Germania, 102mila Morti in Eccesso nel 2022. Siero, Immuno Deficenza Acquisita, AIDS.
17 Marzo 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo di The Exposé, che ringraziamo per la cortesia, e che documenta, in maniera inoppugnabile un altro disastro vaccinale. Ormai in tutto il mondo, più o meno nascosti, stanno emergendo i dati che testimoniano menzogne, interessi e comportamenti criminali di Big Pharma, dei politici e dei media. Ma a quanto sembra gli unici a non accrogersene sono solo le TV e i grandi quotidiani (con qualche eccezione); mentre anche giornali, come Il Fatto Quotidiano, non trattano assolutamente nella loro homepage del problema della gestione Covid sotto Conte, Speranza e Sileri, e delle rivelazioni di quest’ultimo…imbarazzante per l’ex presidente del Consiglio, probabilmente. Buona lettura e diffusione.
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I dati ufficiali mostrano che la Germania ha subito oltre 102.000 decessi in eccesso nel 2022, un aumento del 276% rispetto ai decessi in eccesso registrati nel 2020, il presunto apice della pandemia di Covid-19 e prima dell’autorizzazione all’uso di emergenza delle iniezioni di Covid-19. Questo dimostra che i vaccinati COVID hanno sviluppato la sindrome da immunodeficienza acquisita, come previsto da un rapporto ufficiale pubblicato dal “Robert Koch Institut”?
Quando il governo tedesco ha pubblicato i dati nel gennaio 2022, sono iniziate a crescere le preoccupazioni sull’efficacia del vaccino COVID-19. I dati hanno suggerito che la maggior parte degli individui che erano stati completamente vaccinati avrebbe sviluppato una vera e propria sindrome da immunodeficienza acquisita indotta dal vaccino entro la fine del mese. Inoltre, i dati confermano che il sistema immunitario dei vaccinati completi si era già degradato a una media di meno 87%.In Germania, all’epoca, il 70,53% era completamente vaccinato, il 2,97% era parzialmente vaccinato e il 26,5% non era vaccinato- https://ourworldindata.org/covid-vaccinations
Quindi i non vaccinati avevano 186 casi su 26,5% della popolazione. Quindi l’incidenza dei casi di Omicron vaccinati era del 57% della popolazione (830.000 è l’1% degli 83 milioni di abitanti della Germania), mentre l’incidenza dei casi di Omicron non vaccinati era solo del 7,02% della popolazione.
Quindi i vaccinati avevano (57,0/7,02 =) 8,12 volte più probabilità di essere infettati da Omicron rispetto ai non vaccinati in Germania.
Nel suo rapporto settimanale del 30 dicembre, il Koch Institut non ha presentato la normale tabella sull’efficacia del vaccino.
L’efficacia del vaccino non è una vera e propria misura del vaccino, ma delle prestazioni del sistema immunitario di chi riceve il vaccino rispetto alle prestazioni del sistema immunitario di una persona non vaccinata.
Una volta che l’imitazione dell’infezione indotta dal vaccino scompare, all’organismo rimane una scorta di “memoria” di cellule T e anticorpi che ricorderanno come combattere quella malattia in futuro.
Quindi, quando le autorità affermano che l’efficacia dei vaccini si indebolisce con il tempo, in realtà intendono dire che le prestazioni del sistema immunitario si indeboliscono con il tempo.
Fortunatamente, siamo stati in grado di aiutare i tedeschi con le informazioni che il Koch Institut non è riuscito a produrre, semplicemente facendo il calcolo per loro utilizzando la formula dell’efficacia del vaccino di Pfizer.
Efficacia del vaccino = efficacia del sistema immunitario = (1-8,12)/8,12 = -7,12/8,12 = meno-87,7%.
Pertanto, all’inizio di gennaio 2022, i tedeschi completamente vaccinati avevano una risposta immunitaria inferiore dell’87,7% rispetto a quella che i non vaccinati avevano nei confronti dell’Omicron.Questo significa che il tedesco medio era ridotto all’ultimo 12,3% del suo sistema immunitario per combattere alcune classi di virus e alcuni tipi di cancro, ecc. ecc.Panico tra il governo della GermaniaUn’ulteriore analisi ha mostrato che il tedesco medio completamente vaccinato avrebbe raggiunto un degrado del sistema immunitario pari a meno 100 % entro la fine di gennaio 2022.
Nel tentativo di placare la crescente agitazione, alla fine di gennaio il governo ha annunciato che i dati iniziali erano “errati” e che c’era stato un “errore” nell’analisi. Il governo ha affermato che gli individui completamente vaccinati non erano a rischio di sviluppare l’AIDS e che il sistema immunitario dei vaccinati non si era degradato fino a una media di meno 87%, ma molti sono stati scettici su queste affermazioni e hanno accusato il governo di voler nascondere la verità.
I critici hanno sottolineato che l’improvvisa alterazione dei dati senza alcuna spiegazione chiara o trasparenza ha sollevato il sospetto di un insabbiamento. Nonostante gli sforzi del governo tedesco per rassicurare il pubblico, il danno era già stato fatto. L’incidente aveva scosso la fiducia dell’opinione pubblica nel governo e nell’industria farmaceutica e molti si erano chiesti quale fosse il vero impatto della vaccinazione Covid-19.
Con il passare delle settimane, la situazione in Germania ha continuato a peggiorare: secondo i dati ufficiali del governo tedesco, alla 49a settimana del 2022, il Paese aveva registrato oltre 102.000 decessi in eccesso, un aumento sconcertante rispetto ai 27.291,6 decessi in eccesso registrati alla 49a settimana del 2020.
Queste cifre da sole dovrebbero indurre l’opinione pubblica a chiedersi se il vaccino abbia avuto l’effetto opposto e se i tedeschi completamente vaccinati abbiano effettivamente sviluppato l’AIDS entro la fine di gennaio 2022. Il governo e le aziende farmaceutiche continueranno ovviamente a negare ogni responsabilità e a ribadire che il vaccino è sicuro ed efficace.
Tuttavia, questi dati dimostrano che è necessario rimanere scettici e continuare a chiedere ulteriori ricerche e indagini sulle conseguenze del rilascio di una terapia genica sperimentale a base di mRNA a milioni di persone per la prima volta, e per numerose volte.Poiché il numero di morti continua a salire, è diventato chiaro che qualcosa non va e che il vero impatto delle iniezioni di Covid-19 deve essere pienamente compreso.
Se le iniezioni di Covid-19 che hanno causato la sindrome da immunodeficienza acquisita all’inizio del 2022 non sono responsabili del fatto che la Germania ha registrato un aumento del 276% dei decessi in eccesso nel 2022 rispetto al 2020, allora il governo tedesco deve spiegare all’opinione pubblica cosa mai lo sia.
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Tag: aids, exposé, Germania, morti eccesso
Categoria: Generale
Sperando che questa no sia che inizio slavina foriera di immane disastrosa valanga!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
La velocitá della scienza:
https://tapnewswire.com/2022/10/image-the-best-science-money-can-buy/
“The only good Indians I ever saw were dead“ (Philip Sheridan).
The only good Germans we ever saw were dead. With a little help by the vaccine. Thank you, Pfizer etc.! (The German Government, EU, and USA).
PRIMUN NON NOCERE
Chi cerca di curare dovrebbe innanzitutto non fare danni a chi viene curato.
Dovrebbe essere così e fino a non molti anni fa era ancora così.
Quando però succede che ti pagano di più se un malato viene diagnosticato affetto da una tal malattia e prendi persino più soldi se MUORE con quella malattia, allora la tentazione si fa forte.
Siamo ben oltre la falsificazione delle cartelle cliniche con una serie di interventi inutili o dannosi che hanno anche provocato lesioni gravi o gravissime che contraddistinsero la truffa ai danni del SSN allo scopo di intascare soldi per operazioni chirurgiche inutili (ricorderete il caso di una donna di 88 anni operata di tumore tre volte in tre mesi per ottenere il rimborso quando sarebbe bastato un solo intervento).
Qui siamo al SSN che te lo richiede! Ma il meccanismo adottato è praticamente lo stesso: l’intimidazione psicologica. Se un medico dice che hai una malattia gravissima e che se non fai la tal cosa muori, tu ti fidi. Perché non ci sono solo il malato, il medico e la cura; c’è anche il rimborso! Con il sistema a quote (una prestazione, un compenso determinato) diventa allettante (e facile), volendo, indirizzare (o gonfiare) le prestazioni in vista del rimborso.
Il sistema era nato con un intento buono, per scoraggiare i ricoveri: prima erano infatti rimborsati i giorni di ricovero, il che portava a gonfiare le degenze. Invece il sistema “a prestazione” costringerebbe ad andare subito al sodo. Peccato che il sodo sia pagato in modo differente: fatta la legge trovato l’inganno. Con il premio diventa conveniente diagnosticare i malati in un certo modo (e anche i decessi).
Una cosa gravissima accaduta con il Covid-19 ha riguardato anche la ventilazione forzata. Molti vi sono stati sottoposti senza che ve ne fosse il bisogno. Alcuni non ne hanno tratto beneficio, ma danno. Sarà un caso, ma se prima del Covid-19 la mortalità tra i pazienti intubati era del 30%, all’epoca del Covid-19 è salita al 50% e oltre. Da tenere presente che oltre il 50% dei casi di Covid-19 sono “PCR positivi” e quindi, stante l’amplificazione smodata, dei “falsi positivi”.
Così molti che sarebbero morti per la gravità del loro caso, sono morti “con-Covid-19”. Tra quanti sono morti in ospedale con-Covid-19, la metà non l’aveva e per quasi tutti il danno maggiore l’ha fatto la terapia.
In più, trattati con ossigeno e sedativi, ci si è spinti molto vicino (o oltre) l’eutanasia. Illegale. E con la scusa di “salvare gli altri” e di “liberare i posti”!!!
L’hanno fatto presto, molto presto, prima che fosse necessario, peggiorando notevolmente le cose, facendo precipitare i casi più compromessi.
Poi non l’hanno fatto più. Ma all’inizio, nel 2020, certamente. E quanti morti ci sono stati in questo modo.
Questo emergerebbe da uno studio condotto sui dati di tre grandi ospedali di New York tra il marzo e l’agosto 2020. Analoghi sospetti nel Regno Unito (il caso del midazolam). E in Italia? Tutti eroi!
Però con gli incentivi se i malati erano dichiarati con Covid-19 e ventilati. In assenza di un test diagnostico a conferma: bastava il PCR (che non è diagnostico!). E se morivano (da soli, senza parenti attorno), nemmeno un’autopsia, ma frettolose cremazioni: non si saprà mai quanto sedativo avessero in corpo.
Dichiarato sul foglietto illustrativo (vedere Comirnaty) troviamo: “vaccino per la prevenzione di Covid-19”.
Lo fa attraverso una “immunizzazione attiva”, facendo produrre anticorpi dopo che l’istruzione genica mRNA (modificato rispetto a quello naturale) ha indotto le cellule dell’organismo a sintetizzare la proteina spike del tipo di quella virale.
Sulle confezioni è dichiarata una scadenza, ma ormai i fondi di magazzino si moltiplicano e così è stata autorizzata l’estensione della validità (immaginatevi se un supermercato lo facesse con lo yogourth).
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1279946/Liste_Lotti_Comirnaty_estensione_periodo_validita_valida_al_23.12.2022.pdf
Promettono, ma non mantengono: chi ha ricevuto il siero ha beneficiato pochissimo dell’immunizzazione attiva…
Immunizzano poco o nulla (tecnicamente non sono nemmeno vaccini) e quindi sono inefficaci o lo diventano in brevissimo tempo (svanendo l’iniziale effetto in poche settimane), lasciando addirittura meno protetto di prima l’organismo, determinando un indebolimento del sistema immunitario.
Questo succede anche con i “vaccini” bivalenti messi in circolazione nell’autunno del 2022, sebbene non ci fossero studi clinici a supporto.
Ad oggi la loro efficacia clinica è ancora senza valutazione, anche se molti medici di base si sono prodigati a consigliarne l’inoculo, perché “se anche non previene contagi, certamente previene le forme gravi”.
Domanda: ma perché dovrei soffrire forme gravi? Risposta: perché il tuo organismo non è preparato e perché non ci sono altre cure.
E invece succede che i sintomi peggiori li abbiano i vaccinati, tanto più con le nuove varianti che se ne fanno un baffo di istruzioni geniche datate che hanno anche rallentato la normale risposta immunitaria…
Peggio ancora se ci si cura male, anche se oggi non ci sono più gli integralisti che prescrivevano telefonicamente solo tachipirina e quindi adesso curano anche con veri antinfiammatori e all’occorrenza con antibiotici.
Il booster bivalente (quello “aggiornato” rispetto al ceppo virale originario, perchè proteggerebbe da Omicron) funziona peggio man mano che l’età aumenta: un anziano avrà una “protezione” del solo 38% che crolla al 21% in cinque mesi.
Si tratta di protezioni molto relative, perché computate rispetto a due o quattro dosi del vaccino originale, il quale però dava “protezione negativa” nel tempo!
Vale a dire: ti avevo portato sotto zero (meno protetto che se non fossi vaccinato) e con il booster ti prometto che ti riporto sopra lo zero!!!
Tornando alla lista dei lotti scaduti che sono stati riesumati fino a 18 mesi, tenete presente che si tratta di quelli così inefficaci da dare protezione negativa.
A qualcuno li siringheranno ancora. Però intanto stanno preparandosi a rimpiazzare quell’istruzione con il bivalente. Del quale non ci sono studi, ma di cui si sa che l’efficacia svanisce molto in fretta.
In realtà non se la stanno bevendo in molti, ma le Autorità -la voce della scenzah- spingeranno in tal senso.