Il Mondo in Fiamme e in Vaticano Suonano Violini Barocchi. Laporta.
14 Gennaio 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla situazione attuale nel mondo e nella Chiesa. Buona lettura, meditazione e condivisione.
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Il Signore acceca chi vuole perdere. Dove e chi sono i diversamente vedenti? Il Vaticano si polarizza sulle vicende d’un prelato, già segretario di un pontefice defunto, poi sugli sfracelli da un processo su cui una teste assicura rivelazioni clamorose sul «tentativo di mettere in scacco la diplomazia pontificia sostituendola con una diplomazia parallela che veniva svolta attraverso società di intelligence assoldate da un potere occulto, che si muoveva alle spalle del Papa e lo utilizzava».
Altre notizie riportano alla cronaca nera intorno a due povere giovinette e agli orchi che le hanno uccise. Non solo fatti recenti, quindi. Per quanti hanno memoria corta: questa decadenza cominciò almeno dal 2000, quando il Vaticano fu governato da una cerchia agente in nome e per conto di san Giovanni Paolo II, malato e solo.
Mentre questo avviene, gli Stati Uniti spostano carri armati e veicoli da combattimento in Polonia e Lituania, a poche centinaia di chilometri da Mosca. Una distanza breve, relativamente breve, tuttavia fatale sia a Napoleone sia a Hitler. Fatte le debite proporzioni e contestualizzazioni, il nostro esercito rispetto a quello che Mussolini inviò in Russia è dieci volte meno efficiente.
Intanto l’esercito italiano però s’addestra coi soldati statunitensi in Sicilia. Secondo i servizi britannici, la Russia non ha impegnato sinora in Ucraina i suoi aerei caccia Su-57, i più avanzati. Le Figaro assicura che presto saranno impiegati e il conflitto ne risentirà. Il puntiglio e le precedenze in Vaticano a confronto suonano come violini barocchi.
Guido Crosetto tuitta da Baku di «…aver ribadito che la vera scommessa è vincere la pace, ristabilire una convivenza civile tra Azerbaijan e Armenia e tra le diverse comunità della regione nel rispetto dei diritti di espressione e di religione per tutti». Qualcuno ricordi a costoro il genocidio in corso contro i cristiani armeni, l’ennesimo, mentre il governo italiano, governo di uno Stato cristiano (fino a prova contraria) avvicina NATO e UE all’Azerbaijan che scanna i cristiani, inclusi donne, bambini e vecchi. La realpolitick è cosa diversa dalla complicità nel genocidio, è proprio un’altra cosa.
Mentre in Vaticano si discute del futuro d’un vescovo e d’un cardinale, c’è un sistema monetario, fondato sul binomio dollaro-sterlina, che deve scegliere se implodere oppure andare verso la guerra nucleare. Quale sarà l’opzione preferita?
Nel governo italiano intanto si riflette se impiegare l’esercito negli ospedali e nelle scuole per impedire violenze contro medici e insegnanti. Nello stesso tempo si disarma l’esercito per armare l’Ucraina, mentre si è abbastanza sicuri che presto o tardi si dovrà intervenire in Ucraina con la NATO, che però non ha più riserve di armamenti. Lo assicura il suo segretario generale, non il mio panettiere.
La NATO e la UE, ogni volta che incontrano un nostro politico, assicurano che l’Italia è fondamentale per le sorti dell’Alleanza e per quelle della UE. Mi piacerebbe se un politico, almeno una volta, chiedesse ai nostri amici e alleati: «Se è vero quanto dite dell’Italia, perché ci impoverite? Perché consentite che ci invadano? Perché conducete una lotta senza quartiere all’ultima produzione nazionale rimastaci, il cibo? Perché quindi ci spingete nelle braccia del fronte opposto al vostro?» E quelli risponderebbero: «Ma come? Sembravate così contenti di farvi lisciare in Azerbaijan».
L’interminabile slow march (marcia lenta) con la quale la Gran Bretagna accompagnò alla tomba l’antipapa, è un manifesto politico: noi siamo i dominatori del mondo. Si rassicurino quanti temono un governo mondiale targato dalla regina Camilla: i capataz non si fanno ipnotizzare dalle sloumarc e dalle interviste di Harry. Quello che conta alla fine del gioco è la forza disponibile e quella spendibile.
La Cina ha un miliardo e trecento milioni di persone, un sistema sanitario che funziona anche senza i cosiddetti vaccini (che giustamente ha rifiutato), ha i migliori ingegneri al mondo, che fanno apparire il Massachusetts Institute of Technology, il mitico MIT come una scuola italiana.
I ricercatori cinesi affermano d’aver scoperto un composto utile a fabbricare apparati insensibili ai raggi laser. I cinesi non hanno necessità di mandare l’esercito nelle scuole o negli ospedali. Lo manderanno a combattere dove e quando sarà necessario, con armi ultramoderne. La guerra si sta determinando grazie ai nostri alleati e amici della NATO e della UE; grazie agli imbecilli che plaudono ai genocidi, grazie alle Curie che hanno smarrito la realtà e con essa la propria missione.
Cristo Vince. Come? Lo sa solo Lui.
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Tag: azerbaijan, cina, crosetto, harry, laporta, nato
Categoria: Generale
tempo fa commentai “la mia sensazione è che l’occidente abbia dichiarato guerra all’occidente” Volevo significare il senso di degrado, confusione, insignificanza politica che attanaglia tutte le elite da tempo selezionate per essere “cagnolini ammaestrati”…ma oramai comincia essere difficile da individuare anche “l’ammaestratore” tanti sono i gruppi, le lobby profondamente degradate.
Mi viene in mente il secondo principio della termodinamica quello che definisce l’entropia cioè il disordine di un sistema che aumenta inesorabilmente fino alla distruzione del sistema stesso se non viene fornita, continuamente, energia.
Energia che, nel caso dei sistemi umani, è data dal senso di dignità, dalla conoscenza, dall’onore, dalla compassione, dall’onestà.
Tutte banalità ritenute utili dalla sinistra lgbtpqlrst..ma sono loro che dettano la linea ….gli altri vanno a ruota
Sull’Economist un certo Arkady Ostrowsky avanza l’ipotesi che la guerra di Putìn trasformi la Russia in uno stato fallito con confini incontrollati, formazioni militari private, popolazione in fuga, decadenza morale e la poßsibilita’ di un conflitto civile. Cresce la preoccupazione per la capacita’ della Russia di sopravvivere alla guerra. Potrebbe diventare ingovernabile e precipitare nel caos.
Pensàte che queste ipotesi sìano realistiche ?
Grazie. Costoro confondono i loro desideri con le valutazioni sul campo.
Questa guerra, lo ripeterò all’infinito, è una trappola per tutti. Putin non può perderla (altrimenti lo fanno fuori) Biden non può vincerla (perché non ha forze spendibili) altrimenti avrebbe attaccato senza indugio come fecero con la Serbia.
La Cina ha già vinto comunque vada.
Tanti stanno facendo montagne di denaro e per costoro finché c’è guerra c’è speranza.
I più imbecilli sono gli italiani che non hanno alcun interesse e si sono cacciati dentro.
Grazie. Non sono sconfortato, tutt’altro. Gerusalemme sarà distrutta ancora innumerevoli volte, non per questo la storia si ferma come sperarono Oltreatlantico dopo il 1989. Non c’è mai stato nessun potente al mondo che non abbia infine incontrato uno più potente di lui, cui aggiogarsi. E’ tutto qui. Lo Spirito Santo lavora incessantemente e dovremmo avere più fiducia in Lui.
Complimenti per l’arguzia e la sottile ironia ☺️
Grazie. È sufficiente scrivere la verità
Italiani campioni mondiali del salto della quaglia… teniamoci pronti!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Condivido il suo sconforto , egregio generale.
Ma chissa’ , gli anticorpi indispensabili per uscire da questa situazione ci potranno venire proprio da quella parte del mondo che ha provocato la guerra. Non sto parlando di Putin ma del popolo russo. La speranza dell’occidente puo’ giungere dalla consapevolezza del popolo russo della fine dell’Impero.
Putin non e’ lo zar e non intende certo comportarsi come il caudillo che restitui’ la Spagna ai Borboni. Perche’ se l’Occidente e’ debole lo e’ anche la Russia.
Qualche settimana fa circolo’ la notizia che la nomenclatura putiniana stesse acquistando proprieta’ in Venezuela.
Ottima scelta per un esilio dorato.
Cristo vince , generale ma Gerusalemme fu distrutta ben due volte. I nostri pensieri non sono i suoi pensieri. La sua vittoria non e’ la vittoria di chi afferma di combattere in suo nome.
Grazie, Bice. Non sono sconfortato, tutt’altro. Gerusalemme sarà distrutta ancora innumerevoli volte, non per questo la storia si ferma come sperarono Oltreatlantico dopo il 1989. Non c’è mai stato nessun potente al mondo che non abbia infine incontrato uno più potente di lui, cui aggiogarsi. E’ tutto qui. Lo Spirito Santo lavora incessantemente e dovremmo avere più fiducia in Lui.