L’Addio a Benedetto e il Cuore Meschino di Papa Francesco. El Caminante.
6 Gennaio 2023
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di The Caminante/The Wanderer, che ringraziamo per la cortesia, nella nostra traduzione. Buona lettura e condivisione.
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I mediocri si circondano di persone più mediocri di loro per poterle gestire a piacimento e per nascondere la propria mediocrità. È quello che ha fatto Bergoglio appena salito al soglio pontificio. Ed è stato dimostrato per l’ennesima volta con la morte di Papa Benedetto XVI.
Riassumo qui alcuni avvenimenti degli ultimi giorni, per lo più aneddotici, ma che rivelano l’animo meschino e gretto di Papa Francesco. Alcuni sono pubblici; altri, invece, mi sono state affidati da fonti discrete che percorrono i corridoi del Sacro Palazzo.
– Prima ancora che si diffondesse la notizia della morte di Benedetto XVI, da Santa Marta erano già partiti gli ordini: il lavoro in Vaticano sarebbe continuato come sempre. In altre parole, “qui non è successo niente”. Coloro che lavorano nella Santa Sede – chierici e laici – hanno fatto sapere che se non avessero sospeso le loro attività per poter partecipare almeno alla messa funebre, avrebbero comunque preso il giorno di riposo. Santa Marta dovette allora scendere a un compromesso: avrebbero potuto partecipare alla messa, ma solo fino alle 13.00. Poi sono dovuti tornare al lavoro.
– Non è stato dichiarato alcun lutto ufficiale nella Città del Vaticano, nelle sue sedi estere o nelle sue nunziature. Le campane non sono state suonate per i morti e le bandiere non sono state esposte a mezz’asta. Quest’ultimo dettaglio è stato una grande sorpresa. Ogni Paese ha questa misura di lutto quando muore una persona relativamente importante. Per il Vaticano e la corte di Papa Francesco, Papa Benedetto XVI non lo era. Curiosamente, lo Stato italiano e la Gran Bretagna ordinarono di esporre le loro bandiere a mezz’asta il 31 dicembre.
– Nei sacrosanti palazzi si ripeteva in continuazione che l’ordine era di continuare come se nulla fosse accaduto. Proprio per questo motivo, mercoledì, Papa Francesco ha tenuto l’udienza generale come di consueto, mentre a pochi metri di distanza giaceva il corpo insepolto del suo predecessore. E ha fatto appena un riferimento a lui, definendolo “un grande maestro della catechesi”.
– Molti cardinali e vescovi sono rimasti delusi per non aver potuto partecipare alla processione che ha portato le spoglie del defunto papa dal monastero Mater Ecclesiae alla Basilica di San Pietro. In qualsiasi Paese, in qualsiasi monarchia, questa processione ha una particolare e austera solennità, anche quando non si tratta della morte del monarca regnante (si ricordi il caso di Don Juan de Borbón, o della Regina Madre d’Inghilterra o del Principe Filippo di Edimburgo). Le spoglie di Benedetto XVI sono state trasportate in un furgone grigio. Né Francesco né il cardinale vicario hanno presieduto il corteo. Dietro il SUV c’erano semplicemente monsignor Georg Gänswein e le memores, le donne che lo hanno assistito negli ultimi anni. In curia la cosa è stata accolta molto male: “Non si fa così nemmeno con un vicino del più piccolo paese d’Italia”, dissero.
– Una delle cose che più ha colpito i membri della Casa Pontificia e degli altri uffici della Curia che si aggiravano intorno alla cappella funeraria è stato il numero di giovani sacerdoti – diverse centinaia – che sono venuti a dare l’addio a Papa Benedetto vestiti con l’abito talare. Uno di loro, a bassa voce, ha commentato: “Ho conosciuto Papa Benedetto quando ero seminarista, insieme al resto dei miei compagni di classe. Le parole che ci ha ripetuto più volte sono state: “Studiate molto e pregate molto”. Era impensabile che ci dicesse: “I sacerdoti sono uomini, e per questo molti di loro guardano la pornografia” (queste ultime parole sono i recenti commenti di Papa Francesco ai seminaristi dell’arcidiocesi di Barcellona).
– Allo stesso modo, ha colpito il numero di giovani e di famiglie con bambini che sono venuti a vedere Papa Benedetto fuori.
– Una delle cose che più ha infastidito i vescovi e i cardinali presenti è stato l’atteggiamento indolente del cardinale Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro. Il suo atteggiamento freddo e meccanico durante la celebrazione del primo responsorio (e la voce appena alzata che è stato sentito pronunciare) e la sua mancanza di previsione di molti dettagli non sono passati inosservati. Ripugnante è stata anche la presenza di Ettore Valzania, di professione meccanico odontotecnico, nominato dallo stesso cardinale direttore della basilica, che durante i tre giorni ha passeggiato all’interno della basilica indossando jeans mentre riceveva cardinali e capi di Stato. Questo personaggio oscuro e volgare era responsabile, tra l’altro, di aver disposto che i fedeli potessero fermarsi per non più di due o tre secondi davanti al corpo esposto del papa defunto, senza poter recitare una preghiera davanti a lui. Non sarebbe stato possibile, ad esempio, prolungare l’orario di apertura della Basilica di San Pietro?
– Papa Francesco era deciso a ritirarsi nel suo alloggio a Santa Marta non appena terminata la messa funebre. Due dei suoi più stretti collaboratori hanno dovuto insistere molto per fargli capire l’inopportunità del gesto. Infine, ha accettato di vedere la bara di Papa Benedetto nell’atrio della Basilica di San Pietro, spogliata dei suoi paramenti pontificali. E si rifiutò categoricamente di accompagnare il corteo nella cripta e di celebrarvi i riti finali, che furono affidati al cardinale Re, decano del Sacro Collegio.
– Molti dei vescovi e dei cardinali di tutto il mondo che sono venuti a salutare il Papa emerito sono rimasti stupiti – e lo hanno fatto sapere a chi era loro vicino – dall’indolenza dei gesti e delle parole di Papa Francesco nei confronti del suo predecessore. Uno di loro ha commentato: “Nutrire le anime e non le bocche, questa è la missione della Chiesa”.
– Non appena si è saputo della morte di Benedetto XVI, Santa Marta si è affrettata a dire che, per una dubbia volontà del defunto, avrebbero partecipato solo le delegazioni ufficiali di Italia e Germania. Il problema si è presentato mercoledì, quando la Segreteria di Stato ha scoperto con stupore che un numero molto elevato di delegazioni governative di vari Paesi avrebbe partecipato a titolo personale. La notizia era talmente inaspettata che solo in tarda serata il Governatorato ha dato ordine ai rispettivi funzionari di predisporre i parcheggi per i veicoli ufficiali che avrebbero trasportato i leader e i ministri.
– La Segreteria di Stato ha informato ufficialmente i Paesi che inviano delegazioni che i loro rappresentanti devono astenersi dall’indossare abiti formali. È stata una sorpresa, perché anche nel caso dei funerali dei cardinali si usa questo tipo di abito. Anche questi onori sono stati negati a Papa Ratzinger.
– Conosciamo la lana di cui sono fatti i giornalisti, ma alcuni conservano ancora un po’ di onestà. La vulgata che girava nelle redazioni di tutto il mondo, e nella stessa sala stampa della Santa Sede, era che Papa Benedetto fosse sempre un pontefice distante, odiato o indifferente al popolo cristiano. Molti di loro hanno tranquillamente riconosciuto il loro giudizio errato quando hanno visto l’enorme e sorprendente numero di persone che si sono recate nella Basilica di San Pietro negli ultimi giorni. In effetti, il numero di sedie che ha riempito Piazza San Pietro per la messa funebre è stato eguagliato solo dalla messa inaugurale del pontificato di Francesco, “quando nessuno lo conosceva”, ha aggiunto un vescovo malizioso.
Il volto di Papa Francesco durante la messa funebre, che illustra questo articolo, è sufficientemente eloquente dell’oscurità della sua anima: sembra che stia partecipando al suo stesso funerale.
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Tag: benedetto, caminante, francesco, funerali, wanderer
Categoria: Generale
Grazie per l’articolo. Bergoglio voleva sminuire, esautorare, desacralizzare (arte in cui è maestro)…la forma è sostanza…tuttavia, NULLA di ciò che ha fatto/farà può sfiorare la grandezza di Benedetto XVI. Per quanto mi riguarda, L’UNICO PAPA è mancato il 31/12/22
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Il messaggio che Papa Ratzinger ci ha lasciato è che il Cristianesimo a costo zero NON ESISTE. Ci sono state, ci sono e ci saranno persecuzioni in varie forme verso chi professa la verità e non intende negoziarla, quindi prepariamoci e chiediamo a Cristo di non staccarci mai da Lui, anche nelle circostanze più difficili. Si mettano in testa i detrattori che la Chiesa Cattolica, l’istituzione più perseguitata della storia umana, con tutti i colpi che ha subito è ancora lì. E sarà ancora lì. Si mettano l’animo in pace.
Buona sera sig Tosatti, anzitutto La ringrazio per la trasparenza e la verità espressa in ogni suo articolo. Accuratissimo , fine ed ispirato quest ‘ ultimo. Opera raffinata del demonio questo Vaticano che più passa il tempo e più assume le sembianze degli ultimi gironi dell” inferno Dantesco.
Bellissimo articolo, sarebbe meglio dire “articolo coraggioso”, visti i tempi.
La ringrazio È ora che la gente sappia.
Bisogna gridare la verità !!
Un caro saluto !
Al di là dei giudizi con il mio che per motivi cristiani non esprimo, anche al più incallito dei peccatore, va a premessa salvaguardata la dignità del papa regnante. Certo fa male leggere questi malvagi particolari, ma il tempo è il giudice supremo. Mi permetto solo di dire che è necessario soprattutto salvaguardare la dignità e la forza salvifica della Chiesa, corpo di Cristo. So solo che papa Benedetto decimosesto ha custodito le Verita Eterne dagli attacchi dei modernisti ed al tempo stesso ha rinvigorito il messaggio salvifico: d’essere Amore, di portare Amore, di far vivere l’Amore che solo Cristo salvatore sa garantire, Per cui salvaguardiamo e coltiviamo la FEDE con la speranza che la Chiesa saprà raddrizzarsi dalle storture.
RATZINGER DIMISSIONARIO ERA UN VESCOVO TRA TANTI. HA AVUTO FIN TROPPI ONORI PER IL RANGO ECCLESIASTICO CHE AVEVA. IN FIN DEI COSTI SIETE SOLO DEGLI IDOLATRI E IL VOSTRO IDOLO ORMAI SE NE È ANDATO PER NON TORNARE PIÙ.
Evidentemente ignora il fatto che il Card. Ratzinger era PAPA Emerito.. quindi non certo un semplice Vescovo.
Lei è completamente fuori strada, forse è protestante, da come parla, allora che legge a fare discussioni cattoliche?
poletti……mah….
Eccone un altro che si pone agli stessi ” livelli” culturali …e mentali….di altri buffi personaggi ( lapacciana e buttaro tanto x citarne due…) che di tanto in tanto fanno la loro comparsa x proporci le loro proverbiali ” perle ” ( del pirla) di saggezza. :-))))
Articolo molto importante. Tante “cose strane” le avevo notate anche io. Ma mi sembra che bisognerebbe correggere qualche errore di traduzione del testo, specialmente nel terzo paragrafo dell’articolo, quello che incomincia così: “Prima ancora che si diffondesse la notizia…”
Grazie!
Fatela finire di attaccare il Santo Padre in questo modo pettegolo e insinuante di piccolezze di curia.
Pregate per la chiesa e amatela come Benedetto e Francesco ci hanno insegnato.
Lei no sa evidentemente come dimostra dei molteplici atti e parole dette da Bergoglio in questi anni…si informi, prima di equiparare i due papi, grazie.
Sappiamo tutti che la posizione di Antonio Socci nei confronti di Bergoglio e’ cambiata nel corso degli ultimi anni.
Quindi sono stata piacevolmente sorpresa nel leggere l’ultimo articolo riportato sul suo blog.antoniosocci.com
Sembrà che diverse fossero le persone che, nella curia romana fossero a conoscenza dell’intenzione di Ratzinger di dimettersi prima del compimento del suo 86 esimo anno d’eta’.
Ma quello che sconcerta sono le affermaziòni riferite da Socci del cardinal Martini , lui si, ormai prossimo alla morte. Sembrano quasi minacce. Socci afferma che la salute di Ratzinger fosse buona , ma padre Gheorg ha affermato che al momento delle dimissioni RAtzinger pensasse di avere ancora pochi mesi di vita. E se Ratzinger temesse una fine del pontificato analoga a quella del papa Luciani ?
posso solo confermare che un paio d’ore dopo il decesso di Benedetto XVI la nunziatura apostolica di Praga non esponeva alcun segno esteriore di lutto cioè nè la bandiera a mezz’asta o listata a lutto nè il portone aperto a metà come usa fare anche il portiere di casa mia in caso di decesso di un condomino. Non so se il lutto sia stato decretato successivamente ma è stato sorprendente vedere la nunziatura non ancora in lutto. Il 3 gennaio le bandiere del palazzo presidenziale della Repubblica Ceca erano a mezz’asta.
E tutto questo non vi fa venire in mente niente vero? Tutto nornmale. Come mai questo astio di Bergoglio nei confronti dell’ormai defunto “papa emerito”? Non sarà che teme qualcosina? Io lancio lì…
Qualcosa avrà sicuramente temuto dalla enorme folla dei fedeli chi ha dato disposizioni di far deporre fuori da piazza san Pietro ogni sorta di oggetto compresi striscioni stendardi e addirittura ombrelli. Fedeli trattati come ultrà allo stadio.
👍
Questo sito sembra Dagospia dei tradizionalisti cattolici.
Dagospia spesso dà notizie che tutti gli altri non danno. Si chiamerebbe giornalismo.
A me pare che Papa Francesco manifesti molte contraddizioni. Infatti, sebbene più volte abbia preso decisioni sbagliate arrivando, a mio parere, a dare scandalo, come riguardo alla Pachamama in Vaticano, alla mancata risposta ai “dubia”, alla scelta di collaboratori in odore di omosessualità e comunque di omosessualismo, alle lodi nei riguardi dell’abortista Bonino. Ma, soprattutto in certi documenti magisteriali, ha contribuito al cammino di apertura e di comprensione della Chiesa nei riguardi del mondo.
Sia chiaro, la Chiesa quando si apre al mondo, nello stesso tempo si chiude. Cioè è la Chiesa che deve entrare nel mondo, ma non il mondo nella Chiesa.
La Chiesa, infatti, è una realtà ad un tempo chiusissima e apertissima: chiusissima, perché la verità è quella che è, e ciò che è fuori di essa è necessariamente una menzogna, anche se ad alcuni sembra che, “allargando” la verità, si possa essere più buoni di Dio stesso; e apertissima perché va applicata alla vita reale degli uomini cercando soluzioni, anche nuove, che però non snaturino la verità ma che, anzi, la realizzino.
Il magistero del Papa, perciò, con un può di buona volontà può tranquillamente essere interpretato in continuità con la Tradizione, ma il Papa, lo dico con tutto il rispetto, in certe sue manifestazioni, spesso sembra tifare “contro” la Chiesa.
Non abbiamo più un Papa. Quello che siede sul Regno Pontificio e’ stato messo lì dai globalisti x altri obiettivi, scalzando il vero Papa Ratzinger. E questo molti lo sanno
,,
Ma c’era bisogno di questo per capire chi è Bergoglio,magari fosse solo meschinità.
Chiedo alla Misericordia del Signore Gesù,di concedere discernimento,a tutti quei Consacrati” Cardinale, Vescovi e ecc.”,che hanno amato Papa Benedetto XVI, e di testimoniare al mondo intero la Verità.Affinche’ venga riabilitato
quale Umile sevitore e Vivario di Gesù, duranta la sua rinuncia….. per Amore della Fede e della Chiesa.Amen
Non hai capito la grandezza di Papà Francesco
La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno le tenebre! Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona. Matteo 6:19-34
Parecchi Cardinali conoscono cose che a noi giustamente non è dato di sapere. I più fedeli a Benedetto XVI hanno probabilmente rispettato i suoi ordini, miranti ad evitare uno scisma nella Chiesa (uno tra i compiti fondamentali di un Papa). La posizione di Francesco è vacillante per molti motivi: a parte la salute fisica, potrebbero emergere presto le sue responsabilità su molti insabbiamenti attorno a fatti che riguardano sesto e settimo comandamento. Potrebbero comparire gli atti dei traffici del gruppo del lago di Costanza (ricordate Suenens) che invaliderebbero l’ultimo conclave ai sensi del diritto canonico. Non bastasse tutto questo, dall’articolo qui proposto emergono un bassissimo livello di buon gusto e una cerchia imbarazzante di collaboratori: non tutti gliela lasceranno passare liscia. E molte sue altolocate sponde globali paiono in discesa libera di autorità e consenso (Biden su tutti): stanno scoprendosi gli altarini.
Il cardinale Dannels ha scritto un libro in francese dove parla della mafia di San gallo. Ergo il conclave è invalido e tutti i partecipanti e complici sono scomunicati lateae sententiae.
Questo articolo mi sembra lo stesso di Silere non possumus
https://silerenonpossum.it/con-le-esequie-di-benedetto-xvi-francesco-si-gioca-i-prossimi-anni/
Cara Roberta, mi era stato segnalato l’articolo di El caminante. Quello ho tradotto. Comunque, mi sembra che l’importante siano i contenuti.
Tosatti approfitto della Sua presenza per farle una domanda: se Bergoglio è meschino, lei che da sei anni gli sta dietro a raccogliere ogni pezzettino di pupù che fa, che cos’è?
Si chiama informazione, cara Cristina, turandosi il naso.
Grazie a Lei per il suo corragio!
@Cristina Maria
tra l’altro, è bene che i credenti sappiano, da anni, quello che succede in Vaticano, non per scandalismo, ma giusto per non essere inconsapevoli.
D’altronde, Lei non è obbligata a leggere, da anni, Stilum Curiae. Nessun dottore glielo ha ordinato.
Papa Benedetto non avrebbe gradito la presenza di Biden, e lui forse lo sa:
Un cronista: “Perché non sta andando al funerale”
Biden: “Cosa pensa lei (della cosa)?”
Il cronista: “Me lo dica lei”
Biden: “Lei lo sa perché”
Il cronista: “Me lo dica lei”
Biden: “Saremmo d´ingombro” (riferendosi al fatto che con lui dovrebbero viaggiare anche altre mille persone (sicurezza, ecc.)
https://newspunch.com/not-a-man-of-god-pope-benedict-bans-catholic-biden-from-attending-his-funeral/
Se tutto ciò è vero , i signori Cardinali e Vescovi dovrebbero fare qualcosa di eclatante . Non più limitarsi ai DUBIA , ma affidarsi a esperti di diritto canonico . In papa può esser deposto ?