mi chiamo Federico Catani e, come forse già saprai, già da diversi anni sono impegnato nelle attività di Luci sull’Est.
Ti confesso che da tempo, insieme ad altri collaboratori dell’associazione, mi sono convinto che si doveva fare qualcosa per difendere più specificamente quella che chiamerei la civiltà italiana.
Dicevo tra me e con gli altri che farebbe davvero una grande differenza se si desse vita ad una realtà finalizzata a difendere attivamente e pubblicamente i nostri valori cristiani.
La spiritualità è certo fondamentale: “Senza di me non potete far nulla”, dice Gesù nel Vangelo.
Tuttavia, come fare per metterla in pratica anche a livello sociale, nella nostra specifica realtà nazionale?
Ecco allora che, dopo aver pregato e riflettuto, ho deciso di dare vita alla campagna che ora ti presento: Pro Italia Cristiana.
Spero fin d’ora di poter contare sul tuo aiuto per avviare questa nuova attività per il bene delle nostre famiglie, dei nostri figli e della nostra Patria.
E questa è la prima mail che ti invio per spiegarti il senso di questo progetto.
Perché questa nuova campagna?
L’obiettivo è lavorare per restaurare, difendere e promuovere le radici cristiane del nostro Paese.
L’Italia infatti non si capisce senza cristianesimo. Ma soprattutto non può reggersi tagliando i suoi rapporti con Dio.
È sotto gli occhi di tutti che la nostra Nazione, così come tutto il mondo occidentale, sta attraversando una profonda crisi. Ci sono in particolare alcune minacce contro la cultura cristiana italiana.
• C’è un attacco senza sosta alla nostra identità di italiani.
Lo vediamo tutti i giorni: stiamo perdendo sempre di più il rispetto e l’amore per la nostra tradizione e la nostra cultura. Una tradizione e una cultura essenzialmente cristiane. Sì, gli italiani, specialmente le nuove generazioni, stanno dimenticando la propria storia, le proprie radici, la propria identità! Il Paese che ha dato di più al mondo in termini di genio, creatività e qualità, oggi appare addormentato, timoroso, succube di altre culture.
• Vi è la minaccia dell’immigrazione incontrollata e mal gestita e dell’ideologia multiculturale promossa dalla sinistra.
Il “politicamente corretto” ci vuole tutti e solo “cittadini del mondo”, vuole abbattere i confini, si professa contro i “muri” vuole annientare le particolarità e le specificità per diluire tutto in un unico mondo globalizzato in cui a dominare è solo il profitto. E per far questo si serve anche dell’immigrazione clandestina.
• A tal proposito, non possiamo chiudere gli occhi davanti al pericolo del radicalismo islamico.
La minaccia terrorista non è mai tramontata. Ed aumenta il numero di associazioni, centri studi e moschee in tutto il territorio nazionale. Inoltre, è noto ormai che vi sono Paesi interessati a finanziare progetti di islamizzazione in Italia. Tra questi – lo stiamo vedendo in queste ultime settimane – il Qatar, i cui scopi sono politici e religiosi.
• C’è poi un’altra minaccia preoccupante. Quella dell’ecologismo radicale e della gestione del cambiamento climatico.
Con la scusa della difesa dell’ambiente, si è ormai imposto un ecologismo radicale che ritiene l’uomo colpevole di tutto, a prescindere. Un ecologismo che per questo, sempre con il pretesto di preservare la natura, ci vuole rendere tutti più poveri!
Ebbene, Pro Italia Cristiana vuole lottare per la vittoria della nostra tradizione cattolica, per la cultura italiana, per la sua identità, che non può essere separata dal cristianesimo.
Posso contare sul tuo aiuto?
Senza di te non potrò portare avanti le attività che ho intenzione di svolgere.
va ben tuto ma niente ” schei “
Dio benedica Pro Italia Cristiana allora! E speriamo in bene…
Un piccolo suggerimento: anzichè impostare il messaggio (che pur si apprezza e si condivide) a mò di raccolta fondi perchè non rivolgersi meno “commercialmente” al pubblico?
Sarà ma una cosa (tra le altre!) che mi spinge a sostenere Stilum Curiae è il garbo di Tosatti: non si impone mai! In nessun modo. Persone così, oneste e disinteressate eppure continuamente al lavoro e a servizio degli altri, meriterebbero tutto il nostro sostegno economico possibile!
Federico Catani, a me pare che per far “campagna” occorra la fiducia del prossimo e questa non si guadagna con la pubblicità, per quanto veritiera.
Meno spot, allora, e più condivisione e vicinanza in una coerenza verificabile nel tempo e nei contenuti.
Fraternamente.