Messa Antica. Clandestinità, o Lotta Aperta? Deotto Risponde a Lugli.
5 Marzo 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’amico e collega Paolo Deotto ha letto l’articolo che Cristiano Lugli ha inviato ieri al nostro sito, e ci ha inviato queste riflessioni Buona lettura e meditazione, e diffusione.
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Caro Marco,
vorrei fare qualche precisazione, avendo letto l’articolo di Cristiano Lugli su Stilum Curiae (https://www.stilumcuriae.com/messa-antica-e-il-momento-della-clandestinita-o-della-lotta-cristiano-lugli ).
Premetto che conosco Lugli da diversi anni e so che è un giovane animato da grande fede. E conosco anche Giovanni Zenone, uomo di grande cultura, grande fede e anche di grande esperienza.
Zenone nel suo video (https://www.youtube.com/watch?v=W0UHlz6Rfzw ) fa un invito alla “clandestinità”, se così vogliamo dire, sul quale Cristiano Lugli non si trova d’accordo.
Certo, in linea di principio Lugli ha ragione. Però le linee di principio devono misurarsi anche con la realtà e ciò non per venire meno ai principi, ma per evitare di suicidarsi.
Facciamo un esempio concreto: due giorni orsono ho ripreso sul Nuovo Arengario (https://www.ilnuovoarengario.it/non-posso-obbedire-la-lettera-di-un-sacerdote-al-suo-vescovo/ ) il testo di una lettera, molto semplice e chiara, con cui un sacerdote dichiara al proprio vescovo la sua intenzione di non obbedire a ordini che, se eseguiti, priverebbero i fedeli di tutti i benefici per l’anima derivanti dalla celebrazione della Santa Messa in vetus ordo.
Quel sacerdote – di cui ignoriamo il nome e la diocesi – non ha scelto la clandestinità, ha scelto di agire alla luce del sole e sa benissimo che adesso potranno arrivargli delle sanzioni. Senza voler arrivare all’estremo di una scomunica e riduzione allo stato laicale, sarà sufficiente privare quel sacerdote di qualsiasi incarico nella diocesi. Se è parroco, privarlo della parrocchia.
Con quale risultato? Quello di trovarsi, dall’oggi al domani, senza mezzi di sostentamento, se non anche senza abitazione.
Ora, ciascuno di noi provi a pensare a come si troverebbe se oggi gli arrivasse una bella comunicazione di questo tipo. “Caro XX, da oggi sei licenziato e naturalmente dovrai anche liberare l’alloggio di servizio che ti era stato assegnato in ragione del tuo incarico. Cordiali saluti eccetera”.
Come specificavo sopra, non sappiamo chi sia il sacerdote che ha scritto la lettera al vescovo. Questo sacerdote ha una abitazione privata? Ha la possibilità di svolgere una qualsiasi dignitosa attività per assicurarsi il sostentamento? Non lo sappiamo.
Però sappiamo di sacerdoti che già si sono trovati in questa situazione: “puniti” unicamente per la loro fedeltà alla Chiesa, sono stati privati di incarichi e a volte anche dell’alloggio.
Cristiano Lugli sottolinea anche che oggi il prete “ribelle” (chiamiamolo così, per intenderci) non rischia la vita e che il “braccio secolare” non lo colpirà. Su questo punto, non sarei così ottimista: abbiamo già visto la cordiale collaborazione tra potere civile e potere ecclesiastico in salsa bergogliana. Basti pensare alla “collaborazione” durante la psicopandemia, con le chiese chiuse, con i fedeli (compreso quelli in fin di vita) privati dei sacramenti.
Naturalmente, se anche esistesse (già adesso – vedremo in futuro) anche un concreto rischio per la vita, questo non dovrebbe essere di ostacolo per quei sacerdoti che non prendono esempio da Don Abbondio, ma dal Cardinale.
E allora? Tutti al martirio? Tutti in clandestinità? Torniamo alle catacombe?
Io credo che sia d’uopo usare il buon senso e qui parlo di esperienze pratiche già vissute.
Tutti i fedeli, ripeto “tutti”, dovrebbero, in questi tempi malati, sentire il dovere di aiutare i bravi preti che non accettano – Bisogna obbedire a Dio, prima che agli uomini – di conformarsi a ordini sbagliati e iniqui.
Già da anni esistono associazioni o anche semplicemente gruppi di amici e famiglie, che hanno provveduto e provvedono al sostentamento di quei sacerdoti che si trovano nell’indigenza solo per la loro fedeltà a Cristo.
La cosa non è facilissima, ma si è già fatta, ergo si può replicare.
Allora, anch’io mi sento in grado di invitare i sacerdoti a non agire in clandestinità, bensì ad agire alle luce del sole, come si conviene a chi deve essere come una lampada che si mette sul porta-lampade e non sotto il moggio.
Viviamo anni cupi, anni di satana e dobbiamo agire tenendo presente la situazione reale. Cuori in alto e sguardo al Cielo, ma piedi ben piantati per terra, altrimenti rischiamo di chiedere (ad altri) sacrifici che si potevano evitare.
Immaginiamo che un palazzo prenda fuoco e ai piani alti siano intrappolati degli sventurati che non possono uscire, perché le scale sono invase dalle fiamme. I Vigili del Fuoco cosa faranno? Anzitutto stenderanno un telone di emergenza e poi inviteranno coloro che sono in pericolo a gettarsi dalle finestre, perché il telone permetterà loro di salvarsi. Quei Vigili certamente non inviteranno i pericolanti a gettarsi prima, con il rischio di schiantarsi sull’asfalto.
In conclusione, mi pare che i tempi che viviamo, che sono di assoluta anormalità, dovrebbero spingere i fedeli a organizzarsi anche per questa (tra l’altro, non nuovissima) emergenza: il soccorso ai preti perseguitati per la loro Fede. E, ribadisco, dico questo in base a ben concrete esperienze già vissute.
Se ci impegneremo, se chiederemo sempre l’aiuto del Signore e della Sua Beatissima Madre, vedremo anche i frutti.
“Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. (Mt, 10 – 16)
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Tag: deotto, lugli, messa antica
Categoria: Generale
Dottor Tosatti, mi perdoni se ogni tanto metto qualche mia riflessione su ciò che accade in questa chiesa tragicomica che è diventata la chiesa Romana 🙏
La liturgia riformata…
Dopo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, nel corso dei decenni non sono mancati gli abusi liturgici in ogni dove, con buona pace di vescovi e uffici competenti.
Ultimamente c’è stata anche la messa sul materassino con tanto di celebrante in ammollo e fedeli in costume; il motivo sarà stato senz’altro la canicola estiva fattasi insopportabile e quindi tutto si fa lecito per la nuova chiesa. Anche nella diocesi di Ischia di recente abbiamo assistito alla liturgia riformata su iniziativa dei fedeli (alcuni) con buona pace del celebrante, anche se sorpreso dall’iniziativa. Il fatto è avvenuto nella chiesa di San Alfonso, dove durante i riti conclusivi della liturgia funebre il coro ha intonato il celebre canto LISA DAGLI OCCHI BLU. È vero che a San Remo durante il festival da un po’ di anni sta succedendo di tutto, ma è altrettanto vero che non è ammissibile durante una liturgia sacra che si faccia San Remo! Quello che è accaduto potrebbe spingere altri ad emulare l’iniziativa, così da permetterci di ascoltare un vasto repertorio di canzoni a richiesta.
Anche a Serrara Fontana c’è stato un episodio di liturgia fai da te. Il mercoledì delle ceneri, il parroco con il triregno, ha modificato il rito penitenziale dell’imposizione sul capo delle ceneri, con quello di fare toccare con mano ciò che diventeremo. Infatti le ceneri le ha messe nelle mani dei fedeli, cosa non prevista dal rito. Ci dicono che l’ufficio liturgico diocesano in questo caso starebbe per richiamare l’audace parroco Mattera.
Cosa ci dobbiamo ancora aspettare?
Mentre Roma serra i ranghi sulla messa tradizionale e ne accentra ogni decisione per averne l’assoluto controllo, sugli abusi liturgici tace, così da permettere al circo dell’improvvisazione di fare i suoi danni.
Ormai lo sfascio del Cattolicesimo, in cui è impegnato l’attuale pontefice, sta’ prendendo una brutta piega e presto di sacro non resterà più nulla.
E Monsignor Pascarella?
È già con un piede sul traghetto.
Ed essendo dimissionario, infatti il 28 marzo compie i suoi 75 anni, è pronto a godersi il meritato riposo. Anticipatamente gli facciamo gli auguri e gli diciamo che, se malaguratamente in un altra vita trova un Lagnese che gli offre una nuova esperienza come questa, si ricordi che il no è una opzione per lui e per noi.
Nel grado quadro che ha perfettamente descritto, si aggiunge la beffa di assimilare, anche su queste pagine, i cattolici tradizionali a pericolosi eretici.
A chi diffonde simili insinuazioni, domando perché ignori il fatto che tantissimi fedeli vanno ogni anno in pellegrinaggio in Vaticano. Se sono sedevacantisti chi glielo fa fare? Perché questi asseriti nemici della Chiesa insistono a restare in comunione con essa?
Tutto questo suona molto vicino alle calunnie strumentali verso i Francescani dell’Immacolata, poi rivelatesi false in sede giudiziaria.
E ricorda fin troppo certa propaganda anticristiana, che credevamo finita nel 1989
A tutti i vescovi e sacerdoti Una Cum l’antipapa eretico e la sua anti-chiesa massonica:
“Perché pretendete di usurpare le chiavi del regno dei cieli, VOI CHE MILITATE NELLA CATTEDRA INIQUA DELL’IMPOSTORE ERETICO CONTRO LA CATTEDRA DI PIETRO? ”
Voi non potete negare di sapere che nella città di Roma a PIETRO (BENEDETTO XVI) per PRIMO fu conferita la CATTEDRA episcopale, sulla quale sedette il capo di tutti gli Apostoli, Pietro, (chiamato Cefa, cioè roccia, pietra); affinché in quella SOLA CATTEDRA, L’UNITÀ FOSSE MANTENUTA da TUTTI, e così neppure gli altri Apostoli difendessero le proprie cattedre contro quella, tanto da essere “SCISMATICO” e in PECCATO CHI COME VOI NE PONE UNA “LUCIFERO-MASSONICA” CONTRO L’UNICA CATTEDRA DI PIETRO❗”
O non capite Voi, che sia l’ ERESIA sia lo SCISMA attuali nascono dal fatto che voi non avete prestato e non prestate la dovuta OBBEDIENZA all’unica suprema potestà del legittimo Pietro ora defunto, che CON LE PAROLE E IL SUO “ESEMPIO”, VI CHIEDE DI ABBANDONARE LE “STRUTTURE” OCCUPATE DAGLI “ASTUTI NEMICI”, PER RICOSTITUIRE LA VERA CHIESA UNAM ET SANCTAM DI GESÙ CRISTO, costretta a celebrare la Messa VALIDA e LECITA nelle case dei fedeli, come al tempo dei primi cristiani❓
RATZINGER 1969
«… Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. NON SARÀ PIÙ IN GRADO di ABITARE GLI “EDIFICI” che ha costruito in tempi di prosperità (❗)
Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali e ripartirà da PICCOLI GRUPPI, da movimenti e da una MINORANZA che rimetterà la FEDE al centro dell’esperienza.
SARÀ UNA CHIESA PIÙ “SPIRITUALE”…. sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti»…
http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credenti/
“ Non da altro infatti sono sorte le ERESIE e sono nati gli SCISMI, SE NON PERCHÉ NON SI OBBEDISCE AL “SACERDOTE” DI DIO, e non si pensa che nella Chiesa vi è un solo SACERDOTE e un SOLO giudice VICARIO DI CRISTO ”[67]. (Satis Cognitum – Leone XIII)
Dunque, con quale autorità Voi, che siete fuori della Chiesa Unamet Sanctam di Cristo, vi credete in diritto di SCANDALIZZARE I FEDELI PER INDURLI A PARTECIPARE ALLA VOSTRA APOSTASIA, INDUCENDOLI A RESTARE NELL’ANTI-CHIESA DEL VOSTRO CAPO: L’IMPOSTORE ERETICO- MASSONE-IDOLATRA-APOSTATA-SACRILEGO- BESTEMMIATORE- ASSASSINO e partecipare alle vostre messe SACRILEGHE E INVALIDE perché in comunione con lui e la sua SETTA LUCIFERO-MASSONICA❓
Oh, non capite che non sottostando al Magistero Infallibile del vero Papa Benedetto, Voi non siete uniti a Cristo e non fate più parte della Sua Chiesa né della Sua DIVINA AUTORITÀ?
https://www.vatican.va/content/leo-xiii/it/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_29061896_satis-cognitum.html
🌹La Madonna ai sacerdoti Suoi figli prediletti:
“Sono prossime le ore decisive della battaglia; ma già vi anticipo che IL GRANDIOSO SEGNO DELLA MIA VITTORIA SIETE VOI, SACERDOTI A ME CONSACRATI, che Io sto
“radunando” nella “CHIESA” di cui sono Madre».
Papa Leone XIII – Satis Cognitum:
🌟 Però, siccome il successore di Pietro è UNO solo, e i successori degli Apostoli sono molti… In primo luogo, è certa ed evidente la NECESSITÀ DELL’UNIONE DEI VESCOVI COL SUCCESSORE DI PIETRO;
poiché, sciolto questo vincolo, necessariamente si scioglie e si disperde la stessa moltitudine dei cristiani, così da non poter formare in alcun modo un solo corpo e un solo gregge.
“LA SALUTE DELLA CHIESA DIPENDE DALLA DIGNITÀ DEL SOMMO SACERDOTE, e se non gli si dà un potere speciale e superiore a tutti, vi saranno nella Chiesa tanti SCISMI, quanti sono i sacerdoti”[62].
https://www.vatican.va/content/leo-xiii/it/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_29061896_satis-cognitum.html
8 Marzo 2023 alle 18:10
Devo usare un giro di parole, di questi tempi molti animi sono suscettibili. Da non grande frequentatore, vedendo l’effetto che fa sugli accoglini seguaci dell’accoglione apostata, NON Vicario di NSGC, è ovvio che la Messa di sempre, istituita da NSGC, non può essere vietata da nessuno (a maggior ragione da un accoglione). Così in obbedienza al Papa (Pio V) non si guardi in faccia a nessuno e avanti (magari “unacum” un Papa vero, ma non si può voler tutto). questa volta sono stato prolisso…
“Avete…Avete…Avete”, Federico, penso che lei e qualche altro personaggio non volete capire e, a volte, farneticate. Quanto scrivo di seguito è quanto vivo ed ho fatto, esperienza comune, se non a tutti, a tanti miei altri confratelli. Io non ho niente a che fare e sono in pieno contrasto con la morale LGBT…; non sono modernista (si informi bene che cosa è il modernismo)….; non ho chiuso nessuna Chiesa ed ho regolarmente messo al servizio il mio ministero di chi ne aveva bisogno, con la prudenza dovuta, anche durante il lockdown (lei non lo ha visto e non poteva anche quando fosse stato presente nella mia città in quanto sicuramente rintanato in casa); non sono novax, e credo che questo non contrasti il pensiero di Dio (cfr Sir 38)… non ho predicato a favore dei vaccini – in quanto il Signore mi ha chiamato a predicare solo Cristo)…. ho lasciato i miei parrocchiani in coscienza di fare le scelte che intendevano più opportune, e difatti molti dei i miei collaboratori più stretti non si sono vaccinati e, nonostante questo, non li ho allontanati come qualcuno avrebbe voluto che facessi… credo fermamente che il Signore è giustizia infinita e farà giustizia, ma non sono giustizialista in quanto so che “la misericordia ha la meglio sul giudizio” (Gc 2, 13) e che il Signore non mi ha chiamato a giudicare ma ad amministrare la sua misericordia ( cfr Lc 6, 36-38)…; quando è necessario parlo e predico che l’inferno esiste e che è, purtroppo, abitato non solo dai nemici di Cristo ma anche da coloro che non hanno avuto i sentimenti misericordiosi di Cristo e si ergono a giudici di tutto e di tutti (neo farisei)….; preferisco predicare non sul peccato, ma sulla grazia e sull’amore dì Gesù….; uso la maniera che ritengo giusta di predicare, a volte anche gridando, ai peccatori di convertirsi e, a chi si crede convertito, di convertirsi continuamente insieme a me….; a tutti predico che la “fede senza le opere è morta” (Gc 2, 26). Ora, spero che la smetta di attaccare chi non conosce e di non generalizzare solo perché difendo, non attacco e sono in comunione con la Chiesa che amo e che servo… Difatti, Celebro la Messa della Chiesa, perché la Messa della Chiesa cattolica è quella degli apostoli in qualunque Rito venga celebrata …. non faccio una guerra per un Rito voluto dalla Chiesa, sia che abbia ricevuto la forma esteriore 500 anni o più, sia che l’abbia da 60 anni… Non ho mai detto che la Messa tridentina è divisiva in se stessa – ciò sarebbe assurdo – ma per l’uso che ne hanno fatto e ne fanno i suoi culturi, alcuni polemici spietati, capisco anche le scelte dell’attuale pontefice. Non sono pessimista, nonostante le palesi difficoltà e sofferenze che la Chiesa odierna sta attraversando… credo fermamente nello Spirito Santo, nella sua azione non statica ma sempre creatrice, rinnovatrice e sorprendente e, affinché scenda come in nuova e potente Pentecoste, prego la Vergine Maria perché interceda presso il suo Divin Figlio. Amen
Reverendo Don Pietro Paolo, non so se ho capito bene: dice di non essere no vax, quindi secondo lei è lecito vaccinarsi con sieri ottenuti da feti abortiti? Cosa direbbe a un fedele che glielo chiedesse, formulato come sopra, in confessionale?
Dice di “non essere giustizialista” e che “la misericordia ha la meglio sul giudizio”, ma insiste molto sulla necessità di sopprimere l’antica Messa a causa di una minimanza di sedevacantisti. E alle tante migliaia di cattolici fedeli alla Chiesa ha pensato?
Perché allora non sopprimere il Novus Ordo, visto “l’uso che ne viene fatto”: ci sono sacerdoti (visti con i miei attoniti occhi) che dall’altare proclamano che “il pane rimane pane”; che celebrano su un materassino a mollo nell’acqua; che danzano in navata in maglia della Juve e potrei continuare. Il tutto nel silenzio dei superiori!
E perché dice che perfino un prudente (e saggio) Vescovo come Mons. Schneider, che in un Paese comunista ha dato prova di eroismo nella fede, fomenterebbe scismi perorando la causa della Messa antica in comunione e non fuori della Chiesa? Preferisce che vadano tutti dai lefevriani (anche perché “hanno il permesso del Papa”)?
A queste osservazioni, ne aggiungerei un’altra riguardante il traffico di immigrati clandestini rigorosamente privi di documenti. Tale vergognoso traffico criminale è organizzato, promosso, gestito, protetto e difeso da potentissime organizzazioni criminali e da ONG finanziate da multimiliardari noti e radicali anticristiani. Che il fine sia filantropico è una menzogna a cui ormai non crede nessuno: vero scopo è ovviamente lucrare sul trasporto di persone povere che, rischiando la vita, pagano per un viaggio pericolosissimo 80 volte il prezzo di un normale biglietto aereo regolare con cui viaggerebbero sicuri e al caldo. Altro motivo è introdurre in altri paesi persone prive di documenti; quindi manovalanza per la criminalità organizzata. Una restante parte costituirà manodopera sottopagata (leggasi schiavi) e ovviamente di basso livello professionale Impiegata poi nelle attività di proprietà dei miliardari filantropi che hanno provveduto a trasbordarli in Europa. Tutti gli altri che per età, condizioni fisiche o per semplice convenienza non faranno nulla devono essere curati, accuditi e mantenuti (in una parola “accolti” secondo il vocabolario bergogliano e filantropico progressista) dai cittadini residenti, che sono padri e madri di famiglia lavoratori (quando sono fortunati) e che infatti non sanno più, a loro volta, dove scappare per sopravvivere alle tasse, ai licenziamenti e alle vessazioni di uno Stato solidale solo con certe categorie e spietato con altre. Indovinate un po’, in questa tragedia procurata, cosa promuove a riguardo Bergoglio?
Ecco cosa promuove Bergoglio: ha “accolto” in Vaticano (ma poi scaricato agli italiani) profughi (?) musulmani, ma non i tantissimi cristiani perseguitati dai musulmani. Ne ho conosciuti un bel po’, non dimenticherò mai le espressioni di quei volti che somigliavano a Cristo sofferente.
E sa perché non li ha ricevuti? Perché (diceva lui) non avevano i documenti in regola.
Nel frattempo i cristani continuano a crepare, braccati dai musulmani anche in Europa, come mi ha detto uno di loro.
Però “l’ha detto il Papa” quindi tutto bene, la coscienza è a posto e se qualcuno ne rimane scioccato è in odor di eresia e scisma per cui bisogna togliergli la Messa
Lei continua a dire tutto e il contrario di tutto, spendendo fiumi di parole contorte, contraddittorie, calunniose e false. Lei ha accusato il sottoscritto di varie amenità, ovviamente tutte da lei inventate; da ultimo sostiene che la sua chiesa durante i lockdown sarebbe rimasta normalmente aperta. A parte il fatto che non ho parlato della sua chiesa ma della situazione generale, ma veramente vuole continuare a prenderci per il naso sostenendo che le chiese erano normalmente aperte??? Ma sia almeno un pochino serio! Quanto alla sua asserita misericordia: mi ha appena accusato di essere “sicuramente rimasto rintanato in casa” durante il lockdown. Ebbene, misericordievole e buon samaritano, le faccio presente che lei attesta come sicure, per l’ennesima volta, cose che ignora giacché il mio lavoro non mi ha permesso tale lusso. Aggiungerò che ho sempre fatto visita ale persone isolate, con la necessaria prudenza, per assisterle nelle loro necessità anche quando non venivano visitate né dai sacerdoti della moderna chiesa misericordievole né dai medici. Le ho appena dato una dimostrazione della misericordia che lei sbandiera a sproposito…
Credo che lei, come qualche altro qui scrivente, ha qualche problemino. Lei non crede a me! Lei è libero di fare quello che vuole, di sospettare chi vuole, di arroccarsi su posizioni scandalistici e anche condannare chi vuole. Bene! Scusi, perché io dovrei credere a lei e alle sue acre considerazioni? La sua è evidenza? Sì, forse nel suo piccolo… ma lei ha una conoscenza generale di tutto. Non mi meraviglierei che anche lei è nel novero dei moltissimi veggenti che si dicono ispirati ma certamente non dallo Spirito del Signore. ora ammesso, per assurdo, che quello che dice corrisponde a verità: CHE COSA VA CERCANDO? Forse un alibi o una giustificazione per seguire eretici e scomunicati..?
Gentile Don Pietro Paolo, mi faccia capire: l’autorevole rivista cattolica 30 Giorni è un giornalaccio scandalistico?
I documentari della BBC sono TV spazzatura?
Già che siamo in argomento: può la santità di un papa essere compatibile col ricevere in udienza un potente ramo della massoneria, con tanto di elogi e incoraggiamenti da parte del suddetto papa?
E come mai la massoneria ha conferito allo stesso papa un’onorificenza (rifiutata ma pur sempre conferita), “per confondere i cattolici”?
La santità di un papa non si esprime soprattutto con gli atti del suo pontificato?
Se un tale comportamento è compatibile con la santità, cortesemente mi faccia capire come, ma senza negare i fatti, notori ed ufficiali, riportati dalla suddetta rivista 30 Giorni.
Lei parla di sensazionalismo, io lo chiamo insabbiare. Inutilmente, perché sono fatti pubblici e noti a migliaia, talora milioni di persone e perfino confermati dal Vaticano (v. storia di Anna-Teresa Tymieniecka)
Temo sia inutile; non si può neppure citare S. Tommaso, i Dottori della Chiesa, la Tradizione, i precedenti papi… Sono diventati tutti eretici…
Non serve rispondere alle sue calunniose insinuazioni. Credo che la sua posizione (come anche la mia) sia chiarissima: io cerco di seguire il bimillenario insegnamento della Chiesa e del Vangelo, lei la neo-religione bergogliana che sta dando i frutti che sono sotto gli occhi di tutti. Non c’è misericordia di alcun tipo, solo odio e livore per coloro che sono stati cristianamente educati e amore verso i nemici della Chiesa: è nella natura delle cose.
Non c’è risposta perché, credo, contro i fatti è impossibile argomentare. Il castello di carte della pastorale 2.0 si regge sulla menzogna e sull’insabbiamento.
Lascia di stucco l’accanimento di certa gerarchia contro cattolici fedeli, ancor più se raffrontato all’indulgenza verso preti abusatori e perfino nemici della Chiesa
Confessione di mestierante! (Ovviamente prolisso)
Devo usare un giro di parole, di questi tempi molti animi sono suscettibili.
Da non grande frequentatore, vedendo l’effetto che fa sugli accoglini seguaci dell’accoglione apostata, NON Vicario di NSGC, è ovvio che la Messa di sempre, istituita da NSGC, non può essere vietata da nessuno (a maggior ragione da un accoglione). Così in obbedienza al Papa (Pio V) non si guardi in faccia a nessuno e avanti (magari “unacum” un Papa vero, ma non si può voler tutto).
questa volta sono stato prolisso…
… Sento che sono giunti i tempi in cui i cristiani devono radunarsi per la preghiera nelle catacombe.
La vera fede è perseguitata dappertutto, e in certi luoghi anche più brutalmente che ai tempi di Nerone…
Ma in generale è perseguitata più sottilmente e crudelmente, per mezzo della menzogna, dell’inganno, della falsificazione…..da parte della falsa chiesa insediatasi ai vertici..
https://www.diocesipatti.it/2023/03/02/comunicato-di-mons-vescovo-circa-la-sospensione-da-tutti-gli-atti-della-potesta-di-ordine-e-di-governo-del-rev-pietro-follador-fra-celestino
https://youtu.be/Ghz1nT3OCpA (Fra Celestino)
Al vescovo di Patti
S.E. Mons. Guglielmo GIOMBANCO che ha sospeso a divinis Fra Celestino perché sacerdote fedele a Cristo e alla Sua Chiesa.
Laudetur Jesus Christus
E. R. Mons. Guglielmo GIOMBANCO,
non sa che chiunque come lei milita nell’antichiesa massonica dell’impostore anticristo contro quella di Cristo, è apostata e scismatico e quindi non ha nessuna autorità di sospendere a divinis un vero sacerdote cattolico?
Fra Celestino della Croce è e rimane sacerdote di Cristo in eterno.
E che il suo capo Bergoglio non è il vicario di Cristo e che la sua anti-chiesa massonica è costituita da blasfemi, apostati, persecutori dei cristiani…. lo afferma lui stesso:
https://www.sabinopaciolla.com/papa-francesco-i-blasfemi-gli-apostati-e-i-persecutori-dei-cristiani-fanno-parte-della-comunione-dei-santi/
Un consiglio filiale,
Eccellenza, esca dalla setta massonica di JMB, perché è solo un covo di demoni e carcere di ogni spirito immondo e impuro.
ESCA DA BABILONIA,
PER NON ASSOCIARSI AI SUOI PECCATI
E NON RICEVERE PARTE DEI SUOI FLAGELLI.
Firma
—
A S.E. Mons. S. E. Mons. Guglielmo GIOMBANCO
Piazza Cattedrale
98066 Patti (ME)
Tel. 094121044
mail: diocesipatti@diocesipatti.it
—–
Al segretario drl vescovo Don Salvatore Chiacchiera
Palazzo Vescovile
Via Cattedrale, 7
98066 PATTI (ME)
Telefono: 0941 21651
E-mail: segretariovescovile@diocesipatti.it
—–
e al vicario generale Don Basilio Rinaud
Curia Diocesana
Via Cattedrale, 7
98066 PATTI (ME) – Telefono: 0941 21044
Email: vicariogenerale@diocesipatti.it
Pec: vicariogenerale@pec.diocesipatti
PS:
(Fra Celestino, torni a celebrare per noi la messa valida al piccolo Tabor di Trebaseleghe PD.
Noi fedeli abbiamo bisogno di santi sacerdoti come Lei).
https://youtu.be/Ghz1nT3OCpA
RISPONDO QUI A FEDERICO
“Avete…Avete…Avete”, Federico, penso che lei e qualche altro personaggio non volete capire e, a volte, farneticate. Quanto scrivo di seguito è quanto vivo ed ho fatto, esperienza comune, se non a tutti, a tanti miei altri confratelli. Io non ho niente a che fare e sono in pieno contrasto con la morale LGBT…; non sono modernista (si informi bene che cosa è il modernismo)….; non ho chiuso nessuna Chiesa ed ho regolarmente messo al servizio il mio ministero di chi ne aveva bisogno, con la prudenza dovuta, anche durante il lockdown (lei non lo ha visto e non poteva anche quando fosse stato presente nella mia città in quanto sicuramente rintanato in casa); non sono novax, e credo che questo non contrasti il pensiero di Dio (cfr Sir 38)… non ho predicato a favore dei vaccini – in quanto il Signore mi ha chiamato a predicare solo Cristo).. di .. ho lasciato i miei parrocchiani in coscienza di fare le scelte che intendevano più opportune, e difatti molti dei i miei collaboratori più stretti non si sono vaccinati e, nonostante questo, non li ho allontanati come qualcuno avrebbe voluto che facessi… credo fermamente che il Signore è giustizia infinita e farà giustizia, ma non sono giustizialista in quanto so che “la misericordia ha la meglio sul giudizio” (Gc 2, 13) e che il Signore non mi ha chiamato a giudicare ma ad amministrare la sua misericordia ( cfr Lc 6, 36-38)…; quando è necessario parlo e predico che l’inferno esiste e che è, purtroppo, abitato non solo dai nemici di Cristo ma anche da coloro che non hanno avuto i sentimenti misericordiosi di Cristo e si ergono a giudici di tutto e di tutti (neo farisei)….; preferisco predicare non sul peccato, ma sulla grazia e sull’amore dì Gesù….; uso la maniera che ritengo giusta di predicare, a volte anche gridando, ai peccatori di convertirsi e, a chi si crede convertito, di convertirsi continuamente insieme a me….; a tutti predico che la “fede senza le opere è morta” (Gc 2, 26). Ora, spero che la smetta di attaccare chi non conosce e di non generalizzare solo perché difendo, non attacco e sono in comunione con la Chiesa che amo e che servo… Difatti, Celebro la Messa della Chiesa, perché la Messa della Chiesa cattolica è quella degli apostoli in qualunque Rito venga celebrata …. non faccio una guerra per un Rito voluto dalla Chiesa, sia che abbia ricevuto la forma esteriore 500 anni o più, sia che l’abbia da 60 anni… Non ho mai detto che la Messa tridentina è divisiva in se stessa – ciò sarebbe assurdo – ma per l’uso che ne hanno fatto e ne fanno i suoi culturi, alcuni polemici spietati, capisco anche le scelte dell’attuale pontefice. Non sono pessimista, nonostante le palesi difficoltà e sofferenze che la Chiesa odierna sta attraversando… credo fermamente nello Spirito Santo, nella sua azione non statica ma sempre creatrice, rinnovatrice e sorprendente e, affinché scenda come in nuova e potente Pentecoste, prego la Vergine Maria perché interceda presso il suo Divin Figlio. Amen
Don Pietro Paolo,
vantarsi pubnlicamente di essere in comunione con la chiesa anticattolica dell’eretico che ama e che serve… E di celebrare la messa in comunione con lui e la sua chiesa…. È PECCATO GRAVE DI SCANDALO!
Don Pietro Paolo, se davvero crede che esiste l’inferno, lo dimostri, uscendo dalla setta massonica di colui che s Paolo definisce anatema.
Perché, se per il Can. 209 – §1. I fedeli sono tenuti ALL’OBBLIGO di conservare SEMPRE, anche nel loro modo di agire, LA COMUNIONE CON LA CHIESA (Cattolica di Gesù Cristo )
E NON LA COMUNIONE CON L’ ANTICHIESA MASSONICA dell’ANTICRISTO..
questo OBBLIGO vale anche per i sacerdoti come Lei don Pietro Paolo.
Gabriela. per quello che scrive, scandalosa lo è lei ed è fuori della Chiesa di Cristo. Si ravveda, cerchi un buon sacerdote si confessi e chieda perdono a Dio per le sue farneticazioni
PRIMA NOTAZIONE Dice Deotto: “non obbedire a ordini che, se eseguiti, priverebbero i fedeli di tutti i benefici per l’anima derivanti dalla celebrazione della Santa Messa in vetus ordo”. Risponde il cattolico: “i benefici per l’anima sono gli stessi della Santa Messa in novus ordo, quindi usi questa” + “disobbedire al proprio vescovo non da benefici all’anima ma la macchia di peccato grave “.
SECONDA NOTAZIONE Un prete, anche se punito, continua a percepire il suo stipendio e non rimane senza mezzi di sostentamento. La fantasia di Deotto è stupefacente.
Caso mai non se ne fosse accorto, perchè dubito fortemente persino che lei conosca i fondamenti del catechismo o abbia mai letto i Padri della Chiesa, ciò che sta accadendo è il tentativo (destinato a fallire miseramente) di porre nel nulla gli insegnamenti evangelici attraverso l’inganno del metodo democratico (chiamato furbescamente “sinodalità”) e del cosiddetto “metodo pastorale” (che in realtà altro non è che il “relativismo etico” più volte denunciato e condannato anche da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI).
Caro Mirko, probabilmente lei deve documentarsi meglio. Fino al 1986 lo Stato italiano pagava ai preti la cosiddetta “congrua”, una sorta di stipendio mensile. Con la revisione del Concordato (anno 1986) e l’istituzione dell’8 per mille, la retribuzione ai preti è gestita dall’Istituto Centrale per il sostentamento del clero (organo della CEI), che accredita le mensilità ai preti in base alle posizioni dagli stessi ricoperte (parroco, coadiutore, eccetera). Se un prete non è più “impiegato” in alcuna mansione, la retribuzione non viene più conferita. Lo stesso dicasi per l’alloggio. Se si tratta di canonica o altro alloggio di proprietà dell’ente ecclesiastico (parrocchia, diocesi, ecc), il prete che lo occupa può essere obbligato a liberarlo, se non svolge più le mansioni che giustificavano l’alloggio. Quindi, la ringrazio nell’attribuirmi una vivace fantasia, ma più che altro dovrei anche soffrire di allucinazioni, visto che ho conosciuto più di un caso di preti messi letteralmente “in mezzo alla strada” da vescovi evidentemente “misericordiosi”… Qui habet aures
Veramente la congrua non era per tutti i preti ma solo per i parroci. Non credo che un vescovo senza buoni ragioni abbia buttato sulla strada (che parolona). Poi non capisco il perché un prete disubbidiente al suo vescovo o al papa, pur venendo meno alla promessa di obbedienza che ha fatto immediatamente prima di essere ordinato, debba essere remunerato e sostenuto per continuare a fare quello che i suoi superiori gli proibiscono? ma Che ragionamento è questo?
Ma lei si sorprende ancora di leggere assurdità qui?
Siccome non mi torna che ci siano preti dispensati dallo svolgere qualsiasi mansione e che ci siano casi in cui tali preti smetterebbero di percepire qualsiasi compenso, voglia cortesemente riferire i casi di cui lei si sarebbe occupato, anche in ragione della gravità dell’accusa di usare la fame come strumento estorsivo. Io contesto le sue affermazioni e lei adesso è onerato della prova.
Caro Mirko, anche se a lei non risultano certi eventi, ciò non vuol dire che questi eventi non si siano verificati. A meno che lei sia, mi consenta, onnisciente (nel qual caso mi congratulo con lei).
Io parlo di eventi reali, accaduti, e di cui in alcuni casi, mi sono occupato personalmente. Lei è liberissimo di pensare che io sia un bugiardo. Faccia come preferisce.
Infine, non mi considero “onerato” di nulla, perchè mai e per nessuna ragione farei nomi e cognomi, per una banalissima ragione di riservatezza. Cordiali saluti. Deotto
Chi lancia accuse senza portare le prove è un bugiardo per definizione
Questa è l’ultima risposta, perchè vedo che lei vuole solo fare un infinito ping pong e adesso ricorre anche agli insulti. Comunque, “lanciare accuse senza prove” è l’azione di chi (per esempio) dice: “Tizio ha ucciso Caio”, ma non spiega dove, come e quando. Io ho riferito dei fatti, senza far nomi, nè degli esecutori, nè delle vittime. Per comprensibili ragioni di riservatezza. Lei è liberissimo di non credermi, ma non è libero di insultarmi. Saluti e buona quaresima…
Il mio più sentito grazie a lei dott. Paolo Deotto, che, in modo molto chiaro ha messo in luce la grave ed urgente necessità da parte dei sacerdoti, di disobbedire apertamente al falso papa e alla gerarchia massonica lui unita.
Certo è, che per togliere il potere agli “astuti nemici” sarebbe necessario un ammutinamento generale.
Ma, visto l’esiguo numero dei sacerdoti rimasti fedeli a Cristo, credo che l’unica soluzione per salvare la Chiesa, sia quella indicata e con l’esempio e con le parole dal nostro Santo Padre Benedetto XVI, quando nel 1969 profetizzava una Chiesa rinnovata, più “spirituale”, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra. Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti»…
http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credenti/
E sappiano questi sacerdoti, che noi fedeli siamo più che onorati di essere l’umile strumento della Divina Provvidenza.
Più leggo commenti come questi, più capisco le restrizioni o, come le chiamate, abrogazioni del Rito tridentino… Leggo: “sacerdoti fedeli a Cristo” ” la Messa di sempre”…. come se i sacerdoti che celebrano in altri riti, per questo, non sono fedeli a Cristo, come se la Messa celebrata in altri riti non sia l’unica Messa. Ma come si può considerare la fedeltà a Cristo condizionata dall’aspetto economico? Se uno è fedele a Cristo lo deve essere sempre anche a costo di perdere il posto, il sostentamento e la stessa vita. Se per paura di perdere il sostentamento si nascondono o si piegano a quello che loro ritengono non sacro, allora veramente Complimenti! Avete santi e fedeli sacerdoti, ma teneteveli per voi. La Chiesa non ha bisogno di prezzolati ed accattoni. Dai vostri interventi sembra che vi state organizzando per creare una vostra “chiesa”, Ma scusate, visto che le vostre idee collimano con quelle di Lefebvre, che bisogno c’è di fare un’altra, chiamiamola, fraternità e per giunta segreta
Benissimo, Don Pietro Paolo, lei è stato convincente; mi resta solo da capire: esiste l’inferno? L’essere legati alla massoneria comporta ancora la scomunica? Sostenere pubblicamente l’aborto comporta ancora la scomunica? I rapporti omosessuali costituiscono o no un peccato mortale ed un grave scandalo?
Risponda gentilmente, come il Signore ci ha prescritto, in maniera semplice: sì o no.
Se lei saprà rispondere in tal modo, avrà convinto tutti i cristiani autentici; altrimenti è meglio che smetta di dare giudizi.
Federico, non capisco il senso delle sue domande, ma le rispondo prontamente. Togliere la scomunica non significa accettare le idee, il comportamento e la prassi di coloro che erano scomunicati. La scomunica è stata tolta anche agli orientali dissidenti, ai lefebvriani e… e non per questo la Chiesa accetta le loro posizioni. Anche senza scomunica, apertis verbis, chi si oppone volontariamente all’opera di Cristo e della sua Chiesa tramando e lavorando contro il Regno di Dio pecca gravemente per cui automaticamente non è in comunione con Cristo e con la Chiesa. Non so quanto interessi la scomunica a una persona non cristiana. La scomunica ha senso per uno che crede e aveva senso nel passato, per gli aspetti sociali, in quanto si viveva in una società nella sua totalità cattolica. Per quanto ne so, non abbiamo novità circa la scomunica per chi sostiene l’aborto, ne ci sono dichiarazioni che definiscono gli atti sessuali non peccaminosi. Poi lei mi dirà: allora perché viene data la comunione al presidente degli Stati Uniti ? E io aggiungo, anche Luxuria e compagnia bella, bella si fa per dire, si accosta all’Eucarestia. Ogni volta che celebro l’Eucarestia nelle esequie e nei matrimoni, prima della distribuzione, dico che si può avvicinare per riceverLa solo chi è nelle giuste condizioni ed è confessato. Eppure, nonostante queste raccomandazioni, ci sono persone che si accostano lo stesso all’altare. Ora al di là della notorietà di questi pubblici peccatori, visto che io non so se si siano emendati immediatamente prima, e confessati, io la Comunione gliela dò. Magari, dopo la Messa mi avvicino, se posso, e chiedo loro spiegazioni e, se non ci sono state le condizioni richieste, invito queste persone per l’avvenire di non farlo. In ogni caso, Se in loro non c’è non ci sono queste condizioni, come dice l’apostolo, hanno mangiato e bevuto la loro condanna (cfr 1 Cor 11, 29). Questo vale sia per le persone note sia per il comune personaggio sconosciuto.
Vede che lei non risponde mai direttamente; lei dice “per quanto ne so”. Allora prima si accerti e poi risponda, perchè le domande sono gravi e precise e non può rispondermi con un “per quanto ne so”… Mi sembra la frase relativista di pseudo-umiltà “chi sono io per giudicare?”. Eppure giudicate e condannate quando vi fa comodo! Il fatto è che siete relativisti; gettate la maschera! Non ho chiesto se questa o quella persona deve essere condannata ma solo se determinati comportamenti sono peccato grave o no.
Se poi lei da comunque la comunione a chi sa essere in peccato grave e pubblico, lei è contro la Chiesa ed è complice di sacrilegio! Di questo è consapevole o no?? Ma ha mai letto qualcosa di padre Pio??
Veramente cascano le braccia!
E lei, ha mai letto nulla di Santa Caterina da Siena?
O forse sa bene che chi maltratta un sacerdote maltratta Cristo stesso, e nonostante ciò, prosegue imperterrito?
Impari dalla Santa nostra Patrona a comportarsi debitamente con un sacerdote – che le piaccia oppure no – di Santa Madre Chiesa!
E sì che una “mistica” dice di averla conosciuta! Non si direbbe proprio, caro Federico!
A Occhi Aperti: scusi, fare delle domande precise è maltrattare?? Siete voi che state maltrattando fedeli, sacerdoti, vescovi, cardinali, i Sacramenti e il Vangelo. Ma per favore!
Lei ritiene che se un sacerdote, religioso o consacrato compie dei misfatti, prevalga il dovere morale della denuncia o il dovere di “non maltrattare” un sacerdote, secondo le parole di Santa Caterina? Se Santa Caterina avesse sentito qualcuno sostenere che le “coppie omosessuali” debbono essere regolarizzate, le lascio solo immaginare come avrebbe risposto… Il fatto è che volete tacere ciò che disturba la vostra morale modernista e deformare singole frasi per sviare le persone dalla tradizione bimillenaria legata agli insegnamenti fondamentali del Vangelo. Se Santa Caterina avesse udito certe espressioni utilizzate da Bergoglio nei confronti di nostro Signore o di sua Santissima Madre… Ce ne vuole faccia tosta….
“per quanto ne so”, Federico, lo sa che cosa è una risposta retorica? Se non lo sa, allora si informi lei. Le ricordo che padre Pio non era la voce della Chiesa, né tantomeno quella di Dio. Se lei o altri vuole idolatrare i santi, le ricordo che questo non è da cattolici. Nessuno poi le ha detto che esiste una legge della gradualità? La applica Dio – per nostro fortuna- e la applica anche la Chiesa. Le leggi morali sono intoccabili?ognuno poi li deve calare nel caso specifico. Se lei, che si sente così preparato e tanto perfetto da ergersi giudice e maestro, avesse letto attentamente quanto ho scritto, non avrebbe risposto che io sono la causa del sacrilegio altrui. La mia è un’ azione pastorale che lei non ha nessun diritto di giudicare. Il divino Maestro ha detto alle persone che si scandalizzano: “Misericordia io voglio e non sacrificio” ( Mt 9, 13. Ma già dimenticavo: a voi interessa sopra ogni cosa la messa celebrata nel rito del 500 e non la misericordia…
P.S. :punto interrogativo dopo ” intoccabili” è un errore di battitura non voluto
Caro Federico, intanto non esiste nessun “voi”.
La Chiesa, Una Santa Cattolica Apostolica, è solo un NOI. Fintanto che permane una mentalità divisiva e accusatrice, mi spiega dove è la sequela di Cristo? O prima vengono le fazioni, e poi, solo poi, nostro Signore?
Con un minimo di cristianesimo nel sangue, si potrebbe forse intuire, al di là dei modi, a volte sanguigni, che il povero don Pietro Paolo cerca di spendersi solo per riportare la “palla” al centro. O crede forse non abbia compreso i problemi della Chiesa attuale? Crede forse che sia facile aver dato la vita per Cristo nella Chiesa e vederla così spaccata, così calpestata e i fedeli minacciati da pericoli gravissimi sia interni alla Chiesa che esterni?
Ogni estremismo acceca, Federico!
Solo in ginocchio e in silenzio possiamo, se umili, udire la Sua Voce…Altrimenti è solo la nostra che ascoltiamo, se non addirittura quella di colui che non vuole la nostra salvezza, nè come singoli nè come Chiesa!
“Non si può fare, nella Chiesa, la chiesa”: lo ha detto la Madonna della Rivelazione alle Tre Fontane!
Don Pietro Paolo, non mi sento affatto perfetto: nessuno lo è. Voglio solo sentire il Vangelo, la verità. Non ne posso più della nuova morale LGBT+, della morale modernista e anticristiana. Avete chiuso le chiese (non neghi perché lo abbiamo visto tutti), avete caldamente consigliato vaccini che vaccini non erano, con i metodi “pastorali e sinodali” vi siete associati ai nemici di Dio e dei cristiani, perseguitate suore e sacerdoti solo perché sono fedeli alle sante prescrizioni del catechismo ma mandate in pace abusatori seriali. Ve lo ripeto: Dio farà giustizia proprio perché odia la menzogna e la violenza. Voi pensate che la misericordia di Dio prescinda dalla giustizia ma ciò è palesemente falso. Per questo siete obbligati a non parlare più dell’inferno, anzi molti di voi affermano apertamente che non esiste perché Dio è buono. Questa non è più eresia ma apostasia. Non sono perfetto ma mi sforzo di migliorare e convertirmi mentre, secondo voi, è meglio non gridare la verità ai peccatori. Voi avreste scomunicato Giovanni Battista ritenendolo un “indietrista, un tradizionalista, un rigido, un musone bigotto, un non misericordioso”. Ma sa almeno cosa significa la frase da lei citata a sproposito “misericordia cerco e non sacrificio”? Significa che nessuno può ritenersi giusto davanti a Dio e pretendere una salvezza che non è raggiungibile con le sole nostre forze se mancano del sostegno di Dio. Guardi che non chi dice: “Signore, Signore” entrerà nel regno, ma solo chi compie la volontà di Dio, quindi non è sufficiente invocare Dio ma l’invocazione deve spingere a seguire i suoi comandi, altrimenti faremmo come i protestanti che hanno la presunzione di salvarsi senza alcun tipo di merito; presunzione notoriamente punita all’inferno con la massima severità; inferno che voi invece pervicacemente volete tacere per non urtare la sensibilità del mondo che odia Dio e lo ha estromesso da tutti gli aspetti della vita.
Gentile Don Pietro Paolo, se parla tanto di misericordia come mai non ammette mezze misure per cattolici fedeli che assistono a un rito che ha santificato i cattolici per secoli (e non dal ‘500)?
Come mai adopera un linguaggio diretto (“fa bene a sopprimere il rito”) e, mi pare, spietato e derisorio con i cattolici tradizionali, mentre usa larghe perifrasi nei confronti di pubblici peccatori e dello stesso peccato?
Ci faccia caso il lettore, perché questo (piaccia o meno) è il prototipo della pastorale moderna.
Dopo aver prudentemente “sganciato” il troppo palesemente sincretista Nippo, cui suoi estimatori, forse meno pronti, fanno ancora serenate, si concentra sul comodo bersaglio dei sedevacantisti (calati improvvisamente in massa, malgrado siano una sparuta minoranza).
Opinioni di Vescovi (non c’è solo Mons. Viganò), Cardinali, Monsignori vengono opportunamente ignorate non trovando facili cavilli cui aggrapparsi.
Il lettore frettoloso pensa: la Messa antica è affare di eretici, confiniamoli (come consiglia lo stesso Don P.P.) in qualche riserva come la FSSPX, dove non mostrino per inevitabile confronto, gli imbarazzanti risultati della nuova pastorale.
L’essenziale è inculcare nei fedeli che una Messa millenaria è diventata improvvisamente dannosa, divisiva e incompatibile con la comunione ecclesiale!
Bell’esempio davvero, non solo di misericordia…
Caro Federico, il Signore mi ha dato di scoprire che le persone iniziate alle sette massoniche, ad es. i Rosacroce, affidano la propria coscienza ad un guardiano interiore (demonio) che per tutta la vita toglierà loro gli scrupoli di coscienza riguardo il peccato (anche se non del tutto) e suggerirà loro cosa rispondere o non rispondere, o cosa fare per avere successo in ogni circostanza, oltre la promessa del dominio sulle menti più deboli.
E pertanto, stia certo che un MASSONE MAI E POI MAI DARÀ UNA RISPOSTA a domande come quelle da lei poste:
◾ esiste l’inferno? (non risponderà mai, perché per il massone non esiste la condanna all’inferno eterno per chi muore in peccato mortale).
◾L’essere legati alla massoneria comporta ancora la scomunica? (non può rispondere, perché lui sa di essere già scomunicato ipso facto da Dio).
◾Sostenere pubblicamente l’aborto comporta ancora la scomunica?
(non risponderà mai perché anche lui promuove l’aborto e l’eutanasia legittimando il siero genico assassino prodotto con cellule embrionali umane geneticamente modificate…in obbedienza al suo capo JMB)
◾I rapporti omosessuali costituiscono SI o NO un peccato mortale ed un grave scandalo?
(non risponderà mai, perché Bergoglio e seguaci hanno sostituito il 6° Comandamento di Dio col 6° comandamento di lucifero)
E quindi un don PP e seguaci del massone JMB, assidui frequentatori di questo blog, se prima non tornano a Dio e alla Sua vera Chiesa, MAI e poi MAI risponderanno alle sue né a queste di domande:
◾il peccato di IDOLATRIA di Bergoglio comporta la SCOMUNICA IPSO FACTO SI O NO?
◾ IL PECCATO DI SACRILEGIO DI BERGOGLIO che da vescovo ha murato vivo il Miracolo del S Cuore Eucaristico di Gesù Cristo, comporta la Scomunica Ipso facto da Dio SI o NO ?
◾ Le eresie manifeste di Bergoglio contro i DOGMI DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE, DIVINITÀ DI GESÙ CRISTO, I MIRACOLI DI GESÙ,
CONTRO IL DOGMA Dell’unico Vero DIO UNO E TRINO….. comportano la scomunica di Bergoglio e seguaci SI O NO?
◾ Il PARTECIPARE DI JMB E VESCOVI SEGUACI A SEDUTE SPIRITICHE per invocare lo spirito di lucifero, comporta la SCOMUNICA IPSO FACTO?
Ma quel che è peggio è che la maggioranza dei VESCOVI E SACERDOTI, pur sapendo che Bergoglio è il vicario di lucifero, SI OSTINANO AD OFFENDERE DIO offrendo sacrilegalmente il S Sacrificio di Cristo in comunione con L’ANTICRISTO e la sua setta lucifero-massonica.
Spero solo che per questa Pasqua Gesù BUON PASTORE abbia pietà di tante sue pecore disperse e private della messa valida e dei sacramenti.
E mantenga la Sua solenne promessa:
“LO SPIRITO DI PIETRO SUSSISTERA’ IN PERPETUO AL GOVERNO DELLA MIA CHIESA!
Maranatha!
VIENI SIGNORE GESÙ E TORNA A GOVERNARE LA TUA CHIESA ASSIEME AL VICARIO INFALLIBILE DA TE STABILITO.
Dirle solo brava, gentile CRISTIANA CATTOLICA, è farle torto: in lei lo zelo per la Chiesa è grande, non solo per la necessaria intransigenza all’eresia e al falso papa eretico ma per la carità che non la spinge ad attaccare gli uomini ma le loro azioni e le loro inazioni.
Valli, Zenone, Paciolla & C. e quelli che senza discernimento sono accolti colpevolmente ( o dolosamente?) nei loro blog e conferenze, e spesso anche Tosatti, sembrano ( questà è solo l’impressione una mia opinione supportata dalla realtà) godere e spingere verso il disprezzo delle persone inficiate dal peccato, dal protagonismo senza princìpi, dal diniego stupido del Vetus O. o da altre offese vs le verità di fede, ma ben si guardano dal parlare di eresia galoppante (o di piena apostasia) nella Chiesa… costoro sembra che spingano solo verso il disprezzo dei consacrati vinti e soggiogati dai loro superiori che li hanno plagiati, spingono all’odio, consapevolmente o meno, intaccando anche loro il Corpo Mistico già penosamente triste per la insipienza di molti.
Ma non si fa così, non è onesto distruggere solo per il gusto di farlo. Costoro non sperano e credono possibile e costruttiva la conversione in Dio e nella forza della grazia del pentimento. E non si fermano qui nella loro incapacità d’amore: non parlano mai delle profezie, consacrate agli atti del Catechismo e della dottrina, che prevedono e preannunciano lo sciopero generale delle anime, la grande apostasia del mondo, che verrà, verrà, verrà!! Tacendo la realta essi la negano!
Non si riuniscono nella fatica di correggere e indicare la via del rimedio, ma condannano solo senza pietà, senza supplicare la Misericordia. Facile ma ingiusto: privo di carità; eppure qui si vede di che stoffa son fatti i nostri cuori, di quanta dolcezza trabocchino in questo Blog di tutti contro tutti, fratelli contro fratelli, tutti saremmo i possessori unici e soli del verbo?
Chi ci vede da fuori cosa pensa? Questi credono in Cristo o in Belzebù? Quanto si amano e quanto “giustamente” si chiamano cristiani!
Io rivedrei la nostra fede, e la nostra coscienza ce lo dice, nella nostra obbedienza a Dio solo se si è o non si è ancora in Dio, cioè nella Chiesa e verificando se in questo Corpus ci siano o meno i nostri superiori, Bergoglio innanzitutto, sempre verificando se mai sia stato o possa essere oggi davvero il nostro papa.
L’unica non è disobbedire alla Chiesa, o zenonicamente parlando al Vaticano, ma a chi sta indegnamente a capo del Vaticano. Non si esce dalla Chiesa se si disobbedisce ad un falso capo eretico. Non è infatti papa chi è eretico, non si deve dunque obbedienza ad un eretico che papa non è.
Nessun scisma in chi non tiene conto di ciò che blatera un eretico: Bergoglio, l’adoratore di demoni, è l’unico scismatico (e chi lo reputa consapevolmente papa), non chi lo allontana via da se: vade retro eretico e impostore, falso pontefice, creatore di dissidi, separatore e corruttore degli uomini.
Grazie Signora di tutti i Popoli
Grazie Signora di tutti i Popoli
Le rispondo io. L’inferno esiste. È una verità di fede. La massoneria non è più menzionata esplicitamente nel Codice di diritto canonico, ma l’appartenenza ad essa è incompatibile con la fede cattolica: perciò l’adesione a quella setta o ad altre simili è oggettivamente un peccato grave. Gli atti omosessuali sono intrinsecamente cattivi e costituiscono un peccato grave e la propaganda dell’omosessualità costituisce motivo di scandalo. Chiunque collabora anche solo con il consiglio ad un aborto incorre nella scomunica latae sententiae.
Spero lei conosca la distinzione tra peccato oggettivo e soggettivo. Per commettere un peccato mortale nob basta la materia grave (aspetto oggettivo), ma ci vogliono anche piena avvertenza (ossia piena consapevolezza di ciò che si sta facendo) e deliberato consenso (cioè decisione ben ponderata). Inoltre, anche il fatto che qualcosa sia peccato, ossia il lato oggettivo della questione, deve essere ben presente alla persona.
Grazie; finalmente una risposta chiara e completa, che pur non mettendo da parte gli aspetti soggettivi della condotta umana, dice la verità; la medesima che da secoli viene insegnata.
Perché lo scopo (il loro) non è la salvezza (per cui sarebbe ragionevole andare nella setta lefebvriana) ma la disgregazione della Chiesa attraverso un attacco continuo che disorienta i più semplici o impressionabili. Forse certe sette agiscono così per fare proseliti e guadagnare soldi, forse dietro c’è la manona di qualche potere politico che ha interesse a distruggere la Chiesa e il Papato. Forse entrambe le cose. Certamente dietro a tutto c’è satana.
Guardi che questo è il problema suo e dei modernisti: si chiama “relativismo etico”, per cui i precetti assoluti ed oggettivi non avrebbero ragioni di esistere in quanto sarebbero sottoposti alla cosidetta “regola pastorale”, secondo cui ogni situazione soggettiva è in grado di variare il valore del precetto oggettivo.
Ciò porta dapprima all’eresia e poi all’apostasia pratica della fede. Si legga qualcosa di S. Tommaso e poi torni a scrivere qualcosa…
Gentile Don Pietor Paolo, rimango allibito dalle sue risposte: poiché ci sarebbero fedeli sviati è bene abolire la Messa tridentina! Non sarebbe opportuno condannare gli errori anziché il rito?
La sua risposta, mi pare, involontariamente tradisce che quel rito è dannoso per la Chiesa moderna (o per uomini di Chiesa impregnati di modernismo).
L’evasività (so di tanti altri esempi) mi sembra esser la cifra del nuovo clero, che cerca di far diferire al popolo ambiguità ed errori irricevibili.
Se ho capito bene, per lei è legittimo e doveroso abolire un rito venerando (cui assistono tanti cristiani che nulla hanno a che vedere col sedevacantismo, che ha cercato di “appioppare” anche a me). In compenso, (se ho capito male per cortesia si speghi meglio) è legittimo per motivi “pastorali” amministrare la Comunione a pubblici peccatori, eventualmente impenitenti (v. Luxuria), levare scomuniche a sacerdoti abusatori CERTAMENTE impenitenti come dimostrato da un articolo qui, ma di cui lei “presume” il pentimento.
Né si pone dubbi su santi (?) che vedono in privato donne sposate nei boschi, liquidando questi fatti come falsità da giornali scandalistici, quando è lo stesso Vaticano (obtorto collo) ad ammetterli!
Non posso che augurarle di continuare a scrivere commenti qui, perché, non so se se ne rende conto, giovano alla causa della Tradizione molto più di qualsiasi altro.
Comunque vadano le cose, la Chiesa “modernizzata” si cancellerà da sola (si rilegga Paolo VI sull’autodistruzione della Chiesa) come sta avvenendo sotto gli occhi di chiunque voglia vedere.
Mi pare lei abbia colto perfettamente il nocciolo della questione. Se nota, non vengono quasi mai affrontate le questioni essenziali: si accusano semplicemente i cristiani di essere tradizionalisti, eretici o divisivi.
Don Pietro Paolo afferma addirittura che ciò che interessa a me o ad altri è solo il rito antico, ignorando che il sottoscritto preferisce senza dubbio il rito antico ma spesso frequenta anche il nuovo; la preferenza assoluta è data proprio dal raffronto tra i due riti, sia per quanto riguarda il giusto onore tributato a nostro Signore sia per quanto riguarda l’efficacia personale, familiare e comunitaria dello stesso.
“Se nota, non vengono quasi mai affrontate le questioni essenziali: si accusano semplicemente i cristiani di essere tradizionalisti, eretici o divisivi.”
Credo sia così: risposte preconfezionate, “ingegnerizzate”, come quelle (più affabili) che ricevi dal servizio clienti di una multinazionale.
“Don Pietro Paolo afferma addirittura che ciò che interessa a me o ad altri è solo il rito antico, ignorando che il sottoscritto frequenta anche il nuovo”
Altro “slogan”, come se la Messa non fosse il nucleo centrale della Fede e il mezzo principale di salvezza.
Anch’io in rare occasioni e per necessità assisto al nuovo rito, prova tangibile di comunione dei fedeli Ecclesia Dei con la Chiesa, che si tenta di negare.
Ma da qui a dire che i due riti sono equivalenti ne corre, e staremo a vedere se il Signore permetterà che quello antico sia soppresso
Buon giorno.
Desidererei conoscere le realtà che vengono citate nell’articolo e che operano per soccorrere i Pastori perseguitati per la propria fede.
I particolare quelle vicino a Milano.
Grazie di tutto.
Giorgio
PRIMA NOTAZIONE
Dice Deotto: “non obbedire a ordini che, se eseguiti, priverebbero i fedeli di tutti i benefici per l’anima derivanti dalla celebrazione della Santa Messa in vetus ordo”.
Risponde il cattolico: “i benefici per l’anima sono gli stessi della Santa Messa in novus ordo, quindi usi questa” + “disobbedire al proprio vescovo non da benefici all’anima ma la macchia di peccato grave “.
D’accordissimo, qualcosa (almeno virtualmente) si sta muovendo e sarò lieto di partcipare. Ma voglio vedere se parrocchiani che neppure si conoscono tra loro (né hanno intenzione di farlo) saranno capaci di organizzarsi da un giorno all’altro. E’ versoimile che la maggior parte di loro torni alle Messe-con-chitarrre, o se ne stia comodamente a casa
Il solito ottimista.
Sa com’è, tra uomini di Chiesa che la Chiesa la affossano con una pervicacia degna di espressioni bibliche, chiese sempre più deserte e “nazioni adultere” in cui il peccato è addirittura legge, si deve essere davvero ingenui per essere ottimisti.
Negli anni ’60 l’ottimismo era allo zenith. Oggi, ne raccogliamo i frutti: macerie. Qualcosa disse persino Padre Pio, sulla Messa e anche sul Concilio. Forse qualche commentatore vorrà “scomunicare” anche lui
Ciò che sostiene il sig. Paolo Veneto non ha alcuna fondatezza, perché, come scritto giustamente da Cristiano Lugli, se il Papa o una qualsiasi autorità religiosa deviano nelle loro disposizioni dal depositum fidei , tali atti perdono ogni autorevolezza e sono da considerarsi nulli di fronte a Dio, prima ancora che dinanzi al Codice di Diritto Canonico.
E qui bisognerebbe chiedersi se tale autorità possa continuare ad occupare il posto che occupa, perché, anche se il paragone può sembrare un pochino forzato, è come se un Primo Ministro legalizzasse il bando dei partiti politici di opposizione o rendesse legali delle norme che vanno contro il bene comune, quel bene comune per cui un capo di governo è chiamato ad operare.
Il problema posto acutamente da Deotto è che se si opera alla luce del sole si rischia, comunque, poi di dover rifluire in clandestinità, a seguito delle sanzioni, per quanto invalide.
E allora: servono sostegni economici ai sacerdoti e servono chiese o luoghi dove poter svolgere le funzioni religiose. Le chiese non saranno più disponibili, e questo è un problema logistico reale.
E qui si torna al problema clandestinità.
Il mio parere è che se non si va alla radice del problema, quindi la assoluta invalidità delle norme papali, non si risolve nulla. Bisogna premere per costringere alle dimissioni l’attuale inquilino di bianco vestito. Non vedo come la parte sana dell’episcopato possa ancora attendere, per il bene suo e di tutta la santa Chiesa.
Apprezzo l’intervento conciso e, nel contempo, esaustivo del nostro Deotto.
Ritengo che cardinali e vescovi siano in grado di punire i sottoposti sacerdoti con angherie esemplari proprio perchè sono ” pochi”quelli che escono allo scoperto. Penso che la maggior parte dei sacerdoti non sia d’accordo con il “Traditionis custodes” ma che segua gli ingranaggi del sistema per evitare grane che porterebbero a problemi esistenziali.
Se, invece, il clero si mostrasse più coeso e solidale, dichiarando apertamente, tutti quanti, lo sfacelo e lo stordimento dei fedeli provocato da normative “innovative” che li allontanano dal “Credo”, penso che i vertici ecclesiastici scenderebbero a compromessi in quanto non avrebbero più “pastori” alla guida delle parrocchie e ciò, non tanto per una questione di trasmissione della Fede,( di cui magari a loro importerebbe poco) ma soprattutto per motivi economici poichè non ci sarebbe più un travaso finanziario dalle parrocchie alle Diocesi ed al Vaticano: tasto per loro attualmente molto sensibilmente considerato.
“Penso che la maggior parte dei sacerdoti non sia d’accordo con il “Traditionis custodes” ma che segua gli ingranaggi del sistema per evitare grane che porterebbero a problemi esistenziali”. SI CHIAMA OBBEDIENZA all’autorità ecclesiastica, che è il minimo sindacale per essere cattolici…..poi ovviamente ci spiegherà quella “maggior parte” che pensa lei come ha fatto a stimarla su circa 500.000 sacerdoti in tutto il mondo. Attendiamo lumi. Grazie.
Arrivo con i lumi, caro MIRKO! Mi riferisco alla maggior parte dei sacerdoti che ho conosciuto io dal Vaticano II in poi, e parlo di svariate centinaia che non sono limitati alla Liguria, ma estesi a livello nazionale! Certamente il loro disagio, per mancanza di coraggio, non l’hanno espresso davanti al vescovo ma nel segreto delle sacrestie e alla presenza di pochi e fidati intimi!
Altra nota: l’OBBEDIENZA all’autorità ecclesiastica è dovuta quando non è in contrasto con il bene delle anime, quando non cozza contro la Ragione che, come citava Ratzinger, non è nemica ma alleata della Fede, quando le modalità della nuova liturgia non fanno perdere il senso del Sacro, del Divino, quando la Celebrazione non diventa un raduno ludo-sociale ma un contatto spirituale con la Divinità!
Cara, anzitutto suggerisco di precisare sempre, quando parla della maggioranza di…., che si tratta della maggioranza degli amici suoi. Capirá che tra la maggioranza dei preti di tutto il mondo e di quelli che possono essersi confidati con lei c’è sicuramente una certa differenza. Circa l’obbedienza, questa consiste anche nell’accettare che sia la legittima autorità a stabilire come si persegue il bene delle anime e non lei. Non ho capito la questione della riunione ludica: lei accusa il Messale di essere ludico o chi lo usa male?
Nel caso al nostro MIRKO, i lumi che ho “inviato” in relazione all’OBBEDIENZA ALLA CHIESA non fossero sufficienti, fornisco un altro ” lume” relativo ad un esempio di Celebrazione della Messa Novus Ordo a cui la Liturgia Vetus Ordo non ha intenzione di OBBEDIRE!
Questa non è obbedienza alla chiesa perché nel messale da nessuna parte si dice di fare questo. Anzi per dirla tutta, questi dovrebbero essere trattati come i tradizionalisti: fuori dai piedi!! Invece, purtroppo, continuiamo a trovarci tra i piedi i buffoni dell’una e dell’altra sponda……
@ MIRKO – Caro, pensavo che fosse evidente che non mi riferivo alla “maggior parte dei sacerdoti di tutto il mondo” ma che mi rapportavo ai confini ….. nazionali!
Lo sapevo già in anticipo che, come Lei afferma, ” non avrebbe capito la questione ludica” infatti, come ha potuto constatare, gliel’avevo già anticipata nel mio precedente inserimento delle h.16,15 prima che venisse resa pubblica la sua risposta (come vede le sue risposte sono già abbastanza prevedibili!!) tramite il video che avevo già inserito perchè l’aiutasse ….. a capire.
E’ siccome (già prevedo) che mi risponderà che il Papa non c’ entra niente con questi “raduni ludici”, Le anticipo che c’è un precursore che ha dato …. il via a queste esibizioni danzanti nel corso delle Messe festive. Nel caso la Sua fantasia non sia
poi così … vispa da immaginare chi possa essere, le allego un altro….. “lumino”.
https://www.google.com/search?q=video+tango+a+buenos+aires+con+bergoglio&rlz=1C
Ha capito MIRKO “chi” ha inserito fra i da Lei definiti “BUFFONI” e che vorrebbe …. “FUORI DAI PIEDI”? Penso però che per il “capostipite” dei …..BUFFONI l’offesa più grande che Lei abbia potuto rivolgergli sia quella di volerlo trattare …. “COME I TRADIZIONALISTI” !
Non si sente un po’ ….. ridicolo?!
È una risposta perfetta!
I sacerdoti fedeli a Dio dovranno prepararsi ad IGNORARE sospensioni a divinis, scomuniche e riduzioni allo stato laicale (che sarebbero date in odium fidei e quindi assolutamente nulle e invalide).
I fedeli dovranno però assicurare un PERMANENTE supporto materiale a quei coraggiosi sacerdoti: VITTO DECOROSO, ALLOGGIO DECOROSO, VESTIARIO e UN PO’ DI LIQUIDITÀ ECONOMICA PER TUTTE LE SPESE CHE POSSONO DOVER SOSTENERE QUEI CORAGGIOSI PRETI : calici, particole, visite e cure mediche, eventuali farmaci, libri, ecc.
Sarà come avere a carico economico un nuovo membro della famiglia, con la fifferenza che le spese e l’alloggio potranno essere suddivisi fra 10, 20 o più famiglie.
Al papa si deve filiale obbedienza (§ 892 CCC). Punto e basta. Non gli si obbedisce solo se si ritiene che non sia il papa. Tertium ‒ nella Chiesa cattolica, edificata su Pietro ‒ non datur.
Lasciamo che la zizzania si isoli dal grano e secchi da sola
Laudetur Jesus Christus.
Dei sacerdoti che intendano restare fedeli a Cristo e alla Messa tradizionale, sarà gradito il contatto con gli Alleati dell’Eucarestia (canale nazionale telegram) @alleanza3
Ancora meglio, più riservatamente per via mail all’indirizzo capamoscia@gmail.com
Gli Alleati stanno perseguendo un progetto particolare, al momento non reso pubblico, sul problema di discussione offerto dal presente articolo, di cui qualche don è già a conoscenza.
Ricongiungi a Te, oh Padre Amantissimo, tutti i Tuoi Figli, ovunque dispersi… Amen
Veronica Cireneo (co-fondatrice) ✍️
Condivido totalmente, anche se sono inesistenti gli ambienti laici cattolici fedeli alla tradizione ( associazioni, blog, ecc. operanti attraverso internet o che inviano riviste) invitanti a questa soluzione radicale. Forse perché la clandestinità è trascinante oppure credono che c’è sempre un secondo tempo per farlo?
Esistono già associazioni e gruppi che concretamente assistono i preti. Parlo per personale esperienza. Lasciamo perdere (per ora) i nomi, perchè ovviamente la discrezione è d’obbligo.
Caro Deotto,
Sarei lieto di farne parte: mail@coscienzamaschile.com
Aggiungo, perdoni l’irriverente franchezza, che sono alquanto scettico sul ricevere qualsivoglia messaggio al riguardo. Il Castello di Kafka cattolico è smepre chiuso per chi non fa parte del “bel mondo” e dei salotti buoni-cattolici. Spero di sbagliarmi
Allegria!
Lo dica al buon Deotto…