Quarracino. Forca No, Aborto Sì. Schizofrenia dei “Diritto-Umanisti”.

21 Dicembre 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, José Arturo Quarracino offre alla vostra attenzione queste riflessioni sull’ipocrisia dominante nell’universo dei “Diritti Umani” così come vengono interpretati dalla cultura dominante. Buona lettura, e diffusione.

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NO FORCA, ma SÌ ABORTO? La schizofrenia morale del progressismo genocida

 

Negli ultimi giorni i media nazionali e internazionali, attraverso varie personalità e portavoce, sono intervenuti per condannare l’esecuzione della pena di morte in Iran, applicata agli attivisti per i “diritti umani” che sono scesi in piazza per protestare contro la politica del regime verso le donne.

L’ultimo caso riguarda un calciatore di nome Amir Nasr-Azadani, 26 anni, che è stato condannato a morte martedì 13 dicembre, aggiungendosi alle condanne già eseguite nei giorni scorsi contro due manifestanti: Mohsen Shekari e Majid Reza Rahnavard (forum sopra).

Per dimostrare la brutalità del regime iraniano, è stato ampiamente riportato fin dall’inizio che la causa dell’applicazione della pena di morte per impiccagione è stata eseguita contro le suddette vittime per aver accompagnato le proteste nel Paese per “difendere i diritti delle donne”. In realtà, però, le tre persone condannate a morte erano accusate, nel primo caso, di aver accoltellato un membro di una milizia paramilitare e, nel secondo caso, di aver ucciso due membri della stessa milizia.

Ciò che colpisce è che le procedure giudiziarie condotte dalle autorità del Paese contro gli accusati sono state gestite in modo ultra-rapido, apparentemente senza rispettare i termini imposti dalle leggi procedurali del Paese, secondo un avvocato iraniano, esiliato da anni, ma attento alle violazioni dei diritti umani nel suo Paese: Shadi Sadr, cofondatrice dell’ONG Justice for Iran [1].

Come dicevamo all’inizio, non solo la diffusione pubblica della crudele esecuzione della pena capitale ha suscitato indignazione in tutto il mondo, ma anche l’atto stesso, condannato dalle stesse voci che non hanno risparmiato sforzi per imporre la pena di morte contro persone innocenti e indifese, legalizzando l’infame e abominevole crimine dell’aborto su milioni di esseri umani, in una cifra che supera i 70 milioni di uccisi ogni anno, come riconosciuto dall’Alan Guttmacher Institute negli Stati Uniti, una delle filiali della sinistra Planned Parenthood Federation negli Stati Uniti[2].

In altre parole, nello stesso momento in cui i “derechohumanisti” si indignano per la morte di tre militanti contro il regime iraniano – accusati di aver ferito e ucciso membri delle forze paramilitari del regime – essi promuovono, promuovono, incoraggiano e applaudono l’uccisione di milioni di esseri umani prima che nascano, sulla base del precetto oligarchico e plutocratico inventato dal clan Rockefeller secondo cui “solo i bambini desiderati dovrebbero essere messi al mondo”[3], eliminando quelli la cui esistenza non è desiderata.

In questo senso, i “derechohumanisti” chiedono giustizia per chi è accusato di crimini, ma per gli innocenti e gli indifesi chiedono ed eseguono la pena capitale, in una chiara dimostrazione di falso progressismo, che in sostanza è schizofrenia trogloditica, poiché il modo in cui questo “diritto” viene eseguito è molto più atroce e sinistro dell’esecuzione per impiccagione: Le creature uccise nel grembo materno dopo le prime settimane di vita vengono bruciate con un’iniezione salina che le brucia vive o con un’iniezione letale, poi fatte a pezzi e strappate, e successivamente estratte da un apparecchio di aspirazione simile a un aspirapolvere che raccoglie i rifiuti.

In questo video di 7 minuti, Jorge Maciel, medico argentino specializzato in ginecologia e ostetricia, spiega in modo grafico e chiaro come viene eseguita questa procedura selvaggia contro una creatura totalmente indifesa: https://gloria.tv/post/972Y7UZ2zssy4tJy8TWWNFEE8.

In breve, le autorità iraniane osano mostrare pubblicamente come eseguono la pena capitale, ma gli abortisti in toto mostrano una vigliaccheria ripugnante, poiché non hanno né il coraggio né l’audacia di mostrare come eseguono il loro “diritto all’aborto”, perché sarebbe evidente che ciò che hanno legalizzato e continuano a promuovere è un atto paragonabile a quello compiuto dalle iene sulle loro vittime.

 

José Arturo Quarracino

17 dicembre 2022

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