Laporta: la Rinuncia di Benedetto è Stata Provvidenziale. e Francesco è Papa.

8 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta offre alla vostra attenzione questa riflessione sugli avvenimenti degli ultimi giorni. Con considerazioni che certamente faranno discutere. Buona lettura e condivisione.

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Sandro, un mio carissimo amico, della cui amicizia mi onoro, mi scrive: «Caro Piero, stamane di buon’ora ho letto attentamente il tuo intervento. Sai che ti stimo e penso di esserti amico e in quanto tale devo dirti che trovo poco cristiano, poco evangelico il tuo dire. Io ho visto e rivisto più volte il film “I due papi”. È straordinario, ritengo la narrazione assolutamente veritiera. Il magistero di Benedetto XVI è stato talmente elevato quanto inadeguato per la Chiesa di oggi. Ed è stato tanto inadeguato che ha dovuto lasciare! Il nuovo Papa ha portato una svolta. Segue il Vangelo molto più di quanto non abbiano fatto i predecessori e risulta naturalmente antipatico a chi vive di liturgia, paramenti vistosi ed effluvi di incenso. Infatti anche Gesù Cristo nel proclamare la buona novella stava antipatico a tutti e ha fatto la fine che ha fatto. Ogni Papa è una storia a sé, come i comandanti che si succedono nel comando. Francesco è il Papa PUNTO. Il resto non ci compete, non è al nostro livello. Possiamo ragionarci, interrogarci, ma condannare no, caro Piero, non ci compete, non ti compete»!

Sandro ha ragione su almeno due punti. Il primo. Il ritiro di Benedetto è stato provvidenziale. Basti immaginare che cosa sarebbe accaduto negli ultimi dieci anni se fosse rimasto al suo posto, nella stessa vasca coi Clinton, gli Obama, i Putin, i Rothschild, i Gates e l’ineffabile Biden, ma pure coi Monti, i Napolitano e i Draghi. È un mondo colmo di odio. Lo testimonia il blog Informazione Corretta, il più importante blog ebraico italiano: venerdì e sabato non riportava una sillaba sui funerali di giovedì. Ho chiesto il perché all’amministratore: silenzio. Non è un mondo facile quello nel quale vivono i pontefici. È colmo di lerciume, di rancori fondati solo sul proprio interesse. Credo che Francesco sia di gran lunga più adatto di Benedetto a fronteggiare questa realtà, a misurarvisi ogni giorno.

Il secondo punto. Sandro ha totalmente ragione sulla legittimità papale di Francesco. I cattolici che ora la mettono in dubbio, fanno male alla Chiesa. È più che mai indispensabile l’unità dei cattolici.

Sandro ha invece totalmente torto sull’artefatta narrativa del film “I due papi” ma non è importante. Distorcere la realtà per accreditare qualcuno è oramai consueto, legittimato nella prassi comunicativa, la quale ha tuttavia delle regole, solo in apparenza formali. A determinati livelli la forma è tuttavia sostanza, come Sandro sa bene.

Prima d’inoltrarci devo ricordare che Nostro Signore affidò la Sua Chiesa a san Pietro, ma per la Sua Santissima Madre si rivolse a san Giovanni. Non credo sia un fatto banale né casuale. In determinati momenti della storia la Chiesa ha necessità d’essere guidata da chi sia a suo agio con gente poco raccomandabile e abbia risorse per fronteggiarla. Uno dei pontefici più diffamati (specialmente dai britannici, vedremo perché) fu papa Borgia, Alessandro VI; guarda caso emanò la prima inequivocabile bolla contro lo schiavismo, istituzione fondante degli imperi, a cominciare da quello romano e passando da quello britannico; un percorso, come sappiamo, non ancora finito.

I tempi correnti non sono comparabili a quelli di Alessandro VI, il quale però non aveva né la tivvù, né il web né l’obbligo di condividere il potere con una cerchia ristretta; era un sovrano assoluto come i Pontefici non sono più, almeno da Porta Pia.

Torniamo alla comunicazione. Una cerimonia funebre deve trasmettere rispetto, prima ancora che doglianza. La cerimonia di giovedì fu sciatta, peggio: fu deliberatamente sciatta, un oltraggio premeditato; inaccettabile. Nessuno può osare oltraggiare un defunto pontefice del livello di Benedetto, mentre tu, caro Sandro, proprio tu lamenti un inesistente oltraggio al suo successore. Non si oltraggia un Papa che regnò ed ebbe molti innegabili meriti, a cominciare dalla straordinaria omelia, per i funerali del suo predecessore, san Giovanni Paolo II. Chi voglia, può leggersi i sette minuti di banalità dell’omelia di Francesco e compararli all’eccezionale omelia del cardinale Joseph Ratzinger, l’8 aprile 2005. Le due sono divise da un abisso formale e sostanziale. Non ci sono più nella Curia le penne necessarie per un’omelia che accompagni un pontefice nell’ultimo viaggio? È sciatto, è grottesco che ciò avvenga. Fu oltraggio premeditato, voluto e cercato, annunciato dalla traslazione della salma di Benedetto dalla residenza a San Pietro, neppure duecento metri, su un carro della polizia funebre, nottetempo. Lo si doveva portare a spalla, accompagnato dalle preghiere, non traslato come un corpo di reato, come una meretrice trovata morta in periferia. È un miserabile chi impartì tale disposizione. Non ha dunque stupito lo spettacolo dei dodici serventi, palesemente inadeguati e non addestrati, incapaci di tenere il passo sul sagrato, facendo grottescamente ondeggiare il feretro; la degna conclusione d’un oltraggio prepotente e volgare. È responsabilità di Bergoglio? No, se rimuove il responsabile.

Francesco ha ereditato una Chiesa palesemente tormentata da mille piaghe. Sorvolo sulla pedofilia. La tragedia di Emanuela Orlandi non è responsabilità del vescovo di Buenos Aires, mentre accanto a san Giovanni Paolo II vi fu un agente sovietico. Il ruolo di don Antonello Mennini nel caso Moro va chiarendosi, proprio perché Francesco impose al prelato di deporre, senza nascondersi dietro il passaporto vaticano. Le finanze saccheggiate originano col “papa buono”. Le calunnie contro S.S. Pio XII imperversano dal 1963 e solo Francesco ha elevato un argine, aprendo gli archivi. La lista potrebbe continuare a lungo.

Questi funerali possono essere un’occasione per Francesco per comprendere che cosa e chi lo circonda e, utilizzando la sua autorità, iniziare una necessaria e urgente pulizia. Al contrario, lasciando al loro posto i farabutti, accelera la propria rovina ma mai la Chiesa morirà, seppure ridotta a pochissimi fedeli, come profetizzò Benedetto. Cristo Vince e il Vangelo, caro Sandro, la sua applicazione alle cose terrene passa pure per il rispetto per un grande e umile Pontefice, quantunque inadatto ai tempi in cui è vissuto. Inadatto ai nostri occhi, ma pur messo lì e guidato dallo Spirito Santo, sul Quale i dubbi dei farabutti non hanno presa. Non di meno molti sedicenti cattolici non credono in Dio e tanto meno nello Spirito Santo. Noi a costoro non ci associamo. Cristo Vince.

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23 commenti

  • Stefano ha detto:

    Beh, tutto è provvidenza, Dio agisce per vie dirette e indirette… ma i papi e i pontificati non sono stati tutti uguali (sfogliatevi un qualche libro di storia della chiesa, anche uno di quelli di cui si fa uso nei seminari…) e quello presente non fa eccezione. Per me sarà ricordato come uno dei peggiori: mondano, divisivo e inquietante riguardo l’affidabilità degli insegnamenti come la gente li percepisce dai media (poco conta che i documenti ufficiali siano talora più prudenti). Riguardo ai frutti basti dare un’occhiata al crollo dei matrimoni e ai seminari vuoti.

    • piero laporta ha detto:

      Chiedo scusa a tutti se non ho risposto ma non mi ero accorto che il blog è sdoppiato.
      Vorrei ribadire alcuni aspetti del mio articolo.
      1) Per osservare il Papato occorre credere fermamente nell’opera dello Spirito Santo.
      2) Il Sommo Pontefice è un re e gli si deve obbedienza; se si ritiene che sbaglia, lo si può anche urlare ma non delegittimare.
      3) Il Papa è infallibile solo “ex cathedra” altrimenti…
      4) Il Papa, come tutti noi, è libero di sbagliare
      5) La nostra Fede è il riflesso dell’Amore Divino non dell’odio satanico.

  • Claudio Gazzoli ha detto:

    Se le sue analisi in merito alle catastrofi imminenti, militari, politiche, economiche sono sulla stessa linea di quelle sulla Chiesa allora possiamo stare tranquilli, siamo in una botte di ferro…

  • Massimo trevia ha detto:

    Auguri generale,ma dica a quel suo amico che se a volte vado alla messa di S.Pio v non e’ per i merletti…….e aspetto che scoppino varie bombe…diciamo menzognere…..eh,eh!

  • Giovanna ha detto:

    Provvidenziale, d’accordo. D’ora in avanti il peso e le responsabilità saranno esclusivamente su Francesco. Vedremo dove porterà la barca. Per ora la rotta possiamo dire che è stata una deriva, lo scafo continua a fare acqua , le vele non reggono il vento, la gente di bordo non capisce cosa deve fare, quali siano gli ordini. Quare obdormis Domine? Exsurge! Il timoniere non sa come e dove portare la barca in questa tempesta. Svegliati, prendi tu il timone…

  • Botti fasulli ha detto:

    Benedetto inadeguato ai tempi e Francesco uno che segue il vangelo meglio di lui e di tanti altri papi: un botto di capodanno a scoppio ritardato, tutto fumo e niente luccichii. Continui a guardare i suoi film, caro lei…come sembra, la fa vivere beato.

  • Cris ha detto:

    Caro Generale, un altro paio di punti del commento del suo amico mi fanno rabbrividire. Cristo antipatico a tutti? Inclusi Nicodemo, Giuseppe d’Arimatea e i membri del Sinedrio che lasciarono il processo farsa? Pure per Pilato non era certo questione di antipatia personale. E poi Il nuovo Papa “Segue il Vangelo molto più di quanto non abbiano fatto i predecessori”, quindi seguire il Vangelo è la gesuitica ambiguità si-no-forse di questo pontificato?
    Comunque, ha ragione sul secondo punto, e aggiungo che quanti negano la legittimità di Francesco si trovano adesso dalla parte dei sedevacantisti di tutte le ere. Non è certo una posizione accettabile, per quanto la crisi della Chiesa sia innegabile e dolorosa come non l’avremmo voluta vedere. Ma il saggio Gandalf diceva “capita a tutti quelli che vivono in tempi come questi”.
    Sul finale invece, sembra che creda sia possibile che Papa Francesco possa trarre insegnamento da questo. Tendo invece a concordare con quanti hanno scritto in questi giorni che la crisi adesso accelererà. Mi scuserà se abuso ancora di citazioni del cattolico Tolkien (alcuni inglesi buoni ci sono) “nel mondo agiscono altre forze oltre la volontà del male”, riferendosi alla divina Provvidenza cui anche noi ci affidiamo in questa temperie. Le auguro un caloroso buon inizio anno in attesa degli eventi e dei suoi prossimi articoli!

  • Lucetta ha detto:

    Ma andiamo ! Ma neppure Enrico Letta su Repubblica scriverebbe ste considerazioni ! Forse le scriverebbe massimo boldi sul corrierino dei piccoli dove si propaganda il gender

  • 007 ha detto:

    Come lei ha previsto nella sua introduzione , questo pezzo del bravissimo generale Laporta , avrebbe dovuto sollevare discussioni . Non me son sicuro . Se il riferimento delle riflessioni dell’amico del generale , è il film sui due papi , se le considerazioni son quelle riportate , non ci sarà discussione , solo ulteriore perplessità sulla crisi culturale ed educativa del mondo cattolico , che questo Sandro impersona perfettamente e che Laporta ha fatto bene a inventarsi quale esempio di insensatezza ed ignoranza. Amen

    • Omnia inBonum ha detto:

      Ha perfettamente ragione ! I commenti di questo Sandro rappresentano l’ingenua ignoranza del popolo cattolico grazie alla fine dell’insegnamento della dottrina da parte di bravi preti . Non oserei mai ritirarlo fuori , ma il sospetto che chi ha gestito , impossesandosene , le conclusioni del Vaticano II , siano amichetti di Bergoglio ( tipo Carl
      Rahner ) , non me lo toglie nessuno . Il Vaticano ll sarà stato perfetto , ma lasciva spazio alla gestione pastorale ( prassi) che lo ha stravolto . E questo Sandro , che Laporta ha inventato certamente , altrimenti mi meraviglierei degli amici che il nostro generale frequenta , ne è esempio perfetto .

  • Soros ha detto:

    Si , è vero , la rinuncia di Benedetto è stata per noi provvidenziale . E Francesco e il nostro vero e unico grande Papà. Firmato : Soros

    • ToniGrandi ha detto:

      Bravissimo !! Questo è il vero commento allo scritto pubblicato .

    • BillGates ha detto:

      Proprio per nulla caro George , son stato io e Schwab a far rinunciare quel cattolico di Ratzinger e metter su quel ….., di Bergoglio . Statte buono .,,

    • Astaroth ha detto:

      Ma caro George , lei si illude di aver fatto ciò fa solo ? Ma dai Georgino , lei da solo avrebbe al massimo potuto far nominare Bertone segretario di stato . Per riuscire a far dimettere Ratzinger e far nominare Bergoglio c’è voluto il mio zampino . Eh, eh,eh. … Astaroth

  • Sandro no ha detto:

    Ma , Tosatti , andremo avanti ancora tanto tempo a leggere le scemenze di tizi irrilevanti come questo che ha scritto a Laporta ? Così si svilisce StilumCuriae .come ha giustamente scritto qualcuno , nel 2033 continueremo a parlare di cose di cui non sapremo mai nulla ? Come sto Sandro ? Che guarda i film ?

  • Sandro no ha detto:

    Ma , Tosatti , andremo avanti ancora tanto tempo a leggere le scemenze di tizi irrilevanti come questo che ha scritto a Laporta ? Così si svilisce StilumCuriae .come ha giustamente scritto qualcuno , nel 2033 continueremo a parlare di cose di cui non sapremo mai nulla ? Come sto Sandro ?

  • Paolo poletti ha detto:

    A ME L’OMELIA DI BERGOGLIO NON È SEMBRATA AFFATTO BANALE: A PARTE CHE PER METÀ ERA UNA CITAZIONE DI TESTI DI RATZINGER (BANALI?) , L’IMPOSTAZIONE DEL TESTO È TALE SA COSTRUIRE UN PARALLELISMO TRA IL PASTORE PER ECCELLENZA (GESÙ) E IL PASTORE BENEDETTO XVI. TUTTI PARLERANNO DI QUEST’ULTIMO COME DI UN TEOLOGO (CI SONO TANTI LIBRI) DI UN PREFETTO (CI SONO DECINE DI DOCUMENTI DELLA CDF SUOI) E DI UN COMBATTENTE CONTRO GLI ABUSI (CI SONO LE SUE NORME). NESSUNO HA MAI PARLATO, PARLA NÉ PARLERÀ A SUFFICIENZA DEL MERITO MAGGIORE DEL RATZINGER PAPA: ESSERE STATO UN PASTORE IN PERFETTA IMITAZIONE DEL PASTORE GESÙ. LO HA FATTO SOLO BERGOGLIO, OVVIAMENTE DELUDENDO I FANATICI CHE AVREBBERO TROVATO DIFETTI COMUNQUE.
    PER I MERITI BIOGRAFICI CI SONO LE BIOGRAFIE. BERGOGLIO GLI HA RICONOSCIUTO IL PIÙ IMPORTANTE MERITO SPIRITUALE CHE SI POTREBBE RICONOSCERE A UN PAPA.

    E POI, DETTO TRA NOI, IL PIÙ SIGNIFICATIVO COMPITO TEOLOGICO DI RATZINGER È STATO DIFENDERE IL CONCILIO E CHIUDERE IL BECCO A LEFEBVRE: SIAMO SICURI CHE AI LETTORI DI QUESTO BLOG SAREBBE PIACIUTO UN DISCORSO FUNEBRE INCENTRATO SU QUESTO?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Ma perché continua a scrivere in maiuscolo? Non sa che nel costume di internet equivale a gridare?

    • Tomy ha detto:

      No, non sarebbe piaciuto ai lettori di StilumCuriae . Ma li avrebbe fatti morire dal ridere facendo leggere quanto ha scritto

  • Natan ha detto:

    Ecco perché rimango incazzato. La” sciatteria ” nel vestire di Francesco gli abiti propri del Vescovo di Roma è stata usata pro o contro lui. Identica cosa per le sue irresponsabili uscite pro e contro la famiglia o le famiglie. Il funerale di un papa emerito richiedeva una maggiore attenzione. Francesco,se fosse stato anche lui umile lavoratore nella vignaavrebbe dovuto dare lustro all’ insigne teologo e papa. Invece,gli è piaciuto da legittimo papa dare direttive diverse. A cui i suoi lecca calzini hanno dato un maggiore accanimento contro il mite Ratzinger. Non ci sarà pace tra le mura vaticane fino a quando non si farà luce sulle brutture successe in questi 50 anni. Vero,ha aperto gli archivi x Pacelli, ma la sua beatificazione non avverrà. Vero ama i poveri, ma non farà luce su quanti marchi tedeschi sono finiti in America latina per imporre le ideologie di una chiesa ultra progressista. E così via dicendo. Francesco è troppo slegato dall Occidente Cristiano e non ha la finezza per guardare all’ oriente ( semmai lo apprezza perché lo aiuta a distruggere Roma e ciò che resta del Papato, nulla)

  • Pat ha detto:

    L’asserzione sul fatto che Francesco sia papa va dimostrata in futuro prossimo, rispondendo ai tanti dubia. Il Papa è uno, non due. Da sempre.