Domande Semplici sulla Rinuncia. Forse lo Spirito Santo non si è Sbagliato…
12 Gennaio 2023
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, Americo Mascarucci, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla rinuncia compiuta da Benedetto XVI, e sul fatto che forse lo Spirito Santo non si è sbagliato…buona lettura.
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Domande terra-terra sulla rinuncia di Benedetto
Sto seguendo con interesse il dibattito su Stilum Curiae, relativamente alla questione della rinuncia di Benedetto XVI. Non sono un canonista, l’ho sempre scritto e ribadito, quindi non entro nel merito delle diatribe relative al munus e al ministerium; lascio questo compito agli esperti.
Le mie considerazioni sono, diciamo così, molto più “terra-terra” e legate a motivazioni meno canoniche e più pratiche. E allora, pur non avendo mai denigrato il lavoro del collega Andrea Cionci che anzi stimo e considero un valente giornalista d’inchiesta, mi sono spesso posto delle domande.
- Se davvero esiste la possibilità che le dimissioni di Benedetto siano invalide e l’elezione di Bergoglio nulla, come mai nessuno all’interno della Chiesa ha mai sentito il bisogno di vederci chiaro? Mi riferisco in particolare ai tanti cardinali che in questi anni hanno assunto posizioni molto critiche nei confronti del pontificato bergogliano e in certi casi sono addirittura arrivati a denunciare il rischio di eresia dietro certi pronunciamenti del pontefice regnante. Che bisogno c’era di avanzare “Dubia” o appunto denunciare il rischio di derive eretiche quando sarebbe bastato sollevare il tema dell’invalidità delle dimissioni di Ratzinger per poter neutralizzare Bergoglio? Sarebbe bastato dire: “Signori gira questa tesi, le dimissioni di Benedetto potrebbero non essere valide, l’elezione di papa Francesco invalida, vogliamo vederci chiaro? Vogliamo aprire un’indagine? Vogliamo istituire una commissione teologica per fare luce sulla questione?”. O ancora: nessuno di questi cardinali, pur avendo facile accesso presso Benedetto essendo stati in larga parte creati da lui, ha mai sentito il bisogno di andare alla fonte e chiedere: “Santo padre, per il bene della Chiesa ci dica come stanno davvero le cose”. Avrebbero potuto farlo in occasione di Amoris Laetitia, del Sinodo sulla Famiglia, di quello ancora più contestato dell’Amazzonia, dopo la promulgazione di Traditionis Custodes, tutte situazioni che hanno visto i cardinali conservatori esprimere critiche molto dure verso l’operato del pontefice. Perché non hanno mai preso in considerazione la tesi delle dimissioni invalide? Per timore? Di cosa? Di essere tutti scomunicati? Ma un conto è scomunicare don Alessandro Minutella, un altro scomunicare dei cardinali che chiedono chiarezza su di un fatto così dirompente per il futuro della Chiesa cattolica. Non è invece legittimo pensare che codesti cardinali non hanno mai preso in considerazione la cosa, semplicemente perché sanno benissimo non stare in piedi?
- Si dice che Benedetto abbia fatto questa mossa per salvare la Chiesa e scismare la corrente modernista, dandole l’illusione di aver conquistato il governo della Chiesa. Benissimo, ma davvero possiamo credere che Ratzinger non abbia pensato ai fedeli? Ha lasciato che milioni di cattolici nel mondo fossero ingannati da un falso papa, ricevendo sacramenti invalidi? La risposta è che papa Benedetto ha parlato in codice mettendo in guardia i fedeli. Benissimo anche questo, ma possibile che di colpo Ratzinger abbia pensato che tutti i cattolici del mondo erano improvvisamente diventati degli esperti teologici e quindi in grado di comprendere i suoi messaggi cifrati? E quelli che non li hanno compresi, non in malafede ma perché non dotati della giusta competenza o preparazione storica, teologica e dottrinale, sono tutti condannati all’inferno? Davvero il grande Benedetto XVI avrebbe studiato un modo tanto complicato e incomprensibile agli occhi della stragrande maggioranza dei cattolici per salvare la Chiesa?
- Si dice che Benedetto in questo modo avrebbe salvato la vera Chiesa dalla falsa Chiesa. Ora, con tutto il rispetto e senza offesa per nessuno, possiamo davvero ritenere che papa Benedetto possa aver individuato la vera Chiesa in sacerdoti come don Minutella, don Roncaglia, le mistiche delle celesti cappelle? Che per altro si fanno la guerra fra di loro a suon di scomuniche reciproche? Possiamo davvero pensare che la salvezza della Chiesa possa dimorare in chi segue gli uni e gli altri? O forse è arrivato il momento di smetterla di accomunare Benedetto XVI a personaggi che, sempre senza offesa per nessuno, il Papa emerito non ha mai neanche preso in considerazione?
- Le rivelazioni di Padre Georg contenute nel suo libro parlano chiaro e dimostrano che Ratzinger ha sempre considerato Bergoglio il suo legittimo successore. Vero è, come ha confermato lo stesso Tosatti nell’intervista che ho avuto il piacere di fargli, che il segretario particolare di Ratzinger si è contraddetto rispetto a precedenti dichiarazioni, ma se è credibile quanto parlerebbe in codice Ratzinger, perché non dovrebbe esserlo altrettanto quando riferisce che c’è stato sempre un solo papa e si chiama Francesco? Come mai nel giro di pochi giorni padre Georg è passato dall’essere il più fedele servitore di papa Benedetto nel rilasciare messaggi in codice Ratzinger, a divenire persona poco affidabile o interessata unicamente al proprio tornaconto personale?
- Ultima considerazione: quando Benedetto ha deciso di rinunciare invalidamente al pontificato, lo ha fatto avendo la palla di vetro e sapendo già cosa sarebbe accaduto nel conclave? Un angelo dal cielo gli è apparso annunciandogli che il papa sarebbe stato Bergoglio? Se come tutti ipotizzavano fosse stato eletto Angelo Scola? Che avrebbe fatto a quel punto Benedetto? Siccome era un cardinale a lui gradito avrebbe corretto la Declaratio rendendola valida?
Forse è il caso di riconoscere con grande onestà intellettuale che, volenti o nolenti, il papa è Francesco e che la sua elezione non è stata affatto un errore dello Spirito Santo. O forse lo fu l’elezione di Giovanni XXIII e di Paolo VI, i papi del Concilio da cui sono iniziati tutti i problemi della Chiesa? Ma poi sono arrivati Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e ciò non vuol dire che dopo questo pontificato decisamente controverso non possa arrivare un grande pontefice come i precedenti. Basta avere fiducia nel Signore e pregare. Forse un giorno capiremo anche perché ci è toccato un papa come Bergoglio.
Americo Mascarucci
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Tag: benedetto, codice, GAENSWEIN, mascarucci, rinuncia
Categoria: Generale
L’amico Mascarucci ha posto obiezioni intelligenti e garbate, è stato un piacere rispondere ai suoi dubbi qui, per intero. https://www.romait.it/che-ne-sara-della-chiesa-morto-benedetto-xvi-dubbi-e-risposte.html
Gentile dott. Mascarucci,
Nel ringraziarla per le sue considerazioni, io – che sono più “terra-terra” di lei – le rappresento che i miei nonni, appena capaci di leggere e scrivere, si sarebbero fatti una grassa risata se qualcuno avesse detto loro che sarebbero coesistiti DUE papi.
E noi qui a impazzire per giustificare forzosamente una situazione inaudita.
Beata ignoranza
Cordialmente,
Sergio
@Andrea Cionci
Le dimissioni di Celestino V sono valide o nulle? È vero che esiste un codice Angelerio attraverso il quale Celestino V ha comunicato incontrovertibilmente ai posteri L’invalidità della sua rinuncia? È vero che tutti i sedicenti Papi da Bonifacio VIII a Francesco, nessuno escluso, sono in realtà antipapi invalidamente eletti stante la invalida rinuncia al papato (anziché al munus) compiuta da Celestino V sotto costrizione (“sponte”) delle famiglie nobili romane del tempo?
Perché ignora queste domande? Perché non risponde?
Non sia seccante per favore. La rinuncia di celestino V è chiarissima e non lascia dubbi per come è scritta. Non basta un codice (qualora ci fosse) a invalidarla. Il codice Ratzinger è solo un’indicazione che punta frecce luminose sull’evidenza canonica del fatto che la declaratio non è una rinuncia, né una finta rinuncia, è tutt’altra cosa.
Celestino V ha rinunciato al “Papatui” e non al “munus”: perché?
Il fatto che abbia rinunciato al Papato sotto “sponte” è un inequivocabile indicazione che punta frecce luminose sull’evidenza canonica del fatto che la rinuncia di Celestino non è una rinuncia.
A me sembra che più che seccante, sono sincero, ma, si sa, la sincerità fa male.
Il suo metodo di indagine è totalmente fallace, perché lei si concentra sulla pagliuzza, ma ignora la trave: non si rende conto che le stesse dimissioni di Celestino V sono nulle (piu e prima ancora di quelle di Ratzinger)
Caro Americo, presto risponderò a tutti i tuoi interrogativi. permettimi di registrare una prima incoerenza. Scrivi: “Non entro nel merito delle diatribe relative al munus e al ministerium; lascio questo compito agli esperti”. e poi: “Forse è il caso di riconoscere con grande onestà intellettuale che, volenti o nolenti, il papa è Francesco e che la sua elezione non è stata affatto un errore dello Spirito Santo”. Forse è il caso di indagare prima bene la questione canonica, e poi trarre le fila del discorso, che ne dici? Siccome io l’ho indagata in lungo e in largo, siccome papa Benedetto ha confermato con un centinaio di frasi questa realtà, forse sarebbe meglio leggere prima Codice Ratzinger, ascoltare canonisti indipendenti (è chiaro che se chiedo al card. Ghirlanda, che ti deve dire? ) e poi trarre le fila.
Caro Andrea, se vuoi rispondermi fallo pure, ma spero che la tua risposta non si traduca nella riproposizione delle tesi contenute nel tuo libro e che ho letto con grande interesse o nella ripubblicazione a valanga dei link dei tuoi articoli….perché vedi, Benedetto XVI è morto e non ha rivelato nulla che confermi le tue pur legittime teorie e il suo segretario particolare ha pubblicato un libro in cui le smonta completamente rivelando che Ratzinger ha sempre riconosciuto Bergoglio come papa…..quindi mi pare che al di là di dare dell’incoerente e dell’opportunista a Padre Georg dopo averlo indicato fino al giorno prima come il miglior interprete del Condice Ratzinger ci sisa molto poco da replicare…Con stima…..
Gentile Mascarucci, mi perdoni ma le teorie di Cionci sono tutt’altro che legittime, tanto più che sono al servizio di uno scismatico scomunicato.
Danneggiare la Chiesa, danneggiare le anime non è mai legittimo, piuttosto fa parte dei pericoli del libero arbitrio.
Colgo l’occasione per ringraziarla di cuore di tutti gli ottimi spunti di fede che le sue riflessioni equilibrate ci offrono sempre.
Fraternamente.
Caro Americo, perdonami ma continui a girare intorno alla questione. L’aspetto canonico prescinde dal fatto che Gaenswein ieri fosse latore dei messaggi in CR e oggi scriva questo libro giudicato da più parti, anche da Marco Tosatti, contraddittorio e poco credibile. Gaenswein lasciato senza ormai l’ombrello del papa potrebbe aver scritto quelle cose, contraddicendo in modo patente quanto affermato due mesi prima, per un milione di motivi. Minacce, seduzioni di carriera, strategie nascoste etc https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/34501113/libro-padre-georg-pro-bergoglio-contro-codice-ratzinger.html
Converrai che se la regina Elisabetta fosse sospettata di essere stata costretta a un’abdicazione, da lei stessa invalidata per autodifesa dall’usurpatore, certo gli inglesi non si affiderebbero unicamente alle spiegazioni del suo segretario, quanto piuttosto a una commissione d’inchiesta.
Non sappiamo nemmeno se Benedetto avesse previsto un tempo di attesa prima di questa rivelazione, o se il documento non sia stato fatto sparire. Ciò che resta oggettivo è che la declaratio non è una rinuncia al papato e che Benedetto in un milione di messaggi rivela una lettura B che parla di sede impedita. L’unico punto è questo. Se volete contestare il Codice Ratzinger dovete smontare la questione canonica, e poi smontare la lettura B dei messaggi, ma non facendo presente che c’è una lettura A bergogliana, perché quella è ovvia.
Gasnswein direbbe che non esisteva nessun dossier su Emanuela Orlandi. Ora hanno aperto un’indagine sulla Orlandi, dopo 40 anni. Non so per quale motivo ma ho letto che Gasnswein voleva bloccare l’uscita del libro.
Caro Andrea scusa ma mi pare che sia tu a girare intorno alla questione….padre Georg può pure non essere credibile e Tosatti ha citato un caso in particolare quello di Gotti Tedeschi, ma rimane il fatto che nel raccontare i fatti descrive comunque un Ratzinger amareggiato ma che comunque tratta Bergoglio come suo successore….poi tu ovviamente puoi trovarmi tutte le letture B,C e D del mondo ma questo è un dato di fatto….capisco e apprezzo la tua coerenza e tenacia nel difendere la tua inchiesta, fai bene a farlo, ma non ci hai vissuto tu al fianco di Benedetto per nove anni…..un saluto
Americo, Gaenswein dice che Benedetto celebrava in comunione con Francesco mentre un mese prima smentiva tutto come menzogna e pura fake news nella falsa lettera a don Minutella. Francamente quel libro non mi sembra il massimo della credibilità. Bergoglio è successore di Benedetto ma illegittimo, come nel famoso discorso del ministero allargato. E’ papa illegittimo, membro attivo del ministero allargato mentre Benedetto era il membro contemplativo e papa legittimo.
È significativo che dopo averla indagata in lungo e in largo, il risultato sia un cumulo di sciocchezze miste a fantasie….
Vabbe’, facciamo che le dimissioni erano valide.
Ma allora come la mettiamo con la “Mafia di San gallo”?
Che il gruppo così detto si riuniva nel monastery in Svizzera è testimoniato da varie fonti per discutere sulle problematiche della chiesa, compreso la scelta del successore di Giovanni Paolo II, è un fatto.
E che la Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” del Papa Giovanni Paolo, che pose assoluto divieto ai sigg Cardinali di discutere di un successore mentre il Papa è ancora in vita?
Perché nessuno ha voluto indagare su questi fatti?
Perché anche i media non se ne sono mai interessati?
Forse perché qualche pescecane del 33mo grado ha deciso che Bergoglio doveva essere eletto Pontefice?
La mafia di san Gallo si chiama n drangheta perché e’ vincente sull altra mafia quella del sale della terra (la corrente di Ruini). Come dire..erano gli unici?
Y ahora defendiendo al NOM y a Bergoglio, o una de cal y otra de arena, Tosatti.
A la pregunta de qué por qué la jerarquía de la Iglesia apoyó a Berggolio y simuló la renuncia de Benedicto debemos contestar que porque el gobierno de Benedicto tuvo problemas graves y la jerarquía se dijo sacaremos al administrador fiel y pondremos un administrador infiel que rompa con la sucesión apostólica en San Pedro por lo que pecando en comunidad luego en comunidad trataron de ocultar sus daños, lo mismo que hace Ud. Marco Tosatti.
Su questo articolo abbastanza pratico nella sostanza mi permetto di stigmatizzare la parte in cui l’autore affermerebbe che ci siano Sacramenti invalidi a milioni di fedeli nel caso in cui il papa non fosse Bergoglio.
Niente di più inesatto e pericoloso da sostenere. Piuttosto mi preoccuperei delle intenzioni di vescovi e sacerdoti di farsi consacrare e di consacrare il Corpo e Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo!
Infatti. Questi sono rigurgiti di donatismo.
Non c’entra niente il donatismo, Bergoglio potrebbe essere un sant’uomo ma se non è il papa, è un problema. Dice Ratzinger nel 77 “Se non c’è la comunione col papa non c’è la comunione con Cristo”. Il discorso è tutelato dal supplet ecclesia
L’eventuale illegittimità del Papa non inficia la validità dei sacramenti. Ha ragione chi parla di donatismo o di minutellismo e, a questo punto, anche di cioncismo. Mi sa che lei dovrebbe occuparsi di cose più alla sua portata caro signore
Ha ragione: se Lei corregge Ratzinger decisamente è meglio che io abbandoni il campo.
non ho riferimenti certi, ma alcuni anni fa Bergoglio era stato inserito solo con la carica di Vescovo di Roma e non anche pontefice in un registro o elenco compilato dal Vaticano ?
Lo Spirito Santo non sceglie il Papa in conclave. Questa credenza moderna è sbagliata ed è la causa di tanta papolatria.
Ecco la risposta che Joseph Ratzinger diede nel 1997 alla domanda sull’azione dello Spirito Santo in Conclave.
È lo Spirito Santo il responsabile dell’elezione del Papa?, gli fu domandato.
Ratzinger, non rinunciando nel finale a una certa ironia, rispose così: «Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto».
https://www.tempi.it/e-lo-spirito-santo-che-elegge-il-papa-ecco-come-rispose-con-una-certa-ironia-lallora-cardinale-ratzinger/#.WsTNyy65vX4
Questa è una delle tante cose sbagliate dette da Ratzinger. Basta conoscere il Messale Romano per sapere Chi sceglie il Papa.
Non c’entra nulla con quanto ha scritto Mascarucci, ma oggi ho letto sulla “Verità” che è morto il Cardinale Pell. Qualcuno ne ha parlato?
Premessa: io non capisco quasi niente di diritto canonico, per cui … , ma questo mi sento di scrivere.
“Lo faccio per il bene della Chiesa”.
Questa frase mi ricordo (forse male?) che disse (tra le altre) Papa Benedetto quando dette le dimissioni (a quel tempo stavo ancora, per cosí dire, a mangiarmi, senza scartare nulla, tutto ció che la televisione mi metteva nel piatto), ma prendendo ad occasione la faccenda dello SWIFT, mi faccio questa domanda:
“È violenza o no pretendere le dimissioni del Capo della Chiesa cattolica con la minaccia, in quel momento giá operative (messaggio dei globalisti: “Non stiamo scherzando”), di escludere per sempre il Vaticano dal sistema delle transazioni SWIFT con la conseguenza di bloccarne praticamente tutta l´attivitá? E cioé pagare stipendi, comprare beni e servizi, fare opere di caritá, ecc?
Ora, se qualcuno qui dice che questa non era violenza o magari che sí era violenza ma non tale da poter ragionevolmente resistervi, allora puó tranquillamente affermare che le dimissioni da questo punto di vista – ma bisogna considerare anche i vari articoli sulla Mafia di San Gallo apparsi in marcotosatti.com –erano valide.
E potrei forse essere anche io d´accordo … ma solo ad una condizione: che resistendo alla minaccia o violenza, l´istituzione o persona avesse avuto modo di continuare a sostentarsi (a qualcuno questo ricorda le imposizioni Covid-19?). Andando piú vicino al caso concreto: io ritengo che si sia in presenza di una violenza/minaccia a cui poter ragionevolmente resistere solo nel caso in cui il Pontefice, in caso di rifiuto, possa continuare a fare operare la Chiesa cattolica … nel caso specifico se avesse avuto ancora un territorio da cui ricavare i proventi per continuare a sopravvivere (detto in altri termini: se lo Stato della Chiesa fosse stato ancora esistente e avesse potuto finanziarsi autonomamente). Altrimenti per me é pura violenza. (E proprio per questo che i globalisti hanno scelto proprio questo mezzo?). Non so … basta?
Nota: E questa, mi pare, é esattamente la situazione di fronte a cui la Russia viene posta al momento: é stata esclusa con delle sanzioni dallo SWIFT al fine di costringerla a fare qualcosa e se non avesse avuto un territorio con cui sostentarsi avrebbe dovuto, cosí come allora Papa Benedetto, piegarsi al diktat dei globalisti.
Ed é anche da notare che nel caso in cui il Vaticano avesse avuto un territorio sufficientemente grande e qualora i globalisti ne avessero avuto veramente la necessitá, avrebbero probabilmente agito proclamando un blocco economico di tutto il territorio (quello che sta succedendo con la Russia insegna un´altra volta).
Lo spirito Santo non sbaglia mai, è infallibile, per questo dico che un giorno forse capiremo perché ha scelto Bergoglio come papa come in passato ha scelto tanti altri papi discutibili e controversi. Ma ognuno ha avuto un ruolo nella Chiesa perché le strade del Signore sono spesso difficili da comprendere ma tutte hanno un fine…almeno nel presente
Americo, scusami, nella storia ci sono stati papi buoni e papi immorali, che però non hanno mai attaccato la dottrina Dimentichi che ci sono stati 40 antipapi, non capisco perché questa opzione venga scartata a priori.
https://www.sabinopaciolla.com/addio-papa-dei-papi/
Lascio il link di un articolo più unico che raro, del giornalista cattolico iralndese John Waters, sperando aiuti qualcuno a ritrovare la via della semplicità, posta ben oltre la cortina di fumo di tante teorie e ciance alla Dan Brown che nulla hanno di cattolico e che, essendo redditizie sia in soldi che in fama, si ha tutto l’interesse a sostenere come credibili nonostante l’evidenza dei fatti.
Ci si impegnasse così per difendere le verità della Fede! O della famiglia e del matrimonio, come ha fatto John Waters pagandone lo scotto…
Ma, ammettendo pure che BXVI si sia dimesso regolarmente e che FrancescoI sia un papà lecitamente eletto, con tanto di infusione di Spirito Santo,mi spiegate come mai da 10 anni sta propalando eresie a destra e a sinistra? Come mai non indossa le insegne papali e rifiuta i titoli in tal senso? Perché abita in albergo come uno di passaggio e non nelle case dei Papi? Come mai intende rivoluzionare la dottrina partendo dal minamento della morale bimillenaria di S.. Romana Chiesa invece che conservarla integra? Perché sostiene la chiesa ecumenica a scapito di quella Cattolica? E via discorrendo…
Per quanto ne so, la Chiesa Cattolica non può avere un papa eretico per cui, al primo accenno di deragliamento dalla Fede e dalla Dottrina di sempre, decade latae sententiae o mi sbaglio?
***c’è un paragrafo che attacca pesantemente l’inchiesta dello scrivente riassunta nel bestseller “Codice Ratzinger”***.
Parole di Cionci (provenienti da un recente post sul suo blog) relativamente al libro in uscita di Mons. Gaenswein che, immagino, sarà il nuovo bestseller di cui, per principio, farò a meno esattamente come ho fatto in altri casi, pervenuti alla mia sensibilità come “coercitivi” e forzati. In antitesi totale col silenzio e quella imprescindibile umiltà che sempre annuncia la verità…
Ora, personalmente, ritengo che la “innaturale” loquacità di Mons. Gaenswein debba far riflettere. Si resta quanto meno perplessi, direi.
Non pensavo che, quasi neanche sepolto il Santo Padre BXVI, l’ alto prelato della sua “famiglia” si sarebbe aperto al pubblico anzichè ritirarsi in lutto.
Sarà che, per la mia forma mentis, vita spirituale fa rima con riservatezza e rifugga da qualsivoglia riflettore. Ma considero i miei limiti… ed evito di esprimere un giudizio temerario che, tra l’altro, temo si inserirebbe in quel fiume di pettegolezzi e chiacchiericcio che, da tempo, ha rotto gli argini.
In generale, ho apprezzato la riflessione di Mascarucci ed evito puntualizzazioni che mi porterebbero via del tempo che oggi mi è prezioso.
Spero qualcuno provvederà o forse ci tornerò su; ma intanto sarebbe bene focalizzare l’attenzione sul fatto che il Papa è, a tutti gli effetti, legislatore e sovrano assoluto nella Chiesa Cattolica…O no??! E se lo è…
Ho risposto qui. Peraltro godibile come il paragrafo si chiami “una sequenza di indizi infondati”. (Ma lo sapete solo voi) https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/34501113/libro-padre-georg-pro-bergoglio-contro-codice-ratzinger.html
Scusi Cionci visto che a suo dire saremmo in sede vacante, quand’anche in Vaticano qualcuno decidesse di prendere in considerazione le Sue teorie, mi spiega che autorità potrebbe avere una commissione d inchiesta tra 30/30 anni e chi potrebbe autorizzarne la costituzione? Chi ne conferma la decisione? Chi ne autorizza i poteri di indagine? Chi ne esegue le decisioni? A chi ci si può appellare se non si condividono le decisioni? Chi può obbligare le persone a deporre come testimoni? Chi punisce eventuali testimoni o periti infedeli?
Riflessioni morali sull’uso di Internet
08 AGOSTO 2022
FONTE: DISTRETTO DI SPAGNA E PORTOGALLO
https://www.fsspx.es/pt/news-events/news/reflex%C3%B5es-morais-sobre-utiliza%C3%A7%C3%A3o-da-internet-75602
perchè lei non lo ha ancora capito ? davvero ? Allora non lo capirà mai più,caro amico .
Dire che i guai della chiesa sono iniziati con Giovanni XXIII….il mondo può accettarlo? Sapesse chi c e’ stato prima? Non solo papa Borgia…
Certo che non si e’ sbagliato. Manco in papa Borgia. In realta’ , forse, si sbaglia se le porte degli inferi prevalgono. Ma non e’ di fede. Visto che qui siete antibergogliani, per voi l anticristicita’ ha carattere morale? No. Però potrebbe essere un nuovo attacco……vecchi fantasmi che in vaticano qualcuno sa’.
So’ dove vuole parare quello che ha registrato il tipo della Magliana. Si cosa gli ha detto. Io non giudico, fosse vero.. ma gli altri?
Non c’entra niente Borgia. I papi possono essere immorali a livello personale, mai attaccare la dottrina. Onorio solo ebbe una sbavaturina in tutta la storia della chiesa. Qui siamo alla demolizione sistematica e al rovesciamento della fede cattolica.
Hai risposte bene. Ora….perché il vaticano dopo 40 anni apre un inchiesta sulla Orlandi?
L ultimo attacco contro i nemici Bergoglio potrebbe farlo sul piano morale. Non so’ se hai capito cosa pensano….e cosa dicono le intercettazioni di NERONI registrato a sua insaputa).
Purtroppo o meno male l’immoralita’ degli uomini di chiesa li ha portati ad essere ricattabili, fino agli omicidi (papà Borgia 😜). Bergoglio può voler svuotare il sacco sulla Gregori e la Orlandi per cercare di distruggere gli ultimi 2 pontefici. Reggera’ la chiesa?
PS: io non sono canonista..ma tra un po’ dopo la diatriba dei papi emeriti inizierà quella dei santi emeriti? Confusione totale….sarebbe (in aggiunta).
Se fossi l anticristo o il suo profeta sul trono di Pietro potrei difendermi pero’ accusando i miei predecessori sul piano morale. Per me la chiesa non crollerebbe ma…
PS: non riesco a scriverlo e manco a leggerlo. Io non giudico nessun morto.
Pero’ hanno aperto un indagine…cosa c e di nuovo dopo 40 anni? Non riaperto.
https://www.editorialedomani.it/politica/italia/emanuela-orlandi-vaticano-banda-magliana-de-pedis-gacuo475