nel nostro ex cattolico Paese. Ma come altre cose, il Concordato è più granitico di un articolo di fede, non si discute!
Segnalo al gentile Tosatti che questo commento mio di qualche giorno fa, spammato dal solito disturbato non c’entra nulla con l’articolo
A fronte di tanti argomenti si commentano da sole certe repliche sulla falsariga de “il papa ha la facoltà (?) di cambiare la Messa, quindi tutto bene”, ovvero “gli Apostoli non celebravano in latino e non amministravano la Comunione sulla mano”.
A proposito di Mons. Celada, ricordo un sacerdote tradizionale, che non se la prendeva certo con l’intoccabile Concilio, che passò anche lui a miglior vita essendo costretto a vivere in un edificio abbandonato, dove gli pioveva pure in testa. Davvero si può definire “alter Christus”, avendo imitato il suo Signore perfino nella povertà della Grotta. Un sacerdote di grande umiltà e dignità, come ne sono rimasti davvero pochi.
“musica assordante di chitarre e bonghi, canti a squarciagola come nelle funzioni dei pastori protestanti (chi non ricorda simili scene presenti in tanti film western?)”
La colorita metafora western ricorre nel descrivere certa Chiesa, in particolare il saloon dove la fa da padrone la protervia e volano cazzotti (spero solo verbali) sugli astanti. Meno male che non siamo in Texas, dove si porta ancora la pistola.
Chissà se la gerarchia ancora dotata di senso comune si deciderà a lasciarci assistere in pace alla Messa di sempre, ovvero si realizzerà quanto previsto da Mons. Viganò, che è un diplomatico e non predilige certo asseriti toni scandalistici ed afferma che la repressione della fede e della liturgia raggiungerà livelli parossistici, appunto da film western
Da rito cristocentrico, qual era prima della rivoluzione a firma Montini-Bugnini, la Santa Messa si è poi trasformata in un ibrido rito cattoprotestante, poco cattolico e molto protestante, antropocentrico e dissacrante, secondo lo stile luterano, con innegabili segni di assimilazione delle caratteristiche rivoluzionarie protestanti : abbandono della talare, dell’altare (sostituito da un tavolo da refettorio), delle balaustre, degli inginocchiatoi, del pulpito, dei confessionali, della celebrazione agli altari laterali, della forma a croce latina dei nuovi edifici sacri, dei campanili; senza considerare, poi, l’abbandono della lingua latina, vero segno dell’universalità della Chiesa di Cristo, dal forte potere esorcistico, passo necessario per manipolare e falsificare sacra scrittura e canone liturgico : il “pro multis” della consacrazione, sostituito dal “per tutti”, il Gloria ed il Pater Noster, recentemente modificati in senso modernista, il Sanctus, dove il “Dio degli eserciti” è stato sostituito dal massonico “Dio dell’universo”; il “Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum”, sostituito dal protestante “non son degno di partecipare alla Tua mensa”; infine, l’abbandono del giuramento antimodernista, della preghiera a San Michele Arcangelo e delle altre preci leonine e l’abbandono della lettura dall’Inicpit del Vangelo di San Giovanni al termine della celebrazione.
Di fronte al falso papa che ha occupato la cattedra di Pietro col chiaro obiettivo di introdurre nel tempio sacro L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE … eliminando il S.Sacrificio…..
Voi vi rivolgete all’impostore SCHIAVO DI SATANA chiamandolo Santo Padre?????
DIO NON SI IRRIDE❗
A DIO SI OBBEDISCE!
Come?
Obbedendo a Cristo che, attraverso il Suo Vicario Benedetto, già ci ha indicato con l’esempio e con le parole, che l’unica via da seguire per salvare la Chiesa dalla grande impostura in atto, è uscire dalla Babilonia del falso papa e andare a celebrare la messa valida e lecita nelle case dei fedeli:
Ratzinger 1969:
«… Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi.
NON SARÀ PIÙ IN GRADO DI ABITARE GLI “EDIFICI” che ha costruito in tempi di prosperità.
Con il diminuire djei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali e ripartirà da pvviccoli gruppi, da movimenti e da una minorgvanza che rimetterà la Fede al centro dell’esperienza.
SARÀ UNA CHIESA PIÙ “SPIRITUALE”, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra.
Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti»…
Mosca raccolse l’eredità religiosa e politica dell’impero romano? Perché no, ma non dimentichiamo l’Europa cristiana!
Il resto ponderato e ineccepibile come sempre.
Il mondo si sta polarizzando in due schieramenti, al di là di particolarità dopotutto secondarie: l’ideologia della morte e la cultura della vita, dell’umanità che vuole sopravvivere.
Resta da vedere se l’umanità reagirà e agirà insieme, o rimarrà inerte come oggi accade sostanzialmente in Italia.
Il candido lettore non pensi a reazioni spettacolari come rivolte e sommosse, ma soprattutto alla creazione di realtà sane, come lo furono le comunità sorte intorno ai monasteri nel clima incerto del primo Medioevo.
Ma come ripeto spesso, non ci conosciamo neppure in parrocchia: non esistono più spazi propriamente cristiani e da luoghi di aggregazione, le chiese sono diventate ambienti (come disse un religioso) di “consumo del sacro”, divenuto (sono parole di un parroco) una sorta di terapia del benessere, come lo yoga e lo zen (infatti non manca neanche qui abbondante confuso materiale su zen e meditazioni varie).
La chiesa come “parcheggio” dove occupare il tempo (il resto è dedicato al lavoro, al cane e allo svago) senza formare famiglie e comunità e senza generare vocazioni.
Parlare di alleanze e reazioni in questo contesto è come incitare alla battaglia un esercito di terracotta. Un popolo di statue di sale
Si hi tacuerint, lapides clamabunt
Ecco quello che succede quando la casa di Dio viene profanata “nel silenzio de li superiori” e addobbata neppure come una spelonca di ladri, ma di demòni.
Chi (sincretista) evoca il sedgrevacantismo, chi paventa l’insorgere di “sette” (senza vedere movimenti discussi permessi dalla Chiesa) ma quando si tratta di agire contro simili abusi silenzio e inerzia assoluti!
Ben vengano quindi gli Alleati, che finora si sono mostrati più che rispettosi della Chiesa e del Signore, di chi non ha voluto vedere e non ha fatto nulla. Invece di gridare all’untore, meglio farebbe la gerarchia a far cessare gli abusi e a consentire la Messa tridentina, in nome di una pace ecclesiale invocata solo a parole e solo quando fa comodo
A conferma di come la caduta dei sacerdoti sia vissuta con estremo dolore dalla Madre di Nostro Signore Gesù Cristo, che è anche Madre della Chiesa, riportiamo nuovamente, da un nostro vecchio articolo, il colloquio che , Padre Augustin Fuentes ebbe con Suor Lucia di Fatima nel convento di Coimbra, in Portogallo, il 26 dicembre 1957. In quell’occasione, la veggente gli riferì le seguenti parole :
“Padre, il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Beata Vergine … fa di tutto per avere la meglio sulle anime consacrate a Dio, perché sa che in questo modo, le anime dei fedeli, lasciate senza guida, cadranno più facilmente nelle sue mani. […] Ciò che offende soprattutto il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore di Gesù è la caduta delle anime dei religiosi e dei sacerdoti. Il diavolo sa che per ogni religioso o sacerdote che rinnega la sua santa vocazione, molte anime sono trascinate all’inferno… Per questo il diavolo brama di impossessarsi delle anime consacrate. Cerca in ogni modo di corromperle, per addormentare le anime dei fedeli e condurle alla peggiore impenitenza. Ella (la Madonna) ha detto a me ed ai miei cugini, che il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri …”
Semplicemente imbarazzante
Concordo in pieno con lei, siamo arrivati a questo punto anche per le condotte gravemente omissive di tanti ministri. Se non altro perché, come è arcinoto, quelli degni vengono “silurati”, come mi disse anche qualcuno di loro, neppure Vetus Ordo.
Le pecore si disperdono perché il pastore non solo non le ascolta, ma le scaccia per poi osservare compiaciuto il gregge scomposto lasciare l’ovile.
Il sacerdozio diventa un ufficio sempre più asettico e burocratico, come tante professioni in grandi aziende dove fa carriera chi più si adegua, anche per convenienza, a direttive arbitrarie e poco lungimiranti.
Costoro non vogliono riconoscere (ma credo lo sappiano) che il malcontento non nasce dal nulla.
Cade nell’oblio un principio cardine del governo: l’ordine si regge soltanto a patto che non si formino pericolose catacombe, i sacerdoti debbono perciò accorrere in tutti i luoghi di dolore per individuare tempestivamente, lenire, arginare. Come ai re spetta di bonificare le paludi, così ai sacerdoti tocca prestare orecchio a ogni pianto; nulla infatti è facile e futile come soffocare gli oppressi, futile perché nessuno è mai originale e perciò ogni insofferenza o protesta o strazio è nell’aria e dell’aria, e le minacce (spirituali e purtroppo anche terrene) non valgono a disperderli
Di fronte al falso papa che ha occupato la cattedra di Pietro col chiaro obiettivo di introdurre nel tempio sacro L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE … eliminando il S.Sacrificio…..
Voi vi rivolgete all’impostore SCHIAVO DI SATANA chiamandolo Santo Padre?????
DIO NON SI IRRIDE❗
A DIO SI OBBEDISCE!
Come?
Obbedendo a Cristo che, attraverso il Suo Vicario Benedetto, già ci ha indicato con l’esempio e con le parole, che l’unica via da seguire per salvare la Chiesa dalla grande impostura in atto, è uscire dalla Babilonia del falso papa e andare a celebrare la messa valida e lecita nelle case dei fedeli:
Ratzinger 1969:
«… Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi.
NON SARÀ PIÙ IN GRADO DI ABITARE GLI “EDIFICI” che ha costruito in tempi di prosperità.
Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali e ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la Fede al centro dell’esperienza.
SARÀ UNA CHIESA PIÙ “SPIRITUALE”, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra.
Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti»…
http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credenti/
A proposito di cosa sarebbe satanico: cosa vi fa schiumare di rabbia se pii fedeli vogliono ricevere la Comunione in bocca? Chi, sulla Terra e sotto terra non lo trova sopportabile?
A Gerusalemme e in tutte le chiese orientali la Comunione si riceve in bocca. Si veda l’antichissima liturgia di S. Giovanni Crisostomo (prima che cancellino anche quella).
A nessuno viene in mente che la Comunione in bocca evita sacrilegi e protegge la fede nella Presenza Reale. Fede che il Novus Ordo ha attenuato con l’ambigua frase, presa dalla liturgia protestante e recitata immediatamente dopo la venuta del Signore sotto le Sacre Specie: “Nell’attesa della Tua venuta”. La rimozione dei Tabernacoli completa il desolante quadro preconizzato da Pio XII